ANTIRICICLAGGIO: TITOLARE EFFETTIVO E SOS

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1 ANTIRICICLAGGIO: TITOLARE EFFETTIVO E SOS 1 Thomas Kraicsovits Giovanni Amendola Commissione Antiriciclaggio

2 L individuazione del titolare effettivo LA FIGURA DEL TITOLARE EFFETTIVO Art. 1, co. 2, lett. u) «la persona fisica per conto della quale é realizzata un operazione o un attività, ovvero, nel caso di entità giuridica, la persona o le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedono o controllano tale entità, ovvero ne risultano beneficiari secondo i criteri di cui all allegato tecnico» Allegato tecnico la/le persone fisiche che possiedono o controllano (direttamente o indirettamente) un entità giuridica (partecipazione pari al 25% +1 del capitale sociale) la/le persone fisiche che esercitano in altro modo il controllo sulla direzione di un entità giuridica 2

3 L individuazione del titolare effettivo Il Provvedimento di Banca d Italia del 3 aprile 2013 Provvedimento recante disposizioni attuative in materia di adeguata verifica della clientela, ai sensi dell art. 7, comma 2, del Decreto Legislativo 21 novembre 2007, N. 231 fissa due ben determinate tipologie di titolare effettivo: La persona fisica o le persone fisiche per conto delle quali il cliente realizza un operazione titolare effettivo sub 1) Nel caso in cui il cliente e/o il soggetto per conto del quale il cliente realizza un operazione siano entità diverse da una persona fisica, la persona fisica o le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedono o controllano l entità ovvero ne risultano beneficiari titolare effettivo sub 2) 3

4 L individuazione del titolare effettivo I destinatari adottano misure ragionevolmente appropriate per la verifica dei dati concernenti il titolare effettivo sub 2) alla luce del profilo di rischio del cliente, del rapporto o dell operazione Quando sussiste un basso rischio di riciclaggio e/o di finanziamento del terrorismo, la verifica relativa al titolare effettivo sub 2) può essere effettuata acquisendo una dichiarazione di conferma dei dati relativi al titolare effettivo sottoscritta dal cliente, sotto la propria responsabilità La verifica dei dati sul titolare effettivo può avvenire successivamente all instaurazione del rapporto purché siano assunte adeguate misure per impedire che vengano effettuate operazioni nelle more della verifica (BdI parla di entro 30 giorni dall instaurazione del rapporto) La verifica dei dati sul cliente, sull esecutore e sul titolare effettivo può avvenire dopo l instaurazione del rapporto, qualora ciò sia necessario per non interrompere la normale conduzione degli affari e risulti un basso rischio di riciclaggio e comunque entro trenta giorno dall instaurazione del rapporto 4

5 L individuazione del titolare effettivo COME DA CHI MEDIANTE QUANDO E SVOLTA IN PRESENZA DEL CLIENTE PROFESSIONISTA O ANCHE ATTRAVERSO PROPRI DIPENDENTI O COLLABORATORI L ADOZIONE DI MISURE ADEGUATE E COMMISURATE ALLA SITUAZIONE DI RISCHIO PER COMPRENDERE LA STRUTTURA DI PROPRIETA E DI CONTROLLO DEL CLIENTE LA RICHIESTA DI DATI PERTINENTI AL CLIENTE (dichiarazione scritta) INFORMAZIONI ACQUISITE IN ALTRO MODO CONTESTUALMENTE ALL IDENTIFICAZIONE DEL CLIENTE 5

6 L individuazione del titolare effettivo Individuazione del titolare effettivo sub 2) Nel caso in cui il cliente sia una società il titolare effettivo coincide con la persona fisica o le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedono o esercitano il controllo diretto o indiretto del cliente Nozione di controllo ex art 2359 codice civile: Tutte le persone fisiche che hanno il possesso o il controllo diretto o indiretto di una percentuale superiore al 25% del capitale o dei diritti di voto Se una percentuale superiore al 25% del capitale o dei diritti di voto è controllata da persona giuridica, il titolare effettivo deve essere individuato nella persona fisica che, in ultima istanza, esercitano il controllo su tale soggetto. Tale criterio deve essere applicato per ogni persona giuridica che possiede o controlla più del 25% Il titolare effettivo può rinvenirsi in uno o più soggetti preposti all amministrazione della società. Tale circostanza è fondamentale quando non ricorrano nessuna delle precedenti condizioni 6

