Titolo FOTOGRAFARE LA SCENA DEL CRIMINE Definizione e scopo Corretta documentazione della scena del crimine e delle tracce. Termini, simboli, acronimi e sigle DPI: Dispositivi di Protezione Individuale. CSI: Crime Scene Investigation. CSM: Crime Scene Manager. CSE: Crime Scene Examiner. OPI: Operatore di primo intervento. P.O.:ProceduraOperativa. ENFSI: European Network Forensic Science Institutes. FLS: Forensic Light Source. BPA: Bloodstain Pattern Analisys, analisi della forma e distribuzione delle macchie di sangue. SLR: Single Lens reflex, macchine fotografiche nelle quali il sistema di mira consente di osservare dal mirino l inquadratura in ingresso dallo stesso obiettivo impiegato LCD: Liquid Cristal Display,, tipologia di schermo piatto JPEG: Joint Photographic Expert Group, tipologia di standard di compressione di un immagine digitale RAW: memorizzazione genuine e non compressa di un file digitale CCD: Charge Coupled Device, circuito integrato accoppiato ad un dispositivo in grado di trasformare il segnale elettrico in una matrice di pixel riconducibili all immagine che ne ha stimolato il segnale CMOS: Complementary Metal Oxide Semiconductor, è una tecnologia introdotta in elettronica per la realizzazione di circuiti integrati a basso consumo ISO: è l indice della sensibilità alla luce della pellicola o del sensore della macchina digitale e si riferisce aia parametri usati dall organizzazione internazionale di standardizzazione. Termine Definizione Megapixel Più megapixel forniscono la possibilità di ottenere stampe più grandi e di effettuare ritagli senza perdita eccessiva di dettaglio. Non necessariamente coincidono con un alta qualità dell immagine. Dust control La polvere sul sensore SLR può far apparire dei punti neri sulle fotografie. Il sistema di controllo della polvere consente di prevenire ed eliminare questo problema. Image Esistono due tipi di stabilizzatori dell immagine: uno si trova all interno del stabilization corpo macchina ed uno all interno dell obiettivo. Live view Creare l inquadratura direttamente dallo schermo LCD. Crop factor Il sensore delle SLR è, normalmente, più piccolo rispetto alle pellicole da 35 mm, così solo una porzione dell immagine che passa attraverso l obiettivo viene catturata digitalmente. L effetto finale è una sorta di zoom artificiale, con un fattore di moltiplicazione pari a 1,5. Ad esempio un obiettivo 28mm somiglierà di più ad un 42mm (28 x 1,5). Autofocus system Il sistema di autofocus può includere tre o più punti di messa a fuoco. Il numero di questi punti rispecchia l accuratezza del sistema digitale dell SLR. 1
Continuous drive File formats Aspect ratio Digital sensor Questa funzione permette di scattare fotografie multiple in rapida successione. Le fotografie forensi dovrebbero essere scattate nei due formati, JPG e RAW. Quando la fotocamera cattura immagini in formato RAW, non le processa così da mantenere l immagine immodificata. Al contrario, nel formato JPG la fotocamera processa l immagine e alcune informazioni andranno perse. Il rapporto di aspetto è il motivo per cui le immagini digitali stampate non risultano mai uguali a come le visualizziamo sul monitor. I sensori più comuni in commercio sono due, il CCD ed il CMOS. Il primo è il più comune in quanto è montato sulle SLR più commerciali, di fascia bassa. Il CMOS, invece, viene normalmente montato su SLR più professionali, i suoi benefici, infatti, sono il consumo di potenza più basso, più economico da produrre. Campo di applicazione Procedura da impiegare sulla scena del crimine. Destinatari La procedura è rivolta agli operatori della scena del crimine, sia in fase di CSI che di primo intervento. La differenza sta nel livello di dettaglio espresso. Limiti della procedura e Sicurezza Dispositivi di protezione personale e del corredo fotografico e, in particolar modo, della base del cavalletto per limitare la cross contamination. Ruoli e responsabilità La fotografia è una forma di documentazione di ambienti, oggetti e persone, che deve essere correttamente eseguita sia dall OPI di polizia che dal CSE in fase di esame della scena del crimine. Il ruolo di fotografo è assegnato sulla scena dal CSM (laddove configurato). È comunque un attività condotta dal CSE, per la documentazione delle tracce. Riferimenti normativi e documentazione di riferimento Artt. 244, 348, 349, 354, 359, 360 c.p.p. Dotazione ed equipaggiamenti di base DPI completi Corpo macchina 2 batterie 2 schede di memoria Obiettivo grandangolare (es. 18 35 mm) Obiettivo 50 mm Obiettivi macro (60 mm e 105 mm) Flash con cavo Telecomando Cavalletto Fonti di illuminazione a luce bianca 2
