Luana Montesi Risorse on line per la ricerca storica contemporanea



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Luana Montesi Risorse on line per la ricerca storica contemporanea Estratto da: Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia, XL-XLI 2007-2008, Macerata, eum, 2011, pp. 381-391.

Luana Montesi Risorse on line per la ricerca storica contemporanea 1 Con il presente saggio ci si propone di offrire, più che una ricostruzione del dibattito teorico che ha accompagnato fin dal suo nascere la questione relativa al rapporto tra lo storico ed Internet 2, un analisi ed una conseguente valutazione critica della consistenza dell offerta on line in lingua italiana relativamente al settore della storia contemporanea 3. Di fronte al proliferare di siti e portali di argomento storico, si avverte infatti la necessità di proporre un approccio pragmatico alla rete capace di fornire alcune mappe di orientamento che possano permettere di sfruttare con maggiore criticità le innumerevoli potenzialità offerte dal web. Oggetto di riflessione, pur nella consapevolezza dell impossibilità di offrire una rassegna esauriente di tutte le risorse elettroniche concernenti il nostro settore di studio, sarà pertanto l analisi della trasposizione in rete dei tradizio- 1 I siti web citati nel presente lavoro sono stati consultati per l ultima volta il 22 novembre 2008. 2 Tale dibattito ha visto alternarsi a momenti di entusiasmo tecnologico acritico, vere e proprie manifestazioni di radicale scetticismo circa l utilizzo del nuovo medium. La prima sistematizzazione del nuovo scenario inauguratosi in seguito all avvento di Internet è stata formulata da Rolando Minuti, Internet e il mestiere di storico. Riflessioni sulle incertezze di una mutazione, in «Cromohs», VI, 2001, <http://www.cromohs.unifi.it/6_2001/rminuti.html>, saggio di cui offre una esauriente trattazione Filippo Ciocchetti, Internet e il mestiere di storico : a proposito di una recente pubblicazione, in «Memoria e Ricerca», n.s., 15, 2004, <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules. php?name=mr&op=body&id=297>. Sull incontro tra storiografia e computer si rimanda ai diversi saggi presenti nel volume di Simonetta Soldani, Luigi Tomassini (a cura di), Storia&Computer. Alla ricerca del passato con l informatica, Milano, Bruno Mondadori, 1996 e al testo di Oscar Itzcovich, L uso del calcolatore in storiografia, Milano, Franco Angeli, 1993. 3 Si vedano Guido Abbattista, Problemi di valutazione delle risorse telematiche per la ricerca storica, <http://www.storia.unifi.it/_storinforma/ws/biblio/abbattista%20-%20valutazione.rtf> e Elena Boretti, Valutare Internet. La valutazione di fonti di documentazione web, <http://www.aib.it/aib/ contr/boretti1>. Sulla rete come strumento di produzione e di comunicazione di saperi storici utile Filippo Ciocchetti, Le guide alle risorse storiche online: una rassegna critica, in «Cromohs», VII, 2002, <http://www.cromohs.unifi.it/ita/index.html>. Per una sitografia dedicata alla storia contemporanea è di fondamentale importanza Serge Noiret, Percorsi web. Storia contemporanea, «L Informazione Bibliografica», XXVIII, 1, gennaio-marzo 2002, pp. 95-114.

