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Centro Direzionale Zona Industriale - 85050 Tito Scalo (PZ) Tel. 0971 659111 Fax 0971 485881 www.consorzioasipz.it GARA EUROPEA A PROCEDURA APERTA CONTRATTO MISTO CONCESSIONE SERVIZIO DI TRATTAMENTO PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DI LAVORI RIF CIG 4529917DC0 CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO Tito, settembre 2012 Responsabile Unico del Procedimento Ing. Guido Bonifacio

Indice A NORME GENERALI... 2 B OGGETTO DELLA CONCESSIONE... 4 C LAVORI OGGETTO DI AFFIDAMENTO... 6 D CONTROPRESTAZIONI... 8 E INTERVENTI DI MANUTENZIONE: ULTERIORI OBBLIGHI... 26 F MODALITA DI ESPLETAMENTO DEI SERVIZI... 39 G ELEMENTI ECONOMICI... 41 H NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA... 46 I CONTROLLO DEI SERVIZI... 54 L PERIODO DI AFFIDAMENTO E MODALITA DI CONSEGNA... 56 M - RISOLUZIONE CONTRATTUALE E RECESSO... 57 N FORO COMPETENTE... 57 CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 1

A NORME GENERALI A.1 Modalità e finalità dell'affidamento Con procedura aperta di cui agli artt. 54 e 55 del D.Lgs 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. Codice dei Contratti - il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza procede alla selezione di operatore economico cui affidare per anni cinque, in regime di concessione di servizi di cui all'art. 30 dello stesso D.Lgs 163/2006, il servizio di smaltimento di rifiuti liquidi speciali (RLS) esercibile negli impianti di depurazione presenti nelle aree industriali di competenza consortile. L importo della Concessione, assunto a base di gara, è di 20.227.000,00 pari in c.t. al costo stimato delle controprestazioni dovute dal Concessionario per il periodo di affidamento previsto come di seguito specificato. Con la medesima procedura,in applicazione di quanto previsto dall art. 14 del Codice dei Contratti in materia di contratti misti, il Consorzio procede all affidamento della progettazione esecutiva e dell esecuzione dei lavori denominati: 1. Impianto di depurazione di Melfi: potenziamento capacità di depurazione e trattamento dei rifiuti liquidi speciali. Importo lavori, comprensivo degli oneri per la sicurezza non assoggettati a ribasso, 610.000,00; 2. Efficientamento energetico e adeguamento impianti aree industriali della Provincia di Potenza. Importo lavori, comprensivo degli oneri per la sicurezza non assoggettati a ribasso, 1.240.000,00; 3. Impianto di depurazione di Balvano: potenziamento comparto di disidratazione fanghi. Importo lavori, comprensivo degli oneri per la sicurezza non assoggettati a ribasso, 310.000,00; 4. Integrazione infrastrutturale area industriale di Baragiano: efficientamento reti idriche e impianto di sollevamento. Importo lavori, comprensivo degli oneri per la sicurezza non assoggettati a ribasso, 655.000,00. I lavori oggetto di affidamento, per un importo complessivo di 2.815.000,00 comprensivo di oneri per la sicurezza non assoggettati a ribasso, nell articolazione sopra riportata sono inclusi tra le operazioni infrastrutturali oggetto dell Accordo di Programma fra Regione Basilicata e Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza sottoscritto il 17.10.2011per l attuazione della linea di intervento III.1.1.A del PO-FESR BASILICATA 2007 2013, come modificato e integrato dalla DGR n. 690/2012. Il presente capitolato disciplina le modalità di espletamento del servizio di smaltimento di rifiuti liquidi speciali (RLS) presso gli impianti di depurazione di cui è titolare il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza e che si affida in concessione nonché delle controprestazioni che il Concessionario si impegna a rendere in favore del Consorzio medesimo che, sinteticamente, comprendono: conduzione e gestione del complesso degli impianti di depurazione consortili ed in particolare degli impianti presenti presso le aree industriali di: San Nicola di Melfi, CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 2

Balvano, Baragiano, Isca Pantanelle, Valle di Vitalba, Alta Val d'agri (Viggiano); gestione e manutenzione di impianti ed infrastrutture esistenti nelle seguenti aree di competenza consortile: Balvano (comprensiva dell'impianto di trattamento di Picerno), Baragiano, Potenza, Isca Pantanelle, San Nicola di Melfi, Senise, Tito Scalo, Valle di Vitalba, Alta Val d'agri (Viggiano) e Lago Pantano di Pignola (PZ), così come descritte negli elaborati disponibili e visionabili presso l'ufficio tecnico consortile, al fine di assicurare il corretto e regolare funzionamento di tutte le infrastrutture e la preservazione di tutte le opere civili, dei macchinari e delle apparecchiature; impegno ad eseguire tutti i lavori, a fornire tutte le prestazioni e a provvedere a tutti i materiali e mezzi d opera occorrenti per la custodia e conservazione, la manutenzione ordinaria ed il corretto esercizio delle opere; attivazione di un servizio di pronto intervento, attivo 24/24 h per 365 giorni all anno, finalizzato alla soluzione delle problematiche e/o dei disservizi che dovessero manifestarsi a carico degli impianti e/o delle infrastrutture consortili mettendone a rischio la completa fruibilità; il servizio dovrà prevedere la disponibilità di una linea telefonica dedicata e garantire, in caso di acclarata necessità, l intervento di idonee squadre di manutenzione in tutte le aree consortili entro 60 minuti dal ricevimento della segnalazione da parte del Consorzio, di organi di Polizia, di un beneficiario dei servizi consortili e/o di altro soggetto che si faccia identificare come effettivamente interessato. I lavori affidati con la procedura oggetto del presente capitolato, sinteticamente descritti al successivo paragrafo C, sono disciplinati e illustrati negli elaborati a ciascun intervento riferiti. A.2 Clausola sociale Il Concessionario, anche ai fini dell espletamento del servizio concesso e/o per l erogazione delle controprestazioni dovute, s impegna irrevocabilmente al reimpiego delle n. 71 unità lavorative dipendenti della Società Consortile ARGAIP a r. l. - che oggi espleta per il Consorzio il servizio di manutenzione e gestione degli impianti e delle infrastrutture nelle aree industriali della provincia di Potenza - comprendenti: n. 18 operai 3 livello, n. 22 operai 4 livello, n. 4 operai 5 livello, n. 9 impiegati 4 livello, n. 11 impiegati 5 livello, n. 3 impiegati 5 livello super, n. 1 impiegato 6 livello, n. 2 impiegati 7 livello, n. 1 quadro 7 livello. Tutte le unità lavorative hanno maturato il 5 scatto di anzianità. Il Concessionario si obbliga ad attuare, nei confronti del suddetto personale, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai CCNL vigenti, con riconoscimento di livelli d inquadramento, anzianità e livelli retributivi da ciascuno maturati. In sede di stipula del contratto, affinché venga allegato al contratto stesso, il Consorzio produrrà elenco nominativo delle n. 71 unità lavorative da reimpiegare. Il Concessionario si obbliga a trasmettere al Consorzio, alla scadenza del periodo di affidamento, elenco nominativo delle unità lavorative, ricomprese tra quelle di cui all elenco allegato al contratto, a tale data ancora utilizzate, al netto di pensionamenti, dimissioni ovvero altre e diverse cause di cessazione del rapporto di lavoro nelle more intervenuti. A.3 Riserve Il Consorzio si riserva la facoltà di procedere ad aggiudicazione anche nel caso di una sola offerta valida. CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 3

