IL SISTEMA PARCHI DELL OLTREPO MANTOVANO



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1 Workshop nazionale Carta Europea del Turismo sostenibile Esperienze a confronto e nuove opportunità Massimo Truzzi, Sistema Aree Protette dell Oltrepo mantovano IL SISTEMA PARCHI DELL OLTREPO MANTOVANO Fin dagli inizi degli anni 80 nell Oltrepò mantovano sono state individuate, grazie alle normative regionali per l istituzione dei parchi, alcune porzioni di territorio come aree naturalistiche di grande pregio, per le quali si rendeva necessaria una protezione speciale. I Comuni e gli enti preposti, quindi, spinti anche da una significativa coscienza civica di stampo ambientalista delle popolazioni del luogo, hanno istituito negli anni i seguenti parchi: le riserve naturali regionali e siti Natura 2000 Palude di Ostiglia, Isola Boschina e Isola Boscone, i Parchi Locali di Interesse Sovracomunale San Lorenzo, San Colombano, Golene Foce Secchia e Golenale Del Gruccione, nonché il sito Natura 2000 Viadana, Portiolo San Benedetto Po e Ostiglia. Questi parchi sono stati gestiti fino al 2007 direttamente dai Comuni/Enti che ne hanno promosso l istituzione. Questi ultimi sono riusciti a fronte di grandi sforzi, dovuti a tutte le difficoltà amministrative, finanziarie e di risorse umane che in questi anni hanno investito le amministrazioni pubbliche, a promuovere e valorizzare tali siti, nonché a garantirne un adeguata protezione e salvaguardia. Le trasformazioni in atto nella pubblica amministrazione, l adozione da parte del territorio di strumenti di sostenibilità (integrativi dei processi di Agenda 21 Locale) volti al miglioramento della governance ambientale di ciascun ente, il raccordo con la governance territoriale attualmente in fase di definizione per il territorio dell Oltrepò mantovano, lo sviluppo di programmi di miglioramento della qualità dell'offerta turistica intesa come ottimizzazione delle prestazioni ambientali delle strutture ricettive e come creazione di prodotti e attività che favoriscano la scoperta e l'interpretazione del patrimonio culturale e naturalistico all interno delle aree protette e nell intero Oltrepò mantovano, l adozione di un metodo di lavoro fondato sul principio del partenariato che si è tradotto in un'attività contrattuale e in una cooperazione tra gli attori locali (enti gestori delle aree protette, Provincia, operatori turistici, organizzatori di viaggi, etc.) e il percorso intrapreso congiuntamente dal territorio e dai parchi per l ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile, hanno favorito e reso necessario nell estate del 2007 l istituzione del SISTEMA PARCHI DELL OLTREPÒ MANTOVANO ovvero di un coordinamento stabile fra i soggetti sottoscriventi (tutti i Comuni enti gestori delle aree protette, l ERSAF e la Provincia di Mantova). In particolare, la convergenza sulla necessità di un coordinamento stabile è scaturita dall esigenza di coordinare i progetti di EDUCAZIONE AMBIENTALE e le modalità ed iniziative legate alla FRUIZIONE e alla COMUNICAZIONE (interna ed esterna) dei diversi parchi coinvolti. Finora, infatti, troppo spesso in questi anni, tali tematiche sono state affrontate da ogni singolo gestore, in modo isolato, occasionale e non sinergico, ottenendo risultati scarsi e poco visibili. 1

