AUDIZIONE AEEG ROMA 18 SETTEMBRE 2013



Documenti analoghi
Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica

Strategia Energetica Nazionale: per un energia più competitiva e sostenibile

FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO

Milano, 3 giugno 2015 Il Sistema Elettrico Nazionale tra passato, presente e futuro CONCLUSIONI

Indagine conoscitiva sui prezzi dell energia elettrica e del gas come fattore strategico per la crescita del sistema produttivo del paese

Le prospettive del settore dell energia in Sardegna: quali modelli di utilizzazione, quali vettori e quali infrastrutture

DOCUMENTO DELLA CGIL E DELLA FILCTEM-CGIL CONSEGNATO PER L'AUDIZIONE DELL'AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS (20 settembre 2012)

ATTO COMUNITARIO COM (2011) 658 IN MATERIA INFRASTRUTTURE

Prospettiveper ilmercatodel gas

Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico

OSSERVAZIONI il settore industriale

IL RUOLO DELLE POMPE DI CALORE PER INTEGRARE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA. Roma, 9 dicembre Relatore Fernando Pettorossi Assoclima

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Il potenziale di risparmio al 2012 col meccanismo dei certificati bianchi

Convegno su Riforma Tariffe Elettriche

fiscalità imposte erariali sull energia elettrica (accise), dell IVA e degli oneri generali del sistema elettrico*,

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica

Quadro dei consumi energetici

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

Fraterni saluti. - A tutte le strutture UIL. IL SEGRETARIO CONFEDERALE (Paolo Carcassi) All./1

Indice di rischio globale

Analisi e riflessioni sulle tendenze e la regolamentazione del mercato energeticoambientale

L energia. La riqualificazione e l efficienza. energetica: obiettivi ambientali e obblighi

Bolletta 2.0 Guida alla lettura delle voci di spesa per i clienti serviti in regime di tutela

Il Piano di Sviluppo della RTN per l utilizzo e

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO (POI)

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia

STABILIMENTO DI TARANTO. Febbraio Allegato D10

Le sfide per le energie verdi sulla strada verso la grid parity

La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani Risultati raggiunti e agenda futura

Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico

Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia

La Strategia Energetica Nazionale. I contenuti. Giuseppe Astarita FEDERCHIMICA

Lo scenario energetico in Italia

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

Bilancio Consolidato e Separato

L efficienza energetica in edilizia

Il significato della cogenerazione efficiente

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

Efficienza è ricchezza. Senza efficienza non c è ricchezza

Approcci e strategie per il risparmio energetico. Amministratore Delegato di Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A.

Milano, 4 giugno 2015 Le politiche energetiche ambientali: nuovi obiettivi occupazionali Lavoro Formazione Sicurezza INTRODUZIONE

Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare

Energia elettrica da fonti rinnovabili: l obiettivo per l Italia del 33% al 2020

FINANZIARIA Energia.

Elettricità: la bolletta trasparente

SEGNALAZIONE DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS AL PARLAMENTO E AL GOVERNO IN ORDINE AD ALCUNI EFFETTI DELL ART

La policy incentivante non è stata priva di errori, in cui sono incorsi anche altri Paesi, spesso per rompere le forti inerzie d avvio.

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE

AUTOCONSUMO ELETTRICO: UN NUOVO FUTURO PER IL FOTOVOLTAICO

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Crescita dell occupazione in un economia sostenibile Ruolo della PA

LO STORAGE DI ELETTRICITÀ E L'INTEGRAZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI NEL SISTEMA ELETTRICO

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013

Sviluppo e nuove tecnologie: quale regolazione. Alberto Biancardi

Ritorno all'energia nucleare. Una scelta sbagliata per l'italia

QUARTA CONFERENZA SULL EFFICIENZA ENERGETICA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

L energia motore o freno delle PMI

Il punto sul Fotovoltaico in Italia

Il mercato mobiliare

BIOMASTER Meeting 15 giugno 2012

Liberalizzazione del mercato elettrico: chi tutelerà famiglie e consumatori

La situazione dell efficienza energetica in Italia Andamento dell efficienza energetica del Paese Italia e per settore

