Condotta Slow Food Torino



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Condotta Slow Food Torino Documento programmatico 2014/2018

La missione di Slow Food Slow Food promuove il diritto al piacere e di conseguenza la difesa delle culture, le tradizioni e i saperi che lo rendono possibile, favorendone la fruizione collettiva attraverso l aggregazione in associazione e la realizzazione di eventi pubblici. Slow Food sostiene la necessità che tutti abbiano diritto a un cibo buono, pulito e giusto: buono perché sano oltre che piacevole dal punto di vista organolettico; pulito perché attento all ambiente e al benessere animale; giusto perché rispettoso del lavoro di chi lo produce, trasforma e distribuisce. Slow Food lavora per difendere la biodiversità e per promuovere un sistema di produzione e consumo sostenibile ed ecocompatibile; per connettere produttori di cibi di qualità con co-produttori (consumatori consapevoli) attraverso eventi e iniziative; per diffondere l educazione sensoriale e il consumo responsabile. Nutrire la città Circa metà della popolazione mondiale vive oggi nelle città e, di questi 3,3 miliardi di persone circa, almeno un miliardo vive nelle baraccopoli. Nel 1950 solo il 30% della popolazione mondiale era urbanizzata, le aree metropolitane con almeno un milione di abitanti erano solo 83 e quelle che raccoglievano cinque o più milioni di persone erano appena otto. Oggi le aree metropolitane con almeno un milione di abitanti sono all incirca 400 e in 50 di esse vivono oltre cinque milionidi persone. Le previsioni per il 2015 suggeriscono che ci saranno circa 540 città con almeno un milione di abitanti, di cui circa 60 città con cinque o più milioni. Il rapporto tra popolazione rurale e urbana è sempre più sbilanciato a favore della seconda. Torino non è certo una megalopoli né una metropoli, ma il viverci e l abitarvi impone di affrontare con serietà le medesime problematiche delle grandi città del futuro. Come ridurre l impronta ecologica? Come affrontare il problema degli sprechi? Che ruolo e che spazio attribuire alle aree verdi? Come approvvigionarsi di cibo? Come riportare l orologio indietro di pochi anni, quando le aree agricole ai margini delle città avevano uno stretto legame con il centro costruito, e molte parti interne delle stesse città erano coltivate? Possiamo pensare di nutrire in modo sostenibile e anche di coltivare la città? I progetti 2014/2018 In questo momento di grande rinnovamento della governance di Slow Food, la Condotta di Torino è pronta ad affrontare la sfida lanciata dalla Segreteria Nazionale. Negli anni, infatti, Slow Food e Terra Madre si sono reciprocamente integrate, imponendosi a livello nazionale e internazionale anche come soggetto politico: è necessario che questa natura politica venga espressa con forza anche a livello locale. Per rinnovarsi, però, bisogna sempre partire da quel che c è già, da quel che c è stato, anche attraverso un rigoroso

lavoro di mappatura della realtà esistente. Per questo pensiamo che il punto migliore da cui partire per andare nella nuova direzione sia lo storico slogan di Slow Food: buono, pulito e giusto. In queste tre parole sono racchiuse tutte le vecchie e le nuove sfide che l associazione si trova ad affrontare. I concetti da sviluppare sono molteplici e tutti di uguale importanza: diritto alla sovranità alimentare, lotta agli sprechi, educazione e formazione permanente, biodiversità e difesa del paesaggio, diritto al piacere, valorizzazione della memoria, integrazione con terra madre e rete giovane. Pur essendo fermamente convinti che tutti questi temi meritino di essere approfonditi e diffusi con passione e energia, riteniamo che alcuni di essi siano più efficaci per trasmettere il messaggio di Slow Food nel contesto di Torino. Il rafforzamento della rete Il successo di un progetto è possibile solo con il contributo di molte persone, diverse per competenze, ruoli e vocazioni. L obiettivo del Comitato di Condotta è, quindi, quello di coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti che partecipino attivamente all organizzazione delle attività e costituiscano gruppi di lavoro più strutturati: soci passati ed attuali, simpatizzanti e sostenitori che potrebbero diventare soci in futuro, ristoratori, artigiani, insegnanti, agricoltori, studenti, librai, associazioni che perseguono obiettivi comuni, istituzioni. Per ampliare il proprio raggio d azione e creare un maggiore coinvolgimento, il Comitato promuoverà da subito una gestione di Condotta volta alla trasparenza e alla collaborazione. Saranno indette mensilmente riunioni aperte ai soci, che rappresenteranno momenti in cui discutere e confrontarsi sulla realtà associativa locale e nazionale e sulle diverse realtà da portare avanti. Per ampliare il proprio raggio di azione e rafforzare la rete già in essere, la Condotta di Torino cercherà altresì di avviare collaborazioni proficue e di collaborare e confrontarsi sistematicamente anche con l area metropolitana, in modo da individuare insieme tutta una serie di iniziative da portare avanti. In contemporanea, si lavorerà sul rapporto di Slow Food con la città tramite iniziative volte a incrementare o avviare le collaborazioni con le istituzioni, nell ambito delle iniziative urbane che siano in linea con i valori dell associazione. Non bisogna, infine, dimenticare che l associazione vive grazie all attività di tesseramento: si cercherà pertanto di aumentare i punti in cui è possibile iscriversi a Slow Food, in modo da creare una vera e propria rete in cui sia facile imbattersi. La biodiversità e Terra Madre In un contesto come Torino non è sempre facile parlare di biodiversità, ma è proprio nel territorio urbano che questa parola acquista un importanza essenziale.