Il Sistema Parchi dell Oltrepò mantovano comprende frazioni di terreno ubicate in 10 Comuni facenti parte della Provincia di Mantova. Le aree protette si estendono su una superficie di 26,00 Kmq sui 394 kmq di estensione complessiva dell Oltrepò mantovano. La rete costituita dal Sistema Parchi rappresenta una precondizione di fondamentale importanza perché tutti gli attori dell Oltrepò mantovano (dagli enti gestori delle aree protette, appunto, alle associazioni della comunità locale, alle aziende turistiche produttive locali, alla popolazione, etc. ) siano coinvolti nel processo di applicazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile al fine di attuare un progetto condiviso per il turismo. LA AREE PROTETTE DEL SIPOM LA RISERVA NATURALE REGIONALE PALUDE DI OSTIGLIA (COMUNE DI OSTIGLIA) La riserva naturale Palude di Ostiglia (R.N EUAP0324 e ZPS IT20B0008) si estende su una superficie di 122 ha costituiti da una palude pensile (40 ha), da boschi planiziali, prati umidi e terreni agricoli. La riserva rappresenta, l area protetta maggiormente dotata di strutture e servizi per la fruizione del contesto di riferimento. Presso la palude sono infatti presenti un centro visite, 3 capanni di osservazione, un altana accessibile a tutti (unica in tutta la provincia di Mantova) e un percorso natura. LA RISERVA NATURALE REGIONALE ISOLA BOSCHINA (COMUNE DI OSTIGLIA) La riserva naturale Isola Boschina (R.N EUAP036 e ZPS IT20B0007) si estende su una superficie di 44 ettari all interno dei confini geografici dell omonima isola situata nell alveo del Fiume Po tra Ostiglia e Revere. La riserva è gestita dall Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste della Regione Lombardia con il supporto del personale tecnico di stanza presso la sede operativa ERSAF dell azienda agro-forestale sperimentale Carpaneta di Bigarello (MN). La Boschina è l unica isola del Po della quale è accertata l esistenza almeno dalla seconda metà del Milleseicento e che risulta stabilmente abitata in tempi storici (fino a circa 40 anni fa). L isola è costituita da boschi planiziali (14,40 ha) e rimboschimenti (20,36 ha realizzati dalla ex ARF negli anni novanta del secolo scorso in sostituzione di pioppeti industriali), a cui si aggiungono prati arborati e un pioppeto dimostrativo. LA RISERVA NATURALE REGIONALE ISOLA BOSCONE (COMUNE DI CARBONARA DI PO) La riserva naturale Isola Boscone( R.N EUAP0307 e IT20B0006) è un area protetta di oltre 127 ha interamente ricadente nella golena del Po, che racchiude al suo interno un bosco ripariale (64 ha), lanche e sabbioni. 2

Nonostante l istituzione dell area protetta risalga al 1987, la dotazione di strutture e servizi per la fruizione risulta limitata a un percorso le cui potenzialità didattiche sono ancora da sviluppare, ad alcune bacheche informative ormai obsolete e a un punto di accoglienza visitatori di recente realizzazione (giugno 2006). LA ZPS VIADANA, PORTIOLO, S.BENEDETTO PO, OSTIGLIA (PORZIONE IN COMUNE DI OSTIGLIA La ZPS in oggetto è compresa all interno del territorio del Gal per una piccola porzione della sua totale superficie. La ZPS IT 20B0501 è stata istituita nel 2006 e interessa una superficie di circa 7000 ha complessivi, interamente ricompresi nelle fasce A e B del PAI. Solo un quarto di tale superficie è ricompressa nella zonizzazione del GAL. (vedi cartografia allegata). IL PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACOMUNALE GOLENALE DEL GRUCCIONE (COMUNE DI SERMIDE) Interamente ricadente in comune di Sermide il PLIS si estende su di una superficie di 344 ha costituiti in gran parte da ambienti golenali e isole fluviali (Isola Schiavi e Isola Bianchi) e da un appendice esterna all argine maestro comprendente gli impianti idrovori della Bonifica dell Agro Mantovano Reggiano e di Revere, e i terreni racchiusi tra i due omonimi canali di bonifica. IL PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACOMUNALE GOLENE FOCE SECCHIA (COMUNE DI QUISTELLO) Il PLIS Golene di Foce Secchia è stato istituito nel febbraio 2005 (D.G.P. n. 56 del 24/02/2005), ente gestore è un consorzio tra i comuni di Quistello, Quingentole, Moglia e San Benedetto, oltre ai Consorzi di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia e Terre dei Gonzaga in Destra Po, capofila del consorzio è il comune di Quistello.La superficie complessiva del Parco è di 11,43 Kmq per la gran parte delimitata dagli argini maestri del fiume Secchia. IL PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACOMUNALE SAN LORENZO (COMUNE DI PEGOGNAGA) IL PLIS San Lorenzo è stato istituito nel 1990 e rappresenta la prima esperienza provinciale di PLIS, una tipologia di area protetta istituita dal basso per volere delle popolazioni locali che lo intesero luogo della storia e della natura padana. Interamente ricadente nel Comune di Pegognaga, il parco si sviluppa attorno a tre specchi d acqua originatisi dall escavazione dell argilla. Nell ara protetta, che comp lessivamente si estende su una superfice di 54 ha, 37 sono destinati a parco pubblico e 10 adibiti ad oasi naturale.il parco è attrezzato con due centri visite, capanni d osservazione diverse tipologie di percorsi e aree parcheggi. IL PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACOMUNALE SAN COLOMBANO (COMUNE DI SUZZARA) Istituito nel 1997 il Parco di San Colombano è esteso su di una superficie di circa 733 ha interamente compresi nel Comune di Suzzara, il parco si sviluppa nella golena del fiume Po. L area è prevalentemente occupata da pioppeti, coltivi, impianti forestali ed alcuni lembi di ambienti naturali quali boschi e 3

boscaglie igrofile, specchi d acqua, greti, ambienti a vegetazione erbacea igrofila. All interno del parco sono presenti un attracco fluviale e un comodo sistema di percorsi pianeggianti collegati con l argine maestro del fiume connesso direttamente al sistema ciclabile euro velo. 4

