IL NUOVO RUOLO DEL COORDINATORE: LA MAPPA DI RESPONSABILITA E DI CARRIERA. Angeloni-Marucci. Gabriella Angeloni - Anna Rita Marucci
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1 IL NUOVO RUOLO DEL COORDINATORE: LA MAPPA DI RESPONSABILITA E DI CARRIERA Angeloni-Marucci
2 .fino agli anni 40 Responsabilità dei D.I (servizio e formazione) Strutture gerarchiche Centralità dei compiti In Italia nasce la figura AFD (1925 ) funzioni: controllo, direzione e vigilanza Utilizzo : direzione scuole, direzione reparti 1938 : cambio programmi corso AFD Approfondimenti : C. Calamandrei L evoluzione della figura dell Infermiere Dirigente in L infermiere Dirigente n 3/97 pag
3 Anni 50 (assistenza a gruppi) Necessità derivanti dalla II guerra Mondiale Comparsa di figure con qualifica inferiore Comparsa del team nursing Approfondimenti : C. Calamandrei L evoluzione della figura dell Infermiere Dirigente in L nfermiere Dirigente n 3/97 pag
4 Anni 60 (assistenza Primaria) Primary nursing (USA) Italia Istituzione CSSA Prima scuola per Dirigenti DPR 128/69 Art. 41 : funzioni della Cs Art. 44 : funzioni CSSA Approfondimenti : C. Calamandrei L evoluzione della figura dell Infermiere Dirigente in L infermiere Dirigente n 3/97 pag
5 Anni 70 (decentramento) In USA infermiere Dirigente è il riferimento per i caposala Inizia ad affermarsi l idea dell importanza della soddisfazione dell utenza Italia: revisione del ruolo dell infermiere Ulteriori modifiche al corso di studi di AFD (Decreto ministeriale 8 febbraio 1972) Modifica radicale dei contenuti e delle discipline (introduzione discipline umanistiche e tecniche manageriali) Riforma SSN del 1978 Formazione DPR 867/75 (ratifica accordo di Strasburgo ) Ingresso personale maschile L 124/71
6 Anni 80 continua. (TRIADE POST RIFORMA ) Legge 761/79 (stato giuridico del personale delle USL) L infermiere è inserito nel ruolo sanitario (tabella I ed H) Più specificatamente nella tabella H ritroviamo personale con funzioni didattico organizzative posizione funzionale OPD (operatore professionale dirigente) includono indistintamente Direttore di scuole e CSSA PER LA PRIMA VOLTA SI DELINEA CON UNA LEGGE UN PROFILO DIRIGENZIALE PER INFERMIERI
7 ANNI 80 CONTINUA (TRIADE POST RIFORMA ) DM 30 Gennaio 1982 (normativa concorsuale per il personale delle usl art.73 concorso per titoli ed esami per la posizione funzionale OPD: requisito diploma di scuola diretta ai fini speciali) IN APPLICAZIONE DEL DECRETO 761/79 Requisiti di ammissione Età max 50 aa Anzianità di aa 3 come operatore professionale collaboratore (non è richiesto il titolo AFD in contrapposizione a quanto stabilito al DPR 130/del 1969) Diploma di scuola diretta ai fini speciali.