FederIdroelettrica. Principali novità regolatorie in materia di generazione distribuita

EXECUTIVE SUMMARY PUNTI CHIAVE

Italia Rinnovabile verso l Europa 2020 situazione e prospettive. Pierluigi Adami, coord scientifico Esecutivo nazionale Ecodem

Energia: da ottobre elettricità +3,4%, gas +2,4%, ma nel 2015 risparmi per 60 euro

Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA

QUADRO DI PROGRAMMAZIONE PER UNA POLITICA ENERGETICA REGIONALE

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

Workshop Energia Elettrica

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010

L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020

L efficienza energetica in edilizia

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030

Celle a combustibile, la rivoluzione parla italiano con SOLIDpower

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014

Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione

Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca

Efficienza per pianificare l energia

Generazione distribuita, trend di crescita e forte sviluppo dei piccoli impianti FV

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Club Alpino Italiano Parco delle Groane - 13 giugno CONVEGNO ENERGIA DALL ACQUA IN MONTAGNA: costi e benefici

INCONTRO DI ROMA DEI MINISTRI DELL ENERGIA DEL G7 INIZIATIVA DELL ENERGIA DEL G7 DI ROMA PER LA SICUREZZA ENERGETICA DICHIARAZIONE CONGIUNTA

Michela Gallo. CE.Si.S.P. Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti Università di Genova. Pavia

Roma, 27 maggio 2014

Aspetti regolatori per gli accumuli energetici. Federico Luiso

Costruzioni, investimenti in ripresa?

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli,

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

Transcript:

AUDIZIONE AEEG ROMA 18 SETTEMBRE 2013 Documento della Cgil Nazionale e della Filctem Nazionale Cinque anni di recessione economica hanno determinato la contrazione della richiesta elettrica nazionale che nel solo 2012 si è ridotta di oltre 2% e nel periodo gennaio-agosto 2013 è scesa ulteriormente. Il quadro negativo della domanda ha influenzato la forte riduzione registrata dalla produzione termoelettrica in particolare dei cicli combinati, che negli ultimi quattro anni è scesa del 21%, mentre in controtendenza si è avuta una grande espansione della produzione elettrica rinnovabile che è cresciuta del 63% per la politica di forte incentivazione. L'apporto crescente della produzione rinnovabile ha avuto riflessi positivi sulla riduzione delle emissioni di CO 2 (- 18 milioni di ton. nel 2011) e sulla diminuzione dei costi delle importazioni di combustibili fossili (- 2,5 miliardi di euro nel 2011) confermandosi come uno degli strumenti più validi per ridurre la dipendenza energetica che nel 2012 è scesa per la prima volta sotto l'80%. A fronte di risultati positivi per il sistema paese gli alti incentivi per lo sviluppo delle FER hanno contribuito all'appesantimento del costo finale dell'energia elettrica. L'attuale differenziale di costo dell'energia elettrica con gli altri paesi europei non è più sopportabile per i consumatori sia domestici che industriali e costituisce un freno per la ripresa economica del paese. Gli incentivi, stimati in 10-12 miliardi di euro l'anno per venti anni, 1

