La pelle: specchio della salute. Ospedale Koelliker Torino. Direttore: Prof. M.Goitre

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1 La pelle: specchio della salute Franco Castelli Ospedale Koelliker Torino Direttore: Prof. M.Goitre

2 ENERGIA LUMINOSA SOLARE UVC UVB UVA VISIBILE IR: 50% ( nm) IR Visibile: 40% ( nm) Raggi UV: 10% ( nm) Gli UVC sono fermati dallo strato t dell ozono, UVB e UVA possono raggiungere la Terra

3 RAGGI UV UVB (5%): raggiungono l epidermide B= bruciore, eritema solare Pigmentazione tardiva indiretta appare ore dopo l esposizione ai raggi UV, pigmentazione persistente UVA (95%): raggiungono il derma A= aging, invecchiamento cutaneo allergia, fotosensibilizzazione, fotodermatosi Pigmentazione immediata diretta immatura, recede entro pochi minuti dalla fine dell esposizioneesposizione UVB UVA

4 RAGGI UVA Permangono dall alba al tramonto Presenti tutto l anno, anche in inverno Non si avvertono sulla cute

5 RAGGI UVA Non sono filtrati dalle nubi Non sono filtrati dal vetro UVB: irradiazione massima allo zenit, sono bloccati dalle nubi e dal vetro

6 INTENZIONALE ESPOSIZIONE SOLARE ha come scopo il conseguimento dell abbronzatura, coinvolge superfici corporee ampie e scoperte si verifica durante la vita quotidiana e l attività lavorativa, interessa superfici corporee limitate (volto, orecchie, collo, mani) NON INTENZIONALE

7 ESPOSIZIONE SOLARE CALORE, BENESSERE (azione antidepressiva) SINTESI VITAMINA D (10-15 minuti x 3 volte/settimana) REGOLAZIONE FUNZIONI ORMONALI FOTOTERAPIA DELLE DERMATOSI (psoriasi) FOTOSINTESI COLPO DI CALORE SCOTTATURE, USTIONI FOTO- INVECCHIAMENTO TUMORI CUTANEI CATARATTA RIDUZIONE DIFESE IMMUNITARIE

8 ESPOSIZIONE SOLARE

9 INVECCHIAMENTO CUTANEO Insegnante inglese che ha iniziato, continuato e concluso la sua professione nella stessa aula, alla stessa cattedra, seduta sulla stessa sedia

10 INVECCHIAMENTO CUTANEO 91 anni Monaco tibetano vissuto per lo più al chiuso 62 anni Indiana vissuta all aria aperta e al sole

11 DANNI DA RADIAZIONI SOLARI L esposizione ai raggi UV è responsabile di: Prematuro invecchiamento della pelle e degli occhi (fotocheratite) (1) Insorgenza di eritemi (2) Assottigliamento dello spessore dell epidermide epidermide (2) Insorgenza dei tumori della pelle (2) 1. Wenk J et al., Curr Probl Dermatol. Basel, Karger, 2001; 29: Cesarini JP et al., Photodermatol. Photoimmunol. Photomed 2003; 19:

12 PREVENZIONE PRIMARIA FATTORE DI PROTEZIONE SOLARE SPF: indice che esprime l idea della durata dell esposizione diretta al sole senza rischio di scottature MED con fotoprotezione SPF= MED senza fotoprotezione MED: dose minima di UV che provoca eritema in 24 ore Determina l efficacia rispetto alle radiazioni UVB

13 FATTORE DI PROTEZIONE SOLARE PPD: quantità di UVA necessaria per produrre la prima reazione di pigmentazione persistente percepibile stabile, misurata da 2-4 ore successive all esposizione PPD = (J / min x sec) / 60) IPD: quantità di UVA necessaria per produrre una reazione di pigmentazione immediata visibile, che solitamente si riduce dopo 2-4 ore

14 NUOVA VISIONE EUROPEA DEI SOLARI RACCOMANDAZIONI COLIPA CE DIREZIONE GENERALE EUROPEA SALUTE E TUTELA DEL CONSUMATORE CAMPAGNA EUROPEA DEI MINISTERI DELLA SALUTE CAMPAGNA ITALIANA DEL MINISTERO DELLA SALUTE

