INDICE - SOMMARIO Presentazione di PIETRO PERLINGIERI 3 CAPITOLO I GLI STATUS PERSONAE E FAMILIAE NELLA GIURISPRUDENZA DELLE CORTI SOVRANAZIONALI Gli status personae e familiae nella giurisprudenza delle Corti sovranazionali. Superamento dell esclusiva statale nella produzione del diritto di famiglia e dei minori. La rilettura del novellato art. 117, co. 1 cost. ad opera della Consulta ed il riconoscimento alla CEDU di fonte subcostituzionale La forza immediatamente precettiva della CEDU. La nascita della Corte EDU quale organismo permanente di garanzia dei diritti dell uomo. Gli strumenti per definire la portata ed il significato delle norme della Convenzione: l interpretazione evolutiva, l efficacia orizzontale e gli obblighi positivi. Rinvio Gli Strumenti di amplificazione dei diritti dell uomo: l interpretazione evolutiva, l efficacia orizzontale e gli «obblighi» positivi La «compressione» dei diritti protetti dall art. 8, paragrafo 1, CEDU: criteri per la valutazione della conformità alla CEDU delle misure statali che costituiscono un ingerenza legittima al diritto al rispetto della vita privata e/o familiare I criteri dettati dalla Corte EDU per misurare il margine di apprezzamento statale: il primo caso Rasmussen c. Danimarca, del 28 novembre 1984 Tutela dei diritti dell uomo: gli apporti dell Unione Europea. Dialogo tra le Corti ed evoluzione del diritto interno L evoluzione del diritto al rispetto della vita privata e familiare. Inutilità ed impossibilità di delineare in astratto l ambito di applicazione dei diritti degli artt. 8 e 12 conv. 8. L originaria «contaminazione» dei concetti vita privata e familiare. L autonomia dei concetti e la possibile applicazione in concorso 9. L accezione «materiale» della nozione vita familiare nelle decisioni della Corte EDU. La famiglia legittima e la rilevanza dei diversi modelli di convivenze: analisi casistica 9. La tutela della vita familiare (Marckx c. Belgio, del 13 giugno1979; 6 9 11 17 19 22 24 25 29 557
10. 1 Bronda c. Italia, del 9 giugno 1998; Kroon ed altri c. Paesi Bassi, del 27 ottobre 1994; Moretti e Benedetti c. Italia, del 27 aprile 2010, Zuanegger c. Germania, del 3 dicembre 2009) 9. Il diritto alla procreazione (Dickson c. Regno Unito, del 4 dicembre 2008; S.H. e altri c. Austria, del 1 aprile 2010) 9. Il diritto al matrimonio e alla famiglia (B e L c. Regno Unito, del 22 novembre 2010) 9. I diritti dei minori e delle persone «deboli»(gaskin c. Regno Unito, del 7 luglio 1989; Mikulic c. Croazia, del 7 febbraio 2002; Odièvre c. Francia, del 13 febbraio 2003; Jäggi c. Svizzera, del 13 luglio 2006; K.U. c. Finlandia, del 2 dicembre 2008; Emonet ed altri c. Svizzera, del 13 marzo 2008) Lo status personae e familiae nella normativa dell Unione Europea: la Carta dei diritti fondamentali dell U.E. ed il Regolamento (CE) 2201/2003 del Consiglio del 27 novembre 2003, n. 2201, relativo alla competenza, al riconoscimento e all esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il Regolamento (CE) n. 1347/2000 La proposta di modifica del Regolamento (CE) 2001/2003 e l adozione del Regolamento (UE) n. 1259/2010 del Consiglio del 20 dicembre 2010 relativo all attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore della legge applicabile al divorzio e alla separazione personale CAPITOLO II I RAPPORTI PERSONALI E PATRIMONIALI NELLA FAMIGLIA LEGITTIMA La famiglia nella Costituzione L uguaglianza morale e giuridica dei coniugi L interesse superiore della famiglia: coniugare il principio di uguaglianza giuridicamorale dei coniugi con la garanzia dell unità familiare I diritti e i doveri reciproci tra i coniugi Il dovere di fedeltà Il dovere di assistenza morale e materiale Il dovere di lealtà, di correttezza e di solidarietà Il dovere di coabitazione I doveri dei genitori verso i figli I doveri del figlio verso i genitori La responsabilità civile nei rapporti familiari Il regime patrimoniale della famiglia Il regime patrimoniale primario: il dovere di contribuzione ai bisogni della famiglia 29 47 53 59 79 87 89 92 93 93 98 103 104 110 116 119 131 132 558
8. 9. 10. 1 1 1 1 1 1 1 18. 19. Il potere esterno del coniuge Il regime patrimoniale secondario:le ragioni della scelta della comunione quale regime legale La comunione dei beni La derogabilità del regime legale di comunione e le convenzioni matrimoniali La separazione dei beni La comunione convenzionale CAPITOLO III ART. 2645 TER C.C. E TRUST: DESTINAZIONE E SEPARAZIONE PATRIMONIALE NEL DIRITTO DI FAMIGLIA Il rapporto tra destinazione e separazione L atto di destinazione patrimoniale ex art. 2645-ter c.c. L atto di destinazione e la crisi familiare L atto di destinazione e la tutela dei disabili L atto destinatorio quale alternativa valida alla sostituzione fedecommissaria Il fondo patrimoniale Il confronto tra l art. 2645-ter c.c. e l istituto del fondo patrimoniale Il trust: introduzione Nozione e origini storiche Struttura dell atto e tipologie di trusts Il vincolo di destinazione e l effetto segregativo del trust Le fonti dell ordinamento nazionale Limiti al trust interno Le fonti esterne del trust Il profilo soggettivo Causa, oggetto e forma del trust Modifica, revoca ed estinzione del trust Trust, famiglia legittima e famiglia di fatto La tutela dei soggetti deboli CAPITOLO IV IL PATTO DI FAMIGLIA 136 143 144 151 151 153 155 161 174 175 181 183 189 192 193 198 201 204 206 207 209 213 216 218 223 Il patto di famiglia: introduzione La successione mortis causa Il divieto di patti successori e la categoria dottrinale dei negozi trans mortem 229 230 237 559
