7 ottobre 2013 SALA LOMBARDIA ASL BERGAMO via Gallicciolli

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1 7 ottobre 2013 SALA LOMBARDIA ASL BERGAMO via Gallicciolli

2 Perche la Promozione dell Allattamento Materno? L allattamento al seno è il modo naturale e specie-specifico di alimentare i lattanti ed i bambini.. Migliorare la qualita della vita della madre e del bambino rappresenta uno degli obbiettivi sanitari prioritari, a livello mondiale,individuati dall Organizzazione Mondiale della Sanità. In tutte le società, l'allattamento al seno è una delle principali misure per garantire il mantenimento della salute dei bambini. La promozione dell allattamento al seno viene indicata come un diritto nell art. 24 della Convenzione ONU sui diritti dell infanzia e dell adolescenza - 20 novembre 1989: "fare in modo che tutti i gruppi della società, in particolare i genitori e i minori, ricevano informazioni sulla salute e sulla nutrizione del minore, sui vantaggi dell'allattamento al seno, sull'igiene e sulla salubrità dell'ambiente e sulla prevenzione degli incidenti e beneficino di un aiuto che consenta loro di mettere in pratica tali informazioni..

3 Perche la Promozione dell Allattamento Materno? La Strategia Globale per l Alimentazione del Neonato e del Bambino dell OMS ( WHO Ginevra 2002), che costituisce la base per iniziative di salute pubblica volte a proteggere,promuovere e sostenere l allattamento al seno, afferma che: l allattamento al seno è un metodo senza pari per fornire ai bambini un nutrimento ideale per crescere e svilupparsi in salute; è inoltre parte integrante del processo riproduttivo, con notevoli implicazioni per la salute della madre. Come raccomandazione sanitaria generale, per avere le migliori possibilità di crescere e svilupparsi in maniera regolare, nei primi sei mesi di vita i neonati dovrebbero essere nutriti esclusivamente con latte materno. In seguito, per soddisfare il crescente fabbisogno nutrizionale, la dieta va integrata con cibi complementari idonei e sicuri, proseguendo l allattamento fino all età di due anni o oltre

4 Perche la Promozione dell Allattamento Materno? Il Piano di azione dell Unione europea: Protezione, promozione e sostegno dell allattamento al seno in Europa (EU Project on Promotion of Breastfeeding in Europe.Protection,Promotion and support..luxembourg 2004) ribadisce che :... la protezione, la promozione ed il sostegno dell allattamento al seno sono una priorita di salute pubblica in Europa. Tassi ridotti ed interruzione precoce dell allattamento al seno hanno importanti conseguenze sanitarie e sociali negative per le donne,i bambini,la collettivita e l ambiente,sono associati a una maggiore spesa sanitaria e fanno aumentare le disegualianze

5 Perche la Promozione dell Allattamento Materno? Programma Ministero della Salute Guadagnare salute.rendere facili le scelte salutari 2007 Nel Capitolo Guadagnare salute rendendo più facile una dieta più salubre (Alimentazione) Promuovere comportamenti salutari 1.A Promuovere l allattamento al seno L allattamento esclusivo al seno, come alimentazione normale dei neonati e dei bambini fino ai sei mesi di età dovrebbe essere sostenuto,ampliando le iniziative che già sono in funzione in Italia, come gli Ospedali amici dei bambini. Assicurare il costante controllo del rispetto delle disposizioni legislative relative alla produzione e commercializzazione dei sostituti del latte materno, con particolare attenzione ai contenuti derivanti dal codice OMS

6 Perche la Promozione dell Allattamento Materno? La letteratura scientifica internazionale riporta numerosi benefici a breve,medio e lungo termine, derivanti dall allattamento al seno : Bambino -La Promozione della salute nella prima infanzia: riduzione della mortalità post-natale e del rischio di morte in culla, minor numero di infezioni (gastrointestinali,respiratorie, vie urinarie),miglior risposta alle vaccinazioni. -La Prevenzione di patologie nell'età infantile: otite media, allergie, asma,diabete tipo 1, M.Celiaco, linfoma,morbo di Hodgkin, leucemia linfoblastica acuta, mal occlusione dentaria. -La Prevenzione di patologie nell'età adulta: obesità, diabete, sclerosi multipla, retto coliteulcerosa, m. di Crohn, malattie cardiovascolari. -La Promozione della salute psichica e relazionale: favorisce la relazione tra madre e bambino con riduzione della frequenza di abbandoni; migliora lo sviluppo psicomotorio e cognitivo. Madre -La Prevenzione di patologie materne: minor rischio di emorragia post-partum, riduzione delle neoplasie della mammella e dell'ovaio.dell osteoporosi.allattare al seno aumenta la autostima della donna dopo il parto, sembra ridurre la ansietà materna. Famiglia e Collettivita -Il Risparmio energetico ed ecologico: minore consumo di energia per la produzione ed il trasporto, per le confezioni di carta, vetro e metallo per il latte artificiale. -La Riduzione delle spese in ambito familiare : riguardanti l acquisto del latte artificiale,a cui vanno aggiunte le spese per biberon, sterilizzatori etc.

