INDICE. PREMESSA, BREVE STORIA DELL ORGANETTO p. 2 FUNZIONAMENTO DELL ORGANETTO.p. 3 TEORIA.p. 3



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INDICE PREMESSA, BREVE STORIA DELL ORGANETTO p FUNZIONAMENTO DELL ORGANETTO p TEORIA p IMPOSTAZIONE p 7 SCHEMA DELLA TASTIERA DELL ORGANETTO p 8 SCALE ASCENDENTI E DISCENDENTI p 9 ESERCIZIPER RITMO DI TARANTELLA, QUADRIGLIA E SALTERELLO p 10 ESERCIZI PER RITMO DI POLKA p 11 ESERCIZI PER RITMO DI VALZER E MAZURKA p 1 ESERCIZI PER RITMO DI BEGUINE, TANGO E FOX-TROT p 1 BRANI PER ORGANETTO TARANTELLA NTASIA p 1 TARANTELLA MERIDIONALE p 1 LU PRIMMO AMMORE p 16 TARANTELLA POTENTINA p 17 COMME SI TTA ROSSA p 18 TARANTELLA IMPROVVISATA p 19 ORGANETTO IN FESTA p 0 SUPERSONICA p 1 QUADRIGLIAN p QUADRIGLIA GRINTOSA p TUTTI IN BALERA p QUADRIGLIA CAPRICCIOSA p 6 POLCA LUCANA p 8 VITTI NA CROZZA p 0 LA PALOMA p 1 ALLEGRO VALZER p LA CORRIDA p MISTERIOSA p 6 IL CACCIATOR NEL BOSCO p 7 ORGANETTO MATTO p 8 CARNEVALE DI VENEZIA p 9 FOX DELL ORGANETTO p 6 LA MONTANARA p 7 ARMONIOSO p 8 LA VALLATA p 0 LA PISTELLATA p 1 LUNATICA p LU SCUARPAR p ORGANETTO IMPAZZITO p AMOR DAMMI QUEL ZZOLETTINO p 6 LO SPAZZACAMINO p 7 ESMERALDA p 8 LUMINOSA p 9 NTASTICA p 60 FURIOSA p 6 CALABRISELLA p 6 TANGO DELL ORGANETTO p 6 TANGO ARGENTINO p 6 TARANTELLA STREPITOSA p 66 POLCA DELLE ROSE p 67 LA MIGLIAVACCA p 68 RUTULI p 71 PESCOPAGANESE p 7 POLKISSIMA DELL ORGANETTO p 7 SALTERELLO p 7 BRUNILDE p 78 TESTI DEI BRANI p 79

PREMESSA Inizialmente l insegnamento dell organetto veniva tramandato di generazione in generazione, utilizzando un metodo rudimentale che era quello ad orecchio, in cui non esisteva nessuna nota musicale, ma tutto era basato sulla capacita acustica e visiva di apprendimento e ciò comportava una notevole difficoltà ed un inutile spreco di tempo Tale metodo era utilizzato perché le musiche erano ben poche, ma oggi con lo sviluppo di tale strumento si ha un repertorio molto vasto, e di conseguenza il metodo ad orecchio non è adatto, anche perché smettendo di suonare per alcuni mesi o settimane non ci si ricorda niente di quello che si è imparato e ciò significa riprendere tutto daccapo, oltre al fatto che il sistema ad orecchio è un metodo limitato e fine a se stesso Oggi al contrario spesso capita che l allievo non si limiti solo allo studio dell organetto ma che prosegua con lo studio della fisarmonica o di altri strumenti musicali, quindi utilizzando un metodo didattico musicale avrà imparato a leggere la musica potendo così applicarla su qualsiasi strumento musicale L esigenza di comporre un testo didattico, è nata dal fatto che, insegnando da vari anni, in scuole private e statali, ed essendo stato il primo in Basilicata ad introdurre l insegnamento dell organetto a musica, ho potuto notare l estrema efficacia e facilità di un criterio didattico che possa dare all allievo un apertura verso il mondo della musica e che segua tre principali idee di base: 1 Imparare a leggere la musica; facendo progredire parallelamente la conoscenza della teoria con la capacità strumentale; Formare un repertorio elementare ma gratificante fin dalle prime lezioni; Abituare l allievo a suonare insieme ad altri; L importanza di una teoria che non sia svincolata dalla pratica strumentale, appare evidente non appena si nota che il solfeggio e un tipo d abilità che riguarda la mente e la voce, ma non arriva al livello della manualità con tutti i problemi in più che essa comporta; capita così di sentire studenti capacissimi di solfeggiare, ma imprecisi nell esecuzione sullo strumento Per questo ho concepito alcuni esercizi che abitueranno fin dall inizio l allievo a coordinare i movimenti BREVE STORIA DELL ORGANETTO L' organetto, o fisarmonica diatonica, fu inventato nel 189 a Vienna da Cyrill Demian, ma si diffuse come strumento della musica tradizionale solo alla fine del secolo scorso La sua presenza permise ai repertori più arcaici della musica popolare di sopravvivere, in quanto sostituì con successo le cornamuse che fino a poco tempo prima erano al centro delle feste paesane e della danza tradizionale Creatosi un suo stile e modellatosi sulle nuove esigenze contemplate nella musica folk, l organetto si è diffuso prima in tutta Europa, poi a livello planetario assumendo delle caratteristiche organologiche e tecniche differenti a seconda del repertorio che faceva proprio Alla fine del secolo scorso l organetto diventò il padrone delle sale da ballo cittadine dove si stavano imparando nuove danze fino allora sconosciute: il cosiddetto Liscio La sua storia cittadina, però, fu molto breve una decina d anni in quanto le fabbriche italiane e tedesche avevano inventato dapprima la Fisarmonica Semitonata (una sorta d ibrido tra organetto e fisarmonica) e in seguito negli anni trenta circa la moderna Fisarmonica Cromatica Il destino del nostro strumento fu, quindi, quello di ritornare nelle campagne e specializzarsi sui repertori d origine antica La sua presenza fece sì che anche nella società rurale si diffondessero i nuovi balli in voga nelle città

