AZIENDA U.L.S.S. N. 16 DI PADOVA
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1 REGIONE DEL VENETO AZIENDA U.L.S.S. N. 16 DI PADOVA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n del 27/12/2012 OGGETTO: Approvazione dei nuovi regolamenti per i progetti di Vita Indipendente e Aiuto personale - Disabilità grave rivolti a persone con disabilità grave ai sensi della Legge regionale n. 30 del Il Dirigente dell Area Disabilita Dir.Serv.Soc. riferisce: La Legge 162/98, che modifica e aggiorna l art. 39, comma 2, della Legge del 5 febbraio 1992 n. 104, dispone che si attivino interventi allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e con grave limitazione dell autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita non superabili mediante ausili tecnici. A tale scopo le Regioni disciplinano le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia. La legge Regionale 30 del , regolamenta detti interventi attraverso la destinazione annuale del Fondo della Non Autosufficienza, assegnando per i progetti di Vita Indipendente e i progetti di Aiuto Personale Disabilità grave fondi specifici da determinare a livello locale in collaborazione con la Conferenza dei Sindaci. I progetti di Vita Indipendente sono rivolti alle persone con disabilità fisico-motorie, in possesso della certificazione di gravità (ai sensi dell art. 3, comma 3, L. 104/92), con invalidità al 100% ed indennità di accompagnamento, mentre i progetti di Aiuto Personale Disabilità grave sono rivolti alle persone con disabilità grave sia cognitiva che fisica cui sia stato riconosciuto lo stato di handicap grave (art. 3, comma 3, L. 104/92), l invalidità del 100% con indennità di accompagnamento. Per l erogazione di detti contributi, l Azienda ULSS 16 aveva predisposto un regolamento, approvato con delibera del Direttore Generale n. 934 dell L applicazione operativa di detto regolamento (che si realizza con l apporto dell Unità Operativa Disabilità Adulta in collaborazione con i Distretti Socio-Sanitari), l esperienza maturata in questi anni di applicazione, nonché l intervenuta modifica normativa citata (L.R. 30/2009) hanno evidenziato la necessità di rivedere detto regolamento, in considerazione anche del fatto che sono intervenute nuove deliberazione n del 27/12/2012 pagina 1 di 16
2 normative in ambito amministrativo per la semplificazione amministrativa finalizzate a favorire l utenza nei rapporti con la pubblica amministrazione. La Direzione dei Servizi Sociali ha, pertanto, valutato la necessità di riformulare l impianto regolamentare precedentemente predisposto e di definire due nuovi regolamenti, uno per la presentazione di progetti per la Vita Indipendente rivolti a persone con disabilità fisico - motoria e il secondo per i progetti di Aiuto personale Disabilità grave rivolti a persone con disabilità grave. I due regolamenti, parte integrante del presente provvedimento, intendono facilitare la predisposizione dei progetti da parte dell utenza, nonché garantire l erogazione dei contributi in tempi consoni alla realizzazione dei singoli progetti, e comunque in sintonia con quanto annualmente stanziato finanziariamente da parte della Regione per dette attività. IL DIRETTORE GENERALE PRESO ATTO della suestesa proposta e accertato che il Dirigente dell Area Disabilita Dir.Serv.Soc. ha attestato la regolarità amministrativa della stessa in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione nazionale e regionale; RITENUTO di dover adottare in merito i provvedimenti necessari; VISTO il Decreto Legislativo n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni e le leggi regionali n. 55 e n. 56 del 1994 e successive modifiche ed integrazioni; ACQUISITO il parere favorevole del Direttore Amministrativo, del Direttore Sanitario e del Direttore dei Servizi Sociali per quanto di rispettiva competenza; IN BASE ai poteri conferitigli dal D.P.G.R. n. 193 del DELIBERA 1) di acquisire le motivazioni in premessa riportate per l approvazione dei due nuovi regolamenti, parte integrante del presente atto insieme agli allegati, rispettivamente: a) Regolamento attuativo per la realizzazione dei progetti di Vita Indipendente (L.R. 30/2009) b) Regolamento attuativo per la realizzazione dei progetti di Aiuto Personale Disabilità grave (L.R. 30/2009), 2) di dare atto che detti regolamenti, che trovano applicazione a partire dall , regolano l erogazione dei contributi annuali deliberazione n del 27/12/2012 pagina 2 di 16
