La porta girevole

Transcript

1 1 Società - Tesserati La porta girevole Marzo 2017

2 Il tasso di abbandono Il quadro complessivo dei flussi in entrata ed uscita tra il tesseramento al 31 dicembre del 2015 e 2016 è riepilogato nella tabella seguente: Il fenomeno dell abbandono è più marcato nel settore giovanile, come è logico che sia, ma non si tratta di un flusso concentrato alla fine delle scuole medie superiori (come si potrebbe pensare) quanto invece diffuso in ogni età: Smesso Confermato Nuovo 2016 F M che assume una percezione maggiore se espressa graficamente: Abbandoni anno 2015 in % per anno di nascita Settore femminile Con un tasso di abbandono medio del 37,0% (che raggiunge il 35,5% nel settore femminile e il 37,3% nel maschile) e che si accentua nei Ragazzi/Allievi, le società che investono nell attività giovanile si trovano esposte ad un lavoro estenuante perché non c è tempo di vedere i risultati. A smettere infatti sono maggiormente gli agonisti come evidenzia la tabella seguente: Settore maschile La rotazione dei tesserati appare dunque elevata anche se nel biennio è stata compensata da un saldo netto positivo. Naturalmente non tutte le età hanno lo stesso andamento di entrata/uscita: Nascita 2015 Smesso Confermato Nuovo Anno Agon Prom F Agon Prom M Total Questo rapporto dipende dal fatto che gli agonisti sono in numero nettamente maggiore (2.737 contro 496) ma un tasso del 33.0% di agonisti giovani che non rinnovano il tesseramento è un dato veramente alto (contro il 58,7% del promozionale). Il fenomeno dell abbandono giovanile è diffuso sull intero territorio nazionale (anche se con incidenze diverse) a testimonianza che il problema è di

3 carattere generale, legato alla insoddisfacente proposta sportiva del tennistavolo rispetto agli altri sport. La tabella seguente disarticola gli abbandoni sul territorio: Regioni Agon Prom Tot % Abruzzo ,3 Basilicata ,9 Calabria ,0 Campania ,6 Emilia-Romagna ,0 Friuli-Venezia Giulia ,7 Lazio ,8 Liguria ,3 Lombardia ,7 Marche ,3 Molise ,9 Piemonte ,0 Puglia ,1 Sardegna ,4 Sicilia ,0 Toscana ,1 Trentino-Alto Adige ,3 Umbria ,1 Valle d'aosta ,5 Veneto , ,0 La % è riferita al settore agonistico rispetto al totale tesserati Se l abbandono dei tesserati promozionali non è particolarmente significativo, diverso appare lo scenario nel settore agonistico che rappresenta il futuro tecnico del nostro movimento. Se da un lato le società vedono vanificare molto del proprio lavoro nel giro di poco tempo, è anche vero che perdendo continuità l insegnamento tecnico su un buon numero di soggetti, la stessa federazione attingerà da un serbatoio numericamente scarso ma anche con poca maturazione tecnica. I nuovi tesseramenti Nelle prime due tabelle è evidenziata la distribuzione dei nuovi tesseramenti e vale la pena vederla in funzione della tipologia di attività: Confermato Nuovo Smesso Agonista Promozionale L incremento netto tra la stagione 2015 e 2016 è dovuto (in valore assoluto e %) in parte maggiore al settore promozionale che ha un tasso di rotazione più elevato di quello agonistico. In altre parole l aumento del numero di tesserati non si poggia su basi solide (solo 115 tesserati hanno trasformato il loro status). Dall analisi della disaggregazione per regione emerge che la parte del leone spetta alla Lombardia (con il 95,4% concentrato in due club): Regioni Agon Prom Tot Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d'aosta Veneto Nuovi tesseramenti 2016 Il movimento promozionale conta (al netto della Lombardia) 638 unità con 395 concentrate fino all età dei 20 anni. Ritornando al settore agonistico, la disaggregazione per fascia do età si presta ad alcune riflessioni: Agon Giovanissimi/e 301 Ragazzi/e 336 Allievi/e 250 Juniores 202 Seniores 573 Veterani 40/ Veterani 50/ Veterani 60/ Veterani 65/70 42 Veterani 70/75 10 Veterani 75/80 12 Veterani over Nuovi tesseramenti

4 Da un punto di vista delle Nazionali, soltanto il 24,9% dei nuovi tesserati ha una ragionevole potenzialità di vestire l Azzurro in funzione dell età. 4 Diverso, rispetto al tasso di abbandoni, è il tasso di nuovi tesseramenti. Qui l andamento è logico concentrandosi nell età in cui solitamente ci si avvicina allo sport: Nuovi tesseramenti anno 2016 in % per anno di nascita In età adulta invece i nuovi tesseramenti sono (come pure gli abbandoni) oscillano mediamente tra il 25%-30%:

5 Le società 5 I flussi entrata/uscita possono essere analizzati anche in funzione delle Società: Tesserati Totali (su 598) Confermato Nuocvo Smesso 2016 S.S. Dilettantistica Milano Sport Tennistavolo S.R.L S.S. Dilettantistica T.T. Bonacossa Milano S.R.L A.S.Dilettantistica T.T. L'ISOLA CHE NON C'ERA A. Dilettantistica AS Roma Tennistavolo Tennistavolo Senigallia A.S.Dilettantistica A.S. Dilettantistica T.T. Campomaggiore Terni A. Dilettantistica TennisTavolo Saronno A.S. Dilettantistica Culturale Ricreativa Raimondo D'Aronco A.S.Dilettantistica Tennistavolo Trieste - Sistiana A.S. Dilettantistica T.T. A4 Verzuolo Tesserati Agonisti (su 596) Confermato Nuocvo Smesso A.S.Dilettantistica T.T. L'ISOLA CHE NON C'ERA Tennistavolo Senigallia A.S.Dilettantistica A. Dilettantistica AS Roma Tennistavolo Fortitudo Tennistavolo A.S. Dilettantistica A. Dilettantistica TennisTavolo Saronno A.S. Dilettantistica Bernini T.T. Livorno A.S.Dilettantistica Tennistavolo Torino S.S. Dilettantistica C.I.A.T.T. Firenze Associazione Sportiva Dilettantistica TT Ennio Cristofaro A.S.Dilettantistica C.R.D.C. Torino Tesserati Promozionale (su 150) Confermato Nuovo Smesso S.S. Dilettantistica Milano Sport Tennistavolo S.R.L S.S. Dilettantistica T.T. Bonacossa Milano S.R.L A.S. Dilettantistica Tennistavolo Trieste - Sistiana A.S. Dilettantistica Culturale Ricreativa Raimondo D'Aronco A.S. Dilettantistica T.T. Campomaggiore Terni A. Dilettantistica AS Roma Tennistavolo A.S. Dilettantistica Castenaso Ping Pong A.S. DilettantisticaTT Quadrifoglio Cervignano A.S. Dilettantistica TT MACCHERONI A.S. Dilettantistica Tennistavolo Morelli Tesserati Giovanili (su 429) Ragazzi/e Giov.i/e Allievi/e Juniores Totale Tennistavolo Senigallia A.S.Dilettantistica A.S. Dilettantistica Bernini T.T. Livorno A.S.Dilettantistica Tennistavolo Torino A.S. Dilettantistica T.T. Campomaggiore Terni A.S.V. Dilettantistica Eppan TT Raiffeisen A.S. Dilettantistica T.T. San Nicola Caserta A.S. Dilettantistica Tennis Tavolo Enjoy A. Dilettantistica TennisTavolo Saronno A. Dilettantistica Tennistavolo Genova A.S. Dilett. Culturale Ricreativa Raimondo D'Aronco A.S. Dilettantistica King Pong

6 La vita delle società hanno una dinamica completamente differente dal tesseramento. Pur essendo negativo il saldo tra aperture e chiusure (-4), il tasso di rotazione è 20 (contro meno di 4 per gli atleti): In altre parole le società sono molto più stabili dei propri tesserati: Poco meno della metà delle Società sono nate nel secolo scorso e questo conferma indirettamente che l alto tournover dei tesserati, soprattutto giovanile, non è conseguenza dell improvvisazione organizzativa dei club quanto di un problema strutturale. Conclusioni Si ripropone la conclusione della relazione sul tesseramento 2015: Dal confronto tra i vari dati sembra emergere che la crescita dei giovani sia bloccata dalla presenza degli adulti e dei Veterani in particolare, nel senso che se lo spazio a disposizione è l elemento critico, con l andare del tempo gli adulti lo occupano facendo terra bruciata dei giovani. E una questione di sopravvivenza. La mancanza di dati sulla disponibilità di impianti fissi impedisce di approfondire maggiormente la relazione ma è plausibile che la voglia di giocare deagli adulti/amatori tenda a cannibalizzare lo spazio a disposizione. La seconda considerazione è che i Veterani di oggi sono i giovani di 40 anni fa, quando ancora le parrocchie erano un centro di aggregazione. Siccome non lo sono più e non sono state sostituite nella loro funzione, con il tempo l aggiunta di nuovi Veterani diminuirà ed il tennistavolo si troverà senza giovani e senza adulti. Ma forse con un po più di spazio per i primi. Il terzo aspetto riguarda la convenienza o meno di investire le risorse federali dove il bacino d utenza è maggiore dal momento che il tennistavolo appare attecchire lontano dai grandi centri. Certo, nelle città grandi è più facile trovare le risorse economiche ma se queste non producono diffusione e crescita al nostro movimento e servono solo ad un agonismo di élite circostritto, allora si pone il problema delle allocazione delle risorse federali. La quarta e ultima considerazione è l ipotesi che l agonismo di vertice cannibalizzi l attività di base per cui si prenda una strada dalla quale non si possa più tornare indietro. Le risorse (non solo economiche ma emotive ed organizzative) sono destinate sempre più al vertice per cui è necessario alimentare il circuito perverso del ricorso all esterno del proprio club. Con dati più precisi sul flusso entrate/uscite dal tesseramento, la questione che emerge prepotentemente non è tanto la difficoltà dell arruolamento di nuove leve, quanto invece l alto tasso di abbandono. Si potrà obiettare che questo avviene anche per altri sport famosi e forse è vero ma in mancanza di cifre altrettanto certe (e soprattutto riferite non solo all età giovanile ma anche a quella adulta e over 65) rimane una sensazione che, forse, fa trarre paragoni errati. Il tipo di attività e di organzzazione attuali sono una delle cause dell alto tasso di abbandono nelle categorie più giovanili? La difficoltà tecnica del gioco (e di conseguenza la preparazione e la presenza sul territorio di tecnici adeguati) è un altra concausa importante? Risposte diverse a queste 6

7 due domande basilari avrebbero come conseguenza quella di ridiscutere dalle fondamenta l impostazione dell attività agonistica (là dove si parla di vincoli all attività territoriale) ma anche l intero progetto tecnico nazionale dal momento che una università si regge solo se esiste una eccellente rete di scuole di livello inferiore. 7 Un ultima riflessione riguarda il settore femminile, inteso spesso come una diversa declinazione di quello maschile e non invece come una problematica di genere.