L ORGANETTO E LE VARIE PARTI CHE LO COMPONGONO A - Cassa del canto (mano destra) B - Registro del canto C - Serramantice D - Mantice E - Cassa dei bassi (mano sinistra) F - Valvola dell aria G - Tasti dei bassi H - Manale I - Ditale per il pollice L - Traforo FUNZIONAMENTO DELL ORGANETTO L organetto o fisarmonica diatonica appartiene alla famiglia degli AEROFONI (strumenti il cui suono è generato da un flusso d aria), composto da due casse di legno collegate tra loro da un mantice di cartone, all interno delle due casse sono inseriti dei castelli di legno che sostengono le ance, ovvero delle piastre di metallo con una linguetta di varie dimensioni fissata ad un estremità in modo che al contatto con l aria possa vibrare liberamente (per questo prende il nome di STRUMENTO AD ANCIA LIBERA I tasti dell organetto aprono delle valvole che, contemporaneamente al movimento del mantice, lasciano passare l aria e azionano le ance Sulla parte destra dello strumento i tasti, generalmente, producono una nota singola (tastiera del canto), mentre sulla parte sinistra azionano il suono contemporaneo di più ance, dando vita, così, alla parte armonico-ritmica (tastiera dei bassi) L'organetto si differenzia dalla fisarmonica moderna (cromatica o a piano ) per la sua diatonicità, ovvero per la mancanza nello strumento delle cosiddette alterazioni (diesis e bemolli), ma soprattutto per essere strumento "bitonico": ogni tasto premuto emette due suoni a seconda della direzione del mantice Da molte persone ciò è considerato un limite e in effetti, se si valuta la cosa dal punto di vista armonico, è certo che l organetto ha meno possibilità della fisarmonica, questo, però, non significa che l organetto sia uno strumento limitato, che può suonare solo melodie semplici e banali; la sua forza sta nella ritmica, in quanto vi è un uso del mantice molto accentuato in cui quest ultimo funge da vero protagonista dello strumento dandogli un anima e un espressività unica CARATTERISTICHE DEL SUONO La musica è l arte dei suoni, intendendo per suono un fenomeno complesso in cui si possono distinguere quattro caratteristiche che studieremo nella prima parte di questo libro: Altezza, Durata, Intensità, Timbro ALTEZZA I suoni musicali, come d altronde quelli della natura, possono essere acuti (alti) o gravi (bassi) Immaginiamo la sensazione che ci da un suono di un trombone e il suono ottenuto percuotendo un bicchiere di cristallo; il primo ci darà la sensazione di un suono basso e il secondo di un suono alto e, rappresentandoli graficamente, in base alla sensazione che ognuno di loro ci dà, avremmo la seguente disposizione: cristallo percosso suono del trombone in cui il suono più grave è scritto in basso, ed il suono più acuto è scritto più in alto