3 riconosciuti alla persone con disabilità fisico - motoria e disabilità grave. Il Direttore Generale Fto Dott. Adriano Cestrone deliberazione n del 27/12/2012 pagina 3 di 16
4 Azienda ULSS 16 Padova Allegato 1 REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE (L.R. 30/2009) ART. 1 OGGETTO Il presente Regolamento disciplina quanto disposto L.R. n. 30 del al fine di assicurare alle persone non autosufficienti un sistema di protezione socio-sanitaria e assistenziale, attraverso l erogazione di contributi economici commisurati alla gravità del bisogno. Per la gestione degli interventi a favore delle persone con disabiltà grave, questa Azienda fa riferimento alle disposizioni di cui alla D.G.R. n del Linee di indirizzo e disposizioni per la predisposizione dei Piani locali della Disabilità, la D.G.R. n. 331 del relativa alla scheda SVAMDI, la D.G.R. n del relativa alla U.V.M.D. Più specificatamente per i Progetti di Vita Indipendente la Regione del Veneto ha emanato la DGR n del Linee guida per la predisposizione dei progetti Vita Indipendente e la DGR 865 del 31 marzo 2009, alle quali si riferisce il presente Regolamento. Gli indirizzi della Regione sono finalizzati a: promuovere la personalizzazione degli interventi; garantire la permanenza nella propria casa e nel complesso delle relazioni sociali delle persone disabili; supportare la famiglia con persone disabili nella gestione delle attività quotidiane; prevedere che non possano esserci sovrapposizioni di interventi economici con le stesse finalità. L obiettivo è di favorire nel modo più ampio l autonomia nella vita quotidiana delle persone disabili La legge 162/1998 riconosce il diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità fisico-motoria, attraverso il finanziamento di progetti di aiuto alla persona gestiti direttamente dagli interessati sulla base di piani personalizzati. Gli interventi sono finalizzati a garantire l autodeterminazione della persona in tutte le azioni della vita quotidiana. Si tratta di persone adulte con lavoro e una famiglia con grave disabilità acquisita a seguito di patologie degenerative congenita o di esiti di eventi traumatici che non riducono le facoltà di autodeterminazione della persona o le sue capacità genitoriale ed affettive. Il progetto di Vita Indipendente, pertanto, non ha una generica natura assistenziale, ma persegue l'obiettivo di sviluppare il percorso di autonomia e di consapevole realizzazione del proprio progetto di vita. Per disposizioni regionali l entità massima del contributo economico riconoscibile è di 1.000,00 mensili e definito sulla base delle risorse rese disponibili annualmente dalla Regione. deliberazione n del 27/12/2012 pagina 4 di 16 1
5 ART. 2 DESTINATARI I destinatari del progetto di Vita Indipendente sono esclusivamente le persone con disabilità fisico-motoria grave, riconosciute ai sensi dell'art. 3 comma 3 della L. 104/92, con invalidità del 100% ed indennità di accompagnamento, e con capacità di agire e di esprimere coscientemente la propria volontà, in grado di rimanere nel proprio domicilio, e che intendono realizzare il proprio progetto di vita individuale. Il progetto è pertanto finalizzato a garantire la conduzione di una normale vita personale e familiare comprensiva dell'esercizio delle responsabilità genitoriali nei confronti di figli a carico, supportando l'attività lavorativa in essere o in progetto, oppure favorendo le attività scolastico - formative finalizzate a configurazioni lavorative. I progetti di Vita Indipendente non sono quindi usufruibili da persone disabili che frequentano un centro diurno a carattere educativo - assistenziale o riabilitativo per persone con disabilità. ART. 3 CRITERI DI AMMISSIBILITÀ Possono presentare domanda per la formulazione di un progetto di Vita Indipendente le persone con disabilità fisico-motoria grave, che si trovino nelle seguenti situazioni: - residenti nel territori dell