R E L A Z I O N E SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI RISANAMENTO DEI SITI INDUSTRIALI DELL AREA DI BAGNOLI



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S E N AT O D E L L A R E P U B B L I C A XVII LEGISLATURA Doc. n. CXXIX 1 R E L A Z I O N E SULLO STATO DI AVANZAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI RISANAMENTO DEI SITI INDUSTRIALI DELL AREA DI BAGNOLI (Aggiornata al 1 o ottobre 2014) (Articolo 114, comma 19, della legge 23 dicembre 2000, n. 388) Presentata dal Ministro dell ambiente e della tutela del territorio e del mare (GALLETTI) Comunicata alla Presidenza il 7 novembre 2014

PAGINA BIANCA

Camera dei Deputati 3 Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI DOC. CXXIX N. 1 INDICE 1. Premessa... Pag. 5 2. Aspetti di carattere amministrativo/finanziario...» 6 3. Aspetti di carattere giuridico/legale...» 13 4. Considerazioni finali e criticità (al 1 o ottobre 2014)...» 14

PAGINA BIANCA

Camera dei Deputati - 5 - Senato della Repubblica 1. Premessa La presente rela2ìone è redatta in ottemperanza alla disposizione contenuta nel comma 19 dell articolo 114 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 la quale prescrive che 7/ Ministero dell Ambiente presenta annualmente al Parlamento una relazione sullo stato di avanzamento delle attività di cui all articolo 1, comma 1, del citato decreto legge n.486 del 1996, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 582 del 1996. La precedente Relazione al Parlamento per l anno 2009, predisposta dalla Commissione di Valutazione degli Investimenti e di supporto alla Programmazione e Gestione degli Investimenti Ambientali COVIS, riferisce sulle attività relative al triennio 2006/2009 e sulla rendicontazione dei costi sostenuti dalla Bagnolifutura S.p.A. con riferimento sia all anticipo, che al 2 e 3 stato di avanzamento degli interventi di bonifica previsti. Infatti, con decreto ministeriale n. 8513/Q dv /M /D I/N del 12/10/2009, il Ministro pro-tempore ha conferito alla COVIS il compito di assolvere a tutti gli adempimenti tecnico-amministrativi riguardanti le attività di vigilanza, controllo e di referto al Parlamento sull'attuazione del Piano di recupero di Bagnoli di cui all'articolo 114, comma 19, della legge 23 dicembre 2000 n. 388 ed all articolo 1, comma 1, del decreto legge n. 486/1996 convertito con modificazioni dalla legge n. 582/1996. La Commissione è decaduta nell agosto del 2013 e non è stata più ricostituita. La presente relazione è stata, pertanto, predisposta dalla Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche per il periodo temporale dal 1 gennaio 2010 al 1 ottobre 2014. Come criterio di elaborazione, si è proceduto ad aggiornare gli aspetti di carattere amministrativo/finanziario, tecnico e giuridico/legale della citata relazione al Parlamento (All. n. 1), ognuno dei quali è trattato in un apposito capitolo.