Qualcosa di simile avviene in musica, ma con l esigenza di una rappresentazione più precisa, viene usato un rigo particolare formato da cinque linee parallele chiamato con un nome pentagramma: E con il suo utilizzo abbiamo l opportunità di scrivere i suoni, in base all altezza, con il seguente procedimento: più un suono è basso, più bassa sarà la sua posizione nel pentagramma; viceversa più un suono è alto, più in alto sarà scritto nel pentagramma I suoni musicali sono rappresentati con dei cerchi posti sulle linee del pentagramma o negli spazi tra una linea e l altra: Osservare che i suoni nel precedente esempio sono stati scritti dal più grave al più acuto (altezza crescente) LE NOTE Come tutti i linguaggi, anche la musica ha il suo alfabeto Le prime lettere dell alfabeto musicale sono le sette note: RE MI SOL LA SI Impareremo la loro posizione sul pentagramma ponendo su di esso un segno, detto chiave di SOL, che sarà la nostra chiave di lettura in quanto da il nome SOL alla seconda linea Chiave di SOL Avendo come riferimento il SOL è possibile determinare la posizione delle altre note, dato che il loro ordine di successione, appunto, RE MI SOL LA SI, è fisso e si può ripetere a varie altezze: Si noterà che le note rappresentabili sul pentagramma sono undici, disposte alternativamente sugli spazi e sulle linee e che uno stesso nome indica note d altezze diverse:la chiave di SOL è chiamata anche chiave di violino In musica, esistono altre chiavi che sono usate da altri strumenti musicali TAGLI ADDIZIONALI Dovendo rappresentare molte altre più gravi del RE e più acute del SOL: Per scriverle abbiamo bisogno di aggiungere nuove linee (e quindi nuovi spazi) sia sotto il pentagramma (per le note più gravi del RE) che al di sopra (per le note più acute del SOL), ma, per comodità di lettura, utilizzeremo, anziché intere linee, solo trattini, chiamati tagli addizionali, Con l introduzione dei tagli addizionali aumentiamo il numero delle note che è possibile scrivere sul pentagramma:

DURATA I suoni possono essere lunghi o brevi e, secondo la loro durata, essi vengono rappresentati da vari simboli Il punto di riferimento per il nostro discorso sulla durata sarà il battito del metronomo o quello dell orologio che ha per caratteristica la regolarità tra un battito e l altro; tentando di battere le mani sul tavolo o il piede per terra con la stessa regolarità: otterremo una serie di battiti che chiameremo pulsazione ritmica CONSIDEREREMO LA PULSAZIONE RITMICA CHE SARA APPUNTO SCANDITA DAI BASSI DELL ORGANETTO L UNITA DI MISURA SIMBOLI DI DURATA (o di valore) H = detto MINIMA CON PUNTO che dura pulsazioni H = detto MINIMA che dura pulsazioni Q = detto SEMIMINIMA che dura 1 pulsazione E = detto CROMA che dura ½ (mezza) pulsazione PS GLI ALTRI SIMBOLI DI DURATA SARANNO APPROFONDITI DALL INSEGNANTE IN SEGUITO PAUSE Quando noi parliamo facciamo succedere un insieme di parole a silenzi più o meno lunghi, e per scrivere queste pause utilizziamo vari simboli come ad esempio la virgola ed il punto, così un brano musicale non è solo una successione di note ma anche di pause, (per pause s intendono attimi più o meno lunghi di silenzio), che sono misurabili e indicati con simboli Noteremo che i rapporti di durata fra le pause sono uguali a quelli esistenti fra le note, e quindi ad ogni nota corrisponde la rappresentazione grafica della relativa pausa

INTENSITA La caratteristica del suono che esamineremo è l intensità, che ci permette di distinguere i suoni, in forti o deboli Il controllo di quest aspetto del suono è dipeso dal movimento del mantice; l allievo può concentrarsi già da adesso sulla forza che esercita aprendo o chiudendo il mantice TIMBRO Affrontiamo adesso la quarta ed ultima caratteristica del suono: se udiamo la stessa nota suonata da un pianoforte e poi da un organetto, noi riconosciamo i due strumenti, perché ognuno ha un suono diverso dall altro; anche due organetti della stessa tonalità hanno suoni diversi, in base al legno, alle ance, ed a tutto il materiale utilizzato per la costruzione, il suono tipico d ogni strumento, o d ogni voce, è detto TIMBRO AVVERTENZA TRASCRIZIONE PER ORGANETTO: Le partiture scritte per organetto possono essere eseguite con organetti diatonici di qualsiasi tonalità, basti non pensare alle note reali prodotte dall organetto ma immaginando di suonare un organetto in tonalità Do maggiore INVERSIONE DEL MANTICE: Il gambo delle nate può essere rivolto sia in alto che in basso, nelle partiture per organetto questo indica l andamento del mantice, la nota con il gambo rivolto verso il basso va suonata chiudendo il mantice, quella con il gambo rivolto verso l alto va suonata aprendo il mantice Esempio H h CHIUDERE il mantice APRIRE il mantice DITEGGIATURA: I numeri posti sulle note indicano le dita della mano destra: Il numero 1 indica il pollice che però non suona perché è fermo nel ditale, il numero indica l indice, il numero indica il medio, il numero indica l anulare, il numero indica il mignolo Il numero nel cerchietto (es:,,,) indica il dito che esegue la nota sui tasti supplementari (fila interna) COME STUDIARE 1) Individuare, utilizzando il prospetto iniziale, la posizione delle note e memorizzarla; ) Solfeggiare gli esercizi prima di suonarli; ) Suonare gli esercizi (che sono la base della tecnica) dapprima molto lentamente per prendere confidenza con le note e, in seguito, aumentare gradualmente la velocità; ) Per quanto riguarda i brani evidenziare le parti più difficili ripetendole più volte; ) Non dimenticare mai di curare l impostazione delle mani, controllandole di tanto in tanto; 6) Curare la regolarità ritmica, usando possibilmente il metronomo; 7) Suonare con decisione spingendo e tirando forte il mantice; 8) Sforzarsi di suonare man mano i brani a memoria iniziando da quelli più facili 9) SU QUANTO STUDIARE non ci dovrebbe essere nessuna regola, perché più si studia e prima s impara, però per dare un indicazione approssimativa, inizialmente può bastare un ora di studio al giorno fatta con concentrazione per ottenere buoni risultati 6

