Accoglienza e valutazione Fase Responsabile N. A. N. V. SI Attività/documentazione da rilevare Note Presenza in cartella di documentazione comprovante

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Accoglienza e valutazione Fase Responsabile N. A. N. V. SI Attività/documentazione da rilevare Note Presenza in cartella di documentazione comprovante"

Transcript

1 Cartella n. CHECK LIST PER AUDIT CLINICO - PR.AFI.01 GESTIONE DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA AL PARTO A BASSO RISCHIO Accoglienza e valutazione Presenza in cartella di documentazione comprovante Se la Pz ha superato Accoglienza in Ostetricia Ostetrico - la prima valutazione anamnestica effettuata dall ostetrica - l esecuzione di un tracciato iniziale (admission test di 30 min); - la corretta gestione della Pz. successivamente all esecuzione dell admission test (ricovero, osservazione o rinvio a domicilio) la 38 sett. è già presente una CC altrimenti viene aperta in questa fase Accettazione e presa in carico Valutazione clinica Triage edico e/o Ostetrico/a e/o edico edico e/o Assistenza pre-travaglio Presenza in cartella di documentazione comprovante la presa in carico da parte di: - edico di guardia - Ostetrica referente (OR) - Infermiere referente del Nido (IR) Presenza in cartella di documentazione comprovante la presa visione da parte dell ostetrica o del medico di turno della documentazione in possesso della Pz. (libretto della gravidanza Percorso Nascita ) Presenza in cartella di documentazione relativa alla visita di accettazione al ricovero, effettuata dal medico di guardia/ostetrica nella quale vengono riportati: - la valutazione dello stato generale - il risultato dell esplorazione vaginale; - la valutazione dei parametri vitali materni; - il controllo della contrattilità uterina. Presenza in cartella documentazione comprovante la determinazione e l aggiornamento continuo del profilo di rischio: - valutazione dei fattori individuali (biologici, sociali, psicologici) - monitoraggio ostetrico (adeguata e continuativa sorveglianza della donna e del feto in travaglio) L IR apre la Cartella Neonatale In CC la barra tra edico/ostetrica, in corrispondenza dello spazio per la firma deve essere interpretato come e/o Pag.: 1 di 7

2 Registrazione in cartella della diagnosi di travaglio in fase attiva (1 stadio fase-attiva) in presenza contemporanea di: - contrazioni regolari riferite dalla donna di durata di almeno 40 secondi con una frequenza di almeno 3 in 10 minuti Diagnosi di travaglio attivo edico e/o - dilatazione maggiore o uguale a 3 cm - collo dell utero modificato o, anche in assenza di preparazione del collo, in presenza di: - contrazioni regolari riferite dalla donna di durata superiore o uguale a 40 (almeno 3 ogni 10 minuti) accompagnate da marcatura e/o rottura delle membrane. Informazione e comunicazione edico Bisogni comunicativi Presenza in cartella di documentazione comprovante la condivisione con la Pz del percorso assistenziale (informazioni in grado di aiutare la Pz. a comprendere il progetto assistenziale e metterla in grado di partecipare ai processi decisionali) Presenza in cartella di documentazione comprovante l attivazione, se necessario, del servizio di mediazione linguistico-culturale Pag.: 2 di 7

3 Gestione del parto fisiologico Presenza in cartella di partogramma correttamente compilato con dilatazione cervicale espressa in centimetri, insieme ai seguenti parametri significativi per valutare l andamento del travaglio: - rottura spontanea delle membrane amniocoriali - amnioressi strumentale - monitoraggio frequenza cardiaca fetale - liquido amniotico e sue caratteristiche ( grado 1-2-3) - somministrazione di farmaci induttori della dinamica uterina (Ossitocina) - procedure di analgesia, specificando tipo e tecnica utilizzata ed inizio della procedura stessa Assistenza nella fase dilatante e monitoraggio Assistenza nella fase espulsiva Assistenza al secondamento Presenza in cartella di documentazione comprovante il monitoraggio del feto in travaglio mediante: - metodi clinici : es. auscultazione intermittente del BCF - metodi biofisici: registrazione intermittente BCF Presenza in cartella di documentazione relativa al monitoraggio BCF: registrazione continua, o controlli periodici (controllo del BCF per un minuto immediatamente ogni due contrazioni). Registrazione in cartella dell andamento del travaglio e di eventuali manovre attuate Presenza in cartella di documentazione comprovante la valutazione dei fattori di rischio per il secondamento (attivo/passivo) Registrazione delle misure attuate dopo il secondamento: - somministrazione di Ossitocina - controllo della cavità uterina (se necessario) edico se si esce dal basso rischio Registrazione se si esce dal baso rischio Pag.: 3 di 7

4 Registrazione dell eventuale Clampaggio del funicolo: - precoce e tardivo Assistenza nel post-partum secondamento o di rischio di isoimmunizzazione materno-fetale, donazione eterologa) - immediato (in presenza di rischio di emorragia, ritenzione della placenta o in caso di attuazione di procedure attive di assistenza al Assistenza al neonato sano.p Presenza di registrazioni relative all assistenza integrata al neonato: - aspirazione delle prime vie aeree (se necessario).; - indice Apgar; - protezione dagli stimoli sensoriali inutili, controllo delle perdite di calore; - primo contatto precoce madre/bambino (contatto pelle-pelle, Rooming-in); - promozione dell allattamento al seno; - applicazione del braccialetto identificativo alla coppia mamma bambino Pag.: 4 di 7

