#TAVOLOPIEMONTE Imprese ed istituzioni insieme per lo sviluppo e l innovazione

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1 #TAVOLOPIEMONTE Imprese ed istituzioni insieme per lo sviluppo e l innovazione Torino 4 giugno 2018

2 PARTE I ECONOMIA DEL PIEMONTE: CONGIUNTURA, INNOVAZIONE, RETI

3 LA CONGIUNTURA ECONOMICA PIL reale per ripartizione territoriale, tassi di crescita 6,00 4,00 2,00,00-2,00-4,00-6,00-8,00-10, Italia Nord Centro Mezzogiorno Piemonte 110 Valore aggiunto delle attività economiche (prezzi correnti, indice 2007=100) Italia Nord Centro Mezzogiorno Piemonte Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Istat

4 SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA Indice di specializzazione produttiva dei comparti manifatturieri in Piemonte Mezzi di trasporto 2,22 Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 1,16 Articoli in gomma e materie plastiche, minerali non metalliferi Computer e prodotti di elettronica e ottica,apparecchiature elettriche, macchinari e Attività metallurgiche, fabbricazione di prodotti in metallo 0,97 0,94 1,01 Legno, della carta, editoria Coke e prodotti della raffinazione del petrolio, prodotti chimici e farmaceutici Fabbricazione di mobili e altre industrie manifatturiere Industrie tessili e della pelle 0,75 0,75 0,72 0, Indicatori di performance dei comparti di specializzazione manifatturiera del Piemonte 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 446,6 249,8 Alimentari, bevande e tabacco Articoli in gomma e materie plastiche 267,8 Mezzi di trasporto 500,0 450,0 400,0 350,0 300,0 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 - ROI 2016 valore aggiunto / attività fisse nette valore aggiunto / costo del lavoro Ricavi pro - capite (asse dx) Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Istat e AIDA

5 L EXPORT DISTRETTUALE Export distrettuale (in % dell export totale), % 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 45% 43% 41% 38% 33% Toscana Trentino A.A. Veneto Puglia Marche Campania Italia Friuli V.G. Emilia Romagna 29% 26% 24% 22% 20% 18% 15% 7% 4% 2% Lombardia Piemonte Umbria Abruzzo Sicilia Sardegna Le esportazioni distrettuali nel 2017 (var.% tendenziale) Per area geografica Per regione 6% 5% 4% 3% 2% 1% 6% 5% 5% 4% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% 14% 7% 7% 4% 3% 0% Nord Centro Italia Sud e Isole -2% -4% -2% Piemonte Trentino A.A. Lombardia Veneto Emilia Romagna Friuli V.G. Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Istat e Intesa Sanpaolo

6 L ATTIVITA DI RICERCA E SVILUPPO Spesa e addetti in R&S per ripartizione territoriale (2015) 3,5 3,0 2,89 2,5 2,45 2,40 2,39 2,16 2,0 1,5 1,0 1,47 1,36 1,35 1,00 1,10 Spesa in R&S in % del PIL Addetti R&S in % del totale 0,5 0,0 Nord Centro Italia Mezzogiorno Piemonte Composizione % della spesa in R&S per ripartizione territoriale e settore istituzionale (2015) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Italia Nord Centro Mezzogiorno Piemonte istituzioni private non profit università (pubbliche e private) istituzioni pubbliche (escluse università pubbliche) imprese (escluse università private) Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Istat

7 START-UP Numero di start-up pro-capite Distribuzione delle start-up per provincia % 2% 2% 1% % 60% 4% 3% Torino % 20% 0% 12% 8% Cuneo Novara Alessandria Biella 68% Asti Verbania-Cusio-Ossola Vercelli Start-up pro-capite (asse sinistro) % popolazione (asse destro) % start-up (asse destro) Tasso di sopravvivenza delle start-up a 4 anni ( ) 100% 75% 50% 25% 0% Sud Italia Centro Lombardia Nord Veneto Piemonte Emilia Romagna Liguria Friuli V.G. Valle d'aosta Trentino A.A. Fonte: Elaborazioni I-Com su dati InfoCamere (aggiornati al 30 aprile 2018)

8 INFRASTRUTTURE TLC 70,0% Grado di copertura della banda ultra larga nelle regoni del Nord (2017) 60 Distribuzione dei data center nei territori regionali (2018) 60,0% 50 50,0% 40,0% 30,0% 18,8% 2,5% 1,7% 3,9% 3,2% 2,9% 4,3% ,0% 10,0% 0,0% 39,4% Lombardia 49,5% 47,2% Emilia Romagna Liguria 44,4% 44,3% Media nazionale 39,3% 33,3% 6,3% Veneto Friuli V.G. Piemonte Valle d'aosta 4,0% 13,6% 12,6% Trentino A.A , Mbps 100 Mbps Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Infratel Fonte: Elaborazioni I-Com su dati operatori (marzo 2018) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 97% 98% 96% 99% 96% 98% 94% 97% 97% 95% 98% 97% 97% 98% 92% 88% 86% 82% Emilia Romagna Copertura regionale della rete 4G Lombardia Veneto Trentino A.A. Friuli V. G. Italia Valle d'aosta Piemonte Liguria % comuni % popolazione Fonte: Elaborazioni I-Com su dati operatori (giugno 2017)