È, altresì, facoltà del Consorzio non procedere ad alcuna aggiudicazione, senza che i concorrenti possano avanzare richieste risarcitorie o indennitarie di sorta. B OGGETTO DELLA CONCESSIONE B.1 Servizio di smaltimento dei rifiuti liquidi speciali (RLS) Il Consorzio è stato autorizzato dalla Provincia di Potenza al trattamento dei rifiuti liquidi speciali (RLS) nell impianto di San Nicola di Melfi, giusta Determinazione Dirigenziale n. 2000 del 24.06.2000 integrata dalla Determinazione Dirigenziale n. 701 del 12.03.2010 e nell impianto di Viggiano, giusta Determinazione Dirigenziale n. 2001 del 24.06.2000 integrata dalla Determinazione Dirigenziale n. 702 del 12.03.2010 e modificata con Determinazione Dirigenziale n. 3646 del 09.12.2011, secondo i quantitativi e le tipologie di seguito riportate: IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI SAN NICOLA DI MELFI Determinazioni Dirigenziali n 2000 del 24.06.2008 - n 701 del 12.03.2010 CODICE CER DESCRIZIONE mc/anno 020299 Rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente alle acque di macellazione) 1.600 020399 Rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente alle acque di vegetazione delle olive) 10 020599 Rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente alle acque dell industria lattiero casearia) 1.200 161002 Soluzioni acquose discarto diverse da quelle di cui alla voce 161001 2.000 190603 Liquidi prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti 2.900 190703 Percolato di discarica diverso da quello di cui alla voce 190702 110.000 200304 Fanghi delle fosse settiche 1.710 IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI VIGGIANO Determinazioni Dirigenziali n 2001 del 24.06.2000 n 702 del 12.03.2010 - n 3646 del 9.12.2011 CODICE CER DESCRIZIONE mc/anno 020299 Rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente alle acque di macellazione) 500 020599 Rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente alle acque dell industria lattiero casearia) 200 161002 Soluzioni acquose discarto diverse da quelle di cui alla voce 161001 300 190603 Liquidi prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti 1.500 190703 Percolato di discarica diverso da quello di cui alla voce 190702 6.000 200304 Fanghi delle fosse settiche 500 Il Consorzio da atto che in data 29.07.2011 ha presentato alla Regione Basilicata - Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità - domanda di Autorizzazione integrata Ambientale (AIA), ai sensi dell art. 29 ter del D. Lgs. 18.02.2006 CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 4

n. 152, per l impianto di depurazione di San Nicola di Melfi e che in data 9.11.2011 ha pubblicato il relativo Annuncio Pubblico sul quotidiano La Nuova del Sud. Il Consorzio affida in concessione il servizio di smaltimento dei RLS da espletare, nei limiti e secondo le modalità riportate nelle autorizzazioni acquisite e/o in quelle che è possibile acquisire, in tutti gli impianti di depurazione consortili attraverso la gestione e conduzione delle linee di trattamento negli stessi presenti. In particolare, con riferimento ai due impianti sopra citati il Concessionario potrà dare immediato inizio al servizio, per le tipologie ed i quantitativi autorizzati e già evidenziati, fino alla concorrenza massima prevista, con riferimento all impianto di depurazione di San Nicola di Melfi, dalla richiamata Determinazione Dirigenziale n. 701/2010 e, con riferimento all Impianto di depurazione di Viggiano,dalla Determinazione Dirigenziale n. 3646/2011. Dell esito della procedura di affidamento il Consorzio darà comunicazione alla Provincia di Potenza e/o alla Regione Basilicata perché possa procedersi, secondo le procedure previste, alla voltura in capo al Concessionario delle autorizzazioni al trattamento dei RLS. Il Concessionario, comunque, dovrà farsi carico di ogni obbligo e adempimento connesso all esercizio degli impianti come previsti nelle relative autorizzazioni,ivi compresi quelli afferenti alla tracciabilità dei rifiuti con le modalità previste dal SISTRI o, comunque, dalle norme anche transitorie in vigore. E' facoltà del Concessionario richiedere ulteriori autorizzazioni al trattamento di RLS per altri impianti e/o per ulteriori codici CER con riferimento agli impianti già autorizzati dandone obbligatorio avviso al Consorzio. Gli obblighi conseguenti al rispetto delle prescrizioni riportate nelle possibili future diverse autorizzazioni provinciali o regionali (integrazione AIA) richieste dal Concessionario, saranno a suo totale ed esclusivo carico. Si segnala che per quanto riguarda gli impianti di depurazione di Baragiano e Valle di Vitalba,il Consorzio ha già avviato presso l Amministrazione Provinciale di Potenza, le pratiche relative alla autorizzazione al trattamento di RLS appartenenti alle tipologie di seguito evidenziate: CODICE CER DESCRIZIONE 020299 Rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente alle acque di macellazione) 020599 Rifiuti non specificati altrimenti (limitatamente alle acque dell industria lattiero casearia) 161002 Soluzioni acquose discarto diverse da quelle di cui alla voce 161001 190603 Liquidi prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti 190703 Percolato di discarica diverso da quello di cui alla voce 190702 200304 Fanghi delle fosse settiche Il Concessionario potrà fare riferimento alle istanze già inoltrate dal Consorzio o produrne di nuove, in qualità di gestore e conduttore degli impianti di depurazione e consortili. Il Concessionario dovrà dare al Consorzio immediata comunicazione delle ulteriori autorizzazioni al trattamento acquisite e/o delle integrazioni o modifiche disposte in termini di quantità o tipologia - alle autorizzazioni già concesse. CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 5

