1.1 DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA DI PROVA CON CARICHI CONCENTRATI



Documenti analoghi
PROVE DI CARICO MEDIANTE CONTENITORI E SERBATOI AD ACQUA

1.1 DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA DI PROVA CON CARICHI CONCENTRATI

PROVA DI CARICO STATICA CENTINA ASSIEMATA COMMESSA 1820 STABILIMENTO E.M.E. URSELLA S.p.a VIA DEI MULINI BUJA (UD)

PROVE SPERIMENTALI IN SITO BITTA BANCHINAMENTO 2 ATTRACCO Località Arbatax Tortolì (OG)

PROVE DI CARICO PASSERELLE CICLO-PEDONALI PASTRENGO E RIVOLI VERONESE (VR)

Le prove di carico a verifica della capacità portante, per il collaudo statico strutturale.

SL 27-IM Sensore di livello piezoresistivo INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

PROVE DI CARICO + INDAGINI DEI MATERIALI Edificio Comunale via Trento n 2 Limbiate (MI)

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC.

STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO. ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi

SENSORI E TRASDUTTORI

Termodinamica: legge zero e temperatura

SGM S.r.l. - Ingegneria Sperimentale

VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA STRUTTURALE DELLA SCUOLA MATERNA G. FIASTRI IN VIA ROMA 101

CAL Estensimetro ad Aste. Strumenti e Sistemi di Monitoraggio Geotecnico e Strutturale

Istruzioni per l uso dei programmi MomCad, TraveCon, TraveFon

SPERIMENTAZIONE DEI MATERIALI E DELLE STRUTTURE IL MONITORAGGIO DELLE STRUTTURE DELL INGEGNERIA CIVILE LE PROVE DI CARICO STATICO CASI DI STUDIO

3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE

L ingombro ed il numero delle corsie si calcola attraverso lo schema e la tabella riportata a seguito.

Divisione Prove su STRUTTURE DI FONDAZIONE

sistema euromax Eurotherm SpA Pillhof 91 I Frangarto BZ Tel Fax mail@eurotherm.info

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms.

Caratteristiche elettriche

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

AVVOLGICAVO serie 1700

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA

Esercitazione di Laboratorio - Leve di genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE

POLITECNICO DI TORINO

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico

Modulo della PGQ 13 Revisione: 13 Direzione Centrale Ricerca & Sviluppo e Direzione Laboratori Pagina 1 di 5

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici

NOTE E CONSIDERAZIONI SULLA PESATURA DI SILOS E SERBATOI CON CELLE DI CARICO

1.2.1 Premessa Le prove di carico si distinguono in prove di VERIFICA e prove di ANALISI.

BROCHURE QUADRO ABE_1200 CON ANALIZZATORE FISSO ABE_1000. Istruzioni operative

26/08/2010. del sistema tecnico) al cm² o al m² l atmosfera tecnica pari a 1 kg p. /cm², di poco inferiore all'atmosfera (1 atm= 1, at).

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA. PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw

CILINDRI OLEODINAMICI - serie COMPATTI

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel fax canale@ordine.ingegneri.vi.

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

Determina Lavori pubblici/ del 05/03/2015

Prova penetrometrica dinamica: SPT (Standard Penetration Test)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

ISTRUZIONI DI MONTAGGIO SISTEMA DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RADIANTE A PAVIMENTO LOEX HOME

DISTART STRUTTURE, DEI TRASPORTI, DELLE ACQUE, DEL RILEVAMENTO, DEL TERRITORIO

M320 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO. Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

Ordinanza del DFGP sugli strumenti di misurazione di energia termica 1

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL

APPLICATION SHEET Luglio

INTERVENTI SULLE STRUTTURE

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.

