3 - INDICE DELLA MATERIA AUTONOMIE TERRITORIALI ED ENTI LOCALI



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Transcript:

3 - INDICE DELLA MATERIA AUTONOMIE TERRITORIALI ED ENTI LOCALI A572 Il sistema dei controlli negli Enti Locali... pag. 2 A219/1L armonizzazione dei sistemi contabili nelle Regioni, Enti Locali e loro organismi... pag. 4 A593 Il piano delle performance, PEG e PDO negli Enti Locali... pag. 5 C254 La tutela e la valorizzazione dei beni culturali... pag. 6 C269 Vigilanza e sanzioni in materia edilizia...pag. 8 A505 Ordinanze-ingiunzioni pecuniarie negli Enti Locali... pag. 10 1

A572 Il sistema dei controlli negli Enti locali - I VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA - IL CONTROLLO SUGLI EQUILIBRI FINANZIARI E SULLA REGOLARITÀ AMMINISTRATIVA E CONTABILE 2 giorni 21-22 maggio 2015 9,00 14,30 RELATORI Dott. Santo FABIANO Esperto di Diritto degli Enti locali Dott.ssa Daniela MORGANTE Magistrato Corte dei conti OBIETTIVI Come è noto, il decreto 174/2012, convertito con l. 213/12 ha imposto agli Enti locali di organizzare un nuovo sistema dei controlli interni, prevedendo, nel caso di mancata attivazione, persino lo scioglimento del Consiglio comunale e nel caso di inadeguatezza, l intervento della Corte dei conti. A tal fine, si propone un seminario di carattere teorico-pratico, che affronterà sia gli aspetti di natura adempimentale, relativi agli obblighi previsti e alle scadenze, sia gli aspetti di carattere metodologico e operativo relativi alla realizzazione pratica del nuovo regolamento, della individuazione delle attività da svolgere e della definizione degli organi a cui assegnare l esercizio dei controlli. Ciò alla luce degli orientamenti interpretativi e applicativi che si sono delineati nella giurisprudenza contabile. DESTINATARI Operatori delle pubbliche amministrazioni, Amministratori locali, Segretari comunali, Componenti degli organismi di valutazione, componenti del collegio dei revisori dei conti. Il ruolo della Corte dei conti, gli ambiti di accertamento e le misure sanzionatorie. L evoluzione normativa dell ultimo decennio e l attribuzione dei controlli finanziari sulla gestione alla Corte dei conti. L introduzione dei controlli collaborativi (art. 1, comma 166, legge finanziaria 2006). L attribuzione della funzione consultiva (l. 131/03). Il rafforzamento dei controlli collaborativi (d.l.vo 149/11; d.l. 174/12). I recenti approdi normativi: il nuovo sistema premiale e sanzionatorio (artt. 5 e 6 del d.l.vo 149/11). Il nuovo ruolo dell organo di revisione e il nuovo volto dei controlli. I profili soggettivi (art. 16, comma 25, del d.l.vo 138/11 e art. 3 del d.m. 23/12) e i profili oggettivi. I vincoli di finanza pubblica e la loro violazione: violazione del Patto, elusione del Patto, comportamenti che preludono al dissesto. L accertamento della violazione del Patto di stabilità e le conseguenze pratiche (art. 7 del d.l.vo 149/11). Gli atti di programmazione funzionali al rispetto del Patto (art. 9 del d.l. 78/09) e la loro mancata adozione. Le specifiche responsabilità e le pronunce della giurisprudenza contabile. I comportamenti elusivi delle regole del Patto. La previsione normativa (art. 20, comma 12, della l. 111/11; art. 31, comma 31, della l. 183/11); le specifiche conseguenze. La nullità degli atti elusivi del Patto di stabilità ed il loro accertamento. La nullità dei contratti. La sanzione pecuniaria e il rapporto tra gli accertamenti delle Sezioni regionali di controllo e le prerogative sanzionatorie delle sezioni giurisdizionali. La posizione 2

