REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE IMPEGNATIVE DI CURA DOMICILIARE PER PERSONE CON DISABILITÀ (ICDp e ICDf)

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1 AZIENDA ULSS N. 2 MARCA TREVIGIANA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE IMPEGNATIVE DI CURA DOMICILIARE PER PERSONE CON DISABILITÀ (ICDp e ICDf) Fondo per la non autosufficienza MARZO 2017

2 PREMESSA SEZIONE I Percorso di accesso, criteri e strumenti di valutazione per l ICDp ART. 1 - Oggetto e finalità della sezione I ART. 2 - Obiettivi ART. 3 - Destinatari ART. 4 - Criteri di ammissibilità ART. 5 - Incompatibilità ART. 6 - Modalità di erogazione ART. 7 - Progetto e tipologia delle prestazioni ART. 8 - Iter di accesso all ICDp a) Informazione ai cittadini b) Presentazione della domanda c) Valutazione e assegnazione dell ICDp d) Gestione dell impegnativa e) Gestione della graduatoria ART. 9 - Validità della valutazione e dell ICDp assegnata ART Rendicontazione SEZIONE II Percorso di accesso, criteri e strumenti di valutazione per l ICDf ART. 1 - Oggetto e finalità della sezione I ART. 2 - Obiettivi ART. 3 - Destinatari ART. 4 - Criteri di ammissibilità ART. 5 - Incompatibilità ART. 6 - Modalità di erogazione ART. 7 - Progetto e tipologia delle prestazioni ART. 8 - Iter di accesso all ICDp a) Informazione ai cittadini b) Presentazione della domanda c) Valutazione e assegnazione dell ICDf d) Gestione dell impegnativa e) Gestione della graduatoria ART. 9 - Validità della valutazione e dell ICDp assegnata ART Rendicontazione SEZIONE III Valutazione del processo ALLEGATI A. Modulo di domanda per l accesso all ICDp - IDCf B. Impegnativa di Cura Domiciliare ICDp C. Impegnativa di Cura Domiciliare ICDf D. ICDp - scheda progetto E. ICDf - scheda progetto F. ICDp - ICDf - criteri per la determinazione del punteggio di valutazione (Pval) e dell importo del contributo 2

3 PREMESSA La Regione del Veneto con DGRV 1338 del Istituzione dell impegnativa di Cura Domiciliare, ha introdotto l impegnativa di cura domiciliare quale nuova modalità di supporto alla domiciliarità per persone non autosufficienti e per persone con disabilità. La DGR 1338 introduce l impegnativa di cura domiciliare, riconoscendo: un ruolo attivo al soggetto nella scelta del tipo di supporto considerato più appropriato al bisogno espresso, che rinvia, per quanto attiene le competenze dei servizi, alla predisposizione di una informazione precisa e puntuale; una funzione specifica alla valutazione e selezione del bisogno nell ambito del paniere di offerta, a seguito di analisi requisiti previsti per ciascuna ICD; un processo di valutazione secondo l approccio multidimensionale, che può avere tra gli esiti l ammissione alla graduatoria aziendale, l attribuzione dell impegnativa a fronte di un progetto di miglioramento della qualità vita e del livello di assistenza, il monitoraggio in itinere dell efficacia dell intervento attribuito. L impegnativa di domiciliarità rappresenta un nuovo strumento, quindi, a sostegno della permanenza a domicilio di persone che presentano: una condizione di non autosufficienza sotto i profili sanitario e sociale ed una condizione di disabilità che necessita di particolare supporto; presenza di una adeguata condizione di supporto della rete familiare o sociale tale da consentire la permanenza a domicilio; condizione economica nei limiti indicati da ciascuna ICD. L impegnativa di domiciliarità (ICD) è infatti un titolo di accesso a prestazioni di sostegno alla domiciliarità ed è suddivisa in cinque tipologie: per le persone non autosufficienti sono previste tre tipologie di ICD: ICDb, ICDm, ICDa; per le persone con disabilità sono previsti due tipi di ICD: ICDp, riferita a interventi di promozione dell autonomia e di aiuto personale (legge 104/1992, art. 9); ICDf, riferita a interventi per la vita indipendente (legge 162/1998). Il presente regolamento disciplina l accesso e le modalità di fruizione delle ICD dell area disabilità (ICDpf). Principi La presa in carico e il progetto individuale. Ogni persona con disabilità che intenda accedere all ICD ha il diritto di essere preso in carico da parte del servizio ULSS di competenza (Servizio per l età evolutiva per i disabili minori e Servizio Disabilità per i disabili adulti). Questo comporta un offerta attiva di conoscenza, valutazione, orientamento e intervento da parte del Servizio di competenza, compresa la definizione, concordata quanto più possibile con l utente, di un complessivo progetto personalizzato ( paniere ) di cui l ICD può costituire uno degli interventi. Pertanto, per le persone con disabilità, l ICD rappresenta una delle modalità con cui si attua il progetto individuale concordato con il servizio di presa in carico. Quindi il cittadino disabile ha sempre diritto di presentare, in qualunque momento, domanda di accesso all ICD. Spetta poi al servizio di competenza contattare l utente, concordare le modalità di presa in carico (ove non fosse già in carico) e definire i contenuti della proposta di progetto da realizzare tramite l assegnazione della ICD, di tipo p o di tipo f, da sottoporre alla valutazione dell UVMD. 3