IMPOSTAZIONE L organetto va tenuto possibilmente utilizzando due tracolle, in modo che la cassa del canto stia quanto più ferma possibile durante l esecuzione, importante non curvarsi sull organetto, ma tenere il busto eretto MANO DESTRA La mano destra ha la funzione di eseguire la melodia: La mano destra deve essere rilassata e deve formare con il polso una curva naturale, il pollice inserito nel ditale(in modo da dare stabilità durante l esecuzione) va appoggiato lateralmente a fianco della tastiera effettuando una certa pressione per contrastare le spinte della mano sinistra Suonano solo indice, medio, anulare e mignolo, le dita vanno tenute poggiate sui tasti assumendo una posizione ad arco, in modo naturale e rilassato, (una posizione rigida e quindi non corretta renderà lo studio e l esecuzione più difficile se non in alcuni casi impossibile) MANO SINISTRA La mano sinistra svolge tre funzioni: Esecuzione dell accompagnamento ritmicomelodico, (nell organetto a quattro bassi utilizzando l indice ed il medio, nell organetto a due bassi utilizzando il mignolo e l indice ), controllo della valvola dell aria con il pollice e controllo del movimento del mantice ad aprire o a chiudere Importante è mantenere in modo costante la pressione del mantice, non lasciandosi condizionare dal ritmo che si esegue, per non ottenere una melodia a singhiozzo Per superare la suddetta difficoltà l allievo può esercitarsi tenendo premuta una nota lunga alla mano destra ed eseguendo un ritmo a piacere sia in apertura sia in chiusura con la mano sinistra, concentrandosi sulla pressione del mantice affinché la nota tenuta dalla mano destra risulti d intensità costante 7

TASTIERA MANO DESTRA ORGANETTO A QUATTRO BASSI con 1 tasti al canto Note Supp apertura chiusura Tasti supplementari Do Re Mi Fa Sol La Do Sib Si Sol Re Do Fa Mi La Sol Si Do Re Mi Fa Sol La Do Si Mi Alcuni costruttori utilizzano quest altra disposizione TASTIERA MANO DESTRA ORGANETTO A QUATTRO BASSI con 17 tasti al canto Do Si Note Supp Tasti supplementari Do Fa Mi La Sol Si Do Re Mi Fa Sol La Sib Do Mi Re Si Sol Re Do Fa Mi La Sol Si Do Re Mi Fa Sol La Do Si Mi apertura chiusura apertura TASTIERA MANO SINISTRA Organetto bassi Sol 7 Do accordi chiusura Sol Do bassi Fa Do accordi Fa Do bassi 8 INVERSIONE DEL MANTICE Nelle partiture per organetto l inversione del mantice viene indicata dai gambi delle note: La nota con il gambo rivolto verso il basso và suonata chiudendo il mantice La nota con il gambo rivolto verso l alto và suonata aprendo il mantice Chiude Q Esempio Apre Q

1 7 8 6 SCALE ASCENDENTI E DISCENDENTI 9 Scala per organetto a 17 tasti 9

Esercizi per ritmo di: TARANTELLA, QUADRIGLIA E SALTERELLO 8 6 1 6 b a ba b a ba 7 8 9 10 11 1 > > > > > > 1 1 1 16 C I bassi sono segnati sotto ogni nota con la lettera ( b) per il basso e (a) per l'accordo 10

Esercizi per ritmo di POLKA C 1 ba ba ba ba ba ba ba ba bab a bab a bab a bab a ba b a 6 7 ba b a b a ba b a ba 8 9 10 11 1 1 1 ba ba ba ba 1 16 17 18 19 0 1 b a b a ba ba 11 ba ba

Esercizi per ritmo di VALZER E MAZURKA 1 baa baa baa baa baa baa 6 ba a ba a ba a ba a baa b aa baa b baa aa baa b aa baa b baa aa 7 8 9 ba a ba a b aa b aa 10 11 1 1 1 1 16 17 18 19 0 1 baa baa baa baa b aa b aa b a a 6 7 b a a 8 9 b a a b a a 0 1 C 1

