REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA GESTIONE DEI BENI MOBILI PLURIENNALI AD USO ISTITUZIONALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA GESTIONE DEI BENI MOBILI PLURIENNALI AD USO ISTITUZIONALE"

Transcript

1 CONCLUSIVA REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA GESTIONE DEI BENI MOBILI PLURIENNALI AD USO ISTITUZIONALE ART. 1 Oggetto del regolamento Il presente regolamento disciplina le attività relative alla gestione e all inventario dei beni mobili - pluriennali, materiali ed immateriali, ad uso istituzionale dell Azienda USL di Ravenna, in base alla Deliberazione della Giunta Regionale n del 28 giugno 1988, avente ad oggetto Atto di indirizzo e coordinamento sull adozione da parte delle UU.SS.LL. di un regolamento per la gestione delle attrezzature sanitarie, tecnico economali e dell inventario dei beni mobili e successive modifiche ed integrazioni. ART. 2 Campo di applicazione Il presente regolamento si applica alle attività: tecniche, amministrative e contabili, relative alla gestione dei beni mobili pluriennali (immobilizzazioni materiali e immateriali), sia di proprietà dell Azienda U.S.L. (ubicati presso l Azienda medesima o presso terzi) che detenuti a qualsiasi titolo, dal momento del ricevimento alla relativa dismissione, nelle seguenti fasi: a) ricevimento, classificazione, etichettatura e consegna al destinatario; b) installazione e collaudo dei beni c) assegnazione al responsabile incaricato ( Consegnatario ); d) annotazione nel Registro dei beni mobili pluriennali; e) trasferimenti di ubicazione; f) dismissioni/fuori uso/vendite/permute. ART. 3 Riferimenti Legislativi e Regolamentari Legge Regionale 29 marzo 1980, n.22: Norme per l utilizzazione e la gestione del patrimonio e la disciplina della contabilità nell Unità Sanitaria Locale e successive modifiche ed integrazioni Pag. 1 di 16

2 Legge Regionale 20 dicembre 1994, n. 50: Norme in materia di programmazione, contabilità, contratti e controllo delle Aziende Unità Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere e successive modifiche ed integrazioni. Regolamento Regionale 27 dicembre 1995, n. 61 Regolamento regionale di contabilità economica. (fo n.61 concernente Regolamento regionale di contabilità economica. Prima parte del complessivo Regolamento di cui all art.21 della L.R. 20 dicembre 1994 n.50 e successive modifiche ed integrazioni) Legge Regionale 24 giugno 2002, n. 12 Interventi regionali per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e i Paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace Codice Civile. ART. 4 Beni mobili oggetto del Regolamento Sono soggetti alle disposizioni contenute nel presente regolamento i seguenti beni: Attrezzature Sanitarie Attrezzature Informatiche, Audiovisivi e Attrezzature d Ufficio Attrezzature di Lavanderia e Guardaroba Mezzi di trasporto Attrezzature per Cucina Mobili e Arredi Attrezzature per officina Beni Economali Beni di Interesse Storico/Artistico Software applicativi Manutenzioni incrementative su beni di terzi Altri beni immateriali Provenienza (titolo giuridico di acquisizione o possesso): Sono soggetti all iscrizione nel registro dei beni mobili pluriennali sia i beni acquisiti in proprietà (a titolo oneroso o in donazione) sia i beni di terzi, utilizzati e/o detenuti a titolo di: noleggio, leasing, comodato, service. Per differenziare i beni derivanti dalle diverse tipologie contrattuali, viene utilizzata la seguente codifica alfabetica: A = Acquisto D = Donazione L = Locazione/Noleggio N = Leasing C = Comodato U = Enti X = Altro Titolo (es. Sconto Merce, ecc.) R = Riscatto S = Service Pag. 2 di 16

3 T = Terzi (beni presso terzi). ART. 5 Caratteristiche dei beni da inventariare I beni sopra elencati devono presentare contemporaneamente le seguenti caratteristiche: - durata presunta di utilizzo superiore a 12 mesi; - possibilità di identificazione mediante applicazione di idoneo contrassegno; - costo d acquisizione (così come individuato al successivo Art.12) superiore a.200,00. In deroga ai punti sopraindividuati, sono sempre da assoggettare ad inventariazione: le attrezzature sanitarie, informatiche, economali (per lavanderia, guardaroba, cucina, officina) se soggette a manutenzione programmabile e/o ciclica e suscettibili all utilizzo di materiale di consumo, oggetto di programmazione economica. ART. 6 Schede tecniche informatizzate I beni mobili, soggetti ad iscrizione nel registro dei beni pluriennali, sono rilevati e descritti attraverso schede tecniche informatizzate contenenti i seguenti elementi: - numero d inventario; - descrizione del bene; - codifica CIVAB (classe regionale, produttore, modello) - codifica CND; - CdC o unità operativa di allocazione; - ambito di ubicazione; - fornitore; - provenienza (vedi art.4); - stato di conservazione; - matricola; - data di scadenza della garanzia; - numero e data dell ordine; - numero e data della bolla di consegna; - numero e data della fattura; - numero e data della delibera o determinazione; - data dell eventuale collaudo; - costo d acquisto - anni/aliquota di ammortamento; - quota annua di ammortamento; - fondo di ammortamento - valore contabile/residuo; - conto di contabilità generale; - fonte di finanziamento - causa e data di fuori uso. Pag. 3 di 16

4 ART. 7 Accessori, Componenti e Sistemi Gli accessori, acquisiti unitamente al bene principale, sono registrati nella scheda del bene come componenti, indicando il costo complessivo del bene principale e del relativo componente. Gli accessori, acquisiti successivamente, ad integrazione di un bene esistente, sono registrati come accessori con apposita numerazione e con numero progressivo, quindi collegati al numero di inventario del bene principale. I sistemi sono aggregazioni di beni inventariati singolarmente che forniscono la loro utilità congiuntamente. Nel sistema viene individuato il bene principale (padre) a cui vengono collegati i beni secondari (figli). ART. 8 Manutenzioni incrementative Le manutenzioni incrementative riguardano i costi sostenuti per ampliamento, ammodernamento, miglioramento degli elementi strutturali di una immobilizzazione, che si traducono in un aumento significativo e tangibile della capacità o produttiva e/o di sicurezza e/o di vita utili. Qualora nessuno di questi requisiti esposti caratterizzino l intervento di manutenzione, i relativi costi andranno imputati interamente al conto economico dell esercizio in cui sono sostenuti (manutenzione ordinaria). I costi di manutenzione incrementativa su beni di proprietà vanno registrati con scheda collegata al bene principale. Qualora le manutenzioni incrementative abbiano oggetto beni non di proprietà dell Azienda (es. beni in comodato), dette manutenzioni, e laddove ne sussistano i presupposti, andranno rilevate tra le altre immobilizzazioni immateriali. ART. 9 Opere d Arte, Beni di Interesse Storico, Artistico, Culturale, Naturale Le Opere d Arte e i beni di interesse Storico, Artistico, Culturale e Naturale e le loro annessioni e pertinenze, vengono registrati in inventario al valore di stima e contraddistinti con apposita classificazione e numerazione. Eventuali manutenzioni a carattere conservativo si rilevano a costo nell esercizio. Tali beni non sono soggetti ad ammortamento. ART. 10 Beni di terzi I beni in possesso dell Azienda in virtù di contratti di: Comodato - Noleggio - Leasing Service, vengono inseriti nel Registro dei beni mobili pluriennali, non assoggettati ad ammortamento, indicando per ciascuno il valore commerciale. Detto valore Pag. 4 di 16

