L ECONOMIA E LE BANCHE IN LIGURIA

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1 Genova, 06 marzo 2013 FISAC/CGIL Regionale Liguria «A CHE PUNTO E LA NOTTE?» L ECONOMIA E LE BANCHE IN LIGURIA PRESENTAZIONE ISRF LAB Elaborazioni a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi Coordinamento Nicola Maiolino 1

2 L ECONOMIA DELLA LIGURIA Alcune istantanee della crisi... Elementi tratti da «l Economia della Liguria» Banca d Italia UNIONCAMERE - ISTAT 2

3 UNA FOTOGRAFIA REGIONALE 3 FONTE UNIONCAMERE LIGURIA

4 RESIDENTI IN REGIONE DAL 1971 UNA COSTANTE RIDUZIONE DEI RESIDENTI 4 FONTE ISTAT

5 VECCHIAIA E DIPENDENZA SOCIALE UNA REGIONE AD ALTA DENSITA DI ANZIANI 5 FONTE ISTAT

6 VECCHIAIA E DIPENDENZA SOCIALE LIEVE MIGLIORAMENTO DELL INDICE DI VECCHIAIA A CUI SI CONTRAPPONE UN AUMENTO DEL CARICO SOCIALE 6 FONTE ISTAT

7 VECCHIAIA E DIPENDENZA SOCIALE UNA REGIONE AD ALTA DENSITA DI ANZIANI 7 FONTE ISTAT

8 VECCHIAIA E DIPENDENZA SOCIALE 8 FONTE ISTAT

9 FAMIGLIA E REDDITO FONTE ISTAT IL REDDITO DICHIARATO IN LIGURIA RISULTA MEDIAMENTE PIU ELEVATO DELLA MEDIA NAZIONALE (attestata a «soli» euro nel 2010) 9

10 LA PRODUZIONE INDUSTRIALE Andamento della produzione industriale IV trim (var.% su stesso trim. anno precedente) Industrie alimentari Industrie chimiche, petrol. e delle mat. plastiche Industrie dei metalli Industrie elettriche ed elettroniche Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto Altre industrie INDUSTRIA MANIFATTURIERA - di cui: Artigianato NESSUN SETTORE REGISTRA SEGNO POSITIVO 10 FONTE UNIONCAMERE LIGURIA

11 LA PRODUZIONE INDUSTRIALE ED I PORTI NEL 2012 L EVOLUZIONE PIU NEGATIVA DEGLI INDICATORI DI PRODUZIONE ED ORDINI DAL 2005 MEGLIO L ATTIVITA PORTUALE 11 FONTE BANCA D'ITALIA

12 LE ESPORTAZIONI PER REGIONE Debole dinamica delle esportazioni e ridotto contributo all export nazionale FONTE BANCA D'ITALIA 12

13 LE ESPORTAZIONI IN LIGURIA Nel 2012 unico contributo positivo dai prodotti petroliferi 13 FONTE BANCA D'ITALIA

14 LE COMPONENTI SETTORIALI Nel 2012 unico contributo positivo dai prodotti petroliferi 14 FONTE UNIONCAMERE

15 LE COMPONENTI SETTORIALI Si conferma l importanza della componente del turismo all economia Ligure 15 FONTE UNIONCAMERE

16 L OCCUPAZIONE E LA CASSA INTEGRAZIONE Permane su livelli storicamente elevati il ricorso alla CIG. La riduzione del 2011 deriva dalla CIG ordinaria; quella straordinaria ed in deroga rappresenta circa il 70% del totale. 16 FONTE BANCA D'ITALIA

17 LA CASSA INTEGRAZIONE Nel confronto con il dato Nazionale la Regione risulta registrare dati migliori per gli interventi ordinari e straordinari. Non per quelli in deroga 17 FONTE: Agenzia Liguria Lavoro

18 LA CASSA INTEGRAZIONE La CIG straordinaria ed in deroga per l intero 2012 supera l 80%% del totale ad eccezione della provincia di Savona 18 FONTE: Agenzia Liguria Lavoro

19 L OCCUPAZIONE E LA CIG I DATI DI GENNAIO 2013 REGISTRANO UNA VERA ESPLOSIONE DEGLI INTERVENTI ORDINARI E STRAORDINARI. 19 FONTE: Agenzia Liguria Lavoro

20 MOBILITA LA MOBILITA EX L.223/236 IN COSTANTE AUMENTO 20 FONTE: Agenzia Liguria Lavoro

21 L OCCUPAZIONE E LA CIG IN LIGURIA SI RIDUCE IL TASSO DI OCCUPAZIONE NEL FONTE: Agenzia Liguria Lavoro

22 Il CREDITO IN LIGURIA Elementi tratti da «l Economia della Liguria» Banca d Italia 22

23 IL CREDITO Dinamica per i finanziamenti debole sia per famiglie che imprese. In territorio negativo il finanziamento operato dai grandi gruppi bancari «compensato» dalle altre banche 23

24 INDEBITAMENTO DELLE FAMIGLIE Minor indebitamento in particolare per la componente del credito al consumo, meno per la parte relativa ai mutui 24