rendono necessario un intervento di rimodulazione temporale delle agevolazioni già in corso che insieme alla revisione delle altre componenti fiscali e parafiscali dovrà contribuire a ridurre il peso delle bollette e rendere più competitivo il sistema, come indicato nel documento di Cgil Cisl Uil e Confindustria firmato a Genova il 2 di settembre u.s. Suscita invece forte perplessità la proposta per l'emissione di bond (decreto Fare bis) destinati a coprire nei prossimi anni parte degli oneri per gli incentivi rinnovabili, poiché mantiene, aumentandoli, i costi a carico del sistema elettrico e dei consumatori e scaricherebbe sulle prossime generazioni decine di miliardi di debito tariffario e relativi interessi monetari. Pur salvaguardando gli impegni sottoscritti dagli investitori, per non perdere di credibilità internazionale con provvedimenti retroattivi, è necessario individuare meccanismi per conseguire la sostenibilità economica delle FER, tenuto conto che è una delle componenti essenziali se si considera prioritaria la riduzione del costo dell'energia elettrica. Sarà importante la scelta delle misure di accompagnamento alla grid parity, misure che hanno lo scopo principale di promuovere la piena integrazione delle diverse fonti sul mercato e sulla rete. La transizione verso un nuovo modello energetico, in atto nei maggiori paesi industrializzati, per essere attuata senza pesanti traumi ha necessità di una efficace azione di governo per superare gli squilibri e le contraddizioni, sia economiche che sociali, che sono emerse con evidenza negli ultimi anni con la insufficiente gestione del sistema elettrico. Migliaia di posti di lavoro sono a rischio nel termoelettrico perchè lo 2

sviluppo di un nuovo modello energetico non comporta automatismi occupazionali tra la riduzione dell'attività termoelettrica e lo sviluppo della produzione rinnovabile, richiedendo di intervenire sulle criticità che si sono aperte nel paese. Gli accordi siglati tra aziende e sindacati, tesi a ridurre l'impatto sociale con la gestione delle eccedenze occupazionali, non possono sostituire l'azione del Governo che deve fornire risposte di politica industriale, di politica sociale, di formazione professionale nel nuovo paradigma, con garanzie sui livelli occupazionali e di politica energetica con la riduzione dei costi del kwh e la garanzia di approvvigionamento. In modo prioritario occorre superare l'attuale squilibrio tra sviluppo delle rinnovabili e l'insufficiente azione per la crescita dell'efficienza energetica che è il principale strumento per realizzare un sistema a basse emissioni di CO2, con ridotti consumi energetici, capace di determinare importanti ricadute economiche ed occupazionali per le industrie nazionali, in particolare quelle del settore manifatturiero. Il confronto tra la quantità di risorse impegnate nella espansione delle FER e quelle utilizzate per stimolare l'efficienza fornisce la misura di questo squilibrio che ha abbassato l'efficacia delle politica di riduzione delle emissioni e aumentato i costi per il sistema energetico. In tal senso occorre la definizione di un piano strutturale di sostegno per l'efficienza energetica e le rinnovabili non elettriche (termiche, biorcarburanti) che favorisca lo sviluppo delle filiere nazionali invertendo una tendenza consolidata negli ultimi anni che ha visto una insufficiente ricaduta industriale sulle nostre imprese. Un piano che stimoli la ripresa 3

degli investimenti nel settore e che costituisca una opportunità di crescita e di riconversione per il nostro sistema industriale, come indicato anche nell'avviso Comune sull'efficienza energetica firmato da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria il 21 dicembre 2011. Un ulteriore punto di criticità per la crescita della produzione elettrica rinnovabile, secondo le prospettive indicate nella SEN, è quello dello sviluppo adeguato delle reti elettriche attive che consentiranno di utilizzare pienamente la capacità produttiva rinnovabile riducendo i costi di sistema. Il miglioramento dell'assetto delle reti di trasmissione e di distribuzione dell'energia elettrica rappresenta una concreta possibilità di investimenti e di sviluppo del sistema industriale contribuendo in modo significativo alla ripresa economica. In tal senso è apprezzabile lo sforzo dell'autorità teso a determinare il rispetto delle scadenze nella realizzazione delle infrastrutture strategiche oggetto di incentivazioni. Altrettanta attenzione va posta al mantenimento della capacità di sviluppare investimenti da parte delle imprese che operano sulle reti (1,5 miliardi di euro/anno) per il mantenimento della qualità del servizio e per le ricadute occupazionali che si determinano su territorio. La forte penetrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico ha accresciuto i rischi di sbilanciamento sulla rete con un costo economico per gli utenti a causa della loro natura intermittente (in particolare dell'eolico e del fotovoltaico). Tale costo dovrebbe essere coperto anche con il contributo dei produttori delle rinnovabili, escludendo le utenze domestiche e le piccole imprese. 4

