Sistema di tracciabilità volontario nel settore dei metalli preziosi DOCUMENTO NORMATIVO



Documenti analoghi
UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.O Appendice Settore Orafo-Argentiero

CERTIFICAZIONE DELLE AZIENDE AI SENSI DEI REGOLAMENTI EUROPEI 303/2008 E 304/2008 I & F BUREAU VERITAS ITALIA

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

GESTIONE DELLA PRODUZIONE

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

Qualità e Certificazione certificazione di prodotto - Marcantonio Catelani Facoltà di Ingegneria Firenze

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI:

DELIBERA. Art. 1. Requisiti di Accreditamento

Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO EL CAPEL DE NAPOLEON DI SAN MARTINO BUON ALBERGO

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

REGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO NOTO Filiera Controllata e Certificata prodotti tipici della Val di Noto

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

Politica per la Sicurezza

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)

Newsletter del MARZO In sintesi:

NOVITA LEGISLATIVE E TECNOLOGICHE NEL SETTORE DEI METALLI PREZIOSI

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE


1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI SIGLE E DEFINIZIONI RESPONSABILITA PROCEDURA...3

CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI DI ABILITAZIONE

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

Oggetto: Istanza di interpello. Aliquota Iva da applicare alle cessioni di preparazioni alimentari per cani e gatti.

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità

MANUALE DELLA QUALITÀ

CEPAS Viale di Val Fiorita, Roma Tel Fax: scrivi_a@cepas.it Sito internet:

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT

SCHEMA. Mandato CEN M/120 - Prodotti metallici per impiego strutturale e loro accessori

Certificazioni & Collaudi S.r.l.

Certificazione del servizio di manutenzione di qualità nel settore antincendio. Fabrizio Moscariello Roma, 18/06/14

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Sistema di Gestione per la Qualità

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA

PROCEDURA GESTIONALE RISTORAZIONE COLLETTIVA. Titolo : Gestione delle non conformità GESTIONE DELLE NON CONFORMITA

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

Come cambiano gli obblighi per le strutture metalliche a partire dal 1 luglio 2014

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA RESPONSABILITA DEFINIZIONI...

REGOLAMENTO PARTICOLARE

Sistema di gestione. Criteri di acquisto e di controllo dell acciaio per opere. in carpenteria metallica pagina 1 di 7

STRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO

TARIFFARIO PER IL CONTROLLO DELLA D.O.P. CANINO TARIFFARIO PER IL CONTROLLO DELLA D.O.P. OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA CANINO

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Document No.: Revision: Date: Replace: Page: ZSEIT-5-STP-007 (I) of 6 Prepared by: Reviewed by: Approved Valid for:

CAPIAMO IL "LINGUAGGIO" DELLA norma UNI EN ISO serie 9000

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER AUDITOR / RESPONSABILE GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE FORESTALE

Effettuare gli audit interni

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.O. - Appendice Settore Occhialeria

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

GD Srl CAPITOLATO GENERALE DI FORNITURA. N 1 Specificato il Foro Competente AQ DIR 05/02/15. Torchio. Barigazzi. Giannitti

Applicazione della norma ISO 9001:2008 al Sistema Gestione per la Qualità del Gruppo Ricerca Fusione. Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice. Parte A.P Appendice Settore Fotovoltaico

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A.

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

Autore: Flavio Banfi Organizzazione: ITALCERT S.r.l. Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto 2

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del

Il Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

SOMMARIO. Allegato C al Manuale della Qualità ( MQ rev. 3 del )

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE

La Certificazione del Personale

Azione su un prodotto-servizio NC, per renderlo conforme ai requisiti

NORMATIVA DEL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE PER GLI INTERVENTI ALL ARMAMENTO FERROVIARIO

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A. - Appendice Settore Abbigliamento

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

NORMATIVA DEL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE PER GLI INTERVENTI AGLI IMPIANTI PER LA TRAZIONE ELETTRICA E PER L ENERGIA

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

Transcript:

REV. DATA DESCRIZIONE PREPARATO VERIFICATO APPROVATO 0 30 gennaio 2012 1 a emissione Unionfiliere Segreteria Tecnica Organizzativa A. Vittoria Comitato Esecutivo di Unionfiliere 1 Revisione Unionfiliere Segreteria Tecnica Organizzativa A. Vittoria Comitato Esecutivo di Unionfiliere