4 La domiciliarità. L ICD è finalizzata a supportare la domiciliarità. La DGR 1338/2013 ha definito che le ICD sono tra loro mutuamente esclusive. Il servizio di presa in carico potrà fornire supporto orientativo all utente nella scelta dell ICD a cui accedere. Inoltre, le ICD non sono compatibili con l inserimento in struttura residenziale con emissione dell Impegnativa di Residenzialità. Sono invece compatibili con altre tipologie assistenziali coperte, in tutto o in parte, con il Fondo per la Non Autosufficienza (assistenza domiciliare, centri diurni per disabili). La famiglia. La presa in carico da parte del servizio ULSS della persona disabile, finalizzata a sostenere il suo progetto di domiciliarità, richiede una visione complessiva della sua vita e della famiglia con cui la condivide. Nella definizione del progetto personalizzato il servizio tiene conto delle esigenze della famiglia, la sostiene nel suo percorso di vita e di conciliazione delle esigenze della persona disabile con le esigenze proprie della famiglia e dei suoi singoli membri. Il progetto personalizzato, realizzato anche grazie all ICD, diventa quindi strumento di crescita e di buon equilibrio per tutti i componenti della famiglia. L autonomia e l equità nella gestione del budget. Per le ICDpe le ICDf il budget disponibile è determinato annualmente dalla Direzione ULSS nel rispetto nei vincoli posti dalla Regione in merito al Fondo per la Non Autosufficienza, tenuto conto della possibilità di variare le risorse assegnate alle singole linee di intervento. Le ICDp e ICDf, che, come sopra indicato, si inseriscono nel progetto personalizzato, devono poter essere modulabili nel loro valore; l ammontare economico delle ICDp e ICDf è determinato dall UVMD dell Azienda ULSS di presa in carico in funzione del progetto individuale, del budget disponibile e del complesso delle domande e dei progetti presentati, e comunque tali da consentire un efficace progettualità. La solidarietà nella gestione del budget. Fatti salvi i principi di equità di cui al punto 5), l utilizzo del budget disponibile per le ICDpf deve costituire l applicazione del principio di solidarietà: a ogni utente va assegnata una ICD in grado di rispondere ai suoi bisogni essenziali nella stessa misura con cui viene assegnata a ogni altro richiedente con pari situazione e necessità. Se le risorse sono limitate e non consentono di assegnare a tutti i richiedenti aventi i requisiti il massimo riconoscibile, allora a ogni richiedente verrà attribuito un importo ridotto tenendo conto, secondo un criterio di proporzionalità, del suo bisogno /progetto e della necessità di rispondere ai bisogni di tutti gli altri richiedenti. Normativa regionale di riferimento DGR 1338 del Istituzione dell impegnativa di Cura Domiciliare Decreto del Segretario Regionale per la Sanità e il Sociale n. 149 del 2 dicembre 2013 Note operative per l esecuzione della DGR 1338/2013 Decreto del Segretario Regionale per la Sanità e il Sociale n. 173 del 31 dicembre 2013 Note operative per l esecuzione della DGR 1338/2013. Secondo provvedimento DGR 164 del 20 febbraio 2014 Impegnativa di Cura Domiciliare. Approvazione degli esiti istruttori per l anno 2013, ai sensi della DGR 1338 del DGR 1047 del 4 agosto 2015 Impegnativa di Cura Domiciliare (ICD). Aggiornamento alla DGR 1338/2013 4

5 SEZIONE I Percorso di accesso, criteri e strumenti di valutazione per l ICDp ART. 1 - Oggetto e finalità della sezione I La sezione I del presente regolamento disciplinale modalità di erogazione delle ICDp, esplicitandone gli obiettivi, i destinatari, le modalità e i requisiti di accesso e di erogazione. la tipologia delle prestazioni nonché gli strumenti di valutazione delle domande. Tale regolamento può subire integrazioni e modifiche a seguito di ulteriori indicazioni operative da parte della Regione Veneto. ART. 2 - Obiettivi Gli obiettivi dell ICDp sono: il conseguimento del massimo grado di autonomia delle persone con disabilità mediante l attuazione di interventi socio educativi ed assistenziali che devono integrarsi in un progetto unitario; la permanenza nel proprio nucleo abitativo familiare. ART. 3 - Destinatari Sono destinatarie le persone con disabilità cui sia stato riconosciuto lo stato di handicap grave (art. 3 comma 3 L. 104/92), di età compresa tra i 3 e i 64 anni di età residenti nel territorio dell Azienda Ulss. Rientrano tra i destinatari anche le persone cieche pluriminorate (ex L. 284/97) e le persone con grave disabilità sensoriale. ART. 4 - Criteri di ammissibilità diagnosi di disabilità attestata dal servizio di presa in carico (Servizio Età Evolutiva o Servizio Disabilità); età compresa tra i 3 e i 64 anni; riconoscimento di handicap grave di cui alla L. 104/1992 art. 3 comma 3; residenza nel territorio dell Azienda ULSS; presa in carico da parte dei servizi dell Azienda ULSS di residenza. La soglia ISEE è attualmente sterilizzata come da punto 5 - allegato A del decreto 173/2013. ART. 5 - Incompatibilità L ICDp è incompatibile con: l inserimento definitivo in strutture residenziali, con impegnativa di residenzialità; la fruizione di altre tipologie di ICD. E consentita, ai sensi del Decreto regionale 173/2013, l erogazione dell ICDp anche alle persone il cui Progetto personalizzato prevede la contestuale frequenza di servizi diurni. Gli interventi erogabili attraverso le ICDp a persone che frequentano strutture diurne devono comunque rispondere a specifiche e rilevanti esigenze della persona. ART. 6 - Modalità di erogazione L ICD è un titolo che dà diritto di accedere alle prestazioni previste nel progetto individuale. L erogazione dell ICDp può essere effettuata con le seguenti modalità: erogazione di un contributo economico da parte dell'azienda ULSS, calcolato per l anno solare, e pagato con periodicità non superiore al trimestre mediante bonifico su C/C bancario o postale, secondo le modalità previste dal presente regolamento, con possibilità di articolare una diversa frequenza dei pagamenti in ragione delle progettualità individuali (DGRV 1047 del 04/98/2015). Tale contributo verrà corrisposto solo a fronte di spese documentate sostenute per gli interventi previsti nel progetto individuale approvato, secondo le modalità di cui ai successivi artt. 7 e 10; l utilizzo del finanziamento annuale può essere modulato nel corso dei mesi, in riferimento alle esigenze personali. erogazione di un monte ore di servizi per prestazioni assistenziali e/o educative da parte del soggetto fornitore, individuato dal cittadino tra i soggetti operanti nell area disabilità 5

