REGOLAMENTO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE



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SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 3 ALTO FRIULI REGOLAMENTO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE Allegato alla delibera n. 248 dell 11 agosto 2011 1

Indice - Premessa. pag. 4 - Fonti normative e regolamentari. pag. 4 - Budget per la formazione pag. 5 - Rapporti con le OO.SS.... pag. 5 PIANO DELLA FORMAZIONE AZIENDALE (PFA) - Piano della Formazione Aziendale (PFA)... pag. 7 Analisi dei fabbisogni formativi... pag. 7 Presentazione progetti formativi... pag. 8 Elaborazione prima bozza PFA... pag. 9 Valutazione da parte del comitato scientifico della formazione aziendale. pag. 9 Elaborazione del PFA definitivo... pag. 9 Approvazione del PFA... pag. 9 Attuazione ed erogazione delle attività formative.. pag. 10 Accreditamento regionale... pag. 10 Valutazione dell impatto della formazione pag. 11 Flow-chart: elaborazione del Piano della Formazione Aziendale. pag. 12 ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA - Articolazione organizzativa. pag. 14 A livello centrale. pag. 14 o Ufficio Formazione. pag. 14 o Comitato scientifico della formazione aziendale pag. 14 o Nucleo di valutazione della formazione. pag. 15 o Centro di formazione aziendale in tecniche di rianimazione cardio polmonare pag. 15 A livello periferico. pag. 16 o Referenti aziendali della formazione.. pag. 16 o Responsabile scientifico. pag. 16 o Segreteria Organizzativa/Tutor d Aula.. pag. 17 o Docente... pag. 18 o Partecipante pag. 21 Rappresentazione sintetica dell articolazione organizzativa. pag. 22 TIPOLOGIE DI FORMAZIONE E MODALITÀ ORGANIZZATIVE - Modalità di formazione... pag. 24 formazione interna.. pag. 24 o obbligatoria. pag. 24 o facoltativa... pag. 25 o formazione sul campo. pag. 25 o Indicazioni procedurali per la partecipazione ai corsi di formazione interna. pag. 28 2

formazione esterna.. pag. 29 o obbligatoria. pag. 29 o facoltativa... pag. 30 o Indicazioni procedurali per la partecipazione ai corsi di formazione esterna... pag. 31 - Indicazioni procedurali comuni. pag. 34 DISPOSIZIONI FINALI - Modalità di accreditamento. pag. 36 - Sponsorizzazioni.. pag. 36 - Disposizioni finali pag. 36 - Entrata in vigore.. pag. 36 3

PREMESSA La formazione e aggiornamento professionale costituiscono la leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale dei dipendenti, per la realizzazione degli obiettivi programmati e per una migliore tutela della salute dei cittadini attraverso servizi più qualificati. L obiettivo sia delle attività di formazione che di quelle di aggiornamento è accrescere la cultura professionale, organizzativa e relazionale sia come valore individuale che collettivo. La formazione tende a sviluppare capacità di governo di nuove situazioni altre che a creare nuove abilità. L aggiornamento professionale si propone di trasferire, attraverso strumenti didattici e/o esperienze operative, abilità già definite. La formazione e l aggiornamento, oltre ad essere considerati come processo di acquisizione, sviluppo di abilità e competenze, sono anche trasmissione di valori di riferimento e norme comportamentali; sono strettamente legati alle strategie globali e alle altre politiche di gestione delle risorse umane. Una nuova impostazione della formazione e dell aggiornamento diventa strumento capace di produrre cambiamenti non solo nell operatore che si forma, ma anche nell organizzazione che lo vede protagonista e depositario delle abilità tecniche, di competenze organizzative e relazionali. Esiste una forte connessione tra formazione e organizzazione al fine di sostenere: - le scelte strategiche e i programmi mirati allo sviluppo delle professionalità in linea con i cambiamenti organizzativi e il miglioramento della cultura relazionale; - la trasversalità dei momenti formativi aziendali (di aree, interdistrettuali, interdipartimentali, ecc.) e lo sviluppo dell interazione tra le varie professionalità; - i bisogni specifici tecnico-scientifici di settore; - l effettuazione di un maggior numero di momenti formativi interni in grado di introdurre una maggiore flessibilità dell organizzazione e di rispondere in modo più adeguato agli obiettivi strategici aziendali; - la diffusione delle conoscenze acquisite per il miglioramento delle varie attività aziendali; - la valutazione dell efficacia dell apprendimento individuale e del cambiamento organizzativo. Tutti hanno il diritto/dovere alla formazione-aggiornamento, secondo un principio di rotazione e pari opportunità. Il processo per la formazione e l aggiornamento nell Azienda ASS n. 3 Alto Friuli si sviluppa attraverso fasi sequenziali che partono dall analisi dei bisogni e la costruzione del piano ed arrivano alla gestione ed al monitoraggio degli eventi. La funzione formazione-aggiornamento è affidata e coordinata da un ufficio, in staff alla Direzione Strategica, e dalla rete dei referenti presenti nelle articolazioni aziendali. FONTI NORMATIVE E REGOLAMENTARI Il presente regolamento viene redatto nel rispetto dei principi fondamentali in materia di formazione: - Carta di Lubiana approvata il 18 giugno 1996 Nella formazione di base, nella specializzazione e nella formazione permanente del personale sanitario c è bisogno di una visione più ampia che non la tradizionale assistenza curativa. La qualità dell assistenza, la prevenzione delle malattie, la promozione della salute dovrebbero costituire parte essenziale della formazione 4

