Azienda ULSS 16 Padova
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- Adelaide Conte
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1 Azienda ULSS 16 Padova Allegato 1 REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE (L.R. 30/2009) ART. 1 OGGETTO Il presente Regolamento disciplina quanto disposto L.R. n. 30 del al fine di assicurare alle persone non autosufficienti un sistema di protezione socio-sanitaria e assistenziale, attraverso l erogazione di contributi economici commisurati alla gravità del bisogno. Per la gestione degli interventi a favore delle persone con disabiltà grave, questa Azienda fa riferimento alle disposizioni di cui alla D.G.R. n del Linee di indirizzo e disposizioni per la predisposizione dei Piani locali della Disabilità, la D.G.R. n. 331 del relativa alla scheda SVAMDI, la D.G.R. n del relativa alla U.V.M.D. Più specificatamente per i Progetti di Vita Indipendente la Regione del Veneto ha emanato la DGR n del Linee guida per la predisposizione dei progetti Vita Indipendente e la DGR 865 del 31 marzo 2009, alle quali si riferisce il presente Regolamento. Gli indirizzi della Regione sono finalizzati a: promuovere la personalizzazione degli interventi; garantire la permanenza nella propria casa e nel complesso delle relazioni sociali delle persone disabili; supportare la famiglia con persone disabili nella gestione delle attività quotidiane; prevedere che non possano esserci sovrapposizioni di interventi economici con le stesse finalità. L obiettivo è di favorire nel modo più ampio l autonomia nella vita quotidiana delle persone disabili La legge 162/1998 riconosce il diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità fisico-motoria, attraverso il finanziamento di progetti di aiuto alla persona gestiti direttamente dagli interessati sulla base di piani personalizzati. Gli interventi sono finalizzati a garantire l autodeterminazione della persona in tutte le azioni della vita quotidiana. Si tratta di persone adulte con lavoro e una famiglia con grave disabilità acquisita a seguito di patologie degenerative congenita o di esiti di eventi traumatici che non riducono le facoltà di autodeterminazione della persona o le sue capacità genitoriale ed affettive. Il progetto di Vita Indipendente, pertanto, non ha una generica natura assistenziale, ma persegue l'obiettivo di sviluppare il percorso di autonomia e di consapevole realizzazione del proprio progetto di vita. Per disposizioni regionali l entità massima del contributo economico riconoscibile è di 1.000,00 mensili e definito sulla base delle risorse rese disponibili annualmente dalla Regione. 1
2 ART. 2 DESTINATARI I destinatari del progetto di Vita Indipendente sono esclusivamente le persone con disabilità fisico-motoria grave, riconosciute ai sensi dell'art. 3 comma 3 della L. 104/92, con invalidità del 100% ed indennità di accompagnamento, e con capacità di agire e di esprimere coscientemente la propria volontà, in grado di rimanere nel proprio domicilio, e che intendono realizzare il proprio progetto di vita individuale. Il progetto è pertanto finalizzato a garantire la conduzione di una normale vita personale e familiare comprensiva dell'esercizio delle responsabilità genitoriali nei confronti di figli a carico, supportando l'attività lavorativa in essere o in progetto, oppure favorendo le attività scolastico - formative finalizzate a configurazioni lavorative. I progetti di Vita Indipendente non sono quindi usufruibili da persone disabili che frequentano un centro diurno a carattere educativo - assistenziale o riabilitativo per persone con disabilità. ART. 3 CRITERI DI AMMISSIBILITÀ Possono presentare domanda per la formulazione di un progetto di Vita Indipendente le persone con disabilità fisico-motoria grave, che si trovino nelle seguenti situazioni: - residenti nel territori dell Azienda ULSS n. 16; - con esclusiva disabilità di tipo fisico-motorio e in grado di autodeterminare la propria volontà; - in possesso della certificazione di gravità, ai sensi dell art. 3, comma 3 della Legge 104/92; - con invalidità del 100% ed indennità di accompagnamento; ART. 4 TIPOLOGIA DI INTERVENTI Si tratta di progetti, preventivamente concordati con l Unità Operativa Disabilità Adulti dell ULSS 16, nei quali la persona propone e gestisce il proprio piano personalizzato di assistenza al fine di conseguire obiettivi di Vita Indipendente, parità di opportunità ed integrazione sociale. Le attività previste fanno riferimento tutte ad interventi centrati sulla persona con disabilità per favorirne la domiciliarità. Sono infatti escluse da tale ambito di finanziamento le richieste riguardanti accoglienza residenziale, anche per brevi periodi, o gli interventi diurni gestiti in strutture di accoglienza diurne (come i Centri Diurni) e interventi di tipo sanitario (es. infermiere, fisioterapista, logopedista.). L'intervento dell'assistente personale, nell'ambito del progetto, deve essere personalizzato ed organizzato dalla persona con disabilità stessa, in base alle sue specifiche esigenze, scegliendolo ed assumendolo direttamente, con regolare contratto di lavoro. 2
