ASFMS-convegno specialistico Le nuove prescrizioni antincendio Quali le novità?
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- Florindo Ferrari
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1 ASFMS-convegno specialistico Le nuove prescrizioni antincendio Quali le novità? 1 ottobre 2015, Castione Ing. Silvia Montalbano Delegato cantonale alla polizia del fuoco dell Ufficio delle domande di costruzione Ing. Nazzaro Belli Presidente Commissione cantonale per la protezione antincendio 1 Legislazione sulla protezione antincendio In seguito alla decisione dell Autorità Intercantonale per gli Ostacoli Tecnici al Commercio AIOTC del 18 settembre 2014, le Prescrizioni Antincendio PAI2015 dell'aicaa sono in vigore dal 1 o gennaio 2015 in tutta la Svizzera. Per l'attuazione, alcuni Cantoni hanno dovuto adattare la legislazione sulla protezione antincendio entro la scadenza di messa in vigore. Singoli Cantoni hanno approfittato dell'occasione e parallelamente hanno modificato gli intervalli dei controlli periodici di protezione antincendio, le procedure d'autorizzazione, ecc. L'attuazione è e rimane una questione cantonale! 2 1
2 Programma e obiettivi Brevi cenni Organizzazione nell ambito della protezione antincendio ed in particolare Obiettivi Le basi legali LE e RLE modificato 29 aprile 2015 Competenze specifiche nel campo - Il Municipio - Il Tecnico Riconosciuto - Il Cantone Qualche cenno sulle prescrizioni di protezione antincendio versione 2015 Richiamare alcuni compiti nell ambito della protezione antincendio Fornire indicazioni sui cambiamenti RLE modificato 29 aprile 2015 Dare spunti per sapere come approfondire la tematica 3 Assicurazioni nei cantoni Cantoni con Assicurazione Cantonale Cantoni con Assicurazione privata obbligatoria Cantoni con Assicurazione privata non obbligatoria 4 2
3 Quadro generale Canton Ticino Lotta attiva & Prevenzione preventiva Antincendio Lotta attiva contro gli incendi di competenza dei Corpi Pompieri Protezione preventiva degli incendi nell ambito edilizio Ufficio difesa contro gli incendi Dipartimento delle Finanze e dell Economia Esercitata tramite il servizio amministrativo Coordina e gestisce le attività dei Corpi Pompieri Cantone Dipartimento del Territorio Comune LLI del 5 febbraio 1996 LE del / RLE del mod. rispett e e ultime modifiche 29 aprile Protezione preventiva Legge edilizia Protezione preventiva degli incendi nell ambito edilizio La Legge Edilizia Cantonale LE del 13 marzo 1991 con le modifiche per integrazione nella stessa del capitolo Polizia del Fuoco in vigore il 1 gennaio 1997 Il Regolamento di applicazione RLE del 9 dicembre 1992 con le modifiche per integrazione nella stessa del capitolo Polizia del Fuoco in vigore il 1 gennaio ultime modifiche 29 aprile 2015 Art. 44C RLE Sono applicabili le prescrizioni di protezione antincendio dichiarate vincolanti nel settore specifico dal Concordato intercantonale concernente l eliminazione degli ostacoli tecnici al commercio del 23 ottobre 1998 (CIOTC). Nei campi specifici, sono pure applicabili le normative emanate da associazioni professionali dichiarate vincolanti dalla AICAA 6 3
4 Prescrizioni tecniche Le prescrizioni antincendio rese applicabili dall Autorità intercantonale per gli ostacoli tecnici al commercio: Prescrizioni antincendio edite dall Associazione degli Istituti Cantonali di Assicurazione Antincendio (AICAA/VKF), approvate dall AIOT in data sito: Uguali ed obbligatorie in tutti i Cantoni Revisione entrata in vigore il I gennaio 2015 Art. 41c LE Municipi Il Municipio Vigila sull esecuzione delle norme sulla Polizia del Fuoco e attua i provvedimenti che la Legge affida all autorità comunale; 7 Competenze del Municipio Art. 44a RLE In qualità di autorità