7 Normative a favore dell Allattamento Materno Internazionali : -Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del latte materno OMS 1981 e successive Risoluzioni dell Assemblea Mondiale della Sanita -Convenzione ONU sui Diritti dell infanzia e dell adolescenza ( ) -Dichiarazione congiunta OMS-UNICEF (Ginevra 1989) -Strategia Globale per l Alimentazione del Neonato e del Bambino dell OMS ( Ginevra 2002) -Dichiarazione degli Innocenti sulla protezione, promozione e sostegno dell allattamento materno (Firenze, 1990/2005). -Protezione,promozione e sostegno dell allattamento al seno in Europa (Luxembourg 2004) -Protezione,promozione e sostegno all allattamento al seno in Europa:un Programma d Azione (2008) Nazionali: -Progetto Obiettivo Materno-Infantile ( ). -Piano Nazionale della Prevenzione (2010/12). -PSN Programma Ministero della Salute Guadagnare Salute.Rendere facili le scelte salutari 2007 Regionali: -Linee guida per la promozione e la tutela dell allattamento al seno in L(14/09/2004) -Deliberazione n VIII/ (3/02/2010) LG di collaborazione fra Consultori Familiari accreditati e Dipartimenti Materno Infantili Ospedalieri -Piano regionale della Prevenzione (29/12/2010) DGR DGSanità Prevalenza esclusività e durata dell allattamento al seno in RL.Report luglio 2007

8 REPORT OTTOBRE 2012 PREVALENZA, ESCLUSIVITÀ E DURATA DELL ALLATTAMENTO AL SENO IN REGIONE LOMBARDIA La Regione Lombardia ha avviato da anni un percorso comune,multidisciplinare ed intersettoraile per valorizzare e individuare le iniziative efficaci per promuovere e sostenere l allattamento al seno sul territorio regionale. Questo percorso si è articolato sia tramite l adozione di atti formali che tramite azioni d informazione e formazione volte a creare una cultura favorevole all allattamento al seno sia in ambito ospedaliero che territoriale. Tra febbraio e marzo 2012 e stato realizzato un monitoraggio regionale della prevalenza dei tassi d allattamento al seno ( il precedente era stato effettuato nel 2006) con criteri di raccolta confrontabili con la rilevazione precedente. Obiettivo: monitorare la prevalenza dell allattamento al seno esclusivo alla dimissione,alla prima,seconda e terza vaccinazione. Sono stati inclusi tutti i neonati sani,sia da parto eutocico che da taglio cesareo, le cui madri non presentano controindicazioni all'allattamento secondo i seguenti criteri d inclusione: -Peso alla nascita a 2500 g -Età gestazionale tra 37 e 42 settimane -Assenza di patologie neonatali -Assenza di malformazioni congenite

9 ALLATTAMENTO ESCLUSIVO QUADRO GENERALE 2012 ALLATTAMENTO QUADRO GENERALE 2012 IN REGIONE LOMBARDIA 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% BG BS CO CR LC LO MN MI* MI1 MI2 MB* PV SO VA VC DIMISSIONE 1 VACCINAZIONE 2 VACCINAZIONE 3 VACCINAZIONE Nel /15 territori (ASL Milano ed ASL Como) superano lo standard del 75% indicato da OMS/UNICEF per i neonati sani relativamente alla prevalenza di allattamento esclusivo alla dimissione

10 ALLATTAMENTO ESCLUSIVO QUADRO GENERALE NELLA PROVINCIA DI BERGAMO TASSO ALLATTAMENTO ESCLUSIVO NELLA PROVINCIA DI BERGAMO 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% 65,30% 49,60% 35,80% 36,60% 24,80% 17,80% 1,30% 1,00% dimissione 1 vacciazione 2 vaccinazione 3 vaccinazione 2006 A 48 h Dimissione dim.67,3%i vac.47,3%ii vac.27,0%iii vac. 1,2% Tasso regionale di esclusivita nel 2012