- Piano Sanitario Nazionale La formazione è strumento di ottimizzazione delle risorse umane e di cambiamento organizzativo - Piano Sanitario Regionale - Decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 art. 6/19 e successivi - Decreto legislativo 81/2008 - Contratti nazionali di categoria - Accordi decentrati - Circolari Ministeriali e Regionali, in materia di Educazione Continua in Medicina (ECM) - Obiettivi regionali, aziendali. - Accordo Stato Regioni del 5.11.2009 e relativo regolamento applicativo - Accreditamento istituzionale - Accreditamento Joint Commission International (2011) BUDGET PER LA FORMAZIONE La Direzione determina annualmente, nell ambito del rispetto della normativa CCNL, degli accordi di categoria, della compatibilità e delle priorità aziendali, il budget per la formazione. Le risorse economiche vengono assegnate, sulla base di una programmazione fatta per area: - Trasversale budget della formazione aziendale - (che coinvolge almeno quattro dipartimenti) Per le altre aree annualmente verrà assegnata nella scheda budget la quota per ciascuna delle seguenti strutture: - Presidio Ospedaliero:Dipartimenti, SOC, SOSD e SOS ospedaliere - Distretto n. 1 - Distretto n. 2 - Dipartimento di Salute Mentale - Dipartimento delle Dipendenze - Dipartimento di Prevenzione - Direzione Sanitaria - Direzione Amministrativa La quota assegnata a ciascuna struttura può essere utilizzata sia per l organizzazione di corsi interni, per il personale assegnato alla struttura stessa, che per la partecipazione a corsi esterni. RAPPORTI CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI La materia della formazione e aggiornamento professionale rientra nelle relazioni sindacali, secondo le modalità e contenuti fissati dalla contrattazione collettiva. 5

PIANO DELLA FORMAZIONE AZIENDALE (PFA) 6

PIANO DELLA FORMAZIONE AZIENDALE (PFA) I punti cardine di questo nuovo regolamento rivolto al personale dipendente dell Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 Alto Friuli (ASS3) risultano essere: - la programmazione - il piano della formazione annuale o pluriennale. Il documento di programmazione delle attività formative è proposto alla Direzione Strategica dall Ufficio Formazione, preposto alla formazione continua in accordo con i Dirigenti Responsabili di SOC e SOS per la gestione e la valorizzazione delle risorse presenti in azienda. Il piano contiene i progetti formativi relativi alla formazione interna, sia trasversale che di singolo dipartimento. Viene elaborato sulla base: - della rilevazione e dell analisi dei fabbisogni formativi effettuata dall Ufficio Formazione - delle effettive risorse umane e strutturali disponibili e dedicate alla formazione aziendale - del budget aziendale assegnato alla formazione interna - dell analisi della situazione esistente e degli indirizzi strategici aziendali - dei piani formativi regionali e nazionali, linee guida e documenti programmatici regionali - degli indirizzi e obiettivi strategici aziendali, obiettivi regionali e obiettivi nazionali - degli adempimenti normativi - degli obiettivi di accreditamento istituzionale della Joint Commission International - del rapporto sulla formazione aziendale (RFA) con le criticità emerse in fase di progettazione ed erogazione dei corsi - della obbligatorietà dei crediti formativi previsti dal Programma Nazionale ECM favorendone, di norma, l acquisizione nella misura del minimo annuale. Nel PFA vengono inseriti sia gli eventi ai quali sono attribuiti i crediti ECM regionali, per i quali l'azienda risulta Provider che quelli privi di accreditamento ECM ma che hanno un interesse a livello aziendale. È facoltà della Direzione Strategica Aziendale modificare ed integrare il PFA in relazione all eventuale identificazione di ulteriori bisogni formativi (ad esempio: nuovi modelli organizzativi, cambiamenti di contesto, nuove tecnologie, ecc). Analisi dei fabbisogni formativi Il piano di formazione necessita di una fase preliminare di analisi dei fabbisogni, da compiere prestando attenzione sia alle esigenze dell organizzazione che ai bisogni degli individui in diversi momenti della loro storia professionale e della più generale storia dell organizzazione. Questa fase è costituita da un attività di raccolta di informazioni e di analisi organizzativa, al fine di una maggiore coerenza tra formazione ed esigenze organizzative. In questa circostanza è particolarmente importante il coinvolgimento da parte dei Direttori/Dirigenti Responsabili/Referenti/Coordinatori. Questo perché la partecipazione attiva e la motivazione di tutti i 7

professionisti sono presupposto indispensabile per cambiare i valori e le culture di riferimento, così come per aumentare le competenze tecnico/specialistiche necessarie a qualificare il servizio offerto all utente. La rilevazione e l analisi dei fabbisogni formativi sono effettuati dall Ufficio Formazione. La periodicità è annuale; le fasi per arrivare all analisi dei fabbisogni sono, in ordine cronologico: 1. Direzione Strategica (DG, DS, DA) Lo strumento utilizzato è l intervista che verte sulle seguenti tematiche: - La strategia dell azienda - Cambiamenti previsti nelle strutture e nei servizi - Quali sono le aree di forza odierne all interno dell ASS3 - Quali sono le aree di debolezza all interno dell ASS3 - Quali sono le criticità presenti (elenco per priorità) - Quali di queste criticità possono essere affrontate con un piano formativo - Quali di queste criticità possono essere risolte con la sola formazione aziendale - Quali indicatori di risultato possono essere individuati per misurare la ricaduta formativa nelle aree sopra identificate 2. Direttori, Dirigenti Responsabili, dirigenti amministrativi, referenti aziendali, coordinatori infermieristici e tecnici, referenti aziendali della formazione. Lo strumento utilizzato è il questionario descrittivo, strutturato sulla base delle indicazioni raccolte durante le interviste alla Direzione Strategica. Oltre a questi strumenti, il Referente dell Ufficio Formazione può utilizzare a sua discrezione altre forme di indagine generalizzate o a campione (es: focus group). Presentazione progetti formativi La presentazione dei progetti formativi, relativi alle aree di intervento autorizzate, avviene utilizzando griglie di macro progettazione appositamente predisposte (GFor). Le proposte formative devono essere in linea con i risultati dell analisi del fabbisogno formativo. Le informazioni principali contenute sono le seguenti: - Tipologia di attività (corso, congresso, formazione sul campo) - Titolo della proposta formativa - Committente - Periodo di svolgimento (n. edizioni previste) - Responsabile scientifico - Destinatari (n. destinatari del corso suddivisi per professione) - Descrizione dell obiettivo nazionale/regionale - Descrizione dell obiettivo specifico - Metodi didattici - Strumenti di valutazione di risultati ed indicatori 8

