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1 Dec. di Medaglia d Oro al V.M. PROVINCIA DI MASSA-CARRARA SETTORE AGRICOLTURA E FORESTE Palazzo Ducale Piazza Aranci, Massa Tel Servizio Foreste GLI INCENDI BOSCHIVI IN PROVINCIA DI MASSA-CARRARA Introduzione La Regione Toscana, con oltre un milione di ettari boscati, costituisce uno dei territori a più alto rischio per gli incendi boschivi. Ogni anno, purtroppo, questa emergenza si ripropone regolarmente, in maniera pressoché costante nell arco dell anno, con un maggiore rischio nel periodo estivo e, per le Province di Massa- Carrara e Lucca, anche in quello invernale-primaverile. Al fine di pianificare opportunamente un attività di controllo del fenomeno degli incendi boschivi e recependo la normativa nazionale in materia, la Regione Toscana si è dotata di un Piano Operativo Antincendi Boschivi che mira a favorire l attività di controllo del territorio e di rapida segnalazione dei principi di incendio, rispetto a quella repressiva che comunque deve garantire interventi tempestivi ed efficienti. Il costante impegno delle Province, delle Comunità Montane, dei Comuni, degli Enti Parco regionali, delle Associazioni di volontariato, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato attraverso i propri organi tecnici e gli operatori, permette al servizio regionale di essere presente sul territorio in modo attivo in tutto l arco dell anno e, con maggior forza, nei periodi a rischio. La funzionalità del servizio è, inoltre, garantita dalle strutture regionali presenti sul territorio (flotta aerea, rete radio e di telecontrollo), dalle infrastrutture realizzate nel corso degli anni (invasi, viabilità, punti di avvistamento, viali e fasce parafuoco ecc.), dalla diffusa dotazione di 1

2 mezzi, attrezzature e dispositivi sia collettivi che individuali, dai numerosi corsi di aggiornamento predisposti dalla Regione. Importante è ricordare poi che, a fianco di tale organizzazione, collaborano attivamente le strutture dello Stato: Dipartimento della Protezione Civile, Prefetture e Forze di polizia che intervengono nelle situazioni in cui sia minacciata l incolumità dei cittadini e/o delle infrastrutture, per il controllo del territorio e le necessarie indagini. Organizzazione A.I.B. in toscana L organizzazione regionale A.I.B. prevede la contemporanea presenza e attivazione di varie strutture che intervengono, nei rispettivi livelli di competenza, nelle varie fasi del Servizio. La struttura centrale è rappresentata dagli Uffici della Giunta Regionale che opera nell ambito della programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva. In particolare svolge, fatte salve le competenze statali in materia, le funzioni amministrative relative a: Pianificazione e realizzazione delle opere, degli interventi e dei servizi di interesse regionale; Impianti di telecontrollo e telecomunicazioni, attualmente la rete radio è costituita da 9 impianti provinciali, ciascuno con uno o più ripetitori, funzionanti in gamma VHF e 2 canali isoonda che consentono il collegamento diretto tra apparati, senza utilizzare il ripetitore; Gestione dei servizi aerei, attualmente lo schieramento prevede l impiego di 9 elicotteri durante la stagione estiva del tipo LAMA SA-315B ed ECUREIL AS- 350B3 ed un EUROCOPTER EC135 per gli interventi di repressione e 2 elicotteri ROBINSON R22 per l avvistamento; Rilevamento dati e statistica, realizzato attraverso la compilazione delle schede Zeroint a cura dei vari C.O.P. (Centro Operativo Provinciale); 2

3 Divulgazione di notizie e dati, la competenza della divulgazione di qualsiasi informazione inerente l attività A.I.B. spetta alla Regione Toscana che vi provvede attraverso i propri uffici (C.O.P) o rappresentanti (i Direttore delle Operazioni di spegnimento e i Referenti A.I.B. Provinciali); Addestramento e aggiornamento del personale, realizzato presso il Centro Regionale di San Giovannese (SI); Organizzazione e gestione della S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente), operativa dal 1 maggio del 2004 H24 per 365 gg/anno presso i nuovi uffici regionali, all interno della quale opera personale regionale, del C.F.S., dei VV.F. e del volontariato con un addetto e un funzionario responsabile, coordina gli interventi in ambito interprovinciale, si raccorda con i C.O.P. e tiene i rapporti con il C.O.A.U. (Centro Operativo Aereo Unificato) di Roma per la gestione dei mezzi aerei nazionali. A livello locale operano invece le seguenti strutture: 1. Gli Enti delegati, cioè Province, Comunità Montane e Comuni titolari di delega specifica per la gestione del patrimonio agro-forestale regionale; 2. I Comuni e gli Enti Parco Regionali; 3. Il Corpo Forestale dello Stato; 4. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; 5. Le Associazioni di volontariato riconosciute. Organizzazione A.I.B. in Provincia di Massa-Carrara In tale contesto si inserisce l attività di prevenzione ed estinzione svolta dal Settore Agricoltura e Foreste della Provincia di Massa-Carrara, che predispone ogni anno il Piano Operativo Provinciale A.I.B. per fornire, a tutti gli Enti coinvolti a norma di legge nella prevenzione ed estinzione degli incendi boschivi, informazioni utili sulla consistenza, l organizzazione e le modalità operative dei mezzi, del personale e delle strutture del servizio. Tale Piano si propone come strumento periodico di riferimento per migliorare il livello di coordinamento e la collaborazione tra gli Enti e le 3

