PROTOCOLLO D INTESA PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AUTORIZZATIVE TRA ENTE PARCO DELL ETNA



Documenti analoghi
PROTOCOLLO D INTESA PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AUTORIZZATIVE E IL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO AL CITTADINO TRA

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

3.4.1 Descrizione del Programma

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

LA GIUNTA COMUNALE. Ritenuto opportuno aderire alla predetta richiesta previa adozione del necessario atto formale;

COMUNE DI SANSEPOLCRO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI

COMUNE DI BONITO Provincia di Avellino

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

Registro determinazioni n Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli

Procedura Gestione Settore Manutenzione

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

Comune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza

COMUNE DI GIARDINELLO

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI

COMUNITA' MONTANA DI VALLE SABBIA Nozza di Vestone (BS)

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS

CASA DI RIPOSO LASCITO ING. G. DESTEFANIS FRONT

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA

N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA.

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

COMUNE DI CAVERNAGO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA

Alberta Riccio (Responsabile Qualità, Ambiente, Sicurezza e Risorse Umane)

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

ing. Domenico ing. Domenico Mannelli Mannelli www mannelli info

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

GLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011

Appendice al CONTRATTO DI FRANCHISING

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Provincia Regionale di Caltanissetta ora Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta (l.r. 8/2014)

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio pag. 1 di 5

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE

COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA RESPONSABILITA DEFINIZIONI...

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E L UTILIZZO DI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA DEL TERRITORIO COMUNALE

Il Ministro delle Attività Produttive

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Preambolo. a) SVILUPPARE L'USO DELLA BICICLETTA QUALE MEZZO DI TRASPORTO ALTERNATIVO AI MEZZI MOTORIZZATI; b) AGEVOLARE IL TRAFFICO CICLISTICO.

PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO

Il giorno presso la sede dell Amministrazione Provinciale dell Aquila in Via Sant Agostino n. 7

Effettuare gli audit interni

LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DELL AFFITTO DI POLTRONA/CABINA. nelle attività di acconciature ed estetica.

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE

ALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI

C O M U N E D I S A R E Z Z O PROVINCIA DI BRESCIA

COMUNE DI ADRANO REGOLAMENTO. del Servizio di ILLUMINAZIONE VOTIVA

COMUNE DI VILLONGO PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO DELLE PUBBLICAZIONI ALL ALBO PRETORIO ON LINE

Servizio Inserimento Mirato Disabili. tra

1. PREMESSE 2. OGGETTO DEL CODICE

tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

AMBITO DI APPLICAZIONE

II.11 LA BANCA D ITALIA

Transcript:

PROTOCOLLO D INTESA PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AUTORIZZATIVE TRA ENTE PARCO DELL ETNA, rappresentato dal Dott. Ettore Riccardo Foti, nato a Randazzo il 3 aprile 1963, nella qualità di Commissario Straordinario e legale rappresentante dell Ente Parco dell Etna, con sede in Nicolosi, Via Del Convento n. 45, CF. 93022510874, tale nominato con Decreto Assessoriale n. 236/GAB del 11 ottobre 2007, confermato con Decreto del Presidente della Regione Sicilia n. 84/GAB del 19 maggio 2008; TERNA S.P.A., rappresentata dall Ing. Giovanni Filippone, nato a Palermo il 24 luglio 1964, nella qualità di Responsabile Unità Linee - Area Operativa Trasmissione di Palermo della Società Terna - Rete Elettrica Nazionale S.p.A., P.I. n. 05779661007, per la carica domiciliato a Palermo in via Castellana 195; PREMESSA Il presente protocollo d intesa, per il variato quadro normativo e la divisione delle competenze sulle reti di Trasporto e Distribuzione di Energia Elettrica, che vede oggi la presenza di soggetti diversi, ha lo scopo di ridefinire le modalità di intervento della Terna S.p.a. (titolare della Rete di Trasmissione Nazionale, nel seguito denominata anche semplicemente Terna) nell area del Parco dell Etna, già concordate nel protocollo d intesa del 19 dicembre 1994 con l allora competente Società ENEL S.p.a., in relazione all esercizio degli impianti di Alta Tensione esistenti, alla loro manutenzione, alla realizzazione di nuovi impianti. Si precisa che TERNA è stata costituita in attuazione del D.Lgs. 16.3.1999 n. 79 (decreto Bersani), sul riassetto del settore elettrico, ed è proprietaria della rete elettrica di trasmissione nazionale quale individuata dal Decreto Min. Ind. 26.6.1999. Successivamente ai sensi dell art. 1 ter del D.L. 29.8.2003, n. 239, conv. in L. 27.10.2003, n. 290, e del D.P.C.M. del 11.5.2004, con acquisto di ramo di azienda stipulato con G.R.T.N. S.p.A. (divenuto efficace il 1.11.2005), TERNA è anche divenuta titolare della concessione delle attività di trasmissione e dispacciamento dell'energia elettrica nel territorio nazionale già rilasciata al G.R.T.N. S.p.A. con Decreto del Ministero delle attività produttive del 20.4.2005; pertanto, a partire dal 1.11.2005, TERNA, oltre ad essere proprietaria della Rete Elettrica Nazionale, è titolare delle attività di trasmissione e dispacciamento e delle potestà ad esse connesse.

