Notifica di classificazione ed etichettatura: un nuovo obbligo

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1 Notifica di classificazione ed etichettatura: un nuovo obbligo Quasi coincidente con la scadenza per la registrazione, c è quella per la notifica di classificazione ed etichettatura. Ricordiamo che è necessario effettuare tale notifica quando: La sostanza è soggetta a registrazione o immessa sul mercato; La sostanza è pericolosa ed immessa sul mercato; La sostanza è pericolosa ed è presente all interno di una miscela, immessa sul mercato, sopra i limiti della direttiva 99/45/CE o CLP determinando la pericolosità della miscela. 1

2 Notifica di classificazione ed etichettatura: un nuovo obbligo L obbligo di notifica di classificazione ed etichettatura entra in vigore dal 1 dicembre A partire da tale data la notifica di classificazione ed etichettatura andrà effettuata entro 1 mese dall immissione sul mercato. Quindi la prima scadenza per la notifica sarà il 3 gennaio 2011 (poiché il 1 gennaio è un sabato); 2

3 Notifica di classificazione ed etichettatura: un nuovo obbligo Tale notifica NON è dovuta se la classificazione e l etichettatura della sostanza sono già state comunicate all interno di un dossier di registrazione inviato per il REACH. Quindi: Chi deve registrare nel 2010 Nella registrazione deve indicare la vecchia classificazione. Può indicare la classificazione CLP. Se non lo fa, deve notificare C&L entro 3/01/2011 Chi deve registrare nel 2013 o 2018 Deve notificare C&L entro il 3/01/2011 Chi produce/importa una sostanza sotto la soglia di 1 t/anno (e quindi non deve registrare) Deve notificare C&L entro il 3/01/2011 3

4 Notifica di classificazione ed etichettatura: cosa conterrà L identità del notificante o dei notificanti responsabili dell'immissione sul mercato della sostanza o delle sostanze; l'identità della sostanza o delle sostanze; la classificazione della sostanza o delle sostanze (classi e categorie di pericolo e rispettive indicazioni di pericolo); nel caso in cui una sostanza sia stata classificata in alcune ma non in tutte le classi di pericolo o differenziazioni, se ciò sia dovuto al fatto che mancano dati, che i dati non sono concludenti o che i dati sono concludenti ma insufficienti per permettere una classificazione; i limiti di concentrazione specifici o i fattori M, se del caso, secondo l'art. 10 del regolamento, con una giustificazione; gli elementi dell'etichetta per la sostanza o le sostanze, insieme a eventuali indicazioni di pericolo supplementari per la sostanza. 4

5 Notifica di classificazione ed etichettatura: come prepararsi Nel frattempo le aziende dovrebbero cominciare a verificare la loro assoggettabilità all obbligo e capire cosa saranno chiamate a fare. Preparare un inventario delle sostanze e miscele (comprese le sostanze contenute nelle miscele) e dei rispettivi fornitori e clienti; Valutare la necessità di formare il personale tecnico; Identificare i siti web delle Istituzioni incaricate di fornire orientamenti tecnici (ECHA e Ministero della Salute); Capire quale assistenza possono fornire la associazioni di categoria. 5

6 Notifica di classificazione ed etichettatura: alcune difficoltà I polimeri sono esentati dalla registrazione (REACH), ma non dalla notifica (CLP). Questo significa che i polimeri pericolosi (ad esempio alcuni isocianati) devono essere notificati; Il campo di applicazione di REACH e CLP è simile, ma presenta alcune differenze. Questo significa che alle imprese è richiesto di censire nuovamente le proprie produzioni ed importazioni. La figura del rappresentante esclusivo è prevista dal REACH ma non dal CLP. Questo significa che il rappresentante esclusivo non può effettuare una notifica in vece del produttore extracomunitario, a meno che non diventi importatore; 6

7 Notifica di classificazione ed etichettatura: alcune difficoltà Merita attenzione il caso particolare dell applicazione degli obblighi di notifica alle sostanze recuperate. Ricordiamo infatti che il recupero di una sostanza è, in senso regolatorio, la produzione di una sostanza nuova. Questa può essere esentata dalla registrazione a determinate condizioni, ma non dalla notifica CLP. 7