Esercizi per ritmo di BEGUINE C 1 b ab a b ab a baa baba baa baba baa baba baa baba baa b ab a baa b ab a c 6 7 b ab a b ab a Esercizi per ritmo di TANGO b ab a b ab a c 1 bassi uniti 6 7 C 8 9 10 Esercizi per ritmo di FOX-TROT 1 C b a b a b ab a b a b a b a b a b a b a b a b a 6 ba ba ba ba 1

8 6 1 1 1 1 Finale TARANTELLA NTASIA Musica di: NOVELLARI DC poi FINALE 1

TARANTELLA MERIDIONALE (Trad - elab del M Mario Carbone) 8 6 1 Finale 1

LU PRIMMO AMMORE (Trad - elab del M Mario Carbone) Polca C Finale Ó 16

TARANTELLA POTENTINA (Trad - elab del M Mario Carbone) 1 1 1 CODA 1 Dal al poi CODA 17

Tarantella COMME SI' TTA ROSSA (Trad - elab del M Mario Carbone) 1 poi CODA Coda 18

TARANTELLA IMPROVVISATA 8 6 Musica di: NOVELLARI % Dal % al poi coda Coda 1 19

ORGANETTO IN FESTA Musica di: Tarantella 8 6 NOVELLARI 1 1 1 1 1 0

Mazurka % Ó 1 1 Dal % al poi TRIO Sol 7 TRIO 1 SUPERSONICA 1 Musica di: NOVELLARI

8 6 QUADRIGLIAN Musica di: 1 FINALE NOVELLARI

8 6 % MARIO CARBONE fi 1 CODA QUADRIGLIA GRINTOSA Dal % al fi Musica di: poi CODA

Polka TUTTI IN BALERA Musica di: MARIO CARBONE LA7 LA7 1 LA7 SOLm SOL7 NB ESEGUIRE LA PRIMA PARTE SENZA BASSI,GLI ACCORDI SOTTO INDICATI SONO DA ESEGUIRE CON GLI ALTRI STRUMRENTI, ESSI SI RIFERISCONO AD UN ORGANETTO IN MAGGIORE, PER LE ALTRE TONALITA' TRASPORTARE GLI ACCORDI

Bassi Ó Ó

QUADRIGLIA CAPRICCIOSA (Trad - elab del M Mario Carbone) 8 6 6

Finale 7

C Ó % POLCA LUCANA (Trad- elab di Novellari) 8

1 1 Dal al poi CODA CODA 9

% C Polka (Trad - elab del M Mario Carbone) VITTI NA CROZZA b Ó Apri con sfiato 1 Dal % Apri con sfiato Chiudi con sfiato Chiudi con sfiato al POI CODA CODA Ó 0

c % Tango LA PALOMA (elaborazione del M Mario Carbone) MUSICA DI S DE YRADIER 1 w 1 1 % Dal al poi Coda Coda 1

% ALLEGRO VALZER Musica di: MARIO CARBONE 1 SOL

1 CODA Dal % al poi CODA 1 Ó

PASO BLE C Ó LAm LA CORRIDA Musica di: MARIO CARBONE Ó MI 7 Ó LAm Ó LA MI 7 LAm MI 7 LA NB LA PRIMA PARTE VA ESEGUITA SENZA BASSI,GLI ACCORDI SOTTO INDICATI VANNO ESEGUITI DA ALTRI STRUMENTI, PER ORGANETTI NON IN MAGGIORE TRASPORTARE GLI ACCORDI NELLE TONALITA' RELATIVE Ó

ACCOMPAGNAMENTO CON I BASSI Ó 1 Ó

TARANTELLA 8 6 % SOLm SOLm Org tasti supp b Org tasti supp LA7 Org tasti supp Org tasti supp b Org tasti supp LA7 b Org tasti supp LA7 SOLm b 1 SOLm Org tasti supp Org tasti supp LA7 SOL7 1 % CODA MISTERIOSA 6 Musica di: MARIO CARBONE Dal al poi Coda LA7 NB LA PRIMA PARTE VA ESEGUITA SENZA BASSI,GLI ACCORDI SOTTO INDICATI VANNO ESEGUITI DA ALTRI STRUMENTI, PER ORGANETTI NON IN MAGGIORE TRASPORTARE GLI ACCORDI NELLE TONALITA' RELATIVE

Valzer IL CACCIATOR NEL BOSCO (Trad- elab del M Mario Carbone) solista canto 1 7

Polka C Ó % 1 1 Trio % ORGANETTO MATTO 1 (Trad - elab di Novellari) 8 Dal al poi Trio

Valzer Cadenza CARNEVALE DI VENEZIA (elaborazione del M Mario Carbone ) SOL7 rall SOL7 a tempo 9

R 0

R per organetto a 1 tasti per organetto a 17 tasti Variazione per organetto a 1 tasti 1

