FAMIGLIA SORGENTE DI COMUNIONE

Transcript

1 Sposi in cammino FAMIGLIA SORGENTE DI COMUNIONE IN FAMIGLIA SI VIVE LA COMPLEMENTARITÀ

2 Riprendiamo il nostro percorso 1. Ogni coppia è in se stessa un grande dono per la Chiesa e la società 2. Dio Trinità ha espresso nella coppia l intimo di sé: perfetta unità e perfetta distinzione

3 Riprendiamo il nostro percorso 3. Nel sacramento delle nozze gli sposi ricevono un carisma, un dono da Dio per la crescita della Chiesa 4. Il carisma è la propria naturale struttura di comunione 5. La famiglia è «Chiesa domestica» e la sua missione è comunicare amore

4 1. Che caratteristiche ha l amore che si vive in famiglia? FC, 50: La famiglia cristiana è chiamata a prendere parte viva e responsabile alla missione della Chiesa in modo proprio e originale, ponendo cioè al servizio della Chiesa e della società se stessa nel suo essere ed agire, in quanto intima comunità di vita e di amore Come si riconosce? Quali sono le sue caratteristiche? Ha dei «tratti somatici» ben marcati?

5 Dono di comunione complementarità condivisione corresponsabilità compresenza

6 2. L aiuto simile mi completa e mi fa esistere come colui che completa l altro Gli sposi sono tra loro complementari cioè portano a pienezza il coniuge ma anche se stessi per il fatto di trovarsi accostati uno all altro. OGNUNO DEI DUE DÀ SIGNIFICATO ALLA VITA DELL ALTRO! È nella relazione che ritrovo me stesso nella piena totalità. È solo la relazione che fa sentire me uomo, lei donna.

7 2.1 In principio Dal libro della Genesi (Gn 2,18-24) Il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo [ ] ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta». Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.

8 2.1 In principio L UOMO SI REALIZZA ESISTENDO «CON E PER QUALCUNO» La complementarità del maschile con il femminile ci permette di raggiungere la consapevolezza di noi stessi come dono di comunione e di amore. Il corpo umano è un «luogo» teologico, cioè parla di Dio: esso rivela l uomo e rivela il progetto di Dio sull uomo. Esso nella complementarità dei corpi maschile e femminile è «fin da principio» immagine di una divina comunione di Persone. (Giovanni Paolo II) La decisione di Dio di dare ad ogni persona un «aiuto» (Gn 2,18) si spiega nel permettere ad ognuno di noi di trovare la personale pienezza nel fatto di esistere come persona «PER» un altra persona.

9 2.2 L essere DONO L uomo e la donna sono per la loro naturale struttura un DONO e diventano se stessi quando sono donati! Il DONO NON DONATO è incompiuto, non perché non sia DONO ma perché non è realizzato! È come una candela spenta.

10 2.2 L essere DONO La complementarità non svilisce o sminuisce la compiutezza in sé della persona ma le dà lo spessore della reciprocità, della relazionalità alla quale è chiamata. LA QUALITÀ DELLA MIA IDENTITÀ È DATA DALLA QUALITÀ DELLA MIA RELAZIONE Vergini e consacrati la complementarità si realizza pienamente anche in loro quando essi, prendendo coscienza di sé come «dono», vivono la dimensione dell essere per nel servizio agli altri, nel protendersi «fuori di sé» verso la comunità il paradigma di riferimento è la complementarità spososposa

11 DOMANDE: Avverto il coniuge come un «aiuto» che proviene da Dio? Desidero veramente farti vivere con il mio amore?

12 PREGHIERA

13 2.2 UNITÀ E DISTINZIONE Gn 2,24: «l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne» La relazione uomo - donna è sulla terra il legame più alto, forte, radicale e totalizzante dove la più evidente distinzione dell uomo dalla donna realizza la più alta unità: una caro. È superata solamente dall una caro che ciascuno di noi può realizzare con Cristo nell Eucaristia perché qui «non sono più io che vivo ma Cristo vive in me» (Gal 2,20).

14 2.2 UNITÀ E DISTINZIONE La coppia unisce costantemente ciò che è distinto, COMPONENDO TUTTI I GIORNI VERSO L UNITÀ LE DISTINZIONI di sesso, carattere, volontà, UOMO E DONNA SONO SPOSI QUANDO SONO INSIEME UNITI E DISTINTI L autentica unità non cancella mai la distinzione, come un autentica distinzione fa crescere l unità! ESSERE AMANTI E RENDERCI AMABILI

15 2.3 Libertà Il dinamismo della complementarità tra l uomo e la donna è una struttura relazionale in sé perfetta che è affidata, però, alla libera volontà di aderirvi. L amore nel matrimonio non è un mai un dato scontato, è da costruire, da far crescere. È UNA SCOMMESSA DI CRESCITA PER CHI CI STA Attenzione alle coppie che dicono di aver raggiunto un equilibrio tra dare ed avere. L equilibrio rischia di diventare un punto fermo della crescita, la complementarità imbalsamata!

16 DOMANDE: Quanto il nostro comportamento di coppia esprime un armonia che valorizza le distinzioni e costruisce unità? Quali atteggiamenti concreti offuscano la nostra complementarità?

