ABC del colore. Descrizione della catena di distribuzione del colore



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ABC del colore Descrizione della catena di distribuzione del colore

2 ABC del colore

Introduzione 5 L industria del colore 5 Chapter 1: Colore di qualità sufficiente 6 Chapter 2: Capitolo 2: Nozioni di base sul colore 8 Standard di colore 9 Standard regionali 11 Spazio colore 12 Tinte piatte 13 Carta e inchiostro/toner 14 Chapter 3: Misurazione del colore 16 Colorimetri 17 Spettrofotometri 17 Densitometri 17 Calibrazione, creazione di profili e misurazione 18 Perché è importante la creazione di profili? 19 Barre colori 19 Serie di test 20 Tolleranze per il colore: Delta-E 20 Visione globale della catena di distribuzione del colore 21 Chapter 4: Ruolo del RIP nella creazione di colori perfetti 22 Profili Device Link 23 Tinte piatte o colori speciali 23 Sovrastampa 23 Trasparenza 23 Trapping 23 Chapter 5: Suggerimenti per la generazione di colori perfetti 24 Chapter 6: Soluzioni, servizi e supporto EFI per il colore 26 Soluzioni EFI 27 Soluzioni Fiery per le arti grafiche e la produzione 27 EFI Fiery XF 28 EFI MicroPress 28 EFI Fiery Central 28 Fiery Color Profiler Suite 28 Spettrofotometro EFI ES-1000 29 EFI Colorproof XF 29 EFI Colorproof express 29 Opzione XFlow per EFI Fiery XF ed EFI Colorproof XF 29 Servizi EFI 30 Supporto tecnico EFI 30 Glossario 30 Ulteriori risorse 33 ABC del colore 3

ABC del colore Descrizione della catena di distribuzione del colore Il processo en-to-end di generazione di un buon colore dal design, dalla produzione e dall output 4 ABC del colore

Introduzione L arte e la scienza del colore sono state sempre circondate da un alone di mistero, ma con gli strumenti e i processi appropriati può risultare relativamente semplice creare colori uniformi e precisi indipendentemente dalla periferica di stampa utilizzata purché questa sia in grado di riprodurre il gamut cromatico o il subset di colori necessario. Il concetto di colore accettabile è spesso soggettivo. Il risultato percepito e approvato da una persona, infatti, potrebbe non essere valido per un altra. Tuttavia, anche se la creazione del colore è una vera e propria arte, alla base è presente anche una buona dose di scienza. Nel documento ABC del colore verrà svelato il mistero della scienza del colore. Verranno definiti la terminologia e le misurazioni relative ai colori, verranno descritti gli strumenti e i processi alla base della creazione di colori di qualità e verranno presentati in modo semplice tutti gli elementi della catena di distribuzione del colore, ovvero il processo end-to-end per la creazione di colori perfetti dal design alla produzione fino al risultato finale. L industria del colore Per le aziende con esigenze specifiche, il colore è un elemento importante. Molte organizzazioni dispongono, ad esempio, di un colore aziendale o di marchio che costituisce un elemento chiave della loro identità. I proprietari di marchi applicano una politica estremamente protettiva in merito a tali colori, esigendone una riproduzione accurata indipendentemente dal fatto che vengano creati utilizzando tecnologie di stampa offset, digitali, rotocalcografia o altri metodi di stampa oppure siano finalizzati alla distribuzione elettronica. Nel mondo del publishing, riviste di alto livello, quali Cosmopolitan, Fortune e The Economist, richiedono immagini di elevata qualità. Modelli, foto, immagini e stampe artistiche devono essere riprodotti in modo impeccabile. Poiché le funzionalità delle soluzioni per la creazione di documenti diventano sempre più sofisticate e una vasta gamma di elementi digitali, inclusa la fotografia, viene incorporata più facilmente nei documenti per la stampa o la visualizzazione elettronica, risulta sempre più difficile creare colori perfetti. Inoltre, i livelli di competenza degli operatori variano notevolmente dall utente esperto a quello inesperto. Questa situazione comporta la necessità di utilizzare un ampia gamma di strumenti e funzionalità software in base alle diverse esigenze degli operatori al fine di soddisfare la domanda di colori precisi da parte dei clienti. Se si comprende la perfetta integrazione di tutti gli elementi della catena di distribuzione del colore per generare colori precisi e uniformi, è possibile evitare molti errori, nonché i ritardi e gli inconvenienti causati da problemi relativi al colore durante la produzione di materiale di marketing o di altro tipo. ABC del colore 5

01 Colore di qualità sufficiente Il colore non è determinante per tutti gli elementi prodotti né deve essere perfetto in tutti casi e pertanto una fase importante nella catena di distribuzione del colore consiste nel determinare il livello di precisione e di uniformità necessario per soddisfare le esigenze di un determinato progetto o cliente. Per esempio, è possibile che il materiale prodotto per la distribuzione interna non debba necessariamente essere conforme a rigorosi standard di colore. È sufficiente che il colore risulti uniforme ogni volta che viene prodotto. Per materiale analogo prodotto per la distribuzione esterna potrebbe essere necessario, invece, il massimo livello di precisione e di uniformità del colore. I colori perfetti comportano dei costi e i responsabili della creazione di documenti devono ponderare tali costi durante la definizione delle metriche di produzione. Inoltre, il colore rappresenta solo un aspetto della qualità di stampa e la relativa gestione non vale per immagini in bianco e nero e testo. 1. Elaboratore di immagini raster, che esegue la conversione tra le applicazioni per la creazione di documenti e la stampante allo scopo di generare un immagine stampata. 6 ABC del colore