Camera dei Deputati - 6 - Senato della Repubblica 2. Aspetti di carattere amministrativo/finanziario. Il Piano di completamento della bonifica e del recupero ambientale, gli Accordi di Programma (AdP), i costi, le varianti e gli aspetti amministrativi. Come già esposto nella precedente Relazione al Parlamento, il Piano di completamento della bonifica e del recupero ambientale dell area industriale di Bagnoli è stato approvato con Decreto del Ministro dell Ambiente e della tutela del territorio di concerto con il Ministro dell Economia e delle finanze del 31 luglio 2003 e prevedeva un costo complessivo di 151.377.964,00 di cui 75.059.174,00 a carico delle risorse del Ministero deltambiente, stanziate dalla legge n. 388/2000. Il Piano citato ha recepito l Accordo di Programma (AdP), sottoscritto in data 17 luglio 2003, tra il Ministero dell Ambiente, la Regione Campania, il Comune di Napoli, il Commissario per l emergenza rifiuti e bonifiche e tutela delle acque ex O.P.C.M. n. 2525/1996, FAutorità Portuale di Napoli e la Bagnolifutura S.p.A. Il suddetto Piano ha previsto che ai fini della copertura dei costi il Ministero dell Ambiente erogasse alla Bagnolifutura S.p.A risorse pari a 75.059.174,00; FAutorità Portuale di Napoli sostenesse i costi, stimati in 43.997.790,00, per lo smantellamento della colmata a mare, il trattamento ed il trasporto dei materiali derivanti dalla stessa al fine dell impiego dei medesimi per la realizzazione del Terminal di Levante; il Commissario di Governo per l emergenza rifiuti e bonifiche e tutela delle acque ex O.P.C.M. n. 2425/1996 sostenesse i costi di smaltimento dei rifiuti derivanti dalla bonifica dei suoli di cui al comma 2 stimati in 15.000.000,00 e la Bagnolifutura S.p.A. provvedesse alla conservazione dei manufatti di archeologia industriale per un costo stimato in 17.321.000,00, ricorrendo al meccanismo del project financing ovvero con mezzi propri. Per sopraggiunti impedimenti di carattere tecnico e amministrativo, si è reso necessario procedere alla modifica dell Accordo di Programma del 17 luglio 2003, al fine di adeguarlo alle revisioni e integrazioni programmatiche e progettuali intervenute nel tempo. Pertanto, in data 5 luglio 2007 è stato necessario stipulare tra i medesimi Soggetti un ulteriore Accordo di Programma. Il citato ultimo Accordo ha previsto un costo complessivo del Piano pari ad 107.380.174,00 di cui 75.059.174,00 a carico di questo Ministero.

Camera dei Deputati - 7 - Senato della Repubblica Detto Atto, ha puntualmente individuato gli interventi contenuti nel Piano ed i relativi costi, come elencati nella seguente Tabella. Denominazione interventi 1. Bonifica del sito ex industriale di Bagnoli: comprendente la preparazione delle aree, le demolizioni, la caratterizzazione di dettaglio, gli scavi e le movimentazioni, la vagliatura ed il lavaggio, la sistemazione superficiale ed il controllo delle acque sotterranee 2. Trasporto e conferimento a discarica di rifiuti, compresi eventuali oneri di condizionamento e trattamento 3. Supervisione e controllo, spese tecniche di progettazione, direzione e contabilità lavori, oneri di sicurezza 4. Realizzazione del diaframma plastico Costo totale Legge n. 388/00 (Ministero Ambiente) Risorse stanziate Risorse POR 2000/2006 (Risorse locali) 29.466.149,00 25.238.342,00 4.227.807,00 13.979.575,00 10.816.935,00 3.162.640,00 6.653.000,00 5.804.963,00 712.337,00 8.500.000,00 8.500.000,00 - Risorse Bagnolifutura

Camera dei Deputati - 8 - Senato della Repubblica come da progetto definitivo approvato dal Ministero dell Ambiente 5. Messa in sicurezza del costone di Posillipo, con riutilizzo dei materiali inerti provenienti dalla bonifica (movimentazione, trasporto e posa in opera degli inerti, opere di ingegneria idraulica e geotecnica, copertura vegetale di connessione paesaggistica, oneri di progettazione direzione lavori controlli e supervisione) 6. Imprevisti, artt. 25 e 31 /bis L. 109/94 7. Bonifica del sito ex industriale Eternit e dell area ossigeno: comprendente la preparazione delle aree, le demolizioni, la caratterizzazione di dettaglio, gli scavi e le movimentazioni, la vagliatura ed il lavaggio, la sistemazione superficiale ed il controllo delle acque di falda, il controllo e le 9.996.941,99 9.741.255,00 255.687,00 6.463.508,00 6.000.000,00-1.364.945,15 519.616,00 845.329,00

Camera dei Deputati - 9 - Senato della Repubblica analisi 8. Supervisione e controllo, spese tecniche di progettazione, direzione e contabilità lavori, oneri di sicurezza 9. Trasporto a discarica e conferimento di rifiuti pericolosi: MCA, terreni fortemente inquinati da sostanze organiche 10. Ampliamento deposito materiali in fase di trattamento (oneri di progettazione direzione lavori controlli e supervisione) 1.687.000,00 1.219.000,00 289.943,00 11.358.824,85 6.629.833,00 4.782.992,00 589.230,00 589.230,00-11. Conservazione immobili di 17.321.000,00 - - 17.321.000,00 Archeologia Industriale TOTALE 107.380.174,00 75.059.174,00 15.000.000,00 17.321.000,00 L Accordo di Programma del 5 luglio 2007 è stato seguito da ben tre Atti modificativi stipulati, rispettivamente, in data 15 novembre 2007, 21 dicembre 2007 e 24 25 novembre 2008, approvati con il decreto del Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze del 4.03.2009. Ciò premesso, ad integrazione di quanto già rappresentato nella precedente Relazione, si riferisce quanto segue. Nel corso dell anno 2012, la Bagnolifutura S.p.A. ha segnalato che le modalità di rendicontazione/erogazione delle risorse ministeriali previste dal citato III Atto modificativo del 2008 determinavano ritardi nella liquidazione dei lavori alle imprese operanti nella realizzazione del Piano.