3 ART. 5 MODALITÀ DI GESTIONE DEI PROGETTI Il progetto prevede l erogazione di contributi economici alle persone disabili titolari del progetto, per l assunzione di personale di assistenza, come rimborso parziale delle spese sostenute. Ciascun titolare di progetto, decide autonomamente se ricorrere a: personale di cooperative sociali; personale privato assunto alle proprie dipendenze con regolare rapporto di lavoro. L interessato sceglie autonomamente i propri assistenti personali ed è tenuto a regolarizzarne il rapporto con contratto di lavoro nel rispetto della normativa vigente. La persona con disabilità deve essere consapevole che l assunzione di un assistente personale, in forma privata e diretta, comporta un suo impegno nel ruolo di datore di lavoro con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono. Gli interventi economici di Assegno di Cura, di Vita Indipendente, non sono cumulabili, come indicato nella DGR n. 287 del 12 febbraio L elenco, annuale, degli assegnatari di contributi di Vita Indipendente, viene inviato dalla Direzione dei Servizi Sociali dell ULSS 16 a ciascun Comune del territorio, per il seguito di competenza in merito alla eventuale sospensione dell Assegno di Cura. ART. 6 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DI NUOVI PROGETTI Le domande per coloro che non sono già titolari di progetti di Vita Indipendente devono essere presentate dall 1 al 30 novembre di ogni anno. Esclusivamente per i progetti nuovi che saranno attivati nell anno 2013, le domande dovranno pervenire dal 7 gennaio al 7 febbraio La persona interessata può reperire gli appositi moduli per la richiesta, presso i Distretti Socio-Sanitari dell ULSS 16, oppure accedendo al sito dell ULSS 16, La domanda per i nuovi progetti compilata sugli appositi moduli, reperibili come sopra indicato, va inviata con raccomandata e ricevuta di ritorno all Ufficio Protocollo Generale, Azienda ULSS 16 Padova, Unità Operativa Disabilità Adulti, via E. Scrovegni, n Padova o consegnata a mano presso il Protocollo Generale dell ULSS 16, di via E. Scrovegni n Padova. La richiesta di ammissione al progetto deve contenere, in forma di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, le seguenti informazioni: data e luogo di nascita residenza situazione di handicap in relazione alla legge 104/92 (art.3 comma3) grado di invalidità e indennità di accompagnamento situazione reddituale (ultima dichiarazione dei redditi) I.S.E.E. individuale non accolto presso strutture residenziali, anche per brevi periodi, né in strutture di accoglienza diurna Alla domanda deve essere allegato una copia del documento di identità in corso di validità. L azienda ULSS 16 si riserva la facoltà, attraverso gli organismi competenti, di procedere a controlli sulle dichiarazioni pervenute. 3
4 ART. 7 MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER COLORO CHE SONO GIA TITOLARI DI PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE Per coloro che già hanno usufruito nell anno precedente di un progetto di Vita Indipendente la richiesta per la prosecuzione del progetto deve pervenire dall 1 al 30 novembre di ogni anno. Le informazioni dettagliate per i progetti già avviati vengono inviate annualmente all interessato dall Unità Operativa Disabilità Adulta. Il modulo dedicato per detti progetti di continuità, deve contenere in forma di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, le seguenti informazioni: data e luogo di nascita residenza situazione di handicap in relazione alla legge 104 (art.3 comma3) grado di invalidità e indennità di accompagnamento situazione reddituale (ultima dichiarazione dei redditi) I.S.E.E. individuale non accolto presso strutture residenziali, anche per brevi periodi, né in strutture di accoglienza diurna Alla domanda deve essere allegato una copia del documento di identità in corso di validità. L azienda ULSS 16 si riserva la facoltà, attraverso gli organismi competenti, di procedere a controlli sulle dichiarazioni pervenute. ART. 8 VALUTAZIONE DEI PROGETTI La valutazione dei nuovi progetti come indicato nell art. 6 viene effettuata in sede di Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale, che contestualmente stabilisce il responsabile del progetto stesso. La valutazione