Azienda ULSS n. 16; - con esclusiva disabilità di tipo fisico-motorio e in grado di autodeterminare la propria volontà; - in possesso della certificazione di gravità, ai sensi dell art. 3, comma 3 della Legge 104/92; - con invalidità del 100% ed indennità di accompagnamento; ART. 4 TIPOLOGIA DI INTERVENTI Si tratta di progetti, preventivamente concordati con l Unità Operativa Disabilità Adulti dell ULSS 16, nei quali la persona propone e gestisce il proprio piano personalizzato di assistenza al fine di conseguire obiettivi di Vita Indipendente, parità di opportunità ed integrazione sociale. Le attività previste fanno riferimento tutte ad interventi centrati sulla persona con disabilità per favorirne la domiciliarità. Sono infatti escluse da tale ambito di finanziamento le richieste riguardanti accoglienza residenziale, anche per brevi periodi, o gli interventi diurni gestiti in strutture di accoglienza diurne (come i Centri Diurni) e interventi di tipo sanitario (es. infermiere, fisioterapista, logopedista.). L'intervento dell'assistente personale, nell'ambito del progetto, deve essere personalizzato ed organizzato dalla persona con disabilità stessa, in base alle sue specifiche esigenze, scegliendolo ed assumendolo direttamente, con regolare contratto di lavoro. deliberazione n del 27/12/2012 pagina 5 di 16 2
6 ART. 5 MODALITÀ DI GESTIONE DEI PROGETTI Il progetto prevede l erogazione di contributi economici alle persone disabili titolari del progetto, per l assunzione di personale di assistenza, come rimborso parziale delle spese sostenute. Ciascun titolare di progetto, decide autonomamente se ricorrere a: personale di cooperative sociali; personale privato assunto alle proprie dipendenze con regolare rapporto di lavoro. L interessato sceglie autonomamente i propri assistenti personali ed è tenuto a regolarizzarne il rapporto con contratto di lavoro nel rispetto della normativa vigente. La persona con disabilità deve essere consapevole che l assunzione di un assistente personale, in forma privata e diretta, comporta un suo impegno nel ruolo di datore di lavoro con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono. Gli interventi economici di Assegno di Cura, di Vita Indipendente, non sono cumulabili, come indicato nella DGR n. 287 del 12 febbraio L elenco, annuale, degli assegnatari di contributi di Vita Indipendente, viene inviato dalla Direzione dei Servizi Sociali dell ULSS 16 a ciascun Comune del territorio, per il seguito di competenza in merito alla eventuale sospensione dell Assegno di Cura. ART. 6 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DI NUOVI PROGETTI Le domande per coloro che non sono già titolari di progetti di Vita Indipendente devono essere presentate dall 1 al 30 novembre di ogni anno. Esclusivamente per i progetti nuovi che saranno attivati nell anno 2013, le domande dovranno pervenire dal 7 gennaio al 7 febbraio La persona interessata può reperire gli appositi moduli per la richiesta, presso i Distretti Socio-Sanitari dell ULSS 16, oppure accedendo al sito dell ULSS 16, La domanda per i nuovi progetti compilata sugli appositi moduli, reperibili come sopra indicato, va inviata con raccomandata e ricevuta di ritorno all Ufficio Protocollo Generale, Azienda ULSS 16 Padova, Unità Operativa Disabilità Adulti, via E. Scrovegni, n Padova o consegnata a mano presso il Protocollo Generale dell ULSS 16, di via E. Scrovegni n Padova. La richiesta di ammissione al progetto deve contenere, in forma di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, le seguenti informazioni: data e luogo di nascita residenza situazione di handicap in relazione alla legge 104/92 (art.3 comma3) grado di invalidità e indennità di accompagnamento situazione reddituale (ultima dichiarazione dei redditi) I.S.E.E. individuale non accolto presso strutture residenziali, anche per brevi periodi, né in strutture di accoglienza diurna Alla domanda deve essere allegato una copia del documento di identità in corso di validità. L azienda ULSS 16 si riserva la facoltà, attraverso gli organismi competenti, di procedere a controlli sulle dichiarazioni pervenute. deliberazione n del 27/12/2012 pagina 6 di 16 3