382 Luana Montesi nali strumenti di mediazione del sapere 4 : le banche dati bibliografiche, i cataloghi e i metacataloghi bibliotecari, le riviste elettroniche, i motori di ricerca e i portali disciplinari 5. La motivazione e l interesse nei confronti di questa tematica derivano dalla convinzione che la trasformazione delle strategie e delle tecniche comunicative ha cambiato le modalità di accesso alla documentazione utile per la ricerca e ridefinito gli stili di comunicazione dei risultati della stessa (grazie, ad esempio, al processo di condivisione di dati e strumenti sia nella fase di impostazione del lavoro, sia in quella di elaborazione e di comunicazione dei risultati attraverso la diffusione di versioni provvisorie di saggi) 6. Lo storico di oggi, infatti, è sempre più chiamato a porsi in relazione con rinnovate pratiche di ricerca che lo inducono a confrontarsi con saperi e competenze un tempo esclusive di altre professioni intellettuali. Ma se il processo di «democratizzazione» della cultura storica avviatosi in seguito all aumento di siti tematici di interesse storico, da una parte ha favorito la diffusione e la moltiplicazione dei centri produttori di informazioni e del sapere storiografico in ambiti extra accademici avviando, come sostiene Peppino Ortoleva, «un processo di socializzazione del lavoro intellettuale che trasforma le gerarchie tra storici, archivisti e bibliotecari» 7, dall altro ha privato la storia di quella necessaria mediazione culturale offerta dagli operatori specializzati sopra citati, rischiando di configurarla «come un insieme di narrazioni talvolta proposte acriticamente» 8. Per ovviare a questo inconveniente, appropriarsi di strumenti di ricerca e di valutazione delle risorse disponibili diventa indispensabile per continuare a garantire la scientificità del «mestiere di storico». 4 Stefano Vitali, Passato digitale. Le fonti dello storico nell era del computer, Milano, Bruno Mondadori, 2004, p. 1. 5 La tematica inerente gli archivi storici, le istituzioni e le associazioni di storia contemporanea, ormai presenti in rete ed in grado di offrire, nei rispettivi siti, materiale utile per la ricerca, sarà oggetto di un successivo saggio. Le questioni metodologiche che i prodotti editoriali digitali presenti on line pongono allo storico che voglia utilizzarli come fonti, data la specificità della tecnologia che li ha generati e che li conserva, necessita infatti una trattazione esclusiva e dedicata. 6 Il tema fu trattato nel corso di un Seminario SISSCO (Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea) dal titolo Linguaggi e siti: lo storico on line, che si svolse dal 6 all 8 aprile 2000 presso l Istituto Universitario Europeo di Badia Fiesolana e l Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Studi Storici e Geografici. Per l elenco degli interventi, alcuni consultabili on line, si veda <http://www. sissco.it/index.php?id=326>. 7 Peppino Ortoleva, Presi nella rete? Circolazione del sapere storico e tecnologie informatiche, in Soldani-Tomassini (a cura di), Storia&Computer, cit., pp. 64-82; Peppino Ortoleva, La rete e la catena. Mestiere di storico al tempo di Internet, «Memoria e Ricerca», n. s., 3, 1999, <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules.php?name=mr&op=body&id=76>. Utile anche il saggio di Carlo Spagnolo, Stefano Vitali, Introduzione, in Antonino Criscione, Serge Noiret, Carlo Spagnolo, Stefano Vitali (a cura di), La Storia al tempo di Internet. Indagine sui siti italiani di storia contemporanea, Bologna, Pàtron Editore, 2004, pp. 11-14. 8 Ezio Raimondi, Presentazione, in Criscione, Noiret, Spagnolo, Vitali (a cura di), La Storia al tempo di Internet, cit., p. 9.

Risorse on line per la ricerca storica contemporanea 383 Quando ci si appresta a svolgere qualsiasi attività di ricerca è necessario effettuare una preliminare indagine di tipo bibliografico che fornisca un quadro dettagliato di ciò che è stato pubblicato sull argomento oggetto del nostro studio. Nello svolgimento di questa attività lo storico, oggi, ha a disposizione alcuni strumenti on line di particolare utilità quali le banche dati bibliografiche e i cataloghi e metacataloghi bibliotecari. Le banche dati bibliografiche sono un insieme di informazioni elettroniche organizzate e indicizzate al loro interno in modo da poter essere fruibili da parte di qualsiasi utente 9. È di fondamentale importanza, per iniziare una ricerca storica dalla bibliografia, la Bibliografia Storica Nazionale pubblicata dalla Giunta Centrale per gli Studi Storici fin dal 1942 e on line dal 2000 10 con l obiettivo di offrire un censimento annuale della produzione storiografica pubblicata in Italia anche in lingua straniera (comprendente sia monografie e atti di convegni, sia articoli pubblicati in riviste specializzate). Oltre ad utilizzare le bibliografie, lo storico si avvale anche, soprattutto se effettua una ricerca «per soggetto», dei cataloghi bibliotecari che permettono di localizzare i testi utili 11. Sebbene a questo tipo di strumento facciano ricorso non solo gli storici bensì l intera comunità di studiosi, tanto da far ritenere che la riflessione su questi strumenti appartenga più all ambito biblioteconomico che a quello prettamente storiografico, è fuor di dubbio che è proprio questo servizio, di cui sarebbe difficile non riconoscere l utilità, ad essere stato maggiormente fatto proprio dagli storici. Oggi la rete ci permette di consultare i cataloghi on line grazie all OPAC SBN 12 (On Line Public Access Catalogue), un software costituito da un database dotato di un proprio motore di ricerca e di una interfaccia di accesso ai dati in esso archiviati. Effettuare una ricerca attraverso l OPAC da un semplice computer connesso alla rete, dato che l accesso è pubblico, ci permette quindi di visionare, tenendo ben presente il criterio di catalogazione adottato dalle singole biblioteche 13, le schede catalografiche degli enti aderenti al Siste- 9 Pierluigi Giovannucci, Banche dati: definizione, tipologia, accesso, in Luisa Meneghini (a cura di), Ricerca storica e informatica: un manuale d uso, Roma, Bulzoni, 2007, pp. 37-50. 