5 Gestione della puerpera nel Setting aterno Infantile Gestione della puerpera durante la degenza I Documentazione in cartella delle condizioni cliniche della puerpera: - rivalutazioni periodiche delle condizioni cliniche - eventuale esecuzione diretta di procedure cliniche - la programmazione di esami diagnostici - STU redatta come da linea guida Presenza in cartella di documentazione relativa alle seguenti azioni assistenziali: - rivalutazioni periodiche dei bisogni assistenziali - esecuzione diretta di eventuali procedure assistenziali - controllo periodico delle condizioni cliniche e dei parametri vitali (PA, FC, FR ecc.) - rilevamento periodico temperatura cutanea Fase di dimissione In caso di dimissione ordinaria (entro i 3 giorni di puerperio) sono documentati in cartella: - la valutazione finale della puerpera con giudizio clinico del edico di reparto; Dimissione di puerpera e neonato - l intervento informativo/educativo finalizzato ad assicurare l acquisizione della capacità della puerpera di gestire correttamente se stessa e il neonato P dopo la dimissione (promozione dell allattamento al seno e distribuzione dell opuscolo Naturalmente mamma, attenzione all eventuale manifestarsi di alterazioni del tono dell umore ai fini della prevenzione della depressione pos6t-partum ecc.) e a garantire la continuità assistenziale (orari e giorni di apertura del consultorio, tipologia del servizio offerto); - Relazione sull assistenza ricevuta nel Centro Nascita Pag.: 5 di 7

6 In caso di dimissione precoce, programmata entro le 48 ore, sono documentate le seguenti valutazioni: valutazione dei fattori individuali clinici e sociologici: - il desiderio della madre - la salute della madre P - la salute e la stabilità del neonato Dimissione di puerpera e neonato - l adeguatezza del supporto a casa Resp. UUOO - una adeguata assistenza sanitaria sul territorio presenza criteri di dimissibilità entro 48 post-partum e assenza di criteri di non dimissibilità per la madre (vedi PO.07) presenza criteri di dimissibilità entro 48 post-partum per il neonato (vedi PO.07) Attivazione assistenza domiciliare post-partum I Presenza in Cartella di documentazione relativa all attivazione della continuità assistenziale sul territorio mediante: - invio attivo della puerpera al consultorio con le informazioni sulla tipologia del servizio offerto e sugli orari e giorni di apertura. Gestione documentazione sanitaria Dir UO I Presenza in cartella di: - Copia della SDO correttamente compilata - Copia Dichiarazione firmata per il trattamento dei dati sensibili (Privacy) - Copia di Consenso Informato alle procedure diagnostiche e terapeutiche, debitamente compilato e sottoscritto da medico e paziente, se necessario - firma del Direttore di U.O. attestante la chiusura della cartella Pag.: 6 di 7

7 Firme del Gruppo di Verifica: Struttura di appartenenza Generalità (stampatello) Firma DATA Pag.: 7 di 7

U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSPEDALE RAMAZZINI CARPI (MO)

U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSPEDALE RAMAZZINI CARPI (MO) U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSPEDALE RAMAZZINI CARPI (MO) Obiettivo dell assistenza perinatale è una mamma ed il suo bambino in perfetta salute, che ha ricevuto il minimo livello di cure compatibile

Dettagli

Cinzia Nocca, Elsa Sgarbi. U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA CARPI e MIRANDOLA

Cinzia Nocca, Elsa Sgarbi. U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA CARPI e MIRANDOLA Cinzia Nocca, Elsa Sgarbi U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA CARPI e MIRANDOLA QUALCHE ACCENNO ALLA LEGISLAZIONE L ostetrica possiede una RESPONSABILITA CLINICA, infatti : E operatore sanitario che puo lavorare

Dettagli

Il percorso di assistenza al parto: dalla modalità di accesso all assistenza alla nascita. Ost. Elsa Sgarbi Ost. Anna Pilati

Il percorso di assistenza al parto: dalla modalità di accesso all assistenza alla nascita. Ost. Elsa Sgarbi Ost. Anna Pilati Il percorso di assistenza al parto: dalla modalità di accesso all assistenza alla nascita Ost. Elsa Sgarbi Ost. Anna Pilati Presa in carico della gravidanza a termine Il nostro modello organizzativo 1

Dettagli

IL PARTO EXTRAOSPEDALIERO IN EMILIA-ROMAGNA. ALESSANDRO VOLTA

IL PARTO EXTRAOSPEDALIERO IN EMILIA-ROMAGNA. ALESSANDRO VOLTA IL PARTO EXTRAOSPEDALIERO IN EMILIA-ROMAGNA ALESSANDRO VOLTA alessandro.volta@ausl.re.it promuove e garantisce i diritti della donna e della coppia sulla scelta del luogo e della modalità del parto e della

Dettagli

DIMISSIONE DELLA PUERPERA E DEL NEONATO SANO PO.AFMI.07. Procedura Operativa per la gestione della dimissione della puerpera e del neonato sano

DIMISSIONE DELLA PUERPERA E DEL NEONATO SANO PO.AFMI.07. Procedura Operativa per la gestione della dimissione della puerpera e del neonato sano Pag.: 1 di 9 Procedura Operativa per la gestione della dimissione della puerpera e del neonato sano REFERENTI DEL DOCUMENTO. Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data nuova emissione Sezioni

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER IL MONITORAGGIO FETALE DURANTE IL TRAVAGLIO PO.AFMI.08 TRAVAGLIO. Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti

PROCEDURA OPERATIVA PER IL MONITORAGGIO FETALE DURANTE IL TRAVAGLIO PO.AFMI.08 TRAVAGLIO. Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti Pag.: 1 di 8 FETALE DURANTE IL TRAVAGLIO REFERENTI DEL DOCUMENTO Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data nuova emissione Sezioni revisionate 2 18/06/2012

Dettagli

SECONDAMENTO PO.AFMI.06 DEL POST- PARTUM. Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti

SECONDAMENTO PO.AFMI.06 DEL POST- PARTUM. Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti Pag.: 1 di 8 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DEL E DEL POST- PARTUM REFERENTI DEL DOCUMENTO Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data nuova emissione

Dettagli

PROFILO DI RISCHIO PO.AFMI.02 RISCHIO IN GRAVIDANZA E IN TRAVAGLIO DI PARTO. Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti

PROFILO DI RISCHIO PO.AFMI.02 RISCHIO IN GRAVIDANZA E IN TRAVAGLIO DI PARTO. Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti Pag.: 1 di 8 PO.AFMI.02 PROFILO DI RISCHIO IN GRAVIDANZA E IN TRAVAGLIO DI PARTO REFERENTI DEL DOCUMENTO Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data

Dettagli

: ASSISTENZA AL PARTO E CHIRURGIA OSTETRICO- GINECOLOGICA

: ASSISTENZA AL PARTO E CHIRURGIA OSTETRICO- GINECOLOGICA Disciplina: METODOLOGIA DELL ASSISTENZA MEDICA AL PARTO Docente: Prof.ssa Roberta FERRONATO 1. Parto e travaglio di parto Definizione. Gli stadi (o Periodi) del travaglio 2. Le contrazioni uterine Caratteristiche

Dettagli

ESPERIENZA PRESSO L AZIENDA OSPEDALIERA SAN GERARDO DI MONZA

ESPERIENZA PRESSO L AZIENDA OSPEDALIERA SAN GERARDO DI MONZA PARTO-ANALGESIA ANALGESIA ESPERIENZA PRESSO L AZIENDA L OSPEDALIERA SAN GERARDO DI MONZA Catanzaro, 20 Dicembre 2005 Dott.ssa Giuseppina Persico REALTA ASSISTENZIALE NELLA SALA PARTO DI MONZA CONTINUITA

Dettagli

Dal test di gravidanza positivo all'affidamento al punto nascita:... l'ostetrica sul territorio

Dal test di gravidanza positivo all'affidamento al punto nascita:... l'ostetrica sul territorio Dal test di gravidanza positivo all'affidamento al punto nascita:... l'ostetrica sul territorio Giovanna Faggiano L'OSTETRICIA E LE EVIDENZE 2014: PRESENTE E FUTURO PER SCELTE EFFICACI... con uno sguardo

Dettagli

Il ruolo dell ostetrica nel percorso nascita territoriale

Il ruolo dell ostetrica nel percorso nascita territoriale Corso Depressione post-partum. Focus sulle mamme adolescenti e analisi del PPDSS Il ruolo dell ostetrica nel percorso nascita territoriale Andreina Monti Pistoia 28/01/2015 INTRODUZIONE La Depressione

Dettagli

Gli stadi del Travaglio di parto. Primo stadio: periodo dilatativo Secondo stadio: periodo espulsivo Terzo stadio: secondamento

Gli stadi del Travaglio di parto. Primo stadio: periodo dilatativo Secondo stadio: periodo espulsivo Terzo stadio: secondamento Gli stadi del Travaglio di parto Primo stadio: periodo dilatativo Secondo stadio: periodo espulsivo Terzo stadio: secondamento 1 stadio del travaglio Dall inizio del travaglio fino alla dilatazione completa

Dettagli

UNITÀ OPERATIVA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA - OSPEDALE MAGGIORE DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE

UNITÀ OPERATIVA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA - OSPEDALE MAGGIORE DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE UNITÀ OPERATIVA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA - OSPEDALE MAGGIORE DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE 1/5 L unità operativa di Ostetricia e Ginecologia comprende i seguenti servizi : SETTORE OSTETRICO : Ambulatorio

Dettagli

Taglio cesareo: i dati epidemiologici

Taglio cesareo: i dati epidemiologici Consiglio Sanitario Regionale 23 gennaio 2013 Taglio cesareo: i dati epidemiologici Monica Da Frè, Eleonora Fanti, Monia Puglia Fabio Voller, Francesco Cipriani Settore Epidemiologia dei servizi sociali

Dettagli

20/11/2014. Dr.ssa Monica Cecchin Settore Assistenza Ambulatoriale. Direzione Area Sanità e Sociale. Limena 11 Novembre 2014

20/11/2014. Dr.ssa Monica Cecchin Settore Assistenza Ambulatoriale. Direzione Area Sanità e Sociale. Limena 11 Novembre 2014 Regione del Veneto Direzione Area Sanità e Sociale Evoluzione delle professioni sanitarie in Italia Dr.ssa Monica Cecchin Settore Assistenza Ambulatoriale Limena 11 Novembre 2014 PRINCIPALI: Medico chirurgo

Dettagli

Modello Standard CAN. 27 Settembre 2013 Novara

Modello Standard CAN. 27 Settembre 2013 Novara Modello Standard CAN. 27 Settembre 2013 Novara ASL NO - 2013 LAVORO di GRUPPO Il lavoro di gruppo dei corsisti ha prodotto il Modello definitivo per la conduzione del CAN articolato in 12 incontri dei

Dettagli

RACCOMANDAZIONI DI ASSISTENZA TRAVAGLIO E PARTO A TERMINE DI GRAVIDANZA FISIOLOGICA

RACCOMANDAZIONI DI ASSISTENZA TRAVAGLIO E PARTO A TERMINE DI GRAVIDANZA FISIOLOGICA RACCOMANDAZIONI DI ASSISTENZA TRAVAGLIO E PARTO A TERMINE DI GRAVIDANZA FISIOLOGICA 1 1) INTRODUZIONE L obiettivo fondamentale di ogni operatore ostetrico dovrebbe essere quello di valorizzare la qualità

Dettagli

CONSULTORIO FAMILIARE E PERCORSO NASCITA

CONSULTORIO FAMILIARE E PERCORSO NASCITA Sono strutture preposte alla tutela della salute della donna, del bambino e della famiglia. Si caratterizzano per le attività di promozione, informazione e prevenzione. Comprende le seguenti macroaree

Dettagli

IL PARTO E IL NEONATO FISIOLOGICI

IL PARTO E IL NEONATO FISIOLOGICI LE PRIME 2 ORE DOPO IL PARTO Trieste, 13 dicembre 2016 IL PARTO E IL NEONATO FISIOLOGICI Pierpaolo Brovedani Definizioni del neonato Neonato : 0-28 giorni Neonato a termine: 37-41 settimane N. pretermine:

Dettagli

LE MODIFICHE PREVISTE PER IL 2007

LE MODIFICHE PREVISTE PER IL 2007 CedAP e Sistema informativo perinatale Maggio 2006 LE NOVITA DEL FLUSSO INFORMATIVO CEDAP: LE MODIFICHE PREVISTE PER IL 2007 Camilla Lupi Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali Criticità

Dettagli

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del

Dettagli

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo

Dettagli

PROVINCIA RELIGIOSA SAN PIETRO ORDINE OSPEDALIERO SAN GIOVANNI DI DIO PROCEDURE LAVORO DI EQUIPE NEL PROGETTO RIABILITATIVO EX. ART.

