PDTA.AFMI.04 GESTIONE DEL NEONATO SANO

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1 GRUPPO DI LAVORO: Area Funzionale GESTIONE DEL NEONATO SANO Pag.: 1/11 Capo Gruppo (Team Leader): Rino Agostiniani Facilitatore (Tutor): Miria Lucchesi Componenti (Membri permanenti): Nome Cognome Qualifica Struttura/Settore appartenenza Luisella Chieli Coord. AFMI AF Materno-Infantile Stefania Magnanenzi UO Pediatria Melissa Selmi UO Ginecologia-ostetrica Monica Pierinelli UO Ginecologia-ostetrica Rossella Peruzzi Dirigente medico UO Ginecologia-ostetrica Giovanni Danesi Dirigente medico UO Pediatria Francesca Mangiantini Cristina Venturi UO Pediatria Maria Luisa Niccolai Coord. Ostetrico UF Consultoriale Manuela Carli Dirigente medico UO Anestesia e Rianimazione Sivia Mazza Dirigente medico UO Pronto Soccorso Patrizia Puccinelli Coord. Inferm UO Pediatria Pescia Alessandra Toni Coord. Ostretrico UO Ginecologia-ostetrica REVISIONE N. 1 REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE Data 18/06/2012 Data 18/06/2012 Data 18/06/2012 Dir. U.O. Gin-Oste. P.O. Pescia Dir. P.O. di Pistoia Funzione Referenti del documento Dir. U.O. Gin-Oste. P.O. Pistoia Dir. P.O. di Pescia Funzione Funzione (Tutor e Team Leader) Dir. U.O. Pediatria Resp. Area Funzionale Referente Sistema Qualità Aziendale Resp. Dipartimento Visto U.O. Medicina Legale Visto Clinical Risk Manager Condiviso Dir. UU.OO. A.F.

2 Pag.: 2/11 INDICE 1. Oggetto Scopo Descrizione ed ambito di applicazione Documenti di riferimento e fonti normative Responsabilità Scheda raccolta informazioni Criteri, indicatori e standard Gestione documento Allegati... 27

3 Pag.: 3/11 1. OGGETTO Nel presente documento vengono definite le caratteristiche minime di qualità (standard predefiniti) da soddisfare nella realizzazione della presa in carico del neonato sano. In particolare: 1. vengono individuate le principali fonti normative di riferimento e le migliori evidenze scientifiche derivanti dalla revisione della letteratura; 2. viene tracciata una completa mappatura, articolata in step successivi e cronologici, delle principali fasi del processo; 3. viene effettuata una ricostruzione logico-sequenziale delle attività svolte, nonché dei risultati conseguiti attraverso il diagramma di flusso; 4. per ciascuna fase del processo, discussa e condivisa, viene individuato un responsabile e i relativi fattori di qualità da soddisfare; 5. per le fasi più complesse e critiche sono predisposti Protocolli e/o Istruzioni Operative necessari a garantirne il corretto svolgimento; 6. viene reso accessibile a tutti gli operatori il repertorio di linee guida, istruzioni operative, protocolli e regolamenti interni aggiornati (per efficacia preventiva, frequenza, risorse impegnate) per lavorare in qualità; 7. vengono individuati i punti ritenuti critici e gli strumenti per monitorarli (indicatori); 8. vengono definiti gli indicatori di qualità del processo con relativi livelli soglia di accettabilità; 9. vengono definite le modalità e le responsabilità per la diffusione, l applicazione e l aggiornamento della presente procedura 2. SCOPO 1. Migliorare il processo assistenziale attraverso l analisi, la diagnosi delle criticità, dei punti di forza e di debolezza, l identificazione precoce delle situazioni a rischio e l individuazione delle possibili aree di miglioramento; 2. effettuare il processo assistenziale sulla base di norme giuridiche/norme tecniche/linee guida ufficiali/di società scientifiche; 3. garantire la sicurezza del neonato e della donna, la continuità e personalizzazione dell assistenza alla gravidanza e al puerperio, il rispetto della fisiologia, la riduzione degli interventi inappropriati, la promozione delle abilità e delle risorse della mamma, la centralità della donna/coppia nella prassi assistenziale; delle 4. garantire la sicurezza delle pratiche di lavoro e prevenire i rischi derivanti da comportamenti non conformi a standard condivisi, soprattutto di tipo professionale e organizzativo; 5. dotarsi di protocolli e procedure assistenziali scritti, basate sulle prove di efficacia, condivisi da tutti gli operatori sanitari coinvolti; 6. rendere rintracciabili e verificabili tutte le azioni assistenziali e terapeutiche intraprese attraverso una corretta gestione della documentazione clinica