Variazione per organetto a 17 tasti

R le dita scritte si spostano sempre diteggiatura - Gliss

~~~~ Gliss ~~~ Gliss Gliss Gliss Gliss ~~~~ Gliss Gliss Gliss ~~~ Gliss Gliss Gliss SOL7

FOX DELL'ORGANETTO Musica di: MARIO CARBONE 1 1 6

8 6 1 Tarantella LA MONTANARA (Trad- elab del M Mario Carbone) 1 7

Valzer % ARMONIOSO Musica di: NOVELLARI 1 8

1 Dal % al poi Trio TRIO 1 9

Mazurka LA VALLATA (Trad- elab del M Mario Carbone) 1 0

(Trad- elab di Novellari) C Ó % Polca TRIO LA PISTELLATA % Fine % Dal al poi TRIO Dal al FINE 1

bcó b b LA7 b b SOLm LA7 SOLm b 1 b Polka n SOL7 LA7 LUNATICA Musica di: MARIO CARBONE 1 CODA NB LA PRIMA PARTE VA ESEGUITA SENZA BASSI,GLI ACCORDI SOTTO INDICATI VANNO ESEGUITI DA ALTRI STRUMENTI, PER ORGANETTI NON IN MAGGIORE TRASPORTARE GLI ACCORDI NELLE TONALITA' RELATIVE n

8 6 b Tarantella (Trad - elab del M Mario Carbone) b 1 b b b Finale LU SCUARPAR senza bassi bassi

Polka ORGANETTO IMPAZZITO (Trad - elab di Novellari) C Fa 1 Do Per organetto a 1 tasti 1 Fa Do

Per organetto a 17 tasti 1 Fa Do Do Fa Ó DC Tutta

AMOR DAMMI QUEL ZZOLETTINO (Trad- elab del M Mario Carbone) Valzer volte 6

LO SPAZZACAMINO (Trad - elab del M Mario Carbone) Valzer 1 Finale Ó 7

Tango ESMERALDA Musica di: NOVELLARI FINE 8 DC AL FINE

MARIO R CARBONE Mazurka % 1 1 Dal % al poi TRIO TRIO LUMINOSA Musica di: 9

Ó % Mazurka NTASTICA Musica di: NOVELLARI 1 1 Dal % al poi TRIO 60

TRIO 61

% C Polca Ó 1 TRIO 1 Dal % FURIOSA 6 Musica di: NOVELLARI al POI TRIO

Valzer % Fa (elaborazione del M Mario Carbone) Do Do Fa CODA CALABRISELLA 6 Chiudi con sfiato Apri con sfiato Dal % al poi CODA

TANGO DELL'ORGANETTO c Musica di: MARIO CARBONE 6

c % TANGO ARGENTINO Musica di: MARIO CARBONE 1 LAm MI7 LAm LA7 MI7 LAm 1 MI7 LAm % Dal al poi coda CODA bassi NB ESEGUIRE LA SECONDA PARTE SENZA BASSI, GLI ACCORDI SOTTO INDICATI SONO DA ESEGUIRE CON GLI ALTRI STRUMRENTI, ESSI SI RIFERISCONO AD UN ORGANETTO IN MAGGIORE, PER LE ALTRE TONALITA' TRASPORTARE GLI ACCORDI 6

TARANTELLA STREPITOSA Musica di: MARIO CARBONE SOLm LA7 SOLm LA7 LA7 1 SOLm SOLm LA7 SOL7 1 LA7 Dal al poi Coda CODA NB ESEGUIRE LA PRIMA PARTE SENZA BASSI,GLI ACCORDI SOTTO INDICATI SONO DA ESEGUIRE CON GLI ALTRI STRUMRENTI, ESSI SI RIFERISCONO AD UN ORGANETTO IN MAGGIORE, PER LE ALTRE TONALITA' TRASPORTARE GLI ACCORDI 66

C Ó % NOVELLARI 1 1 Dal % al POI TRIO TRIO 1 POLCA DELLE ROSE Musica di: 67

SOL7 Ÿ Ÿ Mazurka LA MIGLIAVACCA (Elaborazione di NOVELLARI) 68

SOL Ÿ Ÿ b b b ORGANETTO b b minore b n b b b n n b b b b b b m n m n n n 69

ORGANETTO MAGGIORE CON 1 TASTI r r r r r r r r r r r ORGANETTO MAGGIORE CON 17 TASTI SOL Ÿ Ÿ 70

Tarantella 8 6 % RUTULI' (Trad - elab del M Mario Carbone) % Dal al poi finale Finale 71

Valzer PESCOPAGANESE (Trad - elab del M Mario Carbone) Apri con sfiato 1 Finale 7

POLKISSIMA DELL'ORGANETTO C % 1 1 Dal % al poi Trio TRIO 1 Ó 7 Musica di:novellari

8 6 SALTERELLO Apri Chiudi Apri Trad - elab di: NOVELLARI Solo bassi 7

7

VARIAZIONE N 1 Eseguire la var N 1 o la N 76

VARIAZIONE N 77

C Ó b LA7 SOLm LA7 LA7 1 LA7 SOL7 LA7 SOLm BRUNILDE 1 LA7 NB LA PRIMA PARTE VA ESEGUITA SENZA BASSI,GLI ACCORDI SOTTO INDICATI VANNO ESEGUITI DA ALTRI STRUMENTI, PER ORGANETTI NON IN MAGGIORE TRASPORTARE GLI ACCORDI NELLE TONALITA' RELATIVE finale Musica di: MARIO CARBONE 78

