REGOLAMENTO PER L'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO ART. 1 ( OGGETT0) 1. IL PRESENTE REGOLAMENTO, REDATTO AI SENSI DELLE LEGGI VIGENTI E DELL'ARTICOLO 12 DELLO STATUTO DELLA PROVINCIA DI NAPOLI, DISCIPLINA L'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO. ART. 2 ( ISTITUTO DEL DIFENSORE CIVICO) 1. E' ISTITUITO PRESSO LA PROVINCIA DI NAPOLI IL DIFENSORE CIVICO CON IL COMPITO DI GARANTE DELL'IMPARZIALITA', DELLA TRASPARENZA E DEL BUON ANDAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE, IVI COMPRESI I PUBBLICI SERVIZI COMUNQUE GESTITI DALLA PROVINCIA. 2. L'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO E' AFFIDATO A UN CITTADINO, ELETTO SECONDO LE NORME DELLO STATUTO E DEL PRESENTE REGOLAMENTO, CHE ORGANIZZA L'ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL'ISTITUTO DI DIFESA CIVICA PER REALIZZARE LE FINALITA' DI INTERESSE PUBBLICO INDICATE DALLA LEGGE. 3. IL DIFENSORE CIVICO NON E' SOTTOPOSTO AD ALCUNA FORMA DI DIPENDENZA GERARCHICA O FUNZIONALE DAGLI ORGANI DELLA PROVINCIA ED E' TENUTO ESCLUSIVAMENTE AL RISPETTO DELLE VIGENTI NORME. ART. 3 ( FUNZIONI) 1. IL DIFENSORE CIVICO PROVVEDE, NEI LIMITI E SECONDO LE MODALITA' STABILITE DALLA LEGGE ALLA TUTELA NON GIURISDIZIONALE DI DIRITTI SOGGETTIVI E DEGLI INTERESSI LEGITTIMI DEI CITTADINI. 2. LE FUNZIONI DEL DIFENSORE CIVICO SONO ESERCITATE NEI CONFRONTI DELLA ATTIVITA' DELL'AMMINISTRAZIONE, SUOI UFFICI E SERVIZI, IVI COMPRESI QUELLI AFFIDATI IN CONCESSIONE, NONCHE' DELLE AZIENDE SPECIALI, DELLE ISTITUZIONI DELL'ENTE E PARTECIPATE PER ASSICURARE CHE IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO SEGUA REGOLARMENTE IL SUO CORSO E CHE GLI ATTI SIANO TEMPESTIVAMENTE E CORRETTAMENTE EMANATI. 3. L'INTERVENTO DEL DIFENSORE CIVICO AVVIENE D'UFFICIO O SU ISTANZA DI SOGGETTI SINGOLI O ASSOCIATI. 4. IL DIFENSORE CIVICO SE RILEVA, NELL'ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI, EVENTUALI IRREGOLARITA', NEGLIGENZE, ABUSI, DISFUNZIONI O RITARDI NEI CONFRONTI DEI CITTADINI, LE SEGNALA AI COMPETENTI ORGANI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI, SUGGERENDO OGNI MEZZO E RIMEDIO CHE RITENGA OPPORTUNO ADOTTARE. 5. IL DIFENSORE CIVICO ESERCITA LE FUNZIONI DI CONTROLLO PREVISTE DALL'ART. 17 COMMA 38 - L. 15.05.1997 N. 127 CON LE MODALITA' INDICATE NEL PRESENTE REGOLAMENTO. ART. 4 ( INTERVENTI)