Camera dei Deputati - 1 0 - Senato della Repubblica A tal fine ha proposto e richiesto di ridurre gli importi per la rendicontazione dei costi sostenuti per stato di avanzamento lavori; l aumento del numero di SAL e la più frequente liquidazione dei costi sostenuti avrebbe, in tal modo, garantito la necessaria liquidità. La nuova articolazione delle rate e del saldo finale delle risorse ministeriali ancora da erogare a favore della Bagnolifutura S.p.A., ammontava a complessivi 26.270.710,60. Su tale soluzione ha espresso parere favorevole la CO VIS. Tale citata soluzione è stata formalizzata in data 9 ottobre 2012 con la sottoscrizione, tra il Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Regione Campania, il Comune di Napoli e la Bagnolifutura S.p.A. del IV Atto Modificativo dell Accordo di Programma del 5 luglio 2007, successivamente approvato con il Decreto Interministeriale del 25 gennaio 2013. In data 31 maggio 2010 la Bagnolifutura S.p.A. ha chiesto l erogazione del 4 stato di avanzamento lavori, per un importo di 15.011.835,00, e su tale richiesta la Commissione CO VIS ha espresso parere favorevole. Ad oggi, sono stati rendicontati dalla Bagnolifutura i primi sei stati di avanzamento dei lavori (SAL) per complessivi 54.793.197,32 su un totale di alle risorse ministeriali previste per il finanziamento del Piano, pari ad 75.059.174,00. Tuttavia, solo 40.788.463,40 sono stati già trasferiti a favore della Bagnolifutura S.p.A., in quanto 8.000.000,00 sono stati oggetto di pignoramento (Atto di pignoramento presso terzi n. 3619 - Soc. D.E.C.A. S.p.A.).

Camera dei Deputati - 1 1 - Senato della Repubblica Aspetti di carattere tecnico. Le aree ex-ilva ed ex-eternit. Le aree oggetto dell'intervento di riqualificazione sono localizzate all'interno del Sito di Interesse Nazionale (SIN) Bagnoli-Coroglio. Il sito è identificato con la legge 388/2000 e fu poi perimetrato secondo il D.M. 31 agosto 2001. L'area interessata è compresa interamente nel Comune di Napoli. La storia industriale dell area ha inizio con le prime attività avviate nel 1853 cui fu dato un importante sviluppo nel 1905 con la costruzione e l'avvio dell* importante centro siderurgico dell' ILVA. Le industrie, ad alto impatto economico e ambientale, presenti nel sito hanno cessato ogni attività nel 1991. La contaminazione presente nelle aree ex industriali può essere così rappresentata: materiali di riporto-, presenza di metalli pesanti (As, Pb, Sn, Zn, Vn), idrocarburi, IPA. suoli-, metalli pesanti (As, Pb, Sn, Zn, Vn), idrocarburi, IPA, ma in quantità minori; acque sotterranee', presenza di metalli pesanti (As, Fe e Mn), idrocarburi, IPA, inquinamento da reflui urbani. Inoltre sul sito è stata verificata la presenza di amianto dovuto all'area Eternit di produzione di manufatti in cemento-amianto. La colmata a mare. Tra il pontile nord e il pontile sud dell' ex ILVA fu realizzata negli anni 60 una colmata con il riempimento di una superficie di c.a. 5 ettari della spiaggia originaria e di 17 ettari del litorale marino. Le caratterizzazioni eseguite sulla colmata evidenziarono una contaminazione dei riporti insaturi dovuta prevalentemente alla presenza di Arsenico al di sopra dei limiti tabellari e una contaminazione dei sedimenti dovuta ad Arsenico, Piombo, Vanadio e Zinco. I terreni di colmata saturi sono risultati inquinati da idrocarburi, IPA, Arsenico, Stagno e Zinco. Le acque di falda sottostanti alla colmata presentarono una contaminazione da idrocarburi, IPA, ferro, manganese e nichel. Il Piano di Recupero Ambientale. Con la delibera CIPE del 20 dicembre 1994 fu approvato il Piano di recupero ambientale dei siti industriali dismessi dell'area di Bagnoli con l'obiettivo del generale risanamento dell'area ex industriale e la restituzione alla sua vocazione paesaggistica. La superficie interessata al Piano di recupero si estende per 1.945.000 mq (ex ILVA) cui si aggiungono 157.000 mq (ex Eternit). Nel 1996 fu costituita la società Bagnoli S.p.A per la realizzazione del Piano di recupero. Nel 2001 il Comune di Napoli acquisì la proprietà

