SEDUTA DI MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013

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1 19 SEDUTA DI MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013 PRESIDENZA DEL CATTANEO INDICE Congedi... 1 Progetti di legge (annunzio)... 1 Comunicazioni del Presidente del Consiglio... 2 Risposte scritte ad interpellanze ed interrogazioni (annunzio)... 2 Approvazione dei processi verbali delle sedute precedenti... 3 Progetto di legge n. 58 Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d azzardo patologico, d iniziativa del Presidente della Giunta regionale. Abbinato a: Progetto di legge n. 7 Norme per la prevenzione, il contrasto e il trattamento della dipendenza dal gioco d azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate, d iniziativa dei Consiglieri Alfieri, Alloni, Barzaghi, Borghetti, Brambilla, Carra, D Avolio, Gaffuri, Girelli, Martina, Pizzul, Rosati, Scandella, Straniero, Tomasi, Valmaggi e Villani. Abbinato a:

2 Progetto di legge n. 45 Disposizioni in materia di contrasto alla ludopatia, d iniziativa dei Consiglieri Romeo, Brianza, Colla, Rolfi, Foroni, Rizzi, Bianchi, Cecchetti, Santisi in Saita, Martinazzoli e Formenti. Abbinato a: Progetto di legge n. 46 Norme per la prevenzione e il contrasto alla ludopatia, d iniziativa del Consigliere De Corato. Unificati in: Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d azzardo patologico (LCR n. 8 - BURL n. 43 Supplemento del 22 ottobre LR n. 8 del 21 ottobre 2013). Discussione generale Fabio Rolfi - Relatore... 4 Viviana Beccalossi - Assessore... 7 Giulio Gallera... 9 Mario Barboni Maria Daniela Maroni Stefano Buffagni Carlo Borghetti Salvatore Carlo Malvezzi Marco Tizzoni Paola Macchi Michele Busi Maria Teresa Baldini Gian Antonio Girelli Riccardo De Corato Angelo Ciocca Elisabetta Fatuzzo Alessandro Fermi Iolanda Nanni Ordini del giorno n. 119 (DCR X/163) e n. 120 (DCR X/164) relativi ai progetti di legge nn. 58, 7, 45 e 46. Annunzio Illustrazione Mario Barboni Massimiliano Romeo Discussione e votazione dei singoli articoli Votazioni di ordini del giorno Dichiarazioni di voto Elisabetta Fatuzzo... 39

3 Roberto Bruni Stefano Bruno Galli Massimiliano Romeo Stefano Buffagni Alessandro Alfieri Mauro Parolini Votazione finale Proposta di atto amministrativo n. 4 Ottemperanza sentenza TAR BS n. 4558/2010, come disposta dalla sentenza TAR BS n. 92/ Ambito estrattivo ATEg5 in Comune di Calcinate (BG) (DCR X/166). Dibattito Luca Marsico - Relatore Jacopo Scandella Giampietro Maccabiani Roberto Bruni Claudia Terzi - Assessore Dichiarazioni di voto Pietro Foroni Stefano Buffagni Votazione Proposta di deliberazione consiliare Nomina di tre Consiglieri regionali nel Comitato paritetico di controllo e valutazione per la X legislatura, in sostituzione di componenti dimissionari o che hanno optato per altro incarico incompatibile, d iniziativa dell Ufficio di Presidenza (ORG n. 20) (DCR X/167). Dibattito Eugenio Casalino - Relatore Votazione Interrogazioni, interpellanze e mozioni (annunzio) Allegati Verbali di votazione I testi dei documenti sono reperibili sul sito internet del Consiglio regionale nella sezione Banche dati.

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5 1 (La seduta inizia alle ore 10.12) Colleghi Consiglieri buongiorno, vi invito a prendere posto. Dichiaro aperta la seduta del Consiglio regionale di martedì 15 ottobre Congedi Comunico che sono pervenute alla Presidenza le seguenti richieste di congedo: Per motivi personali: per motivi di salute: Villani; Corbetta. Se non vi sono opposizioni i congedi si intendono concessi ai sensi dell articolo 63 del Regolamento generale. Inoltre ha annunciato la sua assenza alla seduta di oggi l Assessore Del Tenno, perché impegnato in incontri istituzionali presso Palazzo Lombardia. Annunzio di progetti di legge Comunico che, ai sensi dell articolo 81 del Regolamento generale del Consiglio, sono stati presentati e assegnati alle competenti Commissioni consiliari i seguenti provvedimenti: - PDL/0098 Norme relative al trattamento economico del personale dirigente del Consiglio regionale della Lombardia, della Giunta, degli enti e delle società interamente partecipate, di iniziativa dei Consiglieri regionali Romeo, Galli, Rolfi, Cecchetti, Saggese, Alessandro Sala, Colla, Fossati, Ciocca, Tizzoni, Martinazzoli, Bianchi, Brianza, De Corato, Santisi in Saita, Toia, Lena, Fanetti, Foroni e Fatuzzo, assegnato alla Commissione consiliare II; - PDL/0099 Modifiche al capo II del titolo II della lr 27/2009 (Testo unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica), di iniziativa dei Consiglieri regionali Del Gobbo, Malvezzi, Gallera, Capelli, Piazza, Colucci, Sorte e Fermi, assegnato alla Commissione consiliare V; - PDL/0101 Progetto di legge statutaria, di iniziativa dei Consiglieri regionali Alfieri, Valmaggi, Alloni, Barboni, Barzaghi, Borghetti, Brambilla, Carra, D Avolio, Gaffuri, Girelli, Pizzul, Rosati, Scandella, Straniero, Tomasi e Villani, assegnato alla Commissione consiliare II;

6 2 - PDL/0102 Contributi regionali per l installazione di sistemi di videosorveglianza all interno delle residenze per anziani della Lombardia, di iniziativa del Consigliere regionale Fatuzzo, assegnato alla Commissione consiliare III. Comunicazioni del Presidente del Consiglio (Argomento n. 1 all ordine del giorno) Comunico che è pervenuta all Ufficio di Presidenza la nota dalla Giunta regionale, in attuazione dell art. 2, comma 2, della lr 32/2008, concernente la pubblicazione sul Bollettino ufficiale del comunicato avente ad oggetto la presentazione delle candidature per la designazione di un componente, in sostituzione di dimissionario, rispettivamente del Consiglio di amministrazione della Fondazione IRCCS Ca Granda - Ospedale Maggiore Policlinico e dei Consigli di gestione del parco dell Oglio Sud e della riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo. Questo comunicato è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 42 del 16 ottobre Comunico altresì che è pervenuto all Ufficio di Presidenza il comunicato avente ad oggetto la presentazione delle candidature per la nomina di un esperto nella Commissione regionale per i Beni Paesaggistici Montani, in sostituzione di dimissionario. Questo comunicato è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 42 del 16 ottobre Specifico che per quest ultima nomina i Consiglieri regionali non sono competenti a presentare le candidature, poiché le candidature, ai sensi dell art. 78, comma 1, della legge regionale n. 12/2005, possono essere presentate unicamente dalle università aventi sede nella Regione, dalle fondazioni a- venti per statuto finalità di promozione e tutela del patrimonio culturale e dalle associazioni portatrici di interessi diffusi individuate dall articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349 (Istituzione del Ministero dell ambiente e norme in materia di danno ambientale). Annunzio di risposte scritte ad interpellanze ed interrogazioni La Giunta regionale ha dato risposta alle sottoelencate interrogazioni tramite l Assessore indicato. - ITR/2047, in data 10 luglio 2013, a firma del Consigliere Rolfi, concernente il raccordo autostradale della Valle Trompia in provincia di Brescia, ha dato risposta l Assessore alle infrastrutture e mobilità, Maurizio Del Tenno; - ITR/2062, in data 31 luglio 2013, a firma dei Consiglieri Corbetta, Maccabiani e Fiasconaro, concernente gli accertamenti e le verifiche dei terreni agricoli e delle rogge a Milano, in un area del Parco Agricolo Sud, ha dato risposta l Assessore all ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Claudia Terzi; - ITR/2070, in data 12 settembre 2013, a firma del Consigliere Micheli, concernente le indiscrezioni di stampa in merito al permesso di ricerca gas in Martesana, ha dato risposta l Assessore all ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Claudia Terzi.