1. L'INTERVENTO DEL DIFENSORE CIVICO PUO' ESSERE RICHIESTO: A ) DA COLORO CHE RISIEDANO STABILMENTE O DIMORANO ABITUALMENTE IN UNO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA; B ) DA COLORO CHE, PUR NON TROVANDOSI NELLE CONDIZIONI DI CUI ALLA LETTERA A) PRESTANO ATTIVITA' DI LAVORO DIPENDENTE, PROFESSIONALE, ARTISTICO O ALTRO LAVORO AUTONOMO O CONDUCONO AZIENDE INDUSTRIALI, ARTIGIANALI E COMMERCIALI NEL TERRITORIO PROVINCIALE; C) DA CHIUNQUE ABBIA INTERESSI GIUDIRICAMENTE TUTELABILI O COMUNQUE PROTETTI NEI CONFRONTI DELLA PROVINCIA; D) DA TUTTE LE ASSOCIAZIONI, ORGANIZZAZIONI E FORMAZIONI SOCIALI. ART. 5 ( RICHIESTA DI INTERVENTO E RISPOSTA ALLE ISTANZE ) 1. I SOGGETTI DI CUI ALL'ARTICOLO 4 POSSONO RICHIEDERE L'INTERVENTO DEL DIFENSORE CIVICO CON ISTANZA SCRITTA IN CARTA SEMPLICE. 2. IL DIFENSORE CIVICO, ESPLETATI GLI INTERVENTI DI SUA COMPETENZA, PROVVEDE A INFORMARE L'ISTANTE, CON COMUNICAZIONE SCRITTA A MEZZO RACCOMANDATA, DELL'ESITO DEGLI INTERVENTI E DEGLI EVENTUALI PROVVEDIMENTI ADOTTATI DALL'AMMINISTRAZIONE. 3. L'INTERVENTO DEL DIFENSORE CIVICO NON PUO' ESERE RICHIESTO DAI SOGGETTI INDICATI DAL SUCCESSIVO ARTICOLO 6. ART. 6 ( LIMITAZIONE DEGLI INTERVENTI ) 1. NON POSSONO RICORRERE AL DIFENSORE CIVICO: A) I CONSIGLIERI PROVINCIALI IN CARICA NELLA PROVINCIA; B) I CONSIGLIERI COMUNALI PER FATTI CHE INERISCONO IL RAPPORTO ISTITUZIONALE TRA I RISPETTIVI ENTI; C) LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI; D) IL SEGRETARIO GENERALE ED I REVISORI DEI CONTI DELLA PROVINCIA; E) GLI AMMINISTRATORI, DIRIGENTI, FUNZIONARI E DIPENDENTI DELLE ISTITUZIONI, ENTI, AZIENDE E CONSORZI DELLA PROVINCIA O A ESSA CONVENZIONATI, NONCHE' DELLE AZIENDE CONCESSIONARIE DEI SERVIZI; F) I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE, PER QUESTIONI INERENTI IL RAPPORTO DI IMPIEGO. PIÙ' PRECISAMENTE TUTTA LA MATERIA DEL PUBBLICO IMPIEGO NON PUO' COSTITUIRE OGGETTO DI INTERVENTO DEL DIFENSORE CIVICO; G) TUTTI COLORO CHE ABBINO UN CONTENZIOSO AMMINISTRATIVO O GIUDIZARIO IN ATTO CON LA PROVINCIA DI NAPOLI, LIMITATAMENTE ALLE MATERIE OGGETTO DEL CONTENZIOSO. ART. 7 ( AMBITI DI COMPETENZA ) 1. NON APPARTENGONO ALLA COMPETENZA DEL DIFENSORE CIVICO LE AZIONI E LE CONTROVERSIE COMUNQUE PROMOSSE O INSORTE DA CONCESSIONARI ED APPALTATORI DI OPERE, FORNITURE E SERVIZI, DA INCARICATI DI PRESTAZIONI PROFESSIONALI O DI LAVORO
