Qualità dell aria nel bacino padano: azioni e strategie di intervento
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- Arrigo Gigli
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1 Qualità dell aria nel bacino padano: azioni e strategie di intervento Agricoltura e riduzione delle emissioni Dott.ssa Rosanna Bissoli Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria, Agenti fisici Ecomondo, 9 Novembre 2016
2 Situazione di contesto Si stima che il settore agricolo sia responsabile del 96% circa delle emissioni nazionali di ammoniaca, pari a tonnellate per l anno 2013 (Informative Inventory Report, ISPRA 2015) Nella regione Emilia- Romagna le emissioni di ammoniaca complessive si attestano intorno a tonnellate di cui derivanti dal settore agricolo (Fonte inventario regionale delle emissioni Arpae) Foto tratta da Draft Bref 2015 L obiettivo di riduzione delle emissioni è del 27% al 2020 (PAIR2020 adottato) 2
3 Situazione di contesto Occorre valutare il bilancio complessivo dei processi produttivi: l impatto generato da un singolo segmento della filiera può essere esaltato o compensato dalla variazione che si genera nei segmenti successivi 3
4 Situazione di contesto Allevamento Occorre considerare gli effetti delle attività agricole considerando tutte le diverse componenti ambientali (riduzione delle emissioni, protezione del suolo e delle acque, gas serra, odori ecc.) Potenziali impatti allevamenti intensivi: inquinamento delle acque superficiali e sotterranee inquinamento atmosferico, in particolare l ammoniaca (NH3), NO, polveri, conseguente eutrofizzazione ed acidificazione emissione di gas serra (CO2, CH4, N2O ecc.) 4
5 PREPAIR Azioni Accordo Bacino padano Gli strumenti BRef allevamenti PAIR2020 PSR Gli strumenti messi in campo per conseguire nel tempo una riduzione delle emissioni sono sia di tipo normativo-autorizzativo, sia di tipo incentivante, e i loro effetti potranno essere supportati e amplificati dalle misure «trasversali» di «capacity building» 5
6 Accordo Bacino Padano L Accordo di programma per l azione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell aria è stato siglato il 19 dicembre 2013 GRUPPI DI LAVORO COSTITUITI GdL 1:Certificazione generatori calore GdL 2: Impianti combustione alimentati a biomasse GdL 3: Cogenerazione nuovi impianti industriali alimentati a biomasse GdL 4: Sostegno riqualificazione energetica edifici GdL 5: Aggiornamento linee guida piani urbani mobilità GdL 6: Revisione velocità autostrade e ulteriori misure riduzione emissioni GdL 7: Regolamentazione circolazione veicoli GdL 8: Diffusione veicoli elettrici GdL 9: Linee guida per riduzione emissioni attività agricole e zootecniche 6
7 zioni Accordo Bacino Padano GdL 9: Linee guida per riduzione emissioni attività agricole e zootecniche OBIETTIVI Predisposizione Linee Guida con indicazioni tecniche alle Amministrazioni firmatarie dell Accordo, di attuare interventi sinergici e coordinati a livello interregionale per ridurre le emissioni in atmosfera provenienti dalle attività agricole e zootecniche PROPOSTA Elaborazione documento relativo alle Linee Guida PROSSIMI PASSI Poiché è emersa l impossibilità di elaborare Linee Guida che possono essere rivolte a tutte le Regioni italiane, stante la peculiarità di ogni zona del territorio nazionale, si è deciso di indirizzare le Linee Guida al Bacino padano (Azione in capo al MIPAAF) 7
8 Linee guida tecniche di riduzione delle emissioni provenienti da attività agricole e zootecniche Le Linee Guida elaborate sono state trasmesse dal MIPAAF al MATTM nel Marzo 2016 e sono disponibili sul sito Strategie di alimentazione animale Ottimizzare la nutrizione azotata consente di ridurre l escrezione di azoto e, di conseguenza, le emissioni di ammoniaca. La strategia non deve penalizzare ma migliorare la produttività e il benessere degli animali. Si può attuare con varie modalità: ottimizzando l impiego delle risorse alimentari aziendali con alimentazione calibrata in funzione dell età e delle fasi fisiologiche e/o produttive dei capi con alimentazione a basso contenuto proteico Si stimano buoni rapporti costo/efficacia per queste tecniche, con riduzioni nell ordine del 10% di azoto escreto per ogni 1% di riduzione di proteina nell alimento, e costi che in alcune applicazioni possono essere nulli o negativi 8
