Lombardia Libera Bollettino a cura del Gruppo Lega Nord in Regione Lombardia (Fonti utilizzate: agenzia di stampa Lombardia Notizie e siti web Regione Lombardia) A MILANO LA CONFERENZA DELLA MACROREGIONE ALPINA Maroni: Nasce l Europa delle Regioni Siamo partiti con il piede giusto". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a margine della due giorni dedicata alla strategia europea per la Macroregione. "Le Regioni vogliono essere protagoniste", ha ribadito il governatore, osservando che "se i Governi nazionali vorranno starci, tanto meglio. Altrimenti - ha detto - faremo a meno. Questa è la novità: nasce un nuovo livello istituzionale fra le Regioni e la Commissione Ue che dà voce ai territori. Sta nascendo l'europa delle Regioni, questo è il significato vero dell'iniziativa di oggi. Sono molto soddisfatto, perché è la realizzazione di un sogno. È la traduzione pratica dell'intuizione avuta tanti anni fa da Gianfranco Miglio: le Macroregioni, che oggi sono inserite in uno scenario che va oltre quello previsto dal professore". Maroni ha spiegato che non ci saranno problemi di governance del nuovo organismo. "Le 48 Regioni - ha osservato - si doteranno di un sistema di governo che prevede una guida politica che si alternerà di anno in anno tra i sette Paesi che costituiscono la Macroregione e di un Comitato esecutivo che darà attuazione alle politiche sui tre 'pilastri' (sostegno alle imprese, comunicazioni e mobilità e ambiente). " "Oggi inizia il vero lavoro - afferma il sottosegretario Ugo Parolo - fare sintesi, mettere in ordine gli spunti, i suggerimenti, le istanze che ci sono giunti in questi giorni e farne le basi su cui poggiare il grande progetto della Macroregione delle Alpi". "Le Alpi - ha spiegato - costituiscono un'area comune fra popoli che condividono valori, sentire, senso di appartenenza e bisogni. Lo scopo della Macroregione alpina è di dare risposte a questi bisogni. La Strategia a cui stiamo lavorando deve avere come primo scopo il mutuo vantaggio tra le aree di montagna e quelle di pianura, deve consentire di bilanciare la forza energetica della montagna con quella economicoinnovativa delle aree urbane". 1
IL GOVERNO RENZI VIETA LO SPIEDO BRESCIANO La protesta della Lega Nord in Consiglio regionale Si è tenuta durante la seduta del Consiglio regionale, la protesta della Lega Nord contro l attuazione delle nuove norme in materia di caccia che vanno a vietare l utilizzo di uccelli nello spiedo bresciano. I rappresentanti del Carroccio hanno indossato delle magliette con la scritta Si allo spiedo, no al kebab. Abbiamo voluto indossare queste magliette spiega Fabio Rolfi, vice capogruppo della Lega Nord per protestare contro una decisione assurda e svilente nei riguardi di una tradizione culinaria del territorio bresciano che rappresenta anche un notevole indotto economico per i ristoratori delle zone interessate. Si stima infatti che a seguito del provvedimento in questione saranno centinaia i posti di lavoro a rischio nel settore della ristorazione. Come Lega Nord siamo fermamente intenzionati a tutelare le tradizioni locali verso cui l Unione europea sta usando la mano pesante, in barba alla storia e all identità dei territori. Non possiamo non notare invece come questo non accada con piatti etnici, di dubbia provenienza e altrettanto dubbia qualità, come ad esempio il kebab, i cui somministratori stanno letteralmente invadendo le nostre strade. Diciamo quindi no ad un provvedimento ingiusto e insensato e non possiamo tacere conclude Fabio Rolfi di fronte alla sudditanza vergognosa dimostrata da questo Governo nei confronti dei burocrati comunitari. (Guarda il video: www.youtube.com/watch?v=7vazwkvdyn8 ) 2