Elaborazione prima bozza PFA Il Referente dell Ufficio Formazione valuta le proposte formative complete di tutte le informazioni e presentate in tempo utile e le elabora (integrazione, completamento, eliminazione delle ripetizioni e delle duplicazioni) tenendo conto: - dei risultati emersi dalla elaborazione della rilevazione dei fabbisogni formativi; - della congruità con gli obiettivi e gli interessi generali dell azienda; - della reciproca conciliabilità ed adattabilità (integrazione, completamento, eliminazione delle ripetizioni e delle duplicazioni); - della compatibilità con le risorse economiche, materiali ed umane disponibili; - degli obblighi normativi e dei progetti aziendali Il Referente dell Ufficio Formazione propone le priorità degli interventi formativi in sintonia con gli obiettivi definiti dalla Direzione Strategica Aziendale e con gli obiettivi Nazionali e Regionali e predispone entro il mese di agosto dell anno precedente una prima bozza di PFA con le schede di macro progettazione che contengono gli elementi generali che costituiscono il singolo progetto formativo. Valutazione da parte del comitato scientifico della formazione aziendale Il comitato scientifico valuta le proposte dal punto di vista scientifico, predispone le priorità degli interventi formativi in sintonia con gli obiettivi definiti dalla Direzione Strategica Aziendale e con gli obiettivi Nazionali e Regionali. Questa valutazione racchiude in sé una importanza fondamentale in quanto rappresenta il momento per poter valutare gli ulteriori miglioramenti da proporre valutando l importanza dei progetti formativi, la rispondenza al raggiungimento degli obiettivi prefissati e del rapporto costi benefici. Elaborazione del PFA definitivo Sulla scorta delle indicazioni del Comitato Scientifico della Formazione Aziendale, il Referente dell Ufficio Formazione elabora il Piano Formativo Aziendale definitivo. Il Piano Formativo Aziendale può essere dotato della necessaria flessibilità affinché vi possano essere inserite quelle attività di formazione che si rendessero necessarie, come pure modificare attività formative già pianificate, sempre compatibilmente con le risorse economiche, materiali e umane disponibili e previa approvazione del Comitato Scientifico e della Direzione Strategica. II Piano Formativo Aziendale definitivo viene inviato alla Direzione Strategica per la presentazione alle OO.SS. entro il mese di settembre. Approvazione del PFA II Piano Formativo Aziendale definitivo viene validato con provvedimento del Direttore Generale entro il 20 ottobre di ogni anno. Il PFA deliberato è a disposizione di tutti i dipendenti; viene inviato all ente accreditante entro il 31 ottobre. Per diffondere i contenuti del PFA ai dipendenti vengono utilizzati diversi mezzi di comunicazione aziendale sia a livello centrale (es.: sito aziendale) che locale (es: bacheche). 9

Attuazione ed erogazione delle attività formative Le proposte formative inserite nel PFA devono essere attuate ed erogate almeno in misura del 50% di quanto previsto a livello aziendale. Possono essere accreditate secondo la normativa regionale oppure nazionale (ECM). Le procedure sono regolamentate dalle rispettive normative vigenti. Accreditamento Regionale Il ruolo del provider regionale ECM può essere riassunto sinteticamente nell espletamento delle seguenti funzioni: - progettare, effettuare, controllare l esecuzione delle attività formative e della qualità organizzativa delle stesse anche attraverso la responsabilità dell attribuzione dei crediti formativi; - verificare gli esiti della formazione. Queste funzioni vengono espletate dall Ufficio Formazione che, pertanto, ha l obbligo di monitorare e controllare ogni fase dell intero processo. Al fine di poter ottemperare agli obblighi stabiliti per l accreditamento ECM Regionale è indispensabile che 45 giorni prima dell'inizio dell'attività formativa il Responsabile Scientifico contatti l Ufficio Formazione. Il Responsabile Scientifico effettua la proposta di micro-progettazione attraverso la modulistica fornita dall Ufficio Formazione; in collaborazione con il Referente dell Ufficio Formazione viene effettuato il riesame che ha lo scopo di valutare la congruenza della proposta di micro-progettazione effettuata con il PFA deliberato. Effettuato il riesame il Responsabile Scientifico deve produrre la seguente documentazione: - curriculum vitae del responsabile scientifico secondo il formato GFor (in formato elettronico) più copia cartacea firmata in originale; - autocertificazione assenza conflitto interessi del Responsabile Scientifico (firmata in originale); - programma dettagliato; - elenco dei docenti e dei sostituti; - curricula dei docenti e dei tutor (in formato elettronico) più copia cartacea firmata in originale; - autocertificazione assenza conflitto interessi dei docenti e del tutor firmata in originale utilizzando il modulo previsto dalla Regione; - modalità di verifica dell apprendimento; - valutazione effetti formazione. Vengono indicati i livelli di valutazione degli effetti della formazione a) sull'apprendimento b) sui comportamenti c) sull'organizzazione utilizzando degli indicatori. Il Referente dell Ufficio Formazione effettua un ultima verifica al fine di valutare se tutti gli elementi scientifici e strutturali necessari all'erogazione del corso sono a disposizione della Formazione. La validazione della micro-progettazione avviene alla fine dell'erogazione della prima edizione di ogni corso. Ha lo scopo di verificare se il servizio erogato è in grado di soddisfare i requisiti e quindi può essere replicato. La validazione viene effettuata dal Referente dell Ufficio Formazione sulla base delle indicazioni fomite dal Tutor al termine della prima edizione dell'evento formativo pilota (customer validazione evento, numero partecipanti 10

presenti almeno al 75% di quanto previsti, presenza dei docenti previsti come da programma, disponibilità e funzionamento degli strumenti informatici, evidenza sul programma). In fase di valutazione delle iscrizioni, un evento con meno del 25% dei partecipanti previsti iscritti, può essere sospeso da parte del Referente dell Ufficio Formazione, sentito il Responsabile Scientifico. Nei corsi ECM non possono essere presenti più del 25% di operatori senza obbligo ECM. Valutazione dell impatto della formazione Alla fine dell attività formativa, il Responsabile Scientifico e/o Tutor deve restituire all Ufficio Formazione la seguente documentazione: - Schede customer satisfaction; - Test di apprendimento corretti più riepilogo con l indicazione delle valutazioni individuali (indicando il livello soglia per la valutazione positiva) e/o qualora prevista, relazione da parte del Responsabile Scientifico circa l impegno e la partecipazione attiva alle attività e 1 acquisizione di competenze e/o abilità dei partecipanti; - Verbale di ogni singolo incontro, per la formazione sul campo con gli elementi salienti emersi, sottoscritto da tutti i presenti e comprovante il raggiungimento dell obiettivo definito; - relazione conclusiva; - relazione sulle ricadute formative nei tempi e nei modi individuati precedentemente. Nessuna attività formativa potrà procedere nell'iter attuativo se non verrà rispettata la tempistica definita e la completezza della documentazione prevista. Alla fine dell anno formativo viene stilato il Rapporto annuale della Formazione Aziendale (RFA) da parte del Referente dell Ufficio Formazione. 11