7 L individuazione del titolare effettivo Tranne particolari e ben determinati casi ad esempio società quotate in borsa il titolare effettivo esiste sempre. Non si rende necessaria l individuazione del titolare effettivo per i soggetti che beneficiano dell adeguata verifica semplificata I destinatari degli obblighi di adeguata verifica possono astenersi dal proseguire nella ricerca del titolare effettivo quando, risalendo la catena di controllo, individuino come controllante un soggetto diverso da persona fisica che, se fosse cliente, sarebbe sottoposto al regime di adeguata verifica semplificata 7

8 L individuazione del titolare effettivo CLIENTE SOCI di I LIVELLO SOCI di II LIVELLO SOCIETA PF 5% PG 25% PG 70% PF 50% PF 50% PF 70% PF 20% PG 10% TITOLARE EFFETTIVO 8

9 L individuazione del titolare effettivo CLIENTE SOCI di I LIVELLO SOCI di II LIVELLO SOCIETA PF 5% PG 25% PF 50% PF 50% PF 30% PG 70% PF 40% PF 30% TITOLARI EFFETTIVI 9

10 L individuazione del titolare effettivo CLIENTE SOCI di I LIVELLO PF 5% SOCI di II LIVELLO PF 50% In questo caso si dovrà considerare anche l esistenza di altri rapporti in base ai quali le persone fisiche esercitano il controllo sulla direzione del cliente quali ad esempio: SOCIETA PG 25% PG 70% PF 50% PF 20% PF 20% PF 20% PF 20% PF 20% patti parasociali; socio di riferimento in virtù di rapporti familiari tra i partecipanti al capitale sociale; persona fisica che controlla la società che esercita attività di direzione e coordinamento sul cliente); ecc. 10

11 FAQ BdI su titolare effettivo Soglia presuntiva del 25% + 1 in caso di catene partecipative controllate attraverso catene partecipative: Nel Provvedimento del 3 aprile 2013, è stata preferita la nozione più ampia in virtù della quale vanno identificate come titolari effettivi tutte le persone fisiche che detengano una partecipazione di controllo in una persona giuridica titolare di una partecipazione superiore al 25% nella società cliente. Titolari effettivi superiori a 4: La soglia del 25% più uno del capitale rappresenta solo un caso al ricorrere del quale il controllo è presunto ex lege. Ne discende che i titolari effettivi ben possono essere in numero superiore a 4 ove l'intermediario, all'esito dei controlli effettuati in sede di adeguata verifica del cliente, identifichi in più di 4 persone fisiche i controllanti della persona giuridica cliente. 11

12 I rapporti con il trust ed entità analoghe Particolarità: Per le fondazioni, i trust e le organizzazioni non profit in generale il titolare effettivo va individuato: a. Nelle persone fisiche beneficiarie del 25% o più del patrimonio dell ente qualora i futuri beneficiari siano già stati determinati. In caso contrario, qualora i beneficiari non risultino ancora determinati nella categoria di persone nel cui interesse principale è istituito o agisce l ente b. Nelle persone fisiche che esercitano il controllo, anche di fatto, sul 25% o più del patrimonio dell ente ovvero siano titolari di una percentuale di voti superiore al 25% c. In uno o più soggetti preposti all amministrazione, in considerazione dell eventuale influenza esercitata sulle decisioni 12

13 La segnalazione delle operazioni sospette I Professionisti hanno l obbligo di segnalazione alla UIF quando sanno sospettano vi sono motivi ragionevoli di sospettare che siano in corso state compiute state tentate OPERAZIONI DI RICICLAGGIO O DI FINANZIAMENTO AL TERRORISMO 13

14 IL SOSPETTO E DESUNTO DALLE CARATTERISTICHE DALL ENTITA DELL OPERAZIONE DALLA NATURA DA QUALSIASI ALTRA CIRCOSTANZA CONOSCIUTA tenuto conto anche della capacità economica e dell attività svolta dal soggetto cui è riferita 14