6 del territorio dall Azienda ULSS di residenza che abbiano aderito a un preventivo specifico accordo con l Azienda ULSS ART. 7 - Progetto e tipologia delle prestazioni Il nucleo centrale dell impegnativa di cura domiciliare è costituito dal Progetto Personalizzato, ai sensi dell art. 14 della Legge 328/2000, che il soggetto interessato alla fruizione dell ICDp presenta, condiviso con i servizi di presa in carico e da valutare in sede di UVMD, a corredo della domanda. Nel progetto sono individuate le azioni e delle prestazioni educative e/o assistenziali considerate più appropriate al bisogno rilevato e alla condizione di contesto, nonché il case manager (All.C scheda progetto ICDp). Le prestazioni da individuare nel progetto vanno ricondotte all elenco sotto indicato, allo scopo di circoscrivere l ambito di applicazione allo specifico intervento. Le prestazioni dell ICDp sono: interventi di supporto alla persona nelle attività della vita quotidiana (ADL e iadl); interventi educativi e di integrazione sociale, finalizzati a sviluppare al massimo la potenzialità della persona con disabilità nel campo dell autonomia personale e sociale. Nel progetto l interessato deve esplicitare la modalità richiesta di erogazione dell ICDp: se in forma di contributo economico per l acquisto diretto di prestazioni educative e/o di assistenza; se in forma di servizio organizzato attraverso enti del terzo settore. I beneficiari di ICDp che scelgono l erogazione di un contributo economico a copertura delle spese sostenute per il proprio progetto assistenziale,dovranno avvalersi di operatori socio sanitari, educatori professionali o assistenti familiari o personali assunti direttamente come previsto dalla vigente normativa nazionale, oppure avvalersi dell acquisto di prestazioni da enti o agenzie autorizzate autonomamente individuate. I progetti possono essere: a carattere annuale per l anno solare a cui si riferisce il progetto individuale; a carattere temporaneo (per periodi inferiori all anno solare) per specifiche e rilevanti esigenze della persona valutate in UVMD. ART. 8 - Iter di accesso all ICDp a) Informazione ai cittadini L Aulss garantisce l informazione pubblica tramite la pubblicazione delle informazioni aggiornate nel portale aziendale. I Servizi territoriali garantiscono l informazione e l orientamento degli utenti che si rivolgono al servizio e, nel caso di necessità di intervento e sussistenza dei requisiti, attivano l iter per l assegnazione dell impegnativa. b) Presentazione della domanda La domanda di ICDp, concordata con l'assistente Sociale del Servizio cui l'utente afferisce, Servizio Età Evolutiva o Centri La Nostra Famiglia per i minori, U.O. Disabilità per gli adulti, può essere presentata in qualsiasi momento, redatta secondo l apposito modulo, presso la sede del Distretto di residenza. Sono soggetti titolati a presentare la domanda: la persona interessata o legale rappresentante (genitore, tutore, curatore) o amministratore di sostegno; un familiare, anche non convivente, della persona interessata; una persona, preferibilmente convivente, di cui il Servizio Sociale accerti che provveda effettivamente a garantire adeguata assistenza alla persona non autosufficiente. La domanda deve essere corredata dai seguenti documenti necessari per la valutazione: certificazione di handicap Legge 104/92 art. 3 comma 3 (se non già in possesso del Servizio); 6