di protezione antincendio il Municipio vigila sul rispetto delle prescrizioni di protezione antincendio. In particolare esso: a) ai fini del rilascio delle licenze edilizie verifica dal profilo formale gli attestati di conformità progettuale antincendio allestiti dai tecnici riconosciuti di cui all art. 44b bis ; in questo contesto esso può chiedere chiarimenti, esigere complementi e, in casi di gravi mancanze, rifiutare un documento b) effettua, a scadenze regolari, controlli sul rispetto delle prescrizioni, sull efficienza e sul funzionamento dei dispositivi antincendio, esigendo, se del caso, i provvedimenti necessari al ripristino della situazione legale c) riceve il certificato di collaudo ai sensi dell art. 44e ai fini del rilascio del permesso di abitabilità (art. 49 cpv. 2 LE) Per lo svolgimento del compito di cui alla lettera a) del precedente capoverso nell ambito delle procedure edilizie riguardanti edifici o impianti con un rischio accresciuto d incendio, il Municipio è supportato dalla sottocommissione tecnica di cui all art. 44b cpv. 3 Le spese per le consulenze e i controlli supplementari e/o successivi alla prima verifica sono a carico dell istante conformemente all art. 19 cpv. 2 della legge 8 4
5 Attestato di conformità Art. 44d RLE cpv.1 L attestato di conformità con le prescrizioni antincendio deve far parte della documentazione presentata al momento dell inoltro della domanda di costruzione relati-va agli edifici e impianti di cui all allegato 4 del presente regolamento. Tale documento, rilasciato da un tecnico riconosciuto ai sensi dell art. 44bbis, deve atte-stare la conformità del progetto con le norme tecniche vigenti, nonché la completezza, la tracciabilità e la plausibilità dei concetti antincendio rilevanti e delle comprove. 9 Attestato di conformità Art. 44d RLE Allegato 4 Edifici e impianti che richiedono la presentazione di un attestato di conformità antincendio: Edifici e impianti ad uso collettivo, quali ad esempio esercizi alberghieri e di ristorazione ai sensi della Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione del 1. giugno 2010 (Lear), istituti di cura (ospedali, case di riposo, ecc.) e scuole Fabbriche (edifici industriali, artigianali e amministrativi), empori (negozi e locali di vendita), sale di svago Edifici di grande mole e segnatamente: edifici con più unità abitative, edifici con locali in cui possono trattenersi più di 100 persone, edifici alti (con un altezza complessiva maggiore a 30 m.), edifici amministrativi con una superficie complessiva maggiore a 600 m 2, parcheggi con superficie complessiva maggiore a 600 m 2 Costruzioni prevalentemente sotterranee indipendenti da un edificio Impianti per il deposito di carburante e gas 10 5
6 Certificato di collaudo Art. 44e RLE Cpv. 1 Prima dell'occupazione di ogni edificio o della messa in esercizio di ogni impianto, il Municipio deve richiedere al proprietario di certificare che l'edificio o l'impianto è stato realizzato secondo le prescrizioni antincendio Art. 44e RLE Cpv. 2 Il certificato di collaudo deve essere sottoscritto da un tecnico riconosciuto nel campo specifico della polizia del fuoco, secondo le competenze stabilite dall art. 44b bis ) RLE Il Municipio procede ad un controllo formale del documento Castione 11 Il Consiglio di stato Art. 41b LE Il Consiglio di Stato esercita la vigilanza sugli organi cantonali, comunali e privati preposti all'applicazione della presente legge 12 6