Colore di qualità sufficiente La qualità dei colori migliora continuamente grazie a stampanti che includono più software front-end in grado di risolvere automaticamente un numero sempre maggiore di problemi relativi al colore su tutti i livelli del processo di output, dagli uffici agli ambienti dei gruppi di lavoro e di produzione. Anziché relegare la gestione del colore all ambito delle applicazioni creative, una gestione del colore avanzata in-rip1 può aiutare a rilevare incoerenze nel colore, specialmente quando nei documenti sono presenti elementi provenienti da varie origini. Questo approccio offre spesso all operatore il vantaggio di non dover avere conoscenze approfondite in materia di colore per generare un colore ottimale. Indipendentemente dal fatto che il colore sia determinante per un applicazione oppure venga richiesto semplicemente un colore di qualità accettabile, una gestione efficiente del flusso di lavoro nell intera catena di distribuzione del colore può garantire che un risultato di stampa finale che soddisfa le aspettative delle aziende e dei relativi clienti. ABC del colore 7

02 Nozioni di base sul colore In questa sezione verranno presentate alcune definizioni di base relative al colore. Innanzi tutto, che cos è il colore? Anche se apparentemente si tratta di una domanda semplice, in realtà la risposta è piuttosto complessa, perché la riproduzione del colore varia da una periferica di stampa all altra. Per esempio, il toner ciano di una stampante potrebbe risultare diverso da quello di un altra stampante. Per ovviare a queste differenze sono necessari tecnologie e flussi di lavoro conformi agli standard in grado di convertire lo stile di colore specificato dall autore del documento in una riproduzione del colore appropriata per ogni periferica. 2. http://members.eunet.at/cie/ 3. www.color.org 4. www.iso.org 5. Una guida operativa online di facile utilizzo intitolata Calibrating, Printing and Proofing by the G7 Method (Calibrare, stampare e creare prove colore con il metodo G7) è disponibile all indirizzo www.gracol.org/resources/ 6. www.fogra.org 7. www.bvdm-online.de 8. The American Heritage Dictionary of the English Language, Fourth Edition, Houghton Mifflin Company, 2000. 9. Quando si utilizza una macchina da stampa digitale, la prova colore è costituita spesso da un foglio proveniente da tale macchina in quanto le economie digitali consentono la produzione affidabile di uno o più fogli di stampa come prova colore. Inoltre, per molti lavori di stampa digitale potrebbe essere sufficiente una prova colore a video, senza la necessità di stamparla. 8 ABC del colore

Nozioni di base sul colore Per colore si intende la sensazione visiva prodotta in risposta all assorbimento selettivo di lunghezze d onda dalla luce visibile. Il colore viene descritto in genere utilizzando modelli additivi o sottrattivi. Colore additivo: un modello cromatico additivo è basato sulla luce emessa direttamente da una sorgente o una qualsiasi fonte di illuminazione. Il processo di riproduzione additiva inizia dal nero o dall assenza di colore. Per ottenere il colore desiderato vengono quindi aggiunte combinazioni di colore rosso, verde e blu (RGB). I monitor dei computer e i televisori rappresentano l applicazione più comune di colore additivo. Colore sottrattivo: un modello cromatico sottrattivo inizia dal bianco o dalla riflessione di tutti i colori. Vengono quindi aggiunti i coloranti, che spostano i valori di riflessione e producono il colore desiderato. Questo modello viene utilizzato per miscelare vernici, tinte, inchiostri e coloranti naturali al fine di creare una gamma di colori. In un modello additivo o sottrattivo sono necessari tre colori primari correlati a tre tipi diversi di recettori dell occhio umano o coni (visione dei colori tricromatica). I tre colori primari del modello additivo sono rosso, verde e blu (RGB), mentre i tre colori primari del modello sottrattivo sono ciano, magenta e giallo (CMY). Standard di colore La Commissione internazionale per l illuminazione (CIE, Commission Internationale de l Eclairage 2 ) è finalizzata alla cooperazione a livello internazionale in materia di scienza del colore per quanto riguarda gli standard associati alla misurazione e alla quantificazione del colore. Definisce inoltre lo spazio colore indipendente dalla periferica in cui vengono eseguite le trasformazioni da una periferica all altra. Fin dalla sua istituzione 90 anni fa, la CIE è stata considerata come massima autorità in materia e riconosciuta dalla International Standards Organization (ISO) come organismo per la regolamentazione degli standard internazionali. ABC del colore 9

L ICC (International Color Consortium) 3 rappresenta l arbitro ufficiale degli standard di colore per quanto riguarda l implementazione tecnologica di conversioni, quantificazioni e descrizioni relative ai colori per le periferiche di stampa e i software utilizzati nel settore delle arti grafiche. Questo organismo è stato fondato nel 1993 da un gruppo di fornitori del settore allo scopo di creare, promuovere e incoraggiare la standardizzazione e l evoluzione di un architettura di sistema e di componenti aperti, indipendenti dal fornitore e interpiattaforma per la gestione del colore. Il risultato di questa cooperazione è stata la definizione dei profili ICC. Questi profili vengono utilizzati per descrivere le funzionalità di gestione del colore delle periferiche di input e di stampa, ad esempio i monitor, gli scanner o le stampanti. I profili ICC offrono un formato di profili periferica interpiattaforma che garantisce un colore uniforme indipendente dalla periferica nell intero processo di produzione. È possibile utilizzare i profili periferica per convertire i dati relativi al colore creati con una periferica nello spazio colore nativo di un altra periferica. Questo consente di risolvere il problema sopra indicato, ovvero il fatto che i colori del toner o dell inchiostro possono variare da una periferica all altra. L accettazione di questo formato da parte dei fornitori di sistemi operativi e applicazioni grafiche consente agli utenti finali di spostare in modo trasparente profili e immagini con profili incorporati tra sistemi operativi e applicazioni diversi. Semplifica inoltre il processo di realizzazione delle prove colore tra designer e tipografie, poiché entrambe le parti utilizzano lo stesso riferimento cromatico. I designer possono ottenere la corrispondenza perfetta dei colori creando il design con lo stesso profilo di colore che verrà utilizzato nella macchina da stampa. Questo vale anche per le tipografie con più impianti. Potranno, infatti, riprodurre la stessa qualità del colore nelle varie sedi utilizzando profili ICC ben definiti. In altre parole, i profili ICC garantiscono agli utenti la fedeltà dei colori delle immagini in caso di spostamento tra sistemi, sedi e applicazioni. Questi profili consentono inoltre ai produttori di stampanti di creare un singolo profilo per più sistemi operativi. Con la diffusione delle fotocamere digitali, i profili ICC sono diventati sempre più importanti facilitando la riproduzione delle fotografie digitali su stampanti digitali e macchine da stampa offset. A tale scopo, i profili ICC sono essenziali perché descrivono le caratteristiche specifiche della stampante, del toner, degli inchiostri e della carta in modo da garantire la riproduzione ottimale del colore per ogni combinazione di questi elementi. In genere vengono utilizzati i profili standard forniti dal produttore, ma è possibile creare anche profili personalizzati per soddisfare esigenze specifiche. Quando si definisce il profilo ICC per un determinato lavoro, è inoltre importante impostare le specifiche dei driver della periferica e considerare l inchiostro e la carta da utilizzare. I software per una gestione ottimale del colore forniscono profili standard per tutte le combinazioni possibili e caricano automaticamente il profilo ICC corrispondente quando l utente specifica nell interfaccia le impostazioni relative all inchiostro, al supporto per le prove colore e alla stampa. Poiché il settore delle arti grafiche include e anticipa lo sviluppo degli standard, sono in fase di definizione vari standard internazionali per la stampa e le prove colore da poter utilizzare in modo indipendente dai singoli produttori al fine di ottenere risultati analoghi. Questi standard regionali, nazionali e internazionali facilitano lo scambio dei dati di stampa e delle prove. Inoltre, i centri stampa possono impostare le macchine da stampa su uno standard specifico con la certezza che funzioneranno in modo affidabile con le prove colore fornite da vari clienti o da terze parti. Gli standard emergenti includono anche specifiche per il controllo della qualità, che rappresentano il futuro della gestione del colore. 10 ABC del colore

