Sommario I FANGHI AEROBICI GRANULARI PER LA RIMOZIONE DI NUTRIENTI E COMPOSTI TOSSICI. Il processo a fanghi aerobici granulari.
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- Enrichetta Cornelia Di Carlo
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1 Sommario Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Palermo Università degli Studi di Salerno Introduzione Bioreattori a Membrane (MBR) e trattamenti avanzati per la depurazione delle Acque : Cenni storici sui fanghi granulari Caratteristiche distintive Meccanismi di pressione selettiva Struttura dei granuli I processi diffusivi I FANGHI AEROBICI GRANULARI PER LA RIMOZIONE DI NUTRIENTI E COMPOSTI TOSSICI Alessandra Carucci (Università degli Studi di Cagliari - DICAAR) : Sostanze organiche tossiche La ricerca presso il DICAAR composti tossici La ricerca presso il DICAAR reflui petrolchimici Considerazioni conclusive Palermo, ottobre 2016 Introduzione Metodi di trattamento dei reflui industriali Processi chimico-fisici Filtrazione, ultrafiltrazione, osmosi inversa Flottazione Coagulazione, flocculazione, precipitazione Alti costi operativi Adsorbimento Strippaggio dell ammoniaca Scarsa sostenibilità Precipitazione della struvite ecc. Processi biologici Fanghi attivi convenzionali Sistemi avanzati Alta sensibilità Rendimenti insufficienti Problemi operativi Cenni storici sui fanghi granulari prime applicazioni - fine anni 70; reattori UASB (Upflow Anaerobic Sludge Blanket), operanti in continuo; trattamento anaerobico di reflui ad elevato tenore di sostanza organica (10 kgcod m -3 d ); biomassa sotto forma di granuli densi e dotati di elevata velocità di sedimentazione; nessun materiale di supporto; elevate concentrazioni di SSV nel reattore (15-30 gssv L ). separazione del fango dal surnatante all interno del reattore; recupero energetico (biogas); elevate efficienze di rimozione della sostanza organica (60-90% BOD; 60-80% COD) lunghi tempi di avviamento; necessità di elevate temperature; no rimozione nutrienti. effluente influente biomassa granulare gas
2 Cenni storici sui fanghi granulari NO Methanothrix sempre presente nella struttura dei granuli anaerobici: si sviluppa in condizioni metanigene (anaerobiche); probabile ruolo chiave nel processo di granulazione. Processo di granulazione strettamente anaerobico Methanothrix sviluppa biofilm più densi in condizioni di stress ambientale, a causa della sua ridotta velocità di crescita; Formazione dei granuli dovuta alle pressioni selettive esterne: potenzialmente ottenibile anche in condizioni aerobiche, favorendo lo sviluppo di microrganismi caratterizzati da minori velocità di crescita. Cenni storici sui fanghi granulari Granulazione aerobica sistemi operanti in continuo sistemi BASR (Biofilm Airlift Suspension Reactors); sistemi operanti in discontinuo sistemi GSBR (Granular sludge Sequencing Batch Reactors): SBAR: sequencing batch airlift reactors; SBBC: sequencing batch bubble column. effluente aria in SBAR influente SBBC aria in effluente influente Caratteristiche distintive applicabilità ad acque reflue ad alto e basso carico organico; presenza di una biomassa eterogenea all interno del sistema - rimozione simultanea di sostanza organica, azoto e fosforo; eccellente sedimentabilità (v sed m h ; SVI fino a 20 ml gsst ) - assenza di fenomeni di bulking; elevate concentrazioni di biomassa raggiungibili nei reattori (fino a 16 gssv L ); la separazione del fango dal surnatante avviene nel reattore stesso, senza bisogno di vasche di chiarificazione secondaria supplementari; ridotte superfici necessarie (fino al 75-80% in meno rispetto ad un sistema a fanghi attivi convenzionale); ridotta produzione di fanghi abbattimento dei costi di trattamento e smaltimento finale; minori costi di costruzione e gestione (-20%) rispetto ai sistemi convenzionali a fanghi attivi; minori costi energetici per pompaggio, miscelazione, ecc. (- 20%). Meccanismi di pressione selettiva Numerosi fattori influenzano la formazione e le proprietà dei granuli aerobici sviluppati in reattori GSBR: composizione del substrato di crescita; forze idrodinamiche di taglio strategia di alimentazione; alternanza di fasi di abbondanza-carestia (feast-famine regime); concentrazione di ossigeno disciolto; configurazione del reattore; età del fango; tempo di ciclo; tempo di sedimentazione; rapporto volumetrico di scambio. ruolo importante nella modellazione dei granuli maturi solo i parametri associati ai meccanismi di pressione selettiva sui fanghi sono fondamentali nel meccanismo di formazione dei granuli aerobici