AUTONOMO, I CUI RAPPORTI CON I SOGGETTI SUDDETTI SIANO REGOLATI DA CONTRATTI O CONVENZIONI. 2. NON RIENTRANO NELLE COMPETENZE DEL DIFENSORE CIVICO LE MATERIE RISERVATE DALLE DISPOSIZIONI VIGENTI ALLA CONTRATTAZIONE SINDACALE. 3. IL DIFENSORE CIVICO SOSPENDE OGNI INTERVENTO SUI FATTI OVE SIA INTERVENUTA L'AUTORITA' GIUDIZIARIA. 4. IL DIFENSORE CIVICO QUALORA RITENGA CHE L'ISTANZA RICEVUTA RIENTRI NELLE COMPETENZE DI ALTRO DIFENSORE CIVICO, REGIONALE O COMUNALE, LA TRASMETTE AI RISPETTIVI UFFICI, DANDONE COMINICAZIONE ALL'INTERESSATO. 5. QUALORQ L'OGGETTO DELL'ISTANZA RIENTRI NELLA COMPETENZA DI ALTRI ENTI IL DIFENSORE CIVICO NEL INFORMA IL RICHIEDENTE. ART. 8 ( DIRITTO DI ACCESSO ) 1. IL DIFENSORE CIVICO PER L'ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI, SU ISTANZA DI TERZI O D'UFFICIO HA DIRITTO DI CHIEDERE VERBALMENTE O PER ISCRITTO NOTIZIE SULLO STATO DELLE PRATICHE E DELLE SITUAZIONI SOTTOPOSTE ALLA SUA ATTENZIONE ; DI CONSULTARE ATTI E O DOCUMENTI RELATIVI AL SUO INTERVENTO ; DI ACQUISIRE LE INFORMAZIONI DISPONIBILI SULLE PROCEDURE, SUGLI ATTI E DOCUMENTI ; DI OTTENERE COPIA DI TUTTO QUANTO RITENUTO UTILE E NECESSARIO ALL'ESPLETAMENTO DELLE SUE FUNZIONI. 2. LE NOTIZIE, GLI ATTI E LE INFORMAZIONI DEVONO ESSERE FORNITE AL DIFENSORE CIVICO CON LA MASSIMA ESATTEZZA E COMPLETEZZA, VERBALMENTE E SE RICHIESTO PER ISCRITTO, LA RISPOSTA SCRITTA VIENE CONSEGNATA ENTRO DIECI GIORNI E COMUNQUE NEI TERMINI PREVISTI DAL REGOLAMENTO DI ACCESSO PER GLI AMMINISTRATORI AGLI ATTI ED ALLE INFORMAZIONI. 3. IL RILASCIO DI EVENTUALI COPIE DI ATTI O DOCUMENTI AVVIENE SENZA ALCUNA SPESA ED IN CARTA LIBERA E SEMPRE NEI TERMINI DI CUI AL PRECEDENTE COMMA. 4. IL DIFENSORE CIVICO E' TENUTO AL SEGRETO D'UFFICIO SULLE NOTIZIE DI CUI SIA VENUTO A CONOSCENZA ANCHE DOPO LA CESSAZIONE DELLA CARICA. ART.9 (PROVVEDIMENTI) 1. QUALORA IL DIFENSORE CIVICO RILEVI OSTACOLI INGIUSTIFICATI, RITARDI NELLA COMUNICAZIONE DELLE INFORMAZIONI E DEGLI ATTI RICHIESTI, RIFIUTO DEI DIPENDENTI A COLLABORARE ALL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI DIFESA CIVICA, NE' DA' IMMEDIATA COMUNICAZIONE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PER L'APPLICAZIONE DEI PROVVEDIMENTI PREVISTI DALLA LEGGE, DALLO STATUTO E DAL REGOLAMENTO.