Questo protocollo coglie le indicazioni riportate: nel Decreto Assessoriale n. 37/87 del 17 Marzo 1987 istitutivo del Parco dell Etna, e nello specifico della parte 3 Disciplina delle attività esercitabili in ciascuna zona del territorio delimitato in relazione degli obiettivi da perseguire ; nella Legge Regionale 6 maggio 1981 n. 98, modificata ed integrata dalla Legge Regionale 9 agosto 1988 n. 14 Norme per l istituzione nella Regione di Parchi e Riserve Naturali ; nella vigente normativa per la tutela delle aree SIC e ZPS, delle aree sottoposte a vincolo paesistico-ambientale e/o idrogeologico. nelle indicazioni e prescrizioni del Piano di gestione Monte Etna e dell emanando Piano Territoriale di Coordinamento del Parco dell'etna. Con la sottoscrizione di questo protocollo l Ente Parco dell Etna e la Società Terna S.p.a. intendono perseguire i seguenti obiettivi: Migliorare la qualità del servizio al cittadino; Preservare le caratteristiche naturali del Parco dell Etna; Migliorare le reti elettriche esistenti; Semplificare le procedure per il rilascio delle autorizzazioni e la conseguente realizzazione degli interventi; Rendere più efficienti ed efficaci i rapporti tra Ente Parco e Terna S.p.a.. Le parti danno atto che il presente protocollo non interviene sulle procedure che per competenza spettano ad altri enti (es. VAS, VIA, Valutazione incidenza, etc); in tali casi la società Terna S.p.A richiederà al Parco il parere di competenza, come dettato dalle norme in vigore, presentando la documentazione necessaria ed eventuali altri pareri e autorizzazioni, ove già ottenuti. ART. 1 FORMAZIONE ED INFORMAZIONE In accordo con la propria politica ambientale la società Terna S.p.a. rinnova il suo impegno mirato alla formazione ed informazione del proprio personale in merito alle tematiche ambientali. In particolare, Terna S.p.a. assicura che quanti andranno ad operare a qualunque titolo nell area del Parco dovranno conoscere il decreto istitutivo dell Ente Parco dell Etna.

L Ente Parco dell Etna e la società Terna S.p.a. si impegnano reciprocamente a formare ed informare gli addetti sulle tematiche relative alle relazioni fra il mondo industriale, l ambiente e gli aspetti naturalistici legati al territorio. ART. 2 TAVOLO TECNICO L ente Parco dell Etna e la società Terna S.p.a. si impegnano ad istituire un tavolo tecnico con le seguenti finalità: - Definire una procedura semplificata per l esecuzione di lavori nei siti SIC e ZPS, in caso di interventi su guasto e/o manutenzione urgente a seguito di ispezione; - Verificare la necessità di sottoporre gli impianti esistenti ad una verifica del rischio di collisione per l avifauna ed eventualmente predisporre Studi a cura di Professionisti per la definizione di adeguate misure di contenimento del rischio per la salvaguardia delle specie a priorità di conservazione; - Per gli impianti da realizzare, definire una metodologia di riferimento per limitare l incidenza ambientale relativa al nuovo tracciato dell elettrodotto; - Predisporre un capitolato delle minimizzazioni del rischio effettuabili sulle elettrificazioni AT, in riferimento ai seguenti punti: - a) tipi e posizioni di sistemi di avvertimento visivo da utilizzare nelle linee di futura installazione; - b) laddove si ravvisassero particolari e specifiche criticità nei confronti dell avifauna da parte degli elettrodotti, verificare la possibilità di installare nelle strutture esistenti, in sede di effettuazione di interventi di manutenzione straordinaria degli impianti esistenti, opportuni sistemi di avvertimento visivo per l avifauna; - c) collocazione dei tracciati delle linee di futura installazione; - d) stagione ed orari per l effettuazione degli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e le nuove realizzazioni; - e) viabilità di accesso; - altre evenienze di natura tecnica e ambientale.