7 scheda SVaMDi sanitaria aggiornata compilata dal Medico (se non già in possesso del Servizio); certificazione ISEE valida, ai sensi del DPCM 159 del 5/12/2013 e secondo quanto previsto dalla DGRV 1047 del 4/8/2015. La data della domanda è quella del protocollo dell Azienda ULSS; la domanda viene protocollata quando è completa dei documenti richiesti, necessari per la valutazione. Il progetto individuale per il quale si richiede l'icdp va concordato con il Servizio territoriale di presa in carico, secondo le seguenti indicazioni sugli importi: Importo mensile N. massimo ore massimo per la settimanali di servizio costruzione del assistenziale/ progetto educativo Persone inserite a tempo pieno nei Centri 176,00 Diurni Persone con situazioni di eccezionale complessità inserite a tempo pieno nei Centri Diurni Persone inserite a tempo parziale nei Centri Diurni 400,00 176,00 più 27,00 per giornata di non frequenza Non previsto 2 per giornata di non frequenza ADULTI Persone con situazioni di eccezionale complessità inserite a tempo parziale nei Centri Diurni Persone in tirocinio lavorativo a tempo pieno con convenzione Servizio Integrazione Lavorativa (SIL) Persone in tirocinio lavorativo a tempo parziale con convenzione Servizio Integrazione Lavorativa (SIL) 400,00 più 27,00 per giornata di non frequenza 565,00 635,00 2,5 per giornata di non frequenza Non previsto Persone assistite a domicilio nelle 24 ore 706,00 12 Persone con situazioni di eccezionale complessità assistite a domicilio nelle 24 ore 1.000,00 15 MINORI Minori che frequentano la scuola presso diurnato riabilitativo de La Nostra Famiglia Minori che frequentano la scuola Minori con situazioni di eccezionale complessità che frequentano la scuola Minori gestiti a domicilio nelle 24 ore Minori con situazioni di eccezionale complessità gestiti a domicilio nelle 24 ore 176,50 Non previsto 176, , , ,00 15 Per situazioni di eccezionale complessità si intendono: presenza di disabilità intellettiva con gravi disturbi comportamentali, certificati anche in diagnosi; 7

8 presenza di gravissime pluridisabilità con necessità di assistenza costante e continuativa nella cura della persona e nelle attività della vita quotidiana. La complessità delle situazioni va documentata adeguatamente nel verbale UVMD o con allegata relazione, e va confermata almeno annualmente con la stessa modalità allo scadere del progetto. Ove non presentato a corredo della domanda, il progetto individuale viene presentato dallo stesso Servizio in UVMD per la sua condivisione e recepimento. c) Valutazione e assegnazione dell impegnativa di domiciliarità La domanda di ICDp viene inoltrata all Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (UVMD) per la verifica dei requisiti d accesso e la valutazione della SVaMDi e del progetto individuale. Eventuali deroghe ai criteri per situazioni particolari verranno decise e motivate in UVMD. Qualora la richiesta sia ritenuta idonea, viene approvata e inserita nella graduatoria aziendale delle ICDp. L UVMD provvede inoltre a definire il valore economico del contributo o delle prestazioni da erogare. La quantificazione dell'impegnativa è comunque legata alla compatibilità con il fondo assegnato; pertanto per ciascun progetto (salvo le situazioni particolarmente complesse), pur in considerazione di quanto indicato in UVMD, potrà essere applicata una percentuale di riduzione a fronte delle risorse disponibili da suddividere tra le ICDp assegnabili e l ammontare delle ore di assistenza richieste, nel rispetto dei principi di equità e solidarietà nella gestione del budget di cui alla premessa del presente Regolamento. DETERMINAZIONE DEL PUNTEGGIO DI GRADUATORIA L UVMD assegna un punteggio calcolato secondo la seguente formula stabilita dalla DGR 1338/2013: Punteggio ICDp = PVal (Punteggio della valutazione) +ISEE max = x 10 ISEE (richiedente) Il PVal (Punteggio della valutazione) viene costruito sulla base dei seguenti elementi: situazione personale (punteggio di gravità che esita dalla scheda SVaMDi) punteggio max 9,7 che va rapportato a 60; situazione familiare (dal punto di vista della composizione che di eventuali difficoltà legate alla presenza di particolari condizioni di vulnerabilità), punteggio max 30; somma dei punteggi a) b) che va parametrata a 60; utilizzo di altri servizi (Centri Diurni comprese frequenze diurne presso centri riabilitativi, Servizio di assistenza scolastica, tirocini lavorativi), come elementi pesati da sottrarre al Punteggio della valutazione fino ad un massimo del 75%. Nelle more della predisposizione di uno strumento regionale SVaMDi basato sull ICD - CY, le valutazioni di gravità per i minori verranno fatte utilizzando la SVaMDi attualmente disponibile per gli adulti. Il Punteggio della valutazione così determinato ed espresso in sessantesimi viene rapportato all ISEE secondo la formula di cui sopra e consente la determinazione della posizione in graduatoria. Il valore minimo del divisore ISEE corrisponde a 5.000,00 come da decreto regionale n.173/2013. Al punteggio ottenuto possono essere aggiunti max 10 punti (fino ad un punteggio massimo totale di 120 punti) per la presenza di criteri di complessità non già considerati nell attribuzione di altri punteggi: coerenza del progetto rispetto ai bisogni della persona, necessità del progetto, complessità della situazione. 8