La specifica ICC è ampiamente utilizzata ed è stata incorporata in molti standard internazionali e de facto di altro tipo. Per ulteriori informazioni sull International Color Consortium e sulle ultime novità relative a nuovi sviluppi nel settore della gestione del colore, visitare il sito Web ICC all indirizzo www.color.org. L International Standards Organization (ISO) è un altra organizzazione importante per gli standard a livello mondiale. L ISO rappresenta il maggiore sviluppatore ed editore di standard internazionali a livello mondiale 4 ed è costituita da una rete di enti nazionali per gli standard presenti in 157 Paesi. Lo standard ISO 12647 specifica alcuni parametri di processo e i relativi valori vengono applicati alla stampa offset e digitale o alla rotocalcografia a quattro o più colori, oppure ai sistemi per le prove colore. Standard regionali A causa della variabilità degli inchiostri, della carta e di altri elementi del processo di produzione della stampa a livello globale e alle differenze di produzione tra stampa a bobina a caldo, stampa a bobina a freddo (giornali) e stampa alimentata a fogli, sono emersi vari standard di colore regionali. La scienza del colore di questi standard è basata sul lavoro svolto dalle organizzazioni ICC e CIE. È possibile configurare pacchetti per la creazione di grafica affinché producano file conformi a queste specifiche, in base alle periferiche e ai supporti su cui verrà realizzato il progetto. Gli standard sono i seguenti: SWOP (Specifications for Web Offset Printing): standard dell America del Nord largamente utilizzato per la produzione di giornali, pubblicità e riviste. Garantisce l uniformità dei colori per i messaggi pubblicitari. Definisce i colori dei set di inchiostri utilizzati e la densità degli inchiostri desiderata sulla pagina. È importante per i pubblicitari, che devono garantire l integrità del marchio nei messaggi e in altro materiale stampato. Questo standard presuppone in genere che l utente esegua la stampa su carta lucida tipografica. Per ulteriori dettagli, visitare il sito Web www.swop.org. SWOP-Uncoated: standard progettato per l utilizzo con gli stessi set di inchiostri, ma su carta non patinata. SNAP (Specifications for Non-Heatset Advertising Printing): standard per la stampa di giornali con set di inchiostri SWOP. Per ulteriori dettagli, visitare il sito Web www.gain.net. GRACoL (General Requirements for Applications in Commercial Offset Lithography): GRACoL descrive gli strumenti e gli standard per la stampa offset alimentata a fogli e a bobina, sviluppati dall International Digital Enterprise Alliance (IDEAlliance). È progettato per consentire ai clienti dei centri stampa, ai designer e ai committenti della stampa di collaborare in modo più efficiente con i fornitori dei servizi di stampa. I profili ICC conformi a GRACol stanno diventando rapidamente lo standard per le prove colore digitali in America del Nord. SWOP e IDEAlliance hanno dato vita a un affiliazione per lo sviluppo coordinato di specifiche e linee guida, programmi di certificazione, strumenti software, seminari di formazione e reti di supporto peer-to-peer. Per ulteriori informazioni, visitare il sito Web www.gracol.org. IDEAlliance ha creato anche G7, una metodologia documentata e coerente che consente alle tipografie di ottenere la corrispondenza tra più periferiche per un risultato di stampa uniforme e prevedibile 5. Standard giapponese o DIC: standard caratterizzato da tonalità di giallo diverse da quelle di altri standard. Set di inchiostri Eurostandard: standard utilizzato dalle stampanti in Europa. Di recente associazioni professionali come FOGRA 6 e bvdm 7 hanno effettuato investimenti significativi nell ottimizzazione colorimetrica di tali standard, che hanno portato alla creazione del Medienstandard Druck e una serie di tolleranze FOGRA che descrivono in modo chiaro gli standard di colore europei. ABC del colore 11