7 3 Approvazione dei processi verbali delle sedute precedenti (Argomento n. 2 all ordine del giorno) Non essendo pervenute osservazioni, il processo verbale relativo alla seduta dell 8 ottobre 2013 si intende approvato ai sensi del terzo comma dell articolo 61 del Regolamento generale. Progetto di legge n. 58 Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d azzardo patologico, d iniziativa del Presidente della Giunta regionale. Abbinato a: Progetto di legge n. 7 Norme per la prevenzione, il contrasto e il trattamento della dipendenza dal gioco d azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate, d iniziativa dei Consiglieri Alfieri, Alloni, Barzaghi, Borghetti, Brambilla, Carra, D Avolio, Gaffuri, Girelli, Martina, Pizzul, Rosati, Scandella, Straniero, Tomasi, Valmaggi e Villani. Abbinato a: Progetto di legge n. 45 Disposizioni in materia di contrasto alla ludopatia, d iniziativa dei Consiglieri Romeo, Brianza, Colla, Rolfi, Foroni, Rizzi, Bianchi, Cecchetti, Santisi in Saita, Martinazzoli e Formenti. Abbinato a: Progetto di legge n. 46 Norme per la prevenzione e il contrasto alla ludopatia, d iniziativa del Consigliere De Corato. Unificati in: Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d azzardo patologico. (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Discussione generale Ai sensi dell articolo 35 dello Statuto, invito il Consiglio a procedere alla discussione generale dei progetti di legge nn. 58, 7, 45 e 46 unificati in: Norme per la prevenzione ed il trattamento del gioco d azzardo patologico, facendo presente che i medesimi sono stati esaminati dalla quarta Commissione consiliare. Relatore il Consigliere Fabio Rolfi, che prego di prendere posto al banco dei Relatori. Mentre il Consigliere Rolfi raggiunge il banco dei Relatori, ricordo all Aula che abbiamo contingentato in tre ore il tempo complessivo per la discussione di questa legge, che erano seguite da un ulteriore ora e trenta per la discussione della proposta di legge al Parlamento sull analogo argomento, proposta di legge al Parlamento che la Commissione successivamente ha ritirato. Pertanto abbiamo tre ore che, se fosse necessario, possiamo anche ampliare. Nel corso del tempo contingentato la procedura sarà la seguente: ricordo che per la prima volta affrontiamo un testo di legge con i nuovi strumenti elettronici, testo di legge di una certa complessità; il

8 4 primo punto sarà la discussione generale, interverrà prima il Relatore e poi il rappresentante della Giunta, successivamente gli interventi dei Consiglieri, per non più di dieci minuti; seguirà l annunzio e l illustrazione degli ordini del giorno. Ricordo che ciascun ordine del giorno è illustrato da uno dei presentatori, per non più di cinque minuti. Seguirà la discussione degli articoli e degli emendamenti. Sono stati presentati cinque emendamenti. Poi, la votazione degli articoli e degli emendamenti; successivamente la votazione degli ordini del giorno, infine le dichiarazioni di voto, dieci minuti per Gruppo, e la votazione finale. Gli Uffici conteggeranno il tempo complessivo a disposizione dei singoli Gruppi, che secondo gli accordi del contingentamento è il seguente: Popolo della Libertà 29 minuti; Lega Nord 26 minuti; Maroni Presidente 24 minuti; Fratelli d Italia 16 minuti; Partito Pensionati 16 minuti, per un totale di 111 minuti alla maggioranza; per le minoranze: il Partito Democratico 28 minuti; Movimento 5 Stelle 22 minuti; Patto Civico 19 minuti, per un totale di 69 minuti. La tabella con i tempi, peraltro, è proiettata, affinché tutti possano prenderne contezza. A questo punto possiamo procedere con la relazione. La parola, pertanto, al Consigliere Rolfi, per procedere con la relazione. Ne ha facoltà. ROLFI Fabio Prima di tutto, mi sia permesso di fare i doverosi ringraziamenti, perché la proposta di legge che andiamo a discutere e ad approvare tra poco è una proposta che ha visto il contributo di tutti i Gruppi consiliari, con un lavoro sicuramente intenso, ma anche rapido, che ci ha consentito di arrivare ad una sintesi, credo ben fatta, sulla proposta di legge condivisa, grazie al lavoro svolto in Commissione IV, nel gruppo di lavoro. Ringrazio chi ne ha fatto parte, i Commissari della Commissione IV, il Presidente Ciocca ed anche, chiaramente, il gruppo di lavoro presso la Giunta, voluto dal Presidente Maroni e coordinato dall Assessore Beccalossi. Si è giunti, come dicevo, da quattro proposte di legge ad una proposta di legge unificata, a partire da quella della Giunta, che, credo, racchiuda in modo completo, articolato, sicuramente coraggioso ed innovativo l approccio che vuole dare al tema della ludopatia; dicevo in modo articolato, cercando di affrontare ogni aspetto possibile per andare a normare un fenomeno, quello del gioco d azzardo lecito, che in questi anni si è diffuso in maniera incontrollata, purtroppo, a causa anche dell assenza dello Stato e dell assenza, comunque, di una normativa che consentisse di governare questo fenomeno. Una proposta di legge che, come dicevo, conosciamo bene, che ritengo essere una proposta che affronta con incisività e concretezza il tema, in modo innovativo, dando quelle risposte all opinione pubblica, che manifesta un allarme sociale molto forte, come abbiamo avuto modo anche di apprendere nelle audizioni, che è condivisibile. Un allarme che trova, come spesso accade, la risposta dalla realtà istituzionale più vicina al territorio, in questo caso, rispetto a quella che dovrebbe dare, invece, la realtà istituzionale, che per competenza è chiamata a rispondere, che è appunto lo Stato italiano. Parliamo di un settore che ha cifre da capogiro. Un settore che, con oltre 70 miliardi spesi nei primi dieci mesi del 2012, e con un industria che dà lavoro a aziende, a addetti, con slot installate nei locali commerciali, ed oltre punti gioco autorizzati, e paga il 3 per cento del PIL nazionale, parliamo della terza industria italiana, che occupa il 15 per cento del mercato europeo, il 4 per cento del mercato mondiale e, addirittura, il 23 per cento del mercato mondiale nel gioco online. Triste, purtroppo, primato italiano. Va ricordato che in Italia si spendono circa 6 miliardi di euro l anno per curare chi soffre, e lo Stato