Flow-chart: elaborazione del Piano della Formazione Aziendale. 12

ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA 13

ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA La funzione della formazione si articola sui seguenti livelli: A livello centrale Ufficio Formazione L Ufficio Formazione è collocato in staff al Direttore Sanitario e si occupa di tutte le procedure che riguardano la formazione e l aggiornamento sia interno che esterno. Le principali funzioni sono: - avviare, valutare i risultati complessivi e tenere sotto controllo l intero processo formativo - predisporre il Piano Annuale (o poliennale) della attività in base ai bisogni formativi raccolti; predisporre atto deliberativo da sottoporre per l approvazione alla Direzione Strategica e divulgare il Piano deliberato dal Direttore Generale; - coordinare e supportare i Referenti della. Formazione, presenti nelle Strutture/SOC/Unità Operative, per l attivazione, la gestione dei propri corsi nonché per una stretta collaborazione e scambio di informazioni utili al monitoraggio e alla verifica degli eventi formativi; - gestire direttamente tutti i momenti formativi strategici trasversali, quelli organizzati dagli uffici e servizi in Staff alla Direzione, nonché quelli gestiti in collaborazione con la regione: - aggiornare la situazione dei crediti formativi ECM dei vari operatori dipendenti istituendo un data base aziendale; - inviare con cadenza quadrimestrale il resoconto per la formazione esterna a ciascuna struttura assegnataria di budget per la formazione con l evidenza dei nominativi dei partecipanti e delle spese sostenute - registrare e relazionare sui costi complessivi annuali; - adottare strumenti di controllo e verifica dei risultati sui processi formativi; - garantire la formazione obbligatoria; - attivarsi e coordinare momenti formativi in base alle indicazioni nazionali e regionali in merito all ECM (Educazione Continua Medica); - effettuare tutte le procedure di accreditamento nazionale ECM e regionale ECM e di rendicontazione. Comitato Scientifico della Formazione Aziendale La commissione istituita con delibera n. 162 del 8 luglio 2010, dall entrata in vigore del presente Regolamento, verrà denominata Comitato scientifico della Formazione Aziendale. Composizione Il Comitato scientifico della Formazione Aziendale è composto dal Direttore Sanitario in veste di Coordinatore scientifico dal dirigente infermieristico e dal Referente della Formazione, quali componenti di diritto, cui si affiancano un direttore di SOC ospedaliera, due Direttori di SOC territoriale, un Direttore di SOC amministrativa, un referente infermieristico di dipartimento ospedaliero, un referente infermieristico di dipartimento territoriale, un referente aziendale delle professioni, un dirigente amministrativo ovvero un titolare di posizione organizzativa amministrativa, un coordinatore tecnico ed un coordinatore infermieristico. Funzioni - effettua il riesame della progettazione di massima; 14

- analizza i contenuti e seleziona le proposte formative avanzate; - analizza la scientificità delle proposte formative; - assicura che ci sia la corrispondenza delle attività previste nel piano di formazione ed i fabbisogni formativi delle categorie professionali per le quali l'ente organizza in qualità di provider gli interventi di formazione; - valuta, alle scadenze programmate, le ulteriori proposte di attività formative che possono andare ad integrare e implementare le attività educazionali previste; - quantifica e destina le risorse economiche a disposizione delle attività formative presenti nel PFA; - verifica la correlazione tra gli obiettivi strategici aziendali e le azioni formative anche in considerazione degli obiettivi regionali; - verifica il coinvolgimento di tutte le figure professionali dell Ente; - invia parere formale alla direzione strategica sulla bozza di piano formativo aziendale. Nucleo di valutazione della Formazione Ai fini di verificare nel tempo gli esiti formativi sull'organizzazione ed acquisire indicazioni per futuri interventi interni è istituito il Nucleo di Valutazione della Formazione. Composizione Il Nucleo è composto dal Direttore Sanitario o suo delegato, Direttore amministrativo o suo delegato, Dirigente infermieristico o suo delegato, dal Referente della Formazione o suo delegato. Funzioni - stabilisce gli indicatori di ricaduta della formazione attraverso un sistema di valutazione contenente procedure, strumenti operativi, criteri e parametri da valutare; - verifica nel tempo gli esiti formativi sull organizzazione, ovvero la modifica dei comportamenti e delle performance individuali, di gruppo e aziendali; - dà indicazioni al fine di rilevare il fabbisogno formativo successivo e la Customer Satisfaction per gli interventi futuri. Centro di formazione aziendale in tecniche di rianimazione cardio polmonare. Con Deliberazione del Direttore Generale n. 160 del 25 marzo 2003 Attivazione Centro di formazione Aziendale in tecniche di rianimazione cardio polmonare è stato istituito il Centro di formazione Aziendale in tecniche di rianimazione cardio polmonare, gestione del trauma, gestione delle vie aeree e di primo soccorso secondo le metodiche approvate dall IRC (Italian Resuscitation Council), afferente al Dipartimento di emergenza. Il programma annuale dell attività del Centro di Formazione è parte integrante del PFA e rientra nella Formazione Trasversale. Il Responsabile del Centro di Formazione, invia annualmente al Referente della Formazione la proposta di programma per l anno successivo con la medesima cadenza degli altri progetti formativi. Il Referente della Formazione inserisce la proposta di programma nella bozza del PFA. 15