Il modo più efficace per tutelare la biodiversità in città e per promuovere l educazione alimentare è sicuramente pro pro promuovere la formazione di orti, scolastici e comunitari. Con l acquisizione della Condotta della Colline Torinesi, la Condotta di Torino si è arricchita non solo di 11 orti in Condotta, ma anche e soprattutto della conoscenza e della passione di tutti quei soggetti che negli anni hanno portato avanti i progetti nelle scuole, che dovranno essere invogliati a continuare la loro attività di diffusione dei concetti di Slow Food e di sostegno all associazione. Sarà proprio l orticoltura urbana (e non solo gli orti in Condotta) il mezzo con cui, nel prossimo quadriennio, verrà assicurata la tutela della biodiversità. Agli orti saranno affiancati, previe opportune verifiche, progetti legati all apicoltura urbana, oltre che sforzi per la ricerca di eventuali prodotti che possano salire sull Arca del Gusto o diventare Presìdi. La biodiversità dei sapori è una ricerca continua delle tecniche di cucina tradizionali e non, delle qualità organolettiche dei prodotti e delle loro interpretazioni da parte dei cuochi. Queste attività saranno condotte senza mai dimenticare di mantenere l attenzione focalizzata sull Africa e sul Sud del mondo, cioè quei luoghi in cui la strategia di Slow Food legata ai temi di sovranità alimentare e quindi alla sopravvivenza delle comunità locali è proprio imperniata sulla possibilità di creare nuovi orti, salvaguardando le varietà tradizionali e promuovendo l educazione delle generazioni future. Gli orti torinesi e gli orti africani saranno legati da un fil rouge, poiché proprio ai progetti nel Sud del mondo sarà assicurato il sostegno della Condotta. Il Mercato della Terra, di prossima apertura, sarà il momento in cui le due anime principali dell associazione, produttori e co-produttori, si incontreranno per stringere rapporti di consumo consapevole. Questo luogo dovrà diventare per la Condotta uno spazio privilegiato in cui rivolgersi alle persone, condurre attività di educazione permanente, laboratori del gusto, conferenze e incontri. La Condotta cercherà contatti con i produttori, i convivium e le comunità del cibo della Rete di Terra Madre, promuovendone il lavoro e facendone conoscere i prodotti con azioni di sostegno diretto oppure facilitando la distribuzione dei loro prodotti attraverso il Mercato della Terra o con la creazione di Gas, o ancora inserendo questi prodotti direttamente nelle cene che saranno organizzate. L educazione L educazione e la formazione permanente rappresentano la linfa vitale essenziale per far sì che la rete cresca forte e consapevole. Nel prossimo quadriennio, quindi, questo tema sarà centrale e sarà sviluppato con particolare cura, nella dimensione proposta dall associazione, che comprende cultura e convivialità. In particolare, cercheremo di mettere al centro della nostra iniziativa locale l auto-formazione sia del gruppo dirigente della Condotta sia della platea di soci che vorrà seguirci in questa iniziativa ambiziosa. La cura delle conoscenze e l aggiornamento continuo e giocoso possono essere non solo strumento di conoscenza, ma anche diventare due delle chiavi principali per coinvolgere attivamente soci, simpatizzanti e associazioni rispetto agli obiettivi politici dell Associazione.