8. 9. 10. 1 1 Gli interventi comunitari L iter della l. 14 febbraio 2006, n. 55 Il profilo soggettivo: imprenditore, discendente, legittimari La forma ad substantiam e l oggetto del patto La qualificazione della fattispecie: il patto di famiglia è un patto successorio? La causa e la funzione della novella La compatibilità con l impresa familiare I rapporti con i terzi I rapporti tra il patto di famiglia e il trust. La complementarietà tra patto di famiglia e atti di destinazione ex art. 2645 ter c.c. 241 244 246 251 256 259 265 269 273 CAPITOLO V LA MEDIAZIONE FAMILIARE La mediazione familiare: definizione e struttura La normativa internazionale ed europea La mediazione familiare in Italia La l. 8 Febbraio 2006, n. 5 La mediazione ed i mediatori: problemi definitori La giurisprudenza di merito: tentativi di ricostruzione dell istituto Le prospettive di sviluppo: verso una cultura della mediazione 279 286 290 295 304 318 CAPITOLO VI GLI STATUS FILIATIONIS ED IL FAVOR VERITATIS Lo stato di figlio: al di là della condizione della nascita. L evento incestuoso. Il preminente interesse del minore. Le forme e gli aspetti del favor veritatis. L attenzione particolare al favor veritatis. Il disconoscimento di paternità, diritto a una precisa e completa identità. Corollari del favor veritatis. Il favor veritatis nell adozione. L evoluzione della normativa sul segreto. L art. 28 della l. 4 maggio 1983, n. 184, nella formulazione originaria e dopo le modifiche introdotte dalla l. 28 marzo 2001, n. 149 e dal d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (c.d. Codice privacy). L accesso alle origini nell adozione internazionale. L anonimato materno tra vecchie e nuove prospettive La disciplina del parto anonimo in Italia. La sentenza della Corte Europea dei diritti dell uomo Odiévre c. Francia. 323 329 335 335 344 345 352 352 358 366 369 372 372 376 560
La sentenza della Corte Costituzionale n. 425 del 200 Il favor veritatis e l anonimato del donatore nella p.m.a. eterologa Nuove prospettive nelle relazioni con la famiglia d origine: l adozione mite. La Kafalah di diritto islamico. 383 387 387 397 CAPITOLO VII IL DIRITTO ALL IDENTITÀ PERSONALE E LE NORME SUL COGNOME Il diritto all identità personale. I conflitti per l attribuzione del cognome nella giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte di Cassazione Il diritto all identità personale nelle pronunce della Corte Edu e della Corte di Giustizia. 2 Il diritto all identità personale e la normativa dell U.E. Il cognome del figlio naturale. Il cognome del figlio legittimato. Il cognome del figlio adottato. Il cognome del figlio nato da unione incestuosa. L attribuzione del cognome tra normativa interna e princìpi dell U.E. CAPITOLO VIII LA CAPACITÀ DI DISCERNIMENTO L interesse superiore del minore come prius logico rispetto alla capacità di discernimento La capacità giuridica e la capacità di agire quali nozioni astratte. La capacità di discernimento e la concretezza della sua qualificazione La capacità di discernimento nelle codificazioni italiane Le convenzioni internazionali e l ordinamento italo-ceuropeo quali specificazioni dei princìpi fondamentali a tutela della persona umana La presunzione del discernimento a partire dal dodicesimo anno d età secondo la psicologia dello sviluppo Il rapporto tra la capacità di discernimento e la potestà genitoriale nell evoluzione dottrinale e giurisprudenziale. La sospensione della potestà genitoriale e l affidamento: il caso P. e A. c. Italia. La responsabilità genitoriale e la lesione dei diritti fondamentali del minore Dalla Corte Costituzionale alla Corte di Cassazione: il minore quale parte sostanziale dei procedimenti che coinvolgono i suoi interessi rilevanti. 403 406 415 416 417 428 430 432 435 455 465 469 470 477 480 482 491 494 561
8. 9. 10. 1 1 L ascolto del minore nei protocolli di alcuni Tribunali italiani. Le recenti riforme legislative in tema di ascolto del minore: l adozione legittimante e l affidamento condiviso nelle ipotesi di separazione dei coniugi, divorzio, nullità matrimoniale, rottura della convivenza La responsabilità dei genitori per fatto illecito compiuto dal minore. La giurisprudenza di legittimità e l evoluzione normativa in tema di capacità di discernimento La capacità di discernimento e i trattamenti terapeutici 1 Il consenso informato. 1 Il nuovo orientamento della Corte di Cassazione Penale in tema di consenso informato 1 L eutanasia 1 Il testamento biologico 1 L aborto Conclusioni 498 501 508 521 527 532 535 542 551 553 Elenco degli autori 555 562