9 5 ne incassa solamente 8, in termini di tasse, da questo settore. Del resto non potevamo restare a guardare di fronte a dei dati che, se disaggregati a livello regionale, evidenziano come è, purtroppo, la Regione italiana che spende di più, in termini assoluti, per il gioco, ed in termini di spesa pro capite, per ogni lombardo. È quarta, con circa 122 euro a testa. Ed anche per quanto attiene i dati, ce ne sono tanti, per quanto riguarda i soggetti in cura, i soggetti in difficoltà, purtroppo, se prendiamo i dati 2011, del Dipartimento Politica Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, questi evidenziano come il 25 per cento dei malati, delle persone in cura da GAP (gioco d azzardo patologico), sono residenti in Lombardia, a testimonianza di quanto questo fenomeno, purtroppo, è radicato nella società lombarda e merita, da parte nostra, un interessamento concreto ed incisivo. La proposta di legge che discutiamo oggi è quindi, come dicevo, a mio avviso, completa, frutto del contributo di tutti. Vuole affrontare il problema nella sua complessità, a partire dalle misure socioassistenziali. Lo affrontiamo, da questo punto di vista, rafforzando quella che è la rete dei servizi sul territorio, che evidentemente faranno perno sul ruolo programmatorio, di conoscenza, di costruzione delle risposte da parte delle ASL, chiamate, quindi, a mettere a sistema anche le esperienze positive, che comunque esistono sul territorio lombardo. Ma lo faranno anche rafforzando la rete dei servizi in collaborazione con le tante associazioni, realtà di mutuo aiuto che sono nate in questi anni ed hanno sviluppato un esperienza importante e devono essere, chiaramente, coinvolte nella costruzione di un sistema di rete, di risposte, di diagnosi, di conoscenza del fenomeno, di educazione, di consultazione, anche, ma di costituzione delle risposte ed anche di reinserimento sociale della persona in cura da GAP, e dico anche, abbiamo voluto aggiungere, di supporto alle famiglie, spesso abbandonate di fronte a queste patologie. si occuperà anche della formazione, formazione intesa come prevenzione, intesa come costruzione di quella coscienza critica nei confronti del fenomeno del gioco, e lo farà a 360 gradi. Ci occuperemo di formazione tramite le ASL, tramite l ANCI, tramite anche le associazioni dei gestori e delle categorie dei commercianti, che devono essere responsabilizzati in tal senso, per quanto riguarda, appunto, i gestori delle sale gioco, delle sale VLT, i gestori dei bar e dei negozi commerciali che decideranno di avere comunque le slot, perché intendiamo fare in modo che i gestori siano chiamati a conoscere quelli che sono i sintomi, i segnali della dipendenza e quindi ad affrontare il fenomeno in tempo, formazione che terminerà anche attraverso il rilascio di un patentino. Formazione che intendiamo fare anche per le scuole. I dati che citavo prima evidenziano quanto sia drammatica la diffusione del gioco, in particolar modo il gioco online tra le giovani generazioni, come si inizia molto presto e sempre più presto a giocare. Quindi è doveroso, con le realtà scolastiche, anche intraprendere un processo di formazione, che non deve essere sporadico ma deve essere continuo, deve essere articolato nelle scuole per, appunto, formare una coscienza critica e responsabile anche tra i giovani. Formazione che si svolgerà anche coinvolgendo la polizia locale. Questo patrimonio importante, di uomini e donne, chiamati a garantire sicurezza nelle nostre città, nei nostri paesi, che intendiamo chiamare a questa nuova sfida importante, di conoscere, innanzitutto, le norme che disciplinano il gioco d azzardo lecito, non soltanto quelle regionali, anche norme di carattere tecnico, di carattere amministrativo, di carattere penale, e che devono essere, poi, chiamati ad applicarle, a farle rispettare sul territorio perché, anche nelle fasi di audizioni svolte, abbiamo appreso come, purtroppo, una nota carente nel settore è l assenza o la carenza, la forte carenza di controlli sul territorio. Quindi un nuovo ruolo anche per la polizia locale. C è, poi, il tema direi fortemente innovativo e distintivo della nostra legge rispetto ad altre leggi regionali approvate in questi mesi, in questi anni, della premialità, che abbiamo voluto introdurre per i commercianti virtuosi, quelli che anche in Lombardia - pochi, ma sono esperienze sempre più crescen-

10 6 ti, sempre più numerose - hanno deciso di rinunciare alle slot nelle proprie attività, consapevoli che, così facendo, rinunciavano anche ad una parte importante di reddito per la propria attività. Premialità che abbiamo declinato sia in termini di premialità, appunto, dell accesso a bandi e a finanziamenti pubblici e regionali, perché occorre premiare e riconoscere l importanza di queste scelte a chi le fa, ma anche in termini di esenzione e riduzione della quota d IRAP regionale che, chiaramente, di contro, andrà appesantita per chi farà la scelta opposta. Quindi c è la volontà di essere vicini, in termini concreti, nei confronti di queste esperienze virtuose e positive, e di promuoverle con gli strumenti che, chiaramente, la legge ci mette a disposizione. Premialità che intendiamo anche evidenziare attraverso il marchio no slot, che la Giunta, poi, disciplinerà nella forma grafica, e che andrà a qualificare, in maniera anche visibile, quelli che sono gli operatori virtuosi in tal senso, auspicando che, poi, i Comuni riempiano anche di iniziative comunali incentivanti questo marchio. E poi, appunto, il ruolo dei Sindaci. Abbiamo appreso in audizione, con il Presidente Fontana, l impotenza dei Sindaci chiamati dalla propria comunità a dare risposta, a governare un fenomeno verso il quale c è una forte apprensione sociale e, dall altro lato, impossibilitati a farlo per mancanza di strumenti e a causa di una legislazione nazionale che esautora, che supera direttamente i Sindaci, affidandosi unicamente al ruolo autorizzatorio dei Questori. Abbiamo voluto accogliere quest istanza. Recentemente abbiamo visto anche una bella iniziativa di Legaautonomie, promossa da alcuni Sindaci che abbiamo udito anche in Commissione Antimafia - ringrazio il Presidente Girelli per il contributo - finalizzata a sottoporre al Parlamento nazionale la proposta di legge d iniziativa popolare. Abbiamo voluto fare questo prevedendo, all interno della proposta di legge, la possibilità per i Sindaci, nell ambito degli strumenti programmatori urbanistici e commerciali, di indicare, appunto, i criteri per la diffusione di queste attività. In particolar modo, dando la possibilità di prevedere le zone di esclusione della propria comunità dalla presenza di queste attività, per ragioni, appunto, che attengono alle scelte che faranno i Consiglieri comunali. Quindi un nuovo ruolo affidato ai Sindaci, una responsabilità che ci hanno chiesto di avere e che abbiamo voluto dare a loro, perché condividiamo il fatto che il Sindaco, il Comune, debba avere un ruolo da protagonista nel decidere quelle che sono anche le zone della propria città che, per ragioni diverse, pensiamo alle zone residenziali, a quelle sportive, a quelle dove si svolge l attività anche dei giovani, devono essere escluse dalla presenza di queste attività potenzialmente pericolose. E, ancora, la tutela dei minori. Già l ordinamento nazionale richiama all obbligo di distinguere, all interno di un attività commerciale, quello che è, appunto, l ambito dell attività commerciale e quello che è l ambito dove collocare le slot machine, specialmente per quelle attività che hanno più di tre slot. Da questo punto di vista impegneremo la Giunta a definire modalità concrete, di separazione fisica, perché spesso oggi così non è, per fare in modo che i minori vengano tutelati. Ed il tema delle distanze, ancora, dai luoghi sensibili, che abbiamo inserito con coraggio, sapendo che questo principio, che tutti condividono, deve essere rispettato all interno della nostra Regione. Il tema della pubblicità, che abbiamo voluto obiettare con fermezza, per fare in modo che le attività pubblicitarie, oggi diffusissime, delle attività di gioco, vengano vietate e contrastate nella nostra Regione, per difendere questi principi. Da ultimo, il tema dei controlli. Il tema dei controlli, come dicevo, prevede sanzioni molto pesanti, che abbiamo condiviso e discusso per trovare anche la forma più equilibrata, che richiama e responsabilizza il ruolo della polizia locale. Perché l assenza o la carenza, o la fortissima carenza, come dicevo prima, dei controlli esistenti oggi ha favorito, di fatto, la diffusione di quest attività. Io credo che, con questa proposta di legge, che, ripeto, è completa e complessa, affronta il problema in maniera coraggiosa e innovativa rispetto a tante leggi approvate da altre Regioni sul tema del contrasto alla azzardopatia, forse è meglio chiamarla così, e alla diffusione in-