A LIVELLO PERIFERICO. Referenti della Formazione (RAF) Ogni Struttura/SOC nomina un referente della formazione (possono essere individuati referenti diversi per l area della Dirigenza e del Comparto). Il Referente della Formazione è un professionista referente operativo individuato dal Dirigente Responsabile/Coordinatore sulla base dei seguenti requisiti: esperienza in ambito formativo, capacità comunicative, disponibilità a frequentare appositi percorsi formativi. I Referenti della Formazione fungono da anello di congiunzione tra il livello centrale ed i professionisti assegnati alla Struttura/SOC di riferimento. In particolare supportano l Ufficio Formazione per quanto attiene: - la raccolta dei bisogni di formazione nelle proprie Strutture/SOC di appartenenza (per la formulazione del PFA) - l attivazione, chiusura e monitoraggio delle iniziative formative relative alla propria Struttura/SOC; - la diffusione della conoscenza delle iniziative approvate dal PFA - raccordare con i coordinatori la programmazione delle partecipazioni del personale delle Strutture/SOC di appartenenza agli eventi previsti dal PFA rendendola compatibile con le esigenze di servizio. I Referenti per la formazione devono rappresentare realmente dei facilitatori nel processo di formazione, con la funzione duplice di interfacciarsi con la realtà delle singole Strutture/SOC e dell Ufficio Formazione. Responsabile Scientifico (RS) Professionista con competenza scientifica in relazione alla tematica oggetto dell iniziativa formativa, che è tenuto ad attuare la pianificazione dell'iniziativa formativa in collaborazione con il Referente dell Ufficio Formazione. Oltre alla competenza nella disciplina oggetto della proposta formativa, il Responsabile Scientifico deve avere capacità organizzative ed esperienze in campo formativo. L attività è parte integrante delle competenze professionali e viene svolta in orario di lavoro senza retribuzione aggiuntiva. Ogni proposta formativa deve avere un Responsabile Scientifico che è responsabile della struttura scientifica del progetto formativo. II Responsabile Scientifico presiede alle seguenti funzioni; - predispone le schede di progettazione di massima che verranno poi visionate dal Referente dell Ufficio Formazione e successivamente dal Comitato Scientifico; - effettua il riesame della micro-progettazione insieme al Referente dell Ufficio Formazione con lo scopo di valutare la congruenza della proposta di micro-progettazione effettuata con il PFA deliberato; - propone i docenti ed i sostituti; - effettua il riesame della micro-progettazione ogni qualvolta che si verifichi una modifica del programma in accordo con il Referente dell Ufficio Formazione; - individua il target della proposta formativa e le modalità di valutazione dell'apprendimento; - effettua la scelta finale di selezione degli aspiranti partecipanti in aderenza al target prefissato in collaborazione con il Referente dell Ufficio Formazione; - nel caso che la verifica dell apprendimento sia il questionario, indica il livello minimo di risposte esatte richiesto ai fini del superamento del corso (standard 80%) e firma la copia con le risposte esatte che serve per la 16

correzione degli elaborati; - provvede a fornire all Ufficio Formazione la documentazione come da check list (CV dei docenti, autocertificazioni, elenco docenti, questionario dell apprendimento completo delle domande da parte di tutti i docenti); - coordina tutte le attività didattico-scientifiche del progetto formativo comprese le relazioni con i docenti; - propone l'eventuale acquisizione del materiale didattico e scientifico e stabilisce le attrezzature necessarie alla realizzazione dell'attività; - predispone la relazione scientifica finale delle attività ove prevista e valuta i questionari di valutazione dell'apprendimento Segreteria organizzativa/tutor d aula Dipendente che ha seguito un preciso percorso formativo predisposto dal Referente dell Ufficio Formazione, conseguendone una attestazione. L'attività dì tutoraggio costituisce una funzione alla quale il dipendente è tenuto in virtù di un conferimento effettuato dalla Direzione Strategica sentito il parere del Referente dell Ufficio Formazione e del Responsabile dell'unità Operativa/Servizio dell'incaricato. La segreteria organizzativa/tutor d aula collabora con il responsabile scientifico ed è impegnata in attività sia propedeutiche all evento che di rendicontazione. La segreteria organizzativa/tutor d aula ha le seguenti funzioni: - raccoglie, nella fase propedeutica, le adesioni al progetto formativo. - deve accertarsi di avere a disposizione tutta la documentazione e il materiale che serve per svolgere la propria attività; - è responsabile di tutta l attrezzatura didattica prevista per l'evento, delle chiavi dell'aula utilizzata, nonché dell'eventuale richiesta della sua pulizia (nel caso si presentasse sporca); - deve gestire l'attrezzatura didattica e i software; - deve dare accoglienza ai partecipanti agli eventi e distribuire il materiale didattico fornito dai docenti e/o segreteria organizzativa; - deve provvedere alla registrazione di tutte le attività svolte; - deve assicurare che il verbale sia compilato in ogni sua parte con le firme di ingresso e di uscita e con i corrispettivi orari informando i partecipanti all'evento che la mancata apposizione della firma in entrata e/o in uscita, e/o la mancata restituzione della modulistica consegnata (questionari satisfaction, questionari di valutazione di conoscenze di base e dell apprendimento) comporta il mancato riconoscimento del diritto dell'acquisizione dei crediti. - deve gestire ed è responsabile di tutto il materiale d archivio (presenze, questionari, attestati di presenza per gli esterni): - deve presenziare costantemente l aula (non allontanarsi previa necessità ed autorizzazione da parte del Responsabile Scientifico dell evento); - raccoglie i reclami o le non conformità in merito agli eventi formativi durante la sua attività. 17