ART. 3 IMPIANTI ESISTENTI Gli impianti di proprietà della Terna S.p.A. presenti nell area del Parco dell Etna sono costituiti esclusivamente da elettrodotti ad Alta Tensione (AT) facenti parte della Rete di Trasmissione Nazionale ed eserciti alla tensione di 380, 220 e 150 kv. Non sono presenti stazioni elettriche di proprietà Terna S.p.A. Al presente protocollo vengono allegate le planimetrie sulle quali sono riportati detti impianti, fornite dalla società Terna Spa. su supporto cartaceo e su supporto digitale in formato vettoriale e comunque georeferenziato in coordinate Gauss-Boaga e/o UTM. ART. 4 ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI A. Ispezione elettrodotti Le attività di esercizio degli impianti elettrici, svolte all interno del territorio del parco dell Etna, si esplicano normalmente attraverso ispezioni a vista da terra ed in caso di interruzione del servizio, per cause accidentali, attraverso l impiego di personale preposto alla sua individuazione e riparazione dei guasti per la ripresa del servizio. L attività di ispezione consiste in un controllo periodico degli impianti per verificarne lo stato e per programmare i vari livelli di manutenzione. Tale attività consiste in una ispezione visiva degli impianti effettuata utilizzando la viabilità esistente o mediante spostamento a piedi lungo il tracciato delle linee. Si conviene che per lo svolgimento di tale attività non risulta necessaria alcuna preventiva autorizzazione da parte dell Ente Parco. Le manovre su tutti gli impianti di Terna S.p.A. vengono effettuate a distanza da appositi centri di telecontrollo. Non è pertanto previsto alcun intervento all interno dell area del Parco per eseguire le suddette manovre. B. Interventi su guasto /situazione di pericolo immediato Per gli interventi su guasto, data l urgenza della rimessa in esercizio degli impianti per una rapida ripresa della fornitura di energia elettrica all utenza, la Terna S.p.A. in conformità con quanto espresso in materia dalla 4^ Commissione legislativa Ambiente e Territorio nella seduta n. 82 del 22 Luglio 1993, non sarà soggetta a richiedere preventiva autorizzazione ma dovrà fornire all Ente

Parco tempestiva comunicazione del guasto indicando la zona di intervento, la data e l ora di inizio nonché la data di ultimazione e la nature dei lavori eseguiti. Il guasto sugli impianti AT è da considerarsi un evento eccezionale e quindi molto raro, le conseguenze, però, di tali eventi comportano disservizi su aree molto estese, a volte anche a carattere regionale. Per tali motivi, onde evitare pesanti conseguenze sull utenza, risulta necessario intervenire con immediatezza. Date le caratteristiche strutturali degli impianti l intervento di sostituzione delle parti di impianto danneggiate può comportare l uso di mezzi pesanti di trasporto quali autocarri, autogrù, cingolati e, in alcuni casi, anche velivoli necessari al trasporto delle attrezzature, dei materiali e del personale. Per l accesso ai luoghi di intervento la Terna S.p.A. utilizzerà le piste esistenti. Nelle zone ove ciò non fosse possibile la Terna S.p.A. si impegna a scegliere i percorsi che arrechino il minor danno possibile ai luoghi. In ogni caso la Terna S.p.A. provvederà alla rimessa in ripristino dei luoghi, utilizzando a tal fine tecniche dì rinaturazione e di ingegneria naturalistica. Per l esecuzione di tali interventi la Terna S.p.a. procederà di intesa con l Ente Parco. L Ente Parco e la Terna S.p.A. si impegnano a definire una procedura semplificata per l esecuzione di lavori nei siti SIC e ZPS, in caso di interventi su guasto e/o manutenzione urgente a seguito di ispezione. ART. 5 MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI Tale attività sì riferisce agli stessi impianti descritti all articolo precedente e si può sintetizzare nei punti seguenti : 1. Manutenzione urgente da ispezione 2. Manutenzione ordinaria 3. Manutenzione straordinaria 4. Interventi sui popolamenti forestali