E' necessario realizzare forti interventi strutturali per ridurre i rischi sulla rete consentendo una gestione programmata dei flussi di produzione da eolico e fotovoltaico e un migliore utilizzo del parco termoelettrico, in primo luogo dei cicli combinati che svolgono anche una funzione di equilibrio per le loro caratteristiche tecniche di flessibilità. Anche nella prospettiva ravvicinata dell'impiego di sistemi di accumulo con batterie è indubbio che la garanzia di stabilità della rete è principalmente affidata, ancora per un lungo periodo, ad una gestione efficiente ed equilibrata del parco termoelettrico. La riserva termoelettrica, in particolare i cicli combinati, dovrà essere correttamente dimensionata per assicurare la continuità del servizio e la stabilità. Per questo si rende necessario ridefinire le regole del mercato della capacità, riconoscendo la sua strutturalità per gli impianti termoelettrici essenziali per la sicurezza del sistema e per i servizi di flessibilità. La recente delibera dell'aeeg può essere un punto di equilibrio per il futuro assetto del mercato elettrico cercando di garantire la capacità produttiva di energia elettrica nel lungo periodo evitando criticità in termini di sicurezza anche a riguardo allo sviluppo delle Fer e allo stesso tempo assicurare i consumatori dal possibile rischio-prezzi determinato dagli inevitabili costi dell'operazione che entrerà nel concreto, secondo la proposta, non prima del 2017. E' assolutamente necessario conciliare lo sviluppo delle FER con la generazione termoelettrica che nella prospettiva di una ripresa economica, con una crescita dei consumi elettrici, e la chiusura degli impianti più obsoleti, vedrà comunque una riduzione della attuale overcapacity. 5

La possibilità di orientare parte della produzione elettrica verso i mercati europei è legata alla riduzione dei costi di produzione oggi non competitivi. Per questo dovrà consolidarsi l'attuale tendenza alla riduzione del costo del gas con un allineamento tendenziale ai costi europei, essendo questa la condizione prevalente per una ripresa della produzione elettrica con cicli combinati. In tale prospettiva può avere un senso detassare l'elettricità( nel rispetto delle regole Comunitarie) destinata all'esportazione abbattendo il prezzo di un 10-15%. Tale scelta può essere rafforzata dalla prospettiva di ridurre le importazioni elettriche (oggi il 13% circa) così come indicato dalla SEN (al 7-10%). Oltre alla ripresa industriale le condizioni di una moderata crescita dei consumi sono legate all'utilizzo dell'energia elettrica in settori dove si possono determinare condizioni di miglioramento ambientale e di efficienza energetica: forni elettrici per la siderurgia al posto di quelli termici; mobilità elettrica su ferro e gomma; sistemi ad alta efficienza energetica (pompe di calore). La necessità di integrare i diversi sistemi di produzione elettrica (rinnovabili, fossili) non è dettata solo da esigenze di governo della crisi termoelettrica, ma anche dalla necessità di programmare al 2020 e al 2030 la transizione dall'utilizzo del carbonio, come indicato dalla UE, dando maggiori certezze sul mix di combustibili necessario in relazione all'andamento dei consumi e allo sviluppo delle opere di infrastrutturazione energetica. 6