5 servirà per l iscrizione fra i conti d ordine dello stato patrimoniale del bilancio d esercizio. Sono contraddistinti con etichette eventualmente diverse, rispetto a quelle utilizzate per i beni di proprietà, al fine di permetterne l immediata evidenziazione. Se il bene viene successivamente riscattato, l Ufficio Inventario provvede alla registrazione dell avvenuta acquisizione in proprietà, attribuisce il valore di riscatto e inserisce i dati necessari per l ammortamento in base alla classe di appartenenza. ART. 11 Beni di proprietà ubicati presso terzi I beni di proprietà dell Azienda USL, concessi in comodato a terzi (utenti, farmacie esterne, enti, ecc.), seguono i criteri generali di inventariazione e di ammortamento e sono identificabili attraverso il campo provenienza. Il valore di detti beni servirà per l iscrizione fra i conti d ordine dello stato patrimoniale del bilancio d esercizio. ART. 12 Valutazione dei beni I beni vengono rilevati al costo di acquisto, costituito dal prezzo di acquisto comprensivo di I.V.A., nonché dai costi accessori (spese di trasporto, imballaggio, installazione, collaudo, ecc ), di diretta imputazione, esclusi gli eventuali oneri finanziari eventualmente sostenuti per l acquisizione ed al netto di eventuali sconti commerciali, secondo quanto previsto dalla prassi contabile. Il costo dei beni acquisiti successivamente, ad integrazione di un bene precedentemente inventariato, accessori, viene registrato con scheda collegata al bene principale. I beni acquisiti a titolo di donazione (o ad altro titolo gratuito: es. sconto merce) vengono rilevati al valore di mercato, da indicarsi nell atto formale di accettazione della donazione. Ai beni acquisiti a titolo di riscatto per fine locazione o leasing o acquisiti al termine di un contratto di comodato o di service è attribuito il corrispondente valore di riscatto, come risultante dalla fattura che ne trasferisce la proprietà (se il valore di riscatto è 0 (zero) si attribuisce valore 0 (zero). Ai beni prodotti in economia viene attribuito il valore corrispondente ai costi di produzione sostenuti o, in mancanza di una specifica contabilità industriale, al valore normale di mercato. Ai beni rinvenuti in Azienda e non presenti in inventario, verrà attribuito un valore di stima, sentito il servizio utilizzatore, ai fini della loro inventariazione. A fine esercizio, l Ufficio Inventario verifica con l U.O. Bilancio la corrispondenza con i dati contabili del costo storico e del relativo fondo ammortamento dei beni inventariati, suddivisi per Classe merceologica e Conto Co.ge. Pag. 5 di 16

6 ART. 13 Vendite/Permute Il contratto ha per oggetto la cessione per il trasferimento della proprietà di immobilizzazioni materiali da un contraente all altro. La vendita/permuta di una immobilizzazione materiale va effettuata sulla base dei valori di mercato dei beni ceduti o permutati. L Ufficio Inventario effettua la dismissione del bene ceduto o permutato, sulla base del documento di trasporto debitamente compilato, con causale vendita o permuta e comunica all U.O. Bilancio la data di avvenuta cessione unitamente ai valori di inventario dei beni ceduti o permutati (costo storico - fondo d ammortamento - eventuali contributi in conto capitale valore residuo). Sarà cura dell U.O. Bilancio/Ufficio Inventario procedere all emissione del regolare documento fiscale (nota di addebito fuori campo iva). ART. 14 Ammortamenti L ammortamento è la procedura di riparto sistematico di un costo pluriennale. La quota di ammortamento indica la parte di costo pluriennale avente competenza economica nell esercizio. Le quote di ammortamento dell esercizio vengono calcolate sui beni di proprietà dell azienda, sugli accessori e sulle manutenzioni incrementative ad eccezione delle opere d arte e dei beni di interesse storico, artistico, culturale e naturale, applicando le aliquote determinate sulla base della vita utile definita per ciascuna categoria di beni dal Regolamento Regionale di contabilità e precisamente: - Attrezzature Sanitarie anni 8 - Attrezzature Informatiche Audiovisivi e Attrezzature d Ufficio anni 5 - Software/ Licenze d uso anni 5 - Attrezzature di Lavanderia e Guardaroba anni 8 - Mezzi di trasporto anni 4 - Attrezzature per cucina anni 8 - Mobili ed Arredi anni 10 - Attrezzature per officina anni 8 - Beni Economali anni 8 Per tutti i beni oggetto di inventariazione, il cui costo è inferiore a.516,46, l ammortamento dovrà avvenire integralmente nell esercizio di acquisizione. Le manutenzioni incrementative sui beni, di cui all art.10, vanno inscritte e contabilizzate fra le immobilizzazioni immateriali dell Azienda e si ammortizzano secondo la durata del contratto e se non determinata/determinabile in un periodo comunque non superiore ai 5 anni. Per gli accessori e le manutenzioni incrementative su beni di proprietà, l ammortamento è calcolato come segue: Pag. 6 di 16

7 - il costo per gli accessori e/o le manutenzioni incrementative registrato con scheda collegata al bene principale, il relativo ammortamento seguirà i criteri di cui sopra, ma con vita autonoma, con la precisazione che dovrà terminare contemporaneamente al bene principale, in caso di fuori uso di quest ultimo. L ammortamento decorre da quando il bene è disponibile e pronto all uso; tale data coincide: per i beni soggetti a collaudo con la data del collaudo e per i restanti beni con la data della consegna (documento di trasporto) in Azienda; l ammortamento si interrompe alla data del Fuori uso o dell alienazione. Per i beni inutilizzati non si interrompe il calcolo dell ammortamento e le relative quote vengono imputate, nell ambito del sistema di contabilità analitica, ai costi generali aziendali fino a loro nuova eventuale destinazione a centro di costo aziendale. L ammortamento dei beni durevoli acquisiti con un contributo in conto capitale/donazione sarà sottoposto a procedura di sterilizzazione. Questa procedura permette l accredito graduale al Valore della Produzione del conto economico, del relativo contributo in base al piano di ammortamento del bene. ART. 15 Individuazione dei Consegnatari dei beni mobili I consegnatari dei beni mobili per ogni Unità Operativa/Servizio/Ufficio coincidono con i Dirigenti Responsabili di struttura complessa e/o di struttura semplice che potranno comunque avvalersi di un proprio collaboratore cui delegare tutte le attività operative/burocratico-amministrative di cui all art. 16 del presente regolamento. Sarà possibile individuare un Consegnatario dei beni anche per aggregazioni di più Unità Operative/Servizi/Uffici. Anche nella ipotesi in cui il consegnatario si avvalga di un proprio collaboratore per l esercizio delle funzioni operative/burocratico-amministrative la responsabilità sull esatta osservanza del regolamento rimane ferma in capo allo stesso, così come individuato al comma 1. I Consegnatari provvedono: ART. 16 Compiti dei Consegnatari dei beni mobili 1. alla firma del verbale di consegna/presa in carico ; alla trasmissione dei documenti all Ufficio Inventario; 2. all applicazione delle etichette d inventario in caso di necessità (l Ufficio inventario trasmette il verbale di consegna/presa in carico unitamente all etichetta di inventario da applicare al bene). 3. alla vigilanza sulla conservazione e gestione di tutti i beni assegnati per l esercizio delle attività istituzionali, nonché sul loro regolare e corretto uso; 4. alla vigilanza sull utilizzazione delle attrezzature sanitarie solo ad esito positivo del collaudo; Pag. 7 di 16