7 ART. 7 MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER COLORO CHE SONO GIA TITOLARI DI PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE Per coloro che già hanno usufruito nell anno precedente di un progetto di Vita Indipendente la richiesta per la prosecuzione del progetto deve pervenire dall 1 al 30 novembre di ogni anno. Le informazioni dettagliate per i progetti già avviati vengono inviate annualmente all interessato dall Unità Operativa Disabilità Adulta. Il modulo dedicato per detti progetti di continuità, deve contenere in forma di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, le seguenti informazioni: data e luogo di nascita residenza situazione di handicap in relazione alla legge 104 (art.3 comma3) grado di invalidità e indennità di accompagnamento situazione reddituale (ultima dichiarazione dei redditi) I.S.E.E. individuale non accolto presso strutture residenziali, anche per brevi periodi, né in strutture di accoglienza diurna Alla domanda deve essere allegato una copia del documento di identità in corso di validità. L azienda ULSS 16 si riserva la facoltà, attraverso gli organismi competenti, di procedere a controlli sulle dichiarazioni pervenute. ART. 8 VALUTAZIONE DEI PROGETTI La valutazione dei nuovi progetti come indicato nell art. 6 viene effettuata in sede di Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale, che contestualmente stabilisce il responsabile del progetto stesso. La valutazione dei progetti già avviati nell anno precedente come indicato nell art. 7, non è condizionata all attivazione della UVMD, salvo per modifiche intervenute e dichiarate dal titolare del progetto stesso. Strumenti di valutazione: Scheda di Valutazione Multidimensionale per persone Disabili, come da indicazioni regionali Scheda Riepilogativa dei punteggi predisposta dall ULSS 16 per l assegnazione del finanziamento annuale Il risultato dei punteggi degli strumenti sopra indicati incidono del 40% sull attribuzione del finanziamento. Il rimanente 60% è determinato dalla situazione reddituale individuale calcolata sulla base dell I.S.E.E. individuale. Il finanziamento regionale quindi sarà assegnato in misura direttamente proporzionale ai punteggi delle schede citate (40%), e in misura inversamente proporzionale al reddito (60%). Per garantire i progetti di cui all art. 7, viene riconosciuto un punteggio, dopo il primo anno di avvio, pari a 25 punti, per poter valorizzare la continuità progettuale. deliberazione n del 27/12/2012 pagina 7 di 16 4
8 Al fine di verificare l attribuzione dei punteggi, nonché l appropriatezza dei requisiti di accesso e degli obiettivi dei progetti presentati, è istituita una commissione, interdistrettuale pluridisciplinare, composta da: il responsabile della Unità Operativa Disabilità Adulta; un assistente sociale della Unità Operativa Disabilità Adulti; un direttore di distretto o un medico suo delegato. La graduatoria è stilata con il supporto dell Ufficio Statistica dell ULSS 16. ART. 9 GRADUATORIA La graduatoria è approva con apposito provvedimento della Direzione dei Servizi Sociali dell ULSS 16, su indicazione dell Unità Operativa Disabilità Adulti, che adotta le procedure sopra indicate. ART- 11 INFORMAZIONE A ciascun beneficiario, dopo l approvazione ufficiale della graduatoria viene comunicato con nota inviata dalla Direzione dei Servizi Sociali l entità dell importo annuale riconosciuto per il progetto di Vita indipendente. E necessario che il beneficiario comunichi l attivazione del progetto seguendo le indicazioni riportate nella nota di comunicazione inviata dalla Direzione dei Servizi Sociali. Se a seguito di comunicazione di avvio del progetto dal parte del beneficiario, per qualsiasi motivo lo stesso venga interrotto, è necessario darne immediata comunicazione scritta all Unità Operativa Disabilità Adulti dell ULSS 16. ART 12 RENDICONTAZIONE Sono riconosciute come rimborsabili esclusivamente le spese per gli assistenti personali. La rendicontazione contabile deve essere presentata, entro il 15 gennaio di ogni anno, in copia e i documenti originali devono essere a disposizione per eventuali controlli. Il rendiconto finale dovrà essere presentato quindi con le modalità indicate