BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Dall Individuazione alla Valutazione. Video- Corso Intera/vo Ideato e Realizzato da Anna La Prova
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1 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Dall Individuazione alla Valutazione Video- Corso Intera/vo Ideato e Realizzato da Anna La Prova
2 Stru%ura del Video- Corso Prima Lezione. Gli alunni con BES. Chi sono e cosa deve fare la scuola Seconda Lezione. Individuare gli alunni con BES. Una griglia pra@ca Terza Lezione. Il PDP. Un modello modulare Quarta Lezione. Realizzare l inclusione in classe: l Apprendimento Coopera@vo Quinta Lezione. Realizzare l inclusione in classe la didaica metacogni@va Sesta Lezione. Valutare gli allievi con BES
3 Un corso InteraIvo Inviare le tue risposte a : do%.annalaprova@gmail.com
4 PRIMA LEZIONE Gli alunni con BES. Chi sono e cosa deve fare la scuola
5 INCLUSIONE SCOLASTICA Con la DM 27 dic e la CM n 8 del 6/3/2013 Viene ampliata l area dei BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
6 Cosa dice in sostanza la DM 27 dic La direiva estende i benefici a suo tempo previs@ dalla legge 170/2010 per i D.S.A (Disturbi Specifici dell Apprendimento) a tui i Bisogni Educa@vi Speciali, ampliando la...area dello svantaggio scolas1co, che ricomprende problema1che diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educa1vi Speciali... Vi sono comprese tre grandi so<o- categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolu1vi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguis1co, culturale...
7 Cosa dice in sostanza la DM 27 dic "...Tu<e queste differen1 problema1che, ricomprese nei disturbi evolu1vi specifici, NON VENGONO O POSSONO NON VENIR CERTIFICATE ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diri<o alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all insegnante per il sostegno..."
8 Cosa dice in sostanza la DM 27 dic si evidenzia, in par1colare, la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studen1 con bisogni educa1vi speciali, anche a<raverso la redazione di un Piano DidaYco Personalizzato...
9 Cosa dice in sostanza la DM 27 dic Le scuole con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultan1 dall esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di cara<ere psicopedagogico e didayco possono avvalersi per tuy gli alunni con bisogni educa1vi speciali degli strumen1 compensa1vi e delle misure dispensa1ve previste dalle disposizioni a<ua1ve della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descri<e nelle allegate Linee guida."
10 Cosa dice la CM 8 del 6/3/2013 la CM 8/2013 ha per ogge%o l a%uazione della DIRETTIVA DEL 27/12/2012 : STRUMENTI D INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L INCLUSIONE SCOLASTICA INDICAZIONI OPERATIVE
11 Cosa dice la CM 8 del 6/3/ Fermo restando l'obbligo di presentazione delle cer1ficazioni per l'esercizio dei diriy conseguen1 alle situazioni di disabilità e di DSA [E GLI ALTRI BES], è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docen1 nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didayca ed eventualmente di misure compensa1ve o dispensa1ve,...strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, reda<o in un Piano DidaYco Personalizzato (PDP),......esso è...lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere proge<azioni didayco- educa1ve calibrate sui livelli minimi a<esi per le competenze in uscita...
12 Ma chi sono gli allievi con BES? con disabilità specifica (L 104/92) con Disturbi Specifici (DSA, ADHD, DOP, DDC ) Studen@ con svantaggio socio- economico, linguis@co, culturale, emo@vo
13 Ma non solo StudenV demovvav StudenV con risultav insoddisfacenv StudenV con ansia da prestazione StudenV OsVli e Aggressivi StudenV che fanno favca ad adaxarsi al ruolo StudenV che hanno difficoltà nelle relazioni sociali.