Striscette metriche di vario tipo Numeri e lettere Penne e pennarelli Cellophane per proteggere il corredo ed evitare contaminazioni Libretti di istruzioni Kit pulizia Filtri colorati Valigia con dispositivo antiurto Griglia prospettica Carica batterie e cavetti Parte I Cap.I, II e III. Parte II Cap.I, II, III e IV. Parte III Cap.I. P.O. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7. Capitoli di riferimento Impiego operativo Porre molta attenzione ai processi di bonifica e pulizia post intervento secondo la procedura generale per la bonifica dei materiali e alle specifiche impartite dal produttore degli utensili e degli strumenti per evitare contaminazioni incrociate intra ed interscena. Controllare che la scheda di memoria non sia piena Scegliere il formato (Jpeg o Raw) Controllare il congegno di correzione diottrie sul mirino Selezionare gli ISO adeguati Controllare il bilanciamento del bianco Formare la giusta inquadratura Decidere l area di esposizione (spot) Chiudere il diaframma tanto da ottenere la massima profondità di campo necessaria per l ambiente da documentare o salvo casi particolari Calcolare i tempi Inserire il congegno di autoscatto Mettere a fuoco Scattare e ricontrollare che la foto soddisfi le esigenze, altrimenti non cancellare la foto ma variare i parametri e scattare una nuova foto Iniziare dalla migliore immagine disponibile Preservare l immagine di partenza o l originale Effettuare le elaborazioni sulla copia e non sull originale Essere in grado di poter autenticare sia l originale che la copia elaborata in modo da poterne provare l autenticità e l integrità Mantenere la storia documentata della elaborazioni effettuate (attivare l History Log) Non modificare le immagini ma lasciarle nel loro formato originario Mantenere una catena di custodia di tutte le immagini digitali Evitare di cambiare il nome dei file, lasciando quelli attribuiti dalla macchina fotografica 3
Porre attenzione alle sequenze fotografiche a lungo medio e corto raggio sia genuine che con i relativi riferimenti. L attività fotografica sulla scena di un incendio in corso Utilizzare un esposimetro esterno per calcolare la corretta luce incidente Utilizzare il formato RAW per ottenere il corretto bilanciamento del bianco (impossibile da ottenere con file JPEG) Fotografare tutti i lati dell edificio durante l incendio Ricordare che le fiamme si muovono verso l alto e verso l esterno partendo da una fonte, come in un modello tridimensionale. Scegliere le giuste inquadrature per immortalare questo movimento Scegliere le inquadrature che potrebbero immortalare eventuali cambi di direzione del fuoco se questo dovesse incontrare un ostacolo o una nuovo accelerante Catturare l eventuale flashover Documentare il colore delle fiamme e indicare le tipologie di materiali coinvolti nell incendio Fotografare le persone presenti. L attività fotografica sulla scena di un incendio estinto Esterno: Identificare e documentare il percorso delle fiamme in modo da compararlo con le fotografie scattate durante l incendio Effettuare, qualora possibile, fotografie aeree per documentare danni al tetto Ricordare che le operazioni di spegnimento dell incendio possono causare la cancellazione delle tracce relative all autore del rogo. Identificare la probabile via di ingresso o di uscita del piromane Documentare tutti gli oggetti si scarto utilizzati per accendere o alimentare le fiamme Interno: Utilizzare un esposimetro esterno per calcolare la corretta luce incidente Utilizzare il formato RAW per ottenere il corretto bilanciamento del bianco (impossibile da ottenere con file JPEG) Documentare il percorso delle fiamme, i danni, i corpi e le posizioni degli oggetti mancanti (void) Documentare gli oggetti coinvolti nell incendio, la fuliggine, il fumo per studiare lo sviluppo ed il movimento delle fiamme Effettuare fotografie macro L attività fotografica sulla scena di un incidente autmobilistico Fotografare: Il punto di vista dei guidatori Il punto di impatto 4
I dispositivi di controllo del traffico e i segnali stradali I segni lasciati sull asfalto Le condizioni stradali Le foto generali (posizione dei veicoli, rottami, pendenza, buche, ecc.) Le eventuali barriere che possano aver ostacolato la visuale di guidatori o testimoni Le tracce biologiche I pneumatici Le eventuali impronte di calzatura Le tracce merceologiche (trasferimenti di vernice o materiali) Le altre tipologie di tracce (vetri, tessuti, ecc.) Le possibili difetti meccanici (freni, stato di usura, malfunzionamenti, ecc.) I detriti e la loro posizione rispetto ai veicoli Il ciglio della strada Gli interni dei veicoli (contachilometri, tracce, corpi, posizione dei sedili, airbag, cinture di sicurezza, pedali, ecc.) I dati dei veicoli (contrassegno assicurazione, targa, matricola, ecc.) L attività fotografica sulla scena di un grande disastro Fotografare: Tutta l area interessata soprattutto mediante l utilizzo della fotografia aerea L eventuale punto di impatto nel caso di incidente ferroviario o aereo I corpi e la loro posizione in riferimento all area di ritrovamento La fotografia dei corpi finalizzata al riconoscimento La fotografia generale del corpo nelle varie posizioni Le eventuali cicatrici, tatuaggi, particolarità anatomiche e contrassegni Il viso frontale e i profili I denti I vestiti I braccialetti, collanine e tutti i beni rinvenuti sul soggetto (portafogli ed il suo contenuto, chiavi, documenti, ecc.) utilizzando, ove necessario, fotografie macro Le lesioni e i traumi Tutte le attività specialistiche post mortem (PM) 5