17 3. Nel completarsi gli sposi completano i figli, la Chiesa e la società Vivere intensamente questa reciprocità sposo-sposa non può che trasformarsi in un vivere, così coinvolgente e profondo, che DI PER SÉ È DIFFUSIVO INNANZITUTTO VERSO I FIGLI. Essi costituiscono per la coppia che è unità, la prima alterità che sta di fronte ad essa. Dall alterità uomo-donna passiamo ad un'altra alterità: la coppia e i figli. Ed anche qui va realizzata l unità e la distinzione.

18 3.1 I figli È la coppia, nella sua unità, che è in relazione con i figli, anche se è ora uno o l altro della coppia che si occupa di essi. Ciascun genitore va al figlio realizzando e portando con sé SEMPRE l unità della coppia. Essi non possono essere trattati come proprietà o parte dei genitori, ma come «distinti» con i quali realizzare una reciprocità crescente con l età fino a renderli capaci essi stessi di relazione coniugale.

19 3.2 Oltre le famiglia Il ritmo coniugale e familiare è un «meccanismo» di complementarità che, a cascata e in grado diverso, discende e si estende oltre la famiglia verso le persone che si incontrano e verso le altre famiglie. E ciò avviene nel RISPETTO DELL ORIGINALITÀ E DISTINZIONE della coppia-famiglia e di chi si incontra. Ci si armonizza tutti, coinvolgendosi dentro una complementarità sempre più ampia, in una unità «allargata».

20 LA NOSTRA RETE RELAZIONALE Legenda Famiglia Singolo (non sposato, vedovo, consacrato)

21 La missione della famiglia FC, 43: «Di fronte ad una società che rischia di essere sempre più spersonalizzata e massificata, e quindi disumana e disumanizzante, con le risultanze negative di tante forme di evasione come sono, ad esempio, l alcoolismo, la droga e lo stesso terrorismo, la famiglia possiede e sprigiona ancora oggi energie formidabili capaci di strappare l uomo dall anonimato, di mantenerlo cosciente della sua dignità personale, di arricchirlo di profonda umanità e di inserirlo attivamente, con la sua unicità e irripetibilità, nel tessuto della società».

22 DOMANDE: Quanto e come sappiamo generare «complementarità», vicinanza, composizione di distinti in tutte le situazioni nelle quali ci troviamo? Quanto il nostro stile di vita di «complementarità» contagia chi ci frequenta?

23 3.3 L aspetto sacramentale FC, 50: «Questa comunione coniugale affonda le sue radici nella naturale complementarità che esiste tra l uomo e la donna, e si alimenta mediante la volontà personale degli sposi di condividere l intero progetto di vita [ ]. Ma in Cristo Signore, Dio assume questa esigenza umana, la conferma, la purifica e la eleva conducendola a perfezione col sacramento del matrimonio: lo Spirito Santo effuso nella celebrazione sacramentale offre agli sposi cristiani il dono di una comunione nuova d amore che è IMMAGINE VIVA E REALE di quella singolarissima unità, che fa della Chiesa l indivisibile Corpo mistico del Signore Gesù»

24 3.3 L aspetto sacramentale Il dinamismo della complementarità è «divinamente» animato da quella sorgente che è la Trinità dove la DISTINZIONE NON È PIÙ DISTANZA E DOVE L UNITÀ NON È SOLO VICINANZA L uomo-donna è solo «immagine» della totale e perenne novità trinitaria. Ma con questa grazia tutti gli sposi possono diventare costruttori di una complementarità sempre nuova. Anche la coppia meno perfetta è comunque un po «allenata» nel rapporto interpersonale e con i figli a mettere in atto questa formidabile «composizione dei distinti».

25 Conclusione Siamo partiti dalla prospettiva di individuare come la famiglia sia DONO DI COMUNIONE per la Chiesa e per la società. Abbiamo visto un elemento che la caratterizza: la COMPLEMENTARITÀ. La Chiesa alla famiglia chiede che questa ricchezza sia CONSAPEVOLMENTE VISSUTA, ACCRESCIUTA E MATURATA a tal punto che siccome si vive SI PORTA FUORI.

26 Conclusione FC, 17: «Nel disegno di Dio Creatore e Redentore la famiglia scopre non solo la sua identità, ciò che essa è, ma anche la sua missione, ciò che essa può e deve fare. I compiti, che la famiglia è chiamata da Dio a svolgere nella storia, scaturiscono dal suo stesso essere e ne rappresentano lo sviluppo dinamico ed esistenziale. Ogni famiglia scopre e trova in se stessa l appello insopprimibile, che definisce ad un tempo la sua dignità e la sua responsabilità: FAMIGLIA, DIVENTA CIÒ CHE SEI»

27 Preghiera Credo nella famiglia, o Signore: quella che è uscita dal tuo disegno creativo, fondata sulla roccia dell amore eterno e fecondo; Tu l hai scelta come tua dimora tra noi, Tu l hai voluta come culla della vita. Credo nella famiglia, o Signore: anche quando nella nostra casa entra l ombra della croce, quando l amore perde il fascino originario, quando tutto diventa arduo e pesante. [continua]

28 Preghiera Credo nella famiglia, o Signore: come segno luminoso di speranza in mezzo alle crisi del nostro tempo; come sorgente di amore e di vita, come contrappeso alle molte aggressioni di egoismo e di morte. Credo nella famiglia: o Signore: come la mia strada verso la piena realizzazione umana come la mia chiamata alla santità, come la mia missione per trasformare il mondo a immagine del tuo Regno. Amen.

29 DONIAMOCI UNA FRASE

30 DONO RICORDO

31 Dono di comunione complementarità condivisione corresponsabilità compresenza