Trasportatori a nastro

Alimentatore e batteria

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA

Si classifica come una grandezza intensiva

CONTRATTO DI VENDITA (CON RISERVA DELLA PROPRIETA') DI APPARECCHIATURE PER L ELABORAZIONE ELETTRONICA DEI DATI

779 CAVI PER SISTEMI DI PESATURA

Sistema di diagnosi CAR TEST

ANALISI SOSPENSIONI Modalità Base

Parallele Presentazione

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico

Modello generale di trasduttore Come leggere la scheda tecnica di un trasduttore

Spett. le Comune di Xxxxxx

CONSIDERAZIONI GENERALI

MONITORAGGIO CON CELLE DI CARICO DE-S

Operating Manual: Pull-Off DRT100. Manuale Operativo PULL - OUT DRG-100

Indagini Strutturali srl. Indagini sui materiali. Indagini dinamiche. Roma Milano

7.2 Controlli e prove

Interruttore automatico

Progettaz. e sviluppo Data Base

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

CATALOGO CELLE DI CARICO

ALLEGATO A. RELAZIONE TECNICA Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Programmatore scenari

MANUALE DELLE PROCEDURE PROCEDURA Gestione dei magazzini

Il controllo della visualizzazione

Fornitura di tubi in materiale composito per armatura di micropali. Controlli e collaudo

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale

PALO tipo SP VANTAGGI minima quantità di materiale di risulta Ridotto consumo di calcestruzzo

CONVERTITORI DIGITALE/ANALOGICO (DAC)

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Dimensionamento delle strutture

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

SISTEMA DI PESATURA PER MACROPAK TM2000/2 (LAUMAS W60.000)

OPERATORE DI IMPIANTI TERMO-IDRAULICI

MISURE DIMENSIONALI MISURE DIMENSIONALI: - Sistemi a contatto. - Sistemi senza contatto.

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA'

Transcript:

1 PROVE DI CARICO 1.1 DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA DI PROVA CON CARICHI CONCENTRATI 1.1.1 L attrezzatura Le prove di carico sono eseguite utilizzando l apparecchiatura denominata Collaudatore GS progettata per effettuare prove sperimentali su strutture in sito, senza l utilizzo di carichi materiali (sacchi di cemento, sacconi d acqua...). L applicazione del carico avviene attraverso delle forze concentrate prodotte da martinetti idraulici che spingono su apposite travi. La misura della deformazione avviene attraverso sensori elettronici di spostamento montati su aste telescopiche portati a contatto con la struttura in esame. L attrezzatura è predisposta su appositi furgoni laboratorio che sono attrezzati per affrontare le diverse tipologie di indagini. L apparecchiatura è composta da: unità di acquisizione dati per sensori di spostamento e rotazione, Mod. RX 24; unità di comando Mod GS03, GS04, GS05; cella di carico da ±250 kn; serie di martinetti a spinta da 155 kn; serie di martinetti a tiro da 155 kn; serie di prolunghe in lega leggera per il contrasto delle forze nelle prove a spinta; serie di catene da 155 kn per prove a tiro; basi di appoggio della spinta di dimensione 20x100 cm in lega leggera; basi di tiro di dimensione 10x100 cm in acciaio; 12 sensori di spostamento f.s. 1-10-25-50 mm; 12 aste telescopiche h 5,50 m; 8 sensori inclinometrici f.s. 1º.

CARATTERISTICHE DEI MARTINETTI TIPO CARICO MAX [kn] SEZ. SPINTA [cm 2 ] SEZ. TIRO [cm 2 ] Ø STELO Ø EST. CORSA H H +corsa PESO dan A 38 19,6 5,0 7,5 88 122 210 33 As 38 19,6 5,0 7,5 5 19 25 5 B 155 78,5 8,5 11,5 115 140 256 58 Bs 170/155 86,6 78,5 3,2 12,0 19 52 71 24 C 400/360 201,1 181,4 5,0 18,0 70 108 178 98 Z 155/75 78,5 38,5 7,0 12,0 68 103 171 22 A 1 38 19,6 2,2 7,0 60 92 150 13 B 1 155 78,5 3,2 12,0 70 102 175 42 P 1 900 153,9 10,0 18,0 15 36 52 49 P 2 1.800 314,1 12,0 25,5 13 38 51 115 P 2s 1.800 314,1 16,0 27,0 12 36 48 118