Spazio colore Nella maggior parte dei casi, le definizioni dei colori indipendenti dalla periferica includono tre dimensioni che costituiscono lo spazio colore. Le dimensioni sono le seguenti: Tonalità: in base alla definizione dell American Heritage Dictionary 8, per tonalità si intende una gradazione specifica di colore, ad esempio una sfumatura o una tinta, simile a quelle visibili in tutti i colori dell arcobaleno. Saturazione: termine che indica la brillantezza della tonalità o la purezza di un colore. Luminosità o luminanza: termine che indica la dimensione di un colore che può variare da un grado minimo di intensità (scuro) a un grado massimo di intensità (chiarissimo). La stampa offset a quattro colori e la maggior parte delle stampanti digitali a colori utilizzano una combinazione di quattro colori primari sottrattivi (ciano, magenta, giallo e nero) definita quadricromia per creare una vasta gamma di colori aggiuntivi. Questi quattro colori, indicati con l acronimo CMYK in cui K rappresenta il nero, costituiscono da diverso tempo lo spazio colore primario utilizzato nel settore della stampa. Come descritto in precedenza, i colori ciano, magenta e giallo (CMY) rappresentano i tre colori sottrattivi primari che, se miscelati in parti eguali, in teoria producono il nero. In realtà, coloranti non ideali possono produrre un colore scuro che non corrisponde al nero vero e proprio. Per ridurre il consumo di inchiostro e produrre toni di un nero più intenso, i colori non saturi e scuri vengono creati sostituendo inchiostro nero alla combinazione di colori ciano, magenta e giallo. 12 ABC del colore

Quando un immagine viene acquisita o creata digitalmente, ovvero sottoposta a scansione e acquisita con una fotocamera digitale o creata utilizzando software di desktop publishing, in genere viene rappresentata utilizzando i colori rosso, verde e blu (RGB). Questi elementi sono i colori primari additivi utilizzati per visualizzare le immagini su uno schermo. CMYK e RGB rappresentano due spazi colore diversi. Con il continuo aumento del volume mondiale di file acquisiti digitalmente, la maggior parte dei quali è in formato RGB, le tipografie che preparano un file per la stampa devono considerare lo spazio colore in cui vengono creati vari elementi. È ugualmente importante disporre dei processi necessari per convertire questi file nel formato appropriato per la periferica di stampa desiderata. Per convertire i valori ottenuti da una periferica di output (ad esempio RGB da uno scanner o da una fotocamera digitale) nei valori di codice di una periferica di stampa per il rendering (ad esempio una stampante CMYK), è necessario eseguire una trasformazione per modificare i dati. Questo ruolo viene svolto dal profilo ICC, che regola la conversione del colore effettivo eseguita da un modulo per la gestione del colore (CMM). Tale modulo utilizza i profili per convertire i colori dello spazio colore di una determinata periferica e garantirne la corrispondenza nell ambito dello spazio colore di un altra periferica. Quando i colori del gamut di una periferica vengono visualizzati su un altra periferica con un gamut cromatico diverso, il modulo CMM tenta di ridurre al minimo le differenze tra le due periferiche percepite nei colori visualizzati. Tinte piatte A volte vengono impiegate miscele speciali di inchiostri o toner allo scopo di ottenere l esatta corrispondenza per un colore specifico, anziché utilizzare inchiostri CMYK per produrre la quadricromia. Questi colori speciali vengono definiti tinte piatte o, a volte, colori Pantone. Pantone Inc. ha sviluppato il primo sistema per la corrispondenza del colore nel 1963. Il sistema proprietario, denominato Pantone Matching System (PMS), include le formule per la creazione e la riproduzione di oltre un migliaio di tinte piatte diverse sulle periferiche CMYK. Per tale motivo, a volte le tinte piatte vengono definite colori PMS. Tra gli altri sistemi per la corrispondenza del colore sono inclusi HKS, Toyo e RAL. Nel 2007 Pantone ha annunciato un nuovo sistema per la corrispondenza del colore denominato Goe, che comprende oltre 2.000 colori. Anche se esistono alcune sovrapposizioni tra PMS e Goe, quest ultimo ha introdotto sul mercato molti nuovi colori. PANTONE, Goe e altri marchi Pantone, Inc. sono di proprietà di Pantone, Inc. ABC del colore 13

Dato che è possibile combinare gli inchiostri CMYK per creare colori in un sistema cromatico sottrattivo, occorre comprendere per quale scopo sono necessarie tinte piatte speciali. I motivi principali per cui vengono utilizzati inchiostri speciali sono tre. In primo luogo, non è possibile ottenere la corrispondenza di tutti i colori utilizzando la combinazione CMYK e pertanto è necessario un inchiostro a tinte piatte speciale. In secondo luogo, può risultare difficile riprodurre con precisione determinati gamut cromatici, ad esempio un colore saturo. Infine, quando si tenta di ottenere la corrispondenza di un colore speciale con inchiostri CMYK possono verificarsi variazioni di colore dovute a errori di registrazione e alla tolleranza del processo. Se il materiale da stampare è a colori, per una tinta piatta aggiuntiva sono necessari un ulteriore unità di stampa sulla macchina da stampa o un altro passaggio nella macchina da stampa al fine di creare una stampa a cinque colori. Una macchina da stampa a quattro colori include infatti quattro unità di stampa, ognuna per un colore di inchiostro (combinazione CMYK). Per aggiungere una tinta piatta, è necessaria una quinta unità o una macchina da stampa a cinque colori. In alternativa, è necessario un ulteriore passaggio del materiale nella macchina da stampa per sovrapporre la tinta piatta. Nel caso della stampa offset, prima di eseguire un altro passaggio nella macchina da stampa è necessario attendere il tempo di asciugatura dei primi quattro colori ed eseguire la pulizia di almeno un unità di stampa per consentire l aggiunta del colore speciale. È inoltre necessario verificare la registrazione precisa del colore sovrapposto durante il secondo passaggio, perché la registrazione è correlata ai quattro colori già stampati. Questo processo può richiedere tempi e costi aggiuntivi notevoli per i lavori di stampa. Nel caso delle stampanti digitali, che in genere utilizzano toner o inchiostri CMYK, è possibile ottenere la corrispondenza delle tinte piatte in modo efficiente utilizzando algoritmi sofisticati all interno del RIP. Per esempio, il RIP EFI Fiery include l opzione Spot-On, che consente agli utenti di gestire le tinte piatte e modifica i valori CMYK o RGB per garantire una migliore corrispondenza dei colori aziendali o personalizzati. Per alcuni colori risulta tuttavia complesso o addirittura impossibile ottenere la corrispondenza nello spazio CMYK. Durante la creazione del design di materiale stampato, è consigliabile valutare attentamente se è opportuno specificare una tinta piatta. Qualità, precisione dei colori, costo e importanza dei colori per il materiale in questione rappresentano alcuni dei fattori da considerare. In alcuni casi è opportuno utilizzare un colore alternativo che garantisce maggiori probabilità di riproduzione precisa con gli inchiostri CMYK. Per i sistemi Pantone PMS e Goe sono disponibili libri a ventaglio (Bridge Books) e software online che consentono ai designer e alle tipografie di determinare il grado di fedeltà con cui è possibile riprodurre un colore PMS o Goe, presentando suggerimenti relativi a scelte di colore alternative. 14 ABC del colore

