Legge 181/89 Reindustrializzazione e il rilancio delle aree industriali colpite da crisi di settore



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Legge 181/89 Reindustrializzazione e il rilancio delle aree industriali colpite da crisi di settore FINALITA Promuovere la realizzazione di nuove iniziative produttive o progetti che prevedono di ampliare, diversificare, ristrutturare o riattivare attività imprenditoriali per la reindustrializzazione ed il rilancio delle aree industriali colpite da crisi di settore. INIZIATIVE AGEVOLABILI Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti che prevedono: - la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali - l ampliamento, l ammodernamento la delocalizzazione, la ristrutturazione o la riattivazione di unità produttive esistenti che, in ogni caso, producano nuova occupazione, aggiuntiva a quella preesistente. VINCOLI L agevolazione viene concessa a condizione che Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa già Sviluppo Italia) acquisisca una partecipazione temporanea di minoranza nel capitale sociale dell'azienda beneficiaria, di regola non superiore al 30%, che dovrà essere mantenuta almeno fino al completamento degli investimenti. I soci privati dell impresa beneficiaria dovranno concorrere al finanziamento dell investimento mediante un contributo finanziario, da apportare a titolo di mezzi propri, pari ad almeno il 25% dei costi dell investimento complessivo programmato. SOGGETTI BENEFICIARI Imprese (anche di grande dimensione) costituite sotto forma di società di capitali economicamente e finanziariamente sane. Le imprese di grandi dimensioni possono accedere alle agevolazioni solo se gli investimenti sono localizzati nelle aree soggette alla deroga 107.3.c. e 107.3.a (ex 87.3.c e 87.3.a) così come identificate dalla Carta degli Aiuti 2007-2013. SETTORI E ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMESSE Sono agevolabili i programmi di investimento promossi nei settori produttivi di cui alle sezioni (Ateco 2007): B - "Estrazione di minerali" C - "Attività manifatturiere" D - "Produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore" di cui alla classe 35.11.00 Produzione di energia elettrica, limitatamente agli impianti alimentati da fonti rinnovabili o assimilate, con potenza non superiore a 50 MW elettrici Sono inoltre ammissibili attività di servizi alle imprese specificatamente individuate e precisamente: 37.00.0* Raccolta e depurazione delle acque di scarico 38.11.0** Raccolta di rifiuti solidi non pericolosi 38.12.0** Raccolta di rifiuti pericolosi solidi e non solidi 38.21.0** Trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi; produzione di compost 38.22.0** Trattamento e smaltimento di rifiuti pericolosi

38.32.1 Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici 38.32.2 Recupero e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico per produzione di materie prime plastiche, resine sintetiche 38.32.3 Recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse 52.10.1 Magazzini di custodia e deposito per conto terzi 52.10.2 Magazzini frigoriferi per conto terzi 52.21.4 Gestione di centri di movimentazione merci (interporti) 56.29.1 Mense 56.29.2 Catering continuativo su base contrattuale 58.21.0 Edizione di giochi per computer 58.29.0 Edizione altri software 59.11.0 Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi 59.12.0 Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi 59.20.3 Studi di registrazione sonora 61.10.0 Telecomunicazioni fisse 61.20.0 Telecomunicazioni mobili 61.30.0 Telecomunicazioni satellitari 61.90.1 Erogazione di servizi di accesso ad internet (ISP) 61.90.99 Altre attività connesse alle telecomunicazioni nca 62.01.0 Produzione di software non connesso all'edizione 62.02.0 Consulenza nel settore delle tecnologie dell'informatica 62.03.0 Gestione di strutture e apparecchiature informatiche hardware - housing (esclusa la riparazione) 63.11.1 Elaborazione dati 63.11.2 Gestione database (attività delle banche dati) 63.11.3 Hosting e fornitura di servizi applicativi (ASP) 71.20.1 Collaudi e analisi tecniche di prodotti 71.20.2 Controllo di qualità e certificazione di prodotti, processi e sistemi 82.92.1 Imballaggio e confezionamento di generi alimentari 82.92.2 Confezionamento di generi non alimentari 96.01.1 Attività delle lavanderie industriali (*) limitatamente alla raccolta e depurazione