1 SCOPO DEL Il presente Documento Normativo definisce i principi e specifica i requisiti per l attuazione e la certificazione di un sistema di tracciabilità volontario nelle organizzazioni del, il cui obiettivo è di fornire, nell ambito dei rapporti con il consumatore, indicazioni chiare e trasparenti sull origine delle fasi di lavorazione a cui è stato sottoposto il prodotto finito. Tutti i requisiti del presente documento normativo sono di carattere generale e definiti per essere applicabili a tutte le organizzazioni del comparto dei metalli preziosi indipendentemente dalle loro dimensioni e dalla loro complessità. 2 CAMPO DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI TRACCIABILITÀ Il sistema di tracciabilità volontario può essere applicato a: a. PRODOTTI FINITI: a tutte le organizzazioni di produzione del settore dei metalli preziosi, che siano in regola con gli adempimenti previsti dalla legislazione vigente (punzonatura, marchio di identificazione, ecc.); b. PROCESSI PRODUTTIVI: solo nel caso in cui l organizzazione non realizzi direttamente i prodotti finiti ma contribuisca alla loro realizzazione attraverso la esecuzione di alcune fasi del processo di produzione. L applicazione del presente documento normativo ad ambiti diversi da quanto sopra riportato dovrà essere sottoposta all approvazione del Comitato di Certificazione. La certificazione del sistema di tracciabilità comporta il rilascio del certificato e della licenza d uso del marchio di tracciabilità, secondo quanto disciplinato al 5. Per le sole organizzazioni che applicano il sistema di tracciabilità ai prodotti (cfr. 2. a), l ottenimento della certificazione garantisce, inoltre, la licenza all utilizzo dell etichetta di tracciabilità, secondo quanto disciplinato al 6. L azienda potrà decidere di applicare il sistema di tracciabilità volontario a una o più linee di prodotti /processi produttivi. Possono essere esclusi dal campo di applicazione del sistema di tracciabilità i materiali gemmologici e ogni altro elemento che, seppur parte integrante del prodotto finito, non risulti costituito in tutto o in parte da metalli preziosi. 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Documento di riferimento per l applicazione del presente documento normativo è il Regolamento per la certificazione del sistema di tracciabilità volontario delle Camere di Commercio italiane. Tale documento è da considerarsi valido nella revisione corrente e nelle successive modifiche e/o integrazioni che eventualmente interverranno. 4 DEFINIZIONI Accessorio: elemento o parte non caratterizzante il prodotto finito, ma funzionale alla realizzazione dello stesso (cordoncini, ganci, ecc.).

Assemblaggio: complesso di operazioni necessarie per unire i componenti del prodotto finito. Campo di applicazione: prodotto finito e/o processo produttivo per cui è richiesta la certificazione e sul quale le strutture ispettive effettuano l attività di verifica del sistema di tracciabilità. Certificazione: atto mediante il quale una parte terza indipendente dichiara che, con ragionevole attendibilità, un determinato processo e/o prodotto finito, servizio è conforme alla specifica norma o ad un altro riferimento normativo. Certificato di tracciabilità: documento che attesta la conformità dell organizzazione ai requisiti del sistema di tracciabilità, fissati nel presente Documento Normativo, ed il superamento del processo di certificazione con esito positivo; l ottenimento del certificato autorizza l organizzazione all utilizzo del marchio di tracciabilità. Comitato di Certificazione: organismo di Unionfiliere rappresentativo delle parti interessate che, sulla base di apposite procedure e regolamenti, ha il compito di: deliberare in merito al rilascio, modifica, estensione/riduzione, sospensione, revoca della certificazione di tracciabilità ad un organizzazione e della licenza d uso del marchio; fornire pareri ed interpretazioni in merito ai requisiti del presente documento normativo. Confezionamento: operazione comprendente le fasi di assemblaggio e di finitura del prodotto finito. Documento normativo: documento che fornisce regole, direttive o caratteristiche concernenti determinate attività o i loro risultati. Etichetta di tracciabilità: strumento informativo (cartellino pendente, marchio laser, altro) finalizzato a comunicare al cliente/consumatore il Paese in cui sono state eseguite le fasi che hanno contribuito alla realizzazione di un prodotto finito. Finitura: fase di rifinitura del prodotto finito; può comprendere trattamenti meccanici (pulitura, sabbiatura, diamantatura, burlonatura, asciugatura, ecc.) trattamenti chimico fisici (lavaggi con ultrasuoni/solventi/combinati, decapaggio, brunitura, anticatura, smaltatura, ecc.) e, per alcuni tipi di metallo (oro, platino e palladio), trattamenti galvanici (sgrassatura elettrolita, doratura a spessore/flash, argentatura, ramatura, brillantatura, ecc.). Ideazione: fase comprendente il disegno e la progettazione e, ove necessario, lo sviluppo e realizzazione del prototipo del prodotto finito. Incastonatura: operazione che consente di montare una o più pietre preziose nel prodotto finito. Lavorazione: processo che consente di trasformare una materia prima, un semilavorato o anche un prodotto. Può essere distinta in lavorazione manuale (martellatura, saldatura, ecc.), lavorazione meccanica (laminazione, trafilatura, tranciatura, taglio, stampaggio, imbutitura, rovesciatura, produzione catene, ecc) e/o le lavorazioni chimiche/elettrochimiche