11 7 controllata del gioco d azzardo lecito, nell assenza di interventi correttivi da parte dello Stato. Quindi, ancora una volta, ci distinguiamo per essere innovativi, per essere attenti, per essere sensibili - e questo grazie a tutti i Gruppi consiliari che hanno contribuito - a quello che è, oggi, un fenomeno sociale molto pericoloso, molto diffuso nella nostra Regione, come i dati confermano, e verso il quale non potevamo far finta di nulla. Il senso di responsabilità, di concretezza che ci contraddistingue, ci ha chiamati e motivati ad approvare una proposta di legge importante che, credo, da domani i lombardi saranno orgogliosi di avere. Per la Giunta interviene l Assessore Beccalossi. Ne ha facoltà. BECCALOSSI Viviana Parto anch io con dei ringraziamenti. Innanzitutto al Presidente Maroni, per aver creduto in questa legge fin da subito, fin da quando l ho sottoposta alla Giunta, o meglio, ho sottoposto alla Giunta le necessità di intervenire come su un tema così delicato e nuovo. Un nuovo problema che l Italia si trova ad affrontare ed in particolare. E poi i colleghi di Giunta che mi hanno aiutato a scrivere la proposta, quindi l Assessore Cantù, l Assessore Bordonali e l Assessore Cavalli, che sono stati tutti coinvolti, perché chi ha seguito il testo di legge sa che molte sono le competenze che vanno oltre, appunto, quelle dell Assessorato al territorio. Un ringraziamento particolare al Relatore Rolfi ed ai Gruppi consiliari tutti che, alcuni direttamente con una loro proposta di legge, altri, comunque, con un impegno diretto nell ambito della discussione delle varie Commissioni, hanno fatto sì che - cosa che non accade spesso in politica - il testo fosse licenziato dalle Commissioni all unanimità. Ciò testimonia come, a prescindere dai Gruppi politici che la compongono, è particolarmente attenta a quella che è, appunto, una nuova - ne parlavo proprio adesso con l Assessore Cantù - fragilità dei lombardi. Del resto, i dati forniti dal Relatore Rolfi fanno preoccupare molto tutti noi. È questa la ragione per la quale abbiamo deciso di intervenire. Mi permetto di aggiungere pochi altri numeri, secondo Il Sole 24 Ore, il 50 per cento dei disoccupati italiani presenta forme più o meno gravi di dipendenza da gioco; risultano affetti da ludopatia il 33 per cento dei giocatori di videolottery; il 25 per cento delle casalinghe; il 17 per cento dei pensionati. Il fenomeno è costante e preoccupante e in crescendo per quanto riguarda i giovani. Il 17 per cento, infatti, sviluppa dipendenze da gioco. I dati sulle perdite economiche dicono che l 85 per cento dei giocatori subisce una perdita media pari a 40 euro, mentre il restante 15 per cento che vince guadagna mediamente 120 euro, mentre oggi i ludopatici in Italia hanno già superato le unità. Pochi numeri da sommare a quelli forniti dal Relatore Rolfi per dire che questo è uno di quei nuovi problemi che ci troviamo ad affrontare, che probabilmente era solo accennato in alcuni spunti del programma, quando ci siamo candidati alla guida di e che, con tutta probabilità, inve-

12 8 ce, va oltre quelle che sono le competenze di una Regione. Ne siamo assolutamente consapevoli. Siamo altrettanto convinti, però, che non avremmo mai potuto andare avanti a far finta di nulla, tenendo presente che la nostra è una delle Regioni più colpite da questo fenomeno, con la Provincia di Pavia, che è la prima Provincia in Italia per quanto riguarda il numero delle slot machine, delle sale gioco e tutte le conseguenze del caso. Dicevo, con tutta probabilità questa sarà una legge che va oltre le competenze della Regione, tant è vero che due sono i testi di legge da noi licenziati, come Giunta, il 4 di luglio. Una è questa, che va in approvazione oggi, e l altra, invece, è una proposta al Parlamento, che mi risulta essere già iscritta all ordine del giorno delle Commissioni e che mi auguro possa essere licenziata quanto prima. Perché? Perché ciò che non abbiamo potuto contemplare in questa legge, già coraggiosa - come giustamente l ha definita il Relatore Rolfi - altrettanto, per le stesse ragioni, ed ancora di più, dobbiamo cercare di licenziare anche l altra legge, che ha contenuti ancora più coraggiosi, perché chiediamo al Parlamento, di fatto, che è l organo che più avrebbe competenza per intervenire, di apportare delle modifiche alle norme di oggi. Perché a livello nazionale non si interviene? Spesso mi viene chiesto, nei vari incontri che sto facendo sul territorio. Diciamolo in maniera chiara, visto che a tutti i livelli più o meno si governa: perché questo business porta nelle casse dello Stato 8 miliardi di euro l anno. Vi dico solo che, come forze politiche, ci siamo scannati, a tutti i livelli, per la famosa IMU. L IMU pesa per 4 miliardi di euro. Il gioco d azzardo lecito pesa per 8. E stiamo parlando del gioco lecito. Perché, poi, a questo giro d affari, si deve aggiungere tutta la parte non lecita, per dire internet, piuttosto che altri giochi d azzardo che, evidentemente, sono presenti sul nostro territorio. Pensate che la Corte dei Conti ha segnalato che nei primi anni 2000, pare per un errore, per cui le macchinette non erano collegate al cosiddetto cervellone nazionale, siano stati evasi 98 miliardi di euro. E non più tardi di un mese fa l attuale Governo ha proposto di chiudere questa vertenza con le compagnie, le società di questo settore, con solo 400 milioni di euro. Da 98 miliardi di euro accertati dalla Corte dei Conti! Eppure la proposta è stata rifiutata, perché non è stato patteggiato assolutamente niente. Pochi dati per dire come la nostra è, sicuramente, una legge coraggiosa, è una strada in salita, perché in un momento di grande crisi economica allo Stato fa comodo avere questo tipo di introiti. Io, da cittadina, prima ancora che da amministratore di, non posso pensare che lo Stato, specie in un momento di crisi economica, possa pensare di far tornare i conti lucrando sulla povera gente. Perché, vedete, quest esperienza di team leader, come dice Maroni, del tavolo che ha seguito questi lavori, mi ha consentito di conoscere da colui che produce le macchinette agli psichiatri che seguono i malati di ludopatia. E tutti i dati ci dicono che questo tipo di fragilità, molto simile a quella dell alcolismo, della depressione, della tossicodipendenza, colpisce soprattutto persone fragili. Quindi, ripeto, sarebbe come dire che lo Stato decide di guadagnare sui tossicodipendenti, sugli alcolisti e quant altro. Io trovo che sia moralmente, eticamente, prima ancora che dal punto di vista amministrativo, seriamente discutibile. Poi si possono leggere nei vari siti gli annunci. Io non credo che Sisal - lo stavo guardando adesso - possa pensare di lavarsi la coscienza - Sisal dipende direttamente dal Ministero delle Finanze - con una frase della serie È vietato il gioco ai minori e bisogna stare attenti a non abusarne, credo che serva andare assolutamente oltre. Questo è quello che ha voluto fare la Giunta, consapevole di quelli che possono essere i rischi dal punto di vista delle impugnative, perché ne siamo consapevoli. Poi, fuori ombra di dubbio, noi stiamo combattendo contro - chiamiamo le cose con il loro nome - poteri forti. Poteri forti, perché qui si tratta di miliardi e miliardi di euro. Non a caso da Roma ancora non ci è arrivata nessuna risposta. E guardate che la mia non è una polemica nei confronti di qualcuno in particolare, ma di tutti, forse. Nessun Ministro, neanche il Presi-