3 Struttura dei granuli Struttura dei granuli i microrganismi competono per la posizione da occupare nel biofilm: disponibilità degli elementi necessari alla loro sopravvivenza (substrato e ossigeno). disposizione in strati concentrici, dall esterno verso l interno: organismi aerobi obbligati, i quali occupano un volume medio dell'84%; organismi anaerobi facoltativi (13% del volume); organismi strettamente anaerobi (circa il 2% del volume); nucleo centrale composto principalmente di cellule morte e degradate, materiale cellulare sparso, molecole prodotte dalla scomposizione della materia organica (mono e polisaccaridi, ecc.), occupante circa lo 0,5% del volume del granulo. C Possibilità di ottenere la simultanea rimozione di sostanza organica e nutrienti D I processi diffusivi i fanghi aerobici granulari possono essere considerati un particolare tipo di biofilm: non c è un materiale di supporto; non esiste una direzione di sviluppo principale del biofilm. vale la cosiddetta teoria del biofilm. la concentrazione di substrato negli strati più interni dei granuli è molto inferiore a quella del bulk liquido Resistenza a shock di carico e composti tossici Le peculiari caratteristiche dei fanghi aerobici granulari ne rendono promettente l impiego per il trattamento di reflui complessi : degradazione di sostanze organiche tossiche (anche in concentrazioni elevate); rimozione dei nutrienti (N e P) attraverso la simultanea nitrificazione e denitrificazione (SND), nitritazione parziale anammox, rilascio e accumulo di fosforo; bio-adsorbimento di coloranti e pigmenti (industria tessile, delle pelli, alimentare, della lavorazione della carta, fotografica, del trattamento dei minerali, ecc.) e metalli pesanti (Cd 2+, Zn 2+, Na +, Ca 2+, Mg 2+, Cu 2+, Ni 2+ ). Fanghi aerobici granulari particolarmente adatti al trattamento di reflui industriali teoria del biofilm + simultanea presenza di processi aerobici e anaerobici
4 La ricerca presso il DICAAR composti tossici S Trattamento di composti aromatici debolmente (4-clorofenolo, 2,4- diclorofenolo) e fortemente (2,4,6-triclorofenolo) clorurati, in presenza di un substrato di crescita (acetato di sodio, NaAc) rapidamente biodegradabile. Fanghi aerobici granulari 2,4-diclorofenolo 2,4,6-triclorofenolo (2,4,6-TCP) 20 mg L NaAc PHA vs (anaerobico) 4-clorofenolo Milia et al., 2016a Mineralizzazione completa O2 La ricerca presso il DICAAR composti tossici GSBR S Vlav: 4,2 L S h/d : ~5 S Durata ciclo: 3h S Alim.: 60 min S Reazione: 113,5 min S Sedim.: 1,5 min S Scarico: 5 min S HRT: 6 h S O.D. 30% sat. S Inoculo: MWWTP S Refluo: sintetico (aerobico) La ricerca presso il DICAAR composti tossici Run II Run III ~500 ~400 2,4,6-TCP / NaAc inf. (-) 0,02 0,04 0,05 Prestazioni del processo Proprietà dei granuli Run I NaAc inf. (mg L) Efficienze di rimozione 2,4,6-TCP Densità dei granuli 2,4,6-TCP (tassi di rimozione) sludge volume index, SVI8 Dimensione media dei granuli Rapporto 2,4,6-TCP/NaAc (inf.)
5 La ricerca presso il DICAAR composti tossici La ricerca presso il DICAAR composti tossici Run I Run II Run III 2,4,6-TCP eff. rim. (anaerobica, %) ,4,6-TCP eff. rim. (totale, %) ,4,6-TCP tasso max rimozione (mg 2,4,6-TCP g SSV h ) COD eff. rim. (anaerobica, %) COD eff. rim. (totale, %) SSV reattore (g L ) Densità (g SST L granuli ) SVI 8 (ml g SST ) Diametro medio, d (mm) Rilascio cloruri (mg Cl- mg 2,4,6-TCP ) ,4-DCP - effluente (mg L ) n.d. n.d. n.d. 4-CP - effluente (mg L ) n.d. n.d. n.d. Abbattimento della tossicità acuta del refluo, misurata attraverso saggi di tossicità con biosensore titrimetrico La ricerca presso il DICAAR refluo IGCC costituito dalle acque di lavaggio del syngas prodotto dal ciclo combinato di gassificazione integrata (IGCC): elevata concentrazione di azoto ammoniacale; presenza di acidi organici (ad esempio acido formico), fenoli e cianuri. attualmente trattato in impianto mediante processo chimicofisico e biologico: innalzamento di ph e temperatura, strippaggio con vapore (N-NH 4 effluente: 25 ppm); trattamento mediante filtri percolatori (sostanza organica) e sedimentatori a pacchi lamellari; invio alla vasca di equalizzazione dell impianto di trattamento acque della raffineria, insieme ad altri liquami grezzi o pre-trattati. La ricerca presso il DICAAR refluo IGCC Obiettivi della sperimentazione valutare l applicabilità del processo a fanghi aerobici granulari al trattamento del refluo IGCC; possibilità di ridurre (fino a interrompere) il dosaggio di acetato (substrato di crescita rapidamente biodegradabile) nell influente, senza compromettere le prestazioni del processo; individuazione di possibili configurazioni impiantistiche alternative per l integrazione/sostituzione delle unità di trattamento chimico-fisico e biologico attualmente impiegate a scala reale.