4 Associazioni interessate, aumentando il grado di efficienza operativa della struttura intera per la tutela e la salvaguardia dagli incendi dei popolamenti vegetali della Provincia. L esperienza maturata dal Servizio Foreste della Provincia di Massa-Carrara nell ambito dell organizzazione dell attività A.I.B. ha dato spunto per modifiche e nuove idee alla Regione Toscana, che ne ha esteso l applicazione alle altre province tramite il nuovo Piano Operativo, prevedendo l impiego della squadra A.I.B. in servizio di prontezza operativa in orario pomeridiano e, soprattutto, l attivazione di un Centro Operativo Provinciale. Dall anno 2000, infatti, la Provincia di Massa-Carrara ha provveduto ad organizzare, in affianco al CFS e in collaborazione con la Comunità Montana della Lunigiana, il Parco Regionale delle Alpi Apuane e le due Associazioni di volontariato operative in provincia (V.A.B. e Pro.Civ.), il servizio, unica in Toscana, di Centro Operativo AIB provinciale (COP Massa) con orario H24. Tale servizio viene coperto dal Coordinamento Provinciale del CFS in orario tutti i giorni, festivi compresi. In ottemperanza a quanto previsto dal Piano Operativo Regionale , durante i due periodi previsti di attivazione prolungata (15 giugno-15 settembre e 1 febbraio-31 marzo), si attiva anche la Sala Operativa provinciale in orario , con due persone presenti in sede e in orario con la reperibilità del Funzionario responsabile di sala di turno nel pomeriggio. Il responsabile per il COP del CFS è il Dott. For. Antonino Panatteri, mentre il responsabile per il COP provinciale e Referente AIB provinciale è il Dott. For. Paolo Battelli. Sempre per ottemperare alle richieste del Piano Operativo Regionale si è provveduto a nominare il Sig. De Marchi Mauro della VAB di Carrara quale Rappresentante Provinciale per le Associazioni di Volontariato La prevenzione Le attività di prevenzione svolte dal Settore Agricoltura e Foreste comprendono molteplici interventi in diversi settori quali: la pianificazione antincendi, la collaborazione con gli altri Enti Locali ed Associazioni (Vigili del Fuoco, Parco delle 4

5 Alpi Apuane, Comuni di Massa, Carrara e Montignoso, PRO.CIV. e V.A.B., per aumentare il numero dei soggetti coinvolti potenziando, nel contempo, le capacità delle forze schierate in campo), le opere di forestazione, la viabilità connessa ed i viali parafuoco, il miglioramento dei boschi tramite interventi selvicolturali, la vigilanza (predisposizione di pattugliamenti e sorveglianza), l informazione. Vigilanza, Avvistamento e Pattugliamento Tali attività, che devono essere svolte da personale preparato, sono di essenziale importanza per svolgere la prevenzione e per poter intervenire tempestivamente sugli incendi. Oltre al personale istituzionalmente impiegato, la Provincia, ha invitato i Comuni di costa (Massa, Carrara e Montignoso) a coinvolgere nell opera di vigilanza ed avvistamento anche i comandi dei Vigili Urbani. Già durante i periodi di grave pericolosità degli ultimi anni, l intervento dei Vigili Urbani si è rivelato molto utile in sede di verifica delle segnalazioni e avvistamento dei principi di incendio. Altri soggetti che da qualche anno sono impegnati nel pattugliamento sono le associazioni di volontariato che svolgono, nei periodi più pericolosi ed in coordinamento con il Servizio Antincendi Boschivi della Provincia, turni di vigilanza su percorsi predefiniti. Estinzione L attività di estinzione sul territorio dei Comuni di costa viene eseguita principalmente dalle maestranze forestali in amministrazione diretta della Provincia, coordinate dai 4 tecnici del Servizio Foreste e dalle associazioni di volontariato VAB e PRO.CIV. convenzionate, la prima, con i Comuni di Carrara e Massa, la seconda con il Comune di Montignoso. Le maestranze forestali idonee al Servizio AIB sono 12 e possono disporre di: n. 2 fuoristrada pick-up allestiti con modulo antincendi boschivi scarrabile da 500 litri e n. 2 autocarri allestiti con modulo scarrabile da 2000 litri. Impiegabilità Tale servizio viene svolto, durante l orario di lavoro (lunedì giovedì e venerdì ), dalle squadre composte dalle maestranze forestali 5