TESTI AMOR DAMMI QUEL ZZOLETTINO Amor dammi quel fazzolettino Amor dammi quel fazzolettino Amor dammi quel fazzolettino vado alla fonte e Io vado a lavar Te Io lavo alla pietra di marmo Te Io lavo alla pietra di marmo Te Io lavo alla pietra di marmo ogni battuta è un sospiro d'amor Te Io stendo a una rama di rose Te Io stendo a una rama di rose Te Io stendo a una rama di rose il vento d'amore Io viene asciugar Te Io stiro col ferro a vapore Te Io stiro col ferro a vapore Te Io stiro col ferro a vapore ogni pieghina è un bacino d'amor Te Io porto di sabato sera Te Io porto di sabato sera Te Io porto di sabato sera di nascosto di mamma e papà C'è chi dice l'amor non è bello C'è chi dice l'amor non è bello C'è chi dice l'amor non è bello certo quello l'amor non sà far CALABRISELLA Lalléru lalléru Ialléru laliàla sta calabrisella muriri mi fa Lalléru lalléru lalléru lallàla sta calabrisella muriri mi fa Nina, ti vitti all'acqua chi lavavi e lu me' cori si inchiu d'amuri; mentri li panni a la sipàia 'ampravi iu t'arrubbai lu megghiu muccaturi Calabrisella mia, Calabrisella mia, Calabrisella mia, Sciuri d'amuri! Iu ti lu dissi, me' caru papà 'sta Calabrisella muriri mi fà! Dinta a lu me' giardinu rosi anchi nasciunu 'nta 'na festa di culuri Ma di li rosi tu rigina manchi, sciatu dell'arma mia, sciuri d'amuri! Calabrisella mia, Calabrisella mia, Calabrisella mia, Sciuri d'amuri! Iu ti lu dissi, me' caru papà 'sta Calabrisella muriri mi fà! IL CACCIATOR NEL BOSCO Il cacciatore nel bosco mentre alla caccia andava 'incontrò 'una contadinella graziosa e bella il cacciatore s'innamorò 'incontrò 'una contadinella graziosa e bella il cacciatore s'innamorò La prese per la mano e la condusse a sedere dal gusto, dal gran piacere e dal godere la bella bimba si addormentò dal gusto, dal gran piacere e dal godere la bella bimba si addormentò Mentre la bella dormiva il cacciatore vegliava pregava gli uccelletti che non cantassero perché la bella potesse dormir pregava gli uccelletti che non cantassero perché la bella potesse dormir A mezzanotte in punto la bella s'è svegliata alzando gli occhi al cielo, gridava piangendo, Oh che crudele tu mi hai tradì alzando gli occhi al cielo, gridava piangendo, Oh che crudele tu mi hai tradì Bella non t'ho tradito, non sono un traditore sono figlio d'un gran signore, d'un gran signore Io te Io giuro ti sposerò sono figlio d'un gran signore, d'un gran signore Io te Io giuro ti sposerò Avremo dei bei figli, che cosa ne faremo? Faremo dei cacciatori, dei cacciatori con allegria di mamma e papà Faremo dei cacciatori, dei cacciatori con allegria di mamma e papà Bella non t'ho tradito, non sono un traditore Faremo dei cacciatori, dei cacciatori con allegria di mamma e papà LO SPAZZACAMINO Su e giù per le contrade, di qua e di là si sente cantare allegramente xe qua lo spazzacamin Su e giù per le contrade, di qua e di là si sente cantare allegramente xe qua lo spazzacamin S'affaccia alla finestra 'na bella signorina, con voce assai carina chiama lo spazzacamin S'affaccia alla finestra 'na bella signorina, con voce assai carina chiama lo spazzacamin Prima lo fa entrare e poi lo fa sedere, gli dà mangiare e bere allo spazzacamin Prima lo fa entrare e poi lo fa sedere, gli dà mangiare e bere allo spazzacamin E dopo aver mangiato, mangiato e ben bevuto, gli fa vedere appunto il buco del camin E dopo aver mangiato, mangiato e ben bevuto, gli fa vedere appunto il buco del camin Mi spiace giovanotto che il mio camino l'è stretto, povero giovanetto come fari a salir Mi spiace giovanotto che il mio camino l'è stretto, povero giovanetto come fari a salir Non dubiti signora son vecchio del mestiere so fare il mio dovere sono spazzacamin Non dubiti signora son vecchio del mestiere so fare il mio dovere sono spazzacamin e dopo 9 mesi è nato un bel bambino lo chiameremo tutti come lo spazzacamin e dopo 9 mesi è nato un bel bambino lo chiameremo tutti come lo spazzacamin LU PRIMMO AMMORE Lu vi lu vi lu vi ca mo s nn ven cu la sigaretta mmocca va fascenn u scem Quant è bel lu primma ammor