25 LA QUALITA' DEL CREDITO Livello elevato delle sofferenze che si riducono nel 2011, per i nuovi ingressi relativi alle imprese per le quali viceversa cresce la componente degli incagli. Per le famiglie stabile il flusso di nuove sofferenze mentre si riduce la quota di incagli nel 2011 (moratorie) riprendendo nel

26 LA QUALITA' DEL CREDITO FONTE BANCA D'ITALIA La regioni è nel gruppo di quelle con minori nuove sofferenze sia per famiglie che imprese 26

27 I DEPOSITI Da quasi due anni in territorio negativo la dinamica dei depositi con un crollo dei quelli in conto corrente. 27 FONTE BANCA D'ITALIA

28 IL RISCHIO DI INSOLVENZA Correlazione tra rischio di disoccupazione e quantità esistente di mutui a tasso variabile. FONTE BANCA D'ITALIA 28

29 SCENARI CREDITIZI IN LIGURIA Elementi tratti da previsioni PROMETEIA 29

30 CREDITO: DAL 2008 AL 2014 (PREV) Notevole e costante crescita degli impieghi sino al 2011; ridimensionamento nel 2012 che rimane stabile nella previsione 30

31 IL CREDITO IN LIGURIA Nella visione per trimestri si riduce il peso degli impeghi in relazione al dato nazionale. Il dato del quarto trimestre risente delle scritture in bilancio di fine anno. 31

32 LA QUALITA DEL CREDITO Livello crescente delle sofferenze che triplicano in 4 anni il loro peso sugli impieghi. Il dato ligure risulta leggermente migliore di quello nazionale 32

33 Il «funding gap» In regione risulta meno pesante il differenziale tra raccolta a vista ed impieghi (funding gap) rispetto al Paese; rapporto che è focus di questa fase 33

34 IL «funding gap» 34

35 I TASSI 35

36 I TASSI 36

37 I TASSI La combinazione di tassi attivi mediamente più elevati e tassi passivi più bassi pare produrre spread piu cospicui. 37

38 LA DINAMICA DEL CREDITO DAL 2008 Osservando la dinamica del credito dal 2008 anno preso a riferimento durante lo sviluppo della crisi in regione il credito è cresciuto del 10% in media 38

39 I DEPOSITI DAL 2008 La dinamica dei depositi in regione non è significativamente diversa da quella nazionale. I tassi di crescita si attestano attorno al 18% 39

40 VARIAZIONE IMPIEGHI VS. DEPOSITI 40

41 STRUTTURA DEL SISTEMA BANCHE IN LIGURIA Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 41

42 LA COPERTURA TERRITORIALE Gli sportelli bancari in Regione si riducono di 34 unità tra il 2007 ed il 2012, principalmente nella Provincia di Genova. Il picco di copertura si è registrato nel 2008 con 992 sportelli. 42

43 LA DENSITA La densità degli sportelli in relazione agli abitanti pare meno proporzionale rispetto alla loro diminuzione; forse per effetto di una relativa diminuzione di abitanti? 43

44 LA DENSITA CARIGE E BANCO POPOLARE HANNO LA QUOTA MAGGIORE DI SPORTELLI E COMUNI SERVITI. CARIGE EVIDENZIA UNA MAGGIORE DENSITA DI FILIALI PER COMUNE 44

45 I DIPENDENTI 45

46 I DIPENDENTI Il totale dei dipendenti è relativo all ubicazione provinciale delle sedi e filiali di banche. L incremento del 2009 e 2010 potrebbe derivare da differenze relative alla sede legale/operatva di qualche istituto. 46

47 I DIPENDENTI Le operazioni societarie dei Gruppi presenti in Regione può comportare «travasi» tra categorie. 47

48 I DIPENDENTI 48

49 IL BOOM DEI CANALI TELEMATICI Forte accelerazione della penetrazione dei canali telematici sule imprese sino al La crescita rallenta sino quasi a fermarsi nel

50 IL BOOM DEI CANALI TELEMATICI Per il segmento famiglie ancora più marcata la dinamica di crescita nei primi 5 anni considerati. Il fenomeno pare invertire il trend dal

51 IL BOOM DEI CANALI TELEMATICI I servizi di «phone banking» cresciuti ancora più fortemente sino a 2007, invertono più bruscamente la tendenza. 51

52 I GRUPPI NAZIONALI CONFRONTI Conto Economico Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 52

53 GRUPPI BANCARI - I DATI A GIUGNO 2010/

54 GRUPPI BANCARI - I DATI 2009/

55 GRUPPI BANCARI - I DATI 2009/

56 GRUPPI BANCARI - I DATI 2009/

57 GRUPPI BANCARI - I DATI 2009/

58 GRUPPI BANCARI - I DATI 2009/

59 GRUPPI BANCARI - I DATI 2009/

60 GRUPPI BANCARI - I DATI 2009/

61 GRUPPI BANCARI - I DATI 2009/

62 I PRIMI 7 GRUPPI DATI SETT. 2009/

63 I PRIMI 7 GRUPPI DATI SETT. 2009/

64 I PRIMI 7 GRUPPI DATI SETT. 2009/

65 I PRIMI 7 GRUPPI DATI SETT. 2009/

66 I PRIMI 7 GRUPPI DATI SETT. 2009/

67 I PRIMI 7 GRUPPI DATI SETT. 2009/