MILANO - VENERDÌ, 26 GIUGNO Sommario. Decreto direttore generale 11 giugno n. 5796

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MILANO - VENERDÌ, 26 GIUGNO 2009. Sommario. Decreto direttore generale 11 giugno 2009 - n. 5796"

Transcript

1 RPUBBLICA ITALIAA BOLLTTIO UFFICIAL MILAO - VRDÌ, 26 GIUGO º SUPPLMTO STRAORDIARIO Sommario Anno XXXIX Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/996 - Filiale di Varese D) ATTI DIRIGZIALI GIUTA RGIOAL D.G. Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Decreto direttore generale giugno n [5.3.4] Aggiornamento della procedura di calcolo per la certificazione energetica degli edifici AMBIT TRRITORIO / Ambiente / Tutela dell inquinamento

2 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia D) ATTI DIRIGZIALI GIUTA RGIOAL D.G. Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile [BUR200803] [5.3.4] D.d.g. giugno n Aggiornamento della procedura di calcolo per la certificazione energetica degli edifici IL DIRTTOR GRAL Premesso: che con d.g.r. 508 del 26 giugno 2007 sono state approvate le «Disposizioni inerenti all efficienza energetica in edilizia», con inclusa la disciplina per certificare il fabbisogno energetico degli edifici; che tali disposizioni sono state aggiornate con d.g.r del 3 ottobre 2007, dando atto che la procedura di calcolo, descritta nell allegato della d.g.r. 508/2007, sarebbe stata aggiornata con decreto del dirigente competente poiché riguardava prescrizioni tecniche che non attenevano alla competenza della Giunta; che con decreto dirigenziale n del 3 dicembre 2007 si è provveduto ad aggiornare il suddetto «allegato», relativo alla procedura di calcolo; che con d.g.r del 22 dicembre 2008 si è provveduto ad aggiornare le disposizioni per l efficienza energetica in edilizia, senza intervenire sull allegato, il cui testo restava conforme alla versione approvata con il decreto 5833/2007, sopra citato; che le Disposizioni approvate con le suddette deliberazioni confermano sempre l attribuzione all Organismo Regionale di Accreditamento, identificato prima nella società a partecipazione maggioritaria regionale «Punti nergia s.c.a.r.l.» ed ora in C- STC S.p.A., numerose funzioni, con incluso l «aggiornamento della procedura di calcolo per determinare i requisiti di prestazione energetica degli edifici e della modulistica da utilizzare nell ambito delle procedure per la certificazione»; Rilevato: che l Organismo Regionale di Accreditamento ritiene necessario apportare ulteriori modifiche alla procedura e che, a tal fine, ha predisposto l allegato documento; che la d.g.r del 22 dicembre 2008, prevede che il nuovo modello di attestato di certificazione energetica, indicato nell allegato C delle «Disposizioni» allegate alla medesima deliberazione, debba essere utilizzato a partire dalla data di entrata in vigore della nuova procedura di calcolo; Dato atto che la procedura proposta prevede che: il certificatore verifichi, attraverso uno o più sopralluoghi, la congruenza fra i dati mutuati dalla documentazione fornita dal Direttore dei lavori e lo stato di fatto dell edificio, conservando per cinque anni la documentazione acquisita ed utilizzata per il calcolo degli indici di prestazione energetica; l analisi delle prestazioni energetiche venga condotta per subalterni, in modo da disporre di dati disaggregati per ogni unità immobiliare, anche in presenza di attestati di certificazione energetica riferiti a più subalterni; Considerato che le modifiche procedurali di cui sopra facilitano la realizzazione di eventuali controlli sugli attestati di certificazione, nonché l aggiornamento del singolo attestato, nel caso in cui vengano modificate le prestazioni energetiche di una singola unità immobiliare; Considerata altresì l opportunità di rendere nota la nuova procedura di calcolo con un discreto anticipo rispetto alla sua entrata in vigore, in modo da dar tempo a tutti i soggetti potenzialmente interessati di approfondire le nuove modalità di calcolo e di segnalare eventuali criticità; Ritenuto che il rinvio dell entrata in vigore al 7 settembre 2009 sia congruo con l opportunità di cui sopra; Vista la l.r. 20/2008 e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII legislatura; DCRTA. di aggiornare la procedura di calcolo per predisporre l attestato di certificazione energetica di cui in premessa, approvando il documento allegato al presente provvedimento in sostituzione dell allegato del decreto n del 3 dicembre 2007; Y 2 4º Suppl. Straordinario al n giugno di dare atto che la nuova procedura di calcolo, allegata al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale, entrerà in vigore lunedì 7 settembre 2009; 3. di dare atto che, contestualmente all entrata in vigore della suddetta procedura di calcolo, entrerà in vigore anche il nuovo modello di attestato di certificazione energetica, indicato come allegato C nelle «Disposizioni» di cui alla d.g.r. 8745/2008; 4. di disporre il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il direttore generale: Raffaele Tiscar

3 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 SOMMARIO. FIALITÀ.2 COMPITI DL SOGGTTO CRTIFICATOR.3 GRALITÀ.4 DFIIZIOI.5 RIFRIMTI ORMATIVI.6 FABBISOGO DI RGIA TRMICA DLL IVOLUCRO.6. Le zone termiche Fabbisogno annuale di energia termica dell edificio Fabbisogno di energia termica della zona.6.3. Fabbisogno di energia termica sensibile per il riscaldamento o la climatizzazione invernale Fabbisogno di energia termica latente per la climatizzazione invernale Fabbisogno di energia termica sensibile per il raffrescamento o la climatizzazione estiva Fabbisogno di energia termica latente per la climatizzazione estiva nergia scambiata per trasmissione e ventilazione Apporti mensili di calore gratuiti nergia scambiata per trasmissione Valori medi mensili della temperatura media giornaliera dell aria esterna Coefficiente di scambio termico per trasmissione Trasmittanze termica di componenti particolari nergia scambiata per ventilazione, aerazione e infiltrazione Coefficiente di scambio termico di riferimento e di scambio termico corretto per ventilazione, aerazione e infiltrazione Portata di ventilazione media giornaliera Fattore di correzione b v,k Apporti di calore dovuti ad apparecchiature elettriche e persone Apporti solari attraverso le strutture trasparenti esterne Calcolo della trasmittanza di energia solare totale, diretta e diffusa, in presenza di sistemi schermanti Trasmittanza, riflettanza e assorbanza solari delle schermature.6.3. Apporti solari mensili attraverso le strutture opache esterne Spazi soleggiati Fattore di utilizzazione degli apporti gratuiti per il riscaldamento o la climatizzazione invernale Fattore di utilizzazione delle perdite per il raffrescamento o la climatizzazione estiva ntalpia del vapore d acqua prodotto e immesso nella zona.7 FABBISOGO AUAL DI RGIA PRIMARIA DLL DIFICIO.7. Fabbisogno annuale di energia primaria.7.2 Ripartizione del fabbisogno di energia primaria tra le diverse funzioni.7.2. Generazione termica separata per i diversi servizi nergia elettrica autoprodotta ed esportata Schematizzazione del generico sottosistema impiantistico Perdite recuperabili e fabbisogno termico netto Ripartizione delle potenze termiche/elettriche ed assorbimenti elettrici da considerare nel calcolo fficienza energetica dell edificio e dell impianto termico.7.6. fficienza globale media annuale dell edificio fficienza globale media annuale per il riscaldamento o la climatizzazione invernale fficienza globale media annuale per il raffrescamento o climatizzazione estiva fficienza globale media annuale per la produzione di acqua calda ad uso sanitario fficienza globale media annuale per l illuminazione fficienza di produzione media annuale per il riscaldamento o la climatizzazione invernale fficienza di produzione media annuale per il servizio raffrescamento o climatizzazione estiva fficienza di produzione media annuale per il servizio acqua calda sanitaria fficienza di produzione media annuale per l autoproduzione di energia elettrica.8 PRODUZIO ACS: RGIA TRMICA RICHISTA AL SISTMA DI GRAZIO D RGIA LTTRICA ASSORBITA DAGLI AUSILIARI, RGIA COMPLSSIVAMT RICHISTA I GRAZIO SPARATA.8. Fabbisogno termico annuale per la produzione di acqua calda sanitaria Fabbisogno termico mensile per la produzione di acqua calda sanitaria Fabbisogno termico di energia primaria per la produzione di acqua calda ad usi sanitari.8.3. Bilancio energetico del sottosistema di erogazione Bilancio energetico del sottosistema di distribuzione

4 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Determinazione della temperatura media dell ambiente in cui sono installate le tubazioni Bilancio energetico del sottosistema di accumulo, non integrato con il generatore Bilancio energetico del sottosistema di generazione nergia richiesta dal servizio acqua calda sanitaria Perdite termiche recuperate dal sistema di produzione acqua calda sanitaria.9 RISCALDAMTO IVRAL: RGIA TRMICA RICHISTA AL SISTMA DI GRAZIO RGIA LTTRICA ASSORBITA DAGLI AUSILIARI.9. nergia termica richiesta al servizio di riscaldamento o climatizzazione invernale.9.2 Bilancio energetico del generico sottosistema di emissione - impianto di riscaldamento.9.2. mettitori alimentati elettricamente.9.3 Bilancio energetico del generico sottosistema di distribuzione - impianto di riscaldamento.9.4 Bilancio energetico generico del sottosistema di accumulo - impianto di riscaldamento.9.5 Sistema impiantistico dedicato alla ventilazione meccanica.9.5. nergia termica richiesta al sottosistema di ventilazione nergia termica richiesta al sottosistema di distribuzione aria nergia termica richiesta al sottosistema di trattamento aria nergia termica richiesta al sottosistema di distribuzione del fluido termovettore.9.6 nergia termica richiesta al sottosistema di generazione.9.6. Generazione termica integrata Generazione termica separata Suddivisione della richiesta termica tra più generatori.9.7 nergia elettrica richiesta dagli ausiliari.9.8 Bilancio energetico per generatori di calore.9.8. Generatori tradizionali Generatori multistadio o modulanti Generatori a condensazione Generatori a condensazione multistadio o modulanti Generatori a combustione di biomassa Generatori ad aria calda.9.9 Bilancio energetico per sistemi di cogenerazione.9.0 Bilancio energetico per sistemi di teleriscaldamento.9. Bilancio energetico per pompe di calore elettriche e ad assorbimento.9.2 nergia richiesta dai sottosistemi di generazione di energia termica.0 COTRIBUTI DOVUTI ALL FOTI RGTICH RIOVABILI.0. Solare termico ad integrazione del riscaldamento ambienti e/o produzione di ACS.0.. nergia prodotta dall impianto solare termico.0..2 Contributo energetico dovuto agli impianti solari termici.0..3 Determinazione del coefficiente X Calcolo del coefficiente di perdita di energia del circuito del collettore Calcolo del coefficiente di correzione della capacità di accumulo Determinazione della temperatura di riferimento θ ST,r.0..4 Determinazione del coefficiente Y.0..5 Consumo di energia elettrica dei componenti ausiliari di un impianto solare termico.0..6 Perdite dell accumulo.0..7 Perdite di distribuzione tra l impianto di riscaldamento ad energia solare ed il riscaldatore ausiliario.0..8 Solare fotovoltaico. FABBISOGO DI RGIA LTTRICA PR ILLUMIAZIO.. Introduzione... Fabbisogno annuale di energia elettrica per illuminazione artificiale di una zona termica...2 Calcolo del fattore FD,C...2. Calcolo del fattore di disponibilità di luce naturale, F D,S Calcolo del fattore FD,C Calcolo del fattore di ridistribuzione mensile c D,S...3 Calcolo del fattore di occupazione Fo.2 MISSIOI DI GAS AD FFTTO SRRA ALLGATO APPDIC A APPDIC B APPDIC C APPDIC D