15 RACCOMANDAZIONI COMMISSIONE EUROPEA Un prodotto solare dovrà garantire: un valore di SPF >6 una protezione UVA ed UVB con una protezione minima UVA = o >1/3 di quella UVB una lunghezza donda d onda di 370 nm indicazioni e avvertenze su come e quando impiegare i il prodotto

16 RACCOMANDAZIONI COMMISSIONE EUROPEA Si potranno usare 4 classi di SPF e 8 valori di SPF 6 o 10 = bassa 15, 20 o 25 = media 30 o 50 = alta 50+ = molto alta Dovrà essere preferita l'indicazione della classe. La Commissione si é riservata la possibilità di eliminare l indicazione numerica

17 STANDARD USA Legge proposta nel 2007 ed ora accettata : Sistema con 4 stelle per identificare la protezione UVA Nuovo massimo: 50+ (prima era 30) Categorie SPF PPD Bassa Media Alta Molto Alta >50 >12

18 FOTOPROTEZIONE SPF 50+ D INDICE DE PROTECTION CREME ECRAN INTOLERANCES SOLAIRES LARGE SPECTRE UVA/UVB UVA UVA IPD 80 - PPD IPD 80 PPD INDICE UVB SPF 50 dose di UV 50 volte più forte per sviluppare l eritema Non consente un esposizione 50 volte più lunga INDICI UVA IPD Immediate Pigment Darkening PPD Persistent t Pigment Darkening

19 NON ESISTONO FILTRI TOTALI!!! Anche SPF 50+ (massima protezione secondo le Raccomandazioni Colipa) non garantisce una protezione totale

20 QUANDO E PERCHE I FOTOPROTETTORI TOPICI FALLISCONO Per insufficiente applicazione: la dose raccomandata é 2 mg / cm 2 Perché non si ripete adeguatamente l applicazione Per perdita di efficacia a causa di sudorazione e strofinamento Ci sono zone non protette: tt Capelli, occhi, mucosa labiale e oculare... Per insufficiente blocco delle radiazioni UVA

21 FILTRI SOLARI Cosmetici capaci di assorbire o schermare le radiazioni UVA, UVB o entrambe CHIMICI: assorbono le radiazioni solari, modificano la loro struttura, restituiscono l energia ricevuta sotto forma di calore (Parsol, Mexoryl) MINERALI: riflettono, respingono le radiazioni (ossido di titanio o di zinco) ORGANICI: assorbono la luce ma più fotostabili; macromolecole insolubili acqua in olio (Tinosorb M)

22 AUTOABBRONZANTI: si legano alla cheratina dando luogo a composti colorati, l effetto bruno scompare in qualche giorno ABBRONZANTI: in genere a base di olio, potenziano l attività ità iperpigmentante i t delle radiazioni Non proteggono da scottature o eritemi se non sono addizionati di filtri

23 LAMPADE ABBRONZANTI Fotosensibilità individuale Frequenza e durata delle applicazioni Efficienza e manutenzione degli apparecchi radianti (filtri per UVC, UVB, IR) L analisi di oltre 20 studi epidemiologici dimostra che il rischio di melanoma aumenta del 75% se luso l uso delle apparecchiature abbronzanti inizia prima dei 30 anni Sottoporvisi regolarmente aumenta tutti i rischi legati alle radiazioni solari

24 REGOLE D ORO Applicare i fotoprotettori prima di uscire e rinnovare frequentemente l applicazione Per le prime esposizioni, non prendere più di tre quarti d ora di sole al giorno (20 minuti al sole intenso) Applicare il prodotto solare anche quando la pelle è già abbronzata, eventualmente riducendo gradatamente il SPF Evitare di esporsi tra le 12 e le 16 Non utilizzare profumi, deodoranti ed alcuni medicinali che possono rendere la cute più sensibile Attenzione alle circostanze che aumentano il rischio: altitudine, nuvole, vento, umidità Indossare cappello ed occhiali da sole con lenti omologate, magliette asciutte per i bambini Bere molto e spesso per evitare la disidratazione

25 SISTEMA FOTOFILTRANTE TERAPIA SISTEMICA IMMUNOPROTEZIONE ATTVITA ANTIOSSIDANTE PROTEZIONE DELL ARCHITETTURA CUTANEA PROTEZIONE DEL DNA Modalità d uso 1 cps/die x 30 giorni prima dell esposizione al sole. Il trattamento può essere continuato per tutta la durata dell esposizione.