Sarà onere ed obbligo del Concessionario acquisire dalle ditte richiedenti la documentazione necessaria ad autorizzare i conferimenti di RLS nel rispetto della vigente normativa e delle prescrizioni autorizzative. Il Concessionario ha facoltà di fissare, in funzione delle condizioni di mercato e della complessiva sostenibilità economica del servizio concesso, tenuto conto dei costi connessi alle controprestazioni dovute, le tariffe richieste per lo smaltimento dei rifiuti liquidi speciali. In presenza di particolari ed eccezionali esigenze connesse al verificarsi di condizioni che possano determinare rischi di danno ambientale e in accoglimento di specifiche istanze avanzate da enti pubblici territoriali, anche per il tramite del concedente Consorzio, il Concessionario si impegna a consentire il conferimento di RLS eventualmente richiesto se identificati da codici CER rientranti tra quelli per cui gli impianti sono autorizzati, ferma restando la facoltà dello stesso Concessionario di stabilire la o le relative tariffe e nei limiti delle quantità assentite Nell espletamento del servizio il Concessionario si obbliga ad adottare ogni misura, cautela e accorgimento finalizzati alla preservazione e perfetta funzionalità degli impianti di depurazione consortili nel cui ambito il servizio stesso viene svolto, nel rispetto della normativa vigente, con particolare riferimento ai limiti imposti alla qualità dello scarico finale in corpo idrico superficiale e delle ulteriori prescrizioni previste nelle autorizzazioni provinciali e/o regionali. Il Concessionario dovrà altresì definire e comunicare alle ditte autorizzate al conferimento le modalità e procedure di accesso, movimentazione e conferimento degli RLS nell ambito di ciascun impianto, segnalando opportunamente gli eventuali rischi da interferenza con il personale e le complessive attività dell impianto. E obbligo del Concessionario indicare e nominare i responsabili tecnici degli impianti di trattamento. B.2 Norme di riferimento per l espletamento del servizio Per quanto non espressamente indicato nel paragrafo precedente, la gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti liquidi speciali dovrà essere effettuata nel pieno rispetto delle normativa di riferimento, comunitaria, nazionale e regionale, in materia ambientale, igienico-sanitaria e di sicurezza nei luoghi di lavoro. C LAVORI OGGETTO DI AFFIDAMENTO Con la procedura disciplinata dal presente capitolato vengono affidate, come detto, anche prestazioni connesse alla progettazione ed esecuzione di lavori relativi a n. 4 interventi inclusi tra le operazioni infrastrutturali oggetto dell Accordo di Programma fra Regione Basilicata e Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza sottoscritto il 17.10.2011 per l attuazione della linea di intervento III.1.1.A del PO-FESR BASILICATA 2007 2013, come modificato e integrato dalla DGR n. 690/2012. Di seguito si riportano i principali elementi tecnici caratterizzanti gli interventi meglio descritti nei relativi elaborati progettuali. CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 6

C.1 Impianto di depurazione di San Nicola di Melfi: Lavori di potenziamento della capacità di depurazione e trattamento dei rifiuti liquidi speciali. I lavori prevedono la realizzazione di un comparto autonomo per il conferimento di RLS trasportati a mezzo autobotti costituito da sgrigliatore, pozzetti, vasca di raccolta e stoccaggio temporaneo, impianto di deodorizzazione, pompe di sollevamento e connessioni idrauliche alla linee di trattamento,fornitura e messa in opera di filtropressa per la disidratazione dei fanghi di depurazione con realizzazione delle opere di connessione necessarie, integrazione e ottimizzazione del lay-out complessivo del comparto di disidratazione. In sede di partecipazione alla gara è richiesta la presentazione di progetto definitivo, a firma di tecnico abilitato,con indicazione di dettaglio dei miglioramenti o variazioni proposti sulla base del progetto preliminare predisposto dall Amministrazione. Il progetto esecutivo dovrà essere redatto entro 45 gg. dalla data di stipula del contratto. C.2 Efficientamento energetico e adeguamento impianti consortili I lavori sono finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e all adeguamento del complesso degli impianti di depurazione reflui, sollevamento, trattamento di acque potabili e industriali a servizio delle aree industriali della Provincia di Potenza e degli impianti elettrici ad essi afferenti. Sono previsti: la manutenzione straordinaria e sostituzione di apparecchiature elettriche e di controllo delle cabine elettriche e linee in M.T.; la manutenzione straordinaria e sostituzione di apparecchiature elettromeccaniche nei singoli comparti dei singoli impianti. Il concorrente, assumendo come base le indicazioni riportate nel progetto preliminare predisposto dall Amministrazione, dovrà presentare progetto definitivo, firma di tecnico abilitato, con indicazione di dettaglio delle soluzioni proposte anche differenti rispetto a quelle assunte nel progetto base per l efficientamento degli impianti finalizzato al contenimento dei costi di esercizio Il progetto esecutivo dovrà essere redatto entro 30 gg. dalla data di stipula del contratto. C.3 Impianto di depurazione di Balvano - Potenziamento comparto disidratazione fanghi I lavori prevedono il potenziamento (raddoppio) del comparto di disidratazione fanghi con fornitura e messa in opera di filtropressa per la disidratazione dei fanghi di depurazione, integrazione e ottimizzazione del lay-out complessivo di impianto, realizzazione delle opere civili e delle connessioni idraulica ed elettrica necessarie. In sede di partecipazione alla gara è richiesta la presentazione di progetto definitivo, a firma di tecnico abilitato, con indicazione di dettaglio dei miglioramenti o variazioni proposti sulla base del progetto preliminare predisposto dall Amministrazione. Il progetto esecutivo dovrà essere redatto entro 30 gg. dalla data di stipula del contratto. C.4 Integrazione infrastrutturazione area industriale di Baragiano: efficientamento reti idriche e impianto di sollevamento. I lavori prevedono il rifacimento delle reti idriche a servizio dell area di Baragiano, il CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 7

