DIMISSIONE DELLA PUERPERA E DEL NEONATO SANO PO.AFMI.07. Procedura Operativa per la gestione della dimissione della puerpera e del neonato sano
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1 Pag.: 1 di 9 Procedura Operativa per la gestione della dimissione della puerpera e del neonato sano REFERENTI DEL DOCUMENTO. Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data nuova emissione Sezioni revisionate 2 20/06/2012 Parti revisionate in rosso. Firme Redatto Verificato Approvato Resp. AF Materno Infantile Referenti Documento Referente Sistema Qualità Resp.li U.O Gin. Ost.
2 Pag.: 2 di 9 INDICE 1. Premessa Oggetto Scopo Applicabilità... 4 MODALITA' OPERATIVE CRITERI DI DIMISSIONE PER LA PUERPERA E ILNEONATO Scelta del PdF Invio attivo al consultorio Attivazione puerperio Informazioni e moduli informativi...10
3 Pag.: 3 di 9 1. PREMESSA DAL NUOVO PRS ( ) Dimissione dal punto nascita Per assicurare la continuità assistenziale del neonato attraverso il contatto precoce tra genitori e Pediatra di famiglia (PdF), le Aziende Sanitaria devono garantire in ogni Punti Nascita la scelta del PdF, prima della dimissione del bambino. Al Punto Nascita compete l invio attivo della puerpera al consultorio con le informazioni sulla tipologia del servizio offerto e sugli orari e giorni di apertura. I consultori devono prevedere un offerta attiva diversificata e proporzionata ai bisogni della donna, basata fondamentalmente sugli ambulatori del puerperio, anche utilizzando visite domiciliari mirate, e sul raccordo con il punto nascita. Nella equipe consultoriale l ostetrica rappresenta il punto di riferimento centrale e costante per la donna. In ogni caso il contatto con l ostetrica deve avvenire nei primi 3-4 giorni dopo la dimissione. Il consultorio, in sinergia con i PdF, può intervenire nell offerta attiva delle vaccinazioni sia per migliorare la copertura vaccinale che per verifiche, anche domiciliari, di eventuali situazioni di disagio. La tutela della salute fisica e psichica della madre, del bambino e, più in generale, del nucleo familiare, sono garantiti attraverso interventi di sostegno alla genitorialità effettuati in modo integrato dall equipe del consultorio. In particolare in presenza di soggetti a rischio è necessaria una presa in carico programmata in collaborazione con gli altri servizi sanitari e sociali del territorio. Un percorso privilegiato va dedicato alla malattia cronica del neonato, rafforzando il raccordo fra ospedale, rete consultoriale e PdF. Particolare attenzione è stata posta alla diagnosi precoce della sordità congenita (attivazione in tutte le Aziende Sanitarie dello screening uditivo neonatale, DGR n. 365/2007), della cataratta congenita (direttive alle Aziende sanitarie DGR n. 596/2005) e delle malattie metaboliche ereditarie (Estensione dello screening neonatale, DGR n. 800/2004). È stato approvato il progetto: Preparazione alla nascita ed assistenza al disagio psichico in gravidanza e nel puerperio con la DGR n. 836/2005. Con l accordo ANDI-Regione Toscana sono state avviate iniziative utili alla prevenzione della carie nei soggetti in età evolutiva (DGR n. 332/2006); Con la DGR 1018/2007 sono stati confermati gli obiettivi individuati dal precedente PSR a sostegno della fibrosi cistica attraverso il Centro regionale di riferimento del Meyer. 2. OGGETTO Nel presente protocollo operativo vengono descritte le modalità operative per una corretta dimissione della puerpera e del neonato sano
4 Pag.: 4 di 9 3. SCOPO Definire i criteri e le modalità operative per una corretta gestione della dimissione. In particolare si vuole garantire: - la continuità assistenziale del neonato attraverso la scelta del PdF; - la continuità assistenziale della puerpera attraverso il suo invio attivo al consultorio; - la corretta gestione della malattia cronica del neonato; - la corretta gestione degli screening neonatali (diagnosi precoce malattie congenite); - la documentazione di questa fase del processo (rintracciabilità e verificabilità dell attività svolta) attraverso una corretta compilazione della documentazione sanitaria; - informazioni complete ed esaurienti (empowerment); - il rispetto della privacy e della cultura della partoriente; 4. APPLICABILITÀ Il presente protocollo operativo viene applicato da tutto il personale dei punti nascita aziendali coinvolto in queste fasi del processo.