Per l assegnazione degli incarichi è istituito, presso l Ufficio Formazione, un apposito registro di dipendenti abilitati a svolgere la funzione di tutor. L iscrizione nel registro o il suo diniego è disposto dal Referente dell Ufficio Formazione previa verifica del superamento dell apposito percorso formativo; il registro viene periodicamente aggiornato in seguito all espletamento dei percorsi formativi appositamente predisposti. Per ogni proposta formativa è individuato un Tutor. Le attività inerenti al tutoraggio devono essere svolte dai dipendenti incaricati in modo da non pregiudicare lo svolgimento delle proprie mansioni istituzionali. Qualora tali attività coincidano con l orario di servizio (in quanto non retribuite), le ore dedicate sono considerate parte del monte ore mensile. Nell'atto di incarico sono specificati: - descrizione dell attività oggetto dell incarico; - durata; - periodo d'esecuzione. L affidamento dell'incarico al personale iscritto nel registro avviene tenendo conto dei seguenti principi: - area di afferenza del dipendente in linea con l'argomento dell evento formativo ove possibile e concordato con il Responsabile Scientifico del progetto formativo; - punteggio conseguito dalla customer eventualmente a disposizione; - curriculum professionale del dipendente. La cancellazione dal registro avverrà nel caso in cui: - l incaricato abbia rinunciato senza giustificato motivo al tutoraggio conferito; - da eventuali segnalazioni pervenute all Ufficio Formazione risulta che il Tutor non abbia diligentemente e puntualmente svolto l'incarico affidatogli; - la valutazione dell attività espletata si sia rilevata insufficiente (customer); - ci sia rinuncia scritta dell attività da parte dell interessato. Il Tutor, entro sette giorni lavorativi dalla conclusione di ogni evento/edizione, ha l obbligo di consegnare personalmente al Referente dell Ufficio Formazione: - il verbale originale, segnalando in calce le eventuali rilevate assenze o anomalie di presenze; - le customer. Il compenso da corrispondere ai dipendenti incaricati è calcolato in base alla durata oraria delle prestazioni effettuate ed è determinato tenendo conto di quanto disciplinato dalle deliberazioni vigenti in ASS3 (in merito all attività di tutoraggio interno per l Università). Il compenso autorizzato in via preventiva viene corrisposto con atto di liquidazione del Referente dell Ufficio Formazione (che attesterà la conclusione e il normale e corretto svolgimento dell attività di tutoraggio) da inviare alla SOC Politiche del Personale. Docente (attività di docenza interna per eventi inseriti nel PFA) Il docente viene proposto dal Responsabile Scientifico della attività formativa. Tutti i dipendenti della ASS3 possono essere coinvolti nell attività di docenza, purché abbiano competenza nella materia oggetto dell evento e capacità andragogiche oltre che comunicative. 18

L'attività di docenza all'interno della ASS3 per i corsi interni obbligatori previsti nel Piano Formativo Azienda riguarda tutti i dipendenti con contratto sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, ivi compreso quello comandato/distaccato. L attività di docenza deve essere svolta dai dipendenti incaricati in modo da non pregiudicare lo svolgimento delle proprie mansioni istituzionali. Non è possibile l'attività di docenza per il personale impegnato in turni di guardia o reperibilità presso la propria Struttura in concomitanza dell'evento. Il dipendente nell espletamento del suo ruolo di docente deve: - richiedere al proprio responsabile l autorizzazione allo svolgimento dell attività di docenza - consegnare al Responsabile Scientifico dell evento il curriculum vitae in formato europeo, l autocertificazione dell assenza di conflitto di interesse, le domande per predisporre il test di verifica delle conoscenze di base e apprendimento; - consegnare eventuale materiale didattico e/o copia della presentazione all Ufficio Formazione; - prendere contatti con il Responsabile Scientifico dell'evento per avere tutte le indicazioni relativamente all evento formativo stesso; - presentarsi puntuale per l'inizio dell attività di docenza con gli strumenti informatici idonei allo svolgimento della sua presentazione; - firmare sul verbale in possesso del Tutor la propria attività di docenza. È indispensabile un archivio informatizzato presso l Ufficio Formazione, che riporta i curricula dei docenti coinvolti. Il curriculum formativo e professionale può essere aggiornato in qualsiasi momento, su richiesta del dipendente. Al conferimento degli incarichi di docenza provvede l Ufficio Formazione di concerto con il Responsabile Scientifico dell'evento, rispettando il limite di 100 ore annue pro capite per docente. La cancellazione di un docente dall archivio dei docenti interni è disposta dal Referente dell Ufficio Formazione, nel caso in cui: - l incaricato abbia rinunciato senza giustificato motivo alla docenza conferita; - non abbia diligentemente e puntualmente svolto l incarico affidatogli; - la valutazione dell'attività espletata (da parte del Responsabile Scientifico del corso e sulla base delle customer) si sia rivelata insufficiente. Tramite una specifica richiesta scritta da inoltrare in via preventiva all Ufficio Formazione, il docente potrà chiedere il pagamento degli onorari così come previsti dal presente regolamento (in merito all attività di docenza interna). La richiesta avrà seguito solo in presenza dì disponibilità dei fondi per la formazione e con atto di liquidazione del Referente dell Ufficio Formazione (che attesterà la conclusione e il normale e corretto svolgimento dell attività formati va) da inviare al Servizio Economico Finanziario. Per ogni docente è previsto almeno un sostituto. Pertanto la sostituzione di un docente, se non prevista nel programma, non potrà essere retribuita. L attività di docenza soggetta a pagamento è l attività di: - lezione magistrale; - relazione su tema preordinato; 19