10 Vero e proprio repertorio della memoria storiografica italiana suddiviso in periodi, aree tematiche e ambiti geografici, la Bibliografia offre in rete uno spoglio parziale comprendente 47.450 schede (questo dato, si legge nel sito, è aggiornato al 3 novembre 2008): <http://www.giunta-storica-nazionale. it/bibliografia.htm>. 11 In realtà va detto, accogliendo la tesi di Vitali, Passato digitale, cit., p. 84, che i cataloghi vengono sempre più utilizzati anche come strumenti di orientamento bibliografico, riducendo così la distanza che li separa dai repertori bibliografici. Utile, in questa direzione, Luisa Meneghini, Cataloghi e metacataloghi bibliotecari, in Meneghini (a cura di), Ricerca storica e informatica: un manuale d uso, cit., pp. 23-35. 12 <http://www.sbn.it>. 13 Molte biblioteche italiane, a differenza di quelle straniere, hanno infatti messo in rete solo il patrimonio librario più recente, lasciando in versione cartacea i fondi antichi. Pertanto, conoscere il criterio seguito dalle singole istituzioni è fondamentale per evitare di non trovare nell OPAC testi che

384 Luana Montesi ma Bibliotecario Nazionale, la rete delle biblioteche italiane che raggruppa biblioteche statali (tra cui le due Biblioteche Nazionali Centrali di Roma e Firenze), comunali, universitarie, di accademie, di istituzioni pubbliche e private operanti in diversi settori disciplinari ed organizzate in poli locali 14. Nel caso la ricerca per mezzo dell OPAC non risultasse in grado di fornire i risultati attesi, può essere necessario ricorrere ai metacataloghi bibliotecari (o MetaOpac nazionali), strumenti dotati di una struttura piuttosto complessa che permette loro di effettuare interrogazioni cumulative su più cataloghi in linea contemporaneamente. Per l Italia assume una rilevante importanza il MAI 15, MetaOpac Azalai Italiano, nato nel 1999 dalla collaborazione tra l AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e il CILEA (Consorzio Interuniversitario Lombardo per l Elaborazione Automatica) con lo scopo di affiancarsi ai due grandi cataloghi collettivi italiani (SBN e ACNP 16, cioè Catalogo Italiano dei Periodici). Poiché il MAI interroga contemporaneamente molti cataloghi, può essere opportuno utilizzarlo per cercare documenti posseduti da poche biblioteche e che non si è riusciti a trovare in altri cataloghi di biblioteche vicine al luogo in cui ci si trova o nei grandi cataloghi collettivi italiani. In effetti, cercando nel MAI documenti comuni, si correrebbe il rischio di trovare molte risposte che risulterebbe oltremodo scomodo esaminare. La comunicazione scientifica dell attività di ricerca transita oggi anche attraverso le riviste elettroniche, ossia tutte quelle pubblicazioni periodiche che scelgono esclusivamente, per la loro diffusione, il supporto digitale assicurandosi così una maggiore rapidità nella comunicazione dei risultati della ricerca rispetto a quanto si possa ottenere con le pubblicazioni cartacee e, conseguentemente, una più ampia circolazione degli stessi. Va altresì detto che le pubblicazioni digitali hanno anche il vantaggio, in alcuni casi, di permettere l estensione della ricerca e di sollecitare i lettori ad una qualche forma di contatto con l autore dello studio 17. invece sono effettivamente in possesso della biblioteca ma non sono stati ancora riversati nel catalogo elettronico. Riccardo Ridi, Biblioteche in linea, in Guido Abbattista, Andrea Zorzi (a cura di), Il documento immateriale. Ricerca storica e nuovi linguaggi (edizione on line), in L Indice dei libri del mese, maggio 2000, Dossier n. 4, <http://lastoria.unipv.it/dossier/index.htm>. 14 Sugli OPAC esiste una vasta letteratura critica. Per un primo inquadramento di carattere generale si veda Fabio Metitieri, Riccardo Ridi, Ricerche bibliografiche in Internet: strumenti e strategie di ricerca, Opac e biblioteche virtuali, Milano, Apogeo, 1998; Fabio Metitieri, Biblioteche in rete: istruzioni per l uso, Roma-Bari, Laterza, 2006. Senz altro utile il sito dell AIB (Associazione Italiana Biblioteche), <http://www.aib.it> e in particolare il manuale in linea di Alberto Petrucciari, Riccardo Ridi, Guida alle fonti d informazione della bibioteconomia in rete, <http://www.aib.it/aib/editoria/gfir.htm> e il saggio di Claudio Gnoli, Gli Opac. Una guida per il pubblico all utilizzo dei cataloghi in linea, <http://www. aib.it/aib/contr/gnoli1.htm>. Per gli OPAC italiani: <http://www.aib.it/aib/lis/opac1.htm>. 15 <http://www.aib.it/aib/opac/mai2.htm3>. 16 <http://acnp.cib.unibo.it/cgi-ser/start/it/cnr/fp.html>. 17 Michele Santoro, Pubblicazioni cartacee e pubblicazioni digitali: quale futuro per la comunicazione scientifica?, «Memoria e Ricerca», n. s., 8, 2001, <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules.