8 ANNI 80 CONTINUA (TRIADE POST RIFORMA ) DPR 821/84 (attribuzioni del personale non medico ) Art 19 Operatore professionale dirigente nelle scuole di formazione infermieristica Art.19. Direzione dei servizi assistenziali Art.20 operatore professionale coordinatore (caposala) I tempi erano maturi per ipotizzare dei profili professionali invece si parla solo di attribuzioni ai fini operativi noi identifichiamo l OPD con il CSSA ed i Direttori e vice Direttori delle scuole) Per i caposala sono identificate delle attribuzioni di assistenza diretta ed attività di coordinamento organizzazione e formazione Per gli infermieri si rimanda la mansionario (DPR 225 del 1974)
9 Anni 90 Assistenza centrata sul cliente Introduzione MCQ Passaggio USL,AUSL, ASL ID deve coniugare l interesse clinico a quello finanziario e politico
10 Anni 90.le nuove riforme 502/92 Conosciuto anche come il decreto dell Aziendalizzazione (USL con personalità giuridica pubblica). E importante dal punto di vista infermieristico perché definisce il percorso formativo degli infermieri che potranno accedere ai corsi solo dopo aver conseguito il diploma quinquennale Per approfondimenti 2003 Le leggi e gli Infermieri I quaderni N 5 pag. 5-10
11 Anni 90.le nuove riforme 517/93 Modifica il precedente decreto 502/92 assegnando maggiori poteri alle Regioni, anche di materia di formazione infermieristica Per approfondimenti 2003 Le leggi e gli Infermieri I quaderni N 5 pag. 5-10
12 Excursus normativo del Coordinatore Legislazione di riferimento: - R.D.L. 15agosto 1925,n.1832 Istituzione presso le scuole convitto di un terzo anno di insegnamento per le funzioni direttive ; - D.P.R. 27 marzo 1968, n.128 mansionario del capo sala ; - D.P.R. 20 dicembre 1979, n.761 inquadramento del nella tabella I operatore professionale coordinatore -; - D.M. 30 gennaio 1982 Regolamento recante la disciplina concorsuale. Per la posizione di operatore professionale coordinatore si richiede il certificato di AFD e almeno due anni di anzianità come IP. - D.P.R. 7 settembre 1984 n.821 Profilo storico del capo sala, art.20 l operatore professionale coordinatore svolge le attività di assistenza diretta attinente alla propria competenza professionale coordina l attività del personale nelle posizioni di collaboratore, predispone i piani di lavoro. - Decreto Lgs. 30 dicembre 1992, n.502 sospesi dopo un biennio i corsi di formazione AFD, con ripristino in ambito Universitario. - D.P.R. 27 marzo 2001, n.220 cancellazione del titolo di AFD per accedere alle funzioni di capo sala e sostituzione con un anzianità di servizio triennale per l accesso al ruolo. - Legge N 43 del Febbraio 2006 Art.6 Istituzione della funzione di coordinamento comma 1, 4 e comma 5
13 Coordinatore Il CCNL istituisce, senza un profilo, la funzione di coordinamento revocabile e soggetta a valutazione; Si accede alla funzione di coordinamento con una anzianità di cinque anni in C e/o D, quattro per chi possiede il titolo di AFD, con incarico conferito dall azienda. Con l entrata in vigore del nuovo CCNL 2002/2005 per il personale con reali funzioni di coordinamento riconosciute al 31 Agosto 2001, ai sensi dell art. 10 del CCNL 20 Settembre 2001, relativo al II biennio , a decorrere dal 1 settembre 2003, tenuto conto dell effettivo svolgimento delle funzioni stesse, è previsto il passaggio nel livello economico Ds, con mantenimento del coordinamento e della relativa indennità.
14 Coordinatore D.L. 12 novembre 2001 n.402 Disposizioni urgenti in materia di personale sanitario. Impegnano il Governo a riesaminare con atti legislativi i problemi afferenti alle funzioni del capo sala, ad istituirne il profilo, la formazione manageriale obbligatoria e l equipollenza del titolo di AFD con il nuovo titolo formativo (master in management) organizzato dalle Università ai sensi dell art. 3, comma 8 del D.M. 3 novembre 1999, n.509. Con l emanazione della L.43/2006 in merito alla funzione di coordinamento, viene reinserito, come requisito di accesso alla funzione il possesso del titolo di management per le funzioni di coordinamento, conseguito in ambito Universitario, oppure il certificato di abilitazione alle funzioni direttive dell assistenza infermieristica, cui si aggiunge un esperienza almeno triennale maturata nel medesimo profilo di base.