8 5. alla comunicazione di eventuali distacchi, manomissioni o deterioramenti di etichette; 6. alla compilazione e sottoscrizione da parte del cedente e ricevente dell apposito Modulo per il trasferimento interno dei beni mobili da un CdC o Ubicazione ad un altro, ed all invio di una copia all Ufficio Inventario; 7. all inoltro di denuncia alle Autorità di Pubblica Sicurezza competenti in caso di furti o smarrimenti; 8. alla trasmissione di copia della denuncia di furto o smarrimento all U.O. Affari Legali ed Assicurazioni per le eventuali implicazioni di tipo assicurativo; 9. alla compilazione del Modulo per la proposta di beni inutilizzati e di fuori uso per quanto di competenza (in caso di furto allegare copia della denuncia); 10. alle ricognizioni fisiche annuali dei beni in carico e alla verifica della corrispondenza con le stampe predisposte dall Ufficio Inventario, che dovranno essere restituite debitamente sottoscritte con le annotazioni di eventuali discordanze. 11. alla segnalazione al Servizio Fisica Sanitaria dei mancati ritrovamenti delle apparecchiature biomedicali e/o dei danni occorsi agli stessi, precisando le circostanze che hanno determinato l evento e le relative responsabilità. ART. 17 Individuazione dei compiti delle Unità Operative trasversali preposte alla gestione dei beni mobili Servizio Fisica Sanitaria 1) firma il documento di trasporto nel caso in cui la consegna dell attrezzatura venga effettuata presso il Servizio Fisica Sanitaria; 2) collauda le attrezzature biomedicali, secondo le modalità previste dalla propria procedura di servizio P06 Collaudo d accettazione Attrezzature e provvedendo all applicazione dell etichetta inventariale ricevuta dall ufficio Inventario; 3) determina i sistemi di aggregazione dei beni; 4) individua la codifica CIVAB, CND (qualora non indicata dalla ditta fornitrice) e la corretta Ubicazione/Centro di costo delle attrezzature; 5) allega il documento di avvenuto collaudo alla fattura ed al documento di trasporto ed invia il tutto all Ufficio Ordini. 6) invia all ufficio Inventario l elenco delle manutenzioni incrementative, corredato delle relative fatture; 7) esprime parere obbligatorio sulla proposta per i beni Inutilizzati/Fuori uso; 8) si confronta con l ufficio Inventario: annualmente in relazione alla dotazione delle attrezzature elettromedicali, regolarmente per comunicare le eventuali variazioni di dati (es. CIVAB, CdC, ecc.) in modo da avere un costante allineamento dei dati stessi; 9) trasmette, secondo le scadenze prestabilite, all Osservatorio Tecnologie Sanitarie della Regione i dati inerenti le apparecchiature biomediche, secondo le disposizioni regionali. Servizio per la Progettazione e Gestione dei Servizi Informatici e di Rete Pag. 8 di 16

9 1) individua la corretta Ubicazione delle attrezzature informatiche; 2) installa le attrezzature informatiche; 3) esprime parere obbligatorio sulla proposta per i beni Inutilizzati/Fuori uso. U.O. ACQUISTI E LOGISTICA Magazzino economale 1) firma il documento di trasporto del materiale che gli viene recapitato; 2) invia la merce ricevuta ai centri di costo destinatari, compilando apposito bollettino di trasferimento merce (attrezzature informatiche e beni vari di piccole dimensioni); 3) trasmette all ufficio Ordini i due documenti sopra indicati; Ufficio Ordini economale 1) invia all ufficio Inventario: ordine, fattura, documento di trasporto, collaudo, e/o dichiarazione di conformità. Ufficio Gare 1) predispone gli atti amministrativi, per le dismissione relative alle tipologie indicate all art.21 p.1 e 2, indicando per ogni cespite, il numero di inventario, conto di appartenenza e relativo valore residuo. Ufficio Inventario 1) registra tutti i beni patrimoniali acquisiti e le manutenzioni incrementative (indicate dal Servizio Fisica Sanitaria) appone il timbro inventariale e restituisce all ufficio Ordini per tutta la documentazione ricevuta; 2) trasmette il verbale di presa in carico del bene registrato in inventario, con le relative etichette inventariali ai consegnatari dei centri di costo destinatari, affinchè provvedano all applicazione dell etichetta del bene ricevuto e alla sottoscrizione del verbale per poi restituirne copia all ufficio Inventario; 3) registra le variazioni di ubicazione/centro di costo; 4) predispone gli atti amministrativi, per le dismissione relative alle tipologie indicate all art.21 p.3 e 4, indicando per ogni cespite: numero di inventario, conto di appartenenza, valore di carico, valore ammortizzato, valore residuo, causale dismissione, provenienza, centro di costo e ubicazione; 5) cancellazione dall inventario dei beni deliberati in fuori uso/cessione/vendita; 6) predispone ed aggiorna l elenco dei beni inutilizzati, pubblicato sul portale intranet aziendale; 7) predispone ed aggiorna gli elenchi dei beni dichiarati in fuori uso, ubicati presso i preposti depositi aziendali, in attesa di essere ceduti ad Associazioni umanitarie/venduti/rottamati; 8) predispone in collaborazione con il Servizio Bilancio e P.F, per le chiusure contabili, i totali degli importi relativi alle fatture registrate in contabilità generale, suddividendoli per conto economico patrimoniale, inoltre comunica il valore dei beni non soggetti a fatturazione (es. sconto merce, donazione ecc..). 9) trasmette annualmente gli elenchi dei beni, ai relativi Consegnatari, per le ricognizioni di competenza e aggiorna in Inventario le variazioni ricevute; Pag. 9 di 16

