SANTA SOFIA Ayasofia Müzesi La chiesa viene fondata da Costantino (324-337) o da Costanzo (337-361) con dedica alla Sapienza divina. Il 15 febbraio 360 viene consacrata sotto Costanzo. Nel 404 viene parzialmente distrutta da un incendio. Nel 408 Teodosio II (408-450) ne avvia la ricostruzione. Il 10 ottobre 415 la chiesa viene riconsacrata. Nel 532 viene distrutta da un incendio durante la rivolta di Nika. Nel 532-537 viene ricostruita da Giustiniano (527-565). Nell area a ovest della chiesa giustinianea, corrispondente al distrutto quadriportico, sono emersi i resti della gradinata e del portico della chiesa teodosiana. Nello scavo sono stati recuperati elementi architettonici: due frammenti di un fregio ad agnelli oggi nell area del portico; capitelli oggi nell area del portico e nel giardino della chiesa; frammenti di un fregio di coronamento oggi nel giardino della chiesa. Simili elementi architettonici sono depositati lungo la strada d accesso al Museo Archeologico. La ricostruzione della chiesa a opera di Giustiniano inizia nel 532. La direzione dei lavori è affidata ad Antemio di Tralles e Isidoro di Mileto. Il 27 dicembre 537 la chiesa viene riconsacrata. Nel 537 circa viene scritta l ekphrasis di Procopio di Cesarea. L edificio misura circa 70x74 m x 60 di altezza- La cupola ha circa 31 m diametro. La cupola originaria aveva sesto ribassato ed era circa 7 m più bassa dell attuale. Nel 558 la cupola crolla e viene ricostruita da Isidoro il Giovane, nipote di Isidoro di Mileto. Nel 562 la chiesa viene riconsacrata. Nel 562 viene scritta l ekphrasis di Paolo Silenziario. Dopo il 989 si ha una ricostruzione parziale della cupola, sotto la direzione dell architetto armeno Tiridate. Nel 1204 la chiesa subisce danni e spoliazioni durante il sacco di Costantinopoli a opera dei crociati. Nel 1346-54 si ha una ricostruzione parziale della cupola, sotto la direzione forse dell italiano Giovanni Peralta. Nel 1453 viene convertita in moschea. Nel XVI secolo si hanno restauri sotto la direzione di Mimar Sinan. Fra il 1847 e il 1849 si hanno restauri sotto la direzione di Gaspare T. e Giuseppe Fossati, chiamati dal giovane sultano Abdülmecid I (1839-1861). Il 1 febbraio 1953 su richiesta di Atatürk la moschea viene convertita in museo.
Il programma decorativo della chiesa giustinianea è aniconico. Dopo l iconoclastia, sotto Basilio I (867-886), iniziano le decorazioni iconiche. Al ristabilimento delle immagini fa riferimento un omelia del patriarca Fozio, letta nella chiesa nell 867 circa. Nell 867 circa vengono realizzati i mosaici del presbiterio: Vergine in trono col Bambino, nel catino absidale; Arcangelo, nella volta sud del bema. Nell 870 circa viene realizzato il mosaico nella lunetta della porta centrale che dall endonartece immette nell aula: imperatore in proskynesis al Cristo. Si tratterebbe di Basilio I che onora le icone del Cristo, della Vergine e dell Angelo, dopo il definitivo ristabilimento del culto delle immagini. Dopo l 878 vengono realizzati mosaici nelle nicchie del muro-diaframma nord e sud: Padri della Chiesa e Santi Patriarchi di Costantinopoli (San Giovanni Crisostomo, Sant Ignazio il Teologo, Sant Ignazio il Giovane). Il post quem all 878 è dato dall anno della morte di Sant ignazio il Giovane. Sotto Alessandro (912-913) si realizza nel matroneo nord il mosaico con figura dell imperatore. Sotto Romano III Argiro (1028-1034) si realizza nella testata est del matroneo sud il mosaico del Cristo con l imperatrice Zoe (1028-1050) e il primo marito Romano III Argiro. Il viso di Romano III viene poi sostituito da quello del terzo marito dell imperatrice, Costantino IX Monomaco (1042-1055). Nell occasione vengono rifatti anche i visi di Cristo e di Zoe. Fra l XI e il XII secolo si realizza nella lunetta del vestibolo sud il mosaico con la Vergine che riceve da Costantino il modellino della città e da Giustiniano quello di Santa Sofia. Nel 1118-1122 sotto Giovanni II Comneno (1118-1143) si realizza nella testata est del matroneo sud il mosaico della Vergine col Bambino con Giovanni II, l imperatrice Irene e il figlio Alessio. Nel 1261 si realizza nel matroneo sud il mosaico della Deesis con Vergine, Cristo, San Giovanni battista. Nel 1346 un terremoto provoca il crollo dell arcone est e di un quarto della cupola. La ricostruzione viene soprintesa da Anna Paleologina (dal 1346, dall usurpatore Giovanni VI Cantacuzeno (1347-1354), dal legittimo imperatore Giovanni V Paleologo (1341-1391). Dopo il 1346 Giovanni V Paleologo fa realizzare i mosaici dell arcone, scoperti e poi scialbati dai fratelli Fossati.
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