4 Pag.: 4/11 3. DESCRIZIONE ED AMBITO DI APPLICAZIONE Processo Input Accoglienza dei genitori nel pre-parto Outoput Attivazione assistenza domiciliare ostetrica Descrizione fasi: 1. Accoglienza ai genitori nel pre-parto 2. Parto: fase espulsiva 3. Accoglienza alla nascita 4. Accettazione e presa in carico 5. Promozione dell allattamento al seno 6. Assistenza al neonato sano 7. Educazione alla cura del neonato sano 8. Dimissione del neonato sano 9. Attivazione assistenza domiciliare ostetrica Campo di applicazione: la politica della qualità è una scelta ed un modo di gestione che poggia sulla responsabilizzazione e sul coinvolgimento di tutto il personale sanitario con lo scopo di migliorare in maniera continua l organizzazione, i processi del lavoro ed i risultati. Le modalità operative previste dalla presente procedura vengono quindi applicate da tutti gli operatori coinvolti nella gestione dell assistenza ospedaliera al neonato sano

5 Pag.: 5/11 4. FONTI NORMATIVE, INFORMATIVE, DI INDIRIZZO 4.1 Fonti normative generali - Dlgs 19/06/1999, n. 229 "Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell'articolo 1 della legge 30/11/1998, n. 419" - DGR 784/2004 Azioni per la riqualificazione e lo sviluppo della "rete materno infantile" regionale in attuazione del P.S.R. 2002/ DGR 915//2004 Deliberazione G.R. n. 784 del 2/8/2004 "Rete materno- infantile regionale". Integrazione e rettifica errore materiale nell'allegato A - DGR 1017/2004: individuazione di strutture di coordinamento delle malattie rare / rete regionale delle malattie rare pediatriche - DGR 403/2005 Istituzione della Rete Regionale della Pediatria Specialistica - L. R. 40/ 2005, Disciplina del servizio sanitario regionale - Piano Sanitario Regionale 2002/ Piano Sanitario Regionale Piano Sanitario Regionale 2008/ Dlgs 196/2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali" - Il DPCM 23 aprile 2008 Revisione straordinaria dei Livelli essenziali di assistenza - Legge Regionale 51/2009 Norme in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie: procedure e requisiti autorizzativi di esercizio e sistemi di accreditamento - DPGRT 61/R 2010 Regolamento di attuazione LR 51/ DPGRT 22 marzo 2012, n. 10/R Modifiche al decreto del Presidente della Giunta regionale 24 dicembre 2010, n. 61/R (Regolamento di attuazione della legge regionale 5 agosto 2009, n Delibera G.R. 801/1999 adozione del protocollo ministeriale (DL 1998), allegato A (Donne in Gravidanza e Tutela della Maternità ) - Parere 40/2006 del CSR Problematiche relative alla richiesta di test di screening in gravidanza : IL NUOVO PROTOCOLLO REGIONALE DI ACCESSO AGLI ESAMI DI LABORATORIO E STRUMENTALI PER LA GRAVIDANZA FISIOLOGICA - Programmi di screening per la sordità (DGRT 365/2007), per le malattie metaboliche (DGRT 800/2004) e per la cataratta congenita (DGRT 596/2005) - Promozione dell allattamento al seno (DGRT 1095/2004) e alla messa in rete delle Banche del Latte Umano donato (DGRT 315/2008) - L ASSISTENZA NEONATOLOGICA IN AREA VASTA CENTRO, Documento del Gruppo di Progetto per le Azioni di Area Vasta A del 30/08/ DGRT n.325 del 23 aprile 2012 Prevenzione delle infezioni da streptococco b emolitico Gruppo B Raccomandazioni Regionali. 4.2 Documenti di supporto e riferimento interni - Procedure GRC Aziendali e di Presidio - Manuale del Sistema di gestione Qualità Aziendale e di Presidio - Procedure AF materno - Infantile 4.3 Fonti ed indirizzi tecnico-scientifici -