Camera dei Deputati - 1 2 - Senato della Repubblica dell'area oggetto del Piano e fu costituita la società Bagnoli Futura che sostituì la Bagnoli SpA nell' attività di recupero ambientale dell'area. Con decreto interministeriale del 31 luglio 2003 è stato approvato il Piano di completamento della bonifica e del recupero ambientale dell area industriale di Bagnoli, redatto dalla Bagnolifutura SpA, relativo alle aree ex ILVA ed ex Eternit. A seguito di svariate difficoltà incontrate nel corso del procedimento di bonifica la Bagnolifutura SpA ha predisposto, ad oggi, n. 5 Varianti al Progetto del 2003. L avvio dei lavori di bonifica, con motivazioni d urgenza, è stato autorizzato nel corso del 2006, del 2008 e del 2009. L approvazione da parte del Comune di un nuovo PUA, che individua aree a diversa destinazione d'uso (verde pubblico-residenziale e commerciale-infrastmtture) rispetto al piano originario, ha comportato in corso d opera nuovi e profondamente diversi obiettivi e modalità di bonifica e di gestione dei materiali di risulta; da qui il susseguirsi delle varianti progettuali, relative ai diversi lotti delle aree ex industriali. Interventi ad oggi attuati Sulla base del Piano di completamento della bonifica e del recupero ambientale dell area industriale di Bagnoli e delle relative varianti sono stati attuati i seguenti interventi: demolizione di gran parte degli edifici esistenti; bonifica del suolo e sottosuolo paria circa la metà dell intero intervento (aree collaudate e certificate dalla Provincia di Napoli); sull area di colmata è stato attuato un sistema di messa in sicurezza d emergenza consistente nell impermeabilizzazione superficiale dell area, al fine di impedire l infiltrazione delle acque meteoriche; in sinergia con l intervento di cui sopra è stata attuata la messa in sicurezza delle acque di falda. E infatti attiva una barriera idraulica, costituita da n. 31 pozzi di emungimento, a monte della colmata con successiva re-immissione, a valle della stessa, delle acque di falda emunte, previo idoneo trattamento. Sono stati, inoltre, realizzati n. 2 diaframmi plastici paralleli alla linea di costa, a nord ed a sud dell area di colmata a mare, atti ad intercettare le acque di falda contaminate. Interventi da completare deve essere completato il recupero di alcuni manufatti come testimonianza di archeologia industriale; devono essere completate le bonifiche del suolo e del sottosuolo dell area ex Eternit. Sono ancora presenti cumuli di materiale scavato in attesa di essere vagliato allo scopo di eliminare l amianto, stoccati numerosi big-bags in attesa di essere conferiti in discarica; devono essere proseguiti i monitoraggi di materiale aero disperso tramite rilevatori.

Camera dei Deputati - 1 3 - Senato della Repubblica 3. Aspetti di carattere giuridico/legale. La Bagnolifutura S.p.A., in data 6.02.2014, ha dichiarato la sussistenza di una grave crisi finanziaria tale da determinare la messa in liquidazione della stessa Società e, pertanto, l impossibilità di sostenere le iniziative di bonifica e tutela ambientale rientranti nella propria mission. ' Il Tribunale di Napoli - Sezione Fallimentare, con sentenza n. 188/2014 del 29/05/2014 ha dichiarato il fallimento della Bagnolifutura S.p.A. quest ultimo ha promosso giudizio ordinario presso il Tribunale di Napoli (RG. n. 19875/2014) che ha rigettato le richieste con ordinanza n.14001/2014, e successivo giudizio amministrativo presso il TAR Campania - sede di Napoli - Sez. V Rg. 4325/2014 che ha rigettato con Ordinanza n. 1502/2014 la domanda cautelare.