della giurisprudenza. Le ipotesi concrete di elusione del Patto di stabilità: servizi per conto terzi, rapporti tra società partecipate ed ente, alienazioni, concessioni di credito, ecc. Analisi delle principali pronunce delle Sezioni regionali di controllo. I rapporti tra controllo e giurisdizione. La posizione tradizionale. Il superamento della posizione tradizionale e l accertamento di eventuali ipotesi di responsabilità amministrativa e contabile che potrebbero emergere in sede di controllo. La possibilità di sollevare questione di legittimità costituzionale avanti la Corte in sede di controllo. La posizione della giurisprudenza. Le conseguenze inerenti l accertamento delle vicende e delle cause che preludono al dissesto (art. 6 del d.l.vo 149/11). L accertamento delle responsabilità nelle varie ipotesi, con particolare riguardo all elemento psicologico. Il nuovo sistema dei controlli interni alla luce del d.l. 174/2012, convertito con l. 213/12, e la predisposizione del regolamento. I controlli: ruoli, ambiti di azione, nuovi adempimenti e responsabilità. L obbligo di individuare strumenti e metodologie per garantire, attraverso il controllo di regolarità amministrativa e contabile, la legittimità, la regolarità e la correttezza dell azione amministrativa. La ridefinizione del controllo di gestione, l integrazione con il ciclo di pianificazione e valutazione, gli obblighi di trasmissione del referto alla Corte dei conti. La verifica sulla adeguatezza delle scelte compiute e la congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Il controllo sugli equilibri finanziari: la verifica sul conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, le funzioni di direzione, vigilanza e il coinvolgimento degli organi politici e del segretario comunale, la valutazione degli effetti in relazione all andamento degli organi gestionali esterni. L attività di controllo da parte dei responsabili dei servizi e l attività di coordinamento e vigilanza del responsabile del servizio finanziario. L efficacia e l efficienza degli organismi gestionali esterni e il bilancio consolidato. Il controllo sulla qualità dei servizi erogati: adempimenti, tecniche e connessione con gli istituti premiali. La regolarità amministrativa e contabile: il controllo preventivo, la disciplina e l organizzazione del controllo successivo. Il controllo strategico: finalità, organizzazione e definizione della metodologia. La modifica dei controlli interni, la novella del testo unico degli enti locali e l introduzione del controllo sugli equilibri. Il controllo sulle società partecipate: definizione degli standard, il monitoraggio, l analisi degli scostamenti, l analisi della situazione contabile. Dissesto e riequilibrio finanziario: presupposti, conseguenze, procedure. Organi: Corte dei conti, Commissione ministeriale, Prefetto. Giustiziabilità: giurisdizione, aspetti sostanziali e processuali. Gravi irregolarità: preclusioni amministrative e contabili, equilibrio finanziario, giustiziabilità. Parificazione dei rendiconti regionali: questioni processuali e sostanziali, giustiziabilità. Rendiconti dei gruppi consiliari: rendicontazione, restituzione, responsabilità, agente contabile. 3

A219/1 L armonizzazione dei sistemi contabili nelle Regioni, enti locali e loro organismi - SCHEMI DI BILANCIO - IL PIANO DEI CONTI INTEGRATO - IL PRINCIPIO DI COMPETENZA FINANZIARIA - LA CONTABILITÀ ECONOMICO-PATRIMONIALE NELL ENTE LOCALE 2 giorni 1 a edizione: 25-26 maggio 2015 2 a edizione: 16-17 novembre 2015 9,00-14,30 RELATORE Prof. Carmine COSSIGA già Direttore generale del Comune di Pozzuoli - Professore incaricato di Economia delle Amministrazioni pubbliche, Università Parthenope, Napoli Esperto Corte dei conti Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi. Il quadro normativo e costituzionale: il d.l.vo 118/11 e le disposizioni integrative e correttive disposte col d.l.vo 126/2014. I sistemi contabili armonizzati. Gli strumenti dell armonizzazione: a) Regole contabili uniformi, b) Piano dei conti integrato, c) Schemi di bilancio comuni, d) Bilancio consolidato. I nuovi principi generali postulati del bilancio armonizzato. La deliberazione Corte dei conti n. 4 del 17/2/15 (Linee di indirizzo per il passaggio alla nuova contabilità delle Regioni e degli Enti locali). Il Piano dei conti integrato: la rilevazione unitaria dei fatti gestionali sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico-patrimoniale. La struttura del piano dei conti. Il piano dei conti e gli schemi di bilancio. Bilanci per missioni e programmi: La classificazione delle entrate e delle spese: le missioni e i programmi. I macroaggregati. Le previsioni di cassa. Le variazioni di bilancio. Il nuovo principio di competenza finanziaria: definizione di accertamento e impegno e loro imputazione. Esempi di contabilizzazione delle principali voci di spesa e di entrata. La contabilizzazione della spesa di personale e delle spese legali. Il fondo crediti di dubbia esigibilità: modalità di calcolo, adeguamento durante la gestione e relativo accantonamento in sede di rendicontazione. Il fondo pluriennale vincolato: definizione e funzionamento. Contabilizzazione delle spese di investimento. Il risultato di amministrazione. Il riaccertamento straordinario dei residui e il connesso fondo pluriennale vincolato. Il risultato di gestione: gli accantonamenti e i fondi vincolati. L esercizio provvisorio: particolarità rispetto alla normativa del d.l.vo 267/2000. Gli strumenti della programmazione pluriennale: il Documento Unico di Programmazione (DUP) in vigore dal 2016. La contabilità economico-patrimoniale nell ente locale: il patrimonio nella Pubblica Amministrazione. Il conto del patrimonio. Il conto economico. Le scritture di rettifica e di integrazione. Il raccordo in contabilità economica delle spese del titolo II. Integrazione tra contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale. Il bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società e altri organismi controllati. 4

A593 Il piano delle performance, PEG e PDO negli Enti locali - STRUMENTI A TUTELA DELL ANTICORRUZIONE E A GARANZIA DELL EFFICIENZA, CONTROLLO E MONITORAGGIO DELL ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA - CASI APPLICATIVI 2 giorni 1 a edizione: 28-29 maggio 2015 2 a edizione: 12-13 novembre 2015 9,00 14,30 RELATORE Dott. Giuseppe VELLA Segretario - Direttore generale della Provincia regionale di Agrigento OBIETTIVI E DESTINATARI Il corso, rivolto a Segretari, dirigenti, responsabili di PO e dei procedimenti, intende trattare la tematica della performance in un ottica innovativa. Si tende, infatti, a privilegiare l utilizzo di tale strumento di valutazione, al fine di migliorare l efficienza organizzativa, rendere funzionali ed integrati i controlli, e, principalmente, permettere di implementare ed attuare le disposizioni di cui alla l. 190/12 in tema di anticorruzione e trasparenza. Si passa, dunque, da una visione del piano delle performance quale strumento previsto per legge, a quella di strumento di organizzazione, legalità ed efficienza dell azione amministrativa. I temi teorici trattati sono affiancati da esemplificazioni pratiche ed operative. Il PEG (Piano esecutivo di gestione) ed il PDO (Piano dettagliato degli obiettivi) quali strumenti di pianificazione e controllo. Rapporti con la disciplina anticorruzione. Il Piano dettagliato degli obiettivi: quale strumento di valutazione dei dirigenti e delle posizioni organizzative: ipotesi esemplificative; quale mezzo per l implementazione e la funzionalità del Piano anticorruzione e trasparenza di cui alla l. 190/12 e relativi decreti attuativi; quale raccordo del sistema dei controlli interni di cui al d.l. 174/12, convertito in l. 213/12, con particolare riferimento al controllo di qualità degli atti. Il collegamento tra PDO e Piano della Performance di cui al decreto Brunetta: soluzioni operative per integrare i sistemi di valutazione della performance dell Ente. La struttura e il contenuto del PEG e del PDO e relativa delibera di approvazione: centri di responsabilità