13 9 dente Napolitano, direttamente coinvolto dalla sottoscritta, si è permesso di rispondere al grido d allarme che ha lanciato. Credo, dunque, che con molto coraggio ed anche un po di umiltà noi cominciamo a fare da apripista rispetto ad un fenomeno che, ripeto, forse non era contenuto nei nostri programmi elettorali ma che, certamente, abbiamo dovuto mettere nell agenda di, perché trovo che fosse importante dare immediatamente risposte ad un esigenza che si è presentata. Ultimo, visto che ho la parola, così risparmio tempo per l intervento poi: è evidente che, come ha detto Rolfi, molti sono gli aspetti qualificanti di questa legge, alcuni dei quali già citati. Ci tengo a sottolineare l importanza anche del coinvolgimento dei nostri ragazzi per quanto riguarda, ad esempio, la creazione del logo slot free, previsto all interno della legge, che con Valentina Aprea, altro Assessore coinvolto, andremo a proporre alle scuole. Alcuni elementi nuovi, alcuni di forma, altri di sostanza, sono, invece, pervenuti sotto forma di e- mendamento, colgo l occasione per dire che tutti gli emendamenti presentati hanno il parere favorevole della Giunta. Gli iscritti alla discussione generale al momento sono i Consiglieri Gallera, Barboni, Maroni Daniela, Buffagni, Malvezzi, Borghetti, Tizzoni e Macchi. Chiedo scusa, in aggiunta, Busi, Girelli, De Corato, Baldini, Ciocca e Fatuzzo. Come vedete, abbiamo numerosi iscritti. Questo è anche, almeno per la prima parte, l ordine in cui li chiamerò. Ricordo a tutti il limite dei dieci minuti ed il limite complessivo del contingentamento per Gruppo. La parola al Consigliere Gallera, che ha facoltà di intervenire. GALLERA Giulio Questo è uno di quei momenti che penso dia un senso profondo al nostro impegno politico e impegno come istituzione, perché tutti noi, quasi tutti i giorni, ci imbattiamo, quando andiamo a bere il caffè nei bar, in persone che passano minuti, ore, a giocare a delle macchinette, a mettere i soldi dentro queste slot machine. Sono le nostre madri, le nostre nonne, i nostri vicini di casa, sono persone normalissime che, prese dalla disperazione, dalla speranza di cambiare la loro vita, dalla noia, da tantissimi sentimenti, i più normali, i più banali, ma i più profondi, cadono in un vortice che le porta a mettere in ginocchio le loro famiglie, a dissipare le pensioni, a buttar via i soldi di una vita, a volte a compiere piccoli o grandi atti illeciti per recuperare dei soldi da andare a buttare all interno di queste macchinette della morte, così le possiamo e le dobbiamo chiamare. E tutti noi, che siamo Consiglieri regionali e che abbiamo, come nostra vocazione prioritaria, quella del rapporto con il territorio, abbiamo sentito e sentiamo tutti i giorni Consiglieri comunali e Sindaci che lamentano l impossibilità di intervenire per limitare questo fenomeno dilagante che, appunto, sta creando disastri nelle comunità e nelle famiglie. Quante volte i Sindaci ci sono venuti a dire che hanno messo in campo tutte le loro capacità, le loro competenze, gli strumenti che avevano, per impedire la realizzazione di una sala gioco, per cercare di non far collocare delle slot machine all interno dei bar, ma si sono trovati impotenti di fronte a questo?

14 10 Con il Prefetto che gli diceva che non avevano alcuno strumento per poter intervenire, con le normative ed i Segretari Generali che confermavano il fatto che colui che è eletto dai cittadini anche per cercare di gestire il proprio territorio nella sicurezza, con i compiti di sicurezza di salute pubblica, non aveva nessuno strumento per intervenire. Bene, noi abbiamo fatto un lavoro importante. Ringrazio molto il Presidente Ciocca che nella prima fase ha un avuto un ruolo di grande sprono e molto attivo e il Relatore Rolfi, perché è riuscito a coordinare un gruppo di lavoro, in cui tutti si sono posti come unico obiettivo non quello di far prevalere il proprio progetto di legge o le proprie proposte - ognuno aveva presentato progetti di legge o proposte - non quello di mettere una bandierina, non quello di dimostrare che qualcuno era più intransigente di altri, qualcuno era più bravo di altri, qualcuno aveva a cuore maggiormente la tutela del debole rispetto ad altri, ma tutti insieme si è cercato di trovare un equilibrio, di individuare una strada in un percorso molto stretto. Tutti abbiamo voluto condividere le difficoltà, ma tutti abbiamo avuto la determinazione nel cercare di portare a casa un risultato importante. E questo è un aspetto di cui vado molto orgoglioso; mi i- norgoglisce essere in un Consiglio in cui le appartenenze o le posizioni ideologiche che ognuno di noi ha, i sensi di voler, in qualche modo, anche far prevalere la propria parte politica, il proprio essere qui, ha messo dietro la necessità di dare una risposta forte ai bisogni dei lombardi. Questa legge è una legge che ha tre caratteristiche: il coraggio, la serietà e la concretezza. Del coraggio hanno già parlato in tanti. Combattere contro dei mondi che hanno dei grossi introiti economici da questo tema, dal tema del gioco d azzardo, e anche gli esercenti che, in qualche modo, oggi, possiamo dirlo con grande chiarezza e senza paura di creare scompiglio, sopravvivono, in un momento difficile, molte volte grazie agli introiti delle slot machine. Noi abbiamo avuto il coraggio di voler affrontare i temi più delicati, ma l abbiamo fatto non per fare una legge che declamasse grandi principi, ma che non potesse poi reggere di fronte al primo ricorso del primo piccolo esercente dell ultimo Comune della nostra Regione, ma l abbiamo fatto cercando di capire il contesto ed il massimo che noi potevamo mettere in campo, per una legge che reggesse anche alle impugnative che avverranno, che ci saranno, che saranno poste in campo, dando il massimo degli strumenti che realisticamente si potevano dare ai Sindaci, alle ASL e alla Regione per operare. Quindi è una legge estremamente concreta, è una legge che da domani considera dei dipendenti coloro che hanno un gioco compulsivo, così come i tossicodipendenti, così come gli alcolisti, e prevede che vengano curati nello stesso modo, ha azioni importanti dal punto di vista della prevenzione nelle scuole, sul gioco d azzardo online e che impone una formazione anche ai gestori dei locali e a coloro che lavorano all interno dei bar e delle sale gioco. Perché? Perché, in qualche modo, si vuole cercare di recuperare o di individuare il giocatore compulsivo, e ci deve essere una grande responsabilità anche dei gestori, anche di coloro che sono tutti i giorni ad osservare le persone che mettono le monetine dentro le macchinette, perché questi devono diventare dei soggetti attivi e propositivi, anche nell affrontare e nel contrastare quella che è una vera e propria malattia. Abbiamo fatto una legge complessiva, che dà strumenti ai Sindaci, che sono strumenti efficaci e reali. Lo diciamo ai Sindaci, che quando hanno letto la legge lamentavano magari alcuni strumenti che apparivano poco efficaci, poco determinati, poco incisivi, così non è. Questo è il massimo che si può fare, prevedere delle distanze puntuali e che il Sindaco possa, in qualche modo, inibire la collocazione di slot machine, la realizzazione di sale gioco all interno di distanze addirittura di 500 metri è uno strumento importante e, addirittura prevedere che il Sindaco abbia una discrezionalità rispetto ad altre attività commerciali che sul territorio sono sensibili, pensiamo ai compro oro, ma pensiamo anche ad altre attività, è uno strumento importante che noi diamo in mano ai Sindaci, che dovranno fare la loro parte, dovranno formare la polizia locale, dovranno essere coloro che verificano che le tante importanti disposizioni contenute in questa legge, poi, siano realmente rispettate dai gestori, siano rispettate da tutti coloro che, in qualche modo, operano sul territorio. Prevediamo il fatto - e questo penso sia un altro aspetto importante, su cui il progetto di legge ha puntato la propria attenzione - che non ci siano più bar con cinque, sei, sette macchinette schierate, lì, dove si beve il caffè, ma che ci siano locali separati, lontani dalla vista dei minori, lontani dalla vista