dall UODISA e comunque non oltre la data sopra indicata, dell anno successivo l attivazione del progetto. ART. 13 MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO Dopo che il beneficiario di Vita Indipendente ha comunicato l avvio del progetto, viene erogato un primo contributo pari al 80%. Il rimanente 20% sarà erogato a saldo a seguito di presentazione della rendicontazione. Qualora la rendicontazione dimostri che il beneficiario non ha provveduto a spendere l importo erogato (pari all 80%), la somma verrà detratta dal contributo dell anno successivo nel caso in cui vi sia continuità del progetto, oppure dovrà essere restituito all ULSS con le modalità che saranno comunicate. Si segnala che l entità dell importo complessivo a disposizione per i progetti di Vita Indipendente viene assegnato dalla Regione annualmente, e pertanto le variazioni, la sospensione o la revoca dei finanziamenti possono determinare variabili che influenzano la realizzazione dei progetti di Vita Indipendente. deliberazione n del 27/12/2012 pagina 8 di 16 5
9 ART- 11 REVOCA DEL PROGETTO E DEL FINANZIAMENTO Al verificarsi delle sottoelencate inadempienze, l ULSS è tenuta a contestare le stesse per iscritto alla persona titolare di progetto assegnando un termine per la loro giustificazione. Le inadempienze che possono determinare la revoca del finanziamento del progetto sono: destinazione delle risorse economiche a scopi diversi da quelli definiti nel presente regolamento; inadempienza agli obblighi assunti con l ULSS; documentazione della spesa non pertinente; mancato rispetto della normativa riguardante il contratto di lavoro degli assistenti personali. Il finanziamento non viene assegnato e/o revocato per rinuncia scritta del titolare (come indicato nell art.11), per decadenza dei requisiti di accesso o per parere negativo motivato dei servizi di riferimento in sede di UVMD. ART- 12 ENTRATA IN VIGORE Il presente Regolamento entra in vigore a partire dal 1 gennaio 2013 deliberazione n del 27/12/2012 pagina 9 di 16 6
10 Azienda ULSS 16 Padova Allegato 2 REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI AIUTO PERSONALE DISABILITA GRAVE (L.R. 30/2009) ART. 1 OGGETTO Il presente Regolamento disciplina quanto disposto L.R. n. 30 del al fine di assicurare alle persone non autosufficienti un sistema di protezione socio-sanitaria e assistenziale, attraverso l erogazione di contributi economici commisurati alla gravità del bisogno. Per la gestione degli interventi a favore delle persone con disabiltà grave, questa Azienda fa riferimento alle disposizioni di cui alla D.G.R. n del linee di indirizzo e disposizioni per la predisposizione dei Piani locali della Disabilità, la D.G.R. n. 331 del relativa alla scheda SVAMDI, la D.G.R. n del relativa alla U.V.M.D. Più specificatamente per i Progetti di Aiuto personale la Regione del Veneto ha emanato la DGR n del 30 dicembre 2003 Legge 162/98, Art. 1 Interventi di sostegno a favore delle persone con handicap grave, a cui si riferisce il presente Regolamento. Gli indirizzi della Regione sono finalizzati a: promuovere la personalizzazione degli interventi; garantire la permanenza nella propria casa e nel complesso delle relazioni sociali delle persone disabili; supportare la famiglia con persone disabili nella gestione delle attività quotidiane; prevedere che non possano esserci sovrapposizioni di interventi economici con le stesse finalità. L obiettivo è garantire la permanenza nel proprio nucleo abitativo o familiare dei soggetti in situazione di gravità, dando un supporto assistenziale alla famiglia attraverso un contributo economico. Art. 2 DESTINATARI Progetti di Aiuto Personale per le persone con disabilità psicofisiche gravi (art. 1 Legge 162/98) I progetti sono prioritariamente rivolti a: 1. coloro che non sono in grado di usufruire di alcun servizio extradomiciliare a causa della gravità della loro patologia, la cui situazione comporti un pesante carico familiare nell arco dell intera giornata: minori con gravi patologie che non consentono di frequentare la scuola per la gravità della loro situazione, o a totale carico della famiglia durante il periodo estivo o in seguito alla conclusione del percorso scolastico; deliberazione n del 27/12/2012 pagina 10 di 16 1