1. Manutenzione urgente da ispezione Essa comprende gli interventi sugli impianti che a seguito dell ispezione denotino situazioni d incipiente pericolo o di interruzione del servizio, limitatamente ai casi nei quali risulta necessario intervenire urgentemente per situazioni di pericolo immediato in analogia con gli interventi su guasto. Tali interventi saranno pertanto svolti con le stesse modalità di cui al punto precedente relativamente agli interventi su guasto (art. 2-B) e saranno svolti senza preventiva autorizzazione, fermo restando da parte della Terna S.p.A. l obbligo della comunicazione degli interventi eseguiti e della rimessa in ripristino dei luoghi con tecniche dì ingegneria naturalistica e di rinaturazione, previa intesa con l Ente Parco. L Ente Parco e la Terna S.p.A. si impegnano a definire una procedura semplificata per l esecuzione di lavori nei siti SIC e ZPS, in caso di interventi su guasto e/o manutenzione urgente a seguito di ispezione. 2. Manutenzione ordinaria La manutenzione ordinaria degli impianti viene effettuata per mantenere nel tempo il livello qualitativo degli stessi. Essa può consistere nella sostituzione di componenti di impianto (isolatori, conduttori etc...) danneggiati o invecchiati che non mutano le caratteristiche tecniche degli stessi. Per gli interventi sugli impianti AT, la Terna S.p.A. richiederà la preventiva autorizzazione all Ente Parco per l intervento, corredando la richiesta delle seguenti informazioni: - Data inizio degli interventi - Impianti interessati individuati su stralcio della cartografia del Parco 1:10.000 - Durata presunta degli interventi - Descrizione di massima degli interventi - Modalità di accesso alla zona di intervento e viabilità interessata - Notizie sui mezzi utilizzati. L Ente Parco adotterà le proprie determinazioni entro un mese dal ricevimento della richiesta completa di tutta la documentazione, con applicazione del silenzio-assenso. Ove si renda necessario per gli interventi da eseguire sugli impianti AT, la Terna S.p.A. provvederà alla rimessa in ripristino dei luoghi utilizzando a tal fine tecniche di rinaturazione e di ingegneria naturalistica previa intesa con l Ente Parco.

3. Manutenzione straordinaria La manutenzione straordinaria degli impianti serve ad elevare l affidabilità degli stessi, modificandone le caratteristiche tecniche (tipo di isolamento, sez. dei conduttori etc...). Per tali interventi la Terna S.p.A. chiederà all Ente Parco la preventiva autorizzazione (congiuntamente alle altre Amministrazioni eventualmente interessate) fornendo le stesse informazioni di cui alla manutenzione ordinaria. L Ente Parco adotterà le proprie determinazioni entro 60 gg. dalla richiesta. 4. Interventi sui popolamenti forestali Le istanze per gli interventi sui popolamenti forestali saranno presentate, per il tramite del Distaccamento Forestale competente per territorio, all'ente Parco dell'etna, nonché direttamente all Ufficio Provinciale di Catania dell Azienda Regionale Foreste Demaniali, qualora gli interventi stessi ricadano anche nell ambito del Demanio Forestale Regionale. Le tipologie di intervento sui popolamenti forestali sono: - Interventi di potatura di popolamenti forestali - Interventi di taglio raso di popolamenti forestali ART. 6 REALIZZAZIONE NUOVI IMPIANTI La società Terna S.p.A. nella programmazione della costruzione di nuovi impianti, terrà conto della pianificazione e programmazione dell Ente Parco. Per quanto attiene alla realizzazione di nuovi impianti, Terna S.p.a. fornirà i relativi programmi delle opere da realizzare. L Ente Parco fornirà le proprie indicazioni entro due mesi, dopo avere verificato la compatibilità degli interventi proposti con le finalità istitutive e dopo aver curato il coordinamento di eventuali interventi di altri Enti o Aziende erogatrici di servizi che abbiano attinenza con i programmi della Terna S.p.A. La società Terna S.p.A. sulla scorta delle indicazioni ricevute, redigerà i progetti esecutivi degli impianti da realizzare per i quali di volta in volta richiederà il nulla osta all Ente Parco.

L Ente Parco adotterà le proprie determinazioni entro 90 gg. dal ricevimento della succitata richiesta. Art. 7 MEZZI DI TRASPORTO La Terna S.p.A. fornirà annualmente all ente Parco l elenco dei mezzi di trasporto che intenderà utilizzare, nell area del Parco, completo degli elementi identificativi, provvedendo all eventuale aggiornamento nel corso dell anno. Art. 8 DISPOSIZIONI VARIE Si conviene tra le parti che le richieste di integrazione avanzate dall ente Parco, alle quali non viene dato riscontro da parte di Terna S.p.a. nel termine di dodici mesi dal ricevimento delle medesime, produrranno l archiviazione della pratica alla scadenza del predetto termine. Art. 9 DURATA Il presente protocollo di intesa ha una durata di cinque anni e si intende automaticamente rinnovato alla scadenza. Esso è soggetto a revisione a richiesta di una delle due parti. Al presente protocollo d intesa vengono allegati i documenti richiamati in premessa e nel corpo del documento. Nicolosi, 16 febbraio 2010 TERNA S.p.A. AOT di Palermo F.to Giovanni Filippone Ente PARCO DELL ETNA F.to Ettore Riccardo Foti