6 Pag.: 6/11 5. MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ Attività / Attori P I O CPSE MA PA OS T MC Dir. UO FASE 1: ACCOGLIENZA GENITORI PRE-PARTO e PARTO Accoglienza Genitori nel pre-parto R R I I C Parto:fase espulsiva R R R C I FASE 2: ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO Accoglienza alla nascita R R R C I Accettazione e Presa in carico R R R I I FASE 3: DEGENZA Promozione allattamento al seno R R C I Assistenza al neonato sano R R I I Educazione alla cura del neonato R R C C Informazione e comunicazione R R C C C FASE 4: DIMISSIONI DEL NEONATO Dimissione del neonato C Attivazione assistenza domiciliare ostetrica R I LEGENDA Ruoli: P Pediatra, I Infermiere, OS, CPSE Coordinatrice, MA. mamma, PA padre, OS T territoriale, MC Mediatore culturale, Dir. UO Direttore UO, ecc Responsabilità: E = esegue; R = responsabile; I = è informato; C = collabora; P = esprime parere

7 6. Fase: accoglienza genitori pre-parto Pag.: 7/11 ATTIVITA DESCRIZIONE ATTIVITA RESP. REGISTR. VINCOLI STRUMENTI RISORSE NOTE Accoglienza ai genitori nel preparto Nel periodo pre-partum, si prende visione della documentazione dei genitori, degli esami, del decorso della gravidanza. e si compila l anamnesi per la cartella neonatale dando opportune informazioni ai genitori riguardo alla gestione del bambino. Pediatra C.C.I. Neonatale PDTA PR AFMI Parto: fase espulsiva L osterica, nell imminenza della nascita, allerta Pediatra e Inf del nido. Al disimpegno della testa si aspira superficialmente il cavo orale solo in presenza di frustoli di meconio, L.A. tinto, presenza di abbondante fuoriuscita di sangue dalla madre, tampone vaginale positivo per SGB senza profilassi, madre HBS Ag o HCV o HIV pos, sospetto di corioamnionite. Alla fuoriuscita il neonato viene valutato dal pediatra e posizionato dall ostetrica sulla pancia della mamma, in posizione prona pelle a pelle, asciugato con telo caldo e coperto con telo caldo e asciutto. Griglia osserv. Neonatale C.C.I. Protocollo pelle a pelle LG Italiane sull utilizzo dei farmaci antiretrovirali e sulla gestione diagnostico-clinica delle persone con infezione da HIV-1 - Ottobre 2011

8 Pag.: 8/11 6. Fase: accoglienza alla nascita e presa in carico ATTIVITA DESCRIZIONE ATTIVITA RESP. REGISTR. VINCOLI STRUMENTI RISORSE NOTE Accoglienza alla nascita Il pediatra presente al parto attribuisce l indice di Apgar dando una prima valutazione del neonato, e prende visione degli esami del decorso della gravidanza. Il taglio del cordone ombelicale viene eseguito dall ostetrica o a richiesta dal padre e nei casi di donazione del sangue cordonale viene applicato il protocollo PO12 OTT. Il personale presente (infermiera e/o ostetrica) compila il braccialetto identificativo e lo applica alla coppia mamma-bambino Pediatra Griglia osserv. Neonatale C.C.I Linee Guida UNICEF Protocollo pelle a pelle PO.12 OTT IO.03 Istruzione operativa applicazione braccialetto Il medico di reparto è il medico di riferimento del Pz, responsabile del piano di cura in rapporto con i colleghi nel rispetto dell organizzazione della struttura che, per la propria specificità, opera prevalentemente in turnazione di servizio Accettazione e presa in carico Nelle prime due ore di vita il neonato viene monitorato costantemente (ogni 15 minuti) tramite la rilevazione dei parametri vitali (colorito, temperatura frequenza cardiaca e frequenza respiratori) che vengono trascritti nella CCI (pag. 5). Dopo circa 2 ore dalla nascita, la mamma fa il controllo post-partum di routine e insieme al neonato va in reparto. Successivamente dopo la visita pediatrica viene eseguita profilassi oculare e profilassi con vitamina K secondo protocollo. Inizio rooming-in Infermiere CPSE Pediatra CCI Delibera DGRT 23 aprile 3012 n.325 Protocolli e istruzioni operative per assistenza perinatale e neonatale E favorito presso la struttura l utilizzo di linee guida predisposte da società scientifiche o da gruppi di esperti per una buona pratica clinica