delle acque di scarico e alla diluizione, filtraggio, sedimentazione, decantazione con mezzi chimici, trattamento con fanghi attivati e altri processi finalizzati alla depurazione delle acque reflue di origine industriale (**) limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale ( ) limitatamente ai servizi di assistenza, organizzazione di set e ambientazioni, logistica e marketing riferiti alle attività di produzione e post-produzione cinematografica, televisiva, multimediale e dalle attività di produzione radiotelevisiva, da parte di soggetti diversi da quelli titolari di concessione per la radiodiffusione sonora e televisiva in ambito nazionale di cui alla legge 6/8/90 n. 253 e successive modifiche e integrazioni, limitatamente alle sole spese di impianto. Sono esclusi i seguenti settori: - Produzione agricola primaria; - Pesca e Acquacoltura; - Industria carboniera; - Industria siderurgica; - Costruzione navale; - Fibre sintetiche; - Trasporti. Sono altresì escluse le imprese in difficoltà 1 e quelle destinatarie di ordini di recupero pendenti di aiuti dichiarati illegali e incompatibili con il mercato comune. Progetti proposti da PMI in aree diverse da quelle di cui all art. 107.3.a o 107.3.c comportanti agevolazioni di importo superiore a 7,5 milioni di euro potranno essere concesse solo a seguito autorizzazione da parte della 1 Secondo la definizione degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà pubblicata nella G.U.U.E. C 244 del 1 ottobre 2004.

C.E. AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE Possono usufruire delle agevolazioni i progetti realizzati nelle zone del territorio nazionale identificate come aree di crisi 2 nonché quelle che verranno individuate ai sensi del comma 7 dell art. 2 della L. 99/2009. AGEVOLAZIONE L agevolazione consisterà nel riconoscimento di un contributo a fondo perduto a cui potrà essere sommato un finanziamento agevolato. L intervento complessivo (partecipazione al capitale sociale, contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato) dovrà prevedere che la somma del finanziamento agevolato e della partecipazione al capitale sociale non sia inferiore al contributo a fondo perduto. L apporto di mezzi proprio da parte dell impresa non dovrà essere inferiore al 30% del programma realizzato. Le agevolazioni sono cumulabili ma nel rispetto dei massimali comunitari. L ammontare effettivo delle agevolazioni concedibili sarà determinato da Invitalia e risulterà articolato nelle Aree ammissibili del Centro Nord nel seguente modo: Contributi in conto capitale Finanziamento agevolato Max 25% degli investimenti ammissibili Tasso pari al 36% del tasso di riferimento industria vigente al momento della conclusione del contratto 3, durata massima di 10 anni, ivi compreso un periodo di preammortamento di durata non superiore a 3 anni. L ammontare complessivo delle agevolazioni dovrà comunque rispettare i massimali comunitari che per le Aree del Centro Nord risultano i seguenti: AREE Piccole Imprese Medie Imprese Grandi Imprese Aree 107.3.c. strutturali 30% ESL 20% ESL 10% ESL Restanti aree 20% ESL 10% ESL = REGIME E CUMULO La misura è soggetta al regime generale di esenzione per categoria (Regolamento CE 800/2008). Le agevolazioni della L. 181 sono cumulabili con quelle previste da altre disposizioni normative, purché non siano superati i limiti stabiliti dalla UE. SPESE AMMISSIBILI 2 Nello specifico si distinguono: - le aree di crisi siderurgica ex delibera CIPI del 13 ottobre 1989: ossia i territori individuati nell'ambito di un'area compresa nel raggio di 30 Km rispetto ai centri di crisi di Genova, Villadossola (VB), Lovere (BG), Trieste, Massa Carrara, Piombino (LI), Terni, Napoli,Taranto; - le aree di crisi siderurgica ex D.M. 21 ottobre 2002 n. 1120578 per i Comuni di Civitate Camuno (BS) e Prestine (BS); - le aree di crisi settoriale determinate ai sensi della legge n. 289/2002, art. 73 ed in base alla delibera CIPE n. 130 del 2003: ossia i territori individuati nell'ambito di un'area compresa nel raggio di 50 Km rispetto ai centri di crisi di Caserta, L'Aquila, Ottana (NU), Gela (CL), Latina, Palermo; - le aree di crisi settoriale ex legge 311/2004, art.1 cc. da 265 a 268: ossia i territori di Arese (MI), Rho (MI), Garbagnate Milanese (MI), Lainate (MI), Marcianise (CE) e nel "distretto di Brindisi"; - le aree di crisi settoriale ex legge 80/2005, art. 