8 Notifica di classificazione ed etichettatura: come effettuarla Tramite REACH-IT se si tratta di poche sostanze e non siete già utenti di IUCLID 5; Tramite IUCLID 5 se si tratta di una sostanza che presenta diversi profili di composizione con classificazioni diverse; Tramite un file xml multiplo (modalità BULK) se si tratta di parecchie sostanze, ognuna con un proprio CAS ed EC ed ognuna con un sola composizione. 8

9 Notifica online 9

10 Notifica online 10

11 GRUPPI DI NOTIFICANTI Le aziende possono formare un gruppo di notificanti, dove viene eseguita una notifica per conto di tutti i partecipanti; Si raccomanda di documentare in modo esaustivo l accordo e le informazioni dalle quali è stata derivata la classificazione; Si ricorda che ogni membro rimane responsabile della classificazione ed etichettatura, ed in genere dei propri obblighi CLP. 11

12 COMUNICAZIONE DEL PERICOLO: L ETICHETTA 12

13 La conservazione delle informazioni I fornitori raccolgono tutte le informazioni di cui si avvalgono ai fini della classificazione e dell etichettatura e ne assicurano la disponibilità per un periodo di almeno 10 anni. Se il fornitore cessa l attività, o trasferisce in tutto o in parte le sue operazioni a un terzo, il soggetto responsabile della liquidazione dell impresa o che assume la responsabilità dell immissione sul mercato o miscela è tenuto all obbligo di conservazione delle informazioni. 13

14 Il regolamento CLP: Titolo II (Classificazione dei pericoli) Art. 13 Tipo di pericolo Natura del pericolo Gravità del pericolo FISICO 16 Classi di pericolo Es. Liquidi piroforici, Perossidi organici, liquidi infiammabili Categorie di pericolo Numero dipendente dalla classe PER LA SALUTE PER L AMBIENTE 10 Classi di pericolo Es. Tossicità acuta, Cancerogenicità, Pericolo di aspirazione 2 Classi di pericolo Tossicità acquatica acuta Tossicità acquatica cronica Categorie di pericolo Numero dipendente dalla classe Categorie di pericolo Numero dipendente dalla classe 14

15 UN ESEMPIO: Benzildimetilamina CAS: EC: La vecchia classificazione Nuovi criteri La classificazione CLP/GHS CORROSIVO R10 R20/21/22 R34 R52/53 S1/2 S26 S36 Classificazioni ufficiali Allegato VII, (tabella di transizione) H226 H302 H312 H314 H332 H412 P210 P261 P273 P280 Solidi ossidanti, cat. 2 S45 S61 * Tratto da Berufsgenossenchaft Chemie Tossicità acuta (oral), cat. 4 Gravi danni /irritazione agli occhi, cat. 2 Corrosione /irritazione cutanea, cat. 2 15

16 CLP: la nuova classificazione delle miscele PERICOLI DI TIPO FISICO Perossidi Organici o Gas Infiammabili? sì Calcolo no Dati sulla miscela o principi ponte 16

17 CLP: la nuova classificazione delle miscele PERICOLI PER LA SALUTE Effetti acuti letali no sì DL50/CL50 miscela Calcolo (metodo addittività basato sulle ATE) Effetti specifici Valori limite 17

18 CLP: la nuova classificazione delle miscele PERICOLI PER L AMBIENTE Effetti acuti letali no sì CE50/CL50 miscela Calcolo (metodo addittività e sommatoria) Effetti cronici Metodo sommatoria 18

19 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Art. 17 Una volta che la sostanza o la miscela sono identificate come pericolose, tale pericolo va comunicato ai lavoratori ed ai consumatori. I due principali strumenti sono la Scheda Dati di Sicurezza e l etichetta. Il contenuto dell etichetta: nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori; la quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel collo messo a disposizione dal pubblico, se tale quantità non è indicata altrove nel collo; gli identificatori del prodotto; se del caso, i pittogrammi di pericolo; se del caso, le avvertenze; se del caso, le indicazioni di pericolo; se del caso, gli opportuni consigli di prudenza; se del caso, una sezione per informazioni supplementari. Nella lingua/e dello Stato Membro in cui sostanza o miscela sono immesse sul mercato. 19