15 MAPPA DI CARRIERA ü La L.251/00 completa un percorso di valorizzazione e responsabilizzazione delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica (Art ) ü Il processo di valorizzazione ha come sostanziale obiettivo la piena autonomia della professione infermieristica e la diretta responsabilità sull organizzazione, gestione e valutazione delle attività infermieristiche e di supporto.
16 Il contratto CCNL MAPPA DI CARRIERA CATEGORIA D Capacità organizzative, di coordinamento e gestionali caratterizzate da discrezionalità operativa nell ambito di strutture operative semplici. CATEGORIA Ds Programma, nell ambito delle attività di organizzazione dei servizi sanitari la migliore utilizzazione delle risorse umane in relazione agli obiettivi assegnati e verifica l espletamento delle attività del personale medesimo.
17 Collaboratore: chi lavoro insieme ad altri per la produzione di qualcosa o collabora alla realizzazione, dello sviluppo, alla riuscita di un attività, di un iniziativa, ecc Coordinatore: colui che coordina-un lavoro, un programma, eccordinare insieme-disporre più cose o elementi nell ordine più adatto al fine che si vuole raggiungere Dirigente: colui che dirige che è a capo di qualche attività Treccani
18 SAPERI PER FARE garantire l assicurazione degli interventi assistenziali SAPERI PER DIRIGERE garantire il funzionamento del sistema
19 RESPONSABILITA E il carattere o la situazione di colui che è chiamato a rispondere in prima persona di un fatto o di un atto compiuto nell esercizio delle proprie funzioni con piena autonomia decisionale.
20 RUOLO E FUNZIONI Il ruolo è un insieme di comportamenti che è formalmente stabilito in base alla natura dell ufficio ricoperto e delle responsabilità assegnate. Le funzioni sono aree di responsabilità con discrezionalità di intenti e di azioni; all interno delle funzioni si svolgono attività che concorrono a uno scopo.
21 RUOLO DEL COORDINATORE prevede la definizione di percorsi e modalità strategiche finalizzate ad assicurare un adeguata risposta ai bisogni assistenziali della popolazione lavorando contemporaneamente sul sistema organizzativo interno e sul sistema delle cure secondo i principi di programmazione, organizzazione, personalizzazione delle cure al fine di costruire un profilo di cura basato sui fondamenti dell EBM / EBN.
22 FUNZIONI DEL COORDINATORE 1 Programmazione delle attività 1 Organizzazione del lavoro 1 Progettazione del sistema di erogazione del servizio 1 Progettazione e manutenzione dell assetto organizzativo F Attuazione delle strategie aziendali & Gestione del personale & Gestione delle attività & Gestione delle informazioni & Gestione delle risorse Uso ottimale delle risorse & Controllo e valutazione Sicurezza Formazione continua Risultati gestionali : Ø Efficacia/qualità; Ø Efficienza; Ø Clima organizzativo. : Apprendimento organizzativo ed innovazione % Valorizzazione del potenziale umano
23 Il Coordinamento oggi Accordo stato-regioni 1 Agosto 2007 Accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulla Istituzione della Funzione di coordinamento per le professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione. Legge 1 febbraio 2006, n. 43 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l istituzione dei relativi ordini professionali
24 Legge 1 Febbraio del 2006 n 43 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnicosanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali"
25 Art. 6 Coordinatori ART. 6. (Istituzione della funzione di coordinamento) In conformità all'ordinamento degli studi dei corsi universitari, disciplinato ai sensi dell'articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127, e successive modificazioni, il personale laureato appartenente alle professioni sanitarie di cui all'articolo 1, comma 1, della presente legge, è articolato come segue: b) professionisti coordinatori in possesso del master di primo livello in management o per le funzioni di coordinamento rilasciato dall'università ai sensi dell'articolo 3, comma 8, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, e dell'articolo 3, comma 9, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270;
