L'Associazione LeNeoMamme dona "Gioia" al Punto Nascita di Isernia
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- Alberta Puglisi
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1 L'Associazione LeNeoMamme dona "Gioia" al Punto Nascita di Isernia In continuità con il progetto intrapreso a sostegno del Punto Nascita di Isernia, ieri mattina LeNeoMamme hanno consegnato ai reparti di Ostetricia, Ginecologia, Nido e Pediatria il dono simbolo della sinergia creatasi con il personale sanitario: Gioia rappresenta per noi tutta la fiducia e il supporto che abbiamo spontaneamente offerto in questi mesi al reparto nascita. Gioia è la riproduzione di una neonata, un manichino professionale utilizzato per la pratica dell allattamento al seno, delle dimensioni e del peso di un neonato. LeNeoMamme hanno regalato anche una bilancia pesa persona destinata all ambulatorio di gravidanza a rischio. Cogliamo l occasione per informare i cittadini di Isernia che nel Punto Nascita di Isernia è stata attivata già da qualche mese la pratica del rooming in. In linea con quanto stabilito dal Piano Sanitario Regionale e a seguito anche dell Accordo Stato-Regioni 2010, che pone crescente attenzione sull umanizzazione delle cure materne e pediatriche in ospedale, si sta lavorando nel tentativo di rimuovere gli
2 ostacoli organizzativi e funzionali che si frappongono alla pratica del rooming in e al sostegno dell allattamento al seno (DCA n Regione Molise). Precisiamo che questo argomento è stato oggetto del seminario formativo Percorso Nascita Standard di appropriatezza ed efficacia per l implementazione del rooming in in un punto nascita di I livello, svoltosi ad Isernia il 23 e 24 Settembre presso il vecchio Ospedale di Largo Cappuccini. Il corso, tenuto dalla Dott.ssa Patrizia Proietti coordinatrice dell area territoriale ASL Roma 2 e Tutor Valutatore Unicef -, ha visto la partecipazione di medici ginecologi e pediatri, ostetriche, infermiere e di tutti gli operatori sanitari degli Ospedali F. Veneziale di Isernia e San Timoteo di Termoli. Le due giornate formative si sono articolate in una parte teorica, che ha visto la partecipazione anche delle mamme interessate, e una parte pratica che si è svolta in reparto, finalizzate all acquisizione di competenze per il supporto efficace alla madre e al neonato attraverso un approccio empatico e basato sull ascolto. Attenzione particolare è stata posta sul concetto di bonding, letteralmente legame madreneonato, e sull empowerment genitoriale, ovvero sul creare le migliori condizioni che permettano alle madri e i padri di far ricorso alle proprie risorse di accudimento e al neonato di adattarsi alla vita extrauterina. La pratica del rooming in è parte fondante di questo approccio, poiché favorisce notevolmente le probabilità di successo dell allattamento esclusivo al seno e garantisce il rispetto della fisiologia della lattazione e la piena soddisfazione della richiesta del neonato, che non può avere limiti di numero e durata delle poppate e che si basa sul riconoscimento dei segni precoci di fame. Essa rappresenta, inoltre, un fattore cruciale di miglioramento della salute della diade madre-figlio sia in termini del corretto
3 nutrimento del neonato e della sua immunizzazione e protezione dal rischio metabolico a medio e lungo termine, sia in termini di un migliore recupero psico-fisico della madre nel postparto, oltre che come fattore di protezione da alcune neoplasie che possono interessare il seno e le ovaie. Altre pratiche che promuovono questo approccio consistono nella promozione del contatto pelle a pelle, da attuare entro i primi 30 minuti di vita, e del breast crawl, ovvero la marcia spontanea del bambino verso il seno, nella posticipazione del bagnetto del neonato, nell aspirazione del muco solo se necessaria e nella possibilità di trascorre le due ore di osservazione post-partum insieme al bambino, nell introduzione delle dimissioni precoci (dalle attuali 72 ore di vita del neonato alle 48 ore); consuetudini in parte già introdotte anche ad Isernia in condizioni ottimali di gravidanza fisiologica a termine e in assenza di patologie neonatali. E importante ribadire che tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione instauratasi tra gli utenti e il personale del reparto poco meno di un anno fa, quando LeNeoMamme hanno inviato una lettera aperta ai primari di ostetricia, ginecologia, nido e pediatria perché potessero adeguarsi alla dichiarazione congiunta OMS/UNICEF I 10 passi per proteggere, promuovere e sostenere l allattamento al seno ed acquisire gli standard per aderire all iniziativa internazionale Ospedali amici dei bambini e delle bambine. La proposta è nata dalla volontà di portare sempre più famiglie a scegliere il Punto Nascite di Isernia, che ha molte potenzialità oltre che numerosi punti di forza. Tutto questo è per noi mamme un passo concreto verso la realizzazione di standard d eccellenza nel settore dell assistenza sanitaria pubblica alla gravidanza, al parto e alla puericultura di ispirazione nordica. Dobbiamo ringraziare pubblicamente i medici e tutto il
4 personale dei reparti di ginecologia, ostetricia, nido e pediatria per aver reso possibile la creazione di una vera e propria squadra. Oggi possiamo affermare di essere testimoni di cambiamenti all avanguardia ispirati da un dialogo costruttivo tra utenti e operatori sanitari, che potrebbe portare il nostro ospedale all eccellenza alla quale ambiamo sempre con coraggio e determinazione. La nostra fiducia nelle istituzioni è totale, come pure la nostra disponibilità a collaborare per garantire il diritto alla salute e alla sicurezza dei cittadini. Ci auguriamo che le risorse che abbiamo messo a disposizione della collettività possano avere continuità e che il Punto Nascita di Isernia possa crescere ancora negli anni. I dieci passi per l allattamento Definire un protocollo scritto per l allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario. Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo. Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell allattamento al seno. Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario. Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati. Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica. Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme ventiquattr ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale. Incoraggiare l allattamento al seno a richiesta tutte le
5 volte che il neonato sollecita nutrimento. Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell allattamento. Promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall ospedale.
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