(vuotatura, elettroformatura, ecc.) e/o chimico metallurgiche (saldatura catene, microfusione, ricottura, ecc.). Marchio di identificazione: marchio, impresso sull oggetto prima dell immissione sul mercato, costituito da un impronta poligonale, recante all'interno la sagoma di una stella a cinque punte, il numero caratteristico attribuito all'azienda assegnataria e la sigla della provincia ove la medesima ha la propria sede legale (cfr. DPR 150/2002). Marchio di tracciabilità: il marchio TF Traceability & Fashion di proprietà di Unionfiliere (depositato il 10/03/2008 con il n. 006739015 presso l'uami - Ufficio per l'armonizzazione del Mercato Interno) rilasciato alle organizzazioni che hanno ottenuto il certificato di tracciabilità. : platino, palladio, oro e argento (cfr. D.Lgs 251/1999) e le loro leghe. Materie prime: metalli preziosi puri e le loro leghe (cfr. DPR 150/2002). Organizzazione: insieme di persone e mezzi, con definite responsabilità, autorità ed interrelazioni (cfr. UNI EN ISO 9000:2005). Può assumere la forma di società, raggruppamento di società, ecc. Processo produttivo: insieme di attività, correlate o interagenti, che trasformano un prodotto in un semilavorato o prodotto finito. Prodotto: oggetto realizzato in tutto o in parte con metalli preziosi venduto dall organizzazione dopo essere stato sottoposto al ciclo di lavorazione previsto che può essere effettuato direttamente dall organizzazione o in conto terzi; il termine si applica indipendentemente dallo stato di lavorazione in cui esso si trova (semilavorato o prodotto finito). Prodotto finito: prodotto che ha subito un ciclo completo di lavorazioni, pronto per essere immesso sul mercato. Prototipo: rappresenta la prima realizzazione di un ornamento prezioso o parte di esso pronto per l immissione sul mercato in base agli elementi ed ai parametri individuati in fase di progettazione. Si tratta quindi di quanto più vicino alla realizzazione finale in termini di forma e caratteristiche del prodotto finito. Realizzazione: comprende le fasi di lavorazione e confezionamento come sopra definite. Requisito: indicazione contenuta in un documento normativo che definisce le esigenze da soddisfare. Semilavorato: prodotto che ha subito una parziale trasformazione che necessita di ulteriori cicli di lavorazione per divenire un prodotto finito. Sistema: insieme di elementi correlati o interagenti (cfr. UNI EN ISO 9000:2005). Struttura ispettiva: struttura riconosciuta da Unionfiliere per l espletamento delle attività di verifica del sistema di tracciabilità, operante secondo i principi di imparzialità, indipendenza e competenza tecnica. Tracciabilità: capacità di seguire le fasi di realizzazione di un prodotto mediante identificazioni documentate.