PROVINCIA RELIGIOSA SAN PIETRO ORDINE OSPEDALIERO SAN GIOVANNI DI DIO PROCEDURE LAVORO DI EQUIPE NEL PROGETTO RIABILITATIVO EX. ART. PROVINCIA RELIGIOSA SAN PIETRO ORDINE OSPEDALIERO SAN GIOVANNI DI DIO PROCEDURE LAVORO DI EQUIPE NEL PROGETTO RIABILITATIVO EX. ART. 26 VALUTAZIONI DI IDONEITA AL RICOVERO VALUTAZIONI INERENTI IL PERCORSO

Dettagli

Nascere a. Incontri aperti per conoscere il percorso in Ospedale. Caterina Masè Ospedale Santa Chiara -Trento

Nascere a. Incontri aperti per conoscere il percorso in Ospedale. Caterina Masè Ospedale Santa Chiara -Trento Nascere a. Incontri aperti per conoscere il percorso in Ospedale Caterina Masè Ospedale Santa Chiara -Trento Il contesto:. ANCORA INFORMAZIONI? donne che già frequentano i corsi di preparazione alla nascita

Dettagli

IL PARTO INDOLORE NEL PUNTO NASCITA DI VIZZOLO

IL PARTO INDOLORE NEL PUNTO NASCITA DI VIZZOLO IL PARTO INDOLORE NEL PUNTO NASCITA DI VIZZOLO Anestesista Ginecologo Pediatra PUNTO NASCITA Ostetrica Infermiere Dolore del parto naturale Il dolore del parto può essere definito come un esperienza multifattoriale

Dettagli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE

PROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE STRUTTURA IGIENE OSPEDALIERA E GESTIONE Versione n.01 del 12/03/2009 Pagina 1 di 6 PROTOCOLLO PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE Redazione / Aggiornamento Verifica / Approvazione Autorizzazione

Dettagli

L ecografia nell urgenza ostetrica e ginecologica

L ecografia nell urgenza ostetrica e ginecologica CORSO PRE-CONGRESSUALE ECOGRAFIA OFFICE Rimini, 23 Marzo 2011 L ecografia nell urgenza ostetrica e ginecologica Dott. Franco De Maria Dott.ssa Maria Segata Servizio di Ecografia e Diagnosi Prenatale Azienda

Dettagli

Nuovo Sistema Informativo. Bolzano, 29 Febbraio 2016

Nuovo Sistema Informativo. Bolzano, 29 Febbraio 2016 Nuovo Sistema Informativo Bolzano, 29 Febbraio 2016 Nuovo Sistema Informativo Medici cure primarie Cittadini / e Tutte le unità operative e i reparti dell Azienda Sanitaria Medici ospedalieri e del territorio

Dettagli

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE Il Triage Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave roberto.caronna@uniroma1.it

Dettagli

Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014

Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014 Le politiche per ridurre le nascite premature in Lazio Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014 Epidemiologia delle nascite pretermine (I)

Dettagli

05/09/13. RUOLO DELL OSTETRICA NELLA GESTIONE DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA: ESPERIENZA DEL CENTRO SALUTE DONNA DI FERRARA Ostetrica E.

05/09/13. RUOLO DELL OSTETRICA NELLA GESTIONE DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA: ESPERIENZA DEL CENTRO SALUTE DONNA DI FERRARA Ostetrica E. 05/09/13 RUOLO DELL OSTETRICA NELLA GESTIONE DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA: ESPERIENZA DEL CENTRO SALUTE DONNA DI FERRARA Ostetrica E.Bandiera Profilo Professionale dell ostetrica/o n 740 del 1994 Art.n

Dettagli

ALLEGATOC alla Dgr n del 23 dicembre 2016 pag. 1/7

ALLEGATOC alla Dgr n del 23 dicembre 2016 pag. 1/7 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOC alla Dgr n. 2238 del 23 dicembre 2016 pag. 1/7 Requisiti punti nascita CLASSE ** (meno di 500 parti annui) REQUISITI UUOO OSTETRICHE essere formalmente e funzionalmente

Dettagli

PERCORSO NASCITA Continuità assistenziale territorio ospedale - territorio

PERCORSO NASCITA Continuità assistenziale territorio ospedale - territorio PERCORSO NASCITA Continuità assistenziale territorio ospedale - territorio Tullia Todros Dipartimento di Ostetricia e Neonatologia ASO OIRM-Sant Anna Università di Torino Università di Torino Centro Interdisciplinare

Dettagli

IMPLICAZIONI MEDICO-LEGALI NELL EMERGENZA-URGENZA E COMPETENZE INFERMIERISTICHE IN CARDIOLOGIA

IMPLICAZIONI MEDICO-LEGALI NELL EMERGENZA-URGENZA E COMPETENZE INFERMIERISTICHE IN CARDIOLOGIA IMPLICAZIONI MEDICO-LEGALI NELL EMERGENZA-URGENZA E COMPETENZE INFERMIERISTICHE IN CARDIOLOGIA COMPETENZE, RESPONSABILITA, CLINICA E GESTIONE ASSISTENZIALE NEI PAZIENTI CON CARDIOPATIA ISCHEMICA IN CARDIOLOGIA

Dettagli

Protocolli di ricerca 2009 Gruppo di Ricerca in ostetricia

Protocolli di ricerca 2009 Gruppo di Ricerca in ostetricia Protocolli di ricerca 2009 Gruppo di Ricerca in ostetricia Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia Arcispedale Santa Maria Nuova Dipartimento Ostetrico Ginecologico e Pediatrico Struttura complessa di Ginecologia