6 Efficienza di rimozione (%) La ricerca presso il DICAAR refluo IGCC GSBR V lav : 3 L h/d : ~2,7 Durata ciclo: 3h Alim.: 5 min Reazione: 228,5 min Sedim.: 1,5 min Scarico: 5 min HRT: 6 h O.D.: 100% sat. GSBR avviato con fango attivo prelevato dall impianto di trattamento acque della raffineria; Graduale sostituzione del refluo sintetico con il refluo IGCC: carico organico volumetrico (volr) mantenuto pari a 3 gcod L d fino alla completa sostituzione del refluo sintetico con quello reale, attraverso l opportuno dosaggio di NaAc (Milia et al., 2016b); dosaggio di NaAc progressivamente ridotto, e infine sospeso (Milia et al., 2016c). Fase NaAc (mg L, media) volr (g COD L d, media) A 658 3,00 B 306 2,00 C - 1, TOC N-NH4 Fase A Fase B Fase C nessuna significativa variazione sulle caratteristiche dimensionali e di sedimentabilità dei fanghi granulari Fase effetti trascurabili del volr sulle efficienze di rimozione di sostanza organica e N-NH 4 ηtoc: 88-90% ηcod: 85% ηn-nh 4 : < 80% Diametro medio (μm) Formiati n.d. Cianuri n.d. Fenoli n.d. SVI 8 (ml g SST ) A B C Configurazione attuale Refluo IGCC (fino a 600 mg N /L) Ipotesi impiantistica Refluo IGCC (fino a 600 mg N /L) Colonna di strippaggio con vapore (N-NH 4 25 mg/l) pre-trattamento (T, ph) Filtro percolatore Colonna di strippaggio con vapore (N-NH mg/l riduzione costi fino a 80%) pre-trattamento (T, ph) GSBR (TOC e N-NH 4 ) Sedimentatori lamellari Filtrazione All impianto a fanghi attivi All impianto a fanghi attivi Scarico a mare
7 Alcune considerazioni sui risultati ottenuti: fanghi aerobici granulari adatti al trattamento di un refluo petrolchimico ad elevata concentrazione di ammoniaca; un elevato volr è necessario soltanto nella fase di avviamento: riduzione dei costi operativi. possibilità di aumentare la concentrazione in uscita dalla colonna di strippaggio con vapore e di rimuovere l ammonio residuo e la sostanza organica nel GSBR interessante ipotesi impiantistica volta a ridurre i costi complessivi di esercizio; è necessario ottimizzare il processo a fanghi granulari per la rimozione spinta di azoto e sostanza organica, per l eventuale scarico del refluo trattato in corpo idrico. Conclusioni i fanghi aerobici granulari rappresentano un interessante e promettente alternativa ai sistemi biologici e chimico-fisici convenzionali: trattamento di reflui industriali caratterizzati da elevate concentrazioni di sostanza organica e nutrienti, così come dalla presenza di sostanze altamente tossiche. i sistemi GSBR garantiscono un funzionamento più robusto e affidabile anche quando si debbano trattare elevati carichi in ingresso e sia richiesta la rimozione simultanea di diversi composti tossici, garantendo un elevata qualità dell effluente e un significativo risparmio sui costi di investimento e di esercizio; i promettenti risultati ottenuti con l applicazione di questa tecnologia al trattamento di reflui industriali a scala di laboratorio spingono con forza verso il passaggio a piena scala. Bibliografia Milia S., Porcu R., Rossetti S., Carucci A., (2016a) Performance and characteristics of aerobic granular sludge degrading 2,4,6- trichlorophenol at different volumetric organic loading rates. Clean - Soil, Air, Water, 44, pp Milia S., Malloci E., Carucci A. (2016b) Aerobic granulation with petrochemical wastewater in a sequencing batch reactor under different operating conditions. Desalination and water Treatment. DOI: / Milia S., Malloci E., Carucci A. (2016c) Aerobic granular sludge treating ammonium-rich petrochemical wastewater: influence of different growth substrate concentrations. SIDISA 2016, X International Symposium on Sanitary and Environmental Engineering - June , Rome (Italy). ISBN: K. Prof. Alessandra Carucci Università degli Studi di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura (DICAAR) carucci@unica.it
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