In questa prospettiva, la diffusione del progetto Orto in condotta, la proposizione costante di Laboratori del Gusto e di Master of Food dovranno prevedere sia una programmazione precisa nel tempo sia una ricerca attenta sui luoghi all interno dei quali può valer la pena organizzare attività di questo tipo. Educare ed educarsi, formare e formarsi dovranno essere momenti e strumenti di crescita sia per la Condotta sia per la città. Diritto al piacere per tutti La ricerca della biodiversità dei prodotti e dei sapori unita all educazione tramite la conoscenza diretta dei veri protagonisti (i prodotti e i produttori) saranno il nuovo materiale didattico e divulgativo, che rappresenterà la base per quello che è l evento tradizionale delle Condotte di Slow Food, la cena. La cena diventerà, quindi, didattica, cioè un occasione di apprendimento permanente sia a livello sensoriale sia consentendo l acquisizione del bagaglio di conoscenze che consentono di comprendere la storia che una pietanza è in grado di raccontare: le materie prime, le modalità di produzione e trasformazione, la fase della cucina. L apprendimento e l arricchimento culturale che deriverà da questo tipo di cena non potrà che rendere il cibo giusto: infatti, solo con una maggiore consapevolezza si può restituire a ciò che mangiamo il ruolo di cibo e non merce. La cultura A Torino, negli ultimi anni, è aumentato considerevolmente il fermento culturale culturale culturale per assecondare questa naturale inclinazione della città e dei suoi abitanti, Slow Food deve tornare a parlare di cultura nei luoghi di cultura. Per far ciò si organizzeranno reading e incontri nelle librerie, collaborazioni con le tante piccole realtà associative e con i più grandi festival istituzionali, incontri-dibattito in cui approfondire i temi dell associazione. In particolare, si attiveranno attività con una rete di librerie cittadine, presentando libri di SF editore ma non solo, sui temi che ci sono cari; si valuterà la possibilità di collaborare con le Ibride cene (cene letterarie che avvengono proprio nelle librerie) e di attivare una collaborazione con il Circolo dei Lettori; oltre a ciò, si possono anche pensare attività di proiezione video, in una città che comunque è sede del TFF e di CinemAmbiente. Si valuterà anche la possibilità di una pubblicazione che racconti il cibo in città, mappando gli artigiani che ci piacciono (molti sono già sui Maestri del Gusto), gli orti, i mercati, le osterie e i ristoranti.

I giovani Lo Slow Food Youth Network Torino costituisce il gruppo dei tesserati giovani della condotta di Slow Food Torino, di cui è parte integrante. Il gruppo trova la sua ragion d essere innanzi tutto in quanto parte di una rete mondiale, che dovrebbe impegnarsi a nutrire e con la quale dovrebbe dialogare; in secondo luogo si prefigge di portare all attenzione della Condotta istanze di particolare interesse per le nuove generazioni e di dialogare con esse sui temi condivisi in Slow Food. Le principali attività del gruppo di Torino, passata una prima fase nella quale ha cercato di farsi conoscere e avere un riscontro con eventi di ampia portata, come gli Aperitivi alternativi, si è poi concentrata sul tema dello spreco alimentare organizzando Disco salad e Disco zuppe. Ha cercato anche di coprire i temi del piacere e della qualità attraverso dei master e delle degustazioni a prezzo contenuto per venire incontro ai giovani, e il tema della convivialità organizzando degli Eat-In. Ogni anno cerca di assumersi la responsabilità di organizzare il Terra Madre Day, e un attività anche per lo Slow Food Day. Le prospettive sono quelle di una ulteriore politicizzazione in senso lato delle iniziative e un maggiore dialogo e una maggiore collaborazione con le realtà cittadine o comunque territoriali. Come prima azione politica, lo Slow Food Youth Network di Torino sarà impegnato sul fronte della lotta agli sprechi. La lotta agli sprechi In un ambiente urbanizzato il tema degli sprechi dev essere sviluppato con attenzione costante. Nella realtà di Torino, questo può essere fatto coinvolgendo i ristoratori che devono diventare essi stessi educatori. Lo spreco alimentare si può contrastare principalmente in due fasi della filiera: nella fase di vendita e nella fase di consumo. Alcuni eventi e iniziative mirate possono aiutare a far diminuire lo scarto aumentando la consapevolezza del consumatore. Ad esempio, si può intervenire attraverso eventi di sensibilizzazione che vedano chef di alto profilo accettare la sfida di cucinare con gli scarti dei mercati rionali. In contemporanea, si può agire a livello del consumatore proponendo alcune iniziative volte a ridurre lo spreco di cibo al ristorante, come promuovere la sana abitudine di portare a casa gli alimenti o il vino avanzato. Gli eventi Organizzare eventi è il modo che la Condotta ha per entrare in contatto diretto con i cittadini e per far conoscere e crescere l associazione. Nell ottobre di quest anno, Torino ospiterà il Salone del Gusto. Nei mesi precedenti, la Condotta si propone di organizza-