7 Le competenze La Commissioni cantonale Art. 44b RLE 1) La Commissione cantonale per la protezione antincendio (in seguito CCPA) è nominata dal Consiglio di Stato per un periodo di quattro anni ed è composta da un presidente e otto membri rappresentanti dei seguenti enti o associazioni. 2) In seduta plenaria la CCPA a) designa al suo interno i rappresentanti cantonali nei gremi specialistici federali e intercantonali; b) costituisce una sottocommissione tecnica e una giuridica, nonché eventuali gruppi di lavoro su temi particolari; c) decide su tutte le questioni in materia di protezione antincendio di competenza cantonale che non sono espressamente attribuite alle sottocommissioni. 13 Le sottocommissioni Tecnica e giuridica La sottocommissione tecnica Art. 44b RLE cpv. 3 a) nelle procedure edilizie riguardanti edifici o impianti con un rischio accresciuto d incendio, esprime un parere all indirizzo del Municipio sulla ricevibilità degli attestati di conformità progettuale antincendio b) promuove e coordina la formazione nell ambito della protezione antincendio c) formula pareri su questioni di natura tecnica attinenti alla protezione antincendio La sottocommissione giuridica Art. 44b RLE cpv. 4 a) emana direttive e raccomandazioni sentendo la sottocommissione tecnica b) decide l iscrizione dei tecnici riconosciuti ai sensi dell art. 44bbis in un apposito elenco, cura la tenuta a giorno del medesimo e provvede alle necessarie pubblicazioni c) coadiuva l autorità cantonale nelle tematiche attinenti alla protezione antincendio e nei compiti di vigilanza di cui all art. 48 della legge per quanto attiene la protezione antincendio 14 7
8 Le competenze Il tecnico riconosciuto Art. 44b bis Tecnico riconosciuto: dispongono della qualifica di tecnico riconosciuto ai sensi dell art. 41d) LE gli ingegneri ed architetti abilitati alla professione giusta l art. 5 cpv. 1 della legge cantonale sull esercizio delle professioni di ingegnere e di architetto del 24 marzo 2004, che esercitano da almeno tre anni nel campo dell edilizia e che sono in possesso del diploma CFPA e del certificato di specialista antincendio rilasciato da un ente accreditato secondo le norme SN EN ISO/IEC o di esperto antincendio rilasciato dall Associazione degli istituti cantonali di assicurazione antincendio AICAA Per gli edifici e gli impianti che non figurano nell allegato 3 è richiesta la qualifica di tecnico riconosciuto in possesso di entrambi i certificati di specialista antincendio rilasciato da un ente accreditato secondo le norme SN EN ISO/IEC e di esperto antincendio AICAA Il tecnico riconosciuto allestisce gli attestati di conformità antincendio, i certificati di collaudo e le perizie di valutazione del rischio d incendio ai sensi del presente regolamento. Esso non può essere attivo su oggetti per i quali è già coinvolto quale proprietario o istante Il tecnico riconosciuto è responsabile personalmente per la redazione dei documenti di sua competenza 15 Le competenze Il tecnico riconosciuto Allegato 3 Allegato 3: Edifici e impianti che non richiedono la qualifica di tecnico riconosciuto in possesso di entrambi i certificati di specialista antincendio rilasciato da un ente accreditato secondo le norme SN EN ISO/IEC e di esperto antincendio AICAA 1. Edifici e impianti industriali o artigianali per i quali sono previsti concetti di protezione antincendio standard (art. 10 della Norma antincendio AICAA 2015), di piccole dimensioni (art. 13 cpv. 3 lett. d della Norma antincendio AICAA 2015) e che non presentano un rischio d incendio elevato 2. Altri edifici e impianti per i quali sono previsti concetti di protezione antincendio standard (art. 10 della Norma antincendio AICAA 2015), di altezza ridotta (art. 13 cpv. 3 lett. a della Norma antincendio AICAA 2015) e che rientrano nelle seguenti categorie: a) parcheggi con una superficie sino a 600 m 2 e al massimo 1 piano b) immobili agricoli sino a 3000 m 3 c) negozi sino a 1200 m 2 e con capienza massima di 100 persone d) ristoranti e edifici/impianti con locali con capienza massima di 100 persone e) scuole, asili, sale multiuso con locali con capienza massima di 100 persone f) edifici amministrativi con superficie complessiva massima di 600 m 2 ; g) attività di alloggio limitatamente al tipo b ai sensi dell art. 13 cpv. 2 della Norma antincendio AICAA 2015 h) edifici abitativi i) edifici in legno, solo se a destinazione abitativa 16 8
