Distruzione e smaltimento di scarti esplosivi



Documenti analoghi
STRALCIO CIRCOLARE TELEGRAFICA 557/PAS XV.H.8 del

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Linee guida compilazione formulario di identificazione rifiuti

rifiuto da catalogare

NUOVI CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI REGOLAMENTO UE n 1357/2014 e DECISIONE UE n. 955/2014

MyMax PROCEDURA QUALITA Gestione Rifiuti PQ08Pa Ed. 0 Rev. 0 - Pag. 1 di 6

ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI

Gazzetta Ufficiale N. 108 del 10 Maggio 2002 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO

La gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati

La classificazione dei rifiuti ai fini del loro recupero. Maria Palumbo Direttore Centro Campano Tecnologie Ambientali CCTA Scarl

Network sviluppo sostenibile. Il ritorno del SISTRI Il conferimento dei rifiuti ai centri di raccolta. Paolo Pipere

CSA Teramo L Aquila Ingegneria Ambiente Sicurezza Energia

PARTE SPECIALE Illeciti ambientali

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

Gestione dei Rifiuti

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner

Il concetto di gestione dei rifiuti


Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco

Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013

La gestione dei rifiuti La teoria

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

- per la violazione dei commi 3, 5, primo periodo, e 13, la sanzione pecuniaria da centocinquanta (150) a duecentocinquanta (250) quote.

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza

Si procede in dettaglio ad un esame della normativa applicabile in tale settore.

Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n.

SCHEDA TECNICA DI OMOLOGA DEL RIFIUTO DESTINATO AL RECUPERO 1. CLIENTE. Ragione sociale: C.E.R. (DECISIONE N. 2000/535/CE E S.M.I.

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

DISPENSE IN MATERIA DI: GESTIONE RIFIUTI DAL DECRETO RONCHI DEL 1997 AL CODICE AMBIENTALE DEL Claudio Boldori

Le nuova classificazione dei rifiuti industriali

Art. 1 Campo di applicazione

Eco-Recuperi srl. Giugno 2015 rev02

B-B WASTEMAN. I vantaggi. Le caratteristiche

SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESIONALE RODOLFO VANTINI. Modello di organizzazione, gestione e controllo (D.Lgs n.

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

DITTA LAPRIMA PLASTICS SRL PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO E TRATTAMENTO DI RIFIUTI SPECIALI

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014)

Il centro comunale di raccolta differenziata e le nuove modalità di accesso

Il crescente utilizzo di stampanti, fax e fotocopiatrici implica un consumo in costante aumento di cartucce toner, cartucce a getto d inchiostro,

ALLEGATO 2 PG Gestione del servizio pubblico di raccolta

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Il DPCM 20 dicembre 2012 e la struttura del nuovo modello di dichiarazione ambientale. Rosanna Laraia

CLP in breve. Azienda con sistema gestione qualità certificato UNI EN ISO 9001:2008 Nr

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

ACCESSO A CdR E STE GESTITI DA SEI TOSCANA

MINISTERO DELL'INTERNO

DELIBERAZIONE N. 41/5 DEL

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

ORSO - Osservatorio Rifiuti Sovraregionale

CASO D USO: MICRORACCOLTA. 21 aprile

VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA MANUTENZIONE

RAEE PROFESSIONALI TORINO

AMBIENTE ITALIA S.r.l. V.le Berengario 9/ MILANO C.F. E P.I Tel. 02/ Fax 02/ info@ambienteitalia.

Guida rapida utente. Indice generale. AmaAmbiente. Mud di Francesco Sgaravatti. Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2013

SPAZIO RISERVATO AL DESTINARIO DEL RIFIUTO.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA ART. 1

PROCEDURA DI OMOLOGA DI UN NUOVO RIFIUTO PRESSO L IMPIANTO DI DEPURAZIONE CO.R.D.A.R. VALSESIA S.P.A.