ART.10 (REQUISITI PER L'ELEZIONE DEL DIFENSORE CIVICO) 1. IL DIFENSORE CIVICO E' SCELTO TRA I CITTADINI IN POSSESSO DEI REQUISITI DI ELEGGIBILITA' E DI COMPATIBILITA' CON LA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE, E CHE PER PREPARAZIONE ED ESPERIENZA, DIANO LA MASSIMA GARANZIA DI INDIPENDENZA OBBIETTIVITA', SERENITA' DI GIUDIZIO E COMPETENZA GIURIDICO-AMMINISTRATIVA. 2. IL DIFENSORE CIVICO DEVE ESSERE IN POSSESSO DI LAUREA E DI COMPROVATA COMPETENZA NEL CAMPO DEL CONCRETO FUNZIONAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. 3. LA COMPROVATA ESPERIENZA DEVE ESSERE GARANTITA DAL FATTO CHE IL CANDIDATO DOCUMENTI UNA ESPERIENZA ALMENO TRIENNALE, NELL'AREA DELLA P.A. COMPROVATA NON ESCLUSIVAMENTE DAI TITOLI ACCADEMICI. 4. IL DIFENSORE CIVICO HA L'OBBLIGO DI RISIEDERE NELLA PROVINCIA DI NAPOLI. 1. ABROGATO. ART. 11 ( INELEGGIBILITA' E INCOPATIBILITA' ) 2. L'ISTITUTO DEL DIFENSORE CIVICO E', INCOPATIBILE, ED E' MOTIVO DI DECADENZA, CON: A) EVENTUALI CANDIDATURE ALLA CARICA DI MEMBRO DEL PARLAMENTO, DI CONSIGLIERE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE, NONCHE' MEMBRO DI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI COMUNITA' MONTANE O DI DIRETTORE DI AZIENDE SANITARIE LOCALI; B) LA QUALIFICA DI AMMINISTRATORE O DIRIGENTE DI ENTI, ISTITUTI E AZIENDE PUBBLICHE O A PARTECIPAZIONE PUBBLICA, NONCHE' ENTI O IMPRESE CHE ABBIANO RAPPORTI CONTRATTUALI CON L'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E COMUNQUE RICEVANO DA ESSA, E A QUALSIASI TITOLO, SOVVENZIONI O CONTRIBUTI; C) L'ESERCIZIO DI QUALSIASI ATTIVITA' DI LAVORO AUTONOMO O SUBORDINATO, NONCHE' DI QUALSIASI ATTIVITA' PROFESSIONALE O COMMERCIALE CHE COSTITUISCA L'OGGETTO DI RAPPORTI GIURIDICI CON L'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE; D) CARICHE, ANCHE LOCALI, ALL'INTERNO DI PARTITI POLITICI, A MOVIMENTI POLITICI ORGANIZZATI, ORGANIZZAZIONI SINDACALI E CON OGNI CARICA PUBBLICA; E) L'ESSERE MAGISTRATI IN SERVIZIO O APPARTENENTI ALLA MAGISTRATURA ONORARIA, NONCHE' MEMBRI DEL CO.RE.CO. F) L'ESSERE DIPENDENTE DELLA PROVINCIA DI NAPOLI O SOCIETA', CONSORZI E ISTITUZIONI O AZIENDE IN CUI ESSA E' PARTE. ART. 12 ( CANDIDATURE ) 1. CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA VIENE DEFINITO IL TERMINE PERENTORIO ENTRO CUI POTER PRESENTARE LE CANDIDATURE. TALE TERMINE, UNITAMENTE AI REQUSITI RICHIESTI DAL PRESENTE REGOLAMENTO, DOVRA' ESSERE ADEGUATAMENTE PUBBLICIZZATO ATTRAVERSO GLI ORGANI DI STAMPA, SCELTI IN NUMERO DI TRE TRA QUELLI A MAGGIORE DIFFUSIONE SUL TERRITORIO PROVINCIALE E MEDIANTE AFFISSIONE DI APPOSITI MANIFESTI DI BANDO PUBBLICO IN TUTTE LE SEDI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA E QUELLE DEI CONSIGLI CIRCOSCRIZIONALI DEL COMUNE DI NAPOLI.