26 Conferenza Stato Regioni art 1 Agosto 2007 Art Ai fini dell accesso alla funzione di coordinamento, fatto salvo quanto previsto dal successivo art. 2, è necessario essere in possesso dei requisiti stabiliti dall art. 6, commi 4 e 5, della legge 1 febbraio 2006, n La durata minima del master di cui al citato articolo 6, comma 4, della legge 1 febbraio 2006, n. 43, è annuale. La formazione deve essere effettuata nelle Università e deve prevedere l espletamento di un tirocinio formativo obbligatorio di almeno 500 ore, da espletarsi presso aziende sanitarie, aziende ospedaliere, aziende ospedaliero-universitarie, enti classificati e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
27 Conferenza Stato Regioni art 2 Agosto 2007 Art Al fine di istituire la funzione di coordinamento appare opportuno armonizzare la normativa contrattuale con modificazione delle norme contrattuali che attualmente regolano il conferimento dell incarico 2 In sede contrattuale saranno definite le modalità per il conferimento dell incarico di coordinamento. 3 L attuazione dei commi 1 e 2 non deve comportare oneri a carico dello stato
28 Conferenza Stato Regioni art 13Agosto 2007 Conferenza Stato Regioni art 3 Art. 3 1 È consentito l accesso anche ad altri profili : Ostetrico, Riabilitazione, Tecnico Sanitario e della Prevenzione 2 A livello regionale saranno individuate idonee modalità per consentire l accesso ai master del personale già incaricato delle funzioni di Coordinamento. 3 L accesso ai master di cui ai commi 1 e 2 devono avvenire nel rispetto della normativa legislativa e contrattuale in materia
29 Conferenza Stato Regioni art 4 Agosto 2007 Art Sino all entrata in vigore del C.C.N.L. di disciplina dei contenuti di cui al presente accordo, gli incarichi di coordinamento continuano ad essere conferiti secondo la vigente normativa contrattuale. In caso di parità di punteggio e/o di valutazione, nell ambito della contrattazione aziendale sarà riconosciuto carattere preferenziale al possesso del master e del certificato di abilitazione alle funzioni direttive, di cui all art. 6, commi 4 e 5 della citata legge n. 43/2006.
30 Conferenza Stato Regioni art 5 Agosto 2007 Art Ai sensi dell art. 6, comma 2, della suddetta legge n. 43/2006 l istituzione della funzione di coordinamento non deve comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 2. Contestualmente è fatto obbligo, per tutte le organizzazioni sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private, di sopprimere nelle piante organiche, relative ai profili professionali infermieristici, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitario e della prevenzione, un numero di posizioni effettivamente occupate ed equivalenti sul piano finanziario.
31 Conferenza CCNL COMPARTO SANITA Stato PARTE NORMATIVA Regioni art 5 BIENNIO ECON Art. 4 Coordinamento 1. Ai sensi di quanto previsto dalla L. n. 43/2006 (relativamente alle funzioni di coordinamento), nonché dall Accordo Stato-Regioni del , a far data dall entrata in vigore del presente contratto, ai fini dell affidamento dell incarico di coordinamento di cui all art. 10 del CCNL , II biennio economico, è necessario il possesso del master di primo livello in management o per le funzioni di coordinamento rilasciato dall Università ai sensi dell art. 3, comma 8 del regolamento di cui al Decreto del Ministero dell Università e della ricerca scientifica e tecnologica , n. 509 e dell art. 3, comma 9 del regolamento di cui al Decreto del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca del , n. 270, nonché un esperienza professionale complessiva nella categoria D, compreso il livello economico Ds, di tre anni.
32 Conferenza Stato Regioni art 5 Art. 4 Coordinamento 2. Il certificato di abilitazione alle funzioni direttive nell'assistenza infermieristica, di cui all art. 6, comma 5 della L. 43/2006, incluso quello rilasciato in base alla pregressa normativa, è valido ai fini dell affidamento delle funzioni di coordinamento di cui al comma 1.
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