10 10) si confronta annualmente con il Servizio fisica Sanitaria in relazione alla dotazione delle attrezzature elettromedicali; 11) effettua occasionali ricognizioni di inventario, al fine di verificare la coerenza tra i dati registrati e la dotazione fisica. ART. 18 Cronologia delle attività per la presa in carico dei beni mobili pluriennali La procedura di presa in carico dei beni mobili pluriennali di cui al presente regolamento prevede le seguenti attività: 1. ricevimento fisico del bene; 2. controllo del Documento di Trasporto e firma leggibile; 3. carico di magazzino; 4. predisposizione del Verbale di Consegna; 5. collaudo delle attrezzature; 6. etichettatura; 7. firma del verbale di consegna e contestuale presa in carico da parte del Consegnatario Responsabile; 8. disponibilità all uso; 9. inserimento della scheda informatizzata per l aggiornamento del Registro dei Beni Mobili Pluriennali, come da art.6 del presente regolamento. ART. 19 Trasferimento dei beni mobili Al fine della corretta tenuta del Registro dei Beni Mobili Pluriennali e della regolare imputazione dei costi di ammortamento ai Centri di Costo, ogni variazione della ubicazione dei cespiti, a seguito di trasferimento, deve essere comunicata all Ufficio Inventario. Il trasferimento di beni, anche se temporaneo, da una Unità Operativa ad un altra deve essere comunicato all Ufficio Inventario da parte del Consegnatario che cede il bene, segnalando il numero di inventario e il Centro di Costo destinatario su apposita modulistica. ART. 20 Beni inutilizzati I Consegnatari, periodicamente, valutano lo stato d uso dei beni a loro assegnati e, qualora i medesimi risultino inutilizzati, predispongono e trasmettono alle Unità Operative trasversali la proposta di ritiro per inutilizzo su apposita modulistica, indicando il numero di inventario, la descrizione dei beni ed il cdc/ubicazione (Modulo per Beni Mobili Inutilizzati/Fuori Uso).. Sarà cura delle Unità Operative trasversali, preposte alla gestione dei beni mobili indicate nell art. 17 del presente regolamento, esprimere parere obbligatorio per confermare la proposta di ritiro e valutare l eventuale riutilizzo presso altre Unità Operative aziendali. Pag. 10 di 16

11 In attesa di essere riutilizzati presso altri Servizi/Reparti, tali beni vengono ritirati e collocati nei depositi aziendali. Sarà cura dell Ufficio Inventario, coadiuvato dai Responsabili delle U.O. Trasversali, tenere l elenco aggiornato degli stessi e provvedere alla sua divulgazione presso i Responsabili delle U.O. Aziendali, anche tramite il suo eventuale inserimento sul sito web aziendale. I Responsabili delle Unità Operative per richiedere un bene mobile inutilizzato dovranno: 1. Inoltrare richiesta all Unità Operativa Acquisti e Logistica Ufficio Inventario, utilizzando l apposita modulistica; 2. Compilare il Modulo per Movimento interno di bene inventariato per la variazione del C.d.C. ed inviarlo all Ufficio Inventario. In caso di mancato riutilizzo, periodicamente, e comunque almeno una volta l anno, le U.O. Trasversali possono proporre di mettere in fuori uso i beni inutilizzati (ognuna per i beni di propria competenza). ART. 21 Fuori uso I Consegnatari, periodicamente, valutano lo stato di conservazione dei beni a loro assegnati e, in caso di beni obsoleti o vetusti, predispongono e trasmettono alle Unità Operative trasversali la proposta di ritiro per fuori uso su apposita modulistica, indicando il numero di inventario, descrizione dei beni e di cdc/ubicazione, eventuale causale di dismissione (Modulo per Beni Mobili Inutilizzati/Fuori Uso). Sarà cura delle Unità Operative trasversali preposte alla gestione dei beni mobili, indicate all art. 17 del presente regolamento, valutare lo stato di conservazione e sicurezza dei beni ed esprimere parere obbligatorio per confermare il fuori uso o per eseguire interventi manutentivi al fine del riutilizzo presso altre Unità Operative aziendali. Tipologie di Cessione dei beni fuori uso : 1. vendita (predisposizione dell atto formale di fuori uso-vendita da parte dell U.O. Acquisti e Logistica); 2. ritiro da parte della ditta aggiudicataria della nuova fornitura (qualora sia previsto nelle condizioni di gara); 3. cessione gratuita alle Organizzazioni Umanitarie senza fini di lucro, che ne facciano richiesta in base alla normativa di riferimento (opzione da specificare nel Modulo per Beni Mobili Inutilizzati/Fuori Uso )- vedasi successivo art.22); 4. raccolta, trasporto e smaltimento da parte di Ditte autorizzate ai sensi della normativa vigente per la tutela dell ambiente (rottamazione/smaltimento). L Ufficio Inventario predispone e mantiene aggiornati gli elenchi dei beni fuori uso che hanno acquisito tutte le autorizzazioni. Pag. 11 di 16

12 Per i cespiti acquisiti a titolo di comodato deve essere comunicato al comodante l inutilizzo dei beni e contestualmente la richiesta di ritiro dei medesimi o l autorizzazione alla rottamazione. Trascorso il termine di quindici giorni dalla comunicazione i beni vengono inseriti negli elenchi di fuori uso per la relativa cessione. Si procederà ad asportare le etichette di inventario dai beni fuori uso. Dovrà pervenire all Ufficio Inventario il documento che attesti l avvenuta cessione dei beni per i punti 1 e 2 sopra-citati (comunicazione da parte dell Ufficio che ha adottato l atto amministrativo e/o documento di trasporto). L ufficio Inventario provvede alla predisposizione dell atto amministrativo per la messa in fuori uso dei beni mobili relativamente alle tipologie di cessione per i punti 3 e 4 sopraindicati; l Ufficio Inventario provvede, inoltre, alla cancellazione dei beni dichiarati fuori uso al fine dell aggiornamento del Registro dei Beni mobili Pluriennali. In tutti i casi sopraindicati dovranno essere comunicati all U.O. Bilancio tutti i dati contabili necessari alle conseguenti operazioni contabili e/o di addebito/fatturazione. Art. 22 Cessione gratuita a soggetti della Cooperazione Internazionale Il comportamento dell Azienda USL si conformerà al dettato dell art.6 comma 3 della Legge Regionale n.12 del 24 giugno 2002 la Regione favorisce la cessione gratuita ai soggetti di cui all art. 4 comma 1 lett. a) (gli enti locali, le organizzazioni non governative ONG, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale ONLUS le organizzazioni di volontariato e cooperative sociali e le associazioni di promozione sociale che prevedano nello statuto attività di cooperazione e solidarietà internazionale e le loro forme associative), per iniziative di carattere umanitario e di cooperazione, dei beni mobili propri, delle aziende sanitarie e degli enti dipendenti della Regione, non più destinati a finalità pubbliche e cancellati dai rispettivi inventari e successive modificazioni ed integrazioni. I beni dichiarati fuori uso, e destinati alla cessione ad Organizzazioni Umanitarie dovranno essere indicati in apposito elenco aziendale, predisposto dall Ufficio Inventario Beni Mobili ed allegato all atto formale di fuori uso predisposto ai sensi dell art 21 del presente Regolamento. I beni dichiarati fuori uso, e destinati alla cessione ad Organizzazioni Umanitarie dovranno essere indicati in apposito elenco aziendale, predisposto dall Ufficio Inventario (con specifica individuazione del bene, n. di inventario, data di fabbricazione e/o data di consegna, deposito/ U.O. di ubicazione), eventualmente inserito sul sito web Aziendale e/o di AVR, e costantemente aggiornato. In caso di alienazione di attrezzature assoggettate a marcatura CE, si deve procedere come segue: Cessione nell ambito CEE: in questo caso le attrezzature devono essere a Pag. 12 di 16