9 DETERMINAZIONE DEL PUNTEGGIO ICDp Va considerato il punteggio di graduatoria senza l eventuale detrazione per l utilizzo dei servizi. DETERMINAZIONE DELL'IMPORTO DEL CONTRIBUTO/ORE DI SERVIZIO L'importo/servizio va determinato sulla base del punteggio ICDp secondo le percentuali indicate nell allegato F. Le modalità di calcolo dei punteggi e la percentuale dell importo del contributo a partire dal progetto individuale sono indicate nell allegato F. d) gestione dell impegnativa Gli interessati ricevono comunicazione dall Azienda ULSS con l indicazione dell ammontare dell impegnativa e degli adempimenti conseguenti per la liquidazione del contributo e/o l erogazione di servizi. L'interessato ha tempo 60 giorni dal ricevimento della comunicazione per attivare il progetto, pena la decadenza dal diritto di erogazione dell'icdp, salvo diversa tempistica definita nel progetto individuale. Il case manager ha il compito di condividere con l interessato e/o con la sua famiglia l esito delle decisioni prese in sede di UVMD, definendo con precisione i contenuti del progetto relativamente a tempi, tipologia di prestazioni e verifiche periodiche. e) gestione della graduatoria Le nuove domande presentate nel corso dell anno sono oggetto di valutazione ed immissione nell elenco aziendale e vengono finanziate fino all esaurimento del fondo assegnato. Le nuove domande entrano nella graduatoria alla scadenza di ogni mese e, sulla base della posizione in graduatoria determinata dal punteggio, acquisiscono l erogazione della prima impegnativa disponibile. La graduatoria viene aggiornata nel programma informatizzato regionale allo scadere di ogni mese a cura del Servizio ULSS competente. ART. 9 - Validità della valutazione e dell ICDp assegnata In via ordinaria la durata dell ICDp e del relativo progetto individuale è pari all anno solare a cui si riferisce. Per i successivi anni solari, le persone già inserite nella graduatoria aziendale non devono presentare nuova domanda. Resta comunque la necessità di monitoraggio e valutazione sull andamento del progetto da parte del case manager, che potrà confermare o riportare il progetto in UVMD per eventuali modifiche. La scheda SVaMDi ha validità di 3 anni (DGRV 1047/2015). Poiché l ISEE ha validità fino al 15 gennaio dell anno successivo a quello di riferimento, l interessato è tenuto a presentare l ISEE valido per il nuovo anno solare. A salvaguardia della continuità assistenziale, viene garantita la prosecuzione delle prestazioni in atto nel mese di dicembre erogate da enti del terzo settore fino alla fine del mese in cui si effettua la valutazione dei progetti relativi al nuovo anno solare, e comunque non oltre il mese di aprile. L UVMD provvede a valutare tutti i nuovi progetti e a quantificare il valore economico della relativa ICD, nel rispetto dei principi e con le modalità e i criteri precedentemente descritti. Il valore economico della nuova ICDp assegnata potrà quindi variare rispetto a quella dell anno precedente. 9

10 L ICDp, qualora attribuita, resta valida sino a quando: la persona che l'ha presentata o la persona nel cui interesse è stata presentata chiede di ritirare la domanda; la persona non autosufficiente si trasferisce in altra Regione; la persona è deceduta; la persona è stata inserita in modo definitivo in struttura residenziale, tranne inserimento a titolo privato; la persona mantiene i requisiti minimi di accesso; il progetto definito in UVMD giunge a scadenza, senza che sia presentato un nuovo progetto. In caso di trasferimento ad altra Azienda ULSS per cambio di residenza, l ICD è mantenuta sino alla scadenza a carico dell Azienda ULSS di provenienza (DGR1338/2013 All. A punto 2.1). Allo scadere dell ICD, qualora il beneficiario si sia trasferito presso altra Azienda ULSS, cessa l ICD emessa dall Azienda ULSS di origine e la posizione del beneficiario viene trasferita all Azienda ULSS di destinazione. ART Rendicontazione Nel caso l UVMD approvi l erogazione dell ICDp in forma di contributo economico, il richiedente è responsabile dell attuazione del progetto individuale e della rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione dello stesso. Il richiedente è tenuto a presentare all Azienda ULSS con cadenza periodica la documentazione fiscalmente valida attestante la spesa sostenuta dalla quale per attuare gli interventi previsti nel progetto, a corredo delle richieste di contributo. 10

11 SEZIONE II Percorso di accesso, criteri e strumenti di valutazione per l ICDf ART. 1 - Oggetto e finalità della sezione II La sezione II del presente regolamento disciplina le modalità di erogazione degli interventi a supporto della Vita Indipendente in ottemperanza a quanto disposto dalla DGR 1338/2013 e dal Decreto Regionale n. 173/2013. I Progetti di Vita Indipendente costituiscono il nucleo dell'icdf, come forma di intervento che si differenzia in modo significativo dagli altri interventi a supporto della domiciliarità, riconoscendo e valorizzando la soggettività e l'autodeterminazione individuale nell'organizzazione dell'assistenza personale. L'assistenza personale autogestita consente di rimanere nella proprio contesto domiciliare e sociale, scegliendo il proprio assistente personale e definendo gli impegni, le mansioni, la formazione attraverso uno specifico contratto di lavoro, gestito direttamente o avvalendosi della collaborazione di Centri di Servizio, Comuni o soggetti del Terzo Settore (art. 5 L. 328/2000) Il titolare del progetto può, inoltre, con il finanziamento assegnato acquistare attrezzature specifiche per l'autonomia personale (compresa la domotica) non comprese nell assistenza protesica (Nomenclatore Tariffario di cui al DM. 27 agosto 1999 n. 332). ART. 2 - Obiettivi Obiettivi dell'icdf sono : - sviluppare l'autodeterminazione e il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità fisico motoria; - promuovere la personalizzazione degli interventi - garantire la permanenza nella propria casa e nell'ambiente sociale di riferimento con attenzione alle relazione sociali significative per la persona; - supportare la famiglia delle persone con disabilità nella gestione delle attività quotidiane; - evitare la sovrapposizione di interventi economici con le medesime finalità; - favorire la vita autonoma della persona con disabilità nella propria abitazione. ART. 3 - Destinatari Sono destinatari di detti interventi le persone adulte di età compresa tra i 18 e i 64 anni, per i quali sia: - certificata una disabilità fisico motoria, non correlata a deficit sensoriali o cognitivi; - rilevata capacità di autodeterminare la propria volontà; - riconosciuto lo stato di handicap grave (art.3 comma 3 L.104/92) e un invalidità civile al 100% con attribuzione dell indennità di accompagnamento. Il limite dei 65 anni potrà essere estensibile sulla base delle indicazioni regionali nei casi per i quali sia già in atto un progetto prima del compimento del 65 anno oppure (come indicato nella DGR 164/2014) qualora l evento invalidante sia accaduto successivamente al compimento del 65 anno e verificato il sussistere delle condizioni sotto descritte. Ai fini della valutazione di accesso sono da considerare: una condizione di non autosufficienza, intesa come limitazione nello svolgere, autonomamente, le normali attività relativa alla cura, al mantenimento del proprio corpo e alla mobilità. Tali limitazioni possono essere in alcuni casi affrontate con l'impegno di facilitatori relativi a fattori tecnologici (ausili e domotica) non erogabili tramite Nomenclatore tariffario; in altri casi è solo l'intervento diretto dell'aiuto di altre persone che può determinare l'assolvimento della attività richiesta come copertura del bisogno. una condizione di autonomia legata alla capacità di autodeterminazione della propria esistenza, attraverso la rappresentazione e costruzione di un personale progetto di vita, con una chiara identità personale percepita. Tale condizione è il presupposto per la gestione autonoma del progetto di vita indipendente. 11