e centri di costo (definizione, criteri di progettazione e funzioni); obiettivi di gestione (progetti, linee guida di attuazione dei progetti, indicatori, obiettivi ordinari e di sviluppo ); dotazioni finanziarie (assegnazioni dei capitoli, budget dei centri di responsabilità e dei progetti); dotazioni non finanziarie (dotazione di risorse umane e strumentali); processo di assegnazione di obiettivi e di risorse, competenze della Giunta e dei responsabili dei centri di responsabilità. Le procedure di attribuzione degli obiettivi nell ambito del principio di separazione politica-amministrazione. Il PEG quale elemento centrale all interno del processo di formazione delle previsioni finanziarie e strumento di collegamento dei documenti contabili costituenti il Sistema Integrato di Bilancio. La funzione del direttore generale nella definizione del PEG e del PDO e i rapporti con il responsabile dei servizi finanziari: modalità di approvazione e di variazione del PEG e del PDO ed i pareri necessari per la regolarità tecnica e contabile. La negoziazione degli obiettivi. Trattazione a carattere esemplificativo dei concetti teorici affrontati. 5

C254 La tutela e la valorizzazione dei beni culturali - PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE DI INTERVENTI SU BENI DEL PATRIMONIO CULTURALE 2 giorni 8-9 ottobre 2015 9-13/14-16 RELATORE Avv. Andrea FACCON Avvocato amministrativista in Milano OBIETTIVI I temi della tutela, valorizzazione e gestione dei beni culturali presentano, senza dubbio, un notevole interesse per gli operatori della P.A. Oggi più che mai, infatti, i beni culturali sono in bilico, tra il rischio di subire danni ingenti, anche irreparabili, e la concreta possibilità di offrire, nel quadro di una gestione e valorizzazione accorte e razionali, un opportunità di rilancio, economico ma anche morale, al Paese. Il corso è articolato in due parti: la prima, dedicata all esame della normativa per la tutela e valorizzazione di beni culturali, mira ad offrire agli utenti una disamina approfondita delle questioni più attuali emerse in sede applicativa (tra le altre, la distribuzione delle competenze, i poteri spendibili per garantire una tutela concreta (diretta e indiretta), le modalità di valorizzazione e fruizione, le forme di coinvolgimento dei privati nella gestione e le relative criticità). La seconda parte si propone di approfondire i temi specifici della progettazione, realizzazione e gestione di interventi su beni culturali, esaminando nel dettaglio e in modo tendenzialmente esaustivo le peculiarità gestionali che emergono nell ambito di interventi di conservazione/manutenzione/restauro del patrimonio culturale. Durante l analisi sui temi oggetto del corso particolare attenzione verrà posta, anche su sollecitazione dei partecipanti, su quegli aspetti disciplinari e gestionali che, alla luce delle produzioni normative e giurisprudenziali più recenti, suscitano maggiori incertezze e dubbi applicativi, con l obiettivo di segnalare soluzioni operative condivise e comunemente accettate. Con queste premesse, il corso è rivolto principalmente a dirigenti e funzionari - amministrativi e tecnici - di amministrazioni statali, enti pubblici territoriali, enti e organismi pubblici, che svolgono funzioni nel settore della tutela e valorizzazione dei beni culturali, nonché nella gestione dei processi di acquisto di lavori, servizi e forniture. Il corso può interessare anche i professionisti dell area tecnica e/o legale che intendono ampliare o approfondire il proprio bagaglio di conoscenze nel settore dei beni culturali, nonché i titolari, preposti e funzionari di imprese di servizi culturali e/o di costruzioni o i loro consulenti. DESTINATARI Funzionari delle Amministrazioni Pubbliche; manager privati e pubblici; avvocati e componenti di uffici legali; professionisti che si occupano di tutela e valorizzazione dei beni culturali; dirigenti di uffici tecnici addetti alla gestione e manutenzione del patrimonio culturale. Partecipanti a concorsi pubblici. 1. La tutela e la valorizzazione dei beni culturali.- I beni culturali. Nozione e inquadramento. Il codice civile e i beni culturali. La Costituzione e i beni culturali. Gli atti internazionali e il patrimonio culturale: i 6