2. LE CANDIDATURE ALL'UFFICIO DI DIFENSORE CIVICO POSSONO ESSERE AVANZATE DA SINGOLI CITTADINI, ENTI PUBBLICI E PRIVATI, ASSOCIAZIONI LEGALMENTE COSTITUITE. 3. LE PROPOSTE DEVONO ESSERE CORREDATE DA DOMANDA IN CARTA SEMPLICE, ATTESTANTE LE GENERALITA' DEL CANDIDATO E IL POSSESSO DEI REQUISITI RICHIESTI; CURRICULUM - VITAE; DICHIARAZIONE DI INESISTENZA DELLE CONDIZIONI DI INELEGGIBILITA' E INCOMPATIBILITA' PREVISTE DAL PRESENTE REGOLAMENTO.LA LISTA DEI CANDIDATI VA REDATTA DALLA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO, COSI' COME PREVISTO DALL'ART.12 COMMA 9 LETTERA A) DELLO STATUTO E DALLA COMMISSIONE TRASPARENZA IN SEDUTA CONGIUNTA, SULLA BASE DELLE CANDIDATURE PERVENUTE IN TEMPO UTILE E DEI REQUSITI RICHIESTI DALLO STATUTO E DAL REGOLAMENTO. ART. 13 ( MODALITA' DI ELEZIONE ) 1. IL DIFENSORE CIVICO ELETTO DAL CONSIGLIO PROVINCIALE SECONDO LE MODALITA' STABILITE DAL COMMA 9 DELL'ARTICOLO 12 DELLO STATUTO. 2. LA NOMINA DEL DIFENSORE CIVICO E' SUBORDINATA ALLA PRESENTAZIONE ALL'AMMINISTRAZIONE DEI DOCUMENTI ATTESTANTI IL POSSESSO DEI REQUISITI DICHIARATI, DA ACCERTARSI CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DA COMUNICARSI AL CONSIGLIO PROVINCIALE. ART. 14 ( DURATA IN CARICA, REVOCA E DECADENZA ) 1. IL DIFENSORE CIVICO DURA IN CARICA QUATTRO ANNI E COMUNQUE FINO ALL'ELEZIONE DEL SUCCESSORE CHE DOVRA' AVVENIRE NON OLTRE IL TERZO MESE DALLA SCADENZA DEL QUADRIENNIO. 2. IL DIFENSORE CIVICO AI SENSI DELL'ART.12 DELLO STATUTO, DOVRA RIMUOVERE LE EVENTUALI CAUSE DI INCOMPATIBILITA ENTRO DIECI GIORNI. 3. IL DIFENSORE CIVICO PUO' ESSERE REVOCATO SECONDO LE MODALITA' PREVISTE DAL COMMA 10 DELL'ART.12 DELLO STATUTO. 4. IL DIFENSORE CIVICO PUO' ESSERE DICHIARATO DECADUTO PER LA SOPRAVVENUTA INCOMPATIBILITA' DI CUI ALL'ART.11 DEL PRESENTE REGOLAMENTO, O PER UNA DELLE CAUSE PREVISTE DALLA LEGGE PER I CONSIGLIERI COMUNALI E PROVINCIALI.IL CONSIGLIO PROVINCIALE PRONUNCIA LA DECADENZA DEL DIFENSORE CIVICO CON LE STESSE MODALITA' SOPRA PREVISTE PER LA REVOCA. 5. GLI ATTI DELIBERATIVI CHE DICHIARANO LA REVOCA SONO NOTIFICATI AL DIFENSORE ENTRO QUINDICI GIORNI DALLA LORO ESECUTIVITA', E LO STESSO CESSA DALLA CARICA A FAR DATA DAL GIORNO SUCCESSIVO A QUELLA DELL'AVVENUTA NOTIFICA. 6. LA PRONUNCIA DI DECADENZA DEL DIFENSORE CIVICO HA EFFETTO IMMEDIATO.