11, cc. 8-9, e DPCM 7 luglio 2005: ossia i territori individuati nell'ambito di un'area compresa nel raggio di 50 Km rispetto ai centri di crisi di Acerra (NA), Assemini (CA), Ottana (NU), Porto Torres (SS), Brindisi, Nervino (MI), Pisticci (MT), Priolo (SR), Terni; - le aree di crisi settoriale del Tessile - Abbigliamento - Calzaturiero ("T.A.C.") ex legge 51/2006, art. 37: ossia i territori individuati dalla Regione Puglia nei comuni delle aree P.I.T. n. 2 (Area Nord Barese), P.I.T. n. 4 (Area della Murgia) e P.I.T. n. 9 (Territorio Salentino- Leccese); - le aree di crisi settoriale del saccarifero ex delibera CIPE 22 marzo 2006 n. 29/2006: ossia i territori individuati nell'ambito di un'area compresa nel raggio di 50 Km rispetto ai centri di crisi di Bondeno (FE), Cairo Montenotte (SV), Casei Gerola (PV), Castiglion Fiorentino (AR), Ostellato (FE), Porto Viro (RO), Russi (RA), Venezia Marghera (VE), Villasor (CA). 3 Tasso aggiornato a luglio 2010: 4,28%

Saranno ritenuti ammissibili alle agevolazioni gli investimenti che si riferiscono alle seguenti spese, sostenute successivamente alla presentazione della domanda 4 : a) progettazione e studi (se PMI nel limite del 5% del programma ammesso): progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, studi di fattibilità economico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi di legge, prestazioni di terzi per l'ottenimento delle certificazioni di qualità e ambientali secondo standard e metodologie internazionalmente riconosciuti; b) suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche: le spese per l acquisto del suolo aziendale sono ammissibili nel limite del 10% del programma ammissibile; c) opere murarie e assimilate; d) infrastrutture specifiche aziendali; e) macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all'attività amministrativa dell'impresa, ed esclusi quelli relativi all'attività di rappresentanza; mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell'impianto oggetto delle agevolazioni; f) programmi informatici (solo PMI) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa; g) brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi (max 50% programma ammissibile). SPESE NON AMMISSIBILI - mezzi di trasporto targati (ad eccezione dei mezzi all'interno dei quali si svolge una fase del ciclo di produzione), - le spese notarili, - quelle relative a scorte di materie prime e ausiliarie, - macchinari, impianti e attrezzature usati, - le spese di funzionamento in generale, ivi comprese quelle di pura sostituzione, e, comunque, tutte le spese non capitalizzate; - le spese relative a imposte e tasse, fatte eccezione per gli oneri doganali relativi ai beni ammissibili in quanto costi accessori dei beni stessi e, in quanto tali, capitalizzati, - investimenti che hanno già beneficiato di un aiuto pubblico comunitario, nazionale o regionale. Non sono ammissibili alle agevolazioni programmi o spese realizzati con contratti "chiavi in mano". I pagamenti dei titoli di spesa non possono essere regolati per contanti, pena l'esclusione del relativo importo dalle agevolazioni. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA La domanda di concessione dei contributi, unitamente al Piano d'impresa, deve essere presentata ad Invitalia, redatta dall'imprenditore su un apposito "format distribuito dall Agenzia stessa. Le domande potranno essere presentate con modalità a sportello, durante l'intero corso dell'anno. L'attività di valutazione si divide in due fasi: ammissibilità e istruttoria. L'ammissibilità si basa sull'esame della domanda e riguarda essenzialmente i seguenti aspetti: - la localizzazione - l'attività - i requisiti soggettivi del proponente - l'andamento del mercato di riferimento - la tipologia e l'ammontare degli investimenti prospettati - l'impatto occupazionale generato dall'investimento. L'analisi dell'ammissibilità si conclude normalmente entro 1-2 mesi dalla presentazione della richiesta d'intervento con un giudizio relativo al passaggio o meno alla fase istruttoria. L'istruttoria, subordinata all'esito positivo dell'ammissibilità, è finalizzata a verificare la validità economica, finanziaria e tecnica delle iniziative imprenditoriali realizzabili da piccole, medie o grandi imprese. Il Piano d'impresa viene analizzato da Invitalia esaminando principalmente i seguenti aspetti: 4 Fa fede la data del primo titolo di spesa ammissibile.