9 Le competenze Garante della qualità Art. 44b ter Il garante della qualità ai sensi delle prescrizioni antincendio assicura la qualità dei lavori durante la progettazione, il concorso d'appalto e la realizzazione di tutte le misure della protezione antincendio costruttiva, tecnica, organizzativa e difensiva In particolare esso: a) è responsabile della preparazione di tutti i documenti relativi alla protezione antincendio b) prima del rilascio del certificato di collaudo, conferma al tecnico riconosciuto, con una dichiarazione di concordanza, la completa e ineccepibile attuazione di tutte le misure antincendio pianificate e richieste c) svolge altri compiti particolari ad esso attribuiti dalle prescrizioni antincendio I requisiti richiesti per il ruolo di garante della qualità sono disciplinati dalle prescrizioni antincendio In ogni procedura il ruolo del garante della qualità può essere svolto dal tecnico riconosciuto chiamato a rilasciare i documenti di cui agli art. 44d e 44e 17 Responsabilità Art. 41e Diagramma rappresentante le responsabilità d applicazione delle Prescrizioni edilizie di Polizia del fuoco citate all art. 41e RLE Responsabilità Progettista Direzione Lavori Committente Proprietario Castione 18 9
10 Per approfondimenti Riferimenti web Siti utili: Per porre domande alla CCPA: selezionare:» polizia del fuoco» comunicazioni» commissione polizia del fuoco - contattare Castione 19 Prescrizioni antincendio 2015 Ordinazione dei classificatori presso l'aicaa: Set di classificatori (A+B) Download da: protezione antincendio Shop Opuscolo «Estratto dalle prescrizioni antincendio»: Ordinazione presso l'aicaa Shop protezione antincendio Disponibile come APP per tablets gratuita per i sistemi operativi Apple, Android, Windows (non disponibile per gli Smartphones) Termine di ricerca «VKF Praever» 20 10
11 Prescrizioni antincendio Norma antincendio NA Direttive antincendio DA: Nozioni e definizioni nuova Garanzia della qualità nella protezione antincendio nuova Prevenzione incendi e protezione antincendio organizzativa Materiali da costruzione e parti della costruzione Utilizzo di materiali da costruzione Distanze di sicurezza antincendio - Strutture portanti - Compartimenti tagliafuoco Vie di fuga e di soccorso Segnalazione delle vie di fuga - Illuminazione di sicurezza - Alimentazione elettrica d emergenza Dispositivi di spegnimento Impianti sprinkler Impianti di rivelazione d'incendio Impianti d'evacuazione di fumo e calore Sistemi parafulmine Impianti di trasporto Impianti termotecnici Impianti tecnici d'aerazione Sostanze pericolose Procedura di comprova nella protezione antincendio nuova Procedura di riconoscimento 21 Note esplicative antincendio e pubblicazioni di supporto antincendio 2015 Note esplicative antincendio NEA: Muri tagliafuoco Edifici con corti e cortili interni Edifici con facciate doppie Caminetti Impianti di combustione a trucioli Impianti di combustione a cippato Impianti di combustione a pellets Installazione temporanea di impianti a gas liquefatto Garanzia dello stato di funzionamento degli asservimenti antincendio (AAI) Pubblicazioni di supporto antincendio PSA: Fabbricati di piccole dimensioni Edifici abitativi Edifici scolastici 22 11
