Anno Rotariano Presidente Internazionale: John Kenny. Il suo motto: Il futuro del Rotary è nelle vostre mani

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Emilia Rota
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1 BOLLETTINO INTERNO DEL ROTARY CLUB DISTRETTO 2060 Cervignano 07 Palmanova LUGLIO 2009 Anno Rotariano Presidente Internazionale: John Kenny. Il suo motto: Il futuro del Rotary è nelle vostre mani Governatore del Distretto 2060: Luciano KULLOVITZ Presidente del Club Cervignano Palmanova: Elia Bolzan In questo numero: Serata dedicata ad argomenti rotariani...2 La tecnologia al servizio della Protezione Civile...3 Prevenzione e diagnosi precoce del melanoma...6 Alcolismo nelle persone senza famiglia. Difficoltà nel reinserimento lavorativo...7 L impatto delle malattie della coagulazione sulla nostra qualità di vita...10

2 Riunione numero 1598 del 2 Luglio 2009 Tipo di riunione: Non conviviale Serata dedicata ad argomenti rotariani La serata è stata dedicata ad argomenti rotariani. 2 di 11

3 Riunione numero 1599 del 9 Luglio 2009 Tipo di riunione: Conviviale La tecnologia al servizio della Protezione Civile Ospiti del Circolo Ufficiali Genova Cavalleria di Palmanova. 3 di 11

Con la sua testimonianza ci ha informati sul ruolo e sulle attività della Protezione Civile,

4 Il relatore della serata è stato il dott. Guglielmo Berlasso, Direttore Centrale della Protezione Civile. Con la sua testimonianza ci ha informati sul ruolo e sulle attività della Protezione Civile, parlandoci del Volontariato, del Territorio, delle Previsioni e dell Allerta Ma soprattutto ci ha trasmesso il senso della sua competenza, della sua professionalità, della sua passione. 4 di 11

5 Una infrastruttura importante, la sala operativa di Palmanova Alla fine un ringraziamento sincero ed ammirato, e la sensazione di essere in buone mani. 5 di 11

6 Riunione numero 1600 del 16 Luglio 2009 Tipo di riunione: Non conviviale Prevenzione e diagnosi precoce del melanoma Il relatore della serata è stato il dott. Mario Patamia. Qui di seguito la sintesi della sua importante testimonianza. Il melanoma è un tumore capace di poter insorgere in ogni distretto corporeo ma che nel 99% dei casi si manifesta a livello cutaneo; questa neoplasia prende origine dai melanociti, produttori del pigmento cutaneo. La causa principale di morte per melanoma è legata alla presenza di metastasi, la cui diffusione precedente all'asportazione è purtroppo un evento altamente probabile (per gli altri tumori maligni della cute il sopraggiungere di una metastasi è un evento tardivo). La diagnosi precoce rappresenta, quindi, l'arma più efficace nella lotta contro il melanoma. Questa neoplasia può essere considerata ad evoluzione bifasica: in un primo periodo, che può durare anche alcuni anni, il melanoma ha scarsa tendenza ad infiltrare gli strati sottostanti; in una seconda fase si assiste ad una crescita nodulare con comparsa di cellule dotate di una spiccata tendenza alla metastatizzazione. Il riconoscimento del melanoma nella prima fase evolutiva garantisce elevate probabilità di guarigione a seguito di un trattamento chirurgico poco invasivo. Studi statistici sulla popolazione dimostrano un costante aumento dell'incidenza del tumore (occupa attualmente l'ottavo posto fra le neoplasie maligne più diffuse); nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, che sollecitano una più attenta osservazione della propria pelle al fine di cogliere il primo segnale d'allarme, accade ancora troppo spesso che il dermatologo si trovi a dover osservare casi di melanoma in stadio avanzato. Quindi nei confronti di questa neoplasia, come verso tutti i tumori maligni, l'unico vero approccio terapeutico consiste nella prevenzione e nella diagnosi precoce. Il melanoma si può considerare l'esempio più chiaro di neoplasia maligna nella quale un precoce trattamento costituisce la chiave per la sopravvivenza; infatti, se diagnosticato quando la neoplasia è contenuta entro 1 mm di profondità nell'epidermide, può essere asportato e definitivamente guarito in quasi il 100% dei casi; quando invece la neoplasia raggiunge i linfonodi regionali, le possibilità di sopravvivenza a cinque anni si riducono drasticamente. Emerge perciò chiaramente la necessità di migliorare ulteriormente le tecniche diagnostiche, e incentivare le campagne di sensibilizzazione nei confronti della malattia così da raggiungere un più elevato tasso percentuale di diagnosi precoci. 6 di 11

Riunione numero 1601 del 23 Luglio 2009 Tipo di riunione: Non conviviale Alcolismo nelle persone senza famiglia. Difficoltà nel reinserimento lavorativo Il relatore della serata è stato il sig.

7 Riunione numero 1601 del 23 Luglio 2009 Tipo di riunione: Non conviviale Alcolismo nelle persone senza famiglia. Difficoltà nel reinserimento lavorativo Il relatore della serata è stato il sig. Vinicio Bodocco di Tarcento, amministratore delegato della Cooperativa Sociale Nascente di Udine che da più di 20 anni si occupa della problematica oggetto dell'incontro. Nascente è stata fondata dal compianto Don Emilio De Roja a completamento del suo progetto Casa dell'immacolata ove si fornisce accoglienza ad una ventina di adulti. Parte degli stessi adulti trovano in Nascente l'opportunità di fare il reinserimento lavorativo che è un elemento indispensabile per la completa uscita della persona dal problema dell'alcool 7 di 11

territorio con cui collaborano fattivamente così come collaborano

8 Casa dell'immacolata e Nascente offrono un servizio riconosciuto ed apprezzato dai servizi sanitari, sociali ed assistenziali del territorio con cui collaborano fattivamente così come collaborano con le associazioni di alcolisti anonimi presenti sul territorio. 8 di 11

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10 Riunione numero 1602 del 30 Luglio 2009 Tipo di riunione: conviviale L impatto delle malattie della coagulazione sulla nostra qualità di vita Il relatore della serata è stato il dott. Giovanni Barillari Responsabile Centro malattie trombotiche ed emorragiche dell Ospedale Civile Santa Maria della Misericordia Udine. 10 di 11

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