9 Pag.: 9/11 6. Fase: degenza ATTIVITA DESCRIZIONE ATTIVITA RESP. REG. VINCOLI STRUMENTI RISORSE NOTE Promozione dell allattamento al seno La promozione dell allattamento al seno avviene fin dai primi momenti della nascita secondo un protocollo condiviso Infermiere Griglia osservazione attaccamento al seno Linee Guida UNICEF Protocolli UNICEF Assistenza al neonato sano Il neonato rimane in reparto per un tempo minimo di 48 ore; durante la degenza esegue controllo del peso, misurazione circonferenza cranica e lunghezza, controllo riflesso rosso retinico, otoemissioni acustiche, screening malattie metaboliche e quotidianamente viene sottoposto a visita medica preferibilmente alla presenza di uno o entrambi i genitori. Medico Infermiere C.C.I mamma C.C.I. neonato DGRT: n. 596/2005 n. 800/2004 n. 365/2007 Protocolli e istruzioni operative per assistenza perinatale e neonatale E favorito presso la struttura l utilizzo di linee guida predisposte da società scientifiche o da gruppi di esperti per una buona pratica clinica Educazione alla cura del neonato Informazione e comunicazione Gli operatori incoraggiano il self care coinvolgendo i genitori nel prendersi cura dal punto di vista igienico sanitario del loro bambino. I genitori hanno libero accesso al reparto compatibilmente con le necessità assistenziali. I genitori vengono informati sulle condizioni cliniche e sul percorso assistenziale del neonato, con rivalutazione continua e dinamica che potrà in ogni momento modificare il livello di cure erogate. Ai genitori viene richiesto il consenso per eventuali procedure assistenziali e per la somm.ne di latte artificiale o latte umano donato di banca. In caso di necessità viene richiesta la consulenza del mediatore culturale. Medico e C.C.I mamma C.C.I. neonato C.C.I. Dlgs 196/2003 Legge sulla Privacy Procedura Privacy Ai genitori vengono fornite informazioni, ove disponibili, basate su prove di efficacia, in grado di aiutarlo a comprendere il piano di cura e il progetto assistenziale e metterlo in grado di partecipare ai processi decisionali. Opuscoli informativi multilingue

10 Pag.: 10/11 6. Fase: dimissione ATTIVITA DESCRIZIONE ATTIVITA RESP. REGISTR. VINCOLI STRUMENTI RISORSE NOTE Dimissione del neonato sano Il neonato viene dimesso dopo una degenza minima di 48 ore programmando la successiva presa in carico. Contestualmente alla dimissione vengono rivalutate le competenze nella cura del neonato d parte dei genitori con coinvolgimento del mediatore culturale quando necessario. Pediatra Libretto pediatrico regionale Materiale informativo CCI Delibera G.R.T 801/1999 Decreto del Ministero della Sanità del 10/04/1998 PROTOCOLLO REGIONALE PER L ACCESSO AGLI ESAMI DI LABORATORIO E STRUMENTALI Opuscoli informativi Garantire in ogni Punto Nascita la scelta de PDF prima della dimissione del neonato Circa il 40% dei neonati tornano a controllo in pediatria entro le 48 ore dalla dimissione Attivazione assistenza domiciliare ostetrica Al Punto Nascita compete l informazione della puerpera sulla tipologia del servizio offerto e sugli orari e giorni di apertura del consultorio per garantire la continuità assistenziale. I consultori devono prevedere un offerta attiva diversificata e proporzionata ai bisogni della donna, basata fondamentalmente sugli ambulatori del puerperio, anche utilizzando visite domiciliari mirate, e sul raccordo con il punto nascita. Scheda di segnalazione dei dati anagrafici delle puerpere CCI BP sicurezza del pz. Linee guida LR/ PO.AFMI.07

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