12 ART. 4 - Criteri di ammissibilità diagnosi di disabilità fisico-motoria rilevabile da documentazione sanitaria; età compresa tra i 18 e i 64 anni, salvo quanto già indicato all art. 3; Certificazione di Invalidità civile con attribuzione del 100% e riconoscimento dell'indennità di accompagnamento; certificazione di handicap grave di cui alla L.104 art.3 comma 3. residenza nel territorio presa in carico da parte dei servizi dell ULSS ART. 5 - Incompatibilità L ICDf è incompatibile con: l inserimento definitivo in strutture residenziali, con impegnativa di residenzialità; l assegnazione di altra tipologia di ICD. ART. 6 - Modalità di erogazione L attribuzione dell ICDf consiste in un contributo economico per l'assunzione di un assistente personale e/o per l acquisto di servizi (es. servizi di trasporto e accompagnamento), e/o per l acquisizione di ausili e strumentazione domotica non previste nell ambito del Nomenclatore Tariffario, nell'ambito del proprio progetto di Vita. L erogazione del contributo economico da parte dell'azienda ULSS, calcolato per l anno solare, è pagato con periodicità mensile mediante bonifico su C/C bancario o postale, secondo le modalità previste dal presente Regolamento, con possibilità di articolare una diversa frequenza dei pagamenti in ragione delle progettualità individuali (DGRV 1047 del 04/98/2015). L utilizzo del finanziamento annuale può essere modulato nel corso dei mesi, in riferimento alle esigenze personali. ART. 7 - Progetto e tipologia delle prestazioni Il nucleo centrale dell impegnativa di cura domiciliare è costituito dal Progetto Personalizzato, ai sensi dell art 14 della Legge 328/2000, che il soggetto interessato alla fruizione dell ICDf presenta a corredo della domanda, utilizzando il modello di progetto allegato al presente regolamento (All. E scheda progetto ICDf), concordato con il servizio di presa in carico, con l indicazione di: 1. dati anagrafici; 2. composizione del nucleo familiare; 3. obiettivi che si intendono perseguire con la realizzazione del progetto; 4. prestazioni necessarie e modalità di gestione (utilizzo personale dei centri di servizio per non autosufficienti dei comuni o enti del terzo settore, di cui all art. 5 della L.328 /2000 o di altri soggetti autorizzati scelti dalla persona o attraverso personale privato); 5. quantificazione delle ore di assistenza e relativo preventivo di spesa espresso in ore settimanali, mensili, annuali; 6. eventuale preventivo di spesa per acquisto di tecnologia per l'autonomia personale (non erogabile tramite assistenza protesica); 7. durata progetto; 8. entità del contributo mensile proposto (viene considerato come importo massimo annui); 9. case manager. L'assunzione del proprio assistente personale può avvenire in forma diretta o attraverso il ricorso a Centri di servizio per persone con autosufficienti, dei Comuni o degli Enti del Terzo settore. La relativa spesa deve essere dichiarata direttamente nel progetto o attraverso un preventivo di spesa da parte dell'ente fornitore. Tenuto conto della nota regionale prot. n del 19 giugno 2009, e considerata la finalità del contributo, che è quella di attivare obiettivi di Vita Indipendente, di norma l assistente personale non dovrà essere legato alla persona con disabilità da vincoli di parentela o affinità. L UVMD può approvare un progetto che preveda l assunzione di un familiare nei casi in cui siano illustrati, da parte della persona, i motivi per cui ritiene necessario ricorrere ad un 12