ART. 15 ( CESSAZIONE DALLA CARICA ) 1. IL DIFENSORE CIVICO CESSA DALLA CARICA, OLTRE CHE PER IL COMPIMENTO DEL PERIODO DI DURATA PREVISTO DALLO STATUTO: A) PER REVOCA, VERIFICANDOSI LE CONDIZIONI DI CUI AL COMMA 10 DELL'ARTICOLO 12 DELLO STATUTO. B) PER DECADENZA, VERIFICANDOSI LE CONDIZIONI DI CUI AL COMMA 8 DELL'ARTICOLO 12 DELLO STATUTO C) PER DIMISSIONI PRESENTATE DALL'INTERESSATO E DELLE QUALI IL CONSIGLIO PROVINCIALE HA PRESO ATTO. IN TALI CASI IL CONSIGLIO PROVINCIALE DEVE PROCEDERE ENTRO 60 GIORNI DELL'AVVENUTA NOTIFICA O PRONUNCIA O PRESA D'ATTO, ALLA RIELEZIONE, SECONDO LE MODALITA' STABILITE DAL COMMA 9 DELL'ARTICOLO 12 DELLO STATUTO. ART. 16 ( COMPETENZE ECONOMICHE ) 1. AL DIFENSORE CIVICOSPETTANO L'IDENNITA' DI FUNZIONE RADDOPPIATA, L'IDENNITA' DI MISSIONE ED IL RIMBORSO DELLE SPESE DI TRASPORTO, NELLA MISURA STABILITA DALLA LEGGE PER IL VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA. ART. 17 ( RAPPORTI CON GLI ORGANI DELLA PROVINCIA ) 1. IL DIFENSORE CIVICO RIMETTE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE, ENTRO IL MESE DI FEBBRAIO DI OGNI ANNO, LA RELAZIONE SULL'ATTIVITA' SVOLTA NELL'ANNO PRECEDENTE, SEGNALANDO I CASI IN CUI SI SONO VERIFICATI RITARDI O IRREGOLARITA' E FORMULANDO OSSERVAZIONI, SUGGERIMENTI PER IL BUON ANDAMENTO DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA. 2. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, ENTRO IL TERMINE DI TRENTA GIORNI DALLA RICAZIONE, FISSA LA SEDUTA DEL CONSIGLIO NELLA QUALE SARA' DISCUSSA LA RELAZIONE. 3. IL DIFENSORE E' INVITATO ALL'APPOSITA SEDUTA DI CONSIGLIO PER FORNIRE, A RICHIESTA, EVENTUALI CHIARIMENTI. 4. IL CONSIGLIO, SENTITA LA RELAZIONE DEL DIFENSORE CIVICO, PUO' ADOTTARE RISOLUZIONI SULLE MATERIE DI PROPIA COMPETENZA ED ESPRIMERE INDIRIZZI ALLA GIUNTA E QUINDI, DISPORRE LE FORME E LE MODALITA' CON LE QUALI DIFFONDERE LA RELAZIONE STESSA. 5. IL DIFENSORE CIVICO E' ASCOLTATO, SU SUA RICHIESTA, IN ORDINE A PROBLEMI PARTICOLARI INERENTI L'ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI, SIA DALLA GIUNTA PROVINCIALE CHE DALLE COMMISSIONI CONSILIARI. 6. LA GIUNTA PROVINCIALE E LE COMMISSIONI CONSILIARI POSSONO CONVOCARE IL DIFENSORE CIVICO PER AVERE INFORMAZIONI SULL'ATTIVITA' SVOLTA E SU PROBLEMI PARTICOLARI ALLA STESSA RELATIVI. 7. IN CASI DI PARTICOLARE IMPORTANZA E GRAVITA' IL DIFENSORE CIVICO INVIA SPECIALI RELAZIONI AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, SEGNALANDO I PROVVEDIMENTI RITANUTI OPPORTUNI PER ELIMINARE IRREGOLARITA' O NEGLIGENZE DA PARTE DEGLI UFFICI.