1.1.2 La metodologia di prova Per una più facile comprensione della metodologia di carico ci si riferisce ad un solaio. La prova consiste nel produrre, su una linea longitudinale del solaio, una o più forze concentrate. Le forze sono calcolate in modo da produrre lo stesso stato tensionale massimo previsto dal progetto per l applicazione del carico distribuito. Per produrre le forze si utilizzano uno o più martinetti che trasferiscono il peso del solaio superiore sulla linea di carico del solaio in esame. Tale metodo è chiamato a spinta, ed è possibile realizzarlo finché il solaio superiore viene semplicemente scaricato del momento positivo dovuto al peso proprio, circostanza che rappresenta la grande maggioranza dei casi. Diversamente si utilizzano due solai di contrasto o il metodo a tiro che sarà trattato nel seguito. Al piano sottostante, attraverso aste telescopiche, si portano a contatto dell intradosso i sensori di spostamento per la rilevazione delle frecce. Altri eventuali sensori sono installati per la rilevazione delle rotazioni, per la misura delle tensioni in punti particolari o per il rilievo della variazione di fessurazioni preesistenti. Tutta l attrezzatura è alloggiata su appositi furgoni-laboratorio dall interno dei quali un tecnico specializzato, dopo aver predisposto l attrezzatura, può applicare le forze volute rilevando, in tempo reale, sullo schermo del computer, i valori e l andamento dei parametri. Schema 1: esecuzione di una prova a spinta con una forza in mezzeria Il comando della forza è ottenuto dalla gestione dell unità elettronica di controllo che consente di variare sia l entità delle forze in gioco sia la velocità di applicazione.

Alla fine della prova tutti i dati acquisiti sono memorizzati per consentire la preparazione del rapporto di prova e stampati per un immediata valutazione da parte del collaudatore. Le peculiarità di questa metodologia possono essere così sintetizzate: il carico è applicabile con qualunque velocità o gradualità ed è possibile toglierlo istantaneamente; la velocità di installazione, 15 30 minuti, offre la possibilità di eseguire prove su diverse strutture nella stessa giornata; la facile ripetibilità delle sollecitazioni consente processi di studio basati su metodi iterativi oltre alla garanzia di verificare i risultati ottenuti; pavimenti finiti, arredamenti ecc. non rappresentano difficoltà tecniche e non vengono danneggiati; è possibile analizzare istantaneamente l evolversi globale della deformazione al variare del carico. Unità GS 05 Attraverso questa metodologia la prova di carico diventa una prova di laboratorio, dove il tecnico responsabile, apprezzando immediatamente i risultati, entra in una logica diagnostica più che di sola verifica. La tecnica di carico, con la sua semplicità, consente di analizzare vecchie strutture permettendo di arrivare alla valutazione della portanza limite con una prova detta prova di analisi. Schermo di controllo

1.1.3 Metodo di applicazione delle sollecitazioni A seconda delle caratteristiche strutturali esistono due differenti metodi d applicazione del carico che distinguono le prove in Prove a Spinta e Prove a Tiro. La prima consiste nel creare su una fascia di struttura generalmente al centro, una forza concentrata sfruttando l espansione dei martinetti fra la struttura di prova e quella superiore di contrasto (schema 1). Tale metodo è possibile finché la struttura di contrasto è in grado, mediante il momento positivo dovuto al peso proprio, di sopportare, senza il minimo danno, uno stesso sforzo in senso opposto a quello di prova. La seconda consiste nel creare su una fascia di struttura, o su un nodo di una capriata, una o più forze concentrate attraverso il tiro della struttura stessa, provocato dall accorciamento di uno o più martinetti ancorati alla struttura inferiore (mediante tasselli) o a normali pesi (camion carichi). La forza applicata viene distribuita attraverso opportune putrelle su una linea trasversale alla struttura e lo sforzo che ne deriva può essere considerato perfettamente concentrato. Tale metodo viene adottato innanzitutto quando il confronto dei carichi, di prova e di contrasto, non è accettabile oppure quando non esiste assolutamente contrasto, come nel caso di tegoli, ultimi piani, capriate. Utilizzando per la prova a tiro il solaio sottostante, si deve tener conto della deformazione inversa. Pertanto i sensori di misura devono essere posizionati a debita distanza o posti tra l estradosso ed il solaio superiore. In alternativa può essere utilizzato il metodo inclinometrico che permette la misura della deformata con sensori posti direttamente sulla struttura in prova. Schema 2: esecuzione di una prova a tiro