Carta e inchiostro/toner L aspetto effettivo del colore prodotto su una macchina da stampa offset o digitale è influenzato da vari fattori, tra cui la qualità della lastra di stampa derivante dal file originale o master per la stampa offset, le impostazioni della macchina da stampa, la carta, i tipi di inchiostro o toner utilizzati per il lavoro e perfino la condizione della macchina da stampa. L operatore di stampa influisce in modo significativo sulla produzione dei colori nella stampa. Tali fattori includono l aumento o la riduzione della quantità di inchiostro applicata alla pagina per la stampa offset e lo spostamento del bilanciamento CMYK, ovvero l aumento della quantità di uno o più colori primari indipendenti l uno dall altro sia per le unità di stampa offset che digitali. Mediante queste azioni, l operatore di stampa può ottenere la corrispondenza della prova colore, regolando la macchina da stampa in fase di produzione per generare un foglio stampato corrispondente alla prova contrattuale approvata dal cliente. Gli operatori possono ottenere la corrispondenza dei fogli stampati alle prove colore con un esame visivo o mediante strumenti di misurazione del colore. È importante comprendere che la corrispondenza del colore tra prove colore e fogli di stampa potrebbe non essere sempre precisa al 100%, anche se vengono eseguite tutte queste operazioni. Questa situazione è dovuta al fatto che, specialmente nell ambiente di stampa offset 9, l unità per prove colore utilizza inchiostri diversi e potrebbe eseguire la stampa su un tipo di carta diverso da quello utilizzato nella produzione finale sulla macchina da stampa offset. Su una carta patinata di elevata qualità è ad esempio possibile produrre colori più intensi rispetto a quelli ottenuti su carta non patinata di tipo più economico. Se una prova colore viene eseguita su carta patinata e il prodotto finale viene creato su carta non patinata, può risultare difficile ottenere una corrispondenza precisa dei colori in fase di stampa. Per informazioni più dettagliate sulle prove colore, scaricare il documento ABC s of Proofing (ABC delle prove colore) dal sito Web www.efi.com. È possibile misurare la densità dell inchiostro applicato alla carta con un densitometro, che consente all operatore di stampa di garantire uniformità da un foglio all altro e anche da un lavoro all altro, specialmente per la ristampa di un lavoro. Per ulteriori informazioni sugli strumenti di misurazione del colore, vedere il capitolo 3. Anche se sono disponibili standard uniformi relativi agli inchiostri per la stampa offset, esistono tuttavia standard non uniformi relativi agli inchiostri per la stampa a getto di inchiostro prodotti da fornitori diversi. I risultati dei toner variano anch essi da un produttore all altro o da una partita di inchiostro all altra. Tipi di inchiostro diversi possono inoltre determinare percentuali di assorbimento diverse, che causano a loro volta variazioni di colore da un tipo di carta a un altro. I driver di stampa (le istruzioni che collegano il software per la creazione dei documenti e l hardware di stampa) per le stampanti a getto di inchiostro dispongono in genere di un opzione che è possibile selezionare per specificare il tipo di carta. Questa opzione consente di ridurre la variabilità. Le stampanti a getto d inchiostro consentono una riproduzione precisa dei colori in modo relativamente stabile. Tale stabilità facilita la creazione di un processo di gestione del colore affidabile nella catena di distribuzione del colore. Come si può notare, affinché il risultato soddisfi le aspettative del cliente, risulta essenziale il coordinamento tra l autore del file originale e le varie fasi di elaborazione del lavoro nell intera catena di distribuzione del colore. ABC del colore 15

03 Misurazione del colore Parallelamente all arte del design e alla scelta dei colori giusti, esiste una scienza del colore che ne consente la misurazione. Il risultato della misurazione scientifica del colore consente un maggiore controllo del processo di produzione della stampa. Grazie alla conversione del colore in calcoli matematici basati sui dati generati dai dispositivi di misurazione, l operatore di stampa non deve effettuare una valutazione visiva del foglio stampato per verificare in modo approssimativo se l aspetto risulta soddisfacente. 10. www.istockphoto.com, cercare il termine CMYK printing color bar 11. www.altonatestsuite.de 12. www.gwg.org 16 ABC del colore

Misurazione del colore Per misurare le caratteristiche del colore vengono utilizzati tre dispositivi diversi, ognuno dei quali svolge un ruolo specifico durante il design e il processo di produzione: colorimetro, spettrofotometro e densitometro. Gli strumenti per la misurazione del colore sono in grado di ricevere i dati relativi al colore nello stesso modo in cui gli occhi recepiscono il colore, ovvero raccogliendo e filtrando la luce riflessa da un oggetto indipendentemente dal fatto che si tratti di un fiore o di un foglio di carta stampato con inchiostri per la stampa offset. Il dispositivo di misurazione trasforma tuttavia il colore in un valore numerico che consente di analizzare in modo scientifico la qualità di un oggetto a colori specifico. Di seguito viene riportata una breve descrizione di questi dispositivi. Colorimetri I colorimetri misurano i colori utilizzando filtri per determinarne la natura. Nel mondo della comunicazione grafica i colorimetri vengono utilizzati nella maggior parte dei casi per calibrare le periferiche di output, inclusi monitor, stampanti e anche proiettori LCD. A volte è possibile utilizzare un colorimetro anziché uno spettrofotometro, ma non è altrettanto preciso. Spettrofotometri Gli spettrofotometri misurano le riflessioni della lunghezza d onda. Una sorgente luminosa attraversa o illumina in superficie l elemento misurato, ad esempio un foglio stampato, e un rilevatore individua la quantità di luce assorbita dall area del foglio misurato. Questo assorbimento viene quindi convertito in un numero che può essere analizzato da un computer. Gli spettrofotometri sono considerati la tecnologia più precisa disponibile per la misurazione delle caratteristiche del colore. Un esempio è rappresentato dallo spettrofotometro EFI ES-1000. Densitometri I densitometri misurano la densità del colore. Questi strumenti vengono spesso utilizzati nella stampa offset. Poiché gli inchiostri corrispondono a standard noti, un densitometro consente di controllare la quantità di inchiostro presente su una pagina e il colore risultante. Gli standard di colore, ad esempio quelli forniti da Pantone, includono la densità dell inchiostro tra le specifiche del colore. ABC del colore 17