Risorse on line per la ricerca storica contemporanea 385 Tra le riviste elettroniche, una prima e necessaria distinzione va fatta tra quelle che sono una versione elettronica di originali periodici cartacei 18, quelle che on line offrono solo indici e abstracts 19, e i periodici esclusivamente digitali 20. Prendendo in considerazione solo questi ultimi, indubbiamente diffusi anche in Italia sebbene la pratica della ricerca e della comunicazione storica sia ancora ancorata ai riferimenti tradizionali consolidatisi nel dominio cartaceo 21, non si può non citare «Cromohs», Cyber Review of Modern Historiography 22, la prima rivista interamente elettronica dedicata alla storia della storiografia moderna (comprendente anche quindi l età contemporanea), nata nel 1995 dall incontro tra Rolando Minuti dell Università di Firenze e Guido Abbattista dell Università di Trieste con l obiettivo di promuovere l uso della rete per l informazione, la circolazione della produzione scientifica e la comunicazione con riferimento alle tematiche relative alla cultura storica dell età moderna 23. Sono sorte invece all interno del Dipartimento di Discipline Storiche dell Università di Bologna due distinte riviste elettroniche, entrambe ricche di php?name=mr&op=body&id=255>. Sul punto si veda anche Mario Caricchio, Paola Volpini, Sulla comunicazione storica in rete. Note per una riflessione dai «Cantieri di storia contemporanea», «Storia e Futuro», n. 10, febbraio 2006, <http://www.storiaefuturo.com/it/numero_10/laboratorio/5_comunicazione-storica-in-rete ~167.html>. 18 Come è il caso dell edizione elettronica della rivista «Il mestiere di storico. Annale SISSCO», <http://www.sissco.it/index.php?id=10> che viene reso disponibile nel sito della Società dopo essere stato pubblicato in versione cartacea, e dei «Quaderni della SISSCO», <http://www.sissco.it/index. php?id=215>. 19 Il riferimento è a «Contemporanea», edita da Il Mulino, «Passato e presente», edita da Franco Angeli, e nell ambito degli studi di genere «Genesis», rivista della Società Italiana delle Storiche, edita da Viella. 20 Marco Mondini, Periodici elettronici, in Meneghini (a cura di), Ricerca storica e informatica: un manuale d uso, cit., pp. 99-104. Per una trattazione più approfondita si rimanda a Carlo Spagnolo, Riviste elettroniche e portali italiani di storia contemporanea, in Criscione, Noiret, Spagnolo, Vitali (a cura di), La Storia al tempo di Internet, cit., pp. 161-190. 21 Questo, come opportunamente segnala Rolando Minuti, Storiografia, riviste e reti: una transizione avviata?, «Memoria e Ricerca», n. s., 8, 2001, <http://www.fondazionecasadioriani.it /modules. php?name=mr&op=body&id=254> è dovuto al fatto che lo statuto normativo che regola le pubblicazioni scientifiche elettroniche è ancora labile. Su questo aspetto si veda anche Enrica Capussotti, Alcune considerazioni sul rapporto tra editoria e sapere, «Memoria e Ricerca», n. s., 4, 1999, <http://www. fondazionecasadioriani.it/-modules.php?-name=mr&op=-body&id=100>. 22 <http://www.cromohs.unifi.it>. La rivista contiene l archivio di tutti i numeri usciti, un motore di ricerca bibliografico, una guida alle risorse, un notiziario (curato dalla redazione del portale Storia Moderna: <http://www.stmoderna.it>) ed una biblioteca elettronica di fonti storiografiche dal titolo Eliohs (Electronic Library of Historiography): <http://www.eliohs.unifi.it> che offre in versione integrale classici della storiografia, opere di metodologia e di teoria storiografica. 23 Sulle innovazioni introdotte da questo interessante periodico, che si è rivelato capace di tradurre il rigore del metodo storico in nuove forme di comunicazione e nuovi linguaggi (in particolare ci si riferisce alla possibilità di espandere il fascicolo durante l anno attraverso l aggiunta di nuovi contributi) si veda Rolando Minuti, A proposito di Cromohs, «Memoria e Ricerca», n. s., 2, 1998, pp. 201-203, <http://www.fondazione-casadioriani.it/-modules.php?name=mr&op=body&id=72> e Andrea Zorzi, Linguaggi in mutamento, in Guido Abbattista, Andrea Zorzi (a cura di), Il documento immateriale. Ricerca storica e nuovi linguaggi (edizione on line), cit.