NUOVE MODALITA DI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

NEWS. PARCHI GIOCO, n 1/2012

COMUNE DI LOCATE DI TRIULZI

RISOLUZIONE N. 131/E

Il servizio zerozerotoner : cos è e come funziona. Il problema Aziendale del Trattamento dei Residui Esausti di Stampa LOGO E CONTATTI

(DA COMPILARSI SU CARTA INTESTATA DEL PRODUTTORE DEL RIFIUTO) SCHEDA DESCRITTIVA DEL RIFIUTO C.E.R.:.. DENOMINAZIONE: CLASSE ADR (se dovuta):

Scheda di dati di sicurezza

INDAGINI E BONIFICHE AMBIENTALI dalla progettazione all esecuzione: VIOLAZIONI E SANZIONI

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (resa ai sensi degli artt. 47 e 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445)

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI PARMA IL D.M. 7/8/2012 E LA NUOVA MODULISTICA

Il controllo dei gas di combustione degli impianti termici

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO

LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA DEL DL 91/2013 CONVERTITO NELLA LEGGE N. 112/2013

NUOVE REGOLE IN VIGORE A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 PER UTENZE CON PARTITA IVA PRONTUARIO

CLASSIFICAZIONE RIFIUTI

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro

PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI

Principali adempimenti amministrativi connessi alla gestione dei rifiuti speciali

REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO NOTO Filiera Controllata e Certificata prodotti tipici della Val di Noto

Come cambiano gli obblighi per le strutture metalliche a partire dal 1 luglio 2014

La classificazione dei rifiuti: indicazioni pratiche e novità dal 1 giugno. Luca Spinelli Theolab spa

ALLEGATO 2 Criteri uniformi per avvalersi della procedura prevista dall articolo 2 comma C della direttiva 9/4/2002

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 aprile 1997, n

D.M. 1 aprile 1998, n. 145

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI NELLE PROCEDURE FALLIMENTARI

ALLEGATO ALLA Delibera di G.P. n. 50 del 16/02/2006 DOCUMENTO ISTRUTTORIO

Richiesta-Approvazione-Consegna Dispositivi di Protezione Individuale

FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N

SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI

Oggetto: Istanza di interpello. Aliquota Iva da applicare alle cessioni di preparazioni alimentari per cani e gatti.

Nota informativa: REGOLAMENTO CLP novità per gli utilizzatori (CE) n. 1272/2008. ing. Andrea Raviolo

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

ARPA FVG. Gestione dei rifiuti agricoli

GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Transcript:

Distruzione e smaltimento di scarti esplosivi Primis srl Via Taverna dell'alba, 3 65024 Manoppello (Pe) www.primissrl.it Leo Cipressi

Presentazione La PRIMIS srl commercializza in esclusiva i servizi di smaltimento e distruzione presso l'impianto della Esplodenti Sabino srl per quanto riguarda i materiali provenienti dai settori diversi da quelli militari, l'impianto è autorizzato ai sensi del TULPS e del D.Lgs. 152/06 oltre ad essere certificato ISO 9001-2000, 140001-2004 e OHSAS 18001-1999. distruggiamo: Segnali nautici, partite sequestrate dalla forze dell'ordine, ordigni provenienti dalla bonifica del territorio, scarti da poligoni di tiro, e scarti da lavorazione esplosivi e pirotecnici; smaltiamo: Reagentario di laboratorio, materiali esplosivi H1, componenti esplosivi dell'auto (air bag), scarti di lavorazione esplosivi e pirotecnici, etc.

Premessa Gli esplosivi sono materie soggette alle disposizioni di pubblica sicurezza e di ordine pubblico. La norma di riferimento è il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) emanato con il R.D. 773 del 18/06/1931.

Il T.U.L.P.S. Disciplina diversi aspetti relativi alla gestione degli esplosivi, dalla produzione, alla detenzione, al trasporto, all'uso, etc. Il Ministero dell'interno aggiorna un elenco delle sostanze esplosive periodicamente in funzione delle nuove molecole.

Classificazione ai sensi del TULPS Tutte le sostanze e gli oggetti esplosivi sono classificati ai sensi del TULP in funzione della loro pericolosità dalla I alla V categoria che è la meno pericolosa. I polveri ; II dinamiti ; III detonanti ; IV artifici ; V munizioni di sicurezza.