13 norma (cioè devono rispondere alla normativa vigente all atto dell acquisto). Non è di fatto consentito alienare dispositivi medici privi della marcatura CE. Cessione fuori dell ambito CEE: in questo caso è possibile alienare attrezzature prive di marcatura CE o non adeguate alla norma Europea perchè siano corredate da una dichiarazione che indichi i motivi per i quali l attrezzatura non è rispondente alle norme europee. Le organizzazioni interessate potranno presentare le loro richieste all U.O. Acquisti e Logistica indicando: - le specifiche finalità di carattere umanitario e di cooperazione; - il luogo di destinazione dei beni. Qualora venissero presentate più richieste per gli stessi beni, per l individuazione dell Organizzazione sarà adottato il criterio cronologico, cioè l ordine d arrivo delle singole richieste, tenuto conto che suddetta modalità sarà comunque temperata dal principio di rotazione tra le Organizzazioni richiedenti. Sarà possibile procedere all individuazione delle Organizzazioni Umanitarie anche attraverso l intermediazione della Regione, con l invio dell elenco dei beni fuori uso al Servizio Politiche Europee e Relazioni Internazionali, che provvederà a divulgare suddetto elenco ai soggetti della cooperazione internazionale operanti sul territorio dell Emilia Romagna e a metterli in contatto con l AUSL, in caso di inoltro di richieste dei beni dimessi. Una volta individuata l Organizzazione Umanitaria, nel rispetto di quanto sopra esposto, si predispone l atto amministrativo di cancellazione dal Registro dei beni mobili pluriennali e di cessione dei beni medesimi alla Organizzazione stessa. Le Organizzazioni ad avvenuta consegna al beneficiario dovranno inviare documentazione attestante l avvenuta consegna dei beni, es.: fotocopia del documento di trasporto (o equivalente)/ atto di donazione / comunicazione attestante l avvenuta consegna dei beni. I beni presenti nell elenco pubblicato sul sito web Aziendale e/o AVR, periodicamente, potranno essere definitivamente smaltiti/rottamati.. ART. 23 Furti e Smarrimenti Qualora si rilevi la sparizione per furto o smarrimento di un bene inventariato, il Consegnatario deve assicurare l istruzione della pratica di denuncia alla pubblica autorità del furto/smarrimento ed effettuare un indagine preventiva per accertare se vi Pag. 13 di 16

14 siano state mancanze disciplinari (incuria nella tenuta del materiale utilizzato). Copia della denuncia di furto o smarrimento deve essere trasmessa all U.O. Affari Legali ed Assicurazioni per le eventuali implicazioni di tipo assicurativo; All Ufficio Inventario deve essere trasmesso il modulo di fuori uso con allegata copia della denuncia di furto/smarrimento. L Ufficio Inventario provvede alla cancellazione dei beni soggetti a furto/smarrimento al fine dell aggiornamento del Registro dei Beni mobili Pluriennali ed effettua le relative comunicazioni all U.O. Bilancio. ART. 24 Ricognizioni dei beni L Ufficio Inventario trasmette, annualmente, ai Consegnatari, il tabulato contenente l elenco e la descrizione dei beni inventariati, presenti nei relativi Centri di Costo. I Consegnatari dovranno verificare la corrispondenza tra la giacenza fisica ed i dati riportati nei medesimi tabulati, annotare le eventuali discordanze e restituire una copia, debitamente sottoscritta. L Ufficio Inventario dopo aver effettuato i riscontri necessari, provvederà ad apportare le modifiche sul Registro dei Beni mobili Pluriennali. L Ufficio Inventario può effettuare occasionali e/o parziali ricognizioni d inventario per verificare la coerenza tra la dotazione fisica e i dati inseriti nel registro dei Beni Mobili Pluriennali. ART. 25 Decorrenza -Revisioni Il presente Regolamento entrerà in vigore dopo l approvazione della Direzione Generale dell AUSL di Ravenna. All entrata in vigore del presente Regolamento ogni precedente disposizione in materia deve intendersi abrogata. Il Direttore U.O Acquisti e Logistica provvede a verificare ed eventualmente proporre una prima revisione dopo sei mesi e se ritenuto necessario ripete verifica ed eventuale proposta di revisione su iniziativa propria o dei Servizi interessati. Pag. 14 di 16

15 INDICE ART Oggetto del regolamento... ART Campo di applicazione... ART Riferimenti Legislativi e Regolamentari... ART Beni mobili oggetto del Regolamento... ART Caratteristiche dei beni da inventariare... ART Schede tecniche informatizzate... ART Accessori, Componenti e Sistemi... ART Manutenzioni incrementative... ART Opere d Arte, Beni di Interesse Storico, Artistico, Culturale, Naturale... ART Beni di terzi... ART Beni di proprietà ubicati presso terzi... ART Valutazione dei beni... ART Vendite/Permute... ART Ammortamenti... ART Individuazione dei Consegnatari dei beni mobili... ART Compiti dei Consegnatari dei beni mobili... ART Individuazione dei compiti delle Unità Operative Trasversali preposte alla gestione dei beni mobili... ART Cronologia delle attività per la presa in carico dei beni mobili pluriennali... ART Trasferimento dei beni mobili... ART Beni inutilizzati... ART Fuori uso... Art Cessione gratuita a soggetti della Cooperazione Internazionale... ART Furti e Smarrimenti... ART Ricognizioni dei beni... ART Decorrenza - Revisioni.... Pag. 15 di 16

16 C:\Documents and Settings\ragale0621\Documenti\2009\inventario\delibera\Regolamento inventario.doc Pag. 16 di 16

SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO. Articolo 1 Oggetto del contratto

SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO. Articolo 1 Oggetto del contratto SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO Articolo 1 Oggetto del contratto Il presente contratto ha per oggetto la fornitura secondo lo schema del contratto estimatorio, con relativa consegna

Dettagli

Regolamento aziendale per la gestione dei beni mobili pluriennali, ad uso istituzionale

Regolamento aziendale per la gestione dei beni mobili pluriennali, ad uso istituzionale Pag. 1/21 Regolamento aziendale per la gestione dei beni mobili pluriennali, ad uso istituzionale Pag. 2/21 Redazione Verifica e Approvazione Autorizzazione Funzione Nome Firma Funzione Nome Firma Funzione

Dettagli

DONAZIONI di beni: PROCEDIMENTO

DONAZIONI di beni: PROCEDIMENTO Dipartimento Amministrativo Unità Operativa Acquisti e Logistica DONAZIONI di beni: PROCEDIMENTO PREMESSA: procedimento unificato presso l U.O. Acquisti e Logistica che adotta l atto (fino ad un valore

Dettagli

O.S.E.A. Opere di Servizi Educativi Assistenziali Reggio Emilia

O.S.E.A. Opere di Servizi Educativi Assistenziali Reggio Emilia O.S.E.A. Opere di Servizi Educativi Assistenziali Reggio Emilia Azienda pubblica di Servizi alla Persona REGOLAMENTO PER LA CATALOGAZIONE, ASSEGNAZIONE E TENUTA DEI BENI MOBILI Articolo 1 Oggetto Il presente

Dettagli

DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI DEL COMUNE DI CASTENASO

DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI DEL COMUNE DI CASTENASO DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE DELL INVENTARIO DEI BENI MOBILI DEL COMUNE DI CASTENASO Allegato alla delibera di Giunta Comunale n. del. Disposizioni per la gestione dell inventario del Comune di Castenaso