Calibrazione, creazione di profili e misurazione Patch del profilo di stampa alla stampante da Colour Profiles Suite Misurare le patch con ES1000 Usare Profile Inspector per accettare il profilo Caricare profilo in Fiery Mantenere i colori tramite la calibrazione Fiery Per garantire sempre la generazione di colori precisi e uniformi è fondamentale mantenere un ambiente affidabile per la gestione del colore. A tale scopo è indispensabile eseguire la calibrazione, la creazione di profili e la misurazione delle periferiche di stampa. Attualmente sono disponibili varie soluzioni economiche che combinano tutto l hardware e il software essenziale per queste attività. Per ottenere risultati positivi è importante che tutti gli elementi inclusi nella catena di distribuzione del colore comunichino correttamente o siano integrati l uno con l altro. La calibrazione è un processo che consente di ripristinare uno standard noto nella periferica di stampa. La frequenza di calibrazione necessaria varia in base all ambiente di stampa e ai relativi standard di qualità associati. In alcuni ambienti, gli operatori eseguono la calibrazione delle periferiche su base giornaliera oppure quando iniziano un nuovo lavoro o utilizzano un tipo di carta diverso nell ambiente di produzione. In altri casi è possibile che le periferiche vengano calibrate su base giornaliera, settimanale o anche mensile. Quando si esegue la calibrazione di determinate periferiche di stampa, come i sistemi che utilizzano Fiery, non è necessario controllarla con una soluzione per la creazione di profili al fine di ottenere colori uniformi e/o precisi. In altri sistemi che non sono dotati delle funzionalità Fiery è importante controllare i campioni del profilo destinati alla stampante mediante una soluzione per la creazione di profili, ad esempio EFI Color Profiler Suite. La creazione di profili viene utilizzata per caratterizzare la stampante e garantire una riproduzione del colore ottimale. La calibrazione consente di reimpostare la stampante sullo stato ottimale desiderato. Le soluzioni per la creazione di profili generano quindi i profili ICC che caratterizzano la periferica, consentendo una migliore comprensione delle relative funzioni di gestione del colore. I profili ICC offrono un formato interpiattaforma che garantisce un colore uniforme indipendente dalla periferica nell intera catena di distribuzione del colore. I produttori forniscono in genere periferiche di stampa con profili predefiniti, ma molti operatori scelgono di sviluppare profili personalizzati al fine di ottenere migliori risultati cromatici per caratteristiche specifiche della carta o della periferica di stampa. Un dispositivo per la misurazione del colore legge i campioni o lo schema di prova. Poiché gli spettrofotometri, come ES-1000, sono i dispositivi più precisi in assoluto, in genere producono i risultati migliori. I risultati del campione o dello schema di prova su schermo vengono confrontati con i valori numerici associati allo schema di prova. Una soluzione come Profile Inspector inclusa in EFI Color Profiler accetta quindi il profilo, che viene caricato in una periferica di stampa, ad esempio Fiery. Questo processo consente alla periferica di stampa di mantenere la precisione del colore. 18 ABC del colore

Colore preciso e uniforme Quando si utilizza una soluzione di gestione del colore integrata in un ambiente di stampa digirtale, questi passaggi possono essere spesso consolidati come mostrato nella figura a destra. Le patch del profilo vengono stampate, misurate e caricate sul RIP. Quando vengono generati i profili, viene incorporato anche il target di calibrazione; ciò significa che una singola patch serve sia per la creazione di profili che per la calibrazione costante del dispositivo, semplificando il processo. Perché è importante la creazione di profili? Nelle fasi iniziali della catena di distribuzione del colore, i profili consentono ai designer e ad altri utenti di prevedere con maggiore precisione il risultato della riproduzione dei colori nelle fasi successive del processo. Grazie a questo tipo di controllo all interno della catena di distribuzione del colore, è possibile risparmiare tempo e ridurre gli sprechi nel corso del lavoro. Oltre ai colorimetri, agli spettrofotometri e ai densitometri sono disponibili altri strumenti, metriche e componenti che facilitano la creazione di profili. Tali strumenti includono barre colori, serie di test e tolleranze per il colore, come Delta E. Barre colori All interno di un foglio stampato viene inclusa spesso una barra colori. Tale barra contiene piccoli campioni di colori uniforme e gradazioni di colore e viene stampata nell area di ritaglio all esterno dell area dell immagine. Le barre colori possono essere utilizzate per molti scopi. Ad esempio, è possibile utilizzarle per determinare la precisione del colore in base a un determinato standard o la precisione di una prova colore rispetto alla stampa finale. Le barre colori possono anche essere usate per misurare l uniformità, da un lavoro all altro nel caso della ristampa di un lavoro o tra due stampanti simili, durante un lungo processo di stampa. Le barre colori sono disponibili presso vari produttori, inclusi IDEAlliance (distribuzione gratuita) e istockphoto 10. Molti pacchetti di imposizione includono inoltre barre colori nei relativi modelli di imposizione. Un altra opzione supportata dagli standard del settore è Ugra/FOGRA Media Wedge CMYK, che controlla la qualità delle prove colore digitali. Questa opzione può essere utilizzata anche come strumento di controllo digitale per monitorare l effetto dell imaging in modalità CMYK e altri lavori di prestampa. I valori tonali CMYK di Ugra/FOGRA Media Wedge sono basati su standard ISO. È possibile acquistare Ugra/FOGRA Media Wedge da FOGRA. ABC del colore 19