11 Regione Lombardia Categorie di allattamento alla I vaccinazione 2006/2012

12 ALLATTAMENTO ESCLUSIVO QUADRO GENERALE ALLATTAMENTO ESCLUSIVO PRIMA VACCINAZIONE LOMBARDIA ANNO ,00% 50,00% 40,00% 35.80% 30,00% ,00% 10,00% 0,00% MI* LO MI2 VC LC SO BS PV VA CR BG MB* MN MI1 CO ALLATTAMENTO ESCLUSIVO ALLA PRIMA VACCINAZIONE IN LOMBARDIA ANNO ,00% 50,00% 40,00% 36.60% 30,00% ,00% 10,00% 0,00% BS MI2 CO LC MI* SO MI1 MN PV MB* VC LO VA CR BG

13 Insieme per l Allattamento : Ospedali&Comunità Amici dei Bambini uniti per la protezione, promozione e sostegno dell allattamento materno L iniziativa fa parte di quei programmi internazionali che aiutano i servizi sanitari a migliorare le pratiche assistenziali rendendo protagonisti i genitori e sostenendoli nelle scelte per l alimentazione e la cura dei propri bambini. Rappresenta la strategia di intervento principale di UNICEF e OMS per rafforzare la capacità dei sistemi sanitari nazionali, regionali e locali di proteggere e sostenere l allattamento al seno.

14 Da allora, oltre 20mila strutture sanitarie in 152 paesi hanno ricevuto il titolo di BFHI. Ospedale Amico dei Bambini (BFHI) E' un'iniziativa che incoraggia le buone pratiche per la promozione dell Allattamento Materno secondo i principi e gli obbiettivi della Strategia Globale OMS/UNICEF Si fonda sull applicazione dei 10 Passi indicati nella Dichiarazione Congiunta OMS /UNICEF - Ginevra 1989 e garantisce il rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno del 1981 e le successive pertinenti Risoluzioni dell Assemblea Mondiale della Salute che non consente di accettare forniture gratuite o a basso costo di latte artificiale,altri prodotti a base di latte,alimenti, bevande, biberon etc..(nato per contenere il marketing aggressivo del latte artificiale) L'iniziativa è stata lanciata nel 1991:..The BFHI was launched by WHO and UNICEF in 1991 following the Innocenti Declaration of 1990.The initiative is a global effort to implement practices that protect,promote and support breastfeeding BFHI 2009 Revised,Updated and Explanded for integrated care. OMS-UNICEF

15 Comunita Amica dei Bambini(BFCI) E la Struttura socio-sanitaria territoriale in cui tutti gli operatori dei servizi a contatto con donne in gravidanza, madri e bambini adottano standard di buone pratiche assistenziali che hanno lo scopo di proteggere,promuovere e sostenere l avvio e la durata dell allattamento materno. Aiuta le madri ad acquisire gli strumenti e le capacità necessarie per allattare in maniera esclusiva per i primi 6 mesi di vita del neonato e continuare poi ad allattare, fino ai due anni di vita del bambino e oltre, con l'aggiunta di cibi complementari. (Strategia Globale OMS/UNICEF 2002) Allo stesso tempo assicura alle donne che non allattano al seno per propria scelta o per ragioni mediche sostegno ed informazioni,basate sulle piu recenti evidenze scientifiche, per una corretta alimentazione del loro bambino. Inoltre,garantisce un sostegno che coinvolga anche il partner per avviare una buona relazione familiare

16 Il 27 ottobre 2011 L ASL di Milano è stata nominata dall UNICEF Comunità Amica dei Bambini per l allattamento materno,la prima comunità riconosciuta nel territorio nazionale. Comunita Amica dei Bambini Nel febbraio 2006 nasce un gruppo di lavoro multidisciplinare tra il Comitato Italiano per l UNICEF e l ASL di Milano, impegnato in iniziative a favore dell allattamento materno. Il mandato del gruppo è stato quello di estendere anche sul territorio i criteri previsti dall OMS/UNICEF per la protezione, promozione e sostegno dell Allattamento Materno nei Punti nascita (Iniziativa Ospedale Amico dei Bambini). Nell ottobre 2007 viene lanciata a livello nazionale l Iniziativa Comunità Amica dei Bambini per l Allattamento Materno (Baby Friendly Community Initiative, BFCI) con consegna del primo Certificato d impegno italiano all ASL di Milano. I documenti prodotti dal gruppo di lavoro, tra cui la definizione dei 7 Passi italiani, sono stati la base per lo sviluppo degli Standard per le Buone Pratiche.