TESTI lu second è chiù bel ancor I tiegn na migliera cha è bascia bascia gn piac d sunà semb la grancascia Quant è bel E questa è la staggiona d lì limon li femmn vannu sot a lu monton Quant è bel Marì Marì Marì n lamma fà nà rrisa n lamma fa nu bal senza la cammiscia Quant è bel Ind la cantina d Trimniedd s magnia e s bev e nun s paà niend Quant è bel Menz a sta chiazza c stà nu bel pesc li femmn lu uardn e quedd semb cresc Quant è bel I tiegn na migliera ca semb pascie li corn d lu buoie li fa semb cresc Quant è bel Si le corna tue fossero lampioni nnanz a la casa che illuminazion Quant è bel Quant è bel VITTI 'NA CROZZA Vitti 'na crozza supra nu cannuni, fui curiusu e ci vosi spiari Idda m'arrispunniu: è un gran duluri muriri senza roccu di campani Sinni eru, sinni eru lime anni, sinni eru, sinni eru e un sacciu unni Ora ca su arrivatu a ottanta anni, u vivu chiama e u mortu unn'arrispunni Cunzatimi, cunzatimi stu lettu, ca di li vermi su' manciatu tuttu Si nun lu scuttu cca lu me piccatu lu scuttu a chidda vita a sangu ruttu LU SCUARPARE Mò se ne vena lu scuarpare cu la gliummaredda in d la vandera se li magnia a una a un la mugliera la tene resciuna I v avverte bel femmen si v avita maretà quanno verite lu scuarpare ve n avite d avetà Re la meglia maestranza lu scuarpare egli lu prima ma per renchie quira panza nce vonne tre tumule re lupin I v avverte ecc Mo se ne vena lu scuarpare cu lu cuodde tise tise tene pruocre nun tene cammise tene perucchie in quantità I v avverte ecc Mo se ne vene lu scuarpare cu lu cappiedd ingannarute mbriacone nu mezz curnut la mugliera l adda campà I v avverte ecc Se pigliame lu barbiere sette barbe feze aiere pè paàrs la putea s è impignate la mugliera Se pigliame lu mast d ascia semp aliscia sempe alascia ma mai nu turnese se vere ind ala cascia Se pigliame lu canteniere face la vita da cavaliere se vaie buona la sciurnata venn lu miere cu l acqua lavata Se pigliame lu trainiere magna e beve da cavaliere quanne arriva la chianata se la face na astmuata Atticca atticca atticca sempe povera e mai ricca la sera di natale s arecchisce lu scuarpare se magna na sammarsala sopa na feta re pane re gran s aliscia la piglia la sola vai cantanne la cicerignola s aliscia lu spaghe ala pecie arreventa male currescia a furniscie e nate se piglia lu diavulu si lu piglia si lu piglia e si li fotte si lu porta ind ala grota ind ala grota scola la vota la migliera ave re botte periangulella cà periangulella cà pierangulella cà la scauza paglia i ricchi cauza la,i ricchi cauza la, i ricchi cauza la putea mia uè ma cha i l voglie uè ma cha i l voglie uè ma cha i l voglie lu scuarpariedda me face li scarpine me face li scarpine me face li scarpine cu la sola I t avverte bela femmena si v avita maretà quanno verite lu scuarpare nu ve l avita fa scappà RUTULI T hai mise sola sola sola sola mbaccie alla panca l amore nun mi manca l amore nun mi manca t hai mise sola sola sola sola mbaccie alla panca l amore nun mi manca d tè che n aggia fa E rutulì e rutulà l amore è una rutela,l amore è una rutella e rutulì,rutulì e rutulà l amore è una rutela d tè che n aggia fa Ai ditte alli cristiane ca ie so malat e mò c aggie sanate,e mò c aggie sanate ai ditte alli cristiane ca ie so malat e mò c aggie sanate d tè che n aggia fa E rutuli e rutulà ecc Stai tu inda la carrozza e iu miezzu alla via s afaccia lu uardianu,s afaccia lu uardianu, stai tu inda la carrozza eiu miezzu alla via s afaccia lu uardianu dè la vecchia uagliona mia E rutuli e rutulà ecc E rutuli e rutulà ecc