siti del patrimonio mondiale UNESCO. Il riparto di competenze tra Stato e Autonomie dopo la riforma del Titolo V. L indirizzo della Corte costituzionale e del giudice amministrativo sui temi del riparto di competenze. L impatto del d.l.vo 42/04 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio) sino ai più recenti interventi normativi. Le questioni più attuali poste all attenzione degli operatori del settore. La tutela dei beni culturali. Patrimonio culturale pubblico e patrimonio culturale privato. L organizzazione e i poteri del MiBACT per la tutela dei beni culturali. Le misure per fronteggiare situazioni più gravi. Il caso Pompei. Le varie forme di contribuzione per la conservazione dei beni culturali in mano privata. Le questioni più attuali e le criticità. La tutela di aree circostanti beni culturali. La gestione delle aree. Le competenze. La lotta contro le varie forme di abusivismo. Beni culturali e lavori pubblici. Cenni alla disciplina. La valorizzazione e la gestione dei beni culturali. La valorizzazione del patrimonio culturale statale. Il ruolo centrale della cooperazione interistituzionale. Le varie forme di accordo per la valorizzazione e per la gestione. Il ruolo delle centrali d acquisto: la Consip e gli acquisti centralizzati di servizi culturali nelle linee guida MiBACT 23/2/2015. La valorizzazione del patrimonio culturale degli enti territoriali e degli altri enti pubblici. Le forme di valorizzazione e gestione. La gestione diretta. Vantaggi e criticità. La gestione indiretta. Le forme di esternalizzazione. La concessione. Il ruolo della sponsorizzazione. Casi concreti di sponsorizzazione. Le criticità nella fase di affidamento e di esecuzione. Esempi e casi di studio. Gli ambiti per l affidamento di servizi in appalto. La gestione di servizi cd. aggiuntivi. Best practice nella gestione di beni culturali. Disamina di casi concreti desunti dalla giurisprudenza e dalla prassi amministrativa. 2. La progettazione, realizzazione e gestione di interventi su beni del patrimonio culturale.- Premesse d inquadramento. La ricognizione dei beni culturali. La disciplina dell art. 29, d.l.vo 42/04 e s.m.i. L impatto della disciplina del d.l.vo 163/06 e s.m.i. La programmazione degli interventi conservativi. Le tipologie di lavori su beni culturali. Lavori pubblici che intercettano beni culturali: la verifica preventiva di interesse archeologico ex art. 96 d.l.vo 163/06 e s.m.i. La procedura. Le criticità. Riferimento a casi concreti e case law. La progettazione degli interventi su beni culturali. I finanziamenti dei progetti. Il ruolo di Arcus S.p.A. nella progettazione di interventi su beni culturali. Le fasi della progettazione. Il progetto preliminare. Le schede tecniche. La centralità del progetto definitivo. Il progetto esecutivo. I casi in cui si può prescindere dalla redazione del progetto esecutivo. Il ruolo del piano di manutenzione. Le criticità. Tipologie speciali di progettazione su beni culturali. La progettazione dello scavo archeologico. La progettazione di lavori di impiantistica e per la sicurezza. La scelta dei progettisti. L affidamento integrato della progettazione e dell esecuzione. La verifica dei progetti. La realizzazione degli inteventi. Le forme contrattuali. La scelta dell esecutore. I vincoli normativi. La qualificazione dell esecutore di interventi su beni culturali. I limiti dell avvalimento. Analisi della disciplina nel d.l.vo 163/06 e nel d.p.r. 207/2010 e s.m.i. concernente interventi su beni culturali. La gestione degli