re un percorso di avvicinamento all evento internazionale attraverso attività dislocate nell intera città. Inoltre, oltre alle attività ordinarie per lo Slow Food Day e il Terra Madre Day, sono previsti alcuni eventi di funzione comunicativo-educativa, attraverso i quali far avvicinare le persone alla filosofia dell associazione e promuovere il contatto diretto con i produttori. Infine è importante tenere in considerazione che nel 2015 Milano sarà per sei mesi il punto di riferimento per i temi dell alimentazione e l ambiente attraverso l evento Expo 2015. È importante proporre un percorso che accompagni questa iniziativa internazionale cercando di raccontare i temi della nutrizione e del benessere del pianeta con uno sguardo oggettivo e critico. La comunicazione La riuscita di un progetto risiede nella capacità di comunicarlo nel modo più efficace. La Condotta di Torino cercherà di sviluppare con ogni mezzo questa capacità, attraverso i social, il sito, e i mezzi di diffusione come la radio e la stampa. Social. Si renderanno più divertenti e colorate le pagine che riguardano le attività di Slow Food a Torino. Con più foto, più immagini, più condivisioni di quel che accade anche fuori dal guscio. I social sono fatti per mettere in comune e per ampliare il proprio raggio di azione e per arrivare anche a chi, magari, vuole dare solo un adesione molto superficiale a un idea, ma può poi magari essere coinvolto in maniera più sistematica nelle nostre attività. Sito. Lo si arricchirà con qualche news ogni tanto e facciamolo dialogare di più e meglio con quello di SF Piemonte, con quello di SF Italia e anche con altri. Si analizzerà qual è l andamento attuale, dove va l utente, per poi abituarlo ad andarci, di tanto in tanto. News. La gente non ama essere bombardata di news, ma forse un intervento lieve ogni due/tre settimane ci può stare, tramite mailing o newsletter, se abbiamo i mezzi per crearne una. Radio. Nonostante la iperpresenza di altri mezzi di comunicazione, la radio continua a tenere banco. Si verificherà se con le radio locali è possibile studiare un appuntamento fisso, o se le si può utilizzare per comunicare i nostri eventi. Stampa. Si mapperanno i giornali con cui abbiamo già stretto rapporti e legami, e vedere come e se sia possibile programmare una collaborazione più stretta. Sarà valutata inoltre la fattibilità di un progetto che coinvolge, oltre a Torino, anche altre città nella rete di Slow Food, a partire dal Salone del Gusto e soprattutto nel periodo successivo ad esso. Potrebbe essere una sorta di piattaforma on line che raccoglie diverse esperienze di cibo in città o più semplicemente la sezione di un sito già in essere.

Il fundraising L ossigeno per molte delle attività che si intendono svolgere e anche per dare un adeguato sostegno alle attività di Slow Food in Africa e nel Sud del mondo sarà costituito dal fundraising. In tal senso, oltre alle tradizionali fonti di approvvigionamento, che sono costituite dal tesseramento e dagli eventi, sarà costituito un gruppo che si impegni sistematicamente su tal fronte, concentrandosi sulle istituzioni ma anche sui privati e cercando di individuare forme innovative di finanziamento. Comitato di Condotta Elisabetta Redavid fiduciaria e responsabile eventi Luca Miserere segretario e responsabile biodiversità e Terra Madre Federica Maero responsabile struttura associativa Francesco Mele responsabile educazione Silvia Ceriani responsabile comunicazione e cultura www.slowfoodtorino.com