11 adulti con gravi patologie impossibilitati a frequentare i servizi diurni per la gravità della loro situazione. 2. coloro che sono in grado di usufruire di servizi extradomiciliari in modo estremamente limitato a causa della gravità della loro patologia, la cui situazione comporti un pesante carico familiare: minori la cui disabilità consente solo una frequenza estremamente limitata della scuola; adulti la cui disabilità consente solo una frequenza estremamente limitata di un centro diurno per la gravità della loro situazione o in relazione alla disponibilità di posti. ART. 3 CRITERI DI AMMISSIBILITÀ La domanda di adesione ai progetti può essere presentata da: il genitore, se il soggetto beneficiario è minore: dal tutore/amministratore di sostegno, se nominato; dal familiare convivente, con delega del soggetto beneficiario. Sono ammessi ai progetti: cittadini italiani o stranieri in possesso della carta di soggiorno, residenti nel territorio dell ULSS 16; anche se in grado di frequentare servizi extradomiciliari quali scuole dell obbligo, Centri Diurni, ecc.; di età compresa tra i 0 e i 64 anni, in possesso alla data di presentazione della domanda della seguente documentazione: - per i minori, indennità di accompagnamento o indennità di frequenza; - per gli adulti del certificato di invalidità civile con riconoscimento del 100% con indennità di accompagnamento; - per tutti della certificazione dello status di handicap grave ai sensi della legge 104/92, art. 3 comma 3; sono escluse le persone disabili con menomazioni di natura esclusivamente sensoriale e le disabilità derivanti da patologie psichiatriche e abuso di sostanze. ART. 4 TIPOLOGIA DI INTERVENTI Per Interventi di Aiuto Personale per persone disabili gravi (art. 1, Legge 162/98 ) si intende: interventi domiciliari assistenziali; interventi educativi; interventi di accompagnamento della persona con disabilità; interventi di tipo socio - assistenziale complesso, solo per minori (entro i 16 anni di età) per i quali questo intervento è condizione necessaria alla frequenza scolastica o alla permanenza in ambiente familiare. L'intervento di Aiuto Personale, nell'ambito del progetto, deve essere personalizzato ed organizzato dal titolare del progetto (il disabile, il genitore, il tutore o l amministratore di sostegno, o il familiare convivente), a favore del beneficiario (la persona disabile), in base alle specifiche esigenze di quest ultimo. Il titolare deve scegliere e assumere direttamente, con regolare contratto di lavoro, la persona di assistenza. Il titolare del progetto diviene datore di lavoro con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono. deliberazione n del 27/12/2012 pagina 11 di 16 2
12 ART. 5 MODALITÀ DI GESTIONE DEI PROGETTI Il progetto prevede l erogazione di contributi economici alle persone disabili o al titolare del progetto, per l assunzione di personale di assistenza, come rimborso parziale delle spese sostenute. Ciascun titolare di progetto, decide autonomamente se ricorrere a: personale di cooperative sociali; personale privato assunto alle proprie dipendenze con regolare rapporto di lavoro. L interessato sceglie autonomamente i propri assistenti personali ed è tenuto a regolarizzarne il rapporto con contratto di lavoro nel rispetto della normativa vigente. Considerata la finalità del contributo, che è di attivare interventi integrativi rispetto alle risorse (familiari o dei servizi socio-sanitari) già esistenti, l assistente personale non potrà essere un familiare, fatta eccezione per i minori gravi che frequentano la scuola (fino a 16 anni) o casi straordinari, la cui valutazione è rinviata alla Commissione Interdistrettuale pluridiscilinare. Il titolare di progetto deve essere consapevole che l assunzione di un assistente personale, in forma privata e diretta, comporta un suo impegno nel ruolo di datore di lavoro con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono. Gli interventi economici di Assegno di Cura e quelli di Aiuto personale Disabilità grave, non sono cumulabili, come indicato nella DGR n. 287 del 12 febbraio L elenco, annuale, degli assegnatari