5 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 PRSTAZIO RGTICA DL SISTMA DIFICIO-IMPIATO Procedura di calcolo. FIALITÀ Il presente documento definisce le modalità di calcolo atte a determinare la prestazione energetica del sistema edificioimpianto al fine di effettuare le verifiche previste dalla Delibera della Giunta Regionale 8/508 e s.m.i. e il calcolo degli indici di prestazione energetica riportati nell attestato di certificazione energetica..2 COMPITI DL SOGGTTO CRTIFICATOR In presenza dell asseverazione del Direttore Lavori circa la conformità delle opere realizzate rispetto al progetto e alle sue varianti, compreso quanto dichiarato nella relazione tecnica di cui alla Legge 0/9 art. 28 e i suoi aggiornamenti, il Soggetto certificatore, al fine di compilare l attestato di certificazione energetica, può utilizzare i dati contenuti in tali documenti. È fatto obbligo al Soggetto certificatore verificare, attraverso uno o più sopralluoghi, la congruenza tra i dati mutuati dalla documentazione di cui sopra e lo stato di fatto dell edificio. A tale scopo non sono richieste al Soggetto certificatore verifiche di tipo invasivo. È dunque posta in carico al Soggetto certificatore la responsabilità di produrre un attestato di certificazione energetica corrispondente allo stato di fatto dell edificio oggetto di certificazione. Al fine di favorire l integrazione tra catasto energetico CD e catasto fabbricati e verificare la congruità dei dati in essi depositati, è fatto obbligo per il Soggetto certificatore specificare, in fase di registrazione dell attestato di certificazione energetica, l effettiva destinazione d uso dell edificio in funzione di quanto indicato all art.3 del Decreto del Presidente della Repubblica 42/93 e la rispettiva categoria catastale. ell Allegato si riporta la tabella delle corrispondenze tra categoria catastale e destinazione d uso. Il Soggetto certificatore è tenuto a conservare, per i 5 anni successivi la registrazione dell attestato nel catasto energetico, tutta la documentazione acquisita ed utilizzata al fine del calcolo degli indici di prestazione energetica. A solo titolo di esempio, si cita: copia del libretto di impianto o di centrale; copia della prova di combustione; copia del libretto di uso e manutenzione del generatore di calore; relazione tecnica di cui all art. 28, Legge n. 0 del 9 gennaio 99; planimetrie e visure catastali; documentazione progettuale; documentazione fotografica. Il Soggetto certificatore è tenuto inoltre a conservare copia dell attestato di certificazione energetica, debitamente timbrato per accettazione dal Comune..3 GRALITÀ Il calcolo delle prestazioni energetiche dell edificio deve essere eseguito per singolo subalterno, fatta salva la possibilità, di cui al punto 0.2 della Delibera della Giunta Regionale 8/8745, di redigere un attestato di certificazione energetica riferito anche a più unità immobiliari facenti parte di un medesimo edificio. Ai soli fini dell applicazione della presente procedura di calcolo, si considerano riscaldati o mantenuti a temperatura controllata anche: a) gli ambienti privi del sottosistema di emissione, qualora la somma dei loro volumi, riferiti all unità immobiliare, risulti inferiore del 0% rispetto al volume complessivo della medesima unità; b) gli ambienti privi del sottosistema di emissione se collegati in modo permanente ad ambienti riscaldati o mantenuti a temperatura controllata mediante sistemi progettati all uopo. Ai fini della presente procedura di calcolo si considera inoltre quanto segue: i fabbisogni energetici dell involucro sono riferiti al funzionamento continuo, cioè al mantenimento di una temperatura interna di ogni singola zona costante nelle 24 ore; si assumono pure costanti sulle 24 ore il livello di occupazione, gli apporti interni e i ricambi d aria. Riscaldamento per tutti gli edifici o parti di edificio, ad esclusione di quelli/quelle appartenenti alle categorie.6(),.6(2) ed.8, si assume una temperatura interna costante pari a 20 C; per gli edifici o parti di edificio di categoria.6() si assume una temperatura interna costante pari a 28 C; per gli edifici o parti di edificio di categoria.6(2) ed.8 si assume una temperatura interna costante pari a 8 C. Climatizzazione invernale si assumono le temperature interne definite per il solo riscaldamento;

6 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 per tutti gli edifici o parti di edificio ad esclusione di quelli/quelle appartenenti alla categoria.6(), si assume una umidità relativa dell aria interna costante e pari al 50%; per gli edifici o parti di edificio di categoria.6() si assume una umidità relativa dell aria interna costante pari al 90%. Raffrescamento per tutti gli edifici o parti di edificio, ad esclusione di quelli appartenenti alle categorie.6() ed.6(2), si assume una temperatura interna costante pari a 26 C; per gli edifici o parti di edificio di categoria.6() si assume una temperatura interna costante pari a 28 C; per gli edifici o parti di edificio di categoria.6(2) si assume una temperatura interna costante pari a 24 C. Climatizzazione estiva si assumono le temperature interne definite per il solo raffrescamento; per tutti gli edifici o parti di edificio ad esclusione di quelli/quelle appartenenti alla categoria.6(), si assume una umidità relativa dell aria interna costante e pari al 50%; per gli edifici o parti di edificio di categoria.6() si assume una umidità relativa dell aria interna costante pari al 90%. Il fabbisogno di energia termica dell involucro per il riscaldamento o la climatizzazione invernale, H, viene calcolato su base mensile considerando il periodo di calcolo indicato nel Prospetto I in funzione della zona climatica. Zona climatica Zona D Zone Zone F Periodo di calcolo novembre 30 aprile ottobre 30 aprile ottobre 30 aprile Prospetto I Periodo di calcolo in funzione della zona climatica Il fabbisogno di energia termica dell involucro per il raffrescamento o la climatizzazione estiva, C, i cui limiti sono definiti dal valore positivo del fabbisogno, viene calcolato su base mensile. Il calcolo si effettua per tutti i mesi dell anno, in particolare per le zone termiche interne di edifici commerciali nelle quali si può avere un carico termico per raffrescamento anche nel periodo invernale. Il fabbisogno di energia primaria per i vari servizi presenti nell edificio (riscaldamento ovvero climatizzazione invernale, raffrescamento ovvero climatizzazione estiva, produzione di acqua calda sanitaria, autoproduzione di energia elettrica, illuminazione artificiale) viene calcolato su base mensile, salvo nei casi ove diversamente specificato..4 DFIIZIOI Ai fini dell applicazione della procedura di calcolo di seguito descritta occorre fare riferimento alle definizioni riportate nella Delibera della Giunta Regionale 8/508 e s.m.i.. Si riportano di seguito ulteriori definizioni ai soli fini dell applicazione della presente procedura di calcolo. dificio di nuova costruzione: anche in deroga alla definizione di cui al punto 2 lettera r) della Delibera della Giunta Regionale 8/8745 si definisce edificio di nuova costruzione un edificio per il quale la richiesta di permesso di costruire o denuncia di inizio attività per interventi di nuova costruzione e/o demolizione e ricostruzione in ristrutturazione sia stata presentata successivamente all entrata in vigore della Delibera della Giunta Regionale 8/508 del 20 luglio dificio esistente: edificio per il quale la richiesta di permesso di costruire o denuncia di inizio attività sia stata presentata precedentemente all entrata in vigore della Delibera della Giunta Regionale 8/508 del 20 luglio Impianto termico dell edificio: anche in deroga alla definizione di cui al punto 2 lettera ee) della Delibera della Giunta Regionale 8/8745 si definisce impianto termico dell edificio l insieme dei sistemi impiantistici predisposti al soddisfacimento dei servizi di riscaldamento ovvero di climatizzazione invernale, di raffrescamento ovvero di climatizzazione estiva, di produzione di acqua calda sanitaria, di eventuale autoproduzione combinata di energia elettrica insieme con energia termica per il riscaldamento e/o raffrescamento (ovvero climatizzazione invernale e/o estiva) dell edificio, ventilazione meccanica con trattamento dell aria. Sistema di generazione: sistema preposto alla conversione in energia termica di altre forme di energia (chimica del combustibile, elettrica, ecc.), nella quota richiesta dal o dai diversi sistemi impiantistici ad esso connessi. Può essere costituito da uno o più generatori termici, anche di diversa tipologia e impieganti vettori energetici diversi, operanti in modo differenziato a secondo delle logiche di gestione adottate. Sistema impiantistico: insieme dei sottosistemi impiantistici predisposti al soddisfacimento di uno dei seguenti servizi: riscaldamento ovvero climatizzazione invernale, raffrescamento ovvero climatizzazione estiva, produzione di acqua calda sanitaria, eventuale autoproduzione combinata di energia elettrica insieme con energia termica per il riscaldamento e/o raffrescamento (ovvero climatizzazione invernale e/o estiva) dell edificio, ventilazione meccanica con trattamento dell aria, facenti capo ad un unico sistema di generazione di energia termica, anche se funzionalmente o materialmente suddiviso in più parti.

7 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Spazi soleggiati: ambienti non riscaldati adiacenti ad ambienti a temperatura controllata o climatizzati, quali verande o logge chiuse con elementi vetrati o serre addossate, in cui è presente una parete divisoria (l involucro) tra il volume interno all edificio e quello soleggiato ad esso esterno. Zona termica: parte dell edificio, cioè insieme di ambienti a temperatura controllata o climatizzati, per la quale si abbia sufficiente uniformità spaziale nella temperatura dell aria (ed eventualmente nell umidità) e per la quale, coerentemente con quanto indicato al.3, si abbia un unico e comune valore prefissato della grandezza controllata (temperatura e, eventualmente, umidità di set-point), si abbia la stessa tipologia di occupazione e destinazione d uso, e che, per ogni servizio, sia servita da un unica tipologia di sistema impiantistico, ovvero da più tipologie tra loro complementari, purché facenti parte dello stesso impianto termico..5 RIFRIMTI ORMATIVI Le norme di seguito elencate costituiscono i riferimenti principali sui quali si basa la procedura di calcolo ivi descritta. UI ISO 3790 UI/TS 300- UI/TS pr UI/TS UI 536 UI ISO 6946 UI 745 UI 7357 UI 8477/ UI ISO UI ISO UI UI 0339 UI 0349 UI 035 UI 0355 UI ISO 4683 UI ISO 3370 UI ISO 3788 UI 3789 UI 593 UI Prestazione termica degli edifici Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento. Prestazione energetica degli edifici Determinazione del fabbisogno di energia termica dell edificio per la climatizzazione estiva ed invernale. Prestazione energetica degli edifici Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria. Prestazione energetica degli edifici Utilizzo di energie rinnovabili e altri metodi di generazione per riscaldamento di ambienti e preparazione di acqua calda sanitaria. Impianti di riscaldamento degli edifici Metodo per il calcolo dei requisiti energetici e dei rendimenti dell impianto. Componenti ed elementi per l edilizia Resistenza termica e trasmittanza termica Metodo di calcolo. Muratura e prodotti per muratura Metodi per valutare la resistenza termica di progetto. Calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento di edifici. nergia solare Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia Valutazione dell energia raggiante ricevuta. Prestazione termica di finestre, porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Metodo semplificato. Prestazione termica di finestre, porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Metodo numerico per i telai. Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate Calcolo della trasmittanza solare luminosa Metodo semplificato. Impianti aeraulici a fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti - Regole per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine e la fornitura. Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici. Materiali da costruzione - Conduttività termica e permeabilità al vapore. Murature e solai - Valori della resistenza termica e metodo di calcolo. Ponti termici in edilizia Coefficienti di trasmissione termica lineica Metodi semplificati e valori di riferimento. Prestazione termica degli edifici - Trasferimento di calore attraverso il terreno Metodi di calcolo. Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia - Temperatura superficiale interna per evitare l'umidità superficiale critica e condensazione interstiziale - Metodo di calcolo. Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita di calore per trasmissione - Metodo di calcolo. Prestazione energetica degli edifici Requisiti energetici per illuminazione. Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte : Posti di lavoro in interni.

8 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno FABBISOGO DI RGIA TRMICA DLL IVOLUCRO.6. Le zone termiche Ai fini della determinazione del fabbisogno annuale di energia termica di un edificio, quest ultimo viene suddiviso in zone termiche omogenee. Il fabbisogno annuale di energia termica di un edificio viene quindi determinato sommando il fabbisogno energetico delle sue zone termiche..6.2 Fabbisogno annuale di energia termica dell edificio Il fabbisogno annuale nominale di energia termica di un edificio viene determinato sommando il fabbisogno energetico delle singole zone termiche calcolato su base mensile, separatamente per il riscaldamento o climatizzazione invernale e per il raffrescamento o climatizzazione estiva, e viene calcolato due volte: una prima volta nell ipotesi di ventilazione naturale o sola aerazione, per mettere in evidenza le caratteristiche termiche dell involucro edilizio (valore di riferimento BH,yr e BC,yr ); una seconda volta considerando l effettivo modo di ventilare l edificio, per mettere in evidenza l eventuale miglioramento di efficienza dovuto alla presenza di ventilazione meccanica e per calcolare correttamente l energia richiesta al sistema di generazione, (valore corretto BH,adj,yr e BC,adj,yr ). Si ha, quindi: BH,yr BH,adj, yr H m H m BH,m BH,adj,m H Z m i H,i,m H Z m i H,adj, i,m () BH,yr BH,adj,yr BH,m BH,adj,m H,i,m H,adj,i,m BC,yr BC,adj,yr BC,m BC,adj,m C,i,m C,adj,i,m BC,yr BC,adj,yr C m C m BC,m BC,adj,m C Z m i C,i,m C Z m i C,adj,i,m è il fabbisogno annuale di energia termica di riferimento per il riscaldamento o la climatizzazione invernale dell edificio, [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia termica corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale dell edificio, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica di riferimento per il riscaldamento o la climatizzazione invernale dell edificio nel mese m-esimo, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale dell edificio nel mese m-esimo, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica di riferimento per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima nel mese m-esimo, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima nel mese m-esimo [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia termica di riferimento per il raffrescamento o la climatizzazione estiva dell edificio, [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia termica corretto per il raffrescamento o la climatizzazione estiva dell edificio, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica di riferimento per il raffrescamento o la climatizzazione estiva dell edificio nel mese m-esimo, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica corretto per il raffrescamento o la climatizzazione estiva dell edificio nel mese m-esimo, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica di riferimento per il raffrescamento o la climatizzazione estiva della zona termica i-esima nel mese m-esimo, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica corretto per il raffrescamento o la climatizzazione estiva della zona termica i-esima nel mese m-esimo, [kwh]; (2)