12 Definizione di «Costruzioni annesse» costruzioni a un piano, che non sono destinate al soggiorno permanente di persone, non hanno focolari aperti e in esse non vengono depositate sostanze pericolose in quantità significative (per es. tettoie per veicoli, autorimesse, padiglioni da giardino, stalle per animali da cortile, piccoli depositi) se la loro superficie non supera i 150 m Distanze di sicurezza antincendio Costruzioni annesse 1 Le costruzioni annesse sono esenti dalle prescrizioni sulle distanze di sicurezza an-tincendio rispetto alle costruzioni e agli impianti ubicati all'interno dello stesso fondo. 2 Tra queste costruzioni e verso le costruzioni e gli impianti situati su fondi confinanti deve essere rispettata una distanza di sicurezza antincendio di 4 m
13 Distanze di sicurezza antincendio Costruzioni annesse Più costruzioni annesse possono essere unite in un'area di superficie di 150 m Distanze di sicurezza antincendio Costruzioni mobili Le costruzioni mobili con una superficie massima di 150 m 2 sono esenti dalle prescrizioni sulle distanze di sicurezza antincendio rispetto alle costruzioni e agli impianti confinanti a condizione che non siano utilizzate come depositi di sostanze pericolose. Non sono previste distanze di sicurezza antincendio tra le costruzioni mobili
14 Distanze di sicurezza antincendio Edifici amministrativi, artigianali e industriali Sono esenti dalle distanze di sicurezza antincendio tra di loro, le singole costruzioni ed impianti ad un solo piano, edificati sulla stessa area e presentanti una destinazione d'uso ed un pericolo d incendio equiparabili, se la superficie attinente all'area non supera i 3'600 m Compartimenti tagliafuoco Artigianato e industria Artigianato e industria Gli spazi utilizzati come locali di fabbricazione, laboratori e officine che non presentano un particolare pericolo d incendio, depositi, uffici e guardaroba possono essere raggruppati nel medesimo compartimento tagliafuoco. La superficie di un compartimento tagliafuoco si conforma ai pericoli d'incendio. Senza comprova, la superficie attinente al compartimento tagliafuoco non può essere maggiore di 3'600 m
15 Definizione per il termine «unità di destinazione d'uso» L'unità di destinazione d'uso è l'unione di singoli locali, con utilizzo equivalente o che ne fanno parte (per es. appartamento, studio medico, ufficio polivalente, aule di formazione, gruppi abitativi, struttura di custodia diurna per bambini, suite in alberghi). Tutti gli spazi necessari per la fuga all'interno dell'unità di destinazione d'uso devono essere accessibili liberamente a tutti gli utenti, in modo che essi possono lasciare l'unità di destinazione d'uso tramite la via di fuga. Singoli spazi all'interno di un'unità di destinazione d'uso possono essere formati come compartimenti tagliafuoco. Nell'unità di destinazione d'uso la lunghezza delle vie di fuga ammonta al massimo a 35 m. La via di fuga all interno dell unità di destinazione d'uso per raggiungere una via di fuga orizzontale o verticale può condurre al massimo attraverso un locale adiacente (per es. aula scolastica, locale per attività collettive, zona multiuso, palestra, spogliatoio). 29 Definizioni per i termini «locale» e «soppalco» Soppalco Un soppalco è un piano aggiuntivo posto più in alto e percorribile all'interno di un locale. La superficie del soppalco è minore della superficie base del locale. La superficie della pianta dello spazio vuoto deve ammontare a più del 50% della superficie base del piano posto più in basso. Locale Un locale è di regola uno spazio nelle costruzioni e negli impianti, accessibile alle persone, delimitato su tutti i lati. La sua dimensione verticale è limitata ad un piano. I soppalchi e gli spazi sottostanti e separati non sono da considerare come locali indipendenti. Dettagli per locale: valgono come spazi sottostanti e separati in particolare: piccoli locali per la pulizia, spazi sanitari a più parti (per es. guardaroba / docce, WC ), piccoli vani tecnici, armadi a muro agibili, ecc