15 11 dei soggetti più deboli, a cui si possa accedere, un domani, attraverso la CRS, e quindi, addirittura, con un meccanismo di schedatura delle persone che compiono queste attività, per verificare se una persona è maggiorenne. Quindi una legge importante. Io concludo, per rimanere all interno dei miei dieci minuti, dicendo che stiamo per scrivere una bella pagina del Consiglio regionale, un tema che qualche anno fa non era all attenzione, non era un problema, quindi, in qualche modo, non era mai stato affrontato ma che oggi è una piaga della nostra società. Il Consiglio regionale lombardo, grazie all attività dell Assessore Beccalossi, team leader, si è scoperto oltre che protagonista assoluto, anche incisivo e determinato, insieme al Presidente Maroni, di questa partita, della voglia di dare una risposta importante. Stiamo riuscendo a fare una legge completa, una legge che non affronta solo un aspetto ma che affronta la complessità della problematica, dando una risposta. Speriamo che il nostro coraggio ce l abbiano i giudici quando saranno chiamati a dare dei pareri su questa legge, quando saranno chiamati ad emettere delle sentenze rispetto ai ricorsi, perché le piaghe della società si affrontano se tutti coloro che hanno delle responsabilità, sempre nell ottica del rispetto della legge, hanno il coraggio di mettere la faccia a tutela dei nostri cittadini e dei cittadini più deboli - nessuno si può chiamare fuori - noi l abbiamo fatto, l abbiamo fatto con concretezza, con serietà e con molto coraggio. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Barboni. Ne ha facoltà. BARBONI Mario Ci apprestiamo ad approvare il progetto di legge n. 58, dopo una lunga e attenta analisi e studio delle problematiche correlate al gioco d azzardo lecito, così come definito. Il mercato del gioco, ed in particolare quello del gioco d azzardo, legale ed illegale, in Italia è in fortissima espansione. La spesa, in Italia, per il gioco d azzardo è passata dai 14,3 miliardi, spesi nel 2000, agli oltre 84, come abbiamo già sentito, nel Stiamo parlando di oltre il 3 per cento del prodotto interno lordo nazionale, che produce più di 8 miliardi di entrate nelle casse dello Stato. Vale il 12 per cento della spesa delle famiglie italiane ed è circa il 15 per cento del mercato europeo del gioco d azzardo e il 4,5 per cento del mercato mondiale. Si stimano circa 15 milioni di giocatori abituali in Italia e di questi a rischio patologico, o già patologici, sono stimati tra i e Una cifra, anche questa stimata, tra i 4 ed i 5 miliardi di euro serve per le cure ai dipendenti di gioco d azzardo patologico. Secondo i dati Eurispes e le valutazioni di importanti istituti di ricerca, è interessante sapere che nel gioco investe più chi ha un reddito inferiore. Infatti giocano il 47 per cento degli indigenti, il 56 per cento del ceto medio basso e il 66 per cento dei disoccupati.

16 12 Inoltre, il gioco d azzardo attira quote sempre più ampie della popolazione e fra i giovani emerge, da una relazione elaborata dal Dipartimento politiche antidroga, che prende in esame il 2012 e i primi sei mesi del 2013, che nell ultimo anno studenti delle scuole superiori di secondo grado abbiano partecipato ad un gioco d azzardo almeno una volta. Ancora, sempre fra gli studenti fra i 15 e i 19 anni affetti da patologie o problemi relativi al gioco d azzardo, il Dipartimento ha evidenziato che gli adolescenti con comportamenti di gioco patologico hanno un uso contemporaneo di sostanze stupefacenti per oltre il 41 per cento di loro. Nella geografia nazionale, la Lombardia risulta essere la Regione italiana con la maggior spesa assoluta. E non solo perché è la Regione più popolosa, ma anche perché Pavia detiene il record nazionale con euro pro capite, seconda Como con euro e terza Bergamo con euro pro capite. A Milano si contano circa slot machine, vale a dire 1 ogni 150 abitanti, in circa esercizi commerciali. A questi numeri dobbiamo aggiungere l ormai forte crescita dell offerta del mercato online, che rappresentava circa il 7,5 per cento dei proventi del mercato complessivo nel 2008 e nel 2013, come abbiamo sentito anche dal coordinatore del gruppo di lavoro, Fabio Rolfi, si prevede che questo dato sia più che raddoppiato, infatti sfiorerà il 23 per cento. Il sistema normativo attuale non appare sufficiente a disciplinare una situazione che sta producendo, specie in una fase di recessione economica, effetti devastanti sulle famiglie, sul loro reddito, sui soggetti meno abbienti e sulle categorie più deboli della nostra società. Su questo scenario, aggravato anche dai legami tra gioco d azzardo, usura, criminalità organizzata e microcriminalità, si inseriscono da tempo le problematiche, i disagi e le patologie da giocatore compulsivo, sempre più da considerarsi persona malata, i cui costi umani e sociali sono molto rilevanti. Quella che viene chiamata ludopatia è oggi riconosciuta dal decreto Balduzzi, dal settembre 2012, tra i livelli essenziali di assistenza. Tocca al Governo finanziare questa nuova parte di assistenza socio-sanitaria e alle Regioni, quindi alla Lombardia, determinare la gestione del servizio sociosanitario, specificatamente indirizzato su questa patologia. Dovremo lavorare perché si arrivi in tempi brevissimi al finanziamento di questo livello essenziale di assistenza, perché ad oggi non è finanziato. Sulla scorta di quanto anzidetto, il Partito Democratico aveva depositato per primo, nella scorsa legislatura, il progetto di legge Norme per la prevenzione, il contrasto, il trattamento della dipendenza del gioco d azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate. Noi vorremmo tanto non dover curare patologie legate al gioco ma, purtroppo, lo stato dell arte e l esperienza ad oggi conosciuta ci dicono che non sarà così. Questo progetto di legge che andremo ad approvare, certo, ci farà fare passi avanti nell affrontare tutto il problema della ludopatia, ma il lavoro da fare, oltre che duro, sarà tanto e faticoso, sarà necessaria un azione socio-culturale forte, cui tutte le componenti sociali delle nostre comunità dovranno partecipare. I Comuni, le associazioni di settore, le associazioni sociali, il terzo settore, con le sue componenti più prossime a queste tematiche, dovranno essere parte importante nell affrontare e cercare le possibili soluzioni ai problemi legati al gioco d azzardo patologico. Tutte le misure e le azioni previste in questa proposta di legge diventeranno più efficaci, tanto quanto molti più cittadini, pur non sentendosi toccati personalmente dal problema, comprenderanno di esservi molto prossimi, anche solo per la proporzione numerica degli interessati al gioco d azzardo patologico: circa un quarto della popolazione. Ecco che allora il territorio, i Sindaci, le ASL, le associazioni tematiche, le associazioni di volontariato, le associazioni e gli istituti accreditati al Servizio Sanitario Regionale, dovranno avere in mano gli strumenti necessari a contrastare questo grande e certo non benvenuto fenomeno. La legge che ci apprestiamo ad approvare è una legge che è stata condivisa, che è il prodotto di tan-