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CRONOPROGRAMMA del processo di adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile del SIPOM: Inizio progetto aprile 06 grazie anche al cofinanziamento del docup ob 2 2000-2006 Regione Lombardia misura 3.5 sottomisura A Promozione Agenda 21 locale e altri strumenti di sostenibilità ambientale Occorre sottolineare chi il territorio era maturo per intraprendere tale percorso, infatti in quell anno si sono succeduti diversi eventi fra cui: due convegni sul tema della gestione del paesaggio e degli ambienti naturali, è stata organizzata una Fiera del Turismo Sostenibile, è stata redatta una pubblicazione promozionale congiunta su tutti i parchi, è stato istituito un tavolo di coordinamento provinciale per le aree protette mantovane. Fase 1 Analisi aprile/dicembre 06 redazione del rapporto Diagnostico. Il rapporto è stato realizzato con un impegnativo lavoro di raccolta dati e di analisi al fine di fotografare la situazione esistente del SIPOM in tutti i sue vari elementi: il tema delle risorse attrattive, la realtà economica e sociale, analisi delle progettualità in atto, l offerta ricettiva, ecc. Occorre precisare che l analisi è stata effettuata su tutto il territorio del SIPOM in quanto le aree parco rappresentano solo una piccola porzione del territorio coinvolto nel processo. Fase 2 - gennaio/settembre 07 Cooperazione e coprogettazione realizzazione di una serie di Forum territoriali con Amministratori locali, Operatori turistici e commerciali, Associazioni coinvolte nella gestione delle aree protette, Agricoltori. Attraverso questi forum sono emerse le linee guida principali che sono state successivamente utilizzate per la definizione della Strategia e del Piano d Azione. Nel Giugno del 2007 tutti i parchi hanno istituito formalmente, tramite protocollo d intesa, la nascita del SIPOM. Fase 3 settembre/dicembre 07 - Definizione della Strategia e Piano d Azione. Tale rapporto ha espresso una strategia che si articola in 4 campi d azione, 10 obiettivi, 4 sotto-obiettivi e 55 azioni. Fase 4 - gennaio/febbraio 08 - Presentazione rapporto di candidatura - Aprile 08 Visita ispettiva e Valutazione Europarc - Luglio 08 Comunicazione dell ottenimento della Carta - Settembre 08 Brasov Romania Cerimonia di Consegna certificato CETS - Dicembre 08 Approvazione della Convenzione per la gestione dell ufficio CETS del SIPOM in carico al Comune Capofila. 6

PRINCIPALI PROGETTI DEL PIANO D AZIONE Titolo dell intervento Descrizione dell intervento e degli obiettivi che si pone Titolo dell intervento Descrizione dell intervento e degli obiettivi che si pone Utilizzo di energie alternative per l alimentazione delle infrastrutture del Sistema Parchi Il tema delle energie alternative ha avuto uno spazio rilevante nelle discussioni dei forum territoriali. È prevalso infatti il principio secondo il quale le amministrazioni pubbliche e in particolare gli enti coinvolti nella gestione delle risorse naturali debbano rappresentare un esempio per il cittadino e il turista nel ricorso alle energie alternative. Per tale ragione il SiPOM si prevede la realizzazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili nei centri visita presenti negli stessi parchi. Progetto Visita All interno delle aree protette devono essere garantiti gli strumenti necessari all interpretazione degli ambienti naturali e seminaturali presenti, senza perdere di vista la connessione con il territorio che li ospita e la riconoscibilità del Sistema. Si prevede pertanto lo studio e la realizzazione di percorsi di interpretazione ambientale all interno delle aree che a tutt oggi ne sono prive e la realizzazione in tutte le aree protette di un idonea cartellonistica divulgativa coordinata nell ottica di appartenenza al Sistema Parchi, al territorio dell Oltrepò mantovano e nell ambito dei percorsi tematici dell Anello dell Oltrepò mantovano (rif. Azione 8). Contestualmente verranno individuate realizzate le porte di accesso alle aree protette. Titolo dell intervento Descrizione dell intervento e degli obiettivi che si pone Il sistema intermodale Anello dell Oltrepò mantovano Le aree protette del SiPOM sono disposte lungo un tratto del fiume Po di una sessantina di chilometri o sono da esso discoste al massimo di una decina di chilometri (PLIS San Lorenzo). È evidente quindi che la sponda sinistra dell argine del Po si configura come naturale dorsale di collegamento tra le aree del sistema. Essa, inoltre, è particolarmente vocata al transito ciclabile tanto da far parte della rete ciclabile europea EUROVELO. Parallelamente alla viabilità arginale (per lunghi tratti oggetto di ordinanze di divieto di transito nei fine settimana primaverili e autunnali) si sviluppa, a sud, il tracciato della ferrovia Suzzara-Ferrara, che raccordata con la viabilità arginale consentirebbe la creazione di un percorso 7