17 Comunita Amica dei Bambini L Iniziativa si basa sull adozione dei Sette Passi, basati su standard supportati da evidenze scientifiche,riadattati alla situazione italiana da UNICEF Italia per consentire una migliore pratica nei servizi territoriali, al fine di promuovere,proteggere e sostenere l'allattamento. Agisce nel rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno del 1981 e le successive pertinenti Risoluzioni dell Assemblea Mondiale della Salute. Questa iniziative è in linea con la Strategia Globale per l Alimentazione dei Neonati e dei Bambini redatta dall OMS e dall UNICEF nel 2002

18 Comunita Amica dei Bambini L Iniziativa Comunità Amica dei Bambini è stata sviluppata adattando ai servizi territoriali socio-sanitari l Iniziativa dell Ospedale Amico dei Bambini nella consapevolezza che non può esistere un Ospedale Amico dei Bambini senza una Comunità Amica dei Bambini e viceversa. Obiettivo essenziale di questo progetto è creare una cultura dell allattamento nella Comunità. Per ottenere il riconoscimento, una struttura socio-sanitaria territoriale deve intraprendere un percorso di valutazione e dimostrare di aver creato una rete efficace di protezione, promozione e sostegno dell allattamento materno nel territorio, in cui tutti gli attori presenti (dirigenti, medici e pediatri di famiglia, ginecologi, ostetriche, psicologi, infermieri, infermieri pediatrici, assistenti sanitari,amministartivi, volontariato presente, istituzioni comunali, ospedali con punti nascita, ) agiscono in modo sinergico.

19 Ospedali e Comunita Amiche dei Bambini in Italia Le Comunità certificate per tutte tre le fasi: 2 ASL Milano (2011), ASL Sondrio (2012) solo fase 1 : ASL Milano 1, ASL Milano 2, Trieste, Osimo, Roma B, Massa Carrara, San Bonificio (Vr), Bassano e solo Distretto 1(Azzano). Gli Ospedali certificati: 21 Ospedale di Bassano del Grappa,Ospedale G. Fracastoro di San Bonifacio(Vr),Ospedale Aziendale di Merano,Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese Montepulciano,Ospedale Aziendale di Bressanone,Ospedale di Base di Vipiteno,Presidio Ospedaliero di San Vito al Tagliamento (PN),Azienda Ospedaliera "Santa Maria degli Angeli" di Pordenone,Ospedale Belcolle - Viterbo,Ospedale SS. Benvenuto e Rocco - Osimo (AN),Presidio Ospedaliero del Mugello - Borgo San Lorenzo (FI),Presidio Ospedaliero di Pistoia USL3,Ospedale Riuniti dell'altavaldelsa (Poggibonsi) AUSL 7 di Siena,Ospedale S. Maria Annunziata di Firenze, Presidio Ospedaliero di Lucca, Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba(Co), Ospedale Beauregard di Aosta,Ospedale di Civitanova Marche,Ospedale Pediatrico Apuano di Massa Carrara,Ospedale "Castelli" di Verbania,Ospedale di Base di San Candido - Comprensorio di Brunico

20 I Dieci Passi Le basi dell Ospedale Amico dei Bambini (BFHI) 1. Definire una politica aziendale e dei protocolli scritti per l'allattamento al seno e farla conoscere a tutto il personale sanitario 2. Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo 3. Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell'allattamento al seno 4. Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario. 5. Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati 6. Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica 7. Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre ( rooming-in ), in modo che trascorrano insieme ventiquattr'ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale 8. Incoraggiare l'allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento 9. Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell'allattamento 10.Promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall ospedale.

21 I Sette Passi Le basi della Comunita Amica dei Bambini (BFCI) 1. Definire una politica aziendale per l allattamento al seno e farla conoscere a tutto il personale 2. Formare tutto il personale per attuare la politica aziendale 3. Informare tutte le donne in gravidanza e le loro famiglie sui benefici e sulla pratica dell allattamento al seno 4. Sostenere le madri e proteggere l avvio e il mantenimento dell allattamento al seno 5. Promuovere l allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi compiuti, l introduzione di adeguati alimenti complementari oltre i 6 mesi e l allattamento al seno prolungato 6. Creare ambienti accoglienti per favorire la pratica dell allattamento al seno 7. Promuovere la collaborazione tra il personale sanitario, i gruppi di sostegno e la comunità locale