9 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 m i H C Z è il mese considerato; è la zona termica considerata; è il numero di mesi della stagione di riscaldamento (climatizzazione invernale); è il numero di mesi della stagione di raffrescamento (climatizzazione estiva); è il numero delle zone termiche in cui è stato suddiviso l edificio..6.3 Fabbisogno di energia termica della zona Il fabbisogno di energia termica dell involucro edilizio, nel caso più generale di climatizzazione, viene quindi calcolato come somma del fabbisogno di energia termica sensibile e del fabbisogno di energia termica latente, sia nella condizione di riferimento ( H e C ) che in quella corretta ( H,adj e C,adj ), cioè: H H,adj H,s + H,s,adj H,l + H,l (3) H H,adj H,s H,s,adj H,l C C,adj C,s C,s,adj C,l C C,adj C,s + C,s,adj C,l + è il fabbisogno di energia termica totale (sensibile + latente) di riferimento per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica totale (sensibile + latente) corretta per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica sensibile di riferimento per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica sensibile corretta per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica latente per la climatizzazione invernale della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica totale (sensibile + latente) di riferimento per il raffrescamento o la climatizzazione estiva della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica totale (sensibile + latente) corretta per il raffrescamento o la climatizzazione estiva della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica sensibile di riferimento per il raffrescamento o la climatizzazione estiva della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica sensibile corretta per il raffrescamento o la climatizzazione estiva della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica latente per la climatizzazione estiva della zona considerata, [kwh] Fabbisogno di energia termica sensibile per il riscaldamento o la climatizzazione invernale Per ciascuna zona il fabbisogno convenzionale di energia termica sensibile per il riscaldamento o la climatizzazione invernale viene determinato, sia nella condizione di riferimento ( H,s ) che in quella corretta ( H,s,adj ), come segue: con le condizioni: H,s H,s,adj H,s H,s,adj se se max max H,s H,s,adj C,l [ 0; -η ] < L,H,net G,H [ 0; -η ] < L,H,net,adj si si pone pone è il fabbisogno di energia termica sensibile di riferimento per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica sensibile corretta per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona considerata, [kwh]; G,H G,H,adj H,s H,s,adj 0 G,H 0 (4) (5) (6)

10 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 L,H,net L,H,net,adj η G,H η G,H,adj G,H con: L,H,net L,H,net,adj L,H L,H,adj S,O S,S è la quantità di energia di riferimento scambiata per trasmissione e per ventilazione tra l ambiente a temperatura controllata o climatizzato e l ambiente circostante al netto dei contributi della radiazione solare trasferita all interno per assorbimento sui componenti opachi e da eventuali spazi soleggiati addossati all involucro, [kwh]; è la quantità di energia corretta scambiata per trasmissione e per ventilazione tra l ambiente a temperatura controllata o climatizzato e l ambiente circostante al netto dei contributi della radiazione solare trasferita all interno per assorbimento sui componenti opachi e da eventuali spazi soleggiati addossati all involucro, [kwh]; è il fattore di utilizzazione di riferimento degli apporti energetici gratuiti; è il fattore di utilizzazione corretto degli apporti energetici gratuiti; è la quantità di energia gratuita dovuta alle sorgenti interne ed alla radiazione solare entrata attraverso i componenti trasparenti, [kwh]; L,H,net L,H,net,adj L,H - L,H,adj S,O - - S,O è la quantità di energia di riferimento scambiata per trasmissione e per ventilazione tra l ambiente a temperatura controllata o climatizzato e l ambiente circostante al netto dei contributi della radiazione solare trasferita all interno per assorbimento sui componenti opachi e da eventuali spazi soleggiati addossati all involucro, [kwh]; è la quantità di energia corretta scambiata per trasmissione e per ventilazione tra l ambiente a temperatura controllata o climatizzato e l ambiente circostante al netto dei contributi della radiazione solare trasferita all interno per assorbimento sui componenti opachi e da eventuali spazi soleggiati addossati all involucro, [kwh]; è la quantità di energia di riferimento scambiata per trasmissione e per ventilazione tra l ambiente a temperatura controllata o climatizzato e l ambiente circostante, [kwh]; è la quantità di energia corretta scambiata per trasmissione e per ventilazione tra l ambiente a temperatura controllata o climatizzato e l ambiente circostante, [kwh]; è la quantità di energia solare assorbita dai componenti opachi e trasferita all ambiente a temperatura controllata o climatizzato, [kwh]; è la quantità di energia solare trasferita all ambiente servito dall impianto termico dovuta ad eventuali spazi soleggiati a temperatura non controllata addossati all involucro attraverso la/le parete/i opaca/opache di separazione, [kwh] Fabbisogno di energia termica latente per la climatizzazione invernale Per ciascuna zona il fabbisogno convenzionale di energia termica latente per la climatizzazione invernale (dovuto cioè al controllo dell umidità dell aria della zona) viene determinato come segue: H,l Wv,S,H Wv,V,H H, l S,S - S,S [ ] min0; + Wv,S,H è il fabbisogno di energia termica latente per la climatizzazione invernale della zona considerata, [kwh]; è l entalpia del vapore di acqua prodotto all interno della zona da persone e processi e sorgenti varie (cottura, lavaggi, ecc.), [kwh]; è l entalpia della quantità netta di vapore di acqua introdotta nella zona dagli scambi d aria con l ambiente circostante per infiltrazione, aerazione e/o ventilazione, [kwh] Fabbisogno di energia termica sensibile per il raffrescamento o la climatizzazione estiva Per ciascuna zona, il fabbisogno convenzionale di energia termica per il raffrescamento o la climatizzazione estiva viene determinato, sia nella condizione di riferimento ( C,s ) che in quella corretta ( C,s,adj ), come segue: con la condizione: C,s C,s,adj se se max0; Wv,V,H [ -η ] max0; C,s < C,s,adj G,C [ -η ] < G,C si si L,C L,C,adj pone pone L,C,net C,s L,C,net,adj 0 C,s,adj 0 (7) (8) (9) (0)

11 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 C,s C,s,adj G,C η L,C η L,C,adj L,C,net L,C,net,adj con: L,C L,C,adj S,O S,S è il fabbisogno di energia termica sensibile di riferimento per il raffrescamento o la climatizzazione estiva della zona considerata, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica sensibile corretto per il raffrescamento o la climatizzazione estiva della zona considerata, [kwh]; è la quantità di energia gratuita dovuta alle sorgenti interne ed alla radiazione solare, [kwh]; è il fattore di utilizzazione di riferimento delle dispersioni termiche; è il fattore di utilizzazione corretto delle dispersioni termiche; è la quantità di energia di riferimento scambiata per trasmissione e per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante al netto dei contributi della radiazione solare trasferita all interno per assorbimento sui componenti opachi e da eventuali spazi soleggiati addossati all involucro, [kwh]; è la quantità di energia corretta scambiata per trasmissione e per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante al netto dei contributi della radiazione solare trasferita all interno per assorbimento sui componenti opachi e da eventuali spazi soleggiati addossati all involucro, [kwh]; L,C,net L,C,net,adj L,C - L,C,adj S,O - - S,O è la quantità di energia di riferimento scambiata per trasmissione e per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [kwh]; è la quantità di energia corretta scambiata per trasmissione e per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [kwh]; è la quantità di energia solare assorbita dai componenti opachi e trasferita alla zona climatizzata o a temperatura controllata, [kwh]; è la quantità di energia solare trasferita alla zona servita dall impianto termico dovuta ad eventuali spazi soleggiati addossati all involucro attraverso la/le parete/i opaca/opache di separazione; tale contributo è da considerarsi solo quando tali spazi non siano dotati di meccanismi che assicurino la loro ventilazione (esterno su esterno) durante il periodo estivo, [kwh] Fabbisogno di energia termica latente per la climatizzazione estiva Per ciascuna zona il fabbisogno convenzionale di energia termica latente per la climatizzazione estiva (dovuta cioè al controllo dell umidità dell aria della zona) viene determinato come segue: C,l Wv,S,C Wv,V,C C, l S,S - S,S [ 0; ] max + Wv,S,C Wv,V,C è il fabbisogno di energia termica latente per la climatizzazione estiva della zona considerata, [kwh]; è l entalpia del vapore di acqua prodotto all interno della zona da persone, processi e sorgenti varie (cottura, lavaggi, ecc.), [kwh]; è l entalpia della quantità netta di vapore di acqua introdotta nella zona dagli scambi d aria con l ambiente circostante per infiltrazione, aerazione e/o ventilazione, [kwh] nergia scambiata per trasmissione e ventilazione La quantità di energia scambiata per trasmissione e per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, L, si calcola allo stesso modo sia per il riscaldamento che per il raffrescamento, ed è data, sia nella condizione di riferimento ( L ) che in quella corretta ( L,adj ), da: L L L,adj T + T V + V,adj è la quantità di energia di riferimento scambiata per trasmissione e per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [kwh]; () (2) (3)

12 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 L,adj T V V,adj è la quantità di energia corretta scambiata per trasmissione e per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [kwh]; è la quantità di energia dispersa per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [kwh]; è la quantità di energia di riferimento dispersa per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [kwh]; è la quantità di energia corretta trasferita per ventilazione, considerando anche la ventilazione meccanica, in particolare con pre-riscaldamento o pre-raffrescamento e/o recupero termico o entalpico, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante [kwh] Apporti mensili di calore gratuiti Gli apporti mensili di calore gratuiti, interni e solari, nella zona climatizzata o a temperatura controllata, devono essere calcolati mediante la seguente relazione: G I + SI + SI,S (4) G è la quantità di energia gratuita dovuta alle sorgenti interne ed alla radiazione solare, [kwh]; I SI SI,S è la quantità di energia gratuita dovuta ad apparecchiature elettriche e persone, [kwh]; è la quantità di energia gratuita dovuta alla radiazione solare entrante attraverso le superfici trasparenti rivolte direttamente verso l ambiente esterno, [kwh]; è la quantità di energia gratuita dovuta alla radiazione solare entrate attraverso le superfici trasparenti rivolte verso un ambiente addossato all involucro, [kwh] nergia scambiata per trasmissione La quantità di energia scambiata per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, T, è data da: T HT θ t + T,S (5) T è la quantità totale di energia trasferita per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [kwh]; H T θ t T,S con: θ i θ e e con: è il coefficiente di scambio termico per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [W/K]; è la differenza tra la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, θ i, e il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna, θ e, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]; è la quantità totale di energia trasferita per trasmissione attraverso uno spazio soleggiato adiacente alla zona climatizzata o a temperatura controllata considerato (si veda la (55)), [kwh]; θ θi θ e è la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, (si veda.3), [ C]; è il valore medio della temperatura media giornaliera esterna (si veda ), [ C]; è il numero dei giorni del mese considerato. 24 t 000 el caso in cui siano presenti serre solari poste a contatto con la zona termica considerata, nel calcolo di T deve essere considerata l energia scambiata per trasmissione attraverso la parete divisoria tra la zona termica considerata e la serra (si veda la (55)) Valori medi mensili della temperatura media giornaliera dell aria esterna I valori medi mensili delle temperature medie giornaliere dell aria esterna per i capoluoghi di Provincia, θ e r, sono riportati nel Prospetto II. Per la definizione della temperatura media giornaliera dell aria esterna nel Comune considerato, θ e, si applica una temperatura corretta che tiene conto della diversa localizzazione e altitudine del Comune considerato rispetto al capoluogo di Provincia, applicando il seguente criterio: (6) (7)