386 Luana Montesi contenuti e ben strutturate: «StoricaMente. Laboratorio di Storia» 24, che ha visto la luce nel 2005 grazie alla collaborazione con la casa editrice Gedit, diretta da Alberto De Bernardi e strutturata come un vero Laboratorio all interno del quale si svolgono diverse attività scientifiche e «Storia e Futuro» 25, che ha iniziato a pubblicarsi nel 2002 sotto la direzione di Angelo Varni, e valido esempio di un riuscito rapporto fra ricerca storica e divulgazione on line. In seno alla Biblioteca di Storia Contemporanea «Alfredo Oriani» di Ravenna si è costituita invece «Memoria e Ricerca» 26, rivista che, coordinata da Maurizio Ridolfi e Fulvio Conti, si pubblica fin dal 1993 in versione cartacea ma ospita da qualche anno al suo interno una rubrica dal titolo Spazi On- Line (dedicata alle innovazioni tecnologiche riferite alla ricerca storica, alla presentazione e recensione di siti di storia contemporanea, sia in Italia sia all estero, alla riflessione sulle questioni metodologiche ed epistemologiche derivanti dall uso della rete) i cui saggi vengono resi disponibili integralmente nel portale della Fondazione Casa di Oriani 27. Minor fortuna pare invece aver avuto «Balbisei», rivista digitale fondata nel 2004 da giovani studiosi del Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea dell Università di Genova e diretta da Mario Marcenaro: pur nel valido impianto di base, che contempla anche un forum di discussione, la pubblicazione risulta ferma al primo numero uscito nel 2004 28. Si colloca all interno del crescente interesse per le tematiche di genere, che sempre più si inquadrano come ambiti di studio e di ricerca autonomi in seno alle istituzioni accademiche, «DEP, Deportate, esuli, profughe» 29, rivista telematica di studi sulla memoria femminile nata nel 2003 dalla collaborazione di un gruppo di studiose che fanno capo all Università «Ca Foscari» di Venezia e vero e proprio spazio per l analisi e la ricerca sulla memoria delle donne. Le risorse necessarie allo storico, ossia tutto ciò che può essere in grado di fornire risposte efficaci e scientificamente rilevanti per le proprie ricerche specifiche, possono essere reperite anche attraverso motori di ricerca e portali. 24 <http://www.storicamente.org>. Interessante la struttura di questo periodico che contiene un Dossier (all interno del quale viene discusso un tema monografico) e sei rubriche: Fonti e Documenti, Tecnostoria (ospita saggi e interventi relativi alle nuove tecnologie utili alla ricerca storica), Comunicare Storia (si occupa di didattica, formazione e pubblicizzazione dei risultati della ricerca storica), Biblioteca, Dibattiti e Studi e Ricerche. 25 <http://www.storiaefuturo.com>. Questa rivista ospita sette rubriche: Percorsi, Laboratorio, Didattica, Archivi, Immagini da leggere, Agenda e Scaffale. 26 <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules.php?name=mr&op=mronline>. 27 Serge Noiret, A proposito di Spazi OnLine, «Memoria e Ricerca», n. s., 1, 1998, <http://www. fondazionecasadioriani.it/modules.php?name=mr&op=body&id=58>. 28 <http://www.balbisei.unige.it>. 29 <http://www.unive.it/dep>. Meno significativa ai fini della presente indagine risulta essere la rivista «Storia delle donne»: <http://www.storiadelledonne.it/home.html>, nata dalla collaborazione di studiose di varie università italiane specialiste in epoche e discipline diverse e per questo non del tutto centrata su tematiche storico-contemporaneiste.