13 familiare e non a personale esterno; in questo caso il familiare dovrà essere in età lavorativa e senza alcun tipo di rapporto a tempo pieno. La proposta di assunzione di familiari, esplicitata nel progetto e alle condizioni richiamate è a discrezione dell'uvmd che attribuisce l'impegnativa. ART. 8 - ITER di ACCESSO ALL ICDf a) Informazione ai cittadini L Aulss garantisce l informazione pubblica tramite la pubblicazione delle informazioni aggiornate nel portale aziendale. I Servizi territoriali garantiscono l informazione e l orientamento degli utenti che si rivolgono al servizio e, nel caso di necessità di intervento e sussistenza dei requisiti, attivano l iter per l assegnazione dell impegnativa. b) Presentazione della domanda La domanda di ICDf, concordata con l'assistente Sociale del Servizio cui l'utente afferisce, Servizio Età Evolutiva o Centri La Nostra Famiglia per i minori, U.O. Disabilità per gli adulti, può essere presentata in qualsiasi momento, redatta secondo l apposito modulo, presso la sede del Distretto di residenza. Sono soggetti titolati a presentare la domanda: la persona interessata o legale rappresentante (genitore, tutore, curatore, amministratore di sostegno); un familiare, anche non convivente, della persona interessata; una persona, preferibilmente convivente, di cui il Servizio Sociale accerti che provveda effettivamente a garantire adeguata assistenza alla persona non autosufficiente. La domanda deve essere corredata dai seguenti documenti necessari per la valutazione: - certificazione di invalidità civile e certificazione di handicap Legge 104/92 art.3 comma 3 (se non già in possesso del Servizio); - scheda SVaMDi sanitaria aggiornata compilata dal Medico (se non già in possesso del Servizio); - certificazione ISEE valida, ai sensi del DPCM 159 del 5/12/2013 e secondo quanto previsto dalla DGRV 1047 del 4/8/2015. La data della domanda è quella del protocollo dell AUlss; la domanda viene protocollata quando è completa dei documenti richiesti, necessari per la valutazione. Il progetto individuale per il quale si richiede l'icdf va concordato con il Servizio territoriale di presa in carico, secondo le seguenti linee guida per persone che frequentano Centri Diurni: Importo massimo del contributo mensile Persone inserite a tempo pieno nei Centri Diurni 250,00 ADULTI Persone inserite a tempo parziale nei Centri Diurni 250,00 più 38,00 per giornata di non frequenza Il progetto individuale per il quale si richiede l'icdf va concordato con il Servizio territoriale di presa in carico. Ove non presentato a corredo della domanda, il progetto individuale viene presentato dallo stesso Servizio in UVMD per la sua condivisione e recepimento. c) Valutazione e assegnazione dell impegnativa di domiciliarità La domanda di ICDf viene inoltrata all Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (UVMD) per la verifica dei requisiti d accesso e la valutazione della SVaMDi e del progetto individuale. Eventuali deroghe ai criteri per situazioni particolari verranno discusse in UVMD. 13

14 Qualora la richiesta sia ritenuta idonea, viene approvata e inserita nella graduatoria aziendale delle ICDf. L UVMD provvede inoltre a definire il valore economico del contributo o delle prestazioni da erogare. La quantificazione dell'impegnativa è comunque legata alla compatibilità con il fondo assegnato; pertanto per ciascun progetto (salvo le situazioni particolarmente complesse), pur in considerazione di quanto indicato in UVMD, potrà essere applicata una percentuale di riduzione a fronte delle risorse disponibili da suddividere tra le ICDf assegnabili e l ammontare delle ore di assistenza richieste, nel rispetto dei principi di equità e solidarietà nella gestione del budget di cui alla premessa del presente Regolamento. DETERMINAZIONE DEL PUNTEGGIO DI GRADUATORIA L UVMD assegna un punteggio calcolato secondo la seguente formula stabilita dalla DGR 1338/2013: Punteggio ICDf = PVal (Punteggio della valutazione) +ISEE max = x 10 ISEE (richiedente) Il PVal (Punteggio della valutazione) viene costruito sulla base dei seguenti elementi: situazione personale (punteggio di gravità che esita dalla scheda SVaMDi) punteggio max 9,7 che va rapportato a 60; il punteggio >5 va equiparato a 60. situazione familiare (dal punto di vista della composizione che di eventuali difficoltà legate alla presenza di particolari condizioni di vulnerabilità), punteggio max 30 somma dei punteggi a) b) che va parametrata a 60 utilizzo di altri servizi (Centri Diurni comprese frequenze diurne presso centri riabilitativi, Servizio di assistenza scolastica), come elementi pesati da sottrarre al Punteggio della valutazione fino ad un massimo del 75%. Il Punteggio della valutazione così determinato ed espresso in sessantesimi viene rapportato all ISEE secondo la formula di cui sopra e consente la determinazione della posizione in graduatoria. Il valore minimo del divisore ISEE corrisponde a 5.000,00 come da decreto regionale n.173/2013. Al punteggio ottenuto possono essere aggiunti max 10 punti (fino ad un punteggio massimo totale di 120 punti) per la presenza di criteri di complessità non già considerati nell attribuzione di altri punteggi: coerenza del progetto rispetto ai bisogni della persona, necessità del progetto, complessità della situazione. DETERMINAZIONE DEL PUNTEGGIO ICDf Va considerato il punteggio di graduatoria senza l eventuale detrazione per l utilizzo dei servizi DETERMINAZIONE DELL'IMPORTO DEL CONTRIBUTO L'importo/servizio va determinato sulla base del punteggio ICDf secondo le percentuali indicate nell Allegato F. Le modalità di calcolo dei punteggi e la percentuale dell importo del contributo a partire dal progetto individuale sono indicate nell allegato F. d) Attribuzione impegnativa Gli interessati ricevono comunicazione dall Azienda ULSS con l indicazione dell ammontare dell impegnativa e degli adempimenti conseguenti per la liquidazione del contributo e/o l erogazione di servizi. L'interessato ha tempo 60 giorni dal ricevimento della comunicazione per attivare il progetto, pena la decadenza dal diritto di erogazione dell'icdf, salvo diversa tempistica definita nel progetto individuale. 14