13 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 si identifica il capoluogo di Provincia di appartenenza del Comune considerato; si apporta una correzione al valore della temperatura del capoluogo di riferimento per tenere conto della differenza di altitudine tra questo e il Comune considerato, secondo la relazione: θ e θ e r z z r δ θ e θ r e - r ( z-z ) δ è il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna, [ C]; è il valore medio mensile della temperatura media giornaliera dell aria esterna nel capoluogo di riferimento (Prospetto II), [ C]; è l altitudine s.l.m. del Comune considerato, [m]; è l altitudine s.l.m. del capoluogo di riferimento (Prospetto II), [m]; è il gradiente verticale di temperatura, il cui valore è assunto pari a /78, [ C/m]. (8) Comune Alt. [m] Ott. [ C] ov. [ C] Dic. [ C] Gen. [ C] Feb. [ C] Bergamo 249 4,2 8,6 4,5 3, 4,9 8,9 3,3 7,0 2,3 23,7 23,2 9,9 Brescia 49 4,0 7,8 3,5,5 4,2 9,3 3,5 7,7 22,0 24,4 23,7 9,9 Como 20 3,7 8,4 4,4 2,9 5,0 8,8 2,7 6,7 2, 23,6 23, 9,6 Cremona 45 3,4 7,2 2,5 0,7 3,3 8,4 3,3 7,4 2,9 24,3 23,4 9,7 Lecco 24 4,3 9,2 5,3 3,9 5,7 9,6 3,3 6,0 20, 22,6 22, 9,2 Lodi 87 3,4 7,3 2,5 0,9 3,3 8,6 3,5 7,8 22,5 24,5 23,4 9,6 Mantova 9 4,0 8,0 2,9,0 3,3 8,4 3,3 7,4 22,0 24,3 23,6 20,0 Milano 22 4,0 7,9 3,,7 4,2 9,2 4,0 7,9 22,5 25, 24, 20,4 Monza e Brianza Mar. [ C] 22 4,0 7,9 3,,7 4,2 9,2 4,0 7,9 22,5 25, 24, 20,4 Pavia 77 3,3 7, 2,3 0,5 3,2 8,4 2,9 7, 2,3 23,5 22,7 9,3 Sondrio 307 2,4 6,6,7 0,5 3,3 8,2 2,6 6,0 20,0 22,3 2,4 8, Varese 382,2 5,3,9,2,9 6,0 0,4 4,0 7,7 20,5 9,6 6,4 Apr. [ C] Mag. [ C] Giu. [ C] Lug. [ C] Prospetto II Valori medi mensili della temperatura media giornaliera dell aria esterna, θ e r Coefficiente di scambio termico per trasmissione (Fonte: UI 0349:994) Per edifici esistenti, il coefficiente di scambio termico per trasmissione, H T, che tiene conto delle perdite o guadagni di calore attraverso le strutture che separano la zona termica considerata dall ambiente circostante, viene calcolato secondo l equazione (9). Le diverse condizioni di temperatura, a cui si può trovare l ambiente circostante, vengono valutate applicando il fattore correttivo F T. H T A k L,k U C,k F T,k Ago. [ C] Set. [ C] (9) H T A L,k U C,k F T,k k è il coefficiente di scambio termico per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [W/K]; è l area lorda della struttura k-esima, che separa la zona climatizzata o a temperatura controllata dall ambiente circostante, [m 2 ]; è la trasmittanza termica media, eventualmente corretta, della struttura k-esima, che separa la zona climatizzata o a temperatura controllata dall ambiente circostante, [W/m 2 K]; è il fattore correttivo da applicare a ciascuna struttura k-esima così da tener conto delle diverse condizioni di temperatura degli ambienti con cui essi sono a contatto (Prospetto III); è il numero delle strutture disperdenti.

14 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Ambiente circostante Ambienti con temperatura pari alla temperatura esterna,00 Ambiente non climatizzato con una parete esterna senza serramenti esterni e con almeno due pareti esterne con serramenti esterni e con almeno due pareti esterne (per esempio autorimesse) 0,40 0,50 0,60 - con tre pareti esterne (per esempio vani scala esterni) 0,80 Piano interrato o seminterrato - senza finestra o serramenti esterni 0,50 - con finestre o serramenti esterni 0,80 Sottotetto - aerato - tetto isolato 0,70 Terreno 0,45 Vespaio aerato 0,80 H T A L,k U k θ a Prospetto III Fattori correttivi da applicare a ciascun componente, k, così da tener conto delle diverse condizioni di temperatura degli ambienti adiacenti alla zona termica considerata (Fonte: UI TS 300-:2008) Per edifici di nuova costruzione, il coefficiente di scambio termico per trasmissione, H T, è dato dalla: θi θa HT AL,k Uk θ θ k è il coefficiente di scambio termico per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [W/K]; è l area lorda della struttura k-esima, che separa la zona climatizzata o a temperatura controllata dall ambiente circostante, [m 2 ]; è la trasmittanza termica media della struttura opaca k-esima, che separa la zona termica considerata dall ambiente circostante, [W/m 2 K]; è la temperatura media mensile dell ambiente circostante, calcolata secondo la metodologia descritta all Appendice A, [ C]; i e F T,k,00 (20) θ i θ e è la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, (si veda.3), [ C]; è il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna (si veda ), [ C]. Per edifici esistenti, lo scambio di energia attraverso i ponti termici può essere determinato forfetariamente incrementando il valore della trasmittanza termica media della struttura in cui sono presenti oppure con il calcolo analitico previsto per edifici di nuova costruzione. Le maggiorazioni forfetarie, di cui al Prospetto IV, si applicano alle dispersioni della parete opaca e tengono conto anche della presenza dei ponti termici relativi ad eventuali serramenti. La trasmittanza termica media corretta di ciascuna struttura opaca rivolta verso l ambiente circostante, da utilizzare nell equazione (9), si determina mediante la seguente relazione: U C,k U k F PT U + ( ) C, k Uk FPT è la trasmittanza termica media, eventualmente corretta, della struttura k-esima, che separa la zona climatizzata o a temperatura controllata dall ambiente circostante, [W/m 2 K]; è la trasmittanza termica media della struttura opaca k-esima, che separa la zona termica considerata dall ambiente circostante, [W/m 2 K]; è il fattore correttivo da applicare al valore di trasmittanza termica della struttura opaca così da tener conto delle maggiorazioni dovute ai ponti termici (Prospetto IV). Ai fini del calcolo del coefficiente di scambio termico per trasmissione della zona termica considerata si assume come superficie disperdente la superficie dei componenti delle strutture opache e trasparenti rivolti verso l esterno, verso il terreno e verso ambienti non mantenuti a temperatura controllata o climatizzati. el Prospetto IV sono indicate le maggiorazioni percentuali che possono essere utilizzate, per edifici esistenti, in funzione delle caratteristiche della parete opaca. (2)

15 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Descrizione della parete Parete con isolamento dall esterno (a cappotto) senza aggetti/balconi e con ponti termici corretti 0,05 Parete con isolamento dall esterno (a cappotto) con aggetti-balconi 0,5 Parete omogenea in mattoni pieni o in pietra (senza isolante) 0,05 Parete a cassa vuota con mattoni forati (senza isolante) 0,0 Parete a cassa vuota con isolamento nell intercapedine (ponte termico corretto) 0,0 Parete a cassa vuota con isolamento nell intercapedine (ponte termico non corretto) 0,20 Pannello prefabbricato in calcestruzzo con pannello isolante all interno 0,30 Prospetto IV Maggiorazioni percentuali relative alla presenza di ponti termici in edifici esistenti (Fonte: UI TS 300-:2008) Per edifici di nuova costruzione, l incidenza del ponte termico deve essere calcolata analiticamente. La trasmittanza termica media della generica struttura k-esima, sia essa opaca o trasparente, viene determinata attraverso l equazione: U k A L,j U j U k j A L, j U j j + A i L, j Ψ è la trasmittanza termica media della struttura opaca k-esima, che separa la zona termica considerata dall ambiente circostante, [W/m 2 K]; è l area lorda di ciascun componente, j, della struttura k-esima che separa la zona termica considerata dall ambiente circostante, [m 2 ]; è la trasmittanza termica di ciascun componente, j, uniforme della struttura k-esima che separa la zona termica considerata dall ambiente circostante, [W/m 2 K]; e,i L e,i F PT (22) Ψ e,i è la trasmittanza termica lineica dell i-esimo ponte termico lineare attribuito alla struttura k-esima, basata sulle dimensioni esterne, [W/mK]; L e,i è la lunghezza caratteristica del ponte termico i-esimo, [m]. Ψ I valori di riferimento della trasmittanza termica lineica, e, i, per diverse tipologie di ponti termici bidimensionali, comunemente ricorrenti e indicati in Appendice B, sono riportati nel Prospetto V. Angoli ψe [W/mK] Pavimenti ψe [W/mK] Pareti interne ψe [W/mK] Pilastri ψe [W/mK] A -0,05 Pa 0,00 PI 0,00 Pi,30 A2-0,0 Pa2 0,95 PI2 0,95 Pi2,20 A3-0,20 Pa3 0,90 PI3 0,90 Pi3,5 A4-0,5 Pa4 0,70 PI4 0,00 Pi4 0,90 A5 0,05 Pa5 0,60 PI5 0, A6 0,5 Pa6 0,90 PI6 0, A7 0,5 Pa7 0, A8 0,0 Pa8 0, Coperture ψe [W/mK] Coperture ψe [W/mK] Serramenti ψe [W/mK] Serramenti ψe [W/mK] C 0,55 C9-0,05 S 0,00 S0 0,0 C2 0,50 C0 0,00 S2,00 S 0,00 C3 0,40 C 0,05 S3 0,80 S2 0,0 C4 0,40 C2 0,5 S4 0,5 S3 0,80 C5 0,60 B 0,95 S5 0,40 S4,00 C6 0,50 B2 0,95 S6 0,0 S5 0,00 C7 0,65 B3 0,90 S7 0,45 S6 0,5 C8 0,60 B4 0,70 S8,00 S7 0, S9 0,60 S8 0,20

16 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Solai controterra ψ e [W/mK] Solai su vespaio ψ e [W/mK] SC 0,65 SV 0,75 SC2 0,60 SV2 0,65 SC3 0,55 SV3 0,55 SC4 0,50 SV4 0,50 SC5 0,60 SV5 0,60 SC6 0,45 SV6 0,45 SC7-0,05 SV7-0,0 SC8 0,05 SV8 0,00 Prospetto V Trasmittanza termica lineica in funzione delle tipologie di ponti termici riportati nell Appendice B (Fonte: UI ISO 4683:2008) I valori di trasmittanza termica lineica, al contorno: per tutti i dettagli: - resistenza termica superficiale interna R si 0,3 [m 2 K/W] - resistenza termica superficiale esterna R se 0,04 [m 2 K/W] per le pareti esterne: - spessore d0,30 [m] per le pareti interne: - spessore d0,20 [m] per pareti isolate: - trasmittanza termica U0,343 [W/m 2 K] - resistenza termica dello strato isolante R2,50 m 2 K/W] per pareti non isolate: - trasmittanza termica U0,375 [W/m 2 K] per tutte le solette: - spessore d0,20 [m] - conducibilità termica λ2,00 [W/mK] per i tetti: - trasmittanza termica U0,365 [W/m 2 K] - resistenza termica dello strato isolante R2,50 [m 2 K/W] per i telai delle aperture: - spessore d0,06 [m] per i pilastri: - spessore d0,30 [m] - conducibilità termica λ2,00 [W/mK] per i pavimenti controterra: - spessore d0,20 [m] - conducibilità termica λ2,00 [W/mK] - resistenza termica dello strato isolante R2,50 [m 2 K/W] ψ e, sopra riportati, sono applicabili qualora sussistano le seguenti condizioni Per condizioni al contorno che si discostano completamente da quelle sopra riportate è necessario determinare la trasmittanza termica lineica effettiva del ponte termico; tale calcolo può essere effettuato avvalendosi di norme tecniche predisposte dagli organismi deputati a livello nazionale o comunitario, quali ad esempio UI, C, ISO o, in alternativa, avvalendosi dell Appendice informativa C Trasmittanza termica di componenti particolari Cassonetti In mancanza di dati forniti dal costruttore, i valori di trasmittanza termica dei cassonetti devono essere dedotti dal Prospetto VI. Tipologia cassonetto Trasmittanza termica [W/m 2 K] Cassonetto non isolato 6 Cassonetto isolato* * Si considerano isolate quelle strutture che hanno un isolamento termico non inferiore ai 2 cm. Prospetto VI Trasmittanza termica dei cassonetti [W/m 2 K] (Fonte: UI TS 300-:2008)

17 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Serramenti trasparenti U W La trasmittanza termica di serramenti singoli, U W, si calcola mediante la relazione: U W A g U g + A U A g t t + A + L Ψ è la trasmittanza termica del serramento singolo, [W/m 2 K]; A g è l area del vetro, [m 2 ]; U g è la trasmittanza termica del vetro, [W/m 2 K]; A t è l area del telaio, [m 2 ]; U t L g Ψ g è la trasmittanza termica del telaio, [W/m 2 K]; è il perimetro del vetro, [m]; è la trasmittanza termica lineare del vetro, (Prospetto VIII e Prospetto IX), [W/mK]. t g g (23) Materiale Tipo Trasmittanza termica U T (W/m 2 ) Poliuretano con anima di metallo e spessore di PUR 5 2,8 PVC profilo vuoto con due camera cave 2,2 con tre camera cave 2,0 Legno duro spessore 70 mm 2, Legno tenero spessore 70 mm,8 Metallo - 5,5 Metallo con taglio termico distanza minima di 20 mm tra sezioni opposte di metallo 2,4 Prospetto VII Valori della trasmittanza termica del telaio per alcune tipologie di materiale (Fonte: UI TS 300-:2008) Materiali del telaio Vetrata doppia o tripla non rivestita, intercapedine con aria o gas Ψ [W/mK] Vetrata doppia con bassa emissività, vetrata tripla con due rivestimenti a bassa emissività intercapedine con aria o gas Ψ [W/mK] Telaio in legno o telaio in PVC 0,06 0,08 Telaio in alluminio con taglio termico 0,08 0, Telaio in metallo senza taglio termico 0,02 0,05 Prospetto VIII Valori della trasmittanza termica lineare Ψ per distanziatori in metallo (Fonte: UI ISO 0077-:2007) Materiali del telaio Vetrata doppia o tripla non rivestita, intercapedine con aria o gas Ψ [W/mK] Vetrata doppia con bassa emissività, vetrata tripla con due rivestimenti a bassa emissività intercapedine con aria o gas Ψ [W/mK] Telaio in legno o telaio in PVC 0,05 0,06 Telaio in alluminio con taglio termico 0,06 0,08 Telaio in metallo senza taglio termico 0,0 0,04 Prospetto IX Valori della trasmittanza termica lineare Ψ per distanziatori in PVC (Fonte: UI ISO 0077-:2007) In mancanza di dati più precisi, i valori di trasmittanza termica da utilizzare nel calcolo per alcune tipologie di vetro, U g, possono essere dedotti dal Prospetto XV mentre i valori di trasmittanza termica del telaio per alcune tipologie di materiali, U t, possono essere dedotti dal Prospetto VII. el caso di serramenti composti da due telai separati, doppio serramento (si veda Figura ), la trasmittanza si calcola mediante la relazione che segue: U w U w2 U W U w R si + R s R è la trasmittanza termica del componente interno calcolata secondo la (23) o fornita dal costruttore, [W/m 2 K]; è la trasmittanza termica del componente esterno calcolata secondo la (23) o fornita dal costruttore, [W/m 2 K]; se + U w2 (24)