Risorse on line per la ricerca storica contemporanea 387 Poiché l indagine attraverso i motori generalisti, come ad esempio Google 30, non è in grado di soddisfare esigenze specifiche, non essendo, il linguaggio dello storico, spiccatamente tecnico 31 e quindi restituendo, la ricerca generica, troppe informazioni non pertinenti, grande importanza assumono i LASE (Limited Area Search Engines), cioè quei motori di ricerca specialistici in Italia e relativamente alla storia contemporanea si fa riferimento a quello istituito da La Storia. Consorzio italiano per le discipline storiche online. Ricerca, didattica, editoria 32 che hanno la particolarità di applicare le stesse metodologie di ricerca dei motori di ricerca generalisti ad una porzione limitata e selezionata dell offerta presente in rete, riducendo così il «rumore». I portali costituiscono il punto di partenza più ovvio da cui avviare le ricerche. I portali di argomento storico, sia quelli prodotti da istituzioni culturali, sia quelli realizzati da gruppi di persone che condividono l interesse per la storia 33, sono ormai una realtà in vertiginosa e costante crescita. I così detti subject gateways, cioè i portali disciplinari o di nicchia sono portali tematici, detti anche portali di secondo livello, estremamente mirati e che rimandano ad altri links o a materiale presente in altri siti ossia a risorse esterne (on line resources) 34. I più significativi nel panorama italiano e relativamente al nostro settore di interesse sono Cromohs 35, Cyber Review of Modern Historiography, che abbiamo già analizzato come rivista elettronica e che comprende al suo interno una guida alle risorse che introduce alla Cromohs Guide to Internet Resources for Historians; La Storia.org 36, portale curato da Roberto Moro dell Università degli Studi di Milano che si occupa di storia, didattica e comunicazione e che dà particolare spazio ad argomenti come la storia delle dottrine politiche e la storia del giornalismo offrendo anche strumenti per la 30 <http://www.google.com>. 31 Tuttavia non si può disconoscere, come afferma Vitali, Passato digitale, cit., pp. 84-88, che esiste anche un uso «serendipitoso» delle tecnologie informatiche inerente cioè la capacità di trovare materiali utili alla ricerca che si sta svolgendo in modo casuale, ossia non sistematico. 32 <http://lastoria.unipv.it/presentazione.html>. È doveroso segnalare che il limite di questi motori d area è che essi agiscono nell ambito delle selezioni di dati che sono state operate in via preliminare. Sul punto, in particolare, Guido Abbattista, La valutazione/selezione delle risorse telematiche per gli studi umanistici, in Abbattista, Zorzi (a cura di), Il documento immateriale. Ricerca storica e nuovi linguaggi (edizione on line), cit. e Serge Noiret, La storia contemporanea nella rete del villaggio globale, in Dario Ragazzini (a cura di), La storiografia digitale, Torino, UTET, 2004, pp. 54-55. 33 Su Internet e l uso pubblico della storia si rimanda al saggio di Antonino Criscione, Sopravviverà la storia all ipertesto?, «Memoria e Ricerca», n. s., 12, 2003, <http://www.fondazionecasadioriani.it/ modules.php?name=mr&op=body&id=316>. 34 Matteo Casini, Subject gateways, portali verticali, siti generali, in Meneghini (a cura di), Ricerca storica e informatica: un manuale d uso, cit., pp. 15-22. Utile anche Carlo Spagnolo, Riviste elettroniche e portali italiani di storia contemporanea, in Criscione, Noiret, Spagnolo, Vitali (a cura di), La Storia al tempo di Internet, cit., p. 162. 35 <http://www.cromohs.unifi.it/ita>. 36 <http://www.lastoria.org>.

388 Luana Montesi ricerca storica in rete; StoricaMente. Laboratorio di Storia 37, ugualmente già considerato come rivista digitale. Tuttavia il progetto di catalogazione delle risorse in rete che vanta una più consolidata tradizione, sebbene oggi i progetti di repertoriazione portati avanti da istituzioni e singoli studiosi siano cresciuti esponenzialmente, è rappresentato dal World Wide Web Virtual Library History Central Catalogue 38, un network di siti web che fungono da guide su specifici argomenti e che rinviano a risorse presenti in rete suddivise tematicamente. La History Virtual Library per l Italia, relativa alle risorse storiografiche riguardanti la storia nazionale, è una guida di grande importanza, coordinata da Serge Noiret, che fa capo all Istituto Universitario Europeo di Fiesole 39. Alla luce di quanto esposto in questa prima indagine sulle risorse che lo storico contemporaneista può reperire in rete, pare potersi affermare che Internet rappresenta un mezzo che, una volta che si riesca, con i dovuti accorgimenti, a controllare negli sviluppi caotici che lo caratterizzano, si pone al servizio della ricerca storica affiancandosi ai tradizionali strumenti del «mestiere» e costituendo un luogo valido in cui effettuare ricerca, accedere a spazi di conoscenza scientifica, scambiare e condividere saperi. Una risorsa potenzialmente adatta a fornire risposte puntuali allo storico a patto che questi sappia cosa chiedere alla rete, sia in grado di cercare nelle giuste direzioni e riesca a fare un corretto utilizzo delle risposte ottenute. Una strada diversa, quindi, per andare dalla stessa parte. Un aggiornamento e non una rifondazione del metodo. 37 <http://www.storicamente.org>. 38 <http://www.vlib.org>. Questo progetto sorse nel 1993 all Università del Kansas da un iniziativa di Tim Berners-Lee, l ideatore del linguaggio HTML. Si veda Matteo Pasetti, La storia nella rete. Conversazione con Serge Noiret, «Storicamente», 2, 2006, <http://storicamente.org/02_tecnostoria/ strumenti/02noiret.htm>. 39 <http://vlib.iue.it/hist-italy/index.html>.