dei progetti già avviati nell anno precedente come indicato nell art. 7, non è condizionata all attivazione della UVMD, salvo per modifiche intervenute e dichiarate dal titolare del progetto stesso. Strumenti di valutazione: Scheda di Valutazione Multidimensionale per persone Disabili, come da indicazioni regionali Scheda Riepilogativa dei punteggi predisposta dall ULSS 16 per l assegnazione del finanziamento annuale Il risultato dei punteggi degli strumenti sopra indicati incidono del 40% sull attribuzione del finanziamento. Il rimanente 60% è determinato dalla situazione reddituale individuale calcolata sulla base dell I.S.E.E. individuale. Il finanziamento regionale quindi sarà assegnato in misura direttamente proporzionale ai punteggi delle schede citate (40%), e in misura inversamente proporzionale al reddito (60%). Per garantire i progetti di cui all art. 7, viene riconosciuto un punteggio, dopo il primo anno di avvio, pari a 25 punti, per poter valorizzare la continuità progettuale. 4
5 Al fine di verificare l attribuzione dei punteggi, nonché l appropriatezza dei requisiti di accesso e degli obiettivi dei progetti presentati, è istituita una commissione, interdistrettuale pluridisciplinare, composta da: il responsabile della Unità Operativa Disabilità Adulta; un assistente sociale della Unità Operativa Disabilità Adulti; un direttore di distretto o un medico suo delegato. La graduatoria è stilata con il supporto dell Ufficio Statistica dell ULSS 16. ART. 9 GRADUATORIA La graduatoria è approva con apposito provvedimento della Direzione dei Servizi Sociali dell ULSS 16, su indicazione dell Unità Operativa Disabilità Adulti, che adotta le procedure sopra indicate. ART- 11 INFORMAZIONE A ciascun beneficiario, dopo l approvazione ufficiale della graduatoria viene comunicato con nota inviata dalla Direzione dei Servizi Sociali l entità dell importo annuale riconosciuto per il progetto di Vita indipendente. E necessario che il beneficiario comunichi l attivazione del progetto seguendo le indicazioni riportate nella nota di comunicazione inviata dalla Direzione dei Servizi Sociali. Se a seguito di comunicazione di avvio del progetto dal parte del beneficiario, per qualsiasi motivo lo stesso venga interrotto, è necessario darne immediata comunicazione scritta all Unità Operativa Disabilità Adulti dell ULSS 16. ART 12 RENDICONTAZIONE Sono riconosciute come rimborsabili esclusivamente le spese per gli assistenti personali. La rendicontazione contabile deve essere presentata, entro il 15 gennaio di ogni anno, in copia e i documenti originali devono essere a disposizione per eventuali controlli. Il rendiconto finale dovrà essere presentato quindi con le modalità indicate dall UODISA e comunque non oltre la data sopra indicata, dell anno successivo l attivazione del progetto. ART. 13 MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO Dopo che il beneficiario di Vita Indipendente ha comunicato l avvio del progetto, viene erogato un primo contributo pari al 80%. Il rimanente 20% sarà erogato a saldo a seguito di presentazione della rendicontazione. Qualora la rendicontazione dimostri che il beneficiario non ha provveduto a spendere l importo erogato (pari all 80%), la somma verrà detratta dal contributo dell anno successivo nel caso in cui vi sia continuità del progetto, oppure dovrà essere restituito all ULSS con le modalità che saranno comunicate. Si segnala che l entità dell importo complessivo a disposizione per i progetti di Vita Indipendente viene assegnato dalla Regione annualmente, e pertanto le variazioni, la sospensione o la revoca dei finanziamenti possono determinare variabili che influenzano la realizzazione dei progetti di Vita Indipendente. 5
6 ART- 11 REVOCA DEL PROGETTO E DEL FINANZIAMENTO Al verificarsi delle sottoelencate inadempienze, l ULSS è tenuta a contestare le stesse per iscritto alla persona titolare di progetto assegnando un termine per la loro giustificazione. Le inadempienze che possono determinare la revoca del finanziamento del progetto sono: destinazione delle risorse economiche a scopi diversi da quelli definiti nel presente regolamento; inadempienza agli obblighi assunti con l ULSS; documentazione della spesa non pertinente; mancato rispetto della normativa riguardante il contratto di lavoro degli assistenti personali. Il finanziamento non viene assegnato e/o revocato per rinuncia scritta del titolare (come indicato nell art.11), per decadenza dei requisiti di accesso o per parere negativo motivato dei servizi di riferimento in sede di UVMD. ART- 12 ENTRATA IN VIGORE Il presente Regolamento entra in vigore a partire dal 1 gennaio
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