18 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 R si R s R se è la resistenza termica superficiale interna della finestra esterna quando applicata da sola (ai fini del calcolo si assume pari a 0,3 m 2 K/W); è la resistenza termica dell'intercapedine racchiusa tra le vetrate delle due finestre (Prospetto X), [m 2 K/W]; è la resistenza termica superficiale esterna della finestra interna quando applicata da sola (ai fini del calcolo si assume pari a 0,04 m 2 K/W). Figura sempio di doppio serramento (Fonte: UI ISO 0077-:2007) Spessore dell'intercapedine d'aria Una sola superficie trattata con emissività normale di [mm] 0, 0,2 0,4 0,8 ntrambe le superfici non trattate - R s 6 0,2 0,9 0,63 0,32 0,27 9 0,299 0,259 0,2 0,62 0,54 2 0,377 0,36 0,247 0,82 0,73 5 0,447 0,364 0,276 0,97 0, ,406 0,336 0,26 0,89 0,79 Prospetto X Resistenza termica di intercapedini (m 2 K/W) (Fonte: UI ISO 0077-:2007) nergia scambiata per ventilazione, aerazione e infiltrazione Per ventilazione si intende il ricambio dell aria negli ambienti o tramite l impiego di ventilatori (ventilazione meccanica) o tramite la presenza di aperture nell involucro edilizio, all uopo predisposte e normalmente non occluse, che attivino ventilazione naturale principalmente per tiraggio termico; con aerazione si intende il ricambio d aria negli ambienti per apertura e chiusura manuale delle finestre; con infiltrazione si intendono i ricambi d aria non desiderati dovuti alla non perfetta impermeabilità dell involucro e alla presenza di differenze di pressione tra esterno e interno dovute all azione del vento e di differenze di temperatura. L energia termica di riferimento scambiata convenzionalmente per ventilazione naturale, aerazione e infiltrazione, V, è data da: V H V θ t V H V Δθ Δt è la quantità totale di energia di riferimento trasferita per ventilazione naturale, aerazione e/o infiltrazione, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [kwh]; è il coefficiente di scambio termico di riferimento per ventilazione naturale, aerazione e/o infiltrazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [W/K]; è la differenza tra la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, θ i, e la temperatura media giornaliera esterna, θ e, si veda.6.3.7, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. In presenza di ventilazione meccanica, cioè di un sistema impiantistico che impone i ricambi d aria, in particolare con pre-riscaldamento o pre-raffrescamento e/o con recupero termico o entalpico, per considerare l effetto della ventilazione meccanica sull efficienza complessiva del sistema, occorre calcolare anche l energia termica corretta scambiata per ventilazione meccanica, V,adj : (25)

19 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 V,adj H V,adj θ t V,adj H V,adj Δθ Δt è la quantità totale di energia corretta trasferita per ventilazione, considerando anche la ventilazione meccanica, in particolare con pre-riscaldamento o pre-raffrescamento e/o recupero termico o entalpico, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante [kwh]; è il coefficiente di scambio termico corretto per ventilazione meccanica, in particolare con pre-riscaldamento o pre-raffrescamento e/o recupero termico o entalpico tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [W/K]; è la differenza tra la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, θ i, e la temperatura media giornaliera esterna, θ e, si veda.6.3.7, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh] Coefficiente di scambio termico di riferimento e di scambio termico corretto per ventilazione, aerazione infiltrazione H V ρ a c a Il coefficiente di scambio termico di riferimento per ventilazione, H V, si determina mediante la seguente relazione: H V ρ a c a k Vɺ è il coefficiente di scambio termico di riferimento per ventilazione naturale, aerazione e/o infiltrazione, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [W/K]; è la capacità termica volumica dell aria, pari a 0,34 Wh/(m 3 K); a,k (26) (27) e V a,k è la portata d aria media giornaliera k-esima dovuta a ventilazione naturale o aerazione e/o infiltrazione della zona, [m 3 /h]; k è il singolo e specifico ricambio d aria dovuto o a ventilazione o ad aerazione o a infiltrazione. Il coefficiente di scambio termico corretto per ventilazione, H V,adj, si determina mediante la seguente relazione: ρ a c a H V,adj H ρ a ca V ɺ k V, adj a,k,adj bv,k è la capacità termica volumica dell aria, pari a 0,34 Wh/(m 3 K); è il coefficiente di scambio termico corretto per ventilazione, aerazione e/o infiltrazione, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante, [W/K]; (28) V a,k,adj è la portata d aria media giornaliera k-esima dovuta a ventilazione naturale o aerazione e/o infiltrazione della zona o ventilazione meccanica, [m 3 /h]; b v,k k è il fattore di correzione definito al ; è il singolo e specifico ricambio d aria dovuto o a ventilazione o ad aerazione o a infiltrazione o a ventilazione meccanica Portata di ventilazione media giornaliera All interno di un edificio, allo scopo di assicurare sufficienti condizioni sia igieniche sia di benessere termoigrometrico, è necessario garantire una portata minima di aria esterna, chiamata in questo contesto portata minima di ventilazione o aerazione, che serve a diluire e mantenere ad un livello accettabile la concentrazione degli inquinanti rilasciati nell ambiente da persone e cose. Inevitabilmente questo rinnovo d aria negli ambienti può determinare un incremento dell energia scambiata con l esterno, ma ciò è necessario per garantire la salubrità e la qualità dell aria. Le portate adottate nel seguito risentono di tale necessità più che di quella connessa alla minimizzazione degli scambi termici per ventilazione. Le portate d aria medie giornaliere di ventilazione della zona vengono calcolate in modo semplificato e convenzionale come segue: a) sola aerazione o ventilazione naturale, comprese le infiltrazioni V ɺ a, k V n k (29)

20 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 V è il volume netto della zona a temperatura controllata o climatizzata considerata, [m 3 ]; n è il numero di ricambi d aria medio giornaliero, determinato in funzione della destinazione d uso e comprensivo delle infiltrazioni, [h - ], che, per il calcolo ai fini del presente dispositivo, vale: per gli edifici o parti di edificio residenziali esistenti, n 0,5 h - ; per gli edifici o parti di edificio residenziali nuovi, n 0,3 h - ; per tutti gli altri edifici o parti di edificio si assume: n vɺ min ( v i A) min s n ɺ V (30) è il numero di ricambi d aria medio giornaliero, determinato in funzione della destinazione d uso e comprensivo delle infiltrazioni, [h - ]; è la portata specifica d aria esterna minima richiesta nel periodo di occupazione dei locali, (Prospetto XI), [m 3 /h per persona]; i s è l indice di affollamento (Prospetto XI), [persone/m 2 ]; A è la superficie utile di pavimento, [m 2 ]; V è il volume netto della zona climatizzata o a temperatura controllata considerato, [m 3 ]. b) ventilazione meccanica comprensiva delle eventuali infiltrazioni, sia per sistemi a semplice flusso che a doppio flusso: con: Vɺ des Vɺ Vɺ ɺ des a, k,adj Vdes ( v i A) ɺ min s è la portata d aria di progetto, che non può essere inferiore rispetto ai valori calcolati secondo la (32) in funzione dei valori minimi riportati nel Prospetto XI, [m 3 /h]. (3) (32) Categoria di edificio Destinazione d uso. ();. (2) difici residenziali 0,04 39,6. (3) difici adibiti ad albergo, pensioni ed attività similari 0,05 39,6.2 difici adibiti ad uffici ed assimilabili 0,2 39,6.3 difici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura ed assimilabili 0,08 39,6.4 difici adibiti ad attività ricreative, associative e di culto,00 28,8.5 difici adibiti ad attività commerciali ed assimilabili 0,25 36,0.6 difici adibiti ad attività sportive 0,70 36,0.7 difici adibiti ad attività scolastiche di tutti i livelli e assimilabili 0,50 2,6.8 difici adibiti ad attività industriali ed artigianali ed assimilabili 0,25 36,0 vɺ Prospetto XI - Valori di i s, min, in funzione della categoria di edificio (Fonte: UI 0339:995) Fattore di correzione b v,k Il fattore di correzione per la differenza di temperatura effettivamente presente nel k-esimo flusso d aria, b v,k, viene calcolato nel seguente modo: a) ventilazione naturale, aerazione e infiltrazioni b v,k b) ventilazione meccanica a semplice flusso b v,k per ventilatore in estrazione o ventilatore premente senza pre-riscaldamento o pre-raffreddamento; b v,k θi θ θ θ i im e per ventilatore premente con pre-riscaldamento o pre-raffreddamento; i s vɺ min

21 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 θ im θ i θ e è il valore di progetto della temperatura di immissione dell aria nella zona dopo il pre-riscaldamento o pre-raffreddamento, [ C]; è la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, (si veda.3), [ C]; è il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna (si veda ), [ C]. c) ventilazione meccanica a doppio flusso b v,k b b v,m θi θim θ θ i v, m fr ηr,eff e per sistemi senza pre-riscaldamento o pre-raffreddamento e senza recupero termico o entalpico; per sistemi con pre-riscaldamento o pre-raffreddamento e senza recupero termico o entalpico; per sistemi con recupero termico o entalpico e senza pre-riscaldamento o preraffreddamento; η R,eff è l efficienza effettiva del recuperatore di calore calcolata secondo quanto descritto al.9.5.3; f R è la percentuale di portata d aria esterna che passa attraverso il recuperatore di calore. L eventuale presenza di pre-riscaldamento o pre-raffreddamento con a monte un recuperatore viene equiparata, per lo scopo del presente paragrafo, al caso senza recuperatore, rinviando la determinazione del risparmio indotto dal suo impiego al sottosistema di ventilazione Apporti di calore dovuti ad apparecchiature elettriche e persone ualunque calore generato all interno della zona climatizzata o a temperatura controllata contribuisce ad accrescere gli apporti di calore interni, I. Tra le principali sorgenti di calore interne vi sono: gli apporti dovuti al metabolismo degli occupanti; il calore sprigionato dalle apparecchiature elettriche e di illuminazione. In edifici a destinazione d uso residenziale, gli apporti di calore dovuti alla presenza di queste sorgenti sono ricavati, in maniera convenzionale, mediante la seguente relazione: I ɺ t a è l apporto di calore dovuto ad apparecchiature elettriche e persone, [kwh]; è il valore medio globale degli apporti interni, (Prospetto XII), [W]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. Categoria di edificio I ɺ a t (33) Destinazione d uso Apporti medi globali ɺ a [W]. ();. (2) difici residenziali con A 70 m 2 5,294 A-0,0557 A 2. ();. (2) difici residenziali con A>70 m Prospetto XII - Valori globali degli apporti interni, (Fonte: UI TS 300-:2008) ɺ a I Per tutte le altre destinazioni d uso, l entità degli apporti di calore interni è ricavata come: I ɺ q A t è l apporto di calore gratuito dovuto ad apparecchiature elettriche e persone, [kwh]; A è la superficie utile di pavimento, [m 2 ]; a (34) qɺ a t è il valore medio globale degli apporti interni per unità di superficie utile, (Prospetto XIII), [W/m 2 ]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh].