- lezione/discussione; - dimostrazione tecnica senza esecuzione diretta da parte dei partecipanti. L attività di docenza viene retribuita come previsto dai CCNL. Al termine di ogni attività formativa verrà fornita al partecipante una scheda di valutazione della docenza: ciò consentirà all Ufficio Formazione l ottenimento di elementi utili a valutare le competenze del docente, l'efficacia della comunicazione e la possibilità di riconsiderare il supporto del docente per le successive attività formative. Viene stabilito un livello soglia del punteggio customer al di sotto del quale il docente non e più considerato idoneo per l attività didattica. Compenso docenti interni Per lo svolgimento delle attività formative interne, nell ottica di ottimizzare le risorse e di valorizzare le competenze dei singoli professionisti, l Azienda Sanitaria affida gli incarichi di docenza a personale dipendente i cui curricula certifichino la preparazione e l esperienza nel campo oggetto di formazione. L attività di docenza in orario di servizio deve essere autorizzata dal proprio responsabile. Per il personale dipendente la remunerazione per l attività didattica svolta viene compensata con le modalità e gli importi indicati dall art. 62 c. 4 del CCNL 1996 dei Dirigenti medici e dall art. 62 c. 4 dei dirigenti SPTA, nonché dall art. 29 c. 17 del CCNL 1999 del personale del comparto. Ricorso a Docente esterno Nei casi in cui la tematica della docenza richieda personale particolarmente qualificato, può essere proposto dal Responsabile Scientifico del progetto formativo di concerto con il Referente dell Ufficio Formazione il ricorso a professionisti esterni che dovranno avere documentata esperienza nel campo della tematica dell evento nonché della formazione e dell insegnamento da desumere dal curriculum vitae. Qualora l esperienza professionale di cui trattasi risultasse carente, la richiesta della docenza dovrà essere formulata dal Responsabile Scientifico del corso, che si farà garante delle competenze e delle capacità professionali del docente. La nomina dei docenti esterni è demandata al Referente dell Ufficio Formazione. Al docente esterno di norma spetta il compenso come previsto dalle Delibere vigenti della ASS 3. La richiesta avrà seguito solo in presenza di disponibilità dei fondi per la formazione, sentito il parere del Comitato Scientifico e con atto di liquidazione del Referente dell Ufficio Formazione (che attesterà la conclusione e il normale e corretto svolgimento dell'attività formativa) da inviare al Servizio Economico Finanziario. Compenso docenti esterni I compensi per i docenti esterni fanno riferimento alle prassi adottate nei progetti regionali di Fondo Sociale Europeo- obiettivo 2003 ed in coerenza con le procedure già definite da altre ASS della Regione. All uopo sono definite le tariffe di seguito indicate: - Docenti di fascia A - Costo massimo 90 euro lordi/ora: docenti universitari, di ruolo, dirigente di ricerca, dirigenti di azienda e imprenditori con esperienza almeno decennale - Docenti di fascia B - Costo massimo 70 euro lordi/ora: Ricercatori con esperienza almeno triennale, dirigenti di 20

azienda e imprenditori con esperienza almeno triennale, professionisti ed esperti di formazione con esperienza almeno triennale - Docenti di fascia C - Costo massimo 50 euro lordi/ora: Ricercatori, imprenditori, professionisti ed esperti di formazione con esperienza inferiore a tre anni. Docente (altre tipologie dì docenza) - Attività didattica, svolta esternamente alla ASS 3, a favore di provider accreditato ECM: è obbligo del dipendente trasmettere all Ufficio Formazione l'attestato di partecipazione con l'attribuzione dei crediti da parte del provider. L Ufficio Formazione recepisce i crediti acquisiti dal dipendente. - Attività didattica, svolta esternamente alla ASS 3, a favore di provider nazionale o extra-regionale: è obbligo del dipendente trasmettere all Ufficio Formazione l'attestato di partecipazione con l'attribuzione dei crediti da parte del provider entro e non oltre il 31 marzo dell anno successivo allo svolgimento dell'attività (o secondo diverse indicazioni regionali). - Attività didattica, svolta a favore di Università o altri soggetti non provider regionali per: corsi universitari (corsi di laurea, corsi di laurea specialistica, scuole di specializzazione, dottorati di ricerca, master, corsi di aggiornamento, attività di tutoraggio ai fini degli esami di abilitazione della professione); attività di tutor valutatore per l esame abilitante alla professione di medico chirurgo; attività di tutor per addestramento. Per il riconoscimento dei crediti ECM per queste attività di docenza il dipendente può fare richiesta al provider erogatore. Partecipante: II partecipante interno ammesso alle attività di formazione obbligatoria interna è considerato in servizio a tutti gli effetti. A tale scopo l organizzazione interna deve essere in grado di programmare le presenze in servizio per permettere e garantire a tutti i dipendenti la frequentazione dei corsi fino ad un massimo di 30 ore annuali. Il dipendente iscritto ed ammesso ad un evento formativo obbligatorio interno deve: - presentarsi puntuale per l'inizio dell'attività formativa (indicata dal programma); - timbrare la presenza relativa alla partecipazione utilizzando il codice 33 sia in entrata che in uscita, presso le aule dove tutto il personale è abilitato alla timbratura; - firmare il verbale gestito dal Tutor sia in ingresso, all'inizio dell'evento, che in uscita, alla fine dell'evento; eventuali uscite anticipate verranno segnalate dal Tutor sul verbale al fine di calcolare la percentuale di presenza che darà diritto all'attribuzione dei crediti. La mancata apposizione della firma in entrata e o in uscita, comporta il mancato riconoscimento al diritto dell'acquisizione dei crediti e dell orario di servizio; - compilare in ogni sua parte tutta la documentazione che viene fornita dal Tutor (questionari satisfaction, questionari di valutazione di conoscenze di base e dell'apprendimento). La mancata compilazione e restituzione comporta il mancato riconoscimento al diritto dell'acquisizione dei crediti; - giustificare per iscritto, prima dell'espletamento stesso, l impossibilità a partecipare ad un evento al quale si è iscritto. Questo per permettere l inserimento di eventuali partecipanti rimasti esclusi per esubero delle richieste. 21

- giustificare per iscritto la motivazione della mancata partecipazione inviandola all Ufficio Formazione La mancata partecipazione non debitamente giustificata comporta che le richieste di partecipazione a successivi eventi vengano automaticamente inserite nella lista di attesa. Il partecipante esterno iscritto ed ammesso ad un evento formativo interno deve: - presentarsi puntuale per l'inizio dell'attività formativa (indicata dal programma) - firmare il verbale gestito dal Tutor sia in ingresso, all'inizio dell'evento, che in uscita, alla fine dell'evento; eventuali uscite anticipate verranno segnalate dal Tutor sul verbale al fine di calcolare la percentuale di presenza (90% standard) che darà diritto all'attribuzione dei crediti. La mancata apposizione della firma in entrata e o in uscita, comporta il mancato riconoscimento al diritto dell'acquisizione dei crediti, - compilare in ogni sua parte tutta la documentazione che viene fornita dal Tutor (questionari satisfaction, questionari di valutazione di conoscenze di base e dell'apprendimento). La mancata compilazione e restituzione comporta il mancato riconoscimento al diritto dell'acquisizione dei crediti. - Essere in regola con il pagamento della quota di iscrizione se prevista. Rappresentazione sintetica dell articolazione organizzativa. Livello organizzativo aziendale Direzione Strategica Struttura/Funzione Ufficio Formazione Comitato Scientifico della Formazione Aziendale Nucleo di valutazione della Formazione Centro di formazione aziendale in tecniche di rianimazione cardio polmonare. Dipartimento/Struttura Referenti aziendali della formazione Attori interessati nel progetto formativo aziendale. Progetto Formativo Aziendale - Responsabile Scientifico - Segreteria organizzativa tutor d aula - Docente (interno, esterno) - Partecipante 22