di contributi di Aiuto personale Disabilità grave, viene inviato dalla Direzione dei servizi Sociali a ciascun Comune del territorio, per il seguito di competenza in merito alla sospensione dell Assegno di Cura. ART. 6 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DI NUOVI PROGETTI Le domande per coloro che non sono già titolari di progetti di Aiuto personale Disabilità grave devono essere presentate dall 1 al 30 novembre di ogni anno. Esclusivamente per i progetti nuovi che saranno attivati nel l anno 2013, le domande dovranno pervenire dal 7 gennaio al 7 febbraio La persona interessata può reperire gli appositi moduli per la richiesta, presso i Distretti Socio-Sanitari dell ULSS 16, oppure accedendo al sito dell ULSS 16, La domanda per i nuovi progetti compilata sugli appositi moduli, reperibili come sopra indicato, va inviata con raccomandata e ricevuta di ritorno all Ufficio Protocollo Generale, Azienda ULSS 16 Padova, Unità Operativa Disabilità Adulti, via E. Scrovegni, Padova o consegnata a mano presso il Protocollo Generale di via E. Scrovegni 14 Padova. La richiesta di ammissione al progetto deve contenere, in forma di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, le seguenti informazioni: data e luogo di nascita residenza situazione di handicap in relazione alla legge 104 (art.3 comma3) grado di invalidità e indennità di accompagnamento deliberazione n del 27/12/2012 pagina 12 di 16 3
13 situazione reddituale (ultima dichiarazione dei redditi) I.S.E.E. familiare Alla domanda deve essere allegato una copia del documento di identità in corso di validità. L azienda ULSS 16 si riserva la facoltà, attraverso gli organismi competenti, di procedere a controlli sulle dichiarazioni pervenute. ART. 7 MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER COLORO CHE SONO GIA TITOLARI DI PROGETTI DI AIUTO PERSONALE DISABILITA GRAVE Per coloro che già hanno usufruito nell anno precedente di un progetto di Vita Indipendente la richiesta per la prosecuzione del progetto deve pervenire dall 1 al 30 novembre di ogni anno. Il modulo dedicato per detti progetti di continuità, deve contenere in forma di autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, le seguenti informazioni: data e luogo di nascita residenza situazione di handicap in relazione alla legge 104 (art.3 comma 3) grado di invalidità e indennità di accompagnamento situazione reddituale (ultima dichiarazione dei redditi) I.S.E.E. familiare Alla domanda deve essere allegato una copia del documento di identità in corso di validità. L azienda ULSS 16 si riserva la facoltà, attraverso gli organismi competenti, di procedere a controlli sulle dichiarazioni pervenute. ART. 8 VALUTAZIONE DEI PROGETTI La valutazione dei nuovi progetti come indicato nell art. 6 viene effettuata in sede di Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale, che contestualmente stabilisce il responsabile del progetto stesso. La valutazione dei progetti già avviati nell anno precedente come indicato nell art. 7, non è condizionata all attivazione della UVMD, salvo per modifiche intervenute e dichiarate dal titolare del progetto stesso. Strumenti di valutazione: Scheda di Valutazione Multidimensionale per persone Disabili, come da indicazioni regionali Scheda Riepilogativa dei punteggi predisposta dall ULSS 16 per l assegnazione del finanziamento annuale Il risultato dei punteggi degli strumenti sopra indicati incidono del 40% sull attribuzione del finanziamento. Il rimanente 60% è determinato dalla situazione reddituale familiare calcolata sulla base dell I.S.E.E.. Il finanziamento regionale quindi sarà assegnato in misura direttamente proporzionale ai punteggi delle schede citate (40%), e in misura inversamente proporzionale al reddito (60%). deliberazione n del 27/12/2012 pagina 13 di 16 4