22 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Categoria di edificio Destinazione d uso Apporti medi globali per unità di qɺ superficie a. (3) difici adibiti ad albergo, pensioni ed attività similari 6.2 difici adibiti ad uffici ed assimilabili 6.3 difici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura ed assimilabili 8.4 () Cinema e teatri, sale di riunione per congressi 8.4 (2) Luoghi di culto, mostre, musei e biblioteche 8.4 (3) Bar, ristoranti, sale da ballo 0.5 difici adibiti ad attività commerciali ed assimilabili 8.6 () Piscine, saune ed assimilabili 0.6 (2) Palestre ed assimilabili 5.6 (3) Servizi di supporto alle attività sportive 4.7 difici adibiti ad attività scolastiche di tutti i livelli e assimilabili 4.8 difici adibiti ad attività industriali ed artigianali ed assimilabili 6 qɺ Prospetto XIII - Valori globali degli apporti interni, a (Fonte: UI TS 300-:2008) [W/m 2 ] Apporti solari attraverso le strutture trasparenti esterne L energia dovuta agli apporti solari sulle superfici trasparenti rivolte verso l ambiente esterno, SI, viene calcolata prendendo in considerazione l effetto di schermature mobili permanenti, cioè integrate nell involucro edilizio e non liberamente montabili e smontabili dall utente, come: SI ( ) SI Hs,j AL,i ( FF,i) FS,i,j Fsh+ gl,i,j g,i j i è l apporto di calore dovuto alla radiazione solare attraverso le superfici trasparenti rivolte verso l ambiente esterno, [kwh]; è il numero dei giorni del mese considerato; H s,j è l irradiazione globale giornaliera media mensile incidente sulla superficie trasparente con esposizione, j, (Prospetto XIV), [kwh/m 2 ]; A L,i è la superficie lorda del serramento vetrato, i, (assunta pari a quella dell apertura realizzata sulla parete), [m 2 ]; -F F,i è il coefficiente di riduzione dovuto al telaio per il serramento i, pari al rapporto tra l'area trasparente e l'area totale dell unità vetrata, si assume un valore convenzionale pari a 0,80; F S,i,j è il fattore di riduzione dovuto all ombreggiatura per la superficie i, con esposizione j, da calcolare con l equazione (36); F ( sh + gl),i, j g,i MS O è il fattore di riduzione degli apporti solari relativo all utilizzo di schermature mobili o fisse complanari al serramento i, con esposizione j, definito dalla (37), ovvero di correzione per angolo di incidenza medio giornaliero diverso da 0 (incidenza normale), giacchè tiene esplicitamente conto della riduzione dovuta all inclinazione dei raggi solari rispetto alla superficie verticale interessata, sia per il serramento con schermature che per il serramento senza schermature; è la trasmittanza dell energia solare totale della superficie trasparente del serramento, i, (alcuni valori indicativi del coefficiente di trasmissione solare, g, di alcuni tipi di vetro sono riportati nel Prospetto XV: tali valori devono essere utilizzati solo quando non sono disponibili dati più precisi forniti dal costruttore). O BG BS CO CR S SO S H O O S SO S H O O S SO S H G 0,4 0,5 0,9,6 2,0,2 0,5 0,5,0,8 2,3,3 0,5 0,5,0,8 2,3,3 0,4 0,5 0,9,4,8, F 0,7 0,8,5 2,2 2,6,9 0,7 0,9 2,0 2,6 3, 2,2 0,7 0,8,4 2, 2,5,9 0,7 0,8,4 2, 2,4,9 M,0,4 2,3 2,9 3, 3,,0,5 2,6 3,2 3,4 3,4,0,4 2,3 2,8 3,0 3,,0,4 2,3 2,9 3, 3,2 A,5 2,2 3,0 3,2 2,9 4,3,5 2,2 3, 3,3 2,9 4,5,5 2,2 3,0 3,2 2,9 4,3,5 2,3 3,2 3,4 3, 4,7 M 2, 2,8 3,5 3,3 2,7 5,3 2,2 3,0 3,8 3,5 2,8 5,7 2,0 2,7 3,3 3, 2,6 5,0 2,2 3,0 3,8 3,5 2,8 5,7 G 2,5 3,2 3,7 3,3 2,6 5,7 2,6 3,4 4, 3,5 2,8 6,3 2,5 3, 3,7 3,2 2,6 5,7 2,7 3,6 4,3 3,7 2,8 6,6 L 2,5 3,4 4, 3,6 2,9 6,2 2,6 3,6 4,5 3,9 3, 6,8 2,4 3,3 4,0 3,6 2,9 6, 2,6 3,7 4,6 4,0 3, 6,9 A,8 2,7 3,6 3,6 3, 5,2,8 2,8 3,9 3,9 3,3 5,6,7 2,6 3,4 3,4 2,9 5,0,8 2,8 3,8 3,8 3,3 5,6 S,2,8 2,8 3,3 3,3 3,9,2,9 3,0 3,5 3,5 4,,,7 2,6 3, 3,0 3,6,2,8 2,9 3,4 3,3 4,0 O 0,8,,9 2,8 3,2 2,5 0,8, 2,0 2,8 3,3 2,6 0,8,,9 2,7 3,2 2,5 0,8,0,8 2,4 2,8 2,3 0,5 0,6,0,7 2,,3 0,5 0,6,2 2,0 2,5,5 0,5 0,6,,8 2,2,4 0,5 0,5 0,9,5,9,3 D 0,4 0,4 0,9,6 2,0, 0,4 0,4,0,8 2,3,2 0,4 0,4 0,9,6 2,, 0,4 0,4 0,7,2,5 0,9 O O S SO S (35) H

23 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 MS O O LC LO MI MB S SO S H O O S SO S H O O S SO S H G 0,5 0,4,,9 2,4 0,5 0,4 0,4 0,8,3,6,0 0,4 0,4 0,8,3,7, 0,4 0,4 0,8,3,7, F 0,7 0,8,5 2,2 2,7 0,7 0,7 0,8,4 2,0 2,3,8 0,7 0,8,4 2,0 2,4,9 0,7 0,8,4 2,0 2,4,9 M,0,4 2,3 2,9 3,,0,0,4 2,3 2,8 3,0 3,,0,5 2,4 2,9 3, 3,2,0,5 2,4 2,9 3, 3,2 A,5 2,2 3,0 3,2 2,9,5,5 2,3 3, 3,3 3,0 4,6,5 2,3 3,2 3,4 3,0 4,6,5 2,3 3,2 3,4 3,0 4,6 M 2, 2,8 3,4 3, 2,6 2, 2,2 3,0 3,7 3,4 2,8 5,6 2,2 3,0 3,7 3,4 2,8 5,6 2,2 3,0 3,7 3,4 2,8 5,6 G 2,5 3,2 3,7 3,3 2,6 2,5 2,7 3,5 4, 3,6 2,8 6,4 2,6 3,4 4,0 3,5 2,7 6,2 2,6 3,4 4,0 3,5 2,7 6,2 L 2,4 3,3 4,0 3,6 2,9 2,4 2,6 3,6 4,5 3,9 3,0 6,8 2,6 3,6 4,4 3,9 3,0 6,7 2,6 3,6 4,4 3,9 3,0 6,7 A,8 2,6 3,4 3,5 3,0,8,8 2,8 3,7 3,8 3,2 5,4,8 2,7 3,7 3,7 3, 5,4,8 2,7 3,7 3,7 3, 5,4 S,,8 2,7 3, 3,,,2,8 2,8 3,2 3,2 3,8,2,8 2,8 3,3 3,3 3,9,2,8 2,8 3,3 3,3 3,9 O 0,8,,9 2,8 3,3 0,8 0,8,0,7 2,4 2,7 2,3 0,8,0,8 2,5 2,9 2,3 0,8,0,8 2,5 2,9 2,3 0,5 0,6,,9 2,4 0,5 0,5 0,5 0,9,4,8,2 0,5 0,5 0,9,5,9,2 0,5 0,5 0,9,5,9,2 D 0,4 0,4 0,9,7 2,2 0,4 0,4 0,4 0,7,,4 0,9 0,4 0,4 0,7,2,5 0,9 0,4 0,4 0,7,2,5 0,9 O O S SO S H MS O O M PV SO VA S SO S H O O S SO S H O O S SO S H G 0,4 0,4 0,8,3,6, 0,4 0,4 0,8,3,6,0 0,5 0,5,3 2,5 3,2,5 0,5 0,5, 2,0 2,6,4 F 0,7 0,8,4,9 2,3,8 0,7 0,8,4,9 2,3,8 0,7 0,9 2,0 3,2 3,9 2,5 0,7 0,8,6 2,4 2,8 2,0 M,0,4 2,2 2,8 2,9 3,,0,4 2,2 2,8 2,9 3,,0,7 3,0 3,9 4,2 3,9,0,4 2,3 2,9 3, 3,2 A,5 2,3 3, 3,3 2,9 4,5,5 2,3 3, 3,3 3,0 4,5,5 2,4 3,5 3,7 3,3 4,9,5 2, 2,9 3, 2,8 4,3 M 2, 3,0 3,7 3,4 2,8 5,6 2, 3,0 3,7 3,4 2,8 5,6 2,2 3, 4,0 3,7 3,0 5,9 2, 2,8 3,5 3,3 2,7 5,3 G 2,7 3,6 4,3 3,7 2,8 6,5 2,7 3,6 4,3 3,7 2,8 6,6 2,6 3,4 4, 3,6 2,8 6,3 2,5 3, 3,7 3,2 2,6 5,7 L 2,6 3,7 4,5 4,0 3, 6,9 2,6 3,7 4,5 4,0 3, 6,9 2,5 3,4 4, 3,7 2,9 6,2 2,4 3,3 4,0 3,6 2,8 6, A,8 2,8 3,8 3,8 3,2 5,5,8 2,8 3,8 3,8 3,2 5,5,8 2,8 3,9 3,9 3,3 5,6,8 2,6 3,4 3,4 3,0 5, S,2,8 2,7 3,2 3,2 3,8,2,8 2,7 3,2 3,2 3,8,2 2,0 3,3 3,9 3,9 4,4,,8 2,8 3,3 3,2 3,8 O 0,8,0,7 2,3 2,6 2,3 0,8,0,7 2,3 2,6 2,2 0,8, 2,2 3,3 3,8 2,8 0,8,,9 2,7 3,2 2,5 0,5 0,5 0,9,4,8,2 0,5 0,5 0,9,4,7,2 0,5 0,6,6 2,9 3,8,9 0,5 0,6,3 2,2 2,8,6 D 0,4 0,4 0,7,2,5 0,9 0,4 0,4 0,7,,4 0,9 0,4 0,4, 2,2 2,9,3 0,4 0,4, 2, 2,7,3 Prospetto XIV Irradiazione globale giornaliera media mensile incidente nelle province lombarde, [kwh/m 2 ] O Tipo di vetro g U g [W/m 2 K] Vetro singolo 0,85 5,9 Vetro singolo selettivo 0,66 3,2 Doppio vetro normale 0,75 3,3 Doppio vetro con rivestimento selettivo 0,63 2,0 Triplo vetro normale 0,70,8 Triplo vetro con rivestimento selettivo 0,54,4 Doppia finestra 0,75 - Prospetto XV - Valori della trasmittanza per energia solare totale, g, e di trasmittanza termica, U g, per alcune tipologie di vetri (Fonte: UI TS 300-:2008) Il fattore di riduzione dovuto all ombreggiatura deve essere calcolato mediante l equazione (36): F S,i,j h,i,j minf ( ; F ) F S,i,j è il fattore di riduzione dovuto all ombreggiatura per il serramento i, con esposizione j; F F h,i,j è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad ostruzioni esterne per il serramento i, con esposizione j, (Prospetto XVI); F o,i,j è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad aggetti orizzontali per il serramento i, con esposizione j, (Prospetto XVII); F f,i,j è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad aggetti verticali per il serramento i, con esposizione j, (Prospetto XVIII). o,i,j f,i,j O S SO S (36) H