Dettagli

2. SOGGETTI BENEFICIARI

2. SOGGETTI BENEFICIARI ALLEGATO A CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, PER PROGETTI INERENTI LE TEMATICHE DEFINITE DAL PIANO REGIONALE ANNUALE DEL DIRITTO ALLO STUDIO 1. CRITERI

Dettagli

PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO

PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO Gestione del processo di approvvigionamento Pag. 1 di 7 PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO n ediz. Data Descrizione Firma preparazione Firma approvazione DIR Firma verifica RGQ 00 01/09/02

Dettagli

Premessa. 2 La metodologia di valutazione. Allegato B

Premessa. 2 La metodologia di valutazione. Allegato B METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO NELLE RETI DI DISTRIBUZIONE ELETTRICA NEL CASO DI INDISPONIBILITA DEI COSTI STORICI ORIGINARI E DELLE VITE UTILI RILEVANTI AI FINI DEL REGIME DI PEREQUAZIONE

Dettagli

Altri modelli di approvvigionamento: Transito e Conto Deposito.

Altri modelli di approvvigionamento: Transito e Conto Deposito. Corso base: il processo della Logistica Farmaceutica, prospettive e sfide per il farmacista del SSN Altri modelli di approvvigionamento: Transito e Conto Deposito. Salvatore Coppolino Catania, 14 Febbraio

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DI DONAZIONI E PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO GRATUITO ED IN PROVA/VISIONE

REGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DI DONAZIONI E PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO GRATUITO ED IN PROVA/VISIONE REGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DI DONAZIONI E PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO GRATUITO ED IN PROVA/VISIONE 1 PREMESSA Al fine di favorire la qualità dei servizi prestati per l ampliamento

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

CONTRATTO ESTIMATORIO

CONTRATTO ESTIMATORIO Allegato C3 FAC SIMILE Contratto estimatorio Protesi ortopediche e mezzi di sintesi Premessa Il contratto estimatorio è il contratto con cui una parte consegna una o più cose mobili all altra parte e questa

Dettagli

REGOLAMENTO DI PRIMA APPLICAZIONE PER LA TENUTA DEGLI INVENTARI

REGOLAMENTO DI PRIMA APPLICAZIONE PER LA TENUTA DEGLI INVENTARI REGOLAMENTO DI PRIMA APPLICAZIONE PER LA TENUTA DEGLI INVENTARI INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Classificazione dei beni Art.3 - Beni mobili non inventariabili Art.4 Responsabile dei beni

Dettagli

MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N.

MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N. MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N. 58/1998 (PROCEDURA INTERNAL DEALING ) Premessa Tenuto conto: - che dal

Dettagli

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE INDICE Art. 1 - Oggetto e contenuto Art. 2 - Organizzazione e gestione della cassa economale Art. 3 - Fondi di anticipazione a favore del cassiere

Dettagli

Procedura n.2 del manuale delle procedure P.A.C.

Procedura n.2 del manuale delle procedure P.A.C. S.C. Tecnico/ Dirigente Responsabile ff: ing. Silvano NIEDDU Tel. Segreteria 011.9026.238 fax 011.9026.538 e-mail: ufficio.tecnico@sanluigi.piemonte.it Procedura n.2 del manuale delle procedure P.A.C.

Dettagli

Prima di procedere alla chiusura degli inventari è necessario che ogni Struttura verifichi quanto di seguito specificato:

Prima di procedere alla chiusura degli inventari è necessario che ogni Struttura verifichi quanto di seguito specificato: allegato alla CIRCOLARE N. 11/05 SCHEDA TECNICA n. 2 CHIUSURA INVENTARI 2005 Prima di procedere alla chiusura degli inventari è necessario che ogni Struttura verifichi quanto di seguito specificato: a)

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI IMMOBILI E MOBILI

REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI IMMOBILI E MOBILI REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL INVENTARIO DEI BENI IMMOBILI E MOBILI FONDAZIONE BRUNO KESSLER Allegato C alla deliberazione n. 02/08 del Consiglio di Amministrazione del 12 maggio 2008 Modificato nella

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Ragioneria Generale e Applicata a.a. 2010-2011. Esercitazione: La valutazione delle immobilizzazioni materiali

Ragioneria Generale e Applicata a.a. 2010-2011. Esercitazione: La valutazione delle immobilizzazioni materiali a.a. 2010-2011 Esercitazione: La valutazione delle immobilizzazioni materiali 1 IL COSTO DI ACQUISTO E DI PRODUZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI Art. 2426, comma 1: Le immobilizzazioni sono iscritte al costo

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

IL COSTO DI ACQUISTO E DI PRODUZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

IL COSTO DI ACQUISTO E DI PRODUZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IL COSTO DI ACQUISTO E DI PRODUZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI La società industriale Alfa S.p.A. deve redigere il Bilancio dell esercizio 20x5 ai sensi della normativa nazionale. A tal fine, si

Dettagli

Procedura Gestione Settore Manutenzione

Procedura Gestione Settore Manutenzione Gestione Settore Manutenzione 7 Pag. 1 di 6 Rev. 00 del 30-03-2010 SOMMARIO 1. Scopo 2. Generalità 3. Applicabilità 4. Termini e Definizioni 5. Riferimenti 6. Responsabilità ed Aggiornamento 7. Modalità

Dettagli

LA DIRIGENTE SCOLASTICA

LA DIRIGENTE SCOLASTICA LA DIRIGENTE SCOLASTICA Visto il D.I. 1 febbraio 2001, n 44, artt. 23, 24, 25, 26, 27, 28 e 39; Vista la nota del MIUR, Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie

Dettagli

SEZIONE E CONTRATTO DI CONTO DEPOSITO

SEZIONE E CONTRATTO DI CONTO DEPOSITO SEZIONE E CONTRATTO DI CONTO DEPOSITO Procedura aperta per la Fornitura di materiali per Osteosintesi - Distretto Collo/Femore occorrenti alle AA.SS.LL., EE.OO. e I.R.CC.S. della Regione Liguria N. gara

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

Comune di Valsavarenche. Inventario Beni Mobili ed Immobili. Regolamento

Comune di Valsavarenche. Inventario Beni Mobili ed Immobili. Regolamento Comune di Valsavarenche Inventario Beni Mobili ed Immobili Regolamento Indice Art. 1 Inventario dei Beni Mobili ed Immobili... pag. 3 Art. 2 Classificazione dei Beni... pag. 3 Art. 3 Inventario dei Beni

Dettagli

Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008

Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008 ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITA Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008 Art. 1 - Ente Organizzatore Assessorato Regionale

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014)

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) Art.1 - Oggetto Il presente Regolamento disciplina, ai

Dettagli

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Individuazione dei costi ai fini del calcolo dei contributi per la pubblicazione delle testate in formato digitale ai sensi dell articolo 3, comma 5 del

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

DIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del 07-09-2015. Responsabile del procedimento:

DIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del 07-09-2015. Responsabile del procedimento: DIREZIONE Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO Decreto N. 163 del 07-09-2015 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON- LINE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n.ro 154 del 28/10/2010