Risorse on line per la ricerca storica contemporanea 389 Bibliografia e sitografia Abbattista, Guido, Zorzi, Andrea (a cura di), Il documento immateriale. Ricerca storica e nuovi linguaggi (edizione on line), in L Indice dei libri del mese, maggio 2000, Dossier n. 4, <http://lastoria.unipv.it/dossier/index.htm>. Abbattista, Guido, Problemi di valutazione delle risorse telematiche per la ricerca storica, <http://www.storia.unifi.it/_storinforma/ws/biblio/abbattista%20-%20valutazione.rtf>. Boretti, Elena, Valutare Internet. La valutazione di fonti di documentazione web, <http:// www.aib.it/aib/contr/boretti1>. Capussotti, Enrica, Alcune considerazioni sul rapporto tra editoria e sapere, «Memoria e Ricerca», n. s., 4, 1999, <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules. php?name=mr&op=body&id=100>. Caricchio, Mario, Volpini, Paola, Sulla comunicazione storica in rete. Note per una riflessione dai «Cantieri di storia contemporanea», «Storia e Futuro», n. 10, febbraio 2006, <http://www.storiaefuturo.com/it/numero_10/laboratorio/5_comunicazionestorica-in-rete~167.html>. Ciocchetti, Filippo, Internet e il mestiere di storico : a proposito di una recente pubblicazione, «Memoria e Ricerca», n. s., 15, 2004, <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules. php?name=mr&op=body&id=297>., Le guide alle risorse storiche online: una rassegna critica, «Cromohs», VII, 2002, <http:// www.cromohs.unifi.it/ita/index.html>. Criscione, Antonino, Noiret, Serge, Spagnolo, Carlo, Vitali, Stefano (a cura di), La Storia al tempo di Internet. Indagine sui siti italiani di storia contemporanea, Bologna, Pàtron Editore, 2004. Criscione, Antonino, Sopravviverà la storia all ipertesto?, «Memoria e Ricerca», n. s., 12, 2003, <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules.php?name=mr&op= body&id=316>. Gnoli, Claudio, Gli Opac. Una guida per il pubblico all utilizzo dei cataloghi in linea, <http://www.aib.it/aib/contr/gnoli1.htm>. Itzcovich, Oscar, L uso del calcolatore in storiografia, Milano, Franco Angeli, 1993. Meneghini, Luisa (a cura di), Ricerca storica e informatica: un manuale d uso, Roma, Bulzoni, 2007. Metitieri, Fabio, Ridi, Riccardo, Ricerche bibliografiche in Internet: strumenti e strategie di ricerca, Opac e biblioteche virtuali, Milano, Apogeo, 1998. Metitieri, Fabio, Biblioteche in rete: istruzioni per l uso, Roma-Bari, Laterza, 2006. Minuti, Rolando, A proposito di Cromohs, «Memoria e Ricerca», n. s., 2, 1998, pp. 201-203, <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules.php?name=mr&op=body&id=72>., Internet e il mestiere di storico. Riflessioni sulle incertezze di una mutazione, «Cromohs», VI, 2001, <http://www.cromohs.unifi.it/6_2001/rminuti.html>., Storiografia, riviste e reti: una transizione avviata?, «Memoria e Ricerca», n. s., 8, 2001, <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules.php?name=mr&op=-body&id=254>

390 Luana Montesi Noiret, Serge, Percorsi web. Storia contemporanea, «L Informazione Bibliografica», XXVIII, 1, gennaio-marzo 2002, pp. 95-114., Storia e Internet: la ricerca storica all alba del terzo millennio, «Memoria e Ricerca», n. s., 3, 1999, <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules.php?name=mr&op=body&id= 74>., A proposito di Spazi OnLine, «Memoria e Ricerca», n. s., 1, 1998, <http://www.fon dazionecasadioriani.it/modules.php?name=mr&op=body&id=58>. Ortoleva, Peppino, La rete e la catena. Mestiere di storico al tempo di Internet, «Memoria e Ricerca», n. s., 3, 1999, <http://www.fondazionecasadioriani.it/modules. php?name=mr&op=body&id=76>. Pasetti, Matteo, La