9 PARTE II I RAPPORTI TRA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LE IMPRESE

10 LA PRESSIONE FISCALE Aliquota ordinaria IRAP 2018 (anno d imposta 2017) 5,00% 4,00% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,00% 2,68% 2,68% 2,00% 1,00% 0,00% PA di Trento PA di Bolzano Valle D'Aosta Lombardia Friuli V.G. Veneto Piemonte Liguria Emilia Romagna Aliquote addizionali IRPEF totali * nei Capoluoghi del Settentrione Torino 4,13 Bologna Genova 3,13 3,13 Milano 2,54 Venezia Trieste 2,03 2,03 Aosta 1, Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Agenzia delle Entrate e MEF Nota:*Somma delle addizionali regionali e comunali

11 Giorni I RITARDI DEI PAGAMENTI DELLA PA Friuli-Venezia Giulia 1 Valle D'Aosta Trentino-Alto Adige/Südtirol 7 6 Tempi medi di pagamento e di ritardo Veneto Lombardia Piemonte Liguria Emilia-Romagna Media nazionale Tempo medio di pagamento (giorni) Tempo medio di ritardo (giorni) Tempo medio di pagamento delle pubbliche amministrazioni piemontesi, per tipologia Enti Sanitari Altri Comuni Fonte: Elaborazioni I-Com su dati MEF Nota: Il tempo medio di ritardo assume un valore negativo quando l Amministrazione effettua i propri pagamenti in anticipo rispetto ai tempi di scadenza delle fatture.

12 PARTE TERZA IL SISTEMA PIEMONTE

13 INTRODUZIONE TRE PROFILI CHIAVE DEL SISTEMA PIEMONTE (Governo regionale ) 1) Linee programmatiche e stato di avanzamento 2) Quadro normativo regionale 3) Macchina amministrativa regionale FOCUS: Città Metropolitana di Torino

14 ANALISI DI CONTESTO (1/2) Le difficoltà di inizio mandato del Governo regionale 1) Bocciatura Corte dei Conti del bilancio 2014 (disavanzo 360 milioni euro) 2) Profili di incostituzionalità manovra regionale (provvedimento salva imprese 2,5mld contabilizzati come mutui)

15 ANALISI DI CONTESTO (2/2) Obiettivi da raggiungere: 1) Riduzione del debito; 2) Ripresa degli investimenti; 2) Nuove forme di partecipazione;

16 LINEE PROGRAMMATICHE (1/8) Linee Programmatiche imprese/cittadini 1) Analisi principali proposte politiche di inizio mandato 2) Verifica stato di avanzamento

17 LINEE PROGRAMMATICHE (2/8) Linee programmatiche - imprese Gli obiettivi-chiave: (1) Incentivi per sviluppo del tessuto produttivo; (1) Sviluppo rete trasporti e infrastrutture; (1) Semplificazione amministrativa

18 LINEE PROGRAMMATICHE (3/8) 1) Incentivi crescita/sviluppo

19 LINEE PROGRAMMATICHE (4/8) 2) Sviluppo rete trasporti e infrastrutture

20 LINEE PROGRAMMATICHE (5/8) 3) Semplificazione amministrativa

21 LINEE PROGRAMMATICHE (6/8) Linee programmatiche - cittadini Gli obiettivi-chiave: Migliore e più frequente interlocuzione con i portatori di interessi (cittadini, corpi intermedi ed enti locali)

22 LINEE PROGRAMMATICHE (7/8)

23 LINEE PROGRAMMATICHE (8/8) Interlocuzione con i portatori di interesse

24 STATO DI ATTUAZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE (1/3) Stato di attuazione delle linee programmatiche imprese Attività produttive: (1) fondo per l acquisizione di aziende in crisi; (2) sostegno delle attività di imprese piemontesi attive (MidCap); (3) sostegno di progetti di Ricerca e Innovazione (R&I) per i poli di innovazione; (4) contratti di insediamento.

25 STATO DI ATTUAZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE (2/3) Infrastrutture e trasporti: (1) completata la programmazione integrata gomma/rotaia (2) rinnovamento dell osservatorio nazionale della Torino-Lione e (3) costituzione del nuovo osservatorio ambientale del Terzo Valico. Semplificazione amministrativa: (1) realizzazione SUAP-Piemonte, (2) riduzione del numero delle società partecipate, (3) mancata realizzazione delle zone a burocrazia zero.