26 PROTEZIONE DELLA PELLE e NUTRACEUTICA Pomodoro: ricco di LICOPENE, Carotenoide ad azione antiossidante: protezione della pelle (1) Tagètes (pianta della famiglia delle Asteracee) ricco di LUTEINA: carotenoide presente nella retina e nel cristallino con azione filtrante sulla luce blu Protezione degli occhi (2) Vitamina E Olio di camelina: ricco di acidi grassi essenziali Omega 3 1. Heinrich U et al., Skin Farmacol Physiol 2006; 19: Wang M, Lin X Wei Sheng Jiu 2008; 37:

27 CAROTENOIDI Licopene, Fitoene, Fitofluene, Luteina e Beta carotene sono i principali carotenoidi nella pelle, nella retina e nel cristallino (1) Cristallino/Retina (1) Pelle (2) 0% 20% 40% 60% 80% 100% Luteina/Zeaxantina ti Licopene, Fitoene, Fitofluene Alfa carotene Beta-carotene t 1. Yeum K.J. et al., Invest Ophtalmol Vis Sci 1995, 36; Tissa et al., Society for Investigative Dermatology 2000;

28 Il Sole danneggia anche i capelli oltre alla pelle

29 Struttura del Capello Ogni capello cresce di circa 0.3 mm/giorno prima di cadere ed essere rimpiazzato. Il capello è costituito da due parti: - la zona di proliferazione del fusto - la zona follicolare di nutrizione e crescita. Ciclo pilare: 3 fasi Anagen: fase di crescita (può durare da 3 a 7 anni) Catagen: fase di involuzione (può durare da 3 a 4 settimane) Telogen: fase di riposo durante il quale si osserva la g p q caduta dei capelli (può durare da 3 a 4 mesi).

30 Crescita del capello Capelli sani: da 100,000 a 150,000 capelli, 90% dei quali sono in fase anagen. Ogni follicolo può produrre dai 20 ai 25 capelli. Ciclo pilare normale: La corretta sintesi della cheratina dipende dalla sana nutrizione della papilla dermica con amminoacidi solforosi (Cistina, Metionina), minerali (zinco) e vitamine del gruppo B.

31 Deficit Nutrizionale Porta a una mancanza di elementi essenziali per capelli e unghie. Accelera il ciclo pilare causando un anormale caduta dei capelli. Una dieta sana è quindi vitale per rallentare la caduta dei capelli e mantenere capelli e unghie sane, in particolare: alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, amminoacidi solforosi (cistina, metionina) e minerali (zinco, essenziale per la sintesi della cheratina e per la coesione tra le proteine del capello. Una carenza di zinco può causare atrofia follicolare). Altri fattori Fattori ormonali stress

32 CAPELLI PIU FORTI E NUTRACEUTICA Silicio: agisce positivamente su capelli e unghie: migliora la sintesi del collagene e la struttura delle catene di cheratina (1) Acido ortosilicico: rende altamente biodisponibile il Silicio in esso contenuto che può essere facilmente assimilato dall organismo, quando complessato con colina (2) I capelli diventano più resistenti, elastici e spessi 1. Weltert Y, Dermatologie pratique Special Issue Sep Wickett R. et al. Arch Der Res, 2007; 299:

33 CADUTA DEI CAPELLI E NUTRACEUTICA Vitamine gruppo B: essenziali per la corretta sintesi della cheratina principale costituente dei capelli Olio di semi di zucca: inibisce la 5 alfa- reduttasi, enzima responsabile della caduta dei capelli Weltert Y, Dermatologie pratique, Special Issue Sep 2003

34 QUANDO CADONO I CAPELLI? Circa 6 milioni di persone soffrono di alopecia androgenetica Questa condizione riguarda 1 uomo su 3 e 1 donna su 4 prima dei 30 anni Nella donna dopo i 50 anni la perdita di capelli è legata a squilibri ormonali Weltert Y, Dermatologie pratique, Special Issue Sep 2003

35 FINE