storia nella rete. Conversazione con Serge Noiret, «Storicamente», 2, 2006, <http://storicamente.org/02_tecnostoria/strumenti/02noiret.htm>. Petrucciari, Alberto, Ridi, Riccardo, Guida alle fonti d informazione della bibioteconomia in rete, <http://www.aib.it/aib/editoria/gfir.htm>. Ragazzini, Dario (a cura di), La storiografia digitale, Torino, UTET, 2004. Santoro, Michele, Pubblicazioni cartacee e pubblicazioni digitali: quale futuro per la comunicazione scientifica?, «Memoria e Ricerca», n. s., 8, 2001, <http://www. fondazionecasadioriani.it/modules.php?name=mr&op=body&id=255>. Soldani, Simonetta, Tomassini, Luigi (a cura di), Storia&Computer. Alla ricerca del passato con l informatica, Milano, Bruno Mondadori, 1996. Vitali, Stefano, Passato digitale. Le fonti dello storico nell era del computer, Milano, Bruno Mondadori, 2004. <http://www.aib.it/aib/lis/opac1.htm>. <http://www.aib.it/aib/opac/mai2.htm3>. <http://acnp.cib.unibo.it/cgi-ser/start/it/cnr/fp.html>. <http://www.aib.it>. <http://www.sissco.it/index.php?id=10>. <http://www.sissco.it/index.php?id=215>. <http://www.sissco.it/index.php?id=326>. <http://www.giunta-storica-nazionale.it/bibliografia.htm>. <http://www.sbn.it>. <http://www.cromohs.unifi.it>. <http://www.stmoderna.it>. <http://www.eliohs.unifi.it>. <http://www.storicamente.org>.

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Università di Macerata Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia XL-XLI 2007-2008 Direttore: Comitato di redazione: Comitato di lettura: Gianfranco Paci Roberto Mancini (coordinatore), Luciana Gentilli, Claudio Micaelli, Michele Millozzi Luigi Alici, Rosa Marisa Borraccini, Carla Danani, Luciana Gentilli, Roberto Lambertini, Roberto Mancini, Laura Melosi, Claudio Micaelli, Michele Millozzi Sommario Prima sezione: Archeologia 9 Silvia Ma r i a Ma r e n g o, Lapide paleocristiana nel Palazzo Piersanti di Matelica; 17 Roberto Pe r n a, Attività della missione archeologica dell Università degli Studi di Macerata ad Hadrianopolis e nella valle del Drino (Albania). Relazione preliminare anno 2007. Seconda sezione: Filologia e letterature classiche 39 Giuseppe Fl a m m i n i, La strofe alcaica dopo Orazio; 61 Ma r i a Ch i a r a Paparelli, Un aspetto strutturale della Consolatio boeziana: la collocazione del carme IX del III libro tra quadrivium e geometrica medietas. Terza sezione: Filosofia 107 Emilio De Dominicis, Il fine ultimo dell uomo in Tommaso D Aquino; 161 Michele Feliziani, La filosofia spaziale del pensiero politico di Carl Schmitt; 179 Silvia Pi e r o s a r a, Dalla genesi storica del sé all etica narrativa. Un confronto fra Charles Taylor e Paul Ricoeur. Quarta sezione: Psicologia 211 Pa o l a Nic o l i n i, Ta m a r a La p u c c i, L Università per la formazione. Il contributo della psicologia nelle facoltà umanistiche. Quinta sezione: Storia 235 Fr a n c e s c a Ba rt o l a c c i, Tra terzieri, contrade e computer: riflessioni sulle modalità di ricostruzione del tessuto urbano di Cingoli nel XIV secolo; 245 Mo n ic a Bo c c h e t ta, Un diario tra le pagine. La raccolta libraria del magister e predicatore Giuseppe Paci da Sarnano OFMConv (1629-1697); 281 Donatella Fi o r e t t i, Chiesa, società e vita religiosa nell Italia dell Ottocento; 315 Pa o l a Ci a r l a n t i n i, Storia e Mito nei libretti italiani d opera seria tra il 1825 e il 1850; 357 Michele Mi l l o z z i, Il secondo Novecento; 369 Marco Severini, I notabili, la città, il Parlamento; 381 Lu a n a Mo n t e s i, Risorse on line per la ricerca storica contemporanea. eum > edizioni università di macerata