LA SPIRITUALITÀ DEL MATRIMONIO

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Viviana Nardi
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1 LA SPIRITUALITÀ DEL MATRIMONIO PREMESSA Sulla base di quanto abbiamo sottolineato nell incontro precedente, a proposito del matrimonio pensato e voluto da Dio come parola originaria e fondante l esperienza umana, entriamo ora in una dimensione che potrebbe sembrare lontana, ma che invece è quanto di più prezioso l uomo potrebbe coltivare se vuole mantenersi fedele a se stesso: si tratta della SPIRITUALITÀ, e in particolare della spiritualità del matrimonio. Nella prospettiva cristiana, la spiritualità è la RISPOSTA DELL UOMO DI FEDE ALL AZIONE DELLO SPIRITO SANTO, che, come tutti sappiamo, viene donato alla Chiesa e ad ogni cristiano come frutto che scaturisce dal mistero Pasquale. Una realtà non astratta, ma molto concreta: lo spirito è ciò che si concretizza attraverso una relazione profonda, che è sempre un nutrirsi dell altro, una partecipazione alla sua vita, un cambiare i connotati della propria identità. Per esprimere in che cosa consista la spiritualità, l apostolo Paolo usa queste espressioni: Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto (Rom 12, 1-2). Sarebbe interessante soffermarci su questo brano, per sottolinearne la ricchezza. Ci basti osservare la concretezza del discorso: la spiritualità non è estraniarsi dalla storia, per rifugiarsi in un mondo artefatto e artificiale, ma È VIVERE NEL MONDO IN UN ALTRO MODO, mettendo al primo

2 posto Dio e i valori che egli stesso propone e suggerisce, quei valori che nella vita, nella predicazione e nel sacrificio di Cristo trovano l espressione più alta e definitiva. Questa spiritualità, che naturalmente dovrebbe essere coltivata da ogni cristiano, si concretizza poi nelle varie esperienze e in questo senso si può parlare di UNA SPIRITUALITÀ DEL SACERDOTE, DEL RELIGIOSO, DEI CONIUGI. Proviamo allora a mettere a fuoco quale dovrebbe essere la spiritualità dei coniugi cristiani che vogliano essere coerenti con il progetto di Dio che abbiamo richiamato all inizio di questa riflessione. LA SPIRITUALITÀ DELLO SPOSO E DELLA SPOSA Occorre innanzitutto prendere coscienza di quelle che sono le COLONNE PORTANTI DI UN AUTENTICA SPIRITUALITÀ MATRIMONIALE: 1. il matrimonio è il PROGETTO DI DIO 2. il matrimonio è VOCAZIONE, basata su un carisma, che Dio fa al singolo per l utilità comune 3. il matrimonio è MINISTERO, servizio, e quindi è responsabilità nei confronti di Dio e dell umanità. MATRIMONIO PROGETTO DI DIO La spiritualità che deriva da questa fondamentale caratteristica del matrimonio cristiano deve manifestarsi in questo modo: i) ascolto e approfondimento della parola di Dio: preghiera personale comunitaria, momenti di catechesi e di formazione comunitaria, vita eucaristica intensa e costante ii) umiltà nell accettare il fatto che la propria parola e il proprio punto di vista sono sempre secondi: prima, infatti, c è la parola di Dio - 2 -