5 Pag.: 5 di 9 MODALITA OPERATIVE 5.1 CRITERI DI DIMISSIONE La dimissione della madre e del neonato va concordata tra la madre e chi presta assistenza a lei e al neonato. La dimissione della puerpera può avvenire a giudizio clinico del sanitario responsabile della UO Ginecologia ed Ostetricia mentre la dimissione del neonato fisiologico viene decisa a giudizio clinico del sanitario responsabile della UO Pediatria, ma se insorgono patologie può essere differita dopo la dimissione materna. Alla luce delle esigenze psicologiche della puerpera, si tende oggi a realizzare un suo rapido rientro nelle mura domestiche. La dimissione della puerpera può avvenire a giudizio clinico del sanitario responsabile: o dopo i primi 3 giorni di puerperio: dimissione ordinaria o dopo ore: dimissione precoce, protetta La dimissione ospedaliera, quando programmata entro le 48 ore, dovrebbe basarsi sulle caratteristiche peculiari di ciascuna madre e del suo neonato considerando: o il desiderio della madre o la salute della madre o la salute e la stabilità del neonato o l adeguatezza del supporto a casa o una adeguata assistenza sanitaria sul territorio per la puerpera ed il neonato Tenuto conto delle precedenti condizioni, si può dimettere entro le 48 ore post-partum madre e bambini in modo sicuro: o assicurando sul territorio la prosecuzione di assistenza pediatrica, ostetrica e infermieristica qualificata o rispettando i criteri clinici di seguito elencati CRITERI DI DIMISSIONE ENTRO 48 POST-PARTUM PER LA MADRE o che abbia espletato un parto per via vaginale, o che non abbia complicazioni ostetriche che richiedano trattamento medico o osservazione o che possa muoversi con un buon controllo del dolore; o che abbia ripreso una normale funzionalità vescicale documentata da una adeguata sorveglianza;
6 Pag.: 6 di 9 o che sia stata determinata la necessità e previste le modalità di esecuzione delle immunoglobuline anti-d; o che sia stata informata sulle cure di ruotine (es. cambio del pannolino, cordone ombelicale) e sulle modalità di allattamento (osservazione di almeno una poppata da parte degli operatori); o che sia stata informata su come accedere alle risorse di supporto ospedaliere e territoriali, in caso di necessità e per i successivi controlli;. CRITERI DI DIMISSIONE ENTRO 48 POST-PARTUM PER IL NEONATO o peso adeguato per l età gestionale (> 3 percentile secondo le curve S.I.N.); o indice di Apgar al 5 minuto > 7 qualora non siano stati praticati interventi di rianimazione o PROM < 18 ore dal parto; o normale adattamento cardiorespiratorio alla vita extrauterina; o stabilità termica; o buone capacità nella suzione nutritiva; o ittero, se presente, con caratteristiche di fisiologia; o assenza di necessità di ulteriore osservazione, approfondimenti diagnostici o terapia in ospedale o emissione avvenuta e registrata di urine e meconio, o previsione di adeguata sorveglianza o aver ricevuto le necessarie profilassi ed eventuali immunizzazioni; o aver programmato l effettuazione degli screening metabolici secondo le modalità stabilite dalla Regione Toscana
7 Pag.: 7 di SCELTA DEL PdF E necessario garantire: o scelta del PdF o garanzia di visita del pediatra di PdF entro una settimana dalla dimissione (in caso di dimissione precoce) 5.3 PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA CONSULTORIALI Al Punto Nascita compete l informazione ALLA puerpera sulle attività consultoriali con le informazioni sulla tipologia del servizio offerto e sugli orari e giorni di apertura. I consultori devono prevedere un offerta attiva diversificata e proporzionata ai bisogni della donna, basata fondamentalmente sugli ambulatori del puerperio, anche utilizzando visite domiciliari mirate, e sul raccordo con il punto nascita. E necessario garantire: o visita dell ostetrica del distretto entro le 48 ore dalla dimissione (in caso di dimissione precoce) o vaccinazione antirosolia alle madri non immuni; o tempestivo riconoscimento e trattamento della depressione puerperale; o verifica del test di Coombs a sei mesi Contestualmente alla lettera di dimissione viene consegnata la proposta di attivazione di assistenza ostetrica domiciliare (vedi allegato lettera di dimissione).
8 Pag.: 8 di ATTIVAZIONE PUERPERIO Offerta attiva a tutte le puerpere residenti sul territorio USL 3 Pistoia, per la prevenzione della depressione post-partum, erogando assistenza alla coppia madre-bambino. Le ostetriche del servizio territoriale garantiscono la presa in carico tempestiva della puerpera il entro 3 gg dalla dimissione; la visita può essere domiciliare o ambulatoriale in Consultorio, concordata durante la telefonata. Alla dimissione dall Ospedale attivazione del servizio su modulo dedicato (particolare attenzione nella trascrizione del n. telefonico della puerpera) tramite FAX ai N PT, Le Fornaci Val di Nievole. Nel suddetto modulo oltre ai dati anagrafici ci saranno notizie riguardanti il parto la puerpera ed il neonato con particolare riferimento al tipo di alimentazione e problematiche di allattamento nonché condizioni cliniche che meritano segnalazione. Riguardo a problematiche particolari attivazione AOT tramite FAX e contatto telefonico con il servizio PT, Le Fornaci Centro Donna VdN per esposizione del caso da condividere con Ostetrica Territoriale.
9 Pag.: 9 di INFORMAZIONI E MODULI INFORMATIVI Al momento della dimissione, è necessario dare alla donna una relazione puntuale sull assistenza ricevuta nel Centro Nascita. Le informazioni saranno necessarie alle strutture territoriali per dare continuità alle cure. Si completa in questo modo il circolo virtuoso di un percorso- gravidanza, parto, puerperio, che ha garantito la necessaria continuità delle cure attraverso la collaborazione tra operatori dei Centri Nascita e delle Strutture Territoriali. Oltre alla documentazione e alle informazioni utili all accudimento del bambino (allattamento al seno, cura del moncone ombelicale, etc.) alla madre devono essere date istruzioni sui successivi controlli pediatrici, da effettuare secondo modalità e tempi istituzionalmente stabiliti Inoltre è necessario fornire: o informazioni su tipologia del servizio offerto, orari e giorni di apertura del consultorio; o sullla promozione dell allattamento al seno (distribuzione dell opuscolo Naturalmente mamma ) ; o ecc.. entro
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