15 Il sospetto è desunto dalle caratteristiche, entità, natura dell operazione o da qualsivoglia altra circostanza conosciuta in ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della capacità economica e dell attività svolta dal soggetto cui è riferita, in base agli elementi a disposizione dei segnalanti, acquisiti nell ambito dell attività svolta ovvero a seguito del conferimento di un incarico Al fine di agevolare l individuazione delle operazioni sospette, su proposta della UIF sono emanati e periodicamente aggiornati indicatori di anomalia 15

16 Attuali modalità di trasmissione alla UIF Diretta con modulistica predefinita (disponibile sul sito della UIF) attraverso il canale telematico denominato Infostat N.B. Dal 16 maggio 2011 sono entrate in vigore le nuove modalità con cui procedere ad effettuare le segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ai fini della normativa antiriciclaggio. Dalla data del 16/05/2011 le SOS non dovranno più essere trasmesse a mezzo raccomandata, ma a mezzo di una nuova piattaforma telematica. Il provvedimento, i relativi allegati tecnici e la documentazione di supporto sono pubblicati nel sito della Banca d Italia, sezione Unità di Informazione Finanziaria al seguente indirizzo: Tramite ordini professionali I professionisti trasmettono la segnalazione all Ordine di appartenenza, il quale invia la segnalazione alla UIF integrale ma priva del nominativo del segnalante. 16

17 La segnalazione è un atto distinto dalla denuncia di fatti penalmente rilevanti. Sono escluse dall area valutativa indagini esterne o comunque estranee all adempimento dell incarico Le segnalazioni non costituiscono violazione degli obblighi di segretezza, del segreto professionale o di eventuali restrizioni alla comunicazione di informazioni imposte in sede contrattuale o da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative e, se poste in essere per le finalità ivi previste e in buona fede, non comportano responsabilità di alcun tipo La segnalazione va effettuata indipendentemente dall eventuale denuncia all autorità giudiziaria di fatti penalmente rilevanti I Professionisti non devono segnalare fatti che attengono esclusivamente a violazioni delle norme sull uso del contante e dei titoli al portatore, in assenza di profili di sospetto di riciclaggio o finanziamento del terrorismo 17

18 Va fatta indipendentemente dalla soglia dei euro SENZA RITARDO SEGNALAZIONE ALL UIF SE POSSIBILE PRIMA DI ESEGUIRE L OPERAZIONE APPENA SI MATURA IL SOSPETTO Il soggetto tenuto alla segnalazione ha l obbligo di astenersi dal compiere l operazione Le segnalazioni di operazioni sospette non costituiscono violazione degli obblighi di segretezza, del segreto professionale e, se poste in essere per le finalità ivi previste e in buona fede, non comportano responsabilità di alcun tipo 18

19 Quando effettuare una SOS A. Livello di consapevolezza del sospetto da parte del segnalante Sa, sospetta o ha motivi ragionevoli per sospettare B. Stato di esecuzione dell attività di riciclaggio In corso, compiuta o tentata C. Fondamento del sospetto Elementi oggettivi Caratteristiche Entità Natura Operazione/operatività Elementi soggettivi Coerenza tra caratteri personali/capacità reddituale e operazione/operatività Altre circostanze conosciute dal soggetto obbligato in virtù delle funzioni esercitate 19

20 Obbligo di astensione I professionisti che hanno il sospetto che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio, hanno l obbligo di astenersi dal compiere la prestazione professionale, finchè non hanno effettuato la segnalazione, a meno che tale astensione non sia possibile tenuto conto della normale operatività, o possa essere di ostacolo alle indagini. 20

21 Casi di esonero dall obbligo di segnalazione L obbligo di segnalazione di operazioni sospette non si applica ai: Professionisti Agli altri soggetti di cui alla let. b) Ai notai e avvocati per le informazioni che essi ricevono da un loro cliente o ottengono riguardo allo stesso, nel corso dell esame della posizione giuridica del loro cliente o dell espletamento dei compiti di difesa o di rappresentanza del medesimo in un procedimento giudiziario o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sull eventualità di intentare o evitare un procedimento, ove tali informazioni siano ricevute o ottenute prima, durante o dopo il procedimento stesso (Voluntary disclosure ) Deroga dall obbligo di Segnalazione per i professionisti (Art. 12 comma 2) 21