20 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Art. 20 Le avvertenze La classificazione della sostanza o della miscela può prevedere che sull etichetta compaia una parola (l avvertenza ) che indica il grado relativo di gravità del pericolo per segnalare al lettore un potenziale pericolo. PERICOLO Per le categorie più gravi. ATTENZIONE Per le categorie meno gravi. L avvertenza pericolo rende facoltativa l avvertenza attenzione 20

21 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Art. 21 Le indicazioni di pericolo Le indicazioni di pericolo non sono altro che le vecchie frasi R. Alcune frasi R non trovavano un corrispondente nel GHS, ma sono state comunque inglobate nel CLP nel principio di mantenere il livello di protezione più elevato già esistente. Tali frasi sono chiaramente indicate dalla sigla EU. Es. EUH001 Esplosivo allo stato secco Una novità interessante è che l assegnazione delle frasi H deriva automaticamente dalla classificazione della sostanza, mediante le tabelle riportate per ogni classificazione nelle parti da 2 a 5 dell allegato I. TUTTE le indicazioni di pericolo derivanti dalla classificazione devono essere presenti in etichetta, a meno di evidenti ripetizioni. 21

22 Un esempio: Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) 22

23 Art. 22, 28 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) I consigli di prudenza I consigli di prudenza non sono altro che le vecchie frasi S. A differenza delle indicazioni di pericolo (ex frasi R), i consigli di prudenza non derivano in modo del tutto automatico dalla classificazione della sostanza ma sono scelti tra quelli possibili per una data classificazione riportati nelle tabelle alle parti da 2 a 5 dell allegato I, secondo i criteri stabiliti dall allegato IV del CLP (che elenca i consigli di prudenza); Se non strettamente necessario, nell etichetta non dovrebbero essere più di 6 e se la miscela è venduta al pubblico contemplano 1 consiglio di smaltimento. L allegato IV riporta una tabella simile per tutti i tipo di consigli di prudenza 23

24 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Art. 21 Un esempio: 24

25 Art. 21 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) L assegnazione dei consigli di prudenza L assegnazione dei consigli di prudenza attualmente non è chiarissima, anche perché non abbiamo un documento guida a livello ONU. La linea guida ECHA propone un procedimento a più step per individuare i 6 consigli che dovrebbero figurare in etichetta. Nella guida si suggerisce di fare ancora riferimento ai criteri stabiliti nella DSD (tranne che per i pericoli fisici) ed in parte all ADR. 25

26 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Art. 26 Ordine di precedenza dei pittogrammi GHS 01 GHS 02 facoltativo GHS 03 facoltativo GHS 06 GHS 07 26

27 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Art. 26 Ordine di precedenza dei pittogrammi GHS 05 GHS 07 Per irritazione di pelle o occhi GHS 08 GHS 07 Per sensibilizzazione vie respiratorie Per sensibilizzazione pelle o occhi 27

28 Art. 25 e All. II, parte 1 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Le informazioni supplementari In alcuni casi particolari l etichetta contiene delle informazioni supplementari. Alcuni esempi: EUH019 può formare perossidi esplosivi; EUH029 A contatto con l acqua libera un gas tossico; EUH071 Corrosivo per le vie respiratorie; 28

29 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Etichetta Sistema attualmente in vigore in EU 29

30 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Art. 17 IDENTIFICAZIONE PRODOTTO (denominazione, cas, EC, nome IUPAC ) (sostanze pericolose contenute) AVVERTENZE ( pericolo oppure attenzione ) PITTOGRAMMA/I INDICAZIONI DEL PERICOLO (ex frasi R) CONSIGLI DI PRUDENZA (ex frasi S) TUTTE quelle derivanti dalla classificazione Non più di 6 Nome, indirizzo, telefono del fornitore Ogni pittogramma copre almeno 1/15 della superficie dell etichetta; Ogni pittogramma non misura meno di 1 cm 2 ; Il bordo rosso è sufficientemente largo da risultare chiaramente visibile; Compaiono tutti i pittogrammi derivanti dalla classificazione (salvo ordine precedenza). Eventuali informazioni supplementari 30

31 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Un esempio PERICOLOSO PER L AMBIENTE Indicazioni di pericolo BROMOBENZENE EC Denominazione ed identificatore R10 Infiammabile R38 Irritante per la pelle R51/53 Tossico per gli organismi acquatici può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico Frasi R S2 Conservare fuori della portata dei bambini S61 Non disperdere nell ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/ schede informative in materia di sicurezza IRRITANTE Simboli di pericolo Devono coprire almeno 1/10 della superficie dell etichetta Nome e recapiti del fornitore Frasi S SAPI Spa, Via E.P. Masini, Padova - tel