14 IL MODO CON CUI IL SOGGETTO RISPONDE A QUEL PROBLEMA Di fronte ad un BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE entrano in gioco Il problema specifico Il contesto che può divenire parte del problema o concorrere alla soluzione
15 Di fronte al BISOGNO SPECIALE (PARADIGMA DELL INTEGRAZIONE) Si può integrare: Ø Di fronte alla tua diversità aiuto in qualche modo perché tu possa adeguar@ all ambiente. (Ad aiuto a salire le scale perché hai difficoltà di deambulazione) (Ti do il permesso di non rispondere se hai difficoltà di linguaggio) Si può includere: Ø (PARADIGMA dell INCLUSIONE) Di fronte al tuo bisogno speciale, io an@cipatamente organizzo l ambiente, in modo che tu possa avere le stesse occasioni degli altri di apprendere, crescere, fare esperienza (Ad esempio: predispongo già uno scivolo per chi ha difficoltà di deambulazione, senza sapere neanche se ci sarà chi lo u@lizzerà o meno. Do la regola di alzare la mano per dire presente per tui, piu%osto che di rispondere a voce)
16 2 modi di leggere la circolare sui BES Clinico secondo il quale ogni persona ha un disagio che bisogna classificare per poter fare un intervento ad hoc Inclusivo che ritene come ogni persona, nel ruolo di discente, una sua specialità che va solo compresa in modo da poter stru%urare un ambiente che possa accoglierla perché non un limite nell apprendere, ma che possa addiri%ura trasformarsi in risorsa.
17 Nel Contesto inclusivo Ø Gli non sono soltanto sul sogge%o speciale ma sopra%u%o sul sistema che non viene piu' pensato per i soggei normali e solo successivamente des@nato ad accogliere piu' o meno efficaciememente i soggei altri Ma Ø Ogni variabile del sistema, dai libri, ai Quaderni ai servizi igienici, ai cartelli, Alle L.I.M., Alle aivita didaiche tu%o E pensato per tu%e le utenze possibili
18 Nel Contesto inclusivo L'inclusione e' programmavcamente Connaturata nel sistema
19 In quest oica ü L inclusione si riferisce all educazione di tui i bambini e ragazzi, con bisogni educa@vi speciali e con apprendimento normale. ü Proge%are l inclusione significa me%ersi dal punto di vista di tui ü In altri termini e il sistema ad essere inclusivo
20 Cosa significa includere l INDEX FOR INCLUSION* dice Il termine «inclusione» è spesso riduyvamente associato ad alunni che presentano problemi fisici o mentali, o che abbiano Bisogni Educa1vi Speciali. Nell Index invece l inclusione si riferisce all educazione di tuy i bambini e ragazzi, con Bisogni Educa@vi Speciali e con apprendimento normale. * INDEX FOR INCLUSION di Tony Booth and Mel Ainscow h%p://
21 Cosa significa includere...perché ogni bambino o ragazzo possa essere incluso è indispensabile occuparsi dell interezza della sua persona, e questo non è possibile se l a<enzione e la proge<azione specifica vengono limitate a singoli aspey, come un deficit fisico o l apprendimento dell italiano come lingua 2... * INDEX FOR INCLUSION di Tony Booth and Mel Ainscow h%p://
22 La vera classe inclusiva lo è in ogni caso, a prescindere dalle diagnosi o dalle difficoltà specifiche
23 AspeI strategici Maggiore equità nella le%ura dei bisogni degli alunni Maggiore corresponsabilizzazione degli curricolari rispe%o alla tendenza a delegare a quelli di sostegno Maggiore inclusività nella didaica ordinaria Maggiore responsabilità pedagogico- didaica rispe%o ad una delega bio- medica Gli alunni con BES non rappresentano una terza categoria di alunni problema@ci più fluida e meno e@che%ante la ques@one, comprendendo tu%e le categorie speciali Coinvolgimento esplicito di tui i docen@. La didaica inclusiva è per tu%a la classe! Livelli graduali di difficoltà Modalità con cui si apprende Mediazione tra pari DidaIche laboratoriali Al consiglio di classe viene a%ribuito un compito pedagogico didaico fondamentale per una professionalità docente moderna
24 Ferma un aimo il video e prova a rispondere a queste domande (ved. SCHEDA 1): 1. Qual è la novità sostanziale della DM del 27 dicembre 2012? 2. Quali sono le principali categorie di BES? 3. Che cosa viene chiesto di fare agli insegnan@, rispe%o al passato? 4. Che cosa significa in pra@ca creare un contesto realmente inclusivo? 5. In che modo viene valorizzata la professione insegnante con questa direiva? Puoi inviarmi le tue risposte a: do%.annalaprova@gmail.com
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