TIPOLOGIE DI FORMAZIONE E MODALITÀ ORGANIZZATIVE 23

MODALITÀ DI FORMAZIONE La formazione continua può essere conseguita attraverso modalità di natura obbligatoria o facoltativa, svolta all interno o all'esterno dell'ente. FORMAZIONE Interna (PFA) Obbligatoria (30 ore annue codice 33) Facoltativa Formazione Sul Campo (FSC) Esterna (coerenza con il budget di SOC) Obbligatoria Facoltativa Formazione interna Obbligatoria Interna Per formazione e aggiornamento professionale obbligatorio interno si intendono le iniziative promosse ed inserite nel Piano Formativo Aziendale, che vede coinvolte tutte le figure professionali dei vari settori; può interessare operatori di una singola Unità Operativa oppure di più Unità Operative, fino a coinvolgere operatori di tutta l ASS 3 (iniziative trasversali). II dipendente ha il diritto/dovere di adesione e partecipazione ed è tutelato anche ai fini assicurativi in caso di eventuali sinistri. Gli interventi formativi in oggetto si svolgono di norma presso le sedi aziendali. La tipologia di formazione obbligatoria interna comprende corsi, convegni, giornate di studio, formazione sul campo etc, quindi tutte le tipologie formative che risultano essere strettamente connesse all'attività professionale svolta e dalle quali deriva una ricaduta diretta sulle UU.OO., sull Azienda in toto o sulla relazione con l utenza di chi vi partecipa. I destinatari degli aggiornamenti obbligatori interni sono tutti i dipendenti aziendali. Sono esclusi dalla possibilità di partecipare i dipendenti che hanno fatto richiesta di dimissione nell'anno solare o di pensionamento. È garantito l'accesso alla mensa aziendale e non viene rimborsata alcuna spesa riguardante il consumo di pasti in altri luoghi di ristorazione diversi. I Responsabili o Coordinatori dell'unità Operativa o Servizio individuano e autorizzano a partecipare alle singole iniziative di formazione il personale, in relazione: - alle esigenze formative espresse anche dai Direttori e dai Coordinatori di Struttura Complessa; - all'esigenza di migliorare il livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni rese; - al grado di coinvolgimento; - alla possibilità di accesso alle iniziative di cui trattasi; - all'equa suddivisione tra gli appartenenti alla Struttura Complessa. L'organizzazione interna deve essere in grado di garantire la partecipazione dei dipendenti alle attività formative. 24

Mancata partecipazione La mancata partecipazione ad eventi programmati a cui il dipendente è iscritto deve essere giustificata, per iscritto, almeno 10 giorni prima dell'espletamento dell'evento stesso. Questo per permettere l inserimento di eventuali partecipanti, motivati alla partecipazione, rimasti esclusi per esubero delle richieste. La mancata partecipazione non debitamente giustificata comporta che le richieste di partecipazione a successivi eventi vengano automaticamente inserite nella lista di attesa. Pertanto l accettazione del dipendente avverrà solo in caso di disponibilità di posti. Facoltativa Interna I destinatari degli aggiornamenti facoltativi interni sono tutti i dipendenti aziendali, a tempo indeterminato ma che abbiano superato il periodo di prova previsto o a tempo determinato, compreso il personale in distacco sindacale. Sono esclusi dalla possibilità di partecipare i dipendenti che hanno fatto richiesta di dimissione nell'anno solare o di pensionamento. Per il personale con contratto a part-time, l'accesso alla formazione facoltativa interna è regolamentato in modo che le ore di formazione coincidano con l'orario predeterminato. Eventuali variazioni della giornata o del periodo lavorativo devono essere preventivamente concordate e autorizzate dal proprio Dirigente Responsabile o Coordinatore. Nel caso in cui le necessità organizzative non rendano disponibili posti sufficienti a coprire l'intero fabbisogno del personale interessato da iniziative obbligatorie è possibile, consentire la partecipazione dì altri dipendenti aziendali che usufruiranno su loro richiesta dell aggiornamento facoltativo. Formazione Sul Campo (FSC) Quando in un attività formativa l esecuzione diretta da parte dei partecipanti di attività pratiche rappresenti più dei due terzi della durata complessiva programmata, questa rientra nella Formazione Sul Campo (di seguito FSC). Indicazioni generali: Nelle indicazioni date dalla commissione Regionale per l accreditamento si sottolinea come sia fondamentale che l attività di FSC che si vuole accreditare sia adeguatamente progettata e formalizzata e per questo l Azienda debba proporre alla Commissione i progetti formativi dichiarando: - il contesto organizzativo in cui avviene il processo formativo (sede aziendale, dipartimentale, struttura operativa ) e l atto formale che riconosce il contesto e la proposta formativa (delibera, determina..); - il progetto formativo. Come FSC le tipologie di aggiornamento professionale per cui si potrà richiedere formale accreditamento sono: Addestramento: tutte le attività la cui tecnica di insegnamento è riconducibile all affiancamento e permette di acquisire abilità e comportamenti non posseduti in precedenza e necessari all esecuzione di attività specifiche, all utilizzo di nuova strumentazione o al miglioramento di aspetti relazionali; Partecipazione a progetti di miglioramento e a ricerche: tutte le attività svolte in gruppi di lavoro formalizzati che si pongono l obiettivo di migliorare la qualità assistenziale, promuovere la salute, 25