17 13 te ore di lavoro da parte dei Consiglieri regionali e da parte delle strutture di. Non sarà una legge che risolve il problema della ludopatia, ma vuole essere, e vorrà essere una legge che, davvero, ci fa fare i primi passi in avanti nell affrontare questo tema, al quale, se non si opporranno i giusti contrasti, crediamo che diventerà, davvero, una grossa, ma grossa, piaga sociale. Noi pensiamo che, davvero, come si debba fare e si debbano trovare tutte le a- zioni necessarie, senza andare a danneggiare qualcuno che pensa che questa possa essere anche un attività economica o commerciale, ma il fatto di poter riuscire a far condividere alle associazioni di categoria, alle associazioni che lavoravano in campo sociale e, soprattutto, al grande problema che hanno le comunità locali territoriali, di poter dare risposta ai grandi temi che gli vengono sottoposti dalle crisi familiari che derivano dall utilizzo, appunto, di questo tipo di gioco, credo, crediamo che possa fare molto. Dobbiamo cominciare noi, come, a fare la nostra parte, credo che si sia già iniziato. Abbiamo visto già alcune azioni da parte degli Assessorati competenti, in modo particolare l Assessorato del Welfare. Crediamo, e ci aspettiamo, e ci auguriamo che a livello, ovviamente, di Governo, questo percorso sia accolto, accettato e, addirittura, ulteriormente sviluppato. Concludo ringraziando chi ha coordinato il gruppo di lavoro che, davvero, in questi due mesi ha avuto tanto da fare, la Commissione IV con il suo Presidente che ha preso davvero con impegno e a cuore questo tema, e ci auguriamo che quel che riusciremo a fare sia di aiuto, davvero forte, per la nostra gente e per la gente di. Ha chiesto di intervenire la Consigliera Daniela Maroni. Ne ha facoltà. MARONI Maria Daniela Il lavoro svolto dal gruppo che si è occupato dell interpretazione di un vero contrasto al gioco d azzardo patologico ha tenuto alto il livello del coraggio, con una coesione politica che impone lo stop ad una piaga sociale. Come spesso è accaduto, ancora una volta vuole essere apripista ed esempio di eccellenza per tutte quelle Regioni che vorranno intraprendere la nostra strada. Esprimo estrema vicinanza a tutti i Sindaci che, sul proprio territorio, avranno la possibilità di avere lo strumento atto a contrastare il fenomeno, potranno emettere sanzioni in merito alle violazioni, destinando le somme raccolte ad iniziative per le famiglie che attraversano un periodo di difficoltà per un proprio familiare affetto da GAP o per la prevenzione. I Comuni, inoltre, potranno prevedere forme di premialità per i locali no slot, che potranno essere contrassegnati da un simbolo che li distinguerà per aver scelto di non installare le apparecchiature per il gioco d azzardo lecito. L emergenza, perché di ciò si tratta, anche sul piano sanitario, doveva avere una presa di posizione efficace nell immediato, per dare una risposta concreta ad una diffusione, tragica, di un fenomeno che ha ulteriormente aggravato una situazione già problematica di molti cittadini lombardi.

18 14 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buffagni. Ne ha facoltà. BUFFAGNI Stefano Ringrazio il Consigliere Rolfi, che ha guidato questo gruppo di lavoro, ringrazio l Assessore del quale, tra l altro, condivido l intervento. Il gioco d azzardo, appunto, è una grave dipendenza. Nelle finalità dell articolato diciamo che questo progetto di legge è volto a contenere l impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco d azzardo lecito, sulla sicurezza urbana, sulla viabilità, sull inquinamento acustico, sul governo del territorio. Noi aggiungiamo che non bisogna neanche dimenticare le ricadute sociali e sanitarie. Tutto questo, quindi - che viene condiviso in premessa da parte nostra, ma credo da parte di tutti, perché è sottoscritto da tutti - è una piaga sociale e ci domandiamo come mai, come ha detto l Assessore, a Roma le cose, invece, vengano viste in maniera diversa. Ci domandiamo come mai. Io ho sentito degli interventi dei miei Colleghi, sia del PdL, sia del PD meno L, insomma, che hanno fatto dei bellissimi interventi, pieni di emotività, e poi ci domandiamo il perché a Roma non si vada esattamente nella stessa direzione. L ha ricordato l Assessore, quindi non lo ricordiamo noi, di quest agevolazione sulle imposte che è stata data a Roma. Si parlava di 90 miliardi e si è deciso di chiudere un occhio, per tutelare queste lobby del gioco d azzardo. Non ultimo, nel decreto dell IMU è stato inserito un ulteriore sconto del 5 per cento su queste sanzioni. A noi questa sembra una cosa ridicola. Quindi mi auguro che i miei Colleghi, che hanno parlato prima di me e che hanno le rappresentanze a Roma, possano fare le stesse pressioni e mettano lo stesso impegno che mettono qua, per fare i titoloni sui giornali su questa tematica, per andare a lottare a Roma, affinché si smetta di fare queste cose ridicole. Al contempo, abbiamo condiviso, in gruppo di lavoro, con l Assessore, la scelta di osare. La Regione Lombardia sta andando, con questo progetto di legge, a lavorare su competenze che, probabilmente, non le spettano, competenze che sono discutibili, è un problema che abbiamo affrontato, quindi quando arriveranno i ricorsi siamo già tutti consapevoli di questi rischi, però la scelta è stata fatta proprio perché bisogna dare un segnale forte. Abbiamo sentito parlare, nelle audizioni, di rischi anche legati all antiriciclaggio, si parla di... criminalità, scusate, cercavo un termine fine, e quindi credo sia dovere da parte di tutti intervenire, affinché queste cose cessino. Credo che sia un provvedimento che andrà approvato all unanimità. Gli emendamenti li abbiamo presentati per migliorare, per rendere più corretta l interpretazione, perché, appunto, ieri nel gruppo di lavoro si parlava di rischi connessi ad alcune interpretazioni sul tipo di macchinette, quindi sicuramente noi andremo a votare favorevolmente. Però, per favore, cerchiamo di essere coerenti, perché a Roma gli unici coerenti - e mi duole dirlo - siamo stati noi e le forze minori, come, appunto, Fratelli d Italia o la Lega, mentre le forze che sono più rappresentate in Italia, e che sono rappresentate molto anche in questo Consiglio, hanno due facce. Allora, noi chiediamo di smetterla di essere sui territori eroi della popolazione e poi a Roma fare gli statisti, ed essere coerenti nelle scelte e dire: se una cosa ha questi impatti negativi in non capiamo perché a Roma bisogna fare cose totalmente diverse. Quindi, per favore, vi chiediamo, come al solito, un minimo di decenza nel rispetto dei cittadini.