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEGLI AGENTI CONTABILI

REGOLAMENTO COMUNALE DEGLI AGENTI CONTABILI COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO COMUNALE DEGLI AGENTI CONTABILI 1 Sommario Art. 1 FINALITA DEL REGOLAMENTO Art. 2 ATTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI Art. 3 INCASSI E VERSAMENTI EFFETTUATI DIRETTAMENTE

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 51 del 29/09/2008

Dettagli

RICHIESTA DI CONTRIBUTO. Compilare obbligatoriamente tutti i campi relativi alla domanda di contributo ed ai relativi modelli allegati

RICHIESTA DI CONTRIBUTO. Compilare obbligatoriamente tutti i campi relativi alla domanda di contributo ed ai relativi modelli allegati Linee guida per la compilazione della domanda di contributo e relativi allegati, ai sensi dell articolo 96 della legge 21 novembre 2000, n. 342 e del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali

Dettagli

Circ_017357_18_07_2001_ADEMPIMENTI IVA. Ai Dirigenti dell Amministrazione Centrale. Ai Direttori delle Strutture dell'infn

Circ_017357_18_07_2001_ADEMPIMENTI IVA. Ai Dirigenti dell Amministrazione Centrale. Ai Direttori delle Strutture dell'infn Circ_017357_18_07_2001_ADEMPIMENTI IVA Ai Dirigenti dell Amministrazione Centrale Ai Direttori delle Strutture dell'infn Ai Responsabili delle Unità Funzionali Organizzazione-Amministrazione delle Strutture

Dettagli

Regolamento sulle donazioni e i comodati d uso gratuito

Regolamento sulle donazioni e i comodati d uso gratuito S.C. PATRIMONIO Regolamento sulle donazioni e i comodati d uso gratuito Pagina 1 di 8 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI... 3 Art. 1 - Oggetto del regolamento... 3 Art. 2 - Disciplina delle donazioni e dei contratti

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ATTIVITÀ DEGLI AGENTI CONTABILI

REGOLAMENTO DELL ATTIVITÀ DEGLI AGENTI CONTABILI REGOLAMENTO DELL ATTIVITÀ DEGLI AGENTI CONTABILI Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.278 del 23 settembre 1996 esecutiva ai sensi di legge e modificato con Deliberazione della Giunta Comunale

Dettagli

Città di Tortona Provincia di Alessandria

Città di Tortona Provincia di Alessandria Città di Tortona Provincia di Alessandria REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO COMUNALE Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 24/01/2013. Pagina 1 di 6 Sommario ART.1 - OGGETTO

Dettagli

Ragioneria Generale e Applicata I (Valutazioni di Bilancio) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI e IMMATERIALI

Ragioneria Generale e Applicata I (Valutazioni di Bilancio) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI e IMMATERIALI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI e IMMATERIALI IL COSTO DI ACQUISTO E DI PRODUZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI Art. 2426, comma 1: Le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel costo

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

La normativa vigente impone la redazione e l aggiornamento annuale dell inventario dei beni mobili ed immobili dell ente.

La normativa vigente impone la redazione e l aggiornamento annuale dell inventario dei beni mobili ed immobili dell ente. Via Lepanto, 95 80045 POMPEI (Na) info@asfel.it 366.14.70.789 Spett.le Comune di Oggetto: servizio inventario La normativa vigente impone la redazione e l aggiornamento annuale dell inventario dei beni

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA PISANA REGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DELLE DONAZIONI

AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA PISANA REGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DELLE DONAZIONI AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA PISANA REGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DELLE DONAZIONI ( Redatto a cura dell U.O. Patrimonio) ART.1 SCOPO Il presente regolamento, adottato in attuazione della L.R.T. 24/2/2005

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

PROCEDURA PER LA GESTIONE DELL ATTIVITA DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2004

PROCEDURA PER LA GESTIONE DELL ATTIVITA DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2004 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE PROCEDURA PER LA GESTIONE DELL ATTIVITA DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2004 Sezione A) - Tipologie di intervento previste - Presentazione

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto

Dettagli

ART. 2 - SOGGETTI DESTINATARI Possono beneficiare dei contributi i Centri Sociali Comitati Anziani e Orti con sede sul territorio comunale.

ART. 2 - SOGGETTI DESTINATARI Possono beneficiare dei contributi i Centri Sociali Comitati Anziani e Orti con sede sul territorio comunale. BANDO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER L INSTALLAZIONE DI IMPIANTI E SISTEMI DI DIFESA PASSIVA MIRATI ALLA PREVENZIONE DI FATTI CRIMINOSI (Approvato con Deliberazione di Giunta

Dettagli

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Misure urgenti per il miglioramento del sistema di controllo come disciplinato agli artt. 27 e seguenti del Reg. (CE) n. 834/2007 e relativi regolamenti di applicazione. VISTO il Reg. (CE) n. 834/2007

Dettagli

PROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI

PROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI PROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI In applicazione del combinato disposto degli articoli 11, 17 e 31 del Regolamento

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

1. PREMESSE 2. OGGETTO DEL CODICE

1. PREMESSE 2. OGGETTO DEL CODICE CODICE DI COMPORTAMENTO IN MATERIA DI OPERAZIONI EFFETTUATE SU AZIONI DADA E STRUMENTI FINANZIARI AD ESSE COLLEGATI 1 1. PREMESSE Il presente Codice di Comportamento di DADA S.p.A. è adottato anche ai

Dettagli

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO DETERMINA CON IMPEGNO con FD. Codice identificativo 881918. PROPONENTE Comunicazione - Serv. Informativi - Sp.

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO DETERMINA CON IMPEGNO con FD. Codice identificativo 881918. PROPONENTE Comunicazione - Serv. Informativi - Sp. COMUNE DI PISA TIPO ATTO DETERMINA CON IMPEGNO con FD N. atto DN-12 / 312 del 15/03/2013 Codice identificativo 881918 PROPONENTE Comunicazione - Serv. Informativi - Sp. Cittadino ACQUISTO NUOVA RELEASE

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 47/12. Avvio di una procedura sperimentale s

DELIBERAZIONE N. 47/12. Avvio di una procedura sperimentale s Oggetto: Avvio di una procedura sperimentale s per la donazione di tecnologie sanitarie (biomedicali, elettromedicali etc.), arredi e attrezzature sanitarie e informatiche, non più utilizzate dalle Strutture

Dettagli

REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 3 NOVEMBRE 2009 N. 47 SEMPLIFICAZIONI NORMATIVE A VANTAGGIO DEL TERZO SETTORE

REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 3 NOVEMBRE 2009 N. 47 SEMPLIFICAZIONI NORMATIVE A VANTAGGIO DEL TERZO SETTORE REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 3 NOVEMBRE 2009 N. 47 SEMPLIFICAZIONI NORMATIVE A VANTAGGIO DEL TERZO SETTORE (BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA N. 19 DEL 4 NOVEMBRE 2009) Il Consiglio regionale

Dettagli

CONTRATTO ESTIMATORIO

CONTRATTO ESTIMATORIO Premessa Il contratto estimatorio è il contratto con cui una parte consegna una o più cose mobili all altra parte e questa si obbliga a pagare il prezzo, salvo che restituisca le cose nel termine stabilito

Dettagli

CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI

CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 52 del 29/09/2008

Dettagli

CIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008

CIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008 CIRCOLARE N. 58/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Roma 17 ottobre 2008 Oggetto: Trasferimento di quote di S.r.l. Art. 36 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA 1 INDICE Art. 1 Scopo del Regolamento Art. 2 Compiti e attribuzione delle funzioni Art. 3

Dettagli

Regolamento per la presentazione ed il finanziamento di progetti di solidarieta internazionale e di cooperazione decentrata.