8. L'AZIONE DEL DIFENSORE CIVICO, AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELLO STATUTO E DEL PRESENTE ARTICOLO SI RAPPORTA IN VIA DIRETTA CON IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DEL CONSIGLIO PROVINCIALE AI QUALI RIVOLGE LE SUE RICHIESTE PERCHE' INTERVENGANO DIRETTAMENTE O FACCIANO DA TRAMITE CON GLI ALTRI ORGANI DELL'AMMINISTRAZIONE. ART. 18 ( RAPPORTI CON IL SEGRETARIO GENERALE ) 1. IL DIFENSORE CIVICO INFORMA IL SEGRETARIO GENERALE E, SE NOMINATO, IL DIRETTORE GENERALE DELLE DISFUNZIONI ED IRREGOLARITA' RILEVATE NELL'ESERCIZIO DELLA SUA ATTIVITA', SEGNALANDO GLI UFFICI ED I DIPENDENTI RESPONSABILI DEI RELATIVI ATTI E PROCEDIMENTI, SECONDO QUANTO PREVISTO DAL PRESENTE REGOLAMENTO. 2. IL SEGRETARIO GENERALE O IL DIRETTORE IN RAGIONE DELLE LORO ATTRIBUZIONI INFORMANO IMMEDIATAMENTE IL DIRIGENTE DAI QUALI DIPENDONO I FUNZIONARI INTERESSATI DAGLI INTERVENTI DEL DIFENSORE CIVICO, AVVERTENDOLO CHE EGLI E' TENUTO AD ASSICURARE DA PARTE DELL'UFFICIO E DEI FUNZIONARI TUTTA LA COLLABORAZIONE NEL MODO PIÙ' COMPLETO ED EFFICACE. 3. IL SEGRETARIO GENERALE E IL DIRETTORE GENERALE QUANDO NE SIA RICHIESTO, ASSICURANO LE INFORMAZIONI, LA CONSULTAZIONE E LA COPIA DI ATTI IN LORO POSSESSO, OCCORRENTI AL DIFENSORE CIVICO PER L'ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI. ART. 18 BIS NEI CASI INDICATI AL COMMA 38 ART. 17 DELLA L. 15 / 5 / 97 N. 127 I CONSIGLIERI PROVINCIALI, CON RICHIESTA REDATTA NEI TERMINI E SECONDO I CONTENUTI DI LEGGE E RECANTE IL NUMERO DI SOTTOSCRIZIONI NECESSARIO, POSSONO SOTTOPORRE AL CONTROLLO LE DELIBERAZIONI DI GIUNTA E DI CONSIGLIO. LA RICHIESTA VIENE A CURA DEL PRIMO SOTTOSCRITTORE AL PRESIDENTE, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E AL SEGRETARIO GENERALE CHE NE RILASCIA RICEVUTA. IL SEGRETARIO GENERALE ENTRO 24 ORE DAL RICEVIMENTO, INVIA LA RICHIESTA AL DIFENSORE CIVICO CORREDATA DALLA COPIA CONFORME DELL'ATTO E DEI RELATIVI ALLEGATI. DAL RICEVIMENTO DELLA RICHIESTA DI SOTTOPOSIZIONE A CONTROLLO E' SOSPESA L'EFFICACIA DELL'ATTO E NE E' DATA IMMEDIATA COMUNICAZIONE AL SERVIZIO INTERESSATO. L'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO ISCRIVE A PROTOCOLLO, IL GIORNO STESSO, LA RICHIESTA E NE RILASCIA RICEVUTA. TALE RICHIESTA VIENE EVASA ENTRO 15 GIORNI. IL DIFENSORE CIVICO PUO' RIGETTARE LA RICHIESTA MOTIVANDOLA PER ISCRITTO OPPURE, SE RITIENE CHE LA DELIBERAZIONE SIA ILLEGITTIMA NE RILEVA I VIZI INVITANDO, CON COMUNICAZIONE SCRITTA ALLA SEGRETERIA GENERALE, IL RELATIVO ORGANO DELIBERANTE A MODIFICARLA ENTRO 10 GIORNI DAL RICEVIMENTO. L'ORGANO DELIBERANTE PUO' ADEGUARSI A TALE INDICAZIONE OPPURE SE NON RITIENE DI MODIFICARE LA DELIBERAZIONE, LA RIPROPONE PER LA CONFERMA AL CONSIGLIO DA ADOTTARE CON IL VOTO FAVOREVOLE DELLA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO. IN CASO DI MANCATA RIPROPOSIZIONE NEL TERMINE DI 10 GIORNI, LA DELIBERA DEVE INTENDERSI DEFINITIVAMENTE ANNULLATA E DI CIO' E' DATO ATTO AL SEGRETARIO GENERALE.
