Il Programma KIDS of KOSOVO tratta l organizzazione di una serie di momenti tesi a supportare, in differenti modi, i bambini innocenti che stanno subendo le conseguenze delle lotte intestine nel Kosovo.
STRUTTURA DEL PROGETTO KIDS OF KOSOVO A) SPORT MODUS VIVENDI B) FATTORIE DIDATTICHE C) PICCOLI ESPLORATORI
A) Lo Sport come veicolo di principi e strumento di integrazione internazionale, Kids of Kosovo si avvale della forza e del valore dello sport come potenziale strumento di aggregazione e coesione sociale. Mens sana in corpore sano! La pratica sportiva fortifica, non solo il corpo, ma prepara al confronto della vita, al rispetto delle regole, e aumenta l'autostima di ciascuno. L'approccio individuale dello sport è utile anche nel mondo del lavoro, nel sistema di competizione globale che e' sempre alla ricerca di nuovi input, nuove soluzioni.
Fare emergere l'individualità e il merito anche attraverso lo Sport è lo scopo ultimo di ogni educatore! Lo Sport è pur sempre un'attività finalizzata alla conoscenza di se stessi e del proprio corpo, con una funzione ludica spesso votata alla cooperazione tra più individui di differenti estrazioni sociali, culturali, religiose ed etniche, al fine di raggiungere un obiettivo comune. Lo sport è la dimostrazione pratica che una lezione morale, di vita, può essere data e ricevuta attraverso l'esempio e le azioni, lasciando le parole, per una volta, in secondo piano.
Abbiamo la convinzione e la consapevolezza che la Sinergia, intesa come strumento di unione di pluralità di sforzi, intenti, desideri, aspirazioni, condivisioni e sublimazione di ogni Divergenza Umana, divenga concreto strumento di realizzazione di progetti umanitari senza confini, allargando, così, i nostri orizzonti operativi. Lo Sport non é soltanto strumento di aggregazione, ma anche veicolo propedeutico per sostenere e completare tutti i suoi obiettivi, tramite nuovi progetti educativi ed innovativi per il territorio del Kosovo e soprattutto a favore dei suoi bambini.
B) Fattoria Didattica In una fattoria didattica un bambino scopre con mano tante cose nuove oppure viste prima solo sui libri, conosce e intuisce attraverso esperienze concrete e stimolanti stili di vita differenti, gioca e si diverte con originalità e creatività, imparando l'importanza della tradizione e del contatto con la natura. Una fattoria didattica nasce all'interno di un'azienda agricola o di un agriturismo. Vengono organizzate attività educative che coinvolgono attivamente bambini e ragazzi. Queste attività sono tenute da personale specializzato e costituiscono una parte a sé stante rispetto alla parte produttiva portata avanti dell'azienda agricola. Dopo la scuola, attività sportive e alle altre attività giornaliere, bambini e ragazzi sono costantemente a contatto con tecnologie digitali di ogni sorta, sempre più ingegnose, sempre più sofisticate, che rischiano di far perdere l'identità umana.
È però importante integrare le esperienze multimediali dei bambini, con attività che insegnino la "manualità" e la concretezza, che evochino e ricordino le tradizioni locali, che riportino il bambino o il ragazzo al contatto con la natura, con gli animali e il verde. Perché capiscano un giorno quale strada prendere, è necessario che abbiamo chiara quella dalla quale provengono, dalla quale proveniamo tutti. In una fattoria didattica ci si sporca le mani di terra, si raccolgono frutti e ortaggi, si respirano profumi ormai dimenticati e rari, si realizza un prodotto tipico, si fanno le carezze agli animali in carne e ossa della "vecchia fattoria". Una fattoria didattica è un luogo dove i bambini entrano in contatto con il mondo urbano e rurale, dove viene valorizzato il mestiere dell'artigiano e la tradizione contadina, appartenente da sempre alla cultura autoctona. Oltre alla valenza educativa del progetto, la fattoria didattica da la possibilità di riqualificare le attività agricole come futuro mestiere e professione e fonte di reddito complementare.
La Fattoria Didattica offre moltissimi spunti per percorsi didattici e attività originali, creative e costruttive.durante questi percorsi viene narrata ai bambini, in modo interattivo e coinvolgente, la storia della Natura, del rapporto tra il territorio e l'uomo ed i frutti del proprio lavoro come il vino l'olio, la viticoltura, la vinificazione, la molitura, la spremitura delle olive, la decantazione dell'olio nel frantoio e molto altro ancora. I percorsi solitamente comprendono degustazioni dei prodotti e tante attività da fare concretamente ed in modo interattivo infatti se nella stagione giusta, spesso i ragazzi vengono anche coinvolti nella raccolta dei frutti dei campi e l'adozione degli animali da cortile.
C) I PICCOLI ESPLORATORI LO SCOUTISMO DI ROBERT BADEN POWELL Ragazzi bianchi, neri, gialli, cattolici, musulmani, buddisti, italiani, inglesi, africani... Ma in realtà i ragazzi sono tutti uguali, tutti pieni di voglia di incontrare l'avventura nel desiderio di rendersi utili. Molti anni fa, però queste idee sembravano assurde. Immaginate Londra ai primi del Novecento: sfilano i soldati a cavallo e i ragazzini dei quartieri poveri li ammirano a bocca aperta, senza sapere che un ufficiale li stesse osservando.
Robert Baden-Powell. Appena tredicenne ha messo per iscritto le sue idee. "Farò in modo che i poveri siano ricchi... Non si può essere buoni solo pregando, bisogna sforzarsi di fare di tutto per essere buoni." Robert andò in guerra; l'inghilterra combatte nel Sud-africa i ribelli Zulù. Una notte, Robert veglia un bambino nero che muore e per ricordo egli prende la sua collanina di perline bianche e nere e decide di dedicare la sua vita a tutti i ragazzi. Robert si é anche accorto che i ragazzi sanno agire da uomini, se ben guidati. Lasciato il servizio militare, Robert nel 1908 per la prima volta organizza un campeggio all'aperto in un isolotto; vi partecipano 24 ragazzi, e se la metà di essi provengono dal più aristocratico collegio inglese, l'altra metà é formata dai più poveri ragazzi di Londra. Eppure, contrariamente ad ogni attesa, l'armonia é perfetta. Nasce così lo scoutismo, cioé l'organizzazione dei "Giovani Esploratori", riuniti in gruppi per fare sport, per imparare a conoscere la natura, per divertirsi, ma anche per affinare le loro belle qualità; la generosità, la lealtà ed il coraggio. Bastano pochi anni e gli Scout sono noti in tutto il mondo.
Tre progetti in uno, che completerebbero un esperimento educativo in Kosovo a favore dei bambini, ma forte di una esperienza consolidata tutta Italiana. Lo Sport in Italia e nel Mondo è il primo mezzo di aggregazione e socializzazione senza barriere. Le Fattorie Didattiche sono un Made in Italy frutto dell'esperienza e delle nostre eccellenze agroturistiche regionali. Lo Scoutismo é uno stile di vita e di educazione che scava nel profondo dell'intimità delle coscienze e fa emergere i valori umani e morali sopiti.
Ovviamente per poter realizzare questo Progetto, occorrerà ottenere le coperture finanziarie e contributive sia della Comunità Europea che quelle Istituzionali del Governo Italiano e del Kosovo. Il nostro compito sarà quello di coordinare, organizzare e ricercare gli strumenti tecnici, economico-finanziari e risorse umane necessarie al Progetto. Realizzato da: Dr.Paolo Fasano Modena - Italy