24 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Angolo GAIO FBBRAIO MARZO APRIL MAGGIO GIUGO x S /O S /O S /O S /O S /O S /O 0,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00 0 0,88 0,76 0,83 0,93 0,83 0,83 0,96 0,85 0,83 0,93 0,86 0,84 0,90 0,84 0,8 0,89 0,87 0, ,47 0,54 0,67 0,80 0,63 0,67 0,92 0,66 0,67 0,87 0,69 0,68 0,8 0,69 0,64 0,79 0,72 0, ,05 0,39 0,52 0,40 0,45 0,52 0,87 0,49 0,52 0,8 0,52 0,54 0,73 0,53 0,5 0,69 0,56 0, ,04 0,2 0,38 0,4 0,32 0,38 0,49 0,33 0,38 0,75 0,37 0,40 0,65 0,38 0,39 0,60 0,39 0,4 Angolo LUGLIO AGOSTO STTMBR OTTOBR OVMBR DICMBR x S /O S /O S /O S /O S /O S /O 0,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00 0 0,9 0,87 0,83 0,93 0,88 0,84 0,95 0,8 0,83 0,96 0,8 0,83 0,93 0,8 0,83 0,84 0,7 0, ,82 0,7 0,64 0,86 0,7 0,69 0,9 0,64 0,67 0,90 0,63 0,67 0,6 0,58 0,67 0,35 0,5 0, ,73 0,55 0,52 0,79 0,54 0,55 0,87 0,48 0,5 0,64 0,44 0,52 0,09 0,43 0,52 0,04 0,35 0, ,65 0,38 0,4 0,73 0,39 0,42 0,83 0,32 0,37 0,06 0,33 0,38 0,04 0,23 0,38 0,03 0,2 0,38 Prospetto XVI Fattore di riduzione dovuto ad ostruzioni esterne, F h (Fonte: UI TS 300-:2008) Figura 2 Fattore di riduzione dovuto ad ostruzioni esterne, F h Angolo GAIO FBBRAIO MARZO APRIL MAGGIO GIUGO α S /O S /O S /O S /O S /O S /O 0,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00, ,90 0,88 0,80 0,84 0,83 0,80 0,80 0,83 0,80 0,72 0,80 0,80 0,68 0,79 0,82 0,66 0,78 0, ,84 0,85 0,72 0,77 0,77 0,72 0,70 0,76 0,72 0,60 0,72 0,73 0,55 0,70 0,75 0,56 0,68 0, ,77 0,83 0,65 0,68 0,72 0,65 0,58 0,7 0,65 0,49 0,63 0,66 0,50 0,60 0,69 0,5 0,57 0,69 Angolo LUGLIO AGOSTO STTMBR OTTOBR OVMBR DICMBR α S /O S /O S /O S /O S /O S /O 0,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00, ,65 0,78 0,82 0,69 0,79 0,8 0,77 0,83 0,80 0,84 0,85 0,80 0,89 0,87 0,80 0,9 0,90 0, ,53 0,68 0,76 0,56 0,70 0,73 0,65 0,76 0,72 0,75 0,80 0,72 0,82 0,83 0,72 0,86 0,87 0, ,49 0,57 0,70 0,48 0,60 0,66 0,52 0,69 0,65 0,65 0,76 0,65 0,74 0,8 0,65 0,79 0,85 0,65 Prospetto XVII Fattore di riduzione parziale dovuto ad aggetti orizzontali, F o (Fonte: UI TS 300-:2008) Angolo β GAIO FBBRAIO MARZO APRIL MAGGIO GIUGO S /O S /O S /O S /O S /O S /O 0,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00, ,92 0,68 0,89 0,90 0,82 0,89 0,88 0,83 0,89 0,88 0,88 0,88 0,88 0,9 0,85 0,89 0,92 0, ,87 0,54 0,85 0,84 0,73 0,85 0,83 0,74 0,85 0,83 0,83 0,83 0,85 0,87 0,80 0,85 0,89 0, ,80 0,38 0,80 0,78 0,63 0,80 0,78 0,65 0,80 0,80 0,78 0,79 0,82 0,84 0,75 0,82 0,85 0,75 LUGLIO AGOSTO STTMBR OTTOBR OVMBR DICMBR Angolo β S /O S /O S /O S /O S /O S /O 0,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00,00

25 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno ,88 0,92 0,84 0,88 0,90 0,87 0,88 0,86 0,89 0,89 0,78 0,89 0,92 0,70 0,89 0,92 0,66 0, ,85 0,88 0,78 0,84 0,85 0,83 0,83 0,79 0,84 0,84 0,68 0,85 0,87 0,56 0,85 0,87 0,50 0, ,82 0,85 0,74 0,8 0,8 0,78 0,79 0,72 0,79 0,78 0,56 0,80 0,80 0,42 0,80 0,80 0,34 0,80 Prospetto XVIII Fattore di riduzione parziale dovuto ad aggetti verticali, F f (Fonte: UI TS 300-:2008) OTA: per condizioni al contorno diverse da quelle riportate nel Prospetto XVI, Prospetto XVII, Prospetto XVIII si procede per interpolazione lineare. Il fattore di riduzione degli apporti solari relativo all utilizzo di schermature mobili e fisse complanari al serramento, comprensivo della riduzione dovuta all inclinazione dei raggi solari rispetto alla superficie verticale interessata, deve essere calcolato mediante le seguenti equazioni: F F (sh+ gl),i,j sh,i,j g f shd, j F sh,i,j + ( fshd, j ) Fgl, i (sh+ gl),b,i fb,j + g(sh+ gl),d,i ( g,i f b,j ) (37) (38) F ( sh + gl),i, j f shd,j è il fattore di riduzione degli apporti solari relativo all utilizzo di schermature mobili o fisse complanari al serramento i, con esposizione j, ovvero di correzione per angolo di incidenza medio giornaliero diverso da 0 (incidenza normale), giacchè tiene esplicitamente conto della riduzione dovuta all inclinazione dei raggi solari rispetto alla superficie verticale interessata, sia per il serramento con schermature che per il serramento senza schermature; è la frazione di tempo in cui la schermatura solare è utilizzata, pesata sull irradianza solare incidente, ed in funzione della sua esposizione j; i valori di riferimento sono riportati nel Prospetto XIX, ed è assunta nulla nel calcolo del fabbisogno energetico invernale;

26 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 F sh,i,j F gl,i g (sh+gl),b,i è il fattore di riduzione degli apporti solari dovuto all effetto di schermature mobili permanenti, cioè integrate nell involucro edilizio e non liberamente montabili e smontabili dall utente, calcolato secondo l equazione (38), comprensivo della riduzione dovuta all inclinazione dei raggi solari rispetto alla superficie verticale interessata; è il fattore di correzione che tiene conto della dipendenza angolare delle proprietà ottiche della superficie trasparente i, quando non è schermata, ed è desumibile per diverse tipologie di vetrate dal Prospetto XX; è la trasmittanza di energia solare diretta totale dell i-esimo serramento in presenza di sistemi schermanti. Il cui calcolo viene effettuato in accordo a quanto indicato al ; f b,j è il fattore di peso dell irradiazione diretta rispetto all irradiazione totale sulla superficie con esposizione j, valori di riferimento convenzionali da impiegare per la Regione Lombardia sono riportati nel Prospetto XXI; g (sh+gl),d,i g,i è la trasmittanza di energia solare diffusa totale dell i-esimo serramento in presenza di sistemi schermanti. Il calcolo viene effettuato in accordo a quanto indicato al ; è la trasmittanza dell energia solare totale della superficie trasparente del serramento, i, (alcuni valori indicativi del coefficiente di trasmissione solare, g, di alcuni tipi di vetri sono riportati nel Prospetto XV: tali valori devono essere utilizzati solo quando non sono disponibili dati più precisi forniti dal costruttore). Le schermature che vengono prese in considerazione sono solo quelle disposte verticalmente e parallele al piano contente le superfici trasparenti dell involucro (finestre, facciate continue trasparenti, ecc.). Mese ord st Sud Ovest Gennaio 0,00 0,52 0,8 0,39 Febbraio 0,00 0,48 0,82 0,55 Marzo 0,00 0,66 0,8 0,63 Aprile 0,00 0,7 0,74 0,62 Maggio 0,00 0,7 0,62 0,64 Giugno 0,00 0,75 0,56 0,68 Luglio 0,00 0,74 0,62 0,73 Agosto 0,00 0,75 0,76 0,72 Settembre 0,00 0,73 0,82 0,67 Ottobre 0,00 0,72 0,86 0,60 ovembre 0,00 0,62 0,84 0,30 Dicembre 0,00 0,50 0,86 0,42 Prospetto XIX Fattore di riduzione f shd per le schermature mobili, nel caso di orientamenti non considerati si procede per interpolazione lineare (Fonte: UI TS 300-:2008) F gl (trasmittanza termica, fattore solare) g < 0,5 0,5 g < 0,7 0,7 g < 0,9 g 0,9 U g 2,5 W/(m 2 K) 0,85 0,85 0,90 0,95 W/(m 2 K) U g < 2,5 W/(m 2 K) 0,80 0,85 0,90 0,90 U g < W/(m 2 K) 0,80 0,85 0,85 0,90 Prospetto XX Valori dei coefficienti correttivi F gl per diverse tipologie di vetrate (derivanti da una correlazione empirica per le diverse tipologie di vetri e rivestimenti assumendo la distribuzione della radiazione diffusa) (Fonte: A. Roos et al. 2000] f b (mese, esposizione) Sud st/ovest ord Orizzontale Gennaio 0,75 0,50 0 0,40 Febbraio 0,70 0,50 0 0,50 Marzo 0,65 0,55 0 0,55 Aprile 0,55 0,55 0,0 0,60 Maggio 0,40 0,55 0,25 0,60 Giugno 0,35 0,55 0,30 0,65 Luglio 0,45 0,60 0,35 0,70 Agosto 0,50 0,60 0,5 0,65 Settembre 0,65 0,60 0 0,60 Ottobre 0,75 0,55 0 0,55 ovembre 0,75 0,50 0 0,45 Dicembre 0,75 0,50 0 0,40 Prospetto XXI Fattori di peso f b della radiazione solare diretta sulla totale (ricavati per la Regione Lombardia con approssimazione conservativa per il fabbisogno estivo), nel caso di orientamenti non considerati si procede per interpolazione lineare.

27 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Calcolo della trasmittanza di energia solare totale, diretta e diffusa, in presenza di sistemi schermanti La valutazione della trasmittanza di energia solare totale di un componente di involucro trasparente dotato di sistema schermante viene effettuata in accordo alla norma UI 3363-:2008, per quanto riguarda la componente diretta, g (sh+gl),b. Per il calcolo della componente diffusa, g (sh+gl),d, si procede in modo analogo alla diretta modificando opportunamente i fattori di trasmissione e riflessione della schermatura. Le tipologie trattate da tale norma e di seguito riportate sono limitate al caso di elementi schermanti disposti sul piano parallelo a quello del sistema trasparente e del seguente tipo: - tende avvolgibili; - tende veneziane; - persiane; - frangisole a lamelle orizzontali o verticali. Per il calcolo della prestazione di tali sistemi, ad esclusione del primo (tende avvolgibili), la trasmittanza di energia solare totale (comprendente oltre all energia della radiazione solare entrante attraverso il sistema trasparente anche l energia solare assorbita dal sistema e trasferita termicamente all interno) va distinta facendo riferimento alle componenti diretta, g (sh+gl),b, e diffusa, g (sh+gl),d, essendo le prestazioni dei sistemi a lamelle significativamente differenti per le due tipologie di radiazione incidente. Di contro per le tende avvolgibili, tale differenza è trascurabile e quindi, in tal caso, i parametri fisici che definiscono le due diverse trasmittanze sono assunti coincidenti. In ogni caso, per entrambe le tipologie, i valori della trasmittanza tengono implicitamente conto della dipendenza angolare giornaliera della radiazione diretta incidente, anche se risultano riferite alla trasmittanza di energia solare totale normale del sistema vetrato da queste schermato, g. Per alcune tipologie di sistema trasparente non direttamente contemplate nella citata norma, viene riportata di seguito un estensione dell applicazione della UI 3363-:2008 che associa ad ognuna di esse la tipologia prevista con prestazioni estive più simili, ma potenzialmente meno favorevoli (valutazione conservativa), qui definita come sistema equivalente. Per queste e altre configurazioni con schermature integrate ed intercapedini ventilate non incluse in questa procedura è pertanto suggerito il ricorso ad una valutazione delle prestazioni energetiche attraverso l uso di opportuni codici di simulazione dinamica che impieghino il metodo di calcolo dettagliato descritto nella norma UI :2006 o analoghi modelli sviluppati e validati da Università o nti di Ricerca. a) Schermature solari poste all esterno dell elemento di involucro trasparente, con intercapedine tra schermo e superficie chiusa e ventilata (approccio conservativo) Figura 5 Schematizzazione di una schermatura solare esterna Le trasmittanze di energia solare totale diretta e diffusa della finestra in presenza di sistema schermante esterno, se non fornita dal produttore, sono calcolate con le seguenti formule: G g g è assunto dalla normativa pari a 5 W/m 2 K; ( g ) (sh+ gl),b τe,b g + αe,b + τe,b G2 G ( g ) (sh+ gl),d τe,d g + αe,d + τe,d G2 G G G G G (39) (40) G 2 G è assunto dalla normativa pari a 0 W/m 2 K; è espressa in W/m 2 K e definita come: G G + U + g G2 (4)