22 Indicatori di anomalia a) il coinvolgimento di soggetti costituiti, operanti o insediati in Paesi caratterizzati da regimi privilegiati sotto il profilo fiscale o del segreto bancario ovvero in Paesi non cooperativi b) le operazioni prospettate o effettuate a condizioni o valori palesemente diversi da quelli di mercato c) le operazioni che appaiono incongrue rispetto alle finalità dichiarate dal cliente d) l esistenza di ingiustificate incongruenze rispetto alle caratteristiche soggettive del cliente e alla sua normale operatività, sia sotto il profilo quantitativo, sia sotto quello degli atti giuridici utilizzati 22

23 Indicatori di anomalia e) il ricorso ingiustificato a tecniche di frazionamento delle operazioni f) l ingiustificata interposizione di soggetti terzi g) l ingiustificato impiego di denaro contante o di mezzi di pagamento non appropriati rispetto alla prassi h) il comportamento tenuto dai clienti, avuto riguardo tra l altro alla reticenza nel fornire informazioni complete circa l identità personale, la sede legale o amministrativa, l identità degli esponenti aziendali, dei partecipanti al capitale o di altri soggetti interessati, la questione per la quale si richiede l intervento dell intermediario e le finalità perseguite ovvero l indicazione di dati palesemente falsi 23

24 COMUNICAZIONI UIF DEL Operatività connessa con le frodi fiscali internazionali e con le frodi nelle fatturazioni Schema di anomalia relativo al rischio di frode all Iva intracomunitaria I destinatari devono prestare particolare attenzione all operatività inusuale che caratterizza settori quali: pulizia e manutenzione, pubblicità, settore dei materiali ferrosi, commercio autoveicoli e beni ad alto contenuto tecnologico, ecc Il contenuto degli schemi si applica, per quanto compatibile, all attività dei professionisti 24

25 Esempi Operazioni proposte o prospettate a condizioni palesemente diverse da quelle di mercato (cessione di ramo d azienda, conferimenti, ecc) Operazioni incongrue (ad es. cliente che intende acquistare una partecipazione in società italiana per il tramite di una società off shore, ovvero una società di modeste dimensioni che intende acquistare una finanziaria) Cliente che fraziona in svariati pagamenti e a soggetti diversi Interposizione di società o soggetti persone fisiche che non ne hanno le capacità (prestanome, parenti, ecc) Flussi finanziari in contropartita con soggetti con sede in paesi black list Operazioni contabili aventi come scopo o effetto quello di occultare disponibilità finanziarie (fatture false, costi fittizi, ecc) Operazioni di natura finanziaria con caratteri e per importi incoerenti rispetto al profilo economico/patrimoniale e all attività esercitata (ad es. operazioni su conti intestati a familiari, amanti, segretarie, appropriazione indebita per prelevamenti con carte di credito, ecc) Richiesta di finanziamenti effettuata sulla base di atti o certificati di dubbia autenticità 25

26 Aree critiche Area delle fatture di acquisto (fatture false etc) Area delle fatture di vendita (fatture false etc) Area delle modalità di pagamento Area dei finanziamenti dei soci Area dei pagamenti di terzi soggetti estranei al cliente Area delle modalità di copertura delle perdite 26

27 La tutela della riservatezza I soggetti obbligati alla segnalazione adottano adeguate misure per assicurare la massima riservatezza dell identità delle persone che effettuano la segnalazione. Gli atti e i documenti in cui sono indicate le generalità di tali persone sono custoditi sotto la diretta responsabilità del titolare del legale rappresentante o del loro delegato In caso di denuncia o di rapporto ai sensi degli artt. 331 e 347 del codice di procedura penale, l identità delle persone fisiche e dei soggetti comunque destinatari degli obblighi antiriciclaggio che hanno effettuato le segnalazioni, anche qualora sia conosciuta, non è menzionata L identità delle persone fisiche e dei soggetti comunque destinatari degli obblighi antiriciclaggio può essere rivelata solo quando l autorità giudiziaria, con decreto motivato, lo ritenga indispensabile ai fini dell accertamento dei reati per i quali si procede 27