La politica di diversificazione dei combustibili richiede di guardare allo sviluppo delle tecnologie di sequestro e stoccaggio della CO2 con un'ottica più larga di quella finalizzata all'uso del carbone, poiché queste costituiscono una opportunità per la ricerca e per il sistema produttivo di realizzare sistemi complessi applicabili a differenti tipologie di impianti industriali e ai diversi combustibili fossili (metano incluso). In questo quadro il carbone, secondo le indicazioni della SEN al 2020, continuerà a svolgere una funzione limitata, con il mantenimento degli impianti in essere, ma di valore strategico per la diversificazione e il contenimento dei costi di generazione, come avviene anche in altri paesi industriali europei. La transizione verso il nuovo modello di generazione distribuita nonostante i pesanti cali dei consumi indotti dalla crisi, resta con tutta evidenza affidata al gas, per cui non è eludibile il problema dello sviluppo in Italia e dell'integrazione a livello europeo delle infrastrutture gasiere (rigassificatori di GNL, gasdotti internazionali e nazionali, strutture di stoccaggio). Ciò deve conseguire un sensibile miglioramento delle condizioni di sicurezza di approvvigionamento e contribuire alla riduzione del costo del gas diversificando gli approvvigionamenti e utilizzando il mercato Spot sullo scenario internazionale. La riduzione del costo del gas, che resta un obiettivo strategico, ha ottenuto importanti risultati a partire dal 2012, come segnala la relazione del Presidente Guido Bortoni, con una riduzione dello spread di prezzo tra il mercato spot nazionale e quello delle borse europee. Segno che anche in Italia si sta formando un mercato spot che, congiuntamente alla integrazione regolatoria a livello europeo, ha consentito lo sviluppo della 7

concorrenzialità rispetto ai contratti di lungo periodo, determinando un primo e importante effetto di separazione del prezzo del gas italiano da quello del petrolio. Occorre consolidare questi importanti risultati anche in un ottica di integrazione europea in grado di ridurre l'attuale differenziale di costo tra il gas europeo e quello americano determinato dalla espansione dello shale-gas. La costruzione del mercato europeo del gas con una comune politica infrastrutturale e della regolamentazione del mercato, deve determinare la riduzione del carico fiscale che grava sulla materia prima. Nel nostro Paese è necessaria una significativa riduzione della eccessiva fiscalità del gas che contribuisce al declino della domanda e rallenta la ripresa economica. In particolare occorre equiparare al 10% l'aliquota IVA sui consumi di gas, sia per uso termico che per uso cucina. Sul versante distribuzione del gas evidenziamo con preoccupazione l'ulteriore slittamento dei tempi attuativi della riforma che si manifesta con i ritardi non tollerabili sull'apertura delle gare. Il ribasso significativo dei prezzi all'ingrosso del mercato elettrico nel 2013, determinato dal calo della domanda, dalla riduzione del costo del gas e dall'apporto delle rinnovabili a costo marginale pari a zero, non ha prodotto la riduzione dei prezzi finali per il consumatore a causa del peso delle componenti fiscali e parafiscali delle bollette elettriche. Come 8

diventa indispensabile riprogettare la programmazione delle fasce orarie di costo per le utenze domestiche oggi non indicative dei nuovi margini di mercato. E' necessario quindi intervenire in modo significativo sia riducendo l'iva che gli oneri di sistema, a partire da quelli di dispacciamento che risultano più elevati rispetto alla media degli altri paesi europei. Riteniamo importante la decisione dell'autorità circa la necessità di riorganizzare la tariffa elettrica domestica considerando l'interesse sociale che ricopre. Riorganizzazione a cui non dovrebbe essere estraneo un intento di salvaguardia delle fasce sociali più deboli. In tal senso rinnoviamo la nostra preoccupazione circa l'insufficiente ambito di applicazione dei bonus elettricità e gas a fronte di una povertà sempre più diffusa a causa della crescita della cassa integrazione e della perdita di posti di lavoro. Forse sarebbe utile una nuova campagna informativa e pubblicitaria compreso lo snellimento burocratico per attingere all'incentivo. Solo partendo da questo contesto è possibile valutare gli effetti di una riduzione della progressività della tariffa elettrica. Per ultimo una considerazione sull'assetto attuale del mercato elettrico. La situazione che si è determinata, con il calo drastico dei consumi e la crescita esponenziale delle fonti dispacciate prioritariamente (FER) ha alterato il rapporto fra fra domanda e offerta privando il mercato elettrico, già di per se rigido, di quella contendibilità che doveva garantire la riduzione dei costi finali. E' quindi indispensabile una riflessione più ampia che partendo dai fondamentali riconsideri le esigenze del sistema Paese per i necessari adeguamenti. 9