ripristino di un tratto di condotta di adduzione di acqua a uso industriale comprensivo di opere di difesa dell attraversamento del fiume Platano con pozzetto di ispezione,la realizzazione di opera di attraversamento del fiume Platano, la sostituzione di tratti di condotta in uscita dall impianto di sollevamento intermedio di Picerno, la sostituzione di una pompa di mandata ad asse orizzontale nello stesso impianto. In sede di partecipazione alla gara è richiesta la presentazione di progetto definitivo, a firma di tecnico abilitato, con indicazione di dettaglio dei miglioramenti o variazioni proposti sulla base del progetto preliminare predisposto dall Amministrazione. Il progetto esecutivo dovrà essere redatto entro 30 gg. dalla data di stipula del contratto. D CONTROPRESTAZIONI Il Concessionario si obbliga a fornire al Consorzio concedente, a titolo di controprestazioni per il servizio concesso, il servizio di manutenzione e gestione delle aree industriali della Provincia di Potenza e degli impianti e delle infrastrutture in esse presenti o ad esse asserviti. Il servizio di manutenzione e gestione, articolato come di seguito specificato, comprende tutti gli interventi di manutenzione ordinaria finalizzati al corretto mantenimento in esercizio di impianti, reti e infrastrutture consortili al fine di garantire l efficienza e continuità dei servizi che il Consorzio eroga ai beneficiari compresi i servizi di fornitura idrica e trattamento reflui. Il Consorzio si riserva di affidare al Concessionario, anche a seguito di segnalazione o proposta dallo stesso inoltrata, l attuazione di interventi di manutenzione straordinaria finalizzati al ripristino degli impianti e delle infrastrutture oggetto del presente capitolato, sia con riferimento al servizio concesso sia alle controprestazioni dovute, che comportino lavori e/o forniture, nei limiti imposti dalla vigente normativa sui contratti pubblici e, in particolare, dall art. 125 del D.Lgs 12 aprile 2006 n. 163. Gli importi dei singoli interventi manutenzione straordinaria saranno determinati in applicazione del vigente Prezzario di Riferimento per i LL.PP. della Regione Basilicata. A tali importi il Concessionario si obbliga ad applicare ribasso pari alla media ponderale dei ribassi offerti in sede di gara con riferimento ai lavori di cui al precedente punto C. Le proposte di intervento straordinario trasmesse dal Concessionario saranno valutate dalla struttura tecnica consortile ai fini del possibile affidamento da parte del Responsabile del Procedimento. E obbligo del Concessionario vigilare sulla corretta esecuzione, da parte di terzi che il Consorzio vorrà autorizzare, di lavori che interessino in ogni modo e per qualsiasi entità - le infrastrutture, le reti e gli impianti consortili verificando il puntuale rispetto delle prescrizioni riportate nelle autorizzazioni rilasciate. Il Concessionario segnalerà altresì prontamente al Consorzio eventuali inadempienze affinché possano essere assunte le adeguate azioni di tutela. Il Consorzio concedente si riversa la facoltà di programmare e attuare lavori a carico degli impianti e delle infrastrutture presenti nelle aree industriale di propria competenza dandone opportuna comunicazione al Concessionario anche ai fini della valutazione delle possibili interferenze con le attività dallo stesso esercite. Si precisa che permarranno in capo al Consorzio i contratti sottoscritti con i beneficiari e relativi alle forniture di acqua - potabile e industriale e al trattamento dei reflui CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 8

condottati. Si precisa altresì che permarranno in capo al Consorzio i contratti di utenza relativi alle forniture di energia elettrica necessarie per il funzionamento degli impianti, e delle reti di pubblica illuminazione. D.1 Conduzione e gestione degli impianti di depurazione Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Potenza è titolare di n. 6 impianti di depurazione dislocati nelle aree industriali di Balvano, Baragiano, Isca Pantanelle, San Nicola di Melfi, Viggiano e Vitalba per il trattamento dei reflui, di tipo civile e/o industriale conferiti dalle aziende e/o soggetti autorizzati nelle reti di collettamento presenti in ciascuna area industriale. Il Concessionario s impegna a condurre e gestire gli impianti di depurazione attenendosi rigorosamente alle prescrizioni imposte dalla Provincia di Potenza in sede di rilascio dell autorizzazione allo scarico in corpo idrico superficiale ex D.Lgs 152/2006 e s.m.i.. Il Consorzio si riserva la facoltà di autorizzare, dandone preventiva comunicazione al Concessionario perché ne verifichi e attesti la sostenibilità con riguardo alle capacità di trattamento dell impianto, ogni conferimento di reflui nelle proprie reti di collettamento, ivi compresi quelli di reflui aventi caratteristiche difformi da quelle richieste per lo scarico in pubblica fognatura. Tanto perché le reti e gli impianti affidati sono propri di aree a uso industriale e la possibilità di consentire il conferimento di reflui avente natura industriale trova sola limitazione nel rispetto dei carichi massimi ammissibili e nella compatibilità con i processi di trattamento degli impianti di depurazione. Nel caso vengano autorizzati dal Consorzio conferimenti di reflui aventi caratteristiche difformi da quelle richieste per lo scarico in pubblica fognatura il Concessionario potrà richiedere il riconoscimento di eventuali maggiori oneri che saranno quantificati in contradditorio tra le parti. Il Concessionario dovrà effettuare tutte le analisi di controllo prescritte al fine di documentare il rispetto dei limiti imposti dalla vigente normativa per lo scarico in corpo idrico superficiale. Il Concessionario sarà unico responsabile degli impianti per quanto attiene alla loro conduzione e gestione e risponderà direttamente delle sanzioni eventualmente inflitte per carenze o malfunzionamenti degli impianti medesimi. Il Concessionario è obbligato a garantire la capacità di trattamento dei reflui condottati verso ogni singolo impianto di depurazione nella misura corrispondente alla massima capacità riconosciuta ed assentita in sede di autorizzazione di ogni singolo impianto. Il Concessionario è tenuto a farsi carico degli oneri connessi allo smaltimento dei fanghi rivenienti dai processi di depurazione, del vaglio e di ogni altro materiale di scarto provvedendo al prelievo, allontanamento dall impianto e conferimento in impianti idonei allo smaltimento finale nel rispetto della normativa vigente. E obbligo del Concessionario indicare e nominare i responsabili tecnici degli impianti di depurazione. CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 9