Il D.Lgs. 152/06 Testo Unico Ambientale Il D.Lgs. 152/06 raccoglie le disposizioni vigenti in materia ambientale suddividendole in sezioni che vanno dalla valutazione di impatto ambientale, alla tutela delle acque, dell'aria, del suolo, etc. La gestione dei scarti con caratteristiche esplosive è demandata alla IV sezione

D.Lgs. 152/06 e rifiuti esplosivi esclusioni All'art. 185(1) Limiti al campo di applicazione 1. Non rientrano nel campo di applicazione della parte quarta del presente decreto: a) le emissioni costituite da effluenti gassosi emessi nell atmosfera; b) in quanto regolati da altre disposizioni normative che assicurano tutela ambientale e sanitaria: 1) le acque di scarico, eccettuati i rifiuti allo stato liquido; 2) i rifiuti radioattivi; 3) i materiali esplosivi in disuso;...omesso... (1) Articolo sostituito dal D.Lv. 16 gennaio 2008, n. 4

D.Lgs. 152/06 e rifiuti esplosivi Nell'esclusione dell'articolo 185 naturalmente vi sono tutti quei prodotti classificati ai sensi del TULPS; in quanto soggetti ad una disposizione specifica (Per semplicità, diamo una elemento di valutazione, tutto ciò che ricade nella Cat. 1 dell'adr è anche un esplosivo ai sensi del TULPS ma, non è esaustivo). Restano soggetti al D.Lgs. 152/06 tutti quei prodotti che hanno caratteristiche esplosive (vedasi allegato I), cioè che siano più sensibili del DINITROBENZENE o che abbiano contenuto o presentano tracce.

D.Lgs. 152/06 e rifiuti esplosivi classificazione Le direttive europee classificano i rifiuti con una codifica Codice Europeo Rifiuti (CER); il produttore ha l'onere di classificare il rifiuto con il CER e la classe di pericolo; 16 04 esplosivi di scarto munizioni di scarto 16 04 02 * fuochi artificiali di scarto 16 04 03 * altri esplosivi di scarto 16 04 01*

D.Lgs. 152/06 e rifiuti esplosivi classificazione I CER 16.04.01 ed il 16.04.02 in Italia non possono esistere in quanto soggetti ad altre normative. Il CER 16.04.03 può essere attribuito solo a quei prodotti che hanno una sensibilità agli urti, e alle fiamme più del dinitrobenzene. L'utilizzo dei CER 15.01 Imballaggi per i materiali sporchi da sostanze esplosive è sconsigliabile in quanto potrebbe esporre il produttore a delle responsabilità in caso di incidente durante il trasporto o presso l'impianto di destino.

D.Lgs. 152/06 e rifiuti esplosivi classificazione La caratteristica di pericolo da attribuire è in funzione del pericolo e se il materiale risolta più sensibile del dinitrobenzene, naturalmente è da attribuire il codice H1 ma, è opportuno che venga certificata da un chimico.

Riassumiamo Scarto Soggetto al TULPS: Licenza di trasporto prefettizia per la movimentazione; Classificazione ADR del prodotto; Mezzo di trasporto omologato ai sensi della classe 1 ADR tranne nei casi di esclusione parziale o totale; Destino presso Cantiere di scaricamento autorizzato ai sensi del TULPS; Trasporto effettuato con un normale DDT; Verbale di distruzione redatto dal titolare della Licenza: Soggetto al D.Lgs. 152/06: Trasporto effettuato con l'iscrizione all'albo smaltitori Cat. 5; Emissione del Formulario di Identificazione del Rifiuto FIR; Ritorno della 4 copia del FIR;

CONCLUSIONI Gestire uno scarto con caratteristiche esplosive è abbastanza difficoltoso in quanto si è a confine con due normative specifiche e molto tecniche oltre all'eventuale norma ADR. Saremo lieti di supportarvi nella giusta classificazione ed eventualmente se lo vorrete anche nella fornitura del servizio di trasporto e distruzione.