Dettagli

La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì

La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì Rimini 16 marzo 2007 Distribuzione territoriale dei Servizi di Diabetologia: 1 CAD ospedaliero (Ospedale Morgagni Forlì) Forlimpopoli: Servizio

Dettagli

Valutazione del nato morto e compilazione della relativa sezione del Certificato di assistenza al parto

Valutazione del nato morto e compilazione della relativa sezione del Certificato di assistenza al parto Valutazione del nato morto e compilazione della relativa sezione del Certificato di assistenza al parto Il CedAP e la classificazione delle malattie ICD9CM aggiornamento 2002 Cristiano Visser Bologna,

Dettagli

CURRICULUM VITAE Visconti Elena

CURRICULUM VITAE Visconti Elena CURRICULUM VITAE Visconti Elena nasce a Milano il 03/02/1973 abita in Via Statuto 8 Arese (Mi) cellulare 3408695948 email: elena.visconti@icp.mi.it Studi effettuati Frequenta le scuole dell obbligo 1992:

Dettagli

Progetto Libere di parlare

Progetto Libere di parlare Procedura per la gestione di fenomeni di violenza e maltrattamento in ambito familiare, a danno di adulti/minori afferenti al dea ospedale San Pietro Fatebenefratelli Progetto Libere di parlare (N.B.:

Dettagli

7.1.2 IL CASO DEL CERTIFICATO DI ASSISTENZA AL PARTO

7.1.2 IL CASO DEL CERTIFICATO DI ASSISTENZA AL PARTO 7.1.2 IL CASO DEL CERTIFICATO DI ASSISTENZA AL PARTO MINISTERO DELLA SANITÀ DECRETO 16 luglio 2001, n.349 Regolamento recante: "Modificazioni al certificato di assistenza al parto, per la rilevazione dei

Dettagli

E. O. Ospedali Galliera - Genova (L.833/1978, art. 41; D.lgs n.517/1993 art. 4 c. 12)

E. O. Ospedali Galliera - Genova (L.833/1978, art. 41; D.lgs n.517/1993 art. 4 c. 12) E. O. Ospedali Galliera - Genova (L.833/1978, art. 41; D.lgs n.517/1993 art. 4 c. 12) Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione (D.P.C.M. 14 luglio 1995) S.C. GINECOLOGIA E OSTETRICIA Linee

Dettagli

PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE NEI SETTING DI DEGENZA LIVELLO 2 PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA

PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE NEI SETTING DI DEGENZA LIVELLO 2 PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA Rev.: 0 Pag. 1/6 PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE INFERMIERE REFERENTE PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA REV. DATA REFERENTI DOCUMENTO AUTORIZZAZIONI REDATTO APPROVATO Direttore

Dettagli

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER LA

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER LA PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER LA DONNA IN GRAVIDANZA (FISIOLOGICA) Gruppo di lavoro Adele Maggiore Direttore Sanitario (ASS1) - Coordinatore Luisella Giglio (IRCCS Burlo Garofolo)

Dettagli

Corso di Laurea in OSTETRICIA

Corso di Laurea in OSTETRICIA Disciplina: GINECOLOGIA GENERALE Docente: Prof. Pierfrancesco BOLIS Regolazione neuroendocrina del ciclo ovulatorio Amenorree fisiologiche e patologiche Fisiopatologia della secrezione gonadica steroidea

Dettagli

La rete contro la violenza sulle donne

La rete contro la violenza sulle donne La rete contro la violenza sulle donne Il ruolo del consultorio familiare 1 Il centro antiviolenza nella provincia di Pesaro Presa in carico della donna durante il percorso di uscita dalla violenza 2 Larica

Dettagli

MiPSA. Minimally Invasive Pelvic Surgery Association

MiPSA. Minimally Invasive Pelvic Surgery Association MiPSA Minimally Invasive Pelvic Surgery Association GESTIONE DEL PERINEO NEL POST PARTUM Ost. Claudia Bregoli U.O. Ostetricia e Ginecologia Istituti Ospitalieri di Cremona PREVENZIONE Il danno ostetrico

Dettagli

IL PERCORSO NASCITA. Franca Rusconi Lorenza Borgatta

IL PERCORSO NASCITA. Franca Rusconi Lorenza Borgatta IL PERCORSO NASCITA Franca Rusconi Lorenza Borgatta Il Dipartimento Donna Bambino viene deliberato dall ASL 1 Imperiese nell anno 2003. Nasce quindi l esigenza di favorire il più possibile il benessere

Dettagli

Firenze. all uso della. in ambito ostetrico. dal 16 Gennaio 2016 al 4 Dicembre 2016

Firenze. all uso della. in ambito ostetrico. dal 16 Gennaio 2016 al 4 Dicembre 2016 Corso di preparazione all uso della medicina omeopatica in ambito ostetrico dal 16 Gennaio 2016 al 4 Dicembre 2016 Firenze SEDI: Associazione Culturale e Scientifica Percorsi Bio Salute 1 INCONTRO Sabato

Dettagli

IL RUOLO DELL OSTETRICA E MODALITA DI RACCOLTA DEL SANGUE CORDONALE. Ost. Roberta Ciamparini. Dipartimento Materno Infantile ASL VCO

IL RUOLO DELL OSTETRICA E MODALITA DI RACCOLTA DEL SANGUE CORDONALE. Ost. Roberta Ciamparini. Dipartimento Materno Infantile ASL VCO IL RUOLO DELL OSTETRICA E MODALITA DI RACCOLTA DEL SANGUE CORDONALE Ost. Roberta Ciamparini Ost. Enrica Marchetti Ost. Enrica Marchetti Dipartimento Materno Infantile ASL VCO RACCOLTA SANGUE CORDONALE

Dettagli

L attività assistenziale all interno del Centro è regolata nel rispetto della normativa vigente:

L attività assistenziale all interno del Centro è regolata nel rispetto della normativa vigente: Attività assistenziale L attività assistenziale all interno del Centro è regolata nel rispetto della normativa vigente: - diritto all informazione - diritto alla privacy Diritto all'informazione e Consenso

Dettagli

Percorso clinico ed assistenziale dell Ambulatorio Rene e Gravidanza

Percorso clinico ed assistenziale dell Ambulatorio Rene e Gravidanza Percorso clinico ed asstenziale dell Ambulatorio Rene e Gravidanza Linda Gammaro, Eugenio Biondaro, Alex Cosaro, Vincenzo Cosentini, Lamberto Oldrizzi, Debora Balestreri, Francesca Lazzari, Patrizia Ro,

Dettagli

A.O. Ordine Mauriziano S.C. CHIRURGIA GENERALE E ONCOLOGICA

A.O. Ordine Mauriziano S.C. CHIRURGIA GENERALE E ONCOLOGICA DIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda 2014 2013 osservato 2014 Obiettivo 2014 Peso Differenza % Peso A PRODUZIONE ± 2 30 20 n. dirigenti medici compreso il 12 12 direttore al 31 dicembre Produzione 8.310.820

Dettagli

PROBLEMI DI VALIDITÀ DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLE SDO CON PROCEDURA DI PARTO CESAREO CONTROLLO CARTELLE CLINICHE

PROBLEMI DI VALIDITÀ DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLE SDO CON PROCEDURA DI PARTO CESAREO CONTROLLO CARTELLE CLINICHE CONFERENZA STAMPA PROBLEMI DI VALIDITÀ DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLE SDO CON PROCEDURA DI PARTO CESAREO CONTROLLO CARTELLE CLINICHE 18 GENNAIO 2013 TROPPE DIAGNOSI DI POSIZIONE ANOMALA DEL FETO Il

Dettagli

Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1

Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1 DIABETE IN GRAVIDANZA: Raccomandazioni in dimissione e presa in carico sul territorio Cuneo 30 gennaio 2016 Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1 ORGANIZZAZIONE S.C Diabetologia,

Dettagli

LISTA DI RISCONTRO PER GLI AUDIT INTERNI

LISTA DI RISCONTRO PER GLI AUDIT INTERNI INTEGRATI QUALITA E SICUREZZA Data: Unità Operativa: Cognome e Nome Auditor Firma Personale contattato: Cognome e Nome Ruolo Area/ processi auditati: Considerazioni Complessive Pagina 1 di 9 Modalità di

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 2 DEL 14 GENNAIO 2008

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 2 DEL 14 GENNAIO 2008 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 14 dicembre 2007 - Deliberazione N. 2161 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - Atto di indirizzo della Legge Regionale n. 2 del

Dettagli

METRORRAGIE NEL III TRIMESTRE DI GRAVIDANZA

METRORRAGIE NEL III TRIMESTRE DI GRAVIDANZA Università degli Studi di Ferrara Prof. Pantaleo Greco METRORRAGIE NEL III TRIMESTRE DI GRAVIDANZA Placenta previa Distacco intempestivo di placenta Placenta previa La placenta si definisce previa quando

Dettagli

Ospedale Ca Foncello di Treviso. Oncologia Guida ai Servizi

Ospedale Ca Foncello di Treviso. Oncologia Guida ai Servizi Ospedale Ca Foncello di Treviso Oncologia Guida ai Servizi RICOVERO Il giorno del ricovero il paziente deve presentarsi alle ore 7.30, a digiuno, per eseguire i prelievi ematochimici e deve portare con

Dettagli

Assistenza ed affiancamento al personale ostetrico ed infermieristico. Date (da a) Da Dicembre 2010 a Febbraio 2011

Assistenza ed affiancamento al personale ostetrico ed infermieristico. Date (da a) Da Dicembre 2010 a Febbraio 2011 F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail CHIARA DI VIRGILIO Nazionalità Italiana Data di nascita 3 DICEMBRE 1987 ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da

Dettagli

Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca

Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca + Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca Gestione del rischio clinico nelle Sale Operatorie Istituto Giannina Gaslini Genova + Istituto GianninaGaslini 2004 accreditamento regionale

Dettagli

Regione Calabria Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza

Regione Calabria Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza Referente per quanto comunicato Tel. 0982/491235-44 Fax 0982/427968 e-mail: consultorioamantea@libero.it PROGRAMMA DI ATTIVITA PER L ANNO 2016 Il Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI), adottato con

Dettagli

XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia Il neonato late preterm: più considerato se meglio conosciuto

XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia Il neonato late preterm: più considerato se meglio conosciuto XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia Il neonato late preterm: più considerato se meglio conosciuto A.C.O. San Filippo Neri Dipartimento Tutela della Salute della Donna e del Bambino

Dettagli

Ospedale Ca Foncello di Treviso. Disturbi Cognitivi e della Memoria Guida ai Servizi

Ospedale Ca Foncello di Treviso. Disturbi Cognitivi e della Memoria Guida ai Servizi Ospedale Ca Foncello di Treviso Disturbi Cognitivi e della Memoria Guida ai Servizi CHI SIAMO Questa guida ha la funzione di facilitare l accesso dei pazienti ai servizi offerti dalla Unità Operativa Disturbi

Dettagli

Questionario Fabbisogno Formativo anno 2016

Questionario Fabbisogno Formativo anno 2016 Scheda A ( Modalità Formative) Questionario Fabbisogno Formativo anno 2016 Destinatario: Direttore dell U.O FIRMA Coordinatore dell U.O. FIRMA Data Compilare e restituire a: Ufficio Formazione - Dott.ssa

Dettagli

Servizio Sanitario della Toscana. Quello che i cittadini devono sapere. Il Dipartimento Materno Infantile

Servizio Sanitario della Toscana. Quello che i cittadini devono sapere. Il Dipartimento Materno Infantile Servizio Sanitario della Toscana Quello che i cittadini devono sapere Il Dipartimento Materno Infantile Liceo Artistico Statale Artemisia Progetto Regionale per migliorare l informazione ed il rapporto