16 Definizione per «fabbricati di piccole dimensioni» Nuova definizione: «Fabbricati di piccole dimensioni» Pubblicazione di supporto antincendio PSA fabbricati di altezza ridotta, cioè fino a 11 m; massimo 2 piani fuori terra; massimo 1 piano interrato; somma delle superfici di tutti i piani al massimo 600 m 2 ; nessun utilizzo di pernottamento con eccezione di un appartamento; nessun utilizzo come asilo nido; locali a grande concentrazione di persone solo al pianterreno. 31 Prescrizioni antincendio
17 Esempio di un fabbricato di piccole dimensioni Lavorazione del legno e laboratorio residenziale 33 Esempio di un fabbricato di piccole dimensioni Falegnameria con abitazione e locali con requisiti più rigorosi 34 17
18 Esempio di un fabbricato di piccole dimensioni Falegnameria con abitazione e locali con requisiti più rigorosi 35 Esempio di un fabbricato di piccole dimensioni Falegnameria con abitazione e locali con requisiti più rigorosi 36 18
19 Pericoli specifici nelle falegnamerie Incendi ed esplosioni Pericoli Potenziali Incendi Esplosioni Cause di sinistri, fonti di innesco Particelle incandescenti di legno da macchinari per la lavorazione come ad esempio nel caso di utilizzazione di attrezzi non adatti, consumati oppure resinificati oppure nel caso di scelte di velocità sbagliate Scintille nella lavorazione con utensili da taglio per esempio come conseguenza di corpi estranei presenti nel legno come pietre, chiodi, e schegge di proiettili Scintille causate dallo sfregamento di una ventola del ventilatore contro il relativo coperchio di protezione Incendio di ritorno al silo di trucioli con un impianto di combustione alimentato automaticamente Polvere di legno depositata su parti calde degli impianti come lampade, motori e condotte calde Manchi e difetti di installazioni elettriche nella zona degli impianti di separazione Pericoli di esplosioni La polvere fine di legno asciutta, se fatta vorticare nell aria, può esplodere in presenza di una fonte di innesco Si hanno delle concentrazioni critiche negli impianti di filtraggio e nei sili con trucioli, nonché negli impianti pneumatici di convogliamento e nei trituratori Come fonte di innesco possono essere sufficienti le scintille che si possono riscontrare, per esempio, in apparecchi elettrici o con scariche elettrostatiche, nonché scintille da attrito, taglio o urto di parti mobili dell impianto 37 Pericoli specifici nelle falegnamerie Esempi Posizionare correttamente la lamiera di protezione Le smerigliatrici possono provocare delle scintille 38 19
20 Pericoli particolari nella falegnameria 39 Pericoli specifici nelle falegnamerie Impianti di depolverizzazione Flusso d aria massimo di m 3 /h Diametro di raccordo massimo di 0.3 m Installato nello stesso locale in cui si trovano gli aggregati collegati per la lavorazione del legno, se sono stati esplicitamente previsti per questo dal produttore e costruiti secondo i requisiti della norma DIN 8416 Altre imposizioni (quantità stoccaggio, ecc ) secondo nota esplicativa antincendio Impianti di combustione a trucioli, cifra
21 Pericoli specifici nelle falegnamerie Nota esplicativa antincendio , cifra 5 41 Pericoli specifici nelle falegnamerie Nota esplicativa antincendio , cifra
22 Pericoli specifici nelle falegnamerie Nota esplicativa antincendio Pericoli specifici nelle falegnamerie Supporto normativo 1. Pericoli nelle falegnamerie 2. xx 3. xx 4. xx
23 Con i migliori ringraziamenti per la vostra attenzione 45 23
Edifici con facciate doppie
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