Regolamento per la presentazione ed il finanziamento di progetti di solidarieta internazionale e di cooperazione decentrata. Comune di Ornago Provincia di Milano Via Santuario 6 20060 ORNAGO c.f. 05827280156 p.iva 00806390969 tel. 039-628631 - fax 039-6011094 www.comuneornago.it Regolamento per la presentazione ed il finanziamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO

REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO Via Brera 21, 20121 Milano Capitale sociale i.v. Euro 306.612.100 Codice fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro imprese di Milano n. 07918170015 Soggetta ad attività di direzione e coordinamento

Dettagli

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO...

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO... SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI... 3 5. RESPONSABILITÀ... 3 6. MODALITÀ OPERATIVE... 4 6.1. VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA... 4 6.2.

Dettagli

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.

Dettagli

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI 1 Prima Stesura Redattori: Gasbarri, De Angelis, Rizzo Data: 15-02-/2014 SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 4 DESCRIZIONE ATTIVITÀ...

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 24-07-1995 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Disciplina e promozione dell'agricoltura biologica nel Friuli - Venezia Giulia

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 24-07-1995 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Disciplina e promozione dell'agricoltura biologica nel Friuli - Venezia Giulia LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 24-07-1995 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Disciplina e promozione dell'agricoltura biologica nel Friuli - Venezia Giulia Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE FRIULI-VENEZIA

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.

Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. In vigore dal 06. 07. 2011 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010

Dettagli

DECRETO 14 settembre 2010, n. 177

DECRETO 14 settembre 2010, n. 177 DECRETO 14 settembre 2010, n. 177 Regolamento concernente i criteri e le modalita' per la concessione e l'erogazione dei contributi di cui all'articolo 96 della legge 21 novembre 2000, n. 342, in materia

Dettagli

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI Documento n. 8 - Allegato al manuale di gestione PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 1. Composizione del piano Il piano di conservazione oltre che dai seguenti articoli

Dettagli

MODULO S3 AVVERTENZE GENERALI

MODULO S3 AVVERTENZE GENERALI MODULO S3 Scioglimento, liquidazione, cancellazione dal Registro Imprese AVVERTENZE GENERALI Finalità del modulo Il modulo va utilizzato per l iscrizione nel Registro Imprese dei seguenti atti: scioglimento

Dettagli

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SALUDECIO Provincia di Rimini ******************************** REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI ART. 3 D.L.10.10.2012 n.174 convertito nella L. 07.12.2012 n.213 Approvato con delibera

Dettagli

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 RISOLUZIONE N. 81/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA 20 aprile 2000, n. 0128/Pres.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA 20 aprile 2000, n. 0128/Pres. L.R. 30/1999, art. 26 e 42, c. 01 B.U.R. 31/05/2000, n. 22 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA 20 aprile 2000, n. 0128/Pres. Regolamento concernente il tesserino regionale di caccia per il Friuli-Venezia

Dettagli

N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA.

N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA. N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA. LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO che: - all Ufficio Tecnico del Comune

Dettagli

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO DI CATANIA

AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO DI CATANIA AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO DI CATANIA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL INVENTARIO DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI ART. 1 GESTIONE DEL PATRIMONIO La gestione del patrimonio

Dettagli

PROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro. AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale

PROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro. AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale PROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro Allegato A AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale Premessa La Provincia di PISA adotta il presente

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

ART. 7 ART. 8 ART. 9

ART. 7 ART. 8 ART. 9 Regolamento di istituzione dell Albo delle Associazioni/Cooperative Studentesche Universitarie riconosciute dall Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (emanato con Decreto Rettorale n. 1157-2007

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE LICEO SCIENTIFICO STATALE Galileo Galilei Via Anzio, 2 85100 Potenza Tel. 0971/441910 Fax 0971/443752 Sito web: www.lsgalileipz.gov.it - e-mail pzps040007@istruzione.it Casella PEC Liceo: pzps040007@pec.istruzione.it

Dettagli

Residente in via/piazza n. Città Provincia DELEGO. Preventivo/fattura intestato a: C.F. Part. IVA tel: Indirizzo di spedizione:

Residente in via/piazza n. Città Provincia DELEGO. Preventivo/fattura intestato a: C.F. Part. IVA tel: Indirizzo di spedizione: Io sottoscritto1 Residente in via/piazza n Città Provincia C.I. n 2 DELEGO La società DUFERCO ENERGIA SPA ad effettuare la/e seguenti operazioni4: Preventivo nuovo impianto Colloca contatore con attivazione

Dettagli

Con la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco.

Con la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco. Ministero dell Economia e delle Finanze Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato DIREZIONE GENERALE Direzione per i giochi Ufficio 11 - Bingo Roma, 17 giugno 2011 AI CONCESSIONARI DEL GIOCO A DISTANZA

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACCESSO RADIOFONICO E TELEVISIVO ALLE TRASMISSIONI REGIONALI DELLA CONCESSIONARIA DEL SERVIZIO RADIOTELEVISIVO PUBBLICO (RAI)

REGOLAMENTO PER L ACCESSO RADIOFONICO E TELEVISIVO ALLE TRASMISSIONI REGIONALI DELLA CONCESSIONARIA DEL SERVIZIO RADIOTELEVISIVO PUBBLICO (RAI) REGOLAMENTO PER L ACCESSO RADIOFONICO E TELEVISIVO ALLE TRASMISSIONI REGIONALI DELLA CONCESSIONARIA DEL SERVIZIO RADIOTELEVISIVO PUBBLICO (RAI) Approvato con delibera CORECOM n. 16/II/2005 del 15.07.2005,

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1329 DEL 02/12/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1329 DEL 02/12/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1329 DEL 02/12/2015 OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO SULLE PROCEDURE OPERATIVE DI SUPPORTO

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 8248 REP. 515 DEL 21.02.2013

DETERMINAZIONE N. 8248 REP. 515 DEL 21.02.2013 DETERMINAZIONE N. 8248 REP. 515 Oggetto: Piano straordinario per l occupazione e per il lavoro Anno 2011. Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l occupazione 2011-2014. Avviso pubblico

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore UGO FOSCOLO

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore UGO FOSCOLO Istituto di Istruzione Secondaria Superiore UGO FOSCOLO LICEO CLASSICO - LICEO SCIENTIFICO-LICEO LINGUISTICO Via Pirandello, 6 92024 CANICATTI (AG) agis00100x@istruzione.it agis00100x@pec.istruzione.it

Dettagli

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT)

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Roma,.. Spett.le Società Cooperativa EDP La Traccia Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Oggetto : Contratto per la fornitura di servizi relativi alla Survey Registro Italiano delle Biopsie Renali.

Dettagli