14 Al fine di verificare l attribuzione dei punteggi, nonché l appropriatezza dei requisiti di accesso e degli obiettivi dei progetti presentati, è istituita una commissione, interdistrettuale pluridisciplinare, composta da: il responsabile della Unità Operativa Disabilità Adulta; un educatore della Unità Operativa Disabilità Adulti; un direttore di distretto o un medico suo delegato. La graduatoria è stilata con il supporto dell Ufficio Statistica dell ULSS 16. ART. 9 GRADUATORIA La graduatoria è approva con apposito provvedimento della Direzione dei Servizi Sociali dell ULSS 16, su indicazione dell Unità Operativa Disabilità Adulti, che adotta le procedure sopra indicate. ART- 11 INFORMAZIONE A ciascun beneficiario, dopo l approvazione ufficiale della graduatoria viene comunicato con nota inviata dalla Direzione dei Servizi Sociali l entità dell importo annuale riconosciuto per il progetto di Aiuto personale Disabilità grave. E necessario che il beneficiario comunichi l attivazione del progetto seguendo le indicazioni riportate nella nota di comunicazione inviata dalla Direzione dei Servizi Sociali. Se a seguito di comunicazione di avvio del progetto dal parte del beneficiario, per qualsiasi motivo lo stesso venga interrotto è necessario darne immediata comunicazione scritta all Unità Operativa Disabilità Adulti dell ULSS 16. ART 12 RENDICONTAZIONE Sono riconosciute come rimborsabili esclusivamente le spese per gli assistenti personali. La rendicontazione contabile deve essere presentata, entro il 15 gennaio di ogni anno, in copia e i documenti originali devono essere a disposizione per eventuali controlli. Il rendiconto finale dovrà essere presentato quindi con le modalità indicate dall UODISA e comunque non oltre la data sopra indicata, dell anno successivo l attivazione del progetto. ART. 13 MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO Dopo che il beneficiario di Aiuto personale Disabilità grave ha comunicato l avvio del progetto, viene erogato un primo contributo pari al 80%. Il rimanente 20% sarà erogato a saldo a seguito di presentazione della rendicontazione. Qualora la rendicontazione dimostri che il beneficiario non ha provveduto a spendere l importo erogato (pari all 80%), la somma verrà detratta dal contributo dell anno successivo nel caso in cui vi sia continuità del progetto, oppure dovrà essere restituito all ULSS con le modalità che saranno comunicate. Si segnala che l entità dell importo complessivo a disposizione per i progetti di Aiuto personale Disabilità grave viene assegnato dalla Regione annualmente, e pertanto le variazioni, la sospensione o la revoca dei finanziamenti possono determinare variabili che influenzano la realizzazione dei progetti di Aiuto personale Disabilità grave. deliberazione n del 27/12/2012 pagina 14 di 16 5
15 ART- 11 REVOCA DEL PROGETTO E DEL FINANZIAMENTO Al verificarsi delle sottoelencate inadempienze, l ULSS è tenuta a contestare le stesse per iscritto alla persona titolare di progetto assegnando un termine per la loro giustificazione. Le inadempienze che possono determinare la revoca del finanziamento del progetto sono: destinazione delle risorse economiche a scopi diversi da quelli definiti nel presente regolamento; inadempienza agli obblighi assunti con l ULSS; documentazione della spesa non pertinente; mancato rispetto della normativa riguardante il contratto di lavoro degli assistenti personali. Il finanziamento non viene assegnato e/o revocato per rinuncia scritta del titolare (come indicato nell art.11), per decadenza dei requisiti di accesso o per parere negativo motivato dei servizi di riferimento in sede di UVMD. ART- 12 ENTRATA IN VIGORE Il presente Regolamento entra in vigore a partire dal 1 gennaio 2013 deliberazione n del 27/12/2012 pagina 15 di 16 6
16 ATTESTAZIONE DI PUBBLICAZIONE L a p r e s e n t e d e l i b e r a z i o n e è s t a t a p u b b l i c a t a i n c o p i a a l l A l b per 15 giorni consecutivi dal Il Direttore S.C. AMMINISTRAZIONE E AFFARI GENERALI (Dott. Carlo Stecchini) CERTIFICAZIONE DI ESECUTIVITA La presente deliberazione è divenuta esecutiva il 27/12/2012 Il Direttore S.C. AMMINISTRAZIONE E AFFARI GENERALI (Dott. Carlo Stecchini) Copia composta di n 16 fogli ( incluso il presente ) della delibera n del 27/12/2012 firmata digitalmente dal Direttore Generale e conservata secondo la normativa vigente presso Infocert S.p.a. Padova, li Il Direttore S.C. AMMINISTRAZIONE E AFFARI GENERALI (Dott. Carlo Stecchini) G H O L E H U D ] L R Q H Q G H O S D J L Q D G L
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