5 REQUISITI PER L OTTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA DI TRACCIABILITA 5.1 L utilizzo del certificato e del marchio di tracciabilità è riservato esclusivamente ai prodotti / processi produttivi delle aziende del che rispondono alle condizioni e ai requisiti definiti nel presente documento normativo. 5.2 Per poter ottenere la certificazione del sistema di tracciabilità, le organizzazioni devono: a- dotarsi di un sistema organizzativo e documentale tale da dimostrare il luogo dove è avvenuta la lavorazione del prodotto o l esecuzione del processo produttivo per il quale si richiede la certificazione del sistema di tracciabilità. In particolare, il sistema organizzativo e documentale deve riguardare le seguenti fasi: I. Ideazione II. Lavorazione III. Assemblaggio IV Finitura b- disporre in proprio o attraverso altri soggetti che partecipano al processo produttivo - di adeguate risorse umane e materiali (macchinari, attrezzature, ecc.) in relazione alle fasi di lavorazione e alla capacità produttiva dichiarata. c- assoggettarsi alle verifiche di cui al p.to 10 e superarle con esito positivo. 6 REQUISITI RELATIVI ALL UTILIZZO ED AL CONTENUTO INFORMATIVO DELL ETICHETTA DI TRACCIABILITA 6.1 L utilizzo dell etichetta di tracciabilità è riservato alle sole organizzazioni che realizzano e commercializzano a marchio proprio i prodotti che hanno ottenuto il certificato di tracciabilità. 6.2 L etichetta dovrà riportare, a caratteri di stampa chiari e leggibili le indicazioni: I. Ideazione in (indicare paese) II. Lavorazione in... (indicare paese) III. Assemblaggio in.... (indicare paese) IV. Finitura in... (indicare paese) Ciascuna delle fasi indicate potrà essere composta da sottofasi di lavorazione. In questi casi, il Comitato di Certificazione valuterà di volta in volta se la realizzazione delle sottofasi all interno di ciascuna fase dichiarata nel campo di applicazione del sistema di tracciabilità volontario, dovrà avvenire in uno stesso Paese.

6.3 Nel caso in cui tutte le fasi di cui al p.to 6.2 siano realizzate in uno stesso paese l etichetta potrà riportare, in sostituzione delle suddette fasi, l indicazione IDEATO E REALIZZATO IN.. seguito dal nome del paese. 6.4 L etichetta deve riportare: le fasi di lavorazione, secondo quanto definito al p.to 6.2 o al p.to 6.3, nella parte centrale; il marchio di tracciabilità di Unionfiliere (TF Traceability & Fashion) e la dizione TRACCIABILITÀ CONTROLLATA DAL SISTEMA DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE nella parte inferiore; il codice alfanumerico identificativo del prodotto o delle linee produttive oggetto di certificazione nella parte superiore, preferibilmente a destra. Di seguito si riporta un esempio di etichetta. Esempio di etichetta (p.to 6.2) Esempio di etichetta (p.to 6.3) Per la certificazione del processo (cfr. 2 b), per la quale non è previsto il rilascio dell etichetta, il codice alfanumerico (che potrà essere utilizzato solo in abbinamento al certificato o al marchio di tracciabilità) è integrato dalla lettera P che riconduce ad una certificazione di processo produttivo.

6.5 Laddove il prodotto finito o il monile presenti componenti diverse dai metalli preziosi, l etichetta dovrà evidenziare - con caratteri delle stesse dimensioni degli altri- che la tracciabilità si riferisce ai soli metalli preziosi. 6.6 Nel rispetto dei contenuti sopra riportati, l organizzazione potrà scegliere il formato dell etichetta. L etichetta potrà essere apposta sul prodotto finito o sulla sua confezione. E vietata l aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista. E tuttavia ammesso l utilizzo di indicazioni esplicative di marchi privati, purché questi non abbiano significato laudativo o siano tali da trarre in inganno il consumatore, nonché di altri riferimenti veritieri e documentabili che siano consentiti dalla normativa comunitaria, nazionale o regionale e non siano in contrasto con le finalità e i contenuti del presente documento. La licenza d uso del marchio di tracciabilità nonché i diritti che ne derivano non sono trasmissibili. 7 GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ I prodotti non conformi ai requisiti del sistema di tracciabilità dovranno essere opportunamente gestiti (identificazione, immagazzinamento, separazione dai prodotti conformi, ecc.). 8 COMPETENZA E CONSAPEVOLEZZA Il personale delle organizzazioni che intendono accedere al sistema di tracciabilità deve essere consapevole della rilevanza e dell importanza delle proprie attività e di come queste possono incidere sul sistema stesso 9 DOCUMENTI DEL SISTEMA DI TRACCIABILITA 9.1 La documentazione del sistema di tracciabilità deve includere: i dati relativi a tutte le fasi del processo produttivo (es. ordine commessa, documenti di trasporto/consegna identificazione, ecc.) cui si applica il Sistema di tracciabilità; tutte le registrazioni necessarie a fornire evidenza della conformità ai requisiti del presente documento normativo. 9.2 Devono essere utilizzate modalità di identificazione, archiviazione e protezione dei documenti e delle registrazioni tali da favorire la loro leggibilità, identificabilità e tracciabilità. 10 VERIFICHE 10.1 Le verifiche sulla conformità del sistema di tracciabilità devono essere svolte da strutture ispettive incaricate da Unionfiliere ed operanti secondo i principi di imparzialità, indipendenza e competenza tecnica. 10.2 Le verifiche devono essere realizzate attraverso controlli, commisurati ai requisiti da verificare, presso la sede delle organizzazioni richiedenti la certificazione e, se presenti, presso i loro fornitori/terzisti campionati secondo i criteri definiti nel Tariffario.