OK A LEGGE PER L ERADICAZIONE DELLE NUTRIE Lena: Scelte coraggiose e innovative per debellare la nutria Abbiamo dimostrato di non attendere la solita melina romana, ma deciso di intervenire in un ambito, quello della lotta alla nutria, che esige strumenti rapidi ed efficaci. Così Federico Lena, consigliere regionale della Lega Nord, interviene a seguito dell approvazione delle nuove norme per il contenimento della nutria approvate dal Consiglio Regionale lombardo. Una serie di scoordinate modifiche alla legge nazionale ha completamente cambiato le carte in tavola circa l approccio al problema nutria, a partire dalle competenze, la cui attribuzione risulta oggi essere in capo ai Comuni. E con questa legge la Regione conferma le competenze ai Comuni, individua la Provincia come ambito ottimale di coordinamento degli stessi e disciplina come devono essere congegnati i piani di eradicazione al cui interno, e solo al loro interno, possono essere utilizzati i metodi di cattura e di abbattimento previsti nella presente normativa. Non mi sento di negare del tutto che l ambito di estrema novità della norma possa portare con essa elementi di criticità, ma la scelta politica di questo consiglio, approvando questo atto, indica chiaramente la rinuncia all immobilismo di fronte a scelte errate compiute a livello centrale, accollandosi il rischio di proporre soluzioni coraggiose e innovative, tra cui la valorizzazione delle carcasse e delle pellicce di nutria, con questa legge non più classificate come rifiuti speciali. 3
IMU SUI TERRENI AGRICOLI Martinazzoli: Sospendere pagamenti per Comuni sopra i 281 metri Abbiamo chiesto alla Giunta regionale di attivarsi presso il Ministero dell Economia per rivedere i criteri di esenzione e sospendere il versamento dell IMU in tutti i Comuni con sede municipale oltre i 281 metri sopra il livello del mare. Così Donatella Martinazzoli, consigliere regionale della Lega Nord e firmataria del provvedimento interviene a seguito dell approvazione di una mozione in Consiglio Regionale relativa alle esenzioni IMU per i terreni agricoli collinari e montani. Il governo Renzi ha dimostrato scarsa attenzione ai problemi e alla specificità delle aree montane nel momento in cui ha emanato il Decreto Legge 66/2014 che limita le esenzioni IMU per i terreni agricoli. I nuovi criteri vanno a configurare un quadro normativo che può senza dubbio definirsi incerto e discriminatorio per l agricoltura delle aree collinari e montane. Fra l altro quei proprietari che erano stati inizialmente esentati dal pagamento dell IMU, si ritroveranno a dover pagare (entro il 16 dicembre) l acconto di giugno più il saldo imposta. Regione Lombardia ha negli ultimi anni messo in atto politiche attive per migliorare l attrattività delle zone anche montane, con notevoli investimenti. Non vorremmo che gli sforzi compiuti a livello regionale, anche attraverso i programmi di cooperazione territoriale e quello di sviluppo rurale, fossero messi a rischio dall atteggiamento penalizzante del governo centrale. 4
CENTRO ISLAMICO A CINISELLO BALSAMO (MI) Jari Colla: Dal TAR una sentenza scandalosa In merito al recente pronunciamento del TAR riguardante il centro islamico di via Matteotti a Cinisello Balsamo, sono intervenuti il vice capogruppo della Lega Nord in Regione, Jari Colla e il capogruppo del Carroccio in Comune, Giacomo Ghilardi. Si tratta di una sentenza scandalosa affermano i rappresentanti della Lega Nord quella del TAR riguardante il cosiddetto centro islamico di via Matteotti, al centro di abusi edilizi, e siamo dell idea che questo pronunciamento non debba in alcun modo intimorire il sindaco. Lascia letteralmente basiti il fatto che nella sopraccitata sentenza si legga che usare capannoni industriali come luoghi di culto indipendentemente dalla destinazione urbanistica non comporti alcuna violazione della legge. Nostro malgrado siamo costretti ad ammettere che questo pronunciamento della magistratura amministrativa dimostra, per l ennesima volta, che la giustizia italiana non è affatto uguale per tutti. Se infatti un qualsiasi cittadino italiano volesse adibire alla vendita diretta di prodotti un capannone, dovrebbe per forza cambiare la destinazione d uso pagando i dovuti oneri al Comune. Secondo il TAR invece questo basilare principio per la comunità islamica non vale dato che, a quanto sembra, può fare tutto quello che vuole in barba alla legge. Invitiamo quindi l amministrazione e il sindaco a continuare a seguire la strada che la Lega Nord di Cinisello Balsamo ha indicato mesi fa, non facendosi intimorire dalla sentenza e proseguendo nella richiesta di legalità per quanto concerne non soltanto via Matteotti, ma anche il capannone di via Frisia. È nostra intenzione infine protocollare domattina un esposto formale al Prefetto per informarlo dei fatti. Personalmente conclude Jari Colla mi impegnerò per accelerare l iter della nuova legge regionale in materia di luoghi di culto, proposta dalla Lega Nord, che andrà a normare proprio questi aspetti critici. 5