Sinteticamente gli impianti di depurazione consortili comprendono i seguenti settori: a) linea liquame: sollevamenti grigliatura grossolana e fine dissabbiatura, disoleatura, preareazione sedimentazione primaria ossidazione sedimentazione secondaria disinfezione b) linea fanghi: sollevamento fanghi ispessimento anaerobica disidratazione meccanica c) trattamento terziario e ricircolo ad uso industriale D.1.1 Impianti di depurazione consortili Gli impianti di depurazione consortili che il Concessionario si obbliga a condurre e gestire sono quelli di seguito elencati e sommariamente descritti per quanto attiene alla capacità di trattamento: Impianto depurazione a.i. Balvano Dati di progetto: Q=33.000 mc/mese, 1.950 Kg di BOD5 al giorno pari a 30.000 abitanti equivalenti. Mediamente tratta circa 140.000 mc/anno producendo circa 300 tonnellate di fanghi disidratati. Per tale impianto è prevista la possibilità che venga autorizzato il conferimento di reflui caratterizzati da parametri e caratteristiche difformi da quelle richieste per gli scarichi in pubblica fognatura senza obbligo di riconoscimento di ulteriori costi. Impianto depurazione a.i. Baragiano Dati di progetto: Q=156.000 mc/mese, 3.000 Kg di BOD5 al giorno pari a 50.000 abitanti equivalenti. Mediamente tratta circa 500.000 mc/anno producendo 200 tonnellate di fanghi disidratati. Si considera facente parte dell impianto anche: Impianto di trattamento terziario Produce l acqua industriale utilizzando i reflui in uscita dall impianto di depurazione che sottoposti a filtrazione su filtri a sabbia e a carbone, vengono clorati e poi sollevati nel serbatoio di accumulo posto a monte dell abitato di Baragiano Scalo. Impianto depurazione di Isca Pantanelle Dati di progetto: Q= 65.000 mc/mese, 1.344 Kg di BOD5 al giorno pari a 22.400 abitanti equivalenti. Mediamente tratta circa 6.000 mc/anno senza produzione di fanghi disidratati. Si considerano facenti parte dell impianto di depurazione anche: Impianto potabilizzazione L impianto ha i seguenti dati di progetto: trattamento di 300 mc/giorno. Impianto di trattamento terziario Produce acqua industriale utilizzando i reflui in uscita dall impianto di depurazione consortile che sottoposti a filtrazione mediante filtri a sabbia e a carbone attivo CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 10

vengono poi inviati all impianto di potabilizzazione a servizio dell area industriale. L impianto ha una capacità di trattamento pari a 50 mc./h. Impianto depurazione a.i. San Nicola di Melfi Dati di progetto: Q=900.000 mc/mese,12.000 Kg di BOD5 al giorno pari a 200.000 abitanti equivalenti. Mediamente l impianto tratta circa 3.000.000 mc/anno producendo 2.400 tonnellate di fanghi disidratati. Si considerano facenti parte dell impianto di depurazione anche: Impianto di trattamento terziario Produce l acqua industriale utilizzando i reflui in uscita dall impianto di depurazione che sottoposti a filtrazione su filtri a sabbia e a carbone vengono poi inviati ai serbatoi di accumulo della Centrale Idrica. L impianto può produrre circa 300 mc/h di acqua industriale. Impianto di trattamento ad osmosi inversa L impianto di depurazione consortile INF11 a servizio dell area industriale di S. Nicola di Melfi (PZ) include un impianto terziario per la produzione di acqua industriale e, a valle del terziario, un impianto ad osmosi inversa che consente il contenimento del valore della conducibilità entro il richiesto limite 500-600 micro S/cm. La portata max di trattamento dell impianto a osmosi è di 200 mc/h. Impianto depurazione a.i. Valle di Vitalba Dati di progetto: Q=52.000 mc/mese,1.080 Kg di BOD5 al giorno pari a 18.000 abitanti equivalenti. Mediamente l impianto tratta circa 30.000 mc/anno senza produzione di fanghi disidratati. Impianto depurazione a.i. Viggiano Dati di progetto: Q=84.000 mc/mese,800 Kg di BOD5 al giorno pari a 12.000 abitanti equivalenti. Mediamente tratta circa 600.000 mc/anno producendo 100 tonnellate di fanghi disidratati. Si considerano facenti parte dell impianto di depurazione anche: Comparto di denitrificazione (in fase di realizzazione) Impianto di trattamento terziario Impianto di trattamento ad osmosi inversa (in fase di definizione) Produce l acqua industriale utilizzando i reflui in uscita dall impianto di depurazione che sottoposti a filtrazione su filtri a sabbia e a carbone vengono poi inviati alla vasca di accumulo avente una capacità di circa 8.000 mc. L impianto può produrre circa 50 mc/h di acqua industriale. Ai fini della presente procedura, tenuto conto della incidenza del trattamento di RLS, nelle quantità autorizzate, sulla produzione di fanghi da allontanare dagli impiantidi depurazione consortili e conferire in impianti idonei allo smaltimento finale; considerato altresì il possibile ulteriore incremento della quantità di fanghi conseguente alla facoltà di autorizzare il conferimento di reflui aventi caratteristiche difformi da quelle richieste per lo scarico in pubblica fognatura che il Consorzio concedente si riserva previa verifica delle capacità di trattamento degli impianti effettuata in contradditorio con il Concessionario, si assume che nel complesso degli impianti di depurazione gestiti e condotti dal Concessionario possano prodursi 6.000 t/anno di fanghi da allontanare e conferire in idonei impianti per lo smaltimento finale. La conduzione e gestione degli impianti, salvo quanto in dettaglio appresso descritto, dovrà prevedere: il controllo generale di tutte le apparecchiature e la manutenzione periodica di tutte le macchine installate, come previsto dalle case costruttrici; CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 11