19 15 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Malvezzi. Ne ha facoltà. Il Consigliere Malvezzi non è in aula. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Borghetti. Ne ha facoltà. BORGHETTI Carlo I numeri del fenomeno di cui stiamo discutendo sono già stati ampiamente ricordati da coloro che sono intervenuti prima di me, quindi non ci ritorno. Pure l importanza dell atto che stiamo per approvare è stata adeguatamente sottolineata. Io mi permetto di segnalare due punti in particolare, che ritengo altrettanto significativi, quanti altri già toccati. In particolare ciò che riguarda l articolo 6, cioè i compiti delle ASL, per i quali, tra l altro, la competenza è acclarata. Qui, certamente, può e deve fare senza tema di essere smentita da qualunque tipo di ricorso, quindi su questo pongo l attenzione, perché di questa legge, forse, è uno dei punti più forti che possiamo vantare, se sarà messo effettivamente in pratica quanto questo articolo 6 chiede. E cioè: potenziare il livello di prevenzione. Mi rivolgo in particolare a chi sta nei banchi della Giunta, ovviamente, all Assessore Mantovani e all Assessore Cantù, che sono gli Assessori che da questo punto di vista sono più coinvolti nelle politiche di. Ma anche noi, Consiglio, abbiamo un dovere di attenzione in questo senso, in tutti gli atti di programmazione, e cioè prevenzione anche rispetto a questo fenomeno. Poco serve, o meglio, serve curare ma, come sempre ci diciamo, più ancora è importante prevenire. È un aspetto che riguarda anche le attività delle nostre ASL. Per questo, bisogna che i Dipartimenti delle dipendenze, tutti i servizi - come si dice nella legge - multidisciplinari accreditati, in accordo con i consultori familiari, svolgano un attività preventiva, che, come bene dice la legge, inizia con un attività di accoglienza di coloro che manifestano problematiche in questo senso, e poi bisogna sviluppare anche una vera e propria attività di valutazione diagnostica, perché ancora non è facile identificare quale sia il livello che può essere considerato di ludopatia, patologico, di malattia. E poi, dopo, c è tutto quello che viene in seguito, ahimè, alla diagnosi di ludopatia, che parte con la presa in carico e quindi, poi, con la cura e il reinserimento delle persone affette dal cosiddetto GAP. Non ultimo, il sostegno ai familiari. Perché uno dei drammi di questo tipo di patologia è che, fatalmente, ne viene coinvolto l intero nucleo familiare. Direi di più: è una cosa che va ben al di là del problema personale, per arrivare, poi, a diventare un problema della comunità. In questo senso le ASL hanno una grande competenza ed un grande ruolo, su cui, ripeto, nulla può essere detto in merito alla competenza. Questo lo possiamo fare, si tratta di avere la volontà politica di metterci le risorse adeguate. E tutto questo in un momento in cui stiamo ripensando, mi sembra di capire, il nostro Sistema Sanitario Regionale, e abbiamo, quindi, l occasione propizia, immediata, di mettere in questo riordino della sanità lombarda anche questo capitolo, in mezzo a tanti altri importanti capitoli che dovremo rivedere. Velocemente, la seconda sottolineatura riguarda la clausola valutativa a cui tengo, per ovvi motivi, anche per il lavoro che facciamo con il Comitato paritetico. La ritengo importante perché, se effettivamente messa in atto e rispettata, per i compiti che affida alla Giunta e al Consiglio, ci permetterà nel breve e nel medio periodo di capire l efficacia di quanto noi oggi stiamo legiferando. È importante per

20 16 apportare, eventualmente, i correttivi necessari. Non la sto ad illustrare, credo che tutti abbiano potuto vedere quanto sia articolata. Credo che sia doveroso per noi, come Consiglio, lavorare anche in questa direzione, cioè nel senso della verifica dell efficacia degli atti. Questa è un occasione preziosa su una materia così delicata. Quindi, anche qui, richiamo l attenzione del Consiglio e della Giunta, poi, alla messa in pratica di una clausola così importante, che è stata approvata all unanimità in Commissione. Attuando quanto prevede l articolo 68 del Regolamento, che dà al Presidente la facoltà di riprogrammare gli interventi dei Consiglieri che non sono in aula, la parola al Consigliere Malvezzi. MALVEZZI Salvatore Carlo Mi scuso anche con i Colleghi. Oggi è una giornata importante per questo Consiglio e, penso, per i nostri cittadini. Dico questo perché il traguardo che abbiamo raggiunto oggi è un traguardo importante, frutto di una lettura attenta dei bisogni e delle problematiche che i nostri cittadini stanno vivendo, ponendo in atto una legge, una proposta, una risposta a quei bisogni, che tenga conto, in realtà, delle esigenze di tutti. Questo è il compito della politica, cioè quello di comprendere i bisogni dei cittadini e, nello stesso tempo, trovare soluzioni che valorizzino anche il ruolo di tutti. E devo dire che questa legge è un punto di equilibrio importante, perché, certamente, si indirizza verso le persone che sono affette da questa patologia, ma ha in sé, anche, una preoccupazione educativa che, a mio giudizio, è uno degli elementi qualificanti di questa legge, perché ritengo - questo è un mio personale pensiero - che il punto di grave sofferenza che la nostra società, anche lombarda, sta vivendo è una grave crisi di natura educativa, che colpisce non solo i giovani, ma anche generazioni di persone più adulte. Da questo punto di vista devo dire che, un altro aspetto che caratterizza positivamente questa legge è che si ridà protagonismo alle amministrazioni comunali, che fino ad oggi hanno dovuto subire passivamente le azioni, anche, di operatori, che si sono mossi con assoluta libertà sui propri territori. Io ricordo, da amministratore locale del Comune di Cremona, i tentativi di porre in atto azioni, misure e atti amministrativi per limitare, in qualche modo, gli effetti negativi di quest attività rispetto alle giovani generazioni e la difficoltà che gli uffici legali ci segnalavano, proprio per l assenza di una normativa di riferimento, che desse autonomia e autorevolezza ai Comuni per poter agire in questa direzione. Ricordo alcuni casi, anche spiacevoli, di amministratori che, mossi da buona volontà e dal desiderio di tutelare i propri cittadini, in passato hanno emesso ordinanze che non solo sono state annullate, ma questi stessi primi cittadini sono stati costretti anche a rispondere, dal punto di vista patrimoniale, a richieste di risarcimenti di danni, anche molto significativi. Oggi anche i Comuni ritornano a diventare protagonisti di un azione disciplinare all interno dei propri territori e questo è un fatto assolutamente importante. L altro aspetto riguarda gli esercenti. Molti dei protagonisti di queste attività sono persone che

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