26 STATO DI ATTUAZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE (3/3) Stato di attuazione delle linee programmatiche dei cittadini (1) Legge sulla partecipazione, (2) le consultazioni online, (3) nuova banca dati normativa (Arianna) e dossier virtuale delle leggi;

27 QUADRO NORMATIVO (1/6) QUADRO NORMATIVO (X legislatura) 1)Imprese 2)Partecipazione dei cittadini

28 QUADRO NORMATIVO (2/6)

29 QUADRO NORMATIVO (3/6) Dall esame degli atti normativi emerge lo sforzo sulla qualità della legislazione

30 QUADRO NORMATIVO (4/6) Normazione in tema di imprese 1) Testo Unico dell artigianato ed in particolare il documento triennale ) Legge semplificazione normativa Legge regionale 14/2014; Legge regionale 3/ (1) commercio, (2) turismo, (3) ambiente, (4) trasporti, (5) energia e (6) attività estrattive.

31 QUADRO NORMATIVO (5/6) Normazione in tema di partecipazione

32 QUADRO NORMATIVO (6/6) 1) Legge regionale 10/2016 sulla partecipazione dei cittadini 2) Legge regionale 8/2016 riforma del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) Nel sistema normativo regionale manca una legge regionale sul lobbying

33 MACCHINA AMMINISTRATIVA (1/9) Analizzate due macro-strutture della macchina amministrativa: 1) Assessorati e direzioni 2) Società partecipate e Agenzie regionali

34 MACCHINA AMMINISTRATIVA (2/9) La struttura regionale (11 Assessorati e 11 Direzioni)

35 MACCHINA AMMINISTRATIVA (3/9) Assessorati in tema di imprese Due assessorati: 1) Attività produttive 2) Agricoltura Tra le direzioni si segnala la direzione competitività e le sue funzioni: (1) ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; (2) agenda digitale; (3) competitività dei sistemi produttivi; (4) energia sostenibile; (5) tutela dell ambiente e valorizzazione risorse culturali e ambientali; (6) sviluppo urbano sostenibile.

36 MACCHINA AMMINISTRATIVA (4/9) Strutture strumentali in tema di imprese Tra le principali: 1) IRES Piemonte 2) Finpiemonte S.p.A. 3) Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.

37 MACCHINA AMMINISTRATIVA (5/9) 1) IRES Piemonte

38 MACCHINA AMMINISTRATIVA (6/9) 2) Finpiemonte S.p.A.

39 MACCHINA AMMINISTRATIVA (7/9) Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.

40 MACCHINA AMMINISTRATIVA (8/9) Assessorati e strutture regionali in tema di partecipazione Non esiste, a livello regionale, un assessorato ad hoc. Le attività svolte dal governo regionale in carica, tuttavia, fanno emergere l attenzione sui temi in oggetto. A partire dal ripensamento degli Osservatori della Torino- Lione e del Terzo Valico, traendo beneficio da un quadro normativo più favorevole in materia di appalti pubblici.

41 MACCHINA AMMINISTRATIVA (9/9) Osservatorio nazionale della Torino-Lione: dibattito pubblico e audizioni specifiche Osservatorio Ambientale nazionale Terzo Valico: nuova sede ad Alessandria e nuova composizione dell osservatorio con membri espressione del territorio

42 CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO (1/8) Da one company town a città post industriale. Tra il vecchio e il nuovo modello di sviluppo vi sono state azioni trasformative che non hanno modificato solo la forma urbana, ma ne hanno strutturato anche le relazioni di prossimità dei cittadini. La città di Torino è tra i maggiori complessi economici e produttivi dell Italia.

43 CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO (2/8) Tra le politiche pubbliche più rilevanti degli ultimi anni si segnala il Patto per la Città di Torino del 2016 (660 mln). In tema di imprese tra gli interventi si annoverano: le linee su ricerca, sviluppo e innovazione (228 mln) e quelle per sviluppo alle imprese (50 mln).

44 CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO (3/8) In tema di partecipazione invece si segnalano: 1) Piattaforma web deciditorino.it Il portale ha la funzione di promuovere (1) dibattiti, (2) proposte e (3) progetti.

45 CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO (4/8) La piattaforma in questione offre la possibilità agli utenti di creare dibattiti su proposte che vengono in seguito valutati attraverso i pulsanti sono d accordo - non sono d accordo. Le proposte devono riguardare temi inerenti la Città e nelle competenze attribuite al comune di Torino.

46 CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO (5/8) Le proposte che raggiungono l'appoggio di utenti saranno oggetto di studio di fattibilità da parte degli uffici dell'amministrazione comunale. Se lo studio di fattibilità è positivo l Amminsitrazione si impegna a realizzare la proposta.

47 CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO (6/8) In tema di partecipazione invece si segnalano: 2) Il bilancio POP Popular Financial Reporting 2016/2017 Strumento di rendicontazione innovativo. Lo scopo è quello di indicare le misure utili alla reingegnerizzazione dei processi decisionali.

48 CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO (7/8) Il bilancio mira a stimolare un processo decisionale allargato alla cittadinanza attraverso un sistema di rendicontazione partecipativo che mette in evidenza i bisogni dei cittadini.

49 CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO (8/8) In termini pratici, il cittadino ha facoltà di leggere il POP e, successivamente, avanzare sulla piattaforma deciditorino.it le proprie proposte nella sezione progetti. Le informazioni raccolte potranno essere utilizzate dall amministrazione comunale per migliorare la redazione dei successivi POP.

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