32 BROMOBENZENE Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Un esempio Denominazione ed identificatore Avvertenze ATTENZIONE H226 Liquido e vapori infiammabili; H315 Provoca irritazione cutanea; H411Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata; Indicazioni di pericolo Art. 17 P240 Mettere a terra/massa il contenitore e il dispositivo ricevente P243 Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/proteggere gli occhi/il viso P273 Non disperdere nell ambiente. Pittogrammi Consigli di prudenza SAPI Spa, Via E.P. Masini, Padova - tel Nome e recapiti del fornitore 32

33 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Il lay-out dell etichetta Il CLP non assegna disposizioni specifiche sul layout dell etichetta (es. pittogrammi a destra, frasi H a sinistra, ecc.); Sul CLP troviamo soltanto gli elementi che devono comparire sull etichetta, non il modo in cui devono essere impaginati; È comunque importante che tutti gli elementi risaltino chiaramente dallo sfondo, siano chiaramente visibili e leggibili orizzontalmente quando l imballaggio è disposto in modo normale e che siano raggruppati per lingua; È possibile non apporre un etichetta ma stampare direttamente il collo. Alcune difficoltà pratiche introdotte dal CLP La nuova forma dei pittogrammi può essere più difficile da impaginare; Non c è più un numero massimo di pittogrammi all interno dell etichetta. 33

34 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Qualche esempio di come può essere impaginata l etichetta * Tratto dalla linea guida ECHA Guidance on the application of CLP criteria, pag

35 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Qualche esempio di come può essere impaginata l etichetta * Tratto dalla linea guida ECHA Guidance on the application of CLP criteria, pag

36 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Esempio 1 Vernice pericolosa per il trasporto Pericolosa secondo i criteri del CLP Art. 33 Imballaggio combinato Imballaggio esterno etichettato secondo l ADR; facoltativamente può comparire anche l etichetta CLP Imballaggio interno etichettato secondo il CLP 36

37 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Art. 33 Esempio 2 Soluzione di benzene NON pericolosa per il trasporto Imballaggio combinato Pericolosa secondo i criteri del CLP Imballaggio esterno etichettato secondo il CLP (obbligatorio) Imballaggio interno etichettato secondo il CLP 37

38 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Esempio 3 Liquido infiammabile pericoloso per il trasporto Imballaggio singolo Pericoloso secondo i criteri del CLP Art. 33 Pittogramma relativo al trasporto Etichetta CLP. Il pittogramma CLP relativo all infiammabilità è facoltativo. 38

39 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) Esempio 4 Vernice pericolosa per il trasporto Imballaggio singolo Pericolosa secondo i criteri del CLP Art. 33 Pittogramma relativo al trasporto Etichetta CLP. Il pittogramma CLP relativo all infiammabilità è facoltativo. Vernice (cromato di piombo, solvente) FRASI H - FRASI P Recapiti 39

40 Art. 25 e All. II, parte 2 Il regolamento CLP: Titolo III (Comunicazione dei pericoli) L etichettatura di miscele non pericolose Quando una miscela non pericolosa contiene sostanze pericolose al di sopra del loro valore soglia, questa è comunque etichettata e l etichetta contiene: Identificatore del prodotto; Nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore; EUH210 Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta Nella parte relativa alle informazioni supplementari Possono inoltre applicarsi altre disposizioni relative agli elementi supplementari dell etichetta (Ad esempio per miscele contenenti piombo, isocianati, cadmio Vedi all. II parte 2) 40

41 PER CONCLUDERE: LE SCADENZE AL 1 DICEMBRE 2010 SDS SOSTANZE: aggiornate con il NUMERO DI REGISTRAZIONE (se >1000 ton) e la nuova classificazione; SDS MISCELE: punto 3 aggiornato con doppia classificazione (se si hanno le informazioni dai fornitori); REGISTRAZIONE: per le sostanza prodotte o importate >1000 ton, oppure >100 ton se pericolose per l ambiente o >1ton se CMR o vpvb o PBT; NOTIFICA C&L: da questo momento, si ha 1 mese 41

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