il controllo generale del quadro sinottico di comando e controllo con sostituzione di eventuali lampade spia fuori uso; il controllo analitico delle varie fasi di processo, con particolare riguardo ai seguenti parametri: ph, solidi sedimentabili e solidi sospesi, O2 (soltanto per aereazione e digestione), BOD5, COD, NH4+, NO3-, NO2-, PO4=, CL2. Particolare attenzione dovrà infine essere posta per quegli impianti che prevedono il trattamento terziario del fosforo e dell azoto. D.1.2 Attività correlate alla conduzione degli impianti A titolo indicativo e non esaustivo si riportano le descrizioni delle operazioni da effettuare per la corretta gestione e conduzione degli impianti, ferme restando le prescrizioni e previsioni di cui alla vigente normativa disciplinante l esercizio degli stessi ed in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro nonché quanto previsto dai manuali d uso e manutenzione delle singole apparecchiature. Gestione impianto Nella conduzione degli impianti dovranno essere svolte le attività di seguito sommariamente indicate: - Pulizia griglie compreso il trasporto e allontanamento del materiale. - Estrazione fanghi di supero azionando le pompe di estrazione per inviarli al trattamento successivo. - Pulizia del pozzetto di sollevamento che consiste nella rimozione manuale di eventuali depositi. - Disidratazione fango eseguita con macchine (nastropressa, filtropressa) a funzionamento parzialmente automatico, mantenendo sotto controllo i serbatoi di stoccaggio polielettrolita e calce, mantenendo lo stato di usura dei tubi e la pulizia dei teli, filtri, rulli, etc. - Gestione filtri a sabbia e carbone attivo con regolazione delle fasi previste dalla centralina installata, verifica delle ore di funzionamento e delle portate dei filtri, pulizia periodica dei filtri aria/acqua, manutenzione delle valvole e tubazioni. - Gestione trattamenti acque di pioggia in modo da non appesantire i processi tecnologici, quindi l'operatore dovrà scegliere portate, tempi e frequenze di azionamento delle pompe di sollevamento. - Verifica e controlli tubazioni impianti per la completa e continua funzionalità dell'impianto. - Gestione programma manutenzione macchine da effettuare con regolarità e tempestività controllando livello olio, tensione cinghie pulizia filtri aria e olio, serraggio di morsetti e flange etc. - Registrazione dati impiantistici provenienti dalle strumentazioni. - Verifica e lettura dei contatori di consumi idrici espressi in mc. da annotare su apposite tabelle, compreso altresì la mano d'opera, i materiali e il nolo delle attrezzature necessarie per lo svolgimento di tale attività, così come di seguito meglio specificato. - Verifiche e manutenzione ordinaria sugli impianti elettrici. Pulizia griglia L operazione consiste nella rimozione di quanto depositato nella griglia grossolana (stracci, pezzi di legno, etc.) utilizzando appositi rastrelli o altri specifici attrezzi depositando lo sgrigliato in apposito contenitore situato in prossimità della griglia fine, normalmente automatica. Si tratta di allontanare, svuotare e pulire il contenitore nel quale automaticamente gli sgrigliati pervengono servendosi di idonea attrezzatura e di rimuovere, con un getto d'acqua, eventuali residui delle parti metalliche e dalla vasca CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 12

di cemento, per evitare che, andando in putrefazione, provochino odori molesti attirando insetti dannosi. I rifiuti derivanti dalla griglia vengono depositati in cassone e smaltiti come RSU, salvo diversa caratterizzazione. Spurgo sabbie e grassi Tutti gli impianti sono dotati di sgrassatore e dissabbiatore. I dissabbiatori possono essere del tipo a canale con ponte va e vieni (per grossi impianti) a pista. Le sabbie sono allontanate azionando manualmente apposite pompe elettriche o ad aria, che le inviano ad un ciclone o ad un letto di essiccamento, dal quale sono rimosse periodicamente. Normalmente questa operazione viene fatta, con maggiore frequenza, nei giorni immediatamente successivi a precipitazioni atmosferiche. Lo sgrassatore del tipo ad aria, o con ponte va e vieni, accumula automaticamente il surnatante in appositi serbatoi, che devono essere controllati e svuotati quando pieni. L operatore dovrà curare inoltre la pulizia di tutta l attrezzatura ed evitare il formarsi di incrostazioni e residui su tutte le pareti ed organi metallici in movimento. Controllo dosaggio acido-base Negli impianti, quasi la totalità, dotati di questa fase, l'operatore dovrà controllare giornalmente che i serbatoi di stoccaggio contengano una adeguata quantità di reagenti ed eventualmente integrare gli stessi, inoltre occorre controllare il corretto funzionamento delle pompe dosatrici, pulendo il filtro di aspirazione ed alternando il loro funzionamento, per garantire una usura uniforme di tutte le attrezzature. Particolare cura dovrà essere riposta nella pulizia degli elettrodi di rilevazione dei valori di ph, essendo le pompe dosatrici asservite alla strumentazione di misura. Con periodicità almeno mensile occorrerà tarare gli strumenti con soluzione a ph noto. Queste operazioni sono descritte nel manuale di impianto e nelle specifiche degli strumenti. Dosaggio coaugulante-flocculante L operatore dovrà controllare giornalmente che i serbatoi di stoccaggio contengano una adeguata quantità di reagenti ed eventualmente integrare gli stessi, inoltre occorre controllare il corretto funzionamento delle pompe dosatrici pulendo il filtro di aspirazione ed alternando il loro funzionamento per garantire una usura uniforme di tutte le attrezzature. Qualora il coagulante fosse del tipo in polvere, occorrerà provvedere alla diluizione, seguendo correttamente le istruzioni della ditta fornitrice. Dosaggio ipoclorito L operatore dovrà controllare giornalmente che i serbatoi di stoccaggio contengano una adeguata quantità di reagenti ed eventualmente integrare gli stessi, inoltre occorre controllare il corretto funzionamento delle pompe dosatrici pulendo il filtro di aspirazione ed alternando il loro funzionamento per garantire una usura uniforme di tutte le attrezzature. I valori di ipoclorito devono rispettare i limiti previsti dalle Normative vigenti: un difetto non assicura adeguata disinfezione, un eccesso può essere dannoso per il ricettore finale. L operatore, in occasione dei travasi, dovrà prestare particolare attenzione ad evitare versamenti, specialmente in ambienti chiusi, nei quali è bene indossare sempre maschere di protezione e, comunque, rispettare la vigente normativa in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Estrazione fanghi si supero La quantità di fango da estrarre giornalmente è calcolata dal responsabile di processo e varia a seconda del tipo di impianto, dell'affluente (quantità e qualità) ed altri parametri. L operatore, qualora l impianto non fosse munito di idonei temporizzatori, dovrà azionare le pompe di estrazione per i tempi previsti, rispettandoli rigorosamente ed inviare i fanghi al trattamento successivo (digestione, ispessimento, disidratazione CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 13