Una variante della prova a tiro è la prova tiro-spinta e consiste nel contrastare il martinetto non col solaio superiore ma con delle catene ancorate ai pilastri di base del solaio in prova. 1.1.4 La rilevazione delle frecce e delle forze Per la rilevazione delle frecce si utilizzano dei trasduttori induttivi montati su apposite aste telescopiche. Le aste, appoggiate sul solaio sottostante a quello da provare, sono portate a contatto col soffitto; lo spostamento del cursore del trasduttore è rilevato dall unità di acquisizione che indica il valore sullo schermo del computer e/o sul nastro cartaceo di registrazione. Il cursore del sensore è portato meccanicamente in una posizione che garantisca l eventuale misura entro il fondo scala del sensore utilizzato, generalmente il 10%, in modo da essere in grado di rilevare anche valori negativi. Prima dell inizio della prova tutti i sensori sono azzerati. L operazione avviene in modo software entrando nella misura relativa che è ottenuta da quella assoluta togliendo il valore di azzeramento. Per la misura della forza applicata è utilizzata una cella di carico interposta tra martinetto e prolunga. Il valore è rilevato, dall apposita unità di controllo della forza, e visualizzato sullo schermo del computer. Martinetto idraulico con cella di carico 1.1.5 Precisione dei risultati Misura delle frecce Nella rilevazione della freccia intervengono diversi fattori di errore che possono essere sintetizzati come: - precisione del trasduttore di rilevazione; - taratura dell apparecchiatura-cavotrasduttore; - fenomeni termici. La precisione dei trasduttori impiegati varia in funzione di caratteristiche intrinseche del sensore come la linearità, la stabilità elettrica, la ripetibilità del segnale. Nel suo insieme si può conglobare l errore in un valore percentuale pari al ±0,4%. Aste telescopiche con sensori

La taratura e la lunghezza del cavo di alimentazione gravano ulteriormente portando l errore globale ad un valore che precauzionalmente può essere considerato pari a ±1%. A prescindere dalle caratteristiche tecniche, nella rilevazione della freccia può intervenire la variazione termica che, influendo sia sulla struttura sia sugli strumenti, può portare l errore a valori elevati. Per ridurre al minimo l errore di misura è necessario usare alcune accortezze: a) attendere, prima dell inizio della prova, la stabilizzazione della temperatura dell asta; b) impiegare minor tempo possibile tra l inizio e la fine di un ciclo di carico; c) proteggere l asta dalle radiazioni solari dirette; d) impiegare un asta anche in un punto non deformabile come valore di riferimento. Nel caso la prova preveda un carico di lunga durata è assolutamente necessario prevedere il sensore di riferimento. I valori ottenuti, dipendendo esclusivamente dall effetto termico, sono impiegati per depurare i valori di freccia rilevati. Il coefficiente di dilatazione termica delle aste (lega di alluminio) è pari a 0,000024, cioè 0,024 mm per ogni metro e ogni grado. Per le prove a lunga durata rimane l ostacolo di conoscere l effetto preciso della variazione della temperatura sul comportamento stesso della struttura. Fenomeno che si somma con il rilassamento e l assestamento. Per questa ragione alla prova di lunga durata va abbinata una prova rapida che consenta di avere dei valori non influenzati dai fenomeni citati. Una particolare attenzione va attuata per controllare l effetto dell assestamento, molto evidente se è la prima volta che la struttura è sottoposta a carico. Per valutare questo fenomeno è importante applicare il carico più volte fino a che il valore massimo dell ultimo ciclo di carico corrisponda con quello precedente (di solito al III e IV ciclo). Grafici andamento forza e frecce

1.1.6 Misura della forza La misura della forza è attuata attraverso una cella di carico interposta nella linea di spinta. La precisione della forza applicata deriva da diversi fattori di errore che possono essere sintetizzati con: - precisione della cella di carico; - taratura dell apparecchiatura-cavo-cella. La precisione della cella di carico varia in funzione di caratteristiche intrinseche del sensore come la linearità, la stabilità elettrica, la ripetibilità del segnale; nel suo insieme si può conglobare l errore in un valore percentuale pari al ±0,8%. La taratura e la lunghezza del cavo di alimentazione gravano ulteriormente portando l errore globale ad un valore che precauzionalmente può essere considerato pari a ±1,5%. In nessun caso la forza può essere calcolata attraverso la rilevazione della pressione del circuito oleodinamico, in quanto la pressione del circuito è assorbita in parte dagli attriti nei tubi e del martinetto, con valori che possono superare il 10%. Inoltre, al momento dell inversione del carico, inizio della fase di scarico, anche la forza di attrito cambia direzione provocando un falso fenomeno di isteresi. Cella di carico Controllo computerizzato della forza