Serie di test Dopo aver ottenuto una catena di distribuzione del colore calibrata è possibile eseguire un altro livello di test per ambienti in cui il colore è estremamente importante. Altona Test Suite 11 è una serie di test che è possibile utilizzare come controllo tecnico relativo a un lavoro da stampare. Ad esempio, è in grado di determinare se un RIP gestisce con precisione oggetti PDF/X complessi quali trasparenze e sovrastampe. Questa serie di test è stata sviluppata grazie alla cooperazione dell associazione tedesca Bundesverband Druck und Medien (bvdm), l European Color Initiative (ECI), EMPA/Ugra in Svizzera e FOGRA Graphic Technology Research Association. Viene spesso aggiornata e ristrutturata per operazioni di stampa offset, digitale, dei giornali o di rotocalcografia in conformità agli standard ISO, nonché per varie periferiche di stampa. L Altona Test Suite Kit, che include campioni di riferimento per diversi tipi di periferiche di stampa, può essere acquistato online. Confrontando il risultato di stampa con il campione di riferimento mediante un spettrofotometro, gli utenti possono identificare e risolvere problemi relativi alla stampa a colori e di altro tipo. Ghent Workgroup 12 è un altro gruppo che pubblica serie di test. Si tratta di un gruppo internazionale costituito da un insieme di associazioni ed esperti del settore che mirano a stabilire e condividere le specifiche del processo per ottenere prestazioni migliori nei flussi di lavoro per le arti grafiche. Il sito Web dell organizzazione include specifiche, file di installazione (impostazioni dell applicazione), serie di test, documenti e altro materiale di supporto. Queste e altre serie di test che è possibile ottenere dai produttori delle macchine garantiscono la conformità del risultato di stampa agli standard ISO e di altro tipo per lavori in cui il colore risulta determinante, nonché l uniformità nell ambito della catena di distribuzione del colore. Tolleranze per il colore: Delta-E La misurazione del colore nel risultato di stampa è utile, ma come è possibile utilizzare i dati raccolti? E come è possibile individuare eventuali problemi? Il termine Delta-E, utilizzato comunemente nell ambito della gestione del colore, consente di rispondere a queste domande. Si tratta di un numero singolo o metrica che rappresenta la distanza tra due colori. Tale numero viene utilizzato dagli utenti per identificare i limiti dei flussi di lavoro e rispettare i valori previsti. Delta-E consente ai componenti della catena di distribuzione del colore di misurare la differenza tra una prova colore e il prodotto finale stampato oppure di controllare se si è verificato lo spostamento del colore generato da una periferica di stampa specifica. Consente inoltre agli utenti di determinare l efficacia di un profilo specifico per la stampa o le prove colore. Sono disponibili vari tipi di Delta-E, tra cui DEab, DE94, DE_CMc e DE2000. Per effettuare confronti accurati è importante conoscere la misurazione Delta-E da utilizzare. È consigliabile utilizzare Delta-E come misurazione relativa. Un Delta-E accettabile varierà notevolmente in base all ambiente di stampa, all importanza che riveste il colore per il lavoro specifico e ad altri fattori. L occhio umano non è in grado di rilevare differenze di Delta-E al di sotto di una misurazione approssimativamente pari a 2. In ambienti quali le stampanti laser, un Delta-E da 6 a 8 è perfettamente soddisfacente e rappresenta il livello spesso raggiungibile. La maggior parte delle tipografie considera accettabile un intervallo Delta-E compreso tra 2 e 4. 20 ABC del colore

Visione globale della catena di distribuzione del colore Una catena di distribuzione del colore funzionale include più parti mobili di quelle che potrebbero risultare ovvie da una prospettiva di alto livello. Per ottenere colori perfetti è fondamentale acquisire una visione globale di tutte le parti mobili e della loro cooperazione. Si consideri ad esempio una brochure di marketing. Il processo di creazione inizia dal proprietario del marchio, che può creare parte del contenuto, fornire immagini e spesso specificare elementi della brochure tra cui i colori da utilizzare. Il progetto può quindi essere affidato a uno studio di grafica o un agenzia pubblicitaria e infine a un fornitore di servizi di stampa per la produzione. È inoltre possibile che venga coinvolta nel processo un azienda specializzata nella prestampa, sebbene questo passaggio sia meno frequente a causa della crescente digitalizzazione e automatizzazione dei flussi di lavoro di produzione. Nel mondo digitale, spesso le tipografie eseguono internamente le attività di prestampa anziché affidare in outsourcing tali funzioni ai centri di prestampa. Ognuno di questi componenti svolge un ruolo essenziale nella catena di distribuzione del colore. Gli errori relativi al colore in qualsiasi fase della catena di distribuzione influiscono sulla qualità globale del processo. Per tale motivo, la calibrazione delle periferiche in conformità a uno standard comune, indipendentemente dalla sede di installazione, svolge un ruolo fondamentale per la fedeltà del colore durante l intero processo di produzione. Nel caso di processi di grandi dimensioni o distribuiti, la catena di distribuzione del colore può inoltre includere una piattaforma di produzione distribuita. È possibile che i lavori di stampa vengano ristampati successivamente con la stessa stampante o con una stampante diversa, con l ulteriore difficoltà di dover mantenere un colore di buona qualità durante l intero ciclo di vita del progetto di stampa. Mediante una gestione efficiente della catena di distribuzione del colore, il materiale stampato risulterà identico indipendentemente da quando, da dove o da chi venga stampato. Come affermato in precedenza, fortunatamente si sta verificando una crescente digitalizzazione della catena di distribuzione e pertanto è diventato più facile garantire l uniformità in tutti questi diversi aspetti. I processi digitali sono più facili da sottoporre a controlli uniformi dei processi. In caso di applicazione uniforme e rigorosa di controlli di processo quali la calibrazione, l utilizzo corretto delle barre colori e la misurazione del risultato di stampa in base a uno standard, il risultato finale sarà un colore perfetto. ABC del colore 21