- verifica degli investimenti agevolabili - prospettive di mercato del settore cui l'iniziativa si riferisce - obiettivi economici attesi - coperture finanziarie - tempi e modalità di realizzazione del progetto imprenditoriale - livelli occupazionali attesi con la realizzazione dell'investimento. EROGAZIONE Le agevolazioni sono erogate parallelamente allo stato di avanzamento dei lavori. Ciascun SAL deve essere pari almeno al 15% dell'intero programma investimenti. Per ogni SAL i mezzi propri apportati dall impresa non dovranno essere inferiori al 30% degli investimenti fissi realizzati. Sulle singole erogazioni Invitalia opererà una ritenuta del 10% che dovrà essere versata alle imprese una volta verificato il completamento del programma degli investimenti ed il funzionamento degli impianti. REVOCA Le agevolazioni concesse vengono revocate in caso di cessazione definitiva dell'attività per la quale siano state concesse, o nel caso in cui l'impresa beneficiaria sia posta in liquidazione o sia ammessa o sottoposta a procedure concorsuali prima del completamento del programma degli investimenti ed occupazionale. Inoltre, sono revocate le agevolazioni e risolti i relativi contratti qualora l'impresa beneficiaria: a) non porti a conclusione entro il termine stabilito il programma degli investimenti ammesso alle agevolazioni, salvo i casi di forza maggiore e proroghe autorizzate da Invitalia; b) riduca il programma degli investimenti per oltre il 5% senza autorizzazione del MiSE; c) non realizzi il programma occupazionale connesso al proprio programma di investimenti entro il termine stabilito, salvo cause di forza maggiore e proroghe autorizzate da Invitalia; d) riduca il programma occupazionale per oltre il 5% senza l'autorizzazione del MiSE; e) trasferisca altrove, alieni o destini ad usi diversi da quelli previsti nel programma degli investimenti, senza l'autorizzazione di Invitalia beni mobili ed i diritti aziendali, ovvero beni immobili, ammessi alle agevolazioni prima che siano trascorsi cinque anni dal completamento degli investimenti 5 ; f) alieni l'azienda in tutto o in parte ovvero trasferisca l'attività produttiva in un ambito territoriale diverso dalla propria area di crisi prima che siano trascorsi sei anni dal completamento degli investimenti; g) non consenta i controlli di Invitalia o del Ministero dello Sviluppo Economico circa l'andamento dell'attività sociale e la progressiva realizzazione del programma degli investimenti e occupazionale; h) modifichi il proprio indirizzo produttivo con la conseguenza che i prodotti o i servizi finali siano diversi da quelli presi in esame per la valutazione dell'iniziativa fatta salva l'eventuale autorizzazione del MiSE; i) sia posta in liquidazione o sia ammessa o sottoposta a procedure concorsuali prima che siano trascorsi sei anni dal completamento degli investimenti; j) non impieghi capitale proprio in misura almeno pari al 30% di quanto necessario per l'effettuazione degli investimenti; k) applichi nei confronti dei dipendenti, in violazione di quanto previsto dall'art. 36 della L. 300/1970 che regolamenta i rapporti di lavoro, condizioni inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro di categoria e della zona; l) ometta di rispettare ogni altra condizione prevista dal provvedimento di concessione e/o nel contratto e finalizzata a garantire che le agevolazioni concesse siano correttamente impiegate per il raggiungimento degli scopi perseguiti dalla Legge n. 181/1989 e successive estensioni. 5 Sono esclusi dall'obbligo del mantenimento quegli impianti o attrezzature divenuti obsoleti a causa del rapido cambiamento tecnologico, fermo restando il mantenimento dell'attività economica all'interno dell'area di crisi per il periodo minimo previsto al successivo punto f).