Camera dei Deputati - 1 4 - Senato della Repubblica 4. Considerazioni finali e criticità. Le principali criticità di carattere amministrativo/finanziario e tecnico, aggiornate al 1 ottobre 2014, si possono riassumere come segue. 4.1 Criticità amministrativo/finanziarie. Come già precedentemente segnalato, rispetto ai SAL già rendicontati, risultano trasferiti alla Bagnolifiitura S.p.A. solo 40.788.463,40, in quanto l ulteriore importo di 8.000.000,00 è stato pignorato da Soggetti terzi creditori della Bagnolifutura S.p.A. (Atto di pignoramento presso terzi n. 3619 - Soc. D.E.C.A. S.p.A.). Le risorse ministeriali ancora da erogare, pari a complessivi 26.270.710,60, sono tutte cadute in perenzione amministrativa e per procedere all erogazione di tali somme occorre attivare le necessarie procedure di competenza del Ministero dell Economia e delle Finanze ai fini della reiscrizione nel bilancio del Dicastero dell Ambiente. Al riguardo si precisa che le risorse ministeriali potranno essere trasferite dal Dicastero dell Ambiente secondo i nuovi SAL indicati dal citato IV Atto Modificativo e solo a conclusione dell iter procedimentale previsto. Infatti, in analogia alle erogazioni precedentemente disposte e secondo una prassi ormai consolidata anche dopo la caduta delle risorse in perenzione amministrativa, le ulteriori tranche quote saranno erogate subordinatamente ai seguenti adempimenti che prevedono, in successione: 1. la presentazione della rendicontazione delle spese sostenute per stati di avanzamento; 2. la verifica amministrativo-contabile; 3. la successiva richiesta del Ministero dell Ambiente al competente Ministero dell Economia e delle Finanze di reiscrizione in bilancio delle singole quote rendicontate, richiesta che potrà essere inoltrata solo a positiva conclusione dei primi due adempimenti che legittimano il successivo pagamento. Anche le citate risorse ancora da erogare ( 26.270.710,60) sono gravate da Atti di pignoramento di Soggetti terzi creditori della Bagnolifutura S.p.A. Si segnala, infine, che l incertezza del quadro normativo, gli errori di progettazione, le numerose varianti progettuali, che hanno reso necessarie le già rappresentate modifiche dell'originario Accordo di Programma e, soprattutto, le variazioni delle destinazioni d'uso delle aree sono da considerarsi le cause più rilevanti dei ritardi accumulati nel tempo e delle ulteriori criticità finanziarie sopra rappresentate.

Camera dei Deputati - 1 5 - Senato della Repubblica 4.2 Criticità tecniche. Si evidenzia che nell aprile 2013 le aree ex Italsider e l area di colmata a mare sono state oggetto di sequestro da parte della Procura della Repubblica di Napoli. Le aree erano state affidate al Presidente della Bagnolifutura S.p.A. in qualità di custode dinamico, con l obbligo di procedere alla realizzazione di alcune attività relative alla bonifica ed alla messa in sicurezza dei suoli e delle acque di falda. 11 Custode Giudiziario, in ottemperanza a quanto richiesto nel Decreto di sequestro preventivo, ha quindi trasmesso al MATTM (tra Settembre 2013 e Gennaio 2014) alcuni elaborati progettuali, aventi ad oggetto: - l ammodernamento ed il miglioramento dell efficienza del sistema di Messa in sicurezza d emergenza delle acque di falda attualmente attivo sul SIN e gestito dalla Bagnolifutura S.p.A.; - la proposta di rielaborazione dell analisi di rischio (AdR) per le aree del Parco dello Sport e del 1 lotto del Parco Urbano; - la Valutazione del rischio sanitario - ambientale per il solo edificio Porta del Parco; - La Bonifica lotti in vendita - area tematica n. 2. La competente Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche, avvalendosi del supporto degli Organi tecnici competenti (ARPAC, ISPRA e Struttura di Assistenza Tecnica della Direzione TRI), ha esaminato nei minimi tempi tecnici la documentazione e ha richiesto alla Bagnolifutura S.p.A. le integrazioni progettuali ritenute necessarie. Tali integrazioni non sono state fornite dalla Società Bagnolifutura. Inoltre, nell ambito della Conferenza di Servizi decisoria del 10 luglio 2014 è stato deliberato: A. per quanto riguarda il sistema di messa in sicurezza d emergenza delle acque di falda, di chiedere alla Bagnolifutura SpA di trasmettere il progetto definitivo di messa in sicurezza delle acque di falda; B. per quanto riguarda gli immobili di archeologia industriale: Bl. di ritenere superata la variante 2012; B2. di chiedere alla Bagnolifutura SpA di elaborare l analisi di rischio per lo scenario sia verde/residenziale che commerciale/industriale, anche al fine di evidenziare le diverse necessità di intervento;