ad anello collegato alle principali direttrici ferroviarie e ciclabili, nazionali e internazionali. Se a ciò si aggiunge che nel corso del sestennio 2000-2006 numerosi attracchi fluviali turistici sono stati realizzati lungo il percorso arginale in sponda sinistra (Suzzara, San Benedetto Po, Quingentole, etc.), è possibile approntare un sistema di mobilità sostenibile che sfrutti l intermodalità treno-biciclettabarca. Altre due circostanze paiono infine particolarmente favorevoli: la presenza di anelli ciclabili secondari in continuità con l argine del fiume Po (delle Bonifiche, delle Golene di Foce Secchia, etc.); un servizio di Bus a chiamata i cui percorsi potrebbero essere estesi alle aree protette e a numerosi altri attrattori territoriali. A questo fine si intende dotarsi -di un Autobus con sistema di trazione ecologico (gpl o metano o elettrico o misto), attrezzato per il trasporto degli studenti e dei turisti, anche con disabilità motorie. Il veicolo, che verrà decorato con pantografie che lo rendano riconoscibile e che richiamino il Sistema Parchi, avrà come percorso preferenziale la sommità arginale. -di una flotta di biciclette da posizionare nei punti di interscambio stazioni ferroviarie attracchi fluviali gestiti da apposito personale formato anche per fare da guida ai turisti; -di una serie di servizi ai cicloturisti: 1) punti di sosta attrezzati ( Punti bici ) che verranno individuati di preferenza presso i centri visita delle riserve, gli agriturismo, gli attracchi fluviali e in aree residuali lungo gli argini e le golene del Po e del Secchia; 2) Infopoint per la distribuzione di materiale informativo specializzato (in parte coincidenti con i Punti bici ); 3) segnaletica direzionale e interpretativa; 4) servizio di riparazione biciclette; 5) pulmini navetta attrezzati per il trasporto bicicletta. Gli enti gestori del Sistema Parchi e gli operatori turistici convenzionati in prima battuta, tutte le amministrazioni interessate dagli itinerari ciclabili della rete in seconda battuta, saranno chiamati a sottoscrivere la Carta dei servizi al ciclista, un formale atto di impegno allo sviluppo di una strategia di incentivazione all uso della bicicletta e al rispetto delle esigenze dei ciclisti. 8

Titolo dell intervento Descrizione dell intervento e degli obiettivi che si pone La segnaletica del sistema parchi e i percorsi di interpretazione dell OlptrePo Mantovano Solo alcune delle aree protette del Sistema possono essere raggiunte dalla rete stradale principale, dalle stazioni ferroviarie, dal centro dei paesi o semplicemente riconosciute lungo i percorsi ciclabili EUROVELO e Via Claudia Augusta, a causa della mancanza di un adeguata segnaletica di avvicinamento. Inoltre, anche dove la segnaletica esiste, essa è stata pensata esclusivamente per una singola area protetta senza una visione di sistema. Il SiPOM si propone pertanto l obiettivo di progettare e realizzare una segnaletica unitaria (nel rispetto della D.G.R. 7/17173 disciplinante la segnaletica nelle aree protette della Regione Lombardia) in grado di garantire la raggiungibilità e la riconoscibilità delle aree protette del sistema nell ambito dell Anello dell Oltrepò mantovano. Il progetto della segnaletica sarà coordinato all interno della strategia individuata dal Piano di interpretazione ambientale. La conoscenza di un territorio, specie per chi non lo frequenta abitualmente, viene facilitata dall individuazione di percorsi tematici su area vasta o di percorsi pluritematici che si snodano attraverso una o più sub-unità territoriali contigue. Ovviamente un percorso risulta tanto più efficace quanto più chiaramente è individuabile sul territorio e quanto più è supportato da strumenti interpretativi. In tal senso quindi è necessaria la realizzazione di supporti illustrativi collocati in modo opportuno in corrispondenza degli attrattori del SiPOM e degli snodi del sistema della mobilità. Per un efficace individuazione e comunicazione dei percorsi, in una visione territoriale coordinata e d insieme, è necessario che essa avvenga nell ambito o in accordo con la strategia del Piano di interpretazione ambientale (rif. azione 28 Il Piano di interpretazione ambientale ). 9