3 iii) la capacità di trovare momenti e tempi per la verifica del proprio cammino sia sotto il profilo personale sia sotto il profilo coniugale e familiare. MATRIMONIO VOCAZIONE Non si è abilitati al matrimonio per nascita o per tradizione. Si tratta di riflettere e di capire se la strada del matrimonio è realmente quella che si è chiamati a percorrere. La spiritualità che deriva da questa convinzione è la seguente: i) il matrimonio non è una sorta di società per azioni, dove tutto è programmato e scandito secondo i canoni dell economia di mercato ma è la risposta intelligente alla quotidianità del vivere con l unico obiettivo che rende ragione allo stare insieme come coppia e come famiglia: la crescita nell amore. Il bilancio della giornata va fatto quotidianamente sulla voce amore stando bene attenti a non accumulare troppi segni negativi prima di riprendere in maao la situazione con serietà. ii) In questa prospettiva vivere intensamente e seriamente la reciprocità perché la creatura che Dio ti ha donato chiamandoti a condividere la tua vita con la sua ogni giorno che passa subirà inevitabilmente i condizionamenti della tua presenza: fa in modo che siano solo positivi e che insieme possiate essere un condizionamento positivo per figli che Dio vi donerà Se necessario mandate a monte i progetti logistici, ludici, economici ma non mandate mai a monte il progetto del vostro amore. iii) Questo comporta che dovrete mettere sempre, in ogni decisione, al primo posto il bene dell altro: fedeltà reciproca, condivisione delle - 3 -

4 scelte di vita (esistenziali, professionali, ludiche...), apertura al bene e alle necessità di tutti MATRIMONIO MINISTERO Nessuna esperienza umana, profonda e autentica, consiste nel ripiegarsi su se stessi o rintanarsi nel proprio guscio. Quando questo avviene, di fatto è perché le persone sono sconfitte dalle esperienze che hanno vissuto... La stessa cosa vale per la famiglia. Chi matura questa coscienza, e il cristiano non può non farlo, si esprime in questo modo: i) innanzitutto nella prospettiva della costruzione di una esperienza ricca di gioia: la gioia del vivere insieme ii) in secondo luogo nella prospettiva della redenzione: l umanità ha bisogno di liberazione, di attenzione, di cure... una famiglia seria non può limitarsi a denunciare i mali presenti nel quartiere o nella città in cui vive, senza sentirsi interpellata a fare qualcosa perché la situazione migliori per tutti... non basta pulire dentro casa, ogni famiglia dovrebbe sentirsi quanto meno responsabile della pulizia davanti al proprio uscio... iii) infine nella prospettiva di quella che Paolo VI chiamava la civiltà dell amore: i coniugi cristiani, nella logica del Vangelo, dovrebbero essere coscienti che nel romanzo della vita, che secondo il progetto di Dio dovrebbe essere il romanzo dell amore, è importante vivere la propria esperienza nella consapevolezza che essa è indispensabile per la realizzazione di questo progetto d amore: si può essere una virgola, un punto, una parola, una pagina, un capitolo... importante è che ciascuno contribuisca a fare modo che l uomo possa sentire in - 4 -

5 maniera forte il richiamo all amore come l unica possibilità che ha di trovare la soluzione al problema della sua esistenza. CONCLUSIONE Vorrei concludere questa riflessione sulla spiritualità del matrimonio con un riferimento particolarmente suggestivo: nel Vangelo di Giovanni (Gv 2,1-12) si narra che Gesù opera IL SUO PRIMO MIRACOLO (SEGNO) A CANA, nel contesto di una celebrazione matrimoniale. Due sono i pensieri che possiamo sottolineare a tale proposito: 1) innanzitutto il fatto che nel Vangelo di Giovanni Gesù operi solo sei miracoli (segni) di cui il primo è appunto quello dell acqua trasformata in vino in occasione del matrimonio a Cana: non è difficile intuire che Giovanni ci voglia presentare il Cristo come colui che realizza una nuova creazione dell uomo, a partire da quell uomo amore che già nella prima creazione era stato gettato nella storia come protagonista, come signore, come colui che avrebbe dovuto interpretare se stesso nella fedeltà alla sua natura più profonda che lo avvicina a Dio stesso; 2) in secondo luogo, Giovanni lascia chiaramente intendere che l uomo, secondo il progetto di Dio, è chiamato ad essere motivo di gioia per tutti, ma che, da solo, condizionato dai suoi limiti e dalle sue mancanze, rischia di non portare a compimento il suo impegno: Gesù si propone come colui che può completare l opera di ogni uomo affinché la festa non si trasformi mai in delusione

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