meccanica, letti di essiccamento, etc.). Il fango di supero finisce nell ispessitore e, dopo opportuno condizionamento, viene o disidratato tramite nastropressa o su letto di essiccamento o utilizzato per inoculare altri impianti che lo richiedessero. Il fango disidratato viene smaltito in discarica nel rispetto della normativa vigente. Pulizia pozzetto di sollevamento L operazione viene effettuata sugli impianti dove è presente una stazione di sollevamento e consiste nella rimozione manuale di eventuali depositi, incrostazioni, etc., servendosi di getti di acqua, pale, rastrelli ed altra idonea attrezzatura a disposizione nell'impianto. Qualora l'impianto non fosse munito di stazione di sollevamento, le suddette operazioni verranno eseguite nel pozzetto consegna liquami. Disidratazione fango Con impianto a regime, la produzione di fango è rilevante ed è normalmente eseguita con macchine (nastropressa, filtropressa) a funzionamento parzialmente automatico. Gli operatori dovranno eseguire le varie fasi mantenendo il locale di alloggiamento adeguatamente pulito. Dovranno essere tenuti sotto controllo i livelli dei serbatoi di stoccaggio di polielettrolita e calce, provvedendo alle necessarie integrazioni di reagenti. Seguendo poi le istruzioni particolari di ogni macchina disidratatrice, dovranno essere controllate la tensione e lo stato di usura dei tubi, segnalando all'ufficio acquisti la necessità ed i tempi di approvvigionamento onde evitare l'accumularsi di fango. A fine operazione, dovrà essere posta particolare cura nelle pulizie dei teli, filtri, rulli e ogni altra parte venuta a contatto con il fango, dai nastri trasportatori ai cassoni di accumulo autorizzato, alle coclee, etc. Manutenzione valvolame e tubazioni L operatore dovrà controllare la funzionalità delle valvole installate, sia su tubazioni idrauliche che pneumatiche, smontare e lubrificare le parti che lo richiedono, sostituire le guarnizioni deteriorate, controllare, pulire e sostituire i manometri montati sulle tubazioni esterne, verniciandoli con idoneo colore ogni volta che se ne presenti la necessità, tenere gli stramazzi puliti, allontanando i depositi, il muschio o altro che dovesse impedire il regolare e corretto defluire dei liquidi. Manutenzione area impianti Tutti gli spazi, compresi all'interno dell'area del depuratore, dovranno essere tenuti in perfetto ordine e nella massima pulizia, al fine di evitare la formazione di zone ricettacolo per insetti e topi. La frequenza delle operazioni indicate dipende dalle richieste intrinseche delle aree da mantenere e varierà, comunque, da settimanale a semestrale. Manipolazione dei rifiuti solidi e materiali di risulta Monitoraggio aree La manipolazione e la raccolta del materiale di risulta e dei fanghi all interno degli impianti depurativi, qualunque esso sia, deve essere fatta nel pieno rispetto delle norme antinfortunistiche, igienico sanitarie e della normativa vigente in materia. Il trasporto dei materiali di risulta, nell ambito dell impianto, deve essere effettuato con personale e con mezzi meccanici idonei. Il fango di risulta dovrà essere idoneo al trasporto e smaltimento finale ai sensi e nel rispetto della vigente normativa in materia. Impianti elettrici La manutenzione degli impianti elettrici dovrà di norma riguardare: - i cavi e le connessioni elettriche, - i quadri MT, - i quadri BT, CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 14

- i locali trasformatore, - i gruppi elettrogeno e relativi quadri comando, - la messa a terra, - la gabbia di Faraday, - gli impianti di illuminazione interna ed esterna. Dovrà essere condotta nel rispetto della vigente normativa e, sinteticamente, dovrà prevedere: - la verifica, la manutenzione e la pulizia dei quadri MT; - la verifica, la manutenzione e la pulizia delle celle interruttore; - la verifica, la manutenzione e la pulizia delle celle sezionatici sottocarico; - la verifica, la manutenzione e la pulizia dei trasformatori; - la verifica, la manutenzione e la pulizia dei quadri 380 V - Power center installati nelle cabine; - la verifica e la manutenzione del valvolame e delle tubazione controllando la piena funzionalità sia idraulica che pneumatica, lubrificare e sostituire le parti deteriorate, pulire e sostituire manometri sulle tubazioni esterne in modo da dare regolare e corretto deflusso dei liquidi. - la verifica e la manutenzione dell'impianto di messa a terra effettuando misura di resistenza totale di terra in più punti; - il controllo automatismi e asservimenti, con verifica del ciclo di funzionamento automatico di tutte le macchine. D.2 Conduzione e gestione degli impianti di potabilizzazione Il Consorzio ha in dotazione n. 4 impianti di potabilizzazione nelle aree industriali di Balvano, Baragiano, Isca Pantanelle e Tito (in fase di autorizzazione). La loro gestione dovrà garantire l erogazione delle portate previste e l attuazione delle operazioni necessarie per il loro corretto funzionamento. Gli impianti comprendono essenzialmente i seguenti settori: - grigliatura; - dissabbiatura; - sedimentazione; - filtrazione; - disinfezione; - sollevamento e serbatoi. D.2.1 Impianti di potabilizzazione consortili Gli impianti di potabilizzazione consortili che il Concessionario si obbliga a condurre e gestire sono quelli di seguito elencati e sommariamente descritti per quanto attiene alla capacità di trattamento: Impianto potabilizzazione a.i. Balvano Dati di progetto: 480 mc/giorno. L impianto utilizza l acqua industriale prodotta nell impianto di trattamento di Picerno e produce circa80.000 mc. di acqua potabile all anno. Impianto potabilizzazione a.i. Baragiano Dati di progetto: 1.728 mc/giorno. L impianto utilizza l acqua prelevata da tre pozzi artesiani dislocati sull area e all occorrenza anche l acqua industriale prodotta nell impianto di trattamento di Picerno; mediamente produce circa 300.000 mc. di acqua potabile all anno. CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 15