PROGETTI GIÀ AVVIATI / REALIZZATI CONTENUTI NEL PIANO D AZIONE - Realizzazione di un Centro di Educazione Ambientale del SIPOM (ex Teleferica) c/o Parco del Gruccione in Comune di Sermide: Il Centro di Educazione Ambientale (CEA), riconosciuto dalla Regione Lombardia dal luglio del 2007, è inserito nell ambito del Sistema Parchi OltrePo mantovano (SiPOM). Il CEA di Sermide, direttamente coinvolto nello sviluppo del territorio, ha una funzione di promozione e di integrazione delle tematiche ambientali costituendo una sorta di agenzia locale di educazione alla sostenibilità. Per l attuazione a livello locale del concetto di sviluppo sostenibile il Centro di Sermide sposa i principi secondo cui: L'educazione ambientale forma alla cittadinanza attiva, L'educazione ambientale si protrae per tutta la durata dell'esistenza e coinvolge tutte le generazioni sulla base del principio che ognuna ha qualcosa da imparare dalle altre, L'educazione ambientale deve divenire componente organica di tutte le politiche pubbliche, L'educazione ambientale interloquisce con il funzionamento e l'evoluzione degli ecosistemi naturali, con le modificazioni indotte dalle attività umane, In ambito scolastico l'educazione ambientale è interdisciplinare e trasversale, lavora sui tempi lunghi, L'educazione ambientale contribuisce a ricostruire il senso di identità e le radici di appartenenza, dei singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di responsabilità verso la res pubblica, a diffondere la cultura della partecipazione e della cura per la qualità del proprio ambiente, creando anche un rapporto affettivo tra le persone, la comunità e il territorio. Il Centro ha il carattere di luogo di attività e di approfondimento e si struttura come Laboratorio territoriale, inteso come centro di risorse e di proposte al servizio delle Amministrazioni locali come Centro di esperienza. Il centro è caratterizzato da : spazi espositivi, laboratori didattici e di studio, sala polivalente per proiezione di prodotti multimediali, la cupola sonorasensoriale. Al Piano Inferiore, morfologicamente più piccolo e più complesso dal punto di vista strutturale, saranno collocate le funzioni di supporto e di completamento, per cui lo spazio nel corpo obliquo sarà destinato prevalentemente alla biblioteca tematica: la Biblioteca della terra un piccolo archivio laboratori didattici uno spazio per l Amministrazione del CEA. - Realizzazione del Progetto EDUCATAMBIENTE, KIT di Educazione Ambientale per le scuole primarie e secondarie: il Kit è uno strumento didattico destinato agli insegnati ed agli alunni composto da un Cd-Rom interattivo con filmati, immagini e giochi per conoscere le specie animali e gli habitat più rappresentativi e dal Gioco dei parchi, un gioco dell oca relativo ai parchi. Il Kit è stato presentato e distribuito ufficialmente alle Scuole del territorio il 9 Maggio scorso. - Il master grafico del SIPOM: primo step il logo del SIPOM realizzato in collaborazione con l Istituto Greggiati di Ostiglia: l indirizzo grafico della scuola in oggetto è stata coinvolta in un progetto per un concorso d idee in cui tutti ragazzi dopo aver assistito a diversi incontri hanno prodotto il logo del SIPOM. Il vincitore, adottato poi ufficialmente è stato selezionato da una giuria di esperti. - Collaborazione con i parchi lombardi candidati alla CETS presentazione progetto I Distretti di Economia Sostenibile candidato sul programma europeo Central Europe - Attivazione Ufficio CETS: definizione convenzione fra Enti gestori - Approvazione di 9 schede progetto all interno del Programma di Sviluppo Turistico ST Po di Lombardia 2009-2011 (Sez. progetti d area) - Candidatura di 4 progetti principali del Piano d Azione della CETS all interno del PIA oltrepò mantovano candidato sul bando Asse 4 POR FESR Regione Lombardia 10