22 Le tappe del Percorso

23 Insieme per l Allattamento : Ospedali&Comunità Amici dei Bambini uniti per la protezione, promozione e sostegno dell allattamento materno Obbiettivo Creare una cultura dell allattamento nella comunità con lo scopo di - aumentare il numero di madri che scelgono di allattare i propri figli - aumentare la durata dell allattamento esclusivo - aiutare le madri a sentirsi fiduciose, determinate e soddisfatte con la loro esperienza di allattamento al seno -sostenere i genitori nella scelta informata riguardo l alimentazione del proprio bambino nell ottica di guadagnare salute

24 BFHI e BFCI Cultura dell Allattamento.Come si raggiunge. Come si mantiene -Politica Aziendale -Migliorare le competenze tramite una formazione capillare e continua di tutti gli operatori. -Garantire e monitorare l applicazione di buone pratiche da parte dei servizi ospedalieri e territoriali tramite l istituzione di tavoli aziendali ed interaziendali -Impiegare un linguaggio comune con uniformita di contenuti rivolto alle madri che allattano da parte di tutti gli operatori.creazione di gruppi di lavoro aziendali ed interaziendali che producano protocolli condivisi al fine di omogeneizzare il percorso allattamento. (Es.Protocollo Puerperio e follow-up post dimissione madre/neonato e sostegno allattamento). -Creare Sinergie e Reti di sostegno all allattamento materno intra ed interaziendali,intersettoriali con diverse istituzioni, servizi territoriali, gli ambiti, gruppi di mamme,gruppi di peer counsellors, utenti etc.

25 Formazione degli Operatori Gli operatori sono divisi in 3 categorie: Informati: tutti gli operatori a contatto con donne in gravidanza, madri e bambini: devono avere delle competenze di carattere generale, in modo da indirizzare la madre alla figura adeguata. Il corso deve avere una durata minima di 2 ore e deve coincidere con il Corso di Orientamento richiesto per tutti i nuovi operatori. Coinvolti: devono avere le conoscenze teoriche sull allattamento al seno, e sapere a chi indirizzare per ulteriori approfondimenti. A questa categoria appartengono i MAP. Dedicati: sono quelli che hanno,oltre alle conoscenze teoriche,anche le competenze pratiche per aiutare le madri. La formazione deve essere almeno di 20 ore di cui 4 ore e mezzo di esperienza clinica. Sono i Pediatri di Famiglia,Ginecologi, Ostetriche, Infermiere, Psicologi,Educatori,Assistenti sanitari, etc. La formazione di tutti gli operatori comprende l illustrazione dei Sette Passi, della Strategia Globale e del Codice Int.Commer.Sostituti

26 Rete di Sostegno all Allattamento materno Numerose esperienze mostrano come l allattamento al seno possa essere protetto,promosso e sostenuto solo attraverso azioni concertate e coordinate. Il coinvolgimento trasversale e intersettoriale degli operatori a contatto con mamma e bambino nei diversi momenti ed ambiti del Percorso Nascita e del Percorso Crescita permette di : -Fornire informazioni in gravidanza sull importanza dell Allattamento materno e le competenze necessarie a favorire l autonomia della donna nella gestione delle difficoltà che potrà incontrare. -Sostegno nell avvio dell allattamento nel Punto Nascita, nel rispetto della fisiologia del parto e del puerperio, offerto da operatori competenti e motivati. -Sostegno dopo la dimissione da parte di Operatori dei Consultori in rete con il Punto Nascita ed i Pediatri di famiglia

27 Promozione e Sostegno dell allattamento al seno nella Provincia di Bergamo :Obbiettivi nel Sostegno all istituizione di standard d eccellenza in tutti i Servizi per la maternità e l infanzia (Punti nascita e Territorio) ed avvio dei progetti BFHI e BFCI OMS/UNICEF. Se non ancora iniziato il percorso, applicazione dei 10 e 7 Passi (attualmente considerati la miglior pratica). -Analisi del bisogno formativo del personale delle Strutture (censimento degli opertori gia formati con corsi OMS e UNICEF o altri di provata efficacia) e conseguente Formazione (Organizzazione di Corsi 20 ore aziendali e interaziendali) -Monitoraggio nel tempo dei tassi di allattamento al seno che ne valuti l inizio,l esclusivita e la durata (dimissione, I,II e III vaccinazione in un mese campione nella seconda meta del 2014).

28 Grazie per l attenzione... 7 ottobre 2013 SALA LOMBARDIA ASL BERGAMO

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