04 Ruolo del RIP nella creazione di colori perfetti I processori di immagini raster (RIP) controllano le periferiche di stampa e per prove colore. Sono diventati sempre più sofisticati e svolgono un ruolo significativo nella catena di distribuzione del colore in quanto elaborano file per la stampa su unità di output digitali o per stampa offset, inclusi sistemi per prove colore e CTP o periferiche di stampa digitali. Un RIP efficiente include capacità quali una gestione del colore conforme agli standard ICC e l integrazione di profili e flussi di lavoro al fine di assicurare risultati ottimali. Non è in grado di operare come applicazione isolata senza strumenti proprietari. I RIP devono essere utilizzati come strumento conforme agli standard di settore della catena di distribuzione del colore, integrandosi facilmente in qualsiasi ambiente di produzione e facilitando lo scambio dei profili di colore tra i vari componenti di tale catena, compresi designer, agenzie, operatori di prestampa e fornitori di servizi di stampa. Tenere presente che i pacchetti di creazione grafica consentono agli utenti di creare file la cui stampa può risultare estremamente complessa. Molti designer non dispongono inoltre di una conoscenza approfondita del processo di stampa e non si rendono conto che i loro design creano problemi di produzione. Un RIP efficiente consente almeno di adattare queste creazioni complesse, pertanto il prodotto finale stampato corrisponde esattamente allo stile di design. Amplia inoltre la gamma dei tipi di file che è possibile accettare nel processo di produzione ed è in grado di gestire colori speciali o tinte piatte, nonché di elaborare correttamente sovrastampe e trasparenze. 22 ABC del colore

Profili Device Link: il software per la creazione di profili è inoltre in grado di generare profili Device Link. Un profilo Device Link consente di salvare e memorizzare una serie di profili corrispondenti a una configurazione specifica, risparmiando tempo nella preparazione e nell elaborazione dei file. Sono particolarmente utili nel caso in cui venga utilizzata costantemente la stessa configurazione specifica. I profili Device Link possono essere necessari per vari scopi, ad esempio quando un applicazione scanner non consente di incorporare il profilo di origine nel documento contenente l immagine creata. La memorizzazione del profilo dello scanner elimina la necessità di richiedere il profilo di origine appropriato ogni volta che l utente desidera eseguire la stampa con una configurazione che implica l utilizzo di tale scanner. È inoltre possibile che un utente desideri visualizzare l aspetto di un immagine acquisita quando viene stampata utilizzando una stampante specifica, oppure che desideri esaminare molte immagini acquisite con lo stesso scanner in momenti diversi prima di stampare l immagine finale. Poiché vengono utilizzate sempre le stesse periferiche, l applicazione di grafica visualizza un elenco di profili Device Link creati in precedenza dall utente per varie configurazioni, consentendo di selezionare il profilo Device Link appropriato per l attività corrente. Un RIP efficiente supporta i profili Device Link. Tinte piatte o colori speciali: la produzione accurata di tinte piatte o colori speciali è un requisito chiave per la catena di distribuzione del colore. Nel processo di prova colore o di stampa digitale, le tinte piatte o i colori speciali vengono spesso simulati utilizzando una corrispondenza CMYK, mentre nei processi di stampa offset è possibile utilizzare inchiostri speciali. Alcuni RIP consentono la memorizzazione di tinte piatte o colori speciali come valori separati in modo da poterli convertire in valori CMYK per le prove colore o per la stampa su una periferica di stampa digitale. Questa funzionalità consente una migliore corrispondenza del colore tra sistemi diversi. Sovrastampa: per sovrastampa si intende un oggetto stampato sopra un altro. Questo processo non è immediato. Se il processo di stampa è controllato direttamente dal programma di impaginazione per ogni separazione dei colori, le singole separazioni arrivano al RIP contenente tutte le informazioni necessarie per la sovrastampa. Il RIP riassembla le separazioni in un file, quindi utilizza il sistema per la gestione del colore al fine di eseguire la conversione nello spazio colore appropriato. Un RIP efficiente è in grado di gestire tutte queste operazioni per fornire un foglio stampato accurato. Trasparenza: i designer creano spesso immagini complesse disposte in livelli con un determinato grado di trasparenza. Quando viene creato un oggetto o viene applicato un riempimento, questi elementi risultano pieni per impostazione predefinita, ovvero con un opacità pari al 100%. La maggior parte dei programmi di grafica consentono di variare l opacità per ogni elemento o livello dal 100% (completamente opaco) allo 0% (completamente trasparente). La riduzione dell opacità consente di visualizzare l immagine sottostante attraverso la superficie dell oggetto. Per una stampa corretta è necessario unire i livelli creati e il RIP deve essere in grado di convertire la trasparenza e gli oggetti sovrapposti in modo da ottenere un rendering accurato dei colori. Trapping: Quando in un documento di stampa offset vengono utilizzati più colori di inchiostro sulla stessa pagina, è necessario allineare perfettamente ogni colore con quelli a cui si sovrappone, in modo da nascondere il punto di unione. Poiché è impossibile garantire la registrazione esatta di ogni oggetto su ogni foglio di carta introdotto in una macchina da stampa, possono verificarsi errori di registrazione dei colori, causando spaziature indesiderate. Il software di trapping consente una leggera espansione dell oggetto in modo che si sovrapponga a un altro oggetto di diverso colore. Questa funzionalità rimuove gli inchiostri sottostanti per impedire la miscelazione indesiderata dei colori, compensando potenziali errori di registrazione che potrebbero verificarsi durante il processo di stampa. È possibile eseguire manualmente il trapping con il relativo software oppure mediante un flusso di lavoro automatizzato durante il processo di prestampa. Un RIP sofisticato è in grado di analizzare i documenti ed eseguire automaticamente la funzione di trapping, senza che l utente debba specificare manualmente le regole del trapping. ABC del colore 23