ART. 19 ( SEDI E ATTREZZATURE ) 1. L'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO HA SEDE PRESSO IL PALAZZO DELLA PROVINCIA DI NAPOLI, IN LOCALI ADEGUATI AL PRESTIGIO DELLE FUNZIONI CHE DEBBONO ESSERVI ESERCITATE, IDONEI PER AMPIEZZA E FACILITA' DI ACCESSO E DI ATTESA DI PUBBLICO, COMPRESI I PORTATORI DI HANDICAP.LA SEDE E' SEGNALATA CON L'EVIDENZA NECESSARIA PER LA SUA FACILE E RAPIDA INDIVIDUAZIONE. 2. L'UFFICIO E' DOTATO DELL'ARREDAMENTO NECESSARIO ED IDONEO, DI CANCELLERIA, STAMPATI, TELEFONO CON MACCHINE ED APPARECCHIATURE TECNOLOGICHE E QUANT'ALTRO OCCORRENTE PER IL CORRETTO FUNZIONAMENTO. 3. LE RELATIVE SPESE, IVI COMPRESE QUELLE POSTALI E TELEGRAFICHE, SONO A CARICO DELL'AMMINISTRAZIONE, CHE INDIVIDUA APPOSITO CAPITOLO NEL BILANCIO ANNUALE. 4. LA NOTIFICA DI ATTI E PROVVEDIMENTI VIENE EFFETTUATA DAI MESSI PROVINCIALI O TRAMITE IL SERVIZIO POSTALE NAZIONALE. ART. 20 ( DOTAZIONE DI PERSONALE ) 1. CON DELIBERA DELLA GIUNTA PROVINCIALE SI PROVVEDE ALLA ISTITUZIONE DELL'UFFICIO E ALL'ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE NECESSARIO ALL'ESPLETAMENTO DELLE FUNZIONI, SENZA CHE QUESTO COMPORTI AUMENTO DELL' ORGANICO PROVINCIALE. 2. SU RICHIESTA DEL DIFENSORE CIVICO IL PERSONALE ADDETTO AL SERVIZIO PUO' ESSERE AUTORIZZATO DAL DIRIGENTE COMPETENTE A PARTECIPARE A CORSI DI AGGIORNAMENTO E DI FORMAZIONE PROFESSIONALE RELATIVI ALLE FUNZIONI DA ESERCITARE ED AI METODI DI COMPORTAMENTO NEI RAPPORTI CON I CITTADINI. 3. IL PERSONALE ASSEGNATO ALL'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO E FUNZIONALMENTE DIPENDENTE DAL MEDESIMO ED E' TENUTO AL SEGRETO D'UFFICIO. 4. L'UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO PROVVEDE A TUTTI I COMPITI DIRETTI A ASSICURARE LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI TUTELA DEL CITTADINO. 5. E' ESCLUSA LA POSSIBILITA' DI AVVALERSI DI PERSONALE ESTERNO ALL'ENTE. ART. 21 ( CONVENZIONI ) 1. I COMUNI E GLI ENTI TERRITORIALI, COMPRESI NELLA PROVINCIA DI NAPOLI, CHE NE FACCIANO RICHIESTA, POSSONO STIPULARE CONVENZIONI PER AVVALERSI DELLE COMPETENZE DEL DIFENSORE CIVICO PROVINCIALE. 2. NELLE SUDDETTE CONVENZIONI VANNO SPECIFICATI I TERMINI DEL SERVIZIO E GLI ONERI CHE VENGONO ASSUNTI DAL COMUNE CHE NE FA RICHIESTA.
ART.22 (ENTRATA IN VIGORE) 1. IL PRESENTE REGOLAMENTO ENTRA IN VIGORE IL GIORNO SUCCESSIVO AL FAVOREVOLE ESAME DI LEGITTIMITA' DEL COMPETENTE COMITATO REGIONALE DI CONTROLLO. 2. LA SUA ATTUAZIONE AVVIENE SECONDO LE MODALITA' INDICATE NEI PRECEDENTI ARTICOLI, DALLA DATA DI ENTRATA IN CARICA DEL DIFENSORE CIVICO.