28 Le principali segnalazioni Compravendite immobiliari con profili irregolari coinvolgimento di società situate in paesi a fiscalità privilegiata; dubbi sull origine dei fondi utilizzati; regolamento in contanti Vicende societarie costituzione di società in paradisi fiscali o cessioni di partecipazioni a società situate in paradisi fiscali ; trasferimento della società all estero e/o nomina di amministratori esteri; modifica dell assetto societario con il coinvolgimento di soggetti su cui emergono notizie non positive; costituzione e scioglimento di società in tempi ravvicinati; sottoscrizione aumento di capitale regolata in contanti; vendita quote societarie a prezzi ritenuti non coerenti con l effettivo valore della società Profilo soggettivo del cliente prestazioni professionali richieste da clienti palesemente sprovvisti della normale competenza e conoscenza o provenienti da zone geografiche diverse; prestazioni che coinvolgono società fiduciarie che non consentono l identificazione e adeguata verifica del titolare effettivo dell operazione; clienti indagati Irregolarità contabili/fiscali irregolarità nella documentazione (documenti sospetti di falsità); ingiustificate alterazioni dei libri contabili o delle dichiarazioni dei redditi; palesi e rilevanti incongruenze tra i dati di bilancio e la documentazione contabile; regolamento per contanti di transazioni commerciali o di emolumenti; movimentazione di contante senza alcun riferimento ad operazioni economiche (ad es. prelievi in conto utili, versamenti sul conto corrente societario); rifiuto o reticenza nel produrre idonea documentazione in sede di revisione contabile; flussi verso società estere (spesso con sede in paradisi fiscali ) con documentazione a latere non idonea; mancato versamento IVA o altre imposte 28

29 Le segnalazioni non dovute: Commissione Antiriciclaggio Violazioni sull uso del contante SOS inviate per segnalare le violazioni dell art. 49 del D. Lgs. 231/2007 (limitazioni all uso del contante e dei titoli al portatore), in assenza di motivi di sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo (art. 41 del D. Lgs. 231/2007) Soggetti esclusi dall obbligo di segnalazione Gli intermediari finanziari nei confronti di altri intermediari autorizzati, i curatori fallimentari o comunque in relazione ad attività svolte su incarico dell A.G. quali ad esempio i CTU (Chiarimento UIC del 21/6/2006 relativamente al Provvedimento UIC del 24/2/2006); i componenti degli organi di controllo (art. 12 c. 3 bis D. Lgs. 231/2007) non incaricati del controllo legale dei conti di cui al D. Lgs. 39/2010 (Circ. n. 16/2010 CNDCEC) - questi ultimi sono destinatari degli obblighi in quanto revisori; i componenti degli organi di controllo dei soggetti destinatari della disciplina devono comunicare violazioni dell art. 41 al titolare dell attività o al legale rappresentante e non direttamente alla UIF (art. 52 D. Lgs. 231/07) a meno che non siano incaricati del controllo legale dei conti. Generiche irregolarità Inviate da professionisti per segnalare generiche irregolarità (esempio ricorrente: in seguito a mancati incassi o pagamenti) non riconducibili a ipotesi di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo archiviazione 29

30 SOS e reati fiscali Commissione Antiriciclaggio Risposta del CNDC del e : Art. 2, co. 1, lett. c DLgs n. 231/2007 costituiscono azioni ai fini antiriciclaggio : «l utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un attività criminosa o da una partecipazione a tale attività» Riferita a qualsiasi condotta integrativa di reato (delitti o contravvenzione), nel caso dei delitti penali-tributari non viene richiesto l elemento soggettivo (intenzione specifica) ma solo il mancato versamento ad una specifica data di riferimento Obbligo del professionista di eseguire la SOS Commissione di Studio del CNDC sostiene che la provenienza doveva riferirsi a somme reintrodotte nel patrimonio dell impresa (falsa fattura) e non con il risparmio di imposta (senza apporto di denaro fresco) 30

31 Grazie per l attenzione ININ 31 Thomas Kraicsovits Giovanni Amendola Commissione Antiriciclaggio

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