LOMBARDIA SPENDING REVIEW Romeo: Stop agli incentivi a pioggia per tutti i dirigenti regionali, Sanità compresa Il consiglio regionale ha approvato una mozione della Lega Nord relativa alla retribuzione di risultato dei direttori generali di Asl, Aziende Ospedaliere e AREU. Primo firmatario è il capogruppo del Carroccio, Massimiliano Romeo, che afferma: Spesso gli obiettivi fissati paiono essere troppo facili da raggiungere. Occorre invece un sistema basato su obiettivi realmente sfidanti attraverso i quali poter adeguarsi alle attuali previsioni normative. La legge (dlgs 150/2009) prescrive ad esempio che al 25% dei dirigenti regionali non debba essere corrisposta nessuna retribuzione di risultato. Per quanto riguarda invece la sanità, se analizziamo i dati del 2013, il miglior direttore generale ha ottenuto un punteggio di 95,3 con un relativo premio economico di 29530 euro ed il peggior d.g. si è visto attribuire un punteggio di 81,52 con un premio di 25260. La differenza economica fra il peggiore e il migliore è talmente esigua da svilire la funzione incentivante della retribuzione di risultato. Occorrono invece obiettivi tali da non riprodurre un sistema inutile e dannoso di incentivi a pioggia, e queste regole devono valere per tutti i dirigenti regionali, sia quelli della Sanità sia quelli in servizio a Palazzo Lombardia o nelle società controllate. Sulla questione il gruppo della Lega Nord aveva già presentato un ordine del giorno, approvato a fine 2013 dal Consiglio Regionale, che impegnava al rispetto del D.lgs 150/2009 che vieta la distribuzione in maniera indifferenziata degli incentivi. Con l attuale mozione si impegna la Giunta Regionale a rivedere l attuale sistema di regole per la definizione degli obiettivi aziendali dei Direttori Generali della sanità anche mediante parametri più misurabili e trasparenti. 6
CORNEGLIANO LAUDENSE, IMPIANTO DI STOCCAGGIO GAS Foroni: Ministero riveda il riesame della pratica Si è svolto presso la sede del Consiglio Regionale lombardo un incontro organizzato dal consigliere regionale lodigiano Pietro Foroni tra il comitato di Cornegliano Laudense, contrario all impianto di stoccaggio gas, e l Assessore all Ambiente Claudia Terzi. Ringrazio l assessore per l immediata disponibilità a ricevere il comitato - commenta il Consigliere della Lega Nord - E stato un incontro proficuo nel corso del quale alcuni rappresentanti contrari all impianto di stoccaggio hanno esposto tutte le loro osservazioni e criticità. Ho chiesto all Assessore un interlocuzione con il Ministero dello Sviluppo Economico affinché la pratica sia riesaminata in tempi brevi. Seppur vero, infatti, che sono passati due anni dall autorizzazione del Ministero per questo tipo d impianti, va anche considerato che proprio negli ultimi tempi gli studi scientifici hanno dimostrato le criticità di questa tipologia d installazioni, evidenziando una serie di problemi non ancora noti al tempo del rilascio dell autorizzazione e del relativo iter iniziato nel 2002. Abbiamo avuto la netta sensazione di un mutamento di percezione delle parti coinvolte aggiunge Roberto Biagini, Presidente del Comitato ambiente e salute nel lodigiano - Auspico quindi una maggior sensibilità su questo tema. Sarà opportuno fissare un successivo incontro alla luce dello studio Ichese e del regolamento attuativo dei siti di stoccaggio. L assessore Terzi conclude Foroni - ha garantito che visionerà tutta la documentazione prodotta anche alla luce delle nuove linee guida ministeriali per questo particolare tipo d impianti e pubblicate proprio qualche giorno fa; il tutto al fine verificare le condizioni per aprire una interlocuzione con il Ministro, titolare del potere autorizzatorio, ed iniziare un il riesame della pratica alla luce appunto dei nuovi studi scientifici e delle nuove linee guida. Segui tutta l attività del gruppo Lega Nord in Regione Lombardia sul nostro sito: www.regionelombardia.leganord.org 7