10.3 Devono essere disponibili, presso le organizzazioni, informazioni documentate relativamente alle eventuali azioni correttive intraprese a seguito dei controlli effettuati presso l organizzazione richiedente e sugli eventuali fornitori/terzisti campionati. 11 DEROGHE ED ESCLUSIONI 11.1 Deroghe al requisito 6.2 in relazione alle sottofasi di lavorazione potranno essere applicate dal Comitato di Certificazione per casi particolari. 11.2 Qualora alcuni requisiti del presente documento normativo non possano trovare applicazione (parziale o totale), a causa della natura dell organizzazione e dei suoi prodotti, può essere esaminata dal Comitato di Certificazione la possibilità di una loro esclusione. 11.3 Per alcune tipologie di prodotti, la cui tecnologia di realizzazione non prevede tutte le fasi di lavorazione indicate al p.to 6.2, l etichetta di tracciabilità potrà non presentare tutte le linee informative previste al suddetto punto. In ogni caso le diciture riportate in etichetta dovranno essere approvate dal Comitato di Certificazione. 11.4 Nel caso in cui ci siano altre fasi di lavorazione in aggiunta a quelle indicate al p.to 6.2, potranno essere indicate altre linee informative sull etichetta di tracciabilità. In ogni caso le diciture riportate in etichetta dovranno essere approvate dal Comitato di Certificazione. 11.5 In aggiunta alle informazioni riportate al p.to 6.2, le organizzazioni possono richiedere l autorizzazione ad indicare in etichetta, sotto la loro piena responsabilità, particolari performance e/o caratteristiche del prodotto finito purché forniscano evidenze oggettive (elementi qualificanti e piano di controllo degli stessi) che devono essere previamente sottoposte all approvazione della Segreteria tecnica-organizzativa, sentito il parere al Comitato di Certificazione di Unionfiliere, e verificate in accordo ai requisiti di cui al p.to 10 del presente Documento. 11.6 Le organizzazioni che, oltre ai requisiti di cui al p.to 5.2, siano in possesso dei requisiti di cui al p.to 11.5 o di una o più certificazioni volontarie rilasciate da organismi accreditati ai sensi del Regolamento 765/2008 o da associazioni/enti privati riconosciuti a livello nazionale e internazionale, possono riportare, sotto la loro piena responsabilità, informazioni aggiuntive sull etichetta e/o sul certificato di tracciabilità con esclusivo riferimento all oggetto ed alla durata della certificazione. Tali diciture, approvate dalla Segreteria tecnica-organizzativa, sentito il parere del Comitato di Certificazione di Unionfiliere (ed in accordo con le disposizioni dei soggetti proprietari degli specifici schemi), devono essere fedeli alle dichiarazioni previste dagli specifici schemi di certificazione e riportate sotto alle indicazioni di cui al p.to 6.2 con caratteri di dimensioni uguali o inferiori a queste ultime. A tale fine le organizzazioni si impegnano a conservare e a rendere disponibili per le verifiche di cui al p.to 5.2 c) tutta la documentazione necessaria ad attestare la conformità a tali requisiti.