interventi. La fase di esecuzione dell intervento. I poteri della Soprintendenza. La direzione tecnica dei lavori. Le figure professionali che intervengono nelle attività conservative di beni culturali. Peculiarità che si riscontrano nella gestione di interventi su beni culturali. L aggiornamento del piano di manutenzione. Il consuntivo scientifico. Il collaudo: peculiarità dell organo e delle funzioni rispetto alla disciplina generale. Best practice in fase di affidamento ed esecuzione degli interventi su beni culturali. Esame di un capitolato d appalto relativo ad interventi su beni culturali. 7

C269 Vigilanza e sanzioni in materia edilizia - GUIDA TEORICO-PRATICA PER FUNZIONARI PUBBLICI ED ESPERTI DELLA MATERIA DOPO IL D.L. 133/2014 2 giornate 19-20 ottobre 2015 9,00 14,30 RELATORI Prof. Pietro FALCONE Presidente di sezione del Consiglio di Stato Autore del Codice dell edilizia e dell urbanistica annotato con la giurisprudenza Avv. Maria Lidia IASCONE Dirigente Avvocatura Comune di Viareggio Il seminario intende fornire agli operatori pubblici e privati una guida teorica-pratica aggiornata, in tema di sanzioni per abusi edilizi, con particolare attenzione alle novità normative ed alle più recenti pronunce giurisprudenziali. Saranno esaminati i diversi procedimenti sanzionatori previsti per ciascuna tipologia di abuso, con riferimento ai singoli titoli edilizi: attività edilizia libera; SCIA; DIA; permesso di costruire e silenzio assenso, come disciplinati dopo le modifiche normative introdotte, da ultimo, con il d.l. 133/2014. Per le aree soggette a vincolo paesaggistico, l esame riguarda le sanzioni per mancanza dell autorizzazione paesaggistica a regime, dell autorizzazione semplificata (d.p.r. 139/2010) e di quella in sanatoria. Le singole questioni - illustrate alla luce della più recente giurisprudenza - saranno esposte con numerose esemplificazioni, in modo da consentire modelli di risoluzione dei principali casi che si presentano nell esercizio della professione. Il materiale didattico comprende una aggiornata rassegna normativa ed una giurisprudenziale. Vigilanza e repressione per abusi edilizi: attività obbligatoria e vincolata; imprescrittibilità e disciplina applicabile. La denuncia dei cittadini: quando corre l obbligo di attivare il procedimento repressivo. Sospensione dei lavori perché abusivi, nonché per lavoro irregolare, per sicurezza dei lavoratori o per assenza del DURC. Inizio di opere su aree vincolate: presupposti per la demolizione d ufficio. Opere abusive soggette a: attività edilizia libera; SCIA, segnalazione certificata di inizio attività, dopo il d.l. 133/14: casi di irregolarità, illegittimità e nullità della segnalazione; dichiarazioni sostitutive di certificazione false o mendaci; sanzioni amministrative e penali; superdia. Ristrutturazione edilizia c.d. pesante. Opere senza permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali. Ingiunzione di demolizione. Questioni controverse: è dovuta la comunicazione dell avvio del procedimento? necessita il previo esame della domanda di sanatoria o di variante? chi sono i soggetti responsabili? quando è responsabile il proprietario? in quale fase e con quale atto va individuata l area da acquisire? Termine per demolire; bene sottoposto a sequestro. Mutamento di destinazione d uso dopo il d.l. 133/14; quale sanzione, a seconda dei casi concreti? Inottemperanza all ingiunzione di demolizione; necessita un apposito provvedimento? Proprietario estraneo all abuso. Acquisizione di diritto al patrimonio comunale; necessità di un provvedimento? Quali opere possono acquisirsi. Proprietario incolpevole. Demolizione o conservazione del bene; quali presup- 8

