Depuratore di S Margherita Ligure. Fig 1. Siamo in periodo di guerra per cui è necessario realizzare un bunker in cemento armato?

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1 Depuratori II parte : chiariamoci le idee, ovvero dare informazioni ai cittadini su come vengono realizzati i depuratori in contrasto con i regolamenti della Regione Liguria e l impegno di ridurre la CO2. Depuratore di S Margherita Ligure Siamo in periodo di guerra per cui è necessario realizzare un bunker in cemento armato? Fig 1 Forse si perché ogni Comune tende a costruirsi il suo depuratore in ambienti ristretti, il che comporta un dispendio di denaro pubblico a causa delle difficoltà di realizzazione, di manutenzione e di gestione, specialmente in caso di disservizi. Quello di S. Magherita Ligure è progettato per trattare i reflui fognari di abitanti (periodo estivo) con tecnologia MBR (Bio Reattori a Membrana.) Possibili controindicazioni dei depuratori con tecnologia MBR (Bio Reattori a Membrana). Necessità di sostituzione delle membrane per deterioramento, necessità di energia per lo scuotimento delle membrane, rilasci in atmosfera di azoto durante il trattamento e quanto altro indicato ed occultato( volontariamente?) dal gruppo AMGA, vedi fig. 2

2 fig.2 Ognuno vuole avere il suo giocattolo ed anche il Comune di Rapallo vuole il suo, ovvero il suo depuratore ed anche per esso ci sono i limiti dovuti allo spazio fino al punto che nello studio viene ben evidenziata ( in rosso) questa particolarità, vedi fig3. L'opera, che sarà terminata entro il 2015, costerà 36 milioni e 800 mila euro fig.3 Come si può notare si parla di necessità di prevedere particolari soluzioni tecniche

3 Questa necessità costringe quindi il progettista a scegliere soluzioni sicuramente più costose rispetto alla realizzazione di un impianto situato in zona più spaziosa ed agevole anche ai fini dalla manutenzione ed esercizio e studiato in modo, non solo da consumare meno energia elettrica ma anche di produrla. Il che dovrebbe comportare un risparmio per gli utenti sulla bolletta dell acqua. Bisogna considerare la difficoltà di mettere a punto il nuovo impianto e di farlo funzionare contemporaneamente al vecchio. Bisogna considerare inoltre il costo e la manutenzione della coibentazione anti rumore e la mimetizzazione dell ambiente circostante,vedi sempre fig3 Dalla fig. 4 è possibile vedere come l area, ricca di alberi, verrebbe tagliata in due anche per quanto riguarda la visuale rispetto alla visuale attuale, vedi figg.4 e 5. Tale impianto, se realizzato in un ambiente senza i vincoli sopra descritti, creerebbe inoltre altre fonti di guadagno in modo da diminuire i costi di gestione, manutenzione ed esercizio in funzione anche delle apparecchiature di riserva installate. Non si capisce come i cittadini di Rapallo si accontenteranno di questo scempio paesaggistico/ architettonico fig.4 fig. 5 La fig.6 mostra ancora più chiaramente come l impianto, realizzato nel centro cittadino,

4 modificherà il paesaggio, Al posto dei rami degli alberi i cittadini vedranno le macchine contenti loro ma si sa, siamo a Rapallo ed il termine rapalizzazione ben si addice a quanto si vorrebbe ora fare in questa città. fig. 6 A quante altre città del Tigullio che entro il 2015 si dovranno dotare di depuratori efficienti ed in regola con la direttive comunitarie spetterà la stessa sorte? I cittadini del Tigullio sono avvisati e forse sarà meglio che vigilino. Per fortuna il buon senso ha prevalso in Costasmeralda in Sardegna ove il comune di Arzachena ha modificato il percorso della rete fognaria facendo in modo da trattare la acque non più sulla costa ma all interno ove è più facile reperire aree grandi e bacini di raccolta per l acqua depurata per usi agricoli ed altri usi. L acqua depurata in questo modo non viene immessa in mare, come si fa a Rapallo, ma viene utilizzata per l agricoltura al posto dell acqua potabile che ognuno ben sa quanto costa e come ogni anno incida sempre più con nuove tariffe sulle bollette. La Liguria secondo i recenti studi corre il rischio di avere periodi di siccità sempre più frequenti fino a parlare di desertificazione in atto La Privincia di Genova ha elaborato una locandina che rappresenta tale prospettiva, vedi fig. 7 e chiede ai cittadini di ridurre i consumi per ridurre la produzione di CO2.

5 fig. 7 Non sarebbe meglio che la Regione stessa si preoccupasse di realizzare impianti di depurazione che prevedano la produzione di energia elettrica o quanto meno un minor consumo di questa? Anche l Assessore allo Sviluppo Economico - Difesa Suolo, Paolo Perfigli (con le deleghe: Industria, Credito, Cooperazione - Distretti industriali - Ricerca e Innovazione produttiva - Pianificazione di Bacino - Politiche delle Acque ) ha più volte parlato, anche a mezzo stampa, circa la necessità di realizzare un depuratore comprensoriale lontano dalla costa e di far trattare i reflui fognari di Rapallo in questo nuovo depuratore. Queste sono le sue parole apparse sui mezzi di comunicazione se con ogni probabilità come sembra sarà realizzato il tunnel viario tra Rapallo e la Fontanabuona, si potrebbe fare in modo di utilizzarlo anche per collegare al nuovo depuratore in Fontanabuona città come Rapallo che per molti motivi non hanno spazi per realizzare questo tipo di impianti. Ed esistono tecnologie avanzate che permettono di trattare i liquami, di depurare e riutilizzare completamente le acque a fini industriali e agricoli, senza scarichi a mare. Vengono utilizzati in molti paesi al mondo e in Italia anche a Firenze. Non sarebbe meglio che i sindaci che hanno aderito al patto dei sindaci per la riduzione della CO2 pensassero seriamente ad onorare tale impegno invece di fare solamente delle conferenze? Vi è la possibilità di fare un depuratore comprensoriale le cui caratteristiche sono già state molte volte illustrate anche a mezzo stampa le quali razionalizzando il processo consentono un notevole risparmio economico rispetto a tanti depuratori costruiti con vincoli di spazio assai severi.

6 Sarebbe sufficiente che Rapallo collegasse la tubazione di scarico a mare dell impianto esistente (freccia in giallo) con la tubazione che dovrebbe collegare gli scarichi a mare delle altre cittadine del Tigullio (in rosso) al nuovo depuratore comprensoriale di tipo industriale nell entroterra, magari a S. Colombano che dovrebbe essere adeguatamente incentivato, come illustrato nella fig. 8

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