9 Linee guida tecniche di riduzione delle emissioni provenienti da attività agricole e zootecniche Ricoveri Si mira ad una diminuzione delle emissioni nella fase di ricovero degli animali. Sono in generale tecniche costose, che consistono in una configurazione strutturale con ridotta superficie imbrattata, minore contatto delle deiezioni con l aria, e il disseccamento della pollina (per quanto riguarda le deiezioni avicole). Applicabili soprattutto in impianti nuovi o consistenti ristrutturazioni. Alcune tecniche possono essere tuttavia più facili da applicare anche ad allevamenti esistenti, come la rimozione frequente delle deiezioni (anche soprattutto con mezzi meccanizzati), e il rinnovo delle lettiere, specie per i bovini. In casi particolari (a causa della difficile fattibilità tecnica ed economica), è possibile ricorrere alla depurazione (scrubbing) dell aria esausta, a patto che tutta l aria in uscita dalle strutture venga convogliata verso il sistema di trattamento. 9
10 Linee guida tecniche di riduzione delle emissioni provenienti da attività agricole e zootecniche Stoccaggio dei reflui Con la copertura dei cumuli e delle vasche si possono ottenere importanti riduzioni delle emissioni. Le coperture possono essere: fisse, cioè ancorate ai bordi delle vasche, con riduzioni anche dell 80% flottanti (riduzioni dell ordine del 40-60%): teli o membrane galleggianti, oppure elementi che creano una copertura omogenea della superficie (paglia, palline di argilla espansa, manufatti di plastica galleggiante). Altre tecniche: realizzazione di bacini a ridotto rapporto superficie/volume ( 0,2) ad efficacia medioalta utilizzo di storage bag (sacconi chiusi), che permette anche un controllo delle emissioni odorigene acidificazione dei liquami, misura che richiede particolari precauzioni e non è ancora molto utilizzata nei paesi mediterranei 10
11 Linee guida tecniche di riduzione delle emissioni provenienti da attività agricole e zootecniche Distribuzione degli effluenti Le tecniche di riduzione delle emissioni da spandimento si basano sulla riduzione della superficie e del tempo in cui possono avvenire le emissioni e le principali sono: la distribuzione a bande, l iniezione superficiale nel terreno e lo spargimento con leggera scarificazione, l iniezione profonda, tutte tecniche che possono conseguire riduzioni di emissioni che vanno dal 30-40%, fino al 60% per iniezione poco profonda e all 80% per l iniezione profonda (che può tuttavia comportare un incremento della percolazione dei nitrati in falda nei suoli con tessitura grossolana). Importanti le modalità gestionali per conseguire un ottimizzazione dell uso degli effluenti: individuando i periodi di distribuzione in cui è massimo l assorbimento da parte delle colture in base al contenuto di N nei liquami, e tenuto conto della composizione del terreno, assicurare l uniformità della distribuzione in campo, anche attraverso l utilizzo di sistemi di guida semi automatica dei mezzi e di sistemi di dosaggio programmabili con tecniche di agricoltura di precisione. 11
12 Linee guida tecniche di riduzione delle emissioni provenienti da attività agricole e zootecniche Fertilizzazione minerale (urea). L applicazione dei fertilizzanti azotati sui terreni, per i processi di nitrificazione-denitrificazione, è causa di emissioni di ammoniaca, la cui entità, oltre che dalle caratteristiche dei terreni e dalle condizioni climatiche ambientali, dipende dal tipo di fertilizzante utilizzato. Le emissioni di Urea, tra i più usati per accessibilità del costo, sono molto più consistenti rispetto ad altri fertilizzanti. Le tecniche per ridurre le emissioni sono simili a quelle descritte per lo spandimento dei reflui zootecnici, e per approfondire conoscenza e applicabilità di tali tecniche è prevista una specifica azione del progetto PREPAIR. Importante su questo tema la partecipazione degli agricoltori a corsi di formazione. Altri aspetti evidenziati nelle Linee Guida. Definire strategie integrate di riduzione del surplus di azoto aziendale mediante un bilancio dell azoto o un sistema di valutazione delle emissioni. Sono già disponibili alcune metodologie semplificate per applicazioni specifiche, in arrivo un modello integrato di valutazione delle emissioni e delle prestazioni dell allevamento come azione del progetto PREPAIR. 12
13 Bref Allevamenti: le novità In arrivo la decisione da parte della CE sulle BAT conclusions del nuovo Bref allevamenti. Entro 4 anni, tutte le AIA degli allevamenti dovranno essere riesaminate e gli allevamenti adeguati. Le novità: Bref allevamenti E BAT il calcolo o la stima della riduzione delle emissioni sull intero allevamento ottenuta con l applicazione delle BAT Vengono fissati valori associati alle emissioni (BAT AELs) provenienti dai ricoveri degli animali (vincolanti ai sensi della normativa AIA-IPPC). Il mantenimento di una struttura di ricovero «tradizionale» sarà possibile solo in associazione con l applicazione di tecniche di gestione dell alimentazione, se vengono raggiunti i valori di emissione indicati Riconoscimento delle tecniche alimentari come BAT adeguatamente testate e generalmente applicabili, con associazione di valori di riferimento di azoto escreto (BAT Aepls) Protocollo di gestione e adozione di accorgimenti per la riduzione degli odori Valutazione dell applicabilità della tecnica di acidificazione dei liquami, in particolare per gli stoccaggi Individuazione di un tempo di riferimento tra lo spandimento e l incorporazione al suolo pari a 4 ore (12 in casi particolarmente sfavorevoli) 13