Camera dei Deputati - 1 6 - Senato della Repubblica C. per quanto riguarda le attività di bonifica da materiali in cemento amianto in area ex Eternit: Cl. di prendere atto che la destinazione d uso dell area ex Eternit è residenziale e che non è stato effettuato alcun riutilizzo dei materiali; C2. di richiedere alla Bagnolifutura S.p.A., in merito alla valutazione tecnicoeconomica relativa alle maggiori quantità di materiale in cemento-amianto stimate, la trasmissione di un elaborato che approfondisse le motivazioni che avevano condotto ad un aumento dei terreni da rimuovere anche con riguardo all aumento dei costi, tanto più che le motivazioni addotte relativamente ai prezzi applicati non apparivano condivisibili sottendendo, tra l altro, una rinegoziazione delle condizioni contrattuali sulla base di presupposti non noti e da rimettersi, in primis, alle valutazioni proprie della Direzione Lavori del RUP e della stazione appaltante. Occorre, infine, evidenziare che la Bagnolifutura S.p.A., in data 6.02.2014, ha dichiarato la sussistenza di una grave crisi finanziaria tale da determinare la messa in liquidazione della stessa Società e, pertanto, l impossibilità di sostenere le iniziative di bonifica e tutela ambientale rientranti nella propria mission. Il Tribunale di Napoli - Sezione Fallimentare, con sentenza n. 188/2014 del 29/05/2014 ha dichiarato il fallimento della Bagnolifutura S.p.A. quest ultimo ha promosso giudizio ordinario presso il Tribunale di Napoli (RG. n.19875/2014) che ha rigettato le richieste con ordinanza n. 14001 /2014,e successivo giudizio amministrativo presso il TAR Campania - sede di Napoli - Sez. V Rg. 4325/2014 che ha rigettato con Ordinanza n. 1502/2014 ha respinto la domanda cautelare. Successivamente, con provvedimento del 3 luglio 2014, il Tribunale di Napoli, sesta sezione penale, ha revocato il sequestro preventivo di dette aree ed ha disposto il conferimento delle medesime ai competenti Curatori Fallimentari. In conclusione, sulla base del Piano di completamento della bonifica e del recupero ambientale dell area industriale di Bagnoli e delle relative varianti, lo stato degli interventi attuati, all ottobre 2014, sulle aree ex industriali (ex Uva ed ex Eternit) è il seguente: area ex Eternit: risulta bonificata dai materiali contenenti amianto una superficie pari a circa il 30% di quella totale (16 ha); sono stati demoliti gran parte degli edifici esistenti;

Camera dei Deputati - 1 7 - Senato della Repubblica area ex Uva: risultano bonificati il suolo e sottosuolo di circa il 50% dell intero intervento (totale aree 180 ha), aree collaudate e certificate dalla Provincia di Napoli. In merito alla messa in sicurezza delle acque di falda si evidenzia che precedentemente alla dichiarazione di fallimento della Bagnolifutura S.p.A., era in fase di ultimazione il progetto definitivo di Messa in sicurezza delle acque di falda d intesa con il Comune di Napoli e la Società ABC. Infine, l area di colmata a mare è oggetto di una messa in sicurezza d emergenza, effettuata mediante l'impermeabilizzazione della intera superficie che opera in sinergia con le barriere idrauliche di emungimento e ricarica delle acque di falda.

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