Dettagli

Ostetrica Bruna Pasini

Ostetrica Bruna Pasini Ostetrica Bruna Pasini L OSTETRICA D.M. 14/9/1994, n. 740: il profilo definisce il campo proprio di attività e responsabilità dell ostetrica/o L ostetrica è l operatore sanitario che assiste e consiglia

Dettagli

I CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA

I CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA I CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA L obiettivo del Corso è quello di accompagnare la coppia in un percorso di conoscenza e consapevolezza; conoscenza della fisiologia della gravidanza, del parto e

Dettagli

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2013 Rimini Centro Congressi SGR

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2013 Rimini Centro Congressi SGR CONGRESSO REGIONALE 21 23 Marzo 2013 Rimini Centro Congressi SGR Work in progress La responsabilità professionale: novità legislative, contrattuali, Linee Guida e procedure operative LA LIBERTÀ DI MOVIMENTO

Dettagli

S.V.T. Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato

S.V.T. Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato S.V.T. Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato OBIETTIVO DEL CORSO Acquisire conoscenze teoriche e abilità pratiche per trattare l evento traumatico secondo linee Guida della Regione Toscana

Dettagli

Allegato 2 Carta dei servizi

Allegato 2 Carta dei servizi Pag. 1 di 5 LEGALE RAPPRESENTENTE: 1 23/02/2015 Recepimento delibera 2659 Direttore Sanitario: LANA MAURO Le SPAGGIARI ANTONELLA SP LEGALE RAPPRESENTENTE: 0 10/12/2014 Prima emissione Direttore Sanitario:

Dettagli

5.1b. Le lavoratrici madri CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

5.1b. Le lavoratrici madri CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Le lavoratrici madri CORSO DI FORMAZIONE PER 5.1b DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI SORVEGLIANZA SANITARIA

Dettagli

#" "! $% &" "!!!"# '&!!()**+

# ! $% & !!!# '&!!()**+ !!"# #" "! $% &" "!!!"# '&!!()**+ 1 Tasso ricovero Ordinario x 1000 ab 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50-489 467 131 125 433 113 419 379 379 385 101 94 89 86 80 79 69 60 57 54 52 17 15 13 11 11

Dettagli

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta Il trattamento del dolore del rachide lombare Dradi Umberta San Marino 28 settembre 2013 Dolore Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale

Dettagli

Ospedale Ca Foncello di Treviso. Otorinolaringoiatria. Guida ai Servizi

Ospedale Ca Foncello di Treviso. Otorinolaringoiatria. Guida ai Servizi Ospedale Ca Foncello di Treviso Otorinolaringoiatria Guida ai Servizi AMBULATORIO I LIVELLO Edificio 4, piano 0, ascensori 30/31 LUN-VEN 8.30-13.00 tel. 0422-322325 LUN-VEN 11.00-13.00 visite otorinolaringoiatriche

Dettagli

SORVEGLIANZA ATTIVA DEGLI EVENTI AVVERSI DOPO VACCINAZIONE ANTI-HPV SCHEDA CLINICA INDIVIDUALE

SORVEGLIANZA ATTIVA DEGLI EVENTI AVVERSI DOPO VACCINAZIONE ANTI-HPV SCHEDA CLINICA INDIVIDUALE ALLEGATO 1 SORVEGLIANZA ATTIVA DEGLI EVENTI AVVERSI DOPO VACCINAZIONE ANTI-HPV SCHEDA CLINICA INDIVIDUALE Cognome Nome Regione Comune ASL Codice fiscale Data di Nascita DATI ANAGRAFICI ED INFORMAZIONI

Dettagli

Urgenze Ostetriche e Ginecologiche

Urgenze Ostetriche e Ginecologiche Capitolo 6 Urgenze Ostetriche e Ginecologiche RegioneLombardia 2006 Obiettivi Identificare le emergenze ostetricoginecologiche Assistere una donna durante la fase di travaglio e parto fisiologico Assistere

Dettagli

Obiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %

Obiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza % osservato atteso Indicatori * osservato differenza % Riduzione richieste prestazioni per codici bianchi 256.101,00-5 % 12.805,05 15,00 233.218,00-22.883 15 OBIETTIVO 16 1. Rispetto dei tempi di consegna

Dettagli

Il neonato late preterm

Il neonato late preterm Bologna 8 novembre 2010 Il neonato late preterm Dante Baronciani, Enrica Perrone 1 WHO CC for evidence-based research synthesis and guideline development in reproductive health near term or late preterm

Dettagli

INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486)

INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486) INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486) Dottor Roberto Gherzi II Divisione ginecologia ostetricia Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità Novara L interruzione

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA MASTER DI I LIVELLO In PAVIMENTO PELVICO E RIABILITAZIONE I EDIZIONE BOZZA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA MASTER DI I LIVELLO In PAVIMENTO PELVICO E RIABILITAZIONE I EDIZIONE BOZZA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA MASTER DI I LIVELLO In PAVIMENTO PELVICO E RIABILITAZIONE I EDIZIONE BOZZA V MODULO - OSTETRICIA PRIMA PARTE VENERDÌ 2 DICEMBRE 2016 - h. 9,00-13,00 / 14,00-17,00

Dettagli

L induzione meccanica del travaglio di parto: l utilizzo del Foley nei presidi ospedalieri

L induzione meccanica del travaglio di parto: l utilizzo del Foley nei presidi ospedalieri Università degli studi di Torino Corso di Laurea in Ostetricia L induzione meccanica del travaglio di parto: l utilizzo del Foley nei presidi ospedalieri Studentessa Martina Stravato Relatore Dott. Mario

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Laura Angela Malgrati Indirizzo Via Cesare Cantù n 4 Monza Telefono 039 321021 Fax 02 55036542 E-mail laura.malgrati@unimi.it