posti. Rapporti con l ordine di demolizione impartito dal giudice penale. Le sanzioni pecuniarie alternative alla demolizione. Opere abusive a seguito di annullamento del permesso; i termini ed i presupposti per l annullamento e per la scelta della sanzione. Opere eseguite in parziale difformità dal permesso. Accertamento di conformità e titolo in sanatoria; ambito: opere già eseguite ed abusi formali; presupposti: doppia conformità urbanistica; possibilità e limiti della cd. sanatoria giurisprudenziale. Quali gli effetti sulle misure sanzionatorie da adottare o già adottate? Procedimento ed obbligo di provvedere. Quando opera la sospensione dell azione penale e l estinzione dei reati urbanistici? Diniego e silenzio-diniego. Lottizzazione abusiva, materiale, giuridica o mista: casi concreti. Sospensione delle opere. Confisca. Nullità degli atti. Sanzioni penali: per inosservanza di norme urbanistiche; per opere in assenza del permesso di costruire; per lottizzazione abusiva. Sequestro penale. Sospensione condizionale della pena. Prescrizione del reato. L avvenuta demolizione del manufatto esclude il reato urbanistico? Soggetti responsabili: il caso del proprietario. Sanzione civile della nullità degli atti di trasferimento del bene. Abusi su aree vincolate: autorizzazione paesaggistica a regime, semplificata ed in sanatoria: presupposti e limiti. L art. 167 del d.l.vo 42/04 e i casi di accertamento di compatibilità paesaggistica; sanzione pecuniaria dell indennità. Casi di non necessità dell autorizzazione. Aspetti operativi e applicativi.- Definizioni tecniche e giuridiche dei principali interventi edilizi alla luce delle recenti modifiche intervenute da ultimo con il d.l. 133/14. Analisi casistica delle principali tipologie di abuso edilizio ; le procedure sanzionatorie determinate dagli interventi in assenza di titolo alla luce del testo unico e delle successive modifiche introdotte all art. 3 del T.U. 380. Le nuove definizioni di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia e di nuova costruzione e le conseguenze sanzionatorie connesse. La nuova disciplina del mutamento di destinazione d uso. L esecuzione di opere soggette a permesso di costruire/superdia, a Scia e a superdia (regionale): le tipologie di ordinanze ablatorie/demolitorie in caso di interventi eseguiti in assenza di p.d.c., in difformità o in contrasto con le norme e le previsioni urbanistiche. Gli interventi in assenza e in difformità dalla SCIA e le relative sanzioni amministrative. L attività edilizia c.d. libera e le recenti novità introdotte dal d.l. 133/14, l attività soggetta a comunicazione e relative sanzioni in caso di assenza/difformità. Le sanzioni pecuniarie alternative alla demolizione: casistica e presupposti di applicabilità. 9

A505 Ordinanze - ingiunzioni pecuniarie negli enti locali - PROFILI ISTRUTTORI - CONTRADDITTORIO - STRUTTURA DELLA ORDINANZA - RIMEDI GIUSTIZIALI 2 giorni 5-6 novembre 2015 9,00-14,30 RELATORI Dott. Stefano TOSCHEI Magistrato TAR e inoltre un Esperto in diritto civile e pubblico Il seminario propone un articolato commento di tutti i momenti dei procedimenti sanzionatori di competenza degli enti locali con esame di schemi illustrati in modo critico e articolato. Le norme applicabili in materia di ordinanze e ingiunzioni pecuniarie degli EE.LL. L accertamento di una violazione: il verbale; le procedure di contestazione, le diverse forme di notifica. L individuazione dei trasgressori e dei responsabili solidali. Le forme del contraddittorio: l esame delle memorie difensive; l audizione personale dei responsabili. La forma dell ordinanza-ingiunzione: motivazione e dispositivo. I criteri per la determinazione della sanzione. Il concorso formale. La reiterazione delle infrazioni. La riscossione coattiva alla luce della riforma della riscossione delle entrate: termini; modalità; modalità procedimentali. Il giudizio di opposizione: termini; forma; l intervento del funzionario a difesa dell Amministrazione e i relativi poteri. Regole di procedura. Efficacia della sentenza. Impugnazioni. La prescrizione. 10