6 della Provincia, che possono intervenire su eventuali incendi di bosco partendo direttamente dal cantiere di lavoro. Infatti l equipaggiamento AIB viene sempre tenuto a disposizione sui mezzi di trasporto dell Ente. Fuori dall orario di lavoro, in caso di incendio, vengono richiamate dal tecnico reperibile sulla base delle disponibilità individuali (reperibilità). Reperibilità aggiuntiva squadre Dal 2004 la Regione Toscana ha istituito un servizio di reperibilità aggiuntiva, mirato a coprire, in modo specifico, i periodi di bassa pericolosità. Tale servizio, che viene attivato nei periodi 1 gennaio 31 gennaio, 1 aprile 14 giugno, 16 settembre 31 dicembre di ogni anno, vede coinvolte le due associazioni di volontariato VAB e PRO.CIV. Queste, ognuna per il territorio di propria competenza, assicurano un servizio di reperibilità svolto da n 2 operatori con a disposizione un mezzo attrezzato con modulo AIB per intervenire prontamente su segnalazione della SOUP. Reperibilità tecnici I quattro tecnici del Servizio Foreste e quello Parco Regionale delle Alpi Apuane svolgono il servizio di reperibilità H24 durante tutto l anno, avvicendandosi con turni settimanali. Prontezza Operativa Durante i periodi di grave pericolosità il Servizio Foreste organizza tre squadre che, con turni settimanali, espletano i servizi di Prontezza Operativa pomeridiana e di Reperibilità notturna. Durante la mattina intervengono su eventuali incendi di bosco le squadre al lavoro nei cantieri forestali (impiegabilità). A partite dall anno 2000, nel periodo luglio-settembre, la Regione Toscana schiera presso l aeroporto del Cinquale un elicottero antincendi boschivi EUROCOPTER EC135 con compiti sia A.I.B., per l intero territorio della Provincia, che di soccorso in montagna in affianco al EUROCOPTER BK117 Pegaso del 118. Infine, nell ambito della convenzione siglata fra la Regione Toscana e il Corpo Nazionale dei vigili del Fuoco, è previsto il loro intervento nello spegnimento degli 6

7 incendi boschivi, secondo quanto specificato nell accordo 2005 stipulato tra le due strutture, oltre alle normali attività istituzionali. STATISTICA Analizzando i dati relativi agli incendi boschivi registrati in Toscana dal 1 gennaio al 20 ottobre 2005, è possibile notare come la Provincia di Massa-Carrara sia la terza per numero di incendi boschivi con 66 eventi, vedi fig. 1, dopo Lucca e Firenze, e la seconda per superficie interessata per singolo evento con 2,99 ha, vedi fig. 2; questo dato si pone ben al di sotto della media rilevata in Toscana nel decennio , per il quale la superficie boscata percorsa dal fuoco era mediamente di 3,68 ettari Questo parametro permette di valutare le capacità operative di tutte le varie fasi del servizio AIB: avvistamento, segnalazione, attivazione delle squadre, estinzione e bonifica. Un azione efficace deve permettere infatti di tenere sotto controllo lo sviluppo di un incendio, contenendo il più possibile l estensione dell area bruciata. 100 N di incendi boschivi nelle Province toscane n AR FI GR LI LU MS PI PT PO SI fig. 1 7

8 ha 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Superficie media per incendio boschivo 2,73 3,08 2,99 2,23 1,42 1,19 0,9 0,71 0,55 0,22 AR FI GR LI LU MS PI PT PO SI fig. 2 Da questi dati emerge la rilevanza locale del problema rispetto ad altre realtà regionali e l efficacia del servizio provinciale. Si deve infatti considerare come la morfologia del nostro territorio, che soprattutto nell area di costa è impervio e difficilmente percorribile con i mezzi AIB, e l estensione dell area di competenza della Comunità Montana della Lunigiana (920 kmq), anch essa spesso poco accessibile, costringano, nella maggior parte dei casi, gli operatori ad eseguire le operazioni di estinzione diretta sul fuoco con strumenti repressivi individuali e con i mezzi AIB posizionati ad una certa distanza, con elevato dispendio di energie. Da non dimenticare, tra l altro, l elevata età media degli operatori degli Enti delegati. La valutazione dei dati statistici relativi agli incendi verificatisi nella nostra Provincia negli ultimi 5 anni (fig. 3) mette in luce come sia necessario mantenere alta l attenzione su questo problema. A parte l anno 2003, con ben 241 incendi, anche in una estate non particolarmente siccitosa come l ultima, si sono comunque registrati 102 incendi, che solo grazie al continuo impegno del personale del servizio antincendi boschivi hanno provocato danni contenuti al patrimonio boschivo provinciale, mandando in fumo 181 ha di superficie boscata rispetto ad un totale di ha di vegetazione forestale in tutta la Provincia (0,3%). 8

9 Numero totale incendi nella Provincia di Massa-Carrara n fig. 3 9

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