15 Il case manager ha il compito di condividere con l interessato e/o con la sua famiglia l esito delle decisioni prese in sede di UVMD, definendo con precisione i contenuti del progetto relativamente a tempi, tipologia di prestazioni e verifiche periodiche. e) Gestione della graduatoria Le nuove domande presentate nel corso dell anno sono oggetto di valutazione ed immissione nell elenco aziendale e vengono finanziate fino all esaurimento del fondo assegnato. Le nuove domande entrano nella graduatoria alla scadenza di ogni mese e, sulla base della posizione in graduatoria determinata dal punteggio, acquisiscono l erogazione della prima impegnativa disponibile. La graduatoria viene aggiornata nel programma informatizzato regionale allo scadere di ogni mese a cura del Servizio ULSS competente. ART. 9 - Validità della valutazione e dell ICDf assegnata In via ordinaria la durata dell ICDf e del relativo progetto individuale è pari all anno solare a cui si riferisce. Per i successivi anni solari, le persone già inserite nella graduatoria aziendale non devono presentare nuova domanda. Resta comunque la necessità di monitoraggio e valutazione sull andamento del progetto da parte del case manager, che potrà confermare o riportare il progetto in UVMD per eventuali modifiche. La scheda SVaMDi ha validità di 3 anni (DGRV 1047/2015). Poiché l ISEE ha validità fino al 15 gennaio dell anno successivo a quello di riferimento, l interessato è tenuto a presentare l ISEE valido per il nuovo anno solare. A salvaguardia della continuità assistenziale, viene garantita la prosecuzione delle prestazioni in atto nel mese di dicembre erogate da enti del terzo settore fino alla fine del mese in cui si effettua la valutazione dei progetti relativi al nuovo anno solare, e comunque non oltre il mese di aprile. L UVMD provvede a valutare tutti i nuovi progetti e a quantificare il valore economico della relativa ICD, nel rispetto dei principi e con le modalità e i criteri precedentemente descritti. Il valore economico della nuova ICDf assegnata potrà quindi variare rispetto a quella dell anno precedente. L ICDf, qualora attribuita, resta valida sino a quando: la persona che l'ha presentata o la persona nel cui interesse è stata presentata chiede di ritirare la domanda; la persona non autosufficiente si trasferisce in altra Regione; la persona è deceduta; la persona è stata inserita in modo definitivo in struttura residenziale, tranne inserimento a titolo privato; la persona mantiene i requisiti minimi di accesso; il progetto definito in UVMD giunge a scadenza, senza che sia presentato un nuovo progetto. In caso di trasferimento ad altra Azienda ULSS per cambio di residenza, l ICD è mantenuta sino alla scadenza a carico dell Azienda ULSS di provenienza (DGR1338/2013 All. A punto 2.1). Allo scadere dell ICD, qualora il beneficiario si sia trasferito presso altra Azienda ULSS, cessa l ICD emessa dall Azienda ULSS di origine e la posizione del beneficiario viene trasferita all Azienda ULSS di destinazione. 15

16 ART. 10 Rendicontazione Il richiedente è responsabile dell attuazione del progetto individuale e della rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione dello stesso. Il richiedente è tenuto a presentare all Azienda ULSS con cadenza periodica la documentazione fiscalmente valida attestante la spesa sostenuta dalla quale per attuare gli interventi previsti nel progetto, a corredo delle richieste di contributo. 16

17 SEZIONE III Valutazione del processo: verifica dei progetti individuali e valutazione del Regolamento Verifica dei progetti individuali La valutazione di efficacia e della qualità dell intervento del progetto individuale avviene nell ambito del rapporto diretto che l utente ha con il servizio di presa in carico. A tal fine per ciascun progetto ammesso al finanziamento viene identificato un responsabile del caso (case manager) con il compito di verificare in itinere il progetto concordato. Il responsabile del caso, nell ambito delle sue funzioni, sostiene l utente e/o la sua famiglia nel superamento di eventuali difficoltà di attuazione del progetto, controlla l attuazione del progetto personalizzato di assistenza, verifica l espletamento degli impegni assunti dalla famiglia con i tempi e le modalità previste dal programma assistenziale. Le modalità di verifica prevedono la partecipazione della persona con disabilità e/o dei suoi familiari. Alcuni indicatori possono dare esiti rispetto all efficacia dell intervento e rispetto all efficienza del processo. In particolare vanno considerati : coerenza /adeguatezza della risposta rispetto al bisogno espresso; coerenza e/o scostamenti nell attribuzione economica rispetto alla richiesta e alla valutazione; la gestione dei tempi di attesa sia nell accesso (domanda-valutazione) che nell attribuzione. Valutazione del Regolamento Il Regolamento ha carattere sperimentale per un anno e il suo impatto va verificato semestralmente; resta comunque in vigore fino all adozione di un nuovo Regolamento. L applicazione del regolamento è graduale e si conclude entro il primo anno di applicazione dello stesso. Il monitoraggio della progettualità ICDp e ICDf viene effettuato da un Gruppo Tecnico formato dai referenti per le ICDp e ICDf dei servizi distrettuali dell azienda ULSS n. 2 Marca Trevigiana. 17

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