14 PAIR2020 adottato - Agricoltura Linee di azione: promuovere interventi strutturali e gestionali sui ricoveri e sugli impianti di raccolta e smaltimento reflui, anche attraverso la regolamentazione delle pratiche di spandimento dei reflui e dei concimi azotati Adozione di tecnologie e pratiche agricole per la riduzione delle emissioni di ammoniaca per gli allevamenti in sinergia con il PSR , che prevede finanziamenti dell ordine di 53 milioni di euro. Tra le principali misure: modifiche nell'alimentazione degli animali finalizzate alla riduzione dell azoto escreto adozione delle BAT per la riduzione di ammoniaca nei ricoveri degli animali coperture delle vasche di stoccaggio o utilizzo di vasche con un adeguato rapporto superficie libera/volume 0,2 e sostituzione dei lagoni con vasche coperte applicazione di metodi più efficienti nella distribuzione dei liquami 14
15 PAIR2020 adottato - Agricoltura Obblighi al 2020: Copertura delle vasche di stoccaggio delle deiezioni o realizzazione di vasche con un rapporto superficie/volume 0,2 Distribuzione degli effluenti di allevamento con tecniche a bassa emissione Rispetto degli obblighi verificato nell ambito dell autorizzazione e, per le attività non soggette ad autorizzazione, con controlli campione Altre misure: Adozione di tecnologie per la riduzione delle emissioni di ammoniaca nello spandimento dei fertilizzanti: a tal fine vengono promossi accordi con le aziende produttrici Rinnovo e riduzione dei consumi riguardanti i mezzi ad uso agricolo Promozione di sistemi di upgrading di impianti a biogas per favorire la produzione del biometano Valutazione dei criteri di applicabilità delle disposizioni in materia di combustione di sfalci e potature e promozione accordi di filiera per la valorizzazione energetica in ambito territoriale dei residui 15
16 PREPAIR Action C4 Promozione dell applicazione di fertilizzanti a base di urea con modalità a basse emissioni Coordinatore: Emilia-Romagna Area di interesse: Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto Altri partecipanti: Piemonte, Lombardia, Veneto. Trento e Friuli Venezia Giulia (solo per scambio di dati e partecipazione agli incontri di progetto) Azioni: Ricognizione sui metodi di applicazione e sulle quantità di fertilizzante utilizzate in agricoltura, con stima degli impatti generati Identificazione delle migliori tecniche di applicazione anche rispetto alle tipologie di coltivazione in atto e delle possibilità di adozione di fertilizzanti alternativi (reflui di allevamento) o a lento rilascio di azoto, anche mediante prove sperimentali e casi studio Formazione degli operatori e seminari di esperti Esiti: Relazione sulle buone pratiche per ridurre le emissioni di ammoniaca derivanti dall uso di fertilizzanti chimici e valutazione delle emissioni di ammoniaca evitabili Relazione sui risultati dei casi studio CRONOPROGRAMMA: 3 anni, dal 2017 al 2019 BUDGET: ,00 Euro
17 PREPAIR ACTION C5 Elaborazione di un modello comune per la valutazione delle emissioni e odori degli allevamenti intensivi di bovini, suini e avicoli Coordinatore: Emilia-Romagna Veneto coordina lo sviluppo del modulo qualitativo, ARPAE Emilia-Romagna e ARPA Piemonte definiranno le linee guida sulle migliori tecniche relative alle condizioni meteorologiche e alle condizioni del suolo attuali e previste Area di interesse: Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto Altri partecipanti: Piemonte, Lombardia, Veneto. Trento e Friuli Venezia Giulia (solo per scambio di dati e partecipazione agli incontri di progetto) + ARPAE e ARPA Veneto Azioni: Elaborazione di un modello per la valutazione qualitativa e quantitativa delle emissioni di gas e odori, potenziali rilasci in acqua di composti dell azoto derivanti dalle attività di allevamento intensivo e integrato tra le diverse componenti ambientali Elaborazione di linee guida sulle migliori tecniche di spandimento e sulla fertilizzazione in relazione anche alle condizioni meteorologiche e del terreno 1 visita in sito (Insieme all azione 6) Esiti: Modello condiviso per la valutazione di odori ed emissioni gassose (ammoniaca, diossido di azoto, metano e anidride carbonica) applicabile agli allevamenti intensivi di bovini, suini e avicoli Manuale d uso del modello Attività di formazione (almeno 1 worshop per partner) Linee guida su criteri di produzione agricola di qualità per le aziende a bassa emissione CRONOPROGRAMMA: 3 anni, dal 2017 al 2019 BUDGET: ,00 Euro
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