Impianto potabilizzazione di Isca Pantanelle Dati di progetto: 300 mc/giorno. L impianto produce circa 2.500 mc. di acqua potabile all anno. L impianto fa fronte alla richiesta di acqua potabile e industriale nell a.i. di Isca Pantanelle ed è costituito da n. 2 vasche di accumulo rispettivamente di 1700 e 1800 mc. ed un trattamento mediante filtri a sabbia e a carbone attivo. Impianto potabilizzazione di Tito (in fase di autorizzazione) Dati di progetto: 1.300 mc/giorno (n.2 linee di trattamento con portata di 8 l/s ciascuna). L impianto può produrre 470.000 mc. circa di acqua potabile all anno. D.2.2 Attività in generale correlate alla conduzione degli impianti A titolo indicativo e non esaustivo si riportano le descrizioni delle operazioni da effettuare per la corretta gestione e conduzione degli impianti, ferme restando le prescrizioni e previsioni di cui alla vigente normativa disciplinante l esercizio degli stessi ed in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Gestione impianto Nella conduzione degli impianti dovranno essere svolte le attività di seguito sommariamente indicate: - Controllo di tutte le apparecchiature installate sugli impianti e manutenzione periodica come consigliata dalle case costruttrici, con sostituzione dei lubrificanti, cuscinetti, guarnizioni, etc.. - Controllo dei filtri con sostituzione ove previsto del carbone attivo; - Controllo analitico dettagliato, almeno ogni 15 giorni, dell acqua in entrata all impianto e prima della immissione in rete con misurazione del cloro attivo, dell ammoniaca, della torbidità, del ph, dei nitrati, dei nitriti, del fluoro, del residuo fisso, della durezza totale e ogni altro parametro al fine di determinarne la conformità ai limiti stabiliti dalle norme di riferimento; Laddove sono installati pretrattamenti chimico fisici, particolare attenzione dovrà essere rivolta alla verifica della percentuale di alcali. Controllo impianti E previsto: - Controllo di tutte le apparecchiature installate sugli impianti e manutenzione periodica come consigliata dalle case costruttrici, con sostituzione dei lubrificanti, cuscinetti, guarnizioni, etc.. - Controllo dei filtri con sostituzione ove previsto del carbone attivo; - Controllo analitico dettagliato, almeno ogni 15 giorni, dell acqua in entrata all impianto e prima della immissione in rete con misurazione del cloro attivo, dell ammoniaca, della torbidità, del ph, dei nitrati, dei nitriti, del fluoro, del residuo fisso, della durezza totale e ogni altro parametro al fine di determinarne la conformità ai limiti stabiliti dalle norme di riferimento. Il personale dovrà provvedere alla manutenzione ordinaria (cambio olio e grassi, sostituzione cuscinetti e paraoli, riavvolgitura motori, sostituzione tenute, controllo assorbimento e isolamento motori, ecc.) delle apparecchiature installate (pompe centrifughe, filtri a sabbia, filtri a carbone, lampade UV, ecc.), al dosaggio dei reagenti chimici, alla verifica giornaliera dei livelli di accumulo dei serbatoi e al controllo chimico e batteriologico dell acqua grezza e dell acqua potabilizzata per la verifica della rispondenza agli standard qualitativi previsti dalle normative vigenti. CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 16

Controllo acque potabili Le acque potabili possono provenire da acquedotti esterni o da altri impianti tecnologici. Gli operatori dovranno curare che siano sempre rispettate le caratteristiche qualitative e quantitative delle portate previste effettuando tutte le operazioni funzionali ed avvisando tempestivamente gli organi competenti di eventuali disfunzioni alle quali si dovrà far fronte mediante utilizzo, se necessario, di attrezzature e personale specializzato. Impianti elettrici La manutenzione degli impianti elettrici dovrà riguardare: - i cavi e le connessioni elettriche, - i quadri MT, - i quadri BT, - i locali trasformatore, - i gruppi elettrogeno e relativi quadri comando, - la messa a terra, - la gabbia di Faraday, - gli impianti di illuminazione interna ed esterna. Dovrà essere condotta nel rispetto della vigente normativa e, sinteticamente, dovrà prevedere: - la verifica, la manutenzione e la pulizia dei quadri MT; - la verifica, la manutenzione e la pulizia delle celle interruttore; - la verifica, la manutenzione e la pulizia delle celle sezionatici sottocarico; - la verifica, la manutenzione e la pulizia dei trasformatori; - la verifica, la manutenzione e la pulizia dei quadri 380 V - Power center installati nelle cabine; - la verifica e la manutenzione del valvolame e delle tubazione controllando la piena funzionalità sia idraulica che pneumatica, lubrificare e sostituire le parti deteriorate, pulire e sostituire manometri sulle tubazioni esterne in modo da dare regolare e corretto deflusso dei liquidi. - la verifica e la manutenzione dell'impianto di messa a terra effettuando misura di resistenza totale di terra in più punti; - il controllo automatismi e asservimenti, con verifica del ciclo di funzionamento automatico di tutte le macchine. D.3 Conduzione e gestione degli impianti di trattamento Il Consorzio ha in dotazione n. 6 impianti di trattamento acqua industriale nelle aa.ii. di Balvano (Picerno) - Baragiano - Isca Pantanelle - San Nicola di Melfi - Viggiano - Tito. La loro gestione dovrà garantire l erogazione delle portate previste e l attuazione delle operazioni necessarie per il loro corretto funzionamento. Gli impianti comprendono essenzialmente i seguenti settori: - grigliatura; - dissabbiatura; - sedimentazione; - filtrazione; - disinfezione; - sollevamento e serbatoi. D.3.1 Impianti di trattamento consortili CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO settembre 2012 17