Dettagli

OSPEDALIZZAZIONE DOMICIALIARE: PERCORSO AGEVOLATO E PROTETTO AI SERVIZI OSPEDALIERI PER PAZIENTI SEGUITI A DOMICILIO OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE:

OSPEDALIZZAZIONE DOMICIALIARE: PERCORSO AGEVOLATO E PROTETTO AI SERVIZI OSPEDALIERI PER PAZIENTI SEGUITI A DOMICILIO OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE: Pagina 1 di 7 OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE: REV. DATA Redatto da: Emesso da: Approvato da: 0 28.10.2011 Gruppo interdisciplinare aziendale Staff Direzione Sanitaria Direttore Sanitario Firma Firma Pagina

Dettagli

Unità Operativa di Ostetricia Presidio Ospedaliero di Lugo

Unità Operativa di Ostetricia Presidio Ospedaliero di Lugo Presidio Ospedaliero di Lugo Dipartimento Maternità, Infanzia, Età Evolutiva U.O. di Ostetricia Guida ai servizi Unità Operativa di Ostetricia Presidio Ospedaliero di Lugo Presidio Ospedaliero di Lugo

Dettagli

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità la promozione

Dettagli

La fase post-operatoria

La fase post-operatoria GESTIONE DEL PAZIENTE NEL POST-OPERATORIO OPERATORIO immediato La fase post-operatoria Si intende la fase successiva ad un intervento chirurgico, e si può suddividere in vari fasi: Post operatorio immediato:

Dettagli

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth CONGRESSO REGIONALE 29-31 Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth Stato di attuazione della 194/78 nella Regione Emilia-Romagna tra ospedale e territorio A cura di Silvana Borsari Elena castelli

Dettagli

Resp. Trattamento dati: Cinzia Groppi

Resp. Trattamento dati: Cinzia Groppi Rilevazione trattamenti Struttura organizzativa: U.F. ASSISTENZA TOSSICODIPENDENTI ED ALCOLISTI aggiornato al 27-2-09 Macrolivello: TERRITORIO Ambito: Z/D PT Resp. Trattamento dati: Cinzia Groppi 400.

Dettagli

Anna Zilioli Ost Coord AO Treviglio

Anna Zilioli Ost Coord AO Treviglio Anna Zilioli Ost Coord AO Treviglio APPUNTI PER L ASSISTENZA ALLA DONNA IN PARTOANALGESIA SIGO 2015 TRAVAGLIO ATTIVO: inizia a 3-4 cm di dilatazione con accelerazione nella velocità di dilatazione cervicale

Dettagli

La nostra sfida per il 2016

La nostra sfida per il 2016 Corso per OPERATORE SOCIO SANITARIO SPECIALIZZATO (O.S.S.S.) 400 ore TITOLO OPERATORE SOCIO SANITARIO CON FORMAZIONE COMPLEMENTARE IN ASSISTENZA SANITARIA (OSSS) DESTINATARI Il corso è rivolto a tutti

Dettagli

ALLEGATO 1 alla Deliberazione Disciplina delle prestazioni di cataratta e liberazione del tunnel carpale in regime ambulatoriale

ALLEGATO 1 alla Deliberazione Disciplina delle prestazioni di cataratta e liberazione del tunnel carpale in regime ambulatoriale ALLEGATO 1 alla Deliberazione Disciplina delle prestazioni di cataratta e liberazione del tunnel carpale in regime ambulatoriale DISCIPLINARE TECNICO REGIONALE PER L INTERVENTO DI LIBERAZIONE DEL TUNNEL

Dettagli

Agenda di Gravidanza: strumento di comunicazione e di facilitazione del percorso

Agenda di Gravidanza: strumento di comunicazione e di facilitazione del percorso Agenda di Gravidanza: strumento di comunicazione e di facilitazione del percorso Percorsi in gravidanza Laboratorio Ospedale DEA Ostetricia PN Consultorio Ecografia PdF Ambulatorio ostetricia ISI Servizi

Dettagli

INDICE. Edizione 2011 Revisione n. 0 Data 24/02/11 Pagine 10. DATA: 15/03/11 Pagina 1 di 10

INDICE. Edizione 2011 Revisione n. 0 Data 24/02/11 Pagine 10. DATA: 15/03/11 Pagina 1 di 10 INDICE 1 INTRODUZIONE... 2 2 SCOPO... 2 3 CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 4 TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI... 2 5 RISORSE STRUMENTALI E TECNOLOGICHE... 2 6 RESPONSABILITÀ... 3 7 MODALITÀ OPERATIVE... 4 8 RIFERIMENTI...

Dettagli

Strategie per l applicazione delle pratiche per la sicurezza del paziente in pediatria

Strategie per l applicazione delle pratiche per la sicurezza del paziente in pediatria Seminario Europeo sulla sicurezza delle cure in ambito pediatrico Napoli 30-31 ottobre 2013 Strategie per l applicazione delle pratiche per la sicurezza del paziente in pediatria La Rete OPBG 2 Lazio:

Dettagli

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI GIAMPIETRO GASPARINI U O C Oncologia Medica A.C.O. San Filippo Neri Roma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA:OBIETTIVI Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimento

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 1666 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore SILVESTRI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 26 GIUGNO 2007 Disposizioni in materia di professione sanitaria ostetrica

Dettagli

Unità Operativa di Ostetricia

Unità Operativa di Ostetricia Presidio Ospedaliero di Lugo Dipartimento Maternità, Infanzia, Età Evolutiva Unità Operativa di Ostetricia Guida ai Servizi Presidio Ospedaliero di Lugo Dipartimento Maternità, Infanzia, Età Evolutiva

Dettagli

Azienda USL Valle d Aosta. Informazioni ostetriche sul. Parto Cesareo

Azienda USL Valle d Aosta. Informazioni ostetriche sul. Parto Cesareo Azienda USL Valle d Aosta Informazioni ostetriche sul Parto Cesareo Informazioni ostetriche sul Parto Cesareo In Italia e in Valle d Aosta, il parto cesareo (PC) riguarda ormai un caso di parto su tre.

Dettagli