28 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 con: U g g τ eb/d α eb/d con: ρ eb/d è la trasmittanza termica del vetro, [W/m 2 K]; è la trasmittanza dell energia solare totale della superficie trasparente del serramento, i, (alcuni valori indicativi del coefficiente di trasmissione solare, g, di alcuni tipi di vetri sono riportati nel Prospetto XV: tali valori devono essere utilizzati solo quando non sono disponibili dati più precisi forniti dal costruttore); è il fattore di trasmissione solare del dispositivo schermante, rispettivamente per la radiazione diretta (b) e per la diffusa (d); per i dispositivi schermanti a lamelle orientabili (veneziane) è ricavabile dalle equazioni (50) e (52); per le tende avvolgibili risultano coincidenti e in assenza di dati specifici possono essere ricavati dal Prospetto XXII; è la frazione di energia solare assorbita dal componente schermante, rispettivamente per la radiazione diretta (b) e per la diffusa (d), ottenuta secondo le equazioni (42) e (43) seguenti: α α e, b τe,b ρe,b e,d τ e,d ρ è il fattore di riflessione solare del dispositivo schermante, rispettivamente per la radiazione diretta (b) e per la diffusa (d); per i dispositivi schermanti a lamelle orientabili (veneziane) è ricavabile dalle equazioni (5) e (53); per le tende avvolgibili risultano coincidenti e in assenza di dati specifici possono essere ricavati dal Prospetto XXII; e,d (42) (43) b) Schermature solari poste all interno dell elemento di involucro trasparente sia con intercapedine d aria ventilata verso l interno sia chiusa (valutazione conservativa) Figura 6 Schematizzazione di una schermatura solare interna con intercapedine d aria ventilata Le trasmittanze di energia solare totale diretta e diffusa della finestra in presenza di sistema schermante interno, se non fornite dal produttore, sono calcolate con le seguenti formule: G 2 G con: U g g g g (sh+ gl),b g (sh+ gl),d g g è assunto dalla normativa pari a 30 W/m 2 K; è espressa in W/m 2 K e definita come: g G è la trasmittanza termica del vetro, [W/m 2 K]; U + ρ ρ g G 2 e,b e,d α α è la trasmittanza dell energia solare totale della superficie trasparente del serramento, i, (alcuni valori indicativi del coefficiente di trasmissione solare, g, di alcuni tipi di vetri sono riportati nel Prospetto XV: tali valori devono essere utilizzati solo quando non sono disponibili dati più precisi forniti dal costruttore); e,b e,d G G 2 G G 2 (44) (45) (46)

29 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 α eb/d ρ eb/d è la frazione di energia solare assorbita dal componente schermante, rispettivamente per la radiazione diretta (b) e per la diffusa (d), ottenuta secondo le equazioni (42) e (43); per le tende avvolgibili risultano coincidenti e in assenza di dati specifici possono essere ricavati dal Prospetto XXII; fattore di riflessione solare del dispositivo schermante, rispettivamente per la radiazione diretta (b) e per la diffusa (d); per i dispositivi schermanti a lamelle orientabili (veneziane) è ricavabile dalle equazioni (5) e (53); per le tende avvolgibili risultano coincidenti e in assenza di dati specifici possono essere ricavati dal Prospetto XXII. c) Schermature solari integrate con intercapedine d aria non ventilata ambiente esterno 2 vetro senza rivestimento 3 schermatura solare 4 intercapedine d aria non ventilata 5 vetro con o senza rivestimento 6 ambiente interno Figura 7 Schematizzazione di una schermatura solare integrata con intercapedine non ventilata Le trasmittanze di energia solare totale della finestra in presenza di sistema schermante integrato, se non fornite dal produttore, sono calcolate con le seguenti formule: G 3 è assunto dalla normativa pari a 3 W/m 2 K; G g τ eb/d α eb/d ρ eb/d è espressa in W/m 2 K e definita come: g g ( α + ( g ) ρ ) (sh+ gl),b g τe,b + g e,b e,b ( α + ( g ) ρ ) (sh+ gl),d g τe,d + g e,d G U + g G 3 è la trasmittanza dell energia solare totale della vetrata senza l inserimento della schermatura solare (elemento 3 in Figura 7), (alcuni valori indicativi del coefficiente di trasmissione solare, g, di alcuni tipi di vetri sono riportati nel Prospetto XV: tali valori devono essere utilizzati solo quando non sono disponibili dati più precisi forniti dal costruttore); è il fattore di trasmissione solare del dispositivo schermante, rispettivamente per la radiazione diretta (b) e per la diffusa (d); per i dispositivi schermanti a lamelle orientabili (veneziane) è ricavabile dalle equazioni (50) e (52); per le tende avvolgibili risultano coincidenti e in assenza di dati specifici possono essere ricavati dal Prospetto XXII; è la frazione di energia solare assorbita dal componente schermante, rispettivamente per la radiazione diretta (b) e per la diffusa (d), ottenuta secondo le equazioni (42) e (43); per le tende avvolgibili risultano coincidenti e in assenza di dati specifici possono essere ricavati dal Prospetto XXII; è il fattore di riflessione solare del dispositivo schermante, rispettivamente per la radiazione diretta (b) e per la diffusa (d); per i dispositivi schermanti a lamelle orientabili (veneziane) è ricavabile dalle equazioni (5) e (53); per le tende avvolgibili risultano coincidenti e in assenza di dati specifici possono essere ricavati dal Prospetto XXII. d) Schermature solari interposte tra due vetrate costituenti l elemento di involucro trasparente, con ventilazione naturale o forzata dell intercapedine e presa ed espulsione dell aria all esterno della zona climatizzata. Il sistema reale, indicato in Figura 8 a, viene schematizzato con il sistema equivalente (Figura 8 - b) e,d G G 3 G G 3 (47) (48) (49)

30 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 SISTMA RAL SISTMA UIVALT ambiente esterno vetrata esterna schermatura solare 4 intercapedine con ventilazione 4 6 esterno-esterno 5 vetrata interna a) 6 ambiente interno b) Figura 8 Schematizzazione di una schermatura solare integrata con intercapedine ventilata esterno su esterno e del suo sistema equivalente ai fini del calcolo semplificato del fabbisogno estivo In assenza di un analisi dinamica della prestazioni energetiche di questi sistemi d involucro (secondo i presupposti menzionati all inizio del paragrafo), ai soli fini del fabbisogno termico estivo, si assegnano alle trasmittanze di energia solare totale diretta e diffusa del sistema reale, schematizzato in Figura 8 a, i valori che si desumono dall applicazione delle equazioni (39) e (40) (per schermi esterni) al suo sistema equivalente (Figura 8 b), ottenuto escludendo il sistema vetrato esterno. e) Schermature solari interposte tra due vetrate costituenti l elemento di involucro trasparente, con ventilazione naturale o forzata dell intercapedine, presa dell aria all interno della zona climatizzata ed espulsione all interno o all esterno (l espulsione verso l esterno, in assenza di un analisi che tenga propriamente conto dei ricambi d aria effettuati con la ventilazione attraverso la doppia pelle, viene ricondotta in via conservativa all espulsione verso l interno). Il sistema reale, indicato in Figura 9 a, viene schematizzato con il sistema equivalente (Figura 9 - b). Figura 9 Schematizzazione di una schermatura solare integrata con intercapedine ventilata interno su interno e del suo sistema equivalente ai fini del calcolo semplificato del fabbisogno estivo In assenza di un analisi dinamica delle prestazioni energetiche di questi sistemi d involucro (secondo i presupposti menzionati all inizio del paragrafo), ai soli fini del fabbisogno termico estivo, si assegnano alle trasmittanze di energia solare totale diretta e diffusa del sistema reale, schematizzato in Figura 9 a, i valori che si desumono dall applicazione delle equazioni (44) e (45) (per schermi interni) al suo sistema equivalente (Figura 9 b), ottenuto escludendo il sistema vetrato interno Trasmittanza, riflettanza e assorbanza solari delle schermature τ I valori di e, b/d, ρe,b/d, αe, b/d sono specifici della schermatura solare adottata, per cui devono essere forniti direttamente dal produttore; solo in assenza di dati certi si può fare riferimento ai valori riportati nel Prospetto XXII; dove le proprietà indicate sono tutte riferite a radiazione diretta con angolo di incidenza normale ( ). Valori di τ e,b, in funzione della trasparenza della schermatura Bianco Pastello Scuro ero Bianco Pastello Scuro ero ρ e,b, Opaca 0,0 0,7 0,5 0,3 0, 0,3 0,5 0,7 0,9 Mediamente traslucida o perforata 0,2 0,6 0,4 0,2 0, 0,2 0,4 0,6 0,7 Altamente traslucida o perforata 0,4 0,4 0,3 0,2 0, 0,2 0,3 0,4 0,5 Prospetto XXII Valori convenzionali di τ e,b, ρ e,b, α e,b normali (Fonte: UI 3363-:2008) α e,b,

31 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 el caso di sistemi a lamelle orientabili (come ad esempio veneziane) i fattori di trasmissione e riflessione solare convenzionali del dispositivo schermante per la radiazione diretta e diffusa sono quelli ricavabili per un angolo di apertura di circa 45 (o comunque tale da intercettare al massimo la radiazione diretta) dalle seguenti equazioni: τ ρ ( 45 ) 0,65 τe,b, + 0,5 e, B, e, b ρ e,b ( 45 ) ρ ( 0,75 + 0,70 τ ) e,b, e,b, (50) (5) ( 45 ) 0,30 + 0,70 τ ( 45 ) τe,d e, b (52) ( 45 ) 0,70 ρ ( 45 ) ρe,d e, b (53) τ e,b, è la trasmittanza solare della lamella ad incidenza ortogonale sulla superficie della lamella; in assenza di dati certi forniti dal produttore si possono desumere dal Prospetto XXII; ρ e,b, è la riflettanza solare della lamella ad incidenza quasi normale sulla superficie della lamella; in assenza di dati certi forniti dal produttore si possono desumere dal Prospetto XXII Apporti solari mensili attraverso le strutture opache esterne Gli apporti solari mensili attraverso le strutture opache esterne (pareti, lastrici solari e tetti) sono definiti dalla seguente relazione: S,O H s,j α i i S,O Hs,j αi AL,i FS Fer,i j i h e j è la quantità di energia solare assorbita dalle pareti opache esterne e trasferita all ambiente a temperatura controllata o climatizzato, [kwh]; è il numero di giorni del mese considerato; è l irradiazione globale giornaliera media mensile incidente sulla superficie trasparente con esposizione, j (Prospetto XIV), [kwh/m 2 ]; è il fattore di assorbimento solare medio della superficie assorbente della parete opaca, i, rivolta verso l esterno (Prospetto XXIII); A L,i è la superficie lorda della parete opaca, i, rivolta verso l esterno, [m 2 ]; F S è il fattore di riduzione dovuto all ombreggiatura, così come definito dall equazione (36). F er,i è il coefficiente di riduzione che tiene conto dell incidenza del flusso radiativo emesso dalla superficie, i, verso la volta celeste (Prospetto XXIII); U i è la trasmittanza termica della parete opaca, i, rivolta verso l esterno, [W/m 2 K]; h e è il coefficiente di scambio termico superficiale esterno, pari a 25 W/m 2 K. U (54) Tipo di colorazione della parete α Tipo di parete F er Chiaro 0,3 Orizzontale 0,8 Medio 0,6 Inclinata 0,9 Scuro 0,9 Verticale,0 Prospetto XXIII Valori del fattore di assorbimento solare medio della superficie assorbente della parete opaca rivolta verso l esterno, α, e coefficiente di riduzione che tiene conto dell incidenza del flusso radiativo emesso dalla superficie verso la volta celeste, F er (Fonte: UI TS 300-:2008) Spazi soleggiati La procedura di seguito descritta viene applicata al caso di spazi soleggiati addossati all involucro dell edificio (ad esempio verande o logge chiuse con elementi vetrati o serre addossate), in cui è presente una parete divisoria (l involucro) tra il volume climatizzato o a temperatura controllata e quello soleggiato ad esso esterno.

32 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 pi e,s S pi α α we A Figura 0 Schema elettrico equivalente per uno spazio soleggiato contiguo a uno spazio interno all edificio Se lo spazio soleggiato è dotato di impianto termico oppure è presente un apertura permanente fra lo spazio climatizzato o a temperatura controllata e quello soleggiato, allora il volume di quest ultimo deve essere considerato come un estensione diretta della zona climatizzata o a temperatura controllata. Le perdite per trasmissione attraverso lo spazio soleggiato, T,S, vengono determinate attraverso la seguente relazione: T,S H T,S θ t T,S H T, S θ è la quantità totale di energia trasferita per trasmissione attraverso uno spazio soleggiato adiacente alla zona climatizzata o a temperatura controllata, [kwh]; è il coefficiente di scambio termico per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente esterno attraverso lo spazio soleggiato, [W/K]; è la differenza tra la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, θ i, e la temperatura media giornaliera esterna, θ e, si veda.6.3.7, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. Il coefficiente di scambio termico per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente esterno attraverso lo spazio soleggiato, H T,S, viene calcolato attraverso la seguente relazione: con: H T,S H i H e b H S T, S Hi bs He H + H i e è il coefficiente di scambio termico per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente esterno attraverso lo spazio soleggiato, [W/K]; è il coefficiente di scambio termico tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, [W/K]; è il coefficiente di scambio termico tra lo spazio soleggiato e l ambiente esterno, [W/K]. Il coefficiente di scambio termico tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato è calcolato come segue: H i A L,pi,j U pi,j H i t pi wi ( AL,pi Upi ) + ( AL,wi Uwi ) + H j k V, i j k è il coefficiente di scambio termico tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, [W/K]; è l area lorda della parete opaca divisoria j-esima tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, [m 2 ]; è la trasmittanza della parete opaca divisoria j-esima tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, [W/m 2 K]; (55) (56) (57) (58)

33 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 A L,wi,k U wi,k H V,i pi wi è l area lorda dell elemento trasparente k-esimo posto tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, [m 2 ]; è la trasmittanza dell elemento trasparente k-esimo posto tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, [W/m 2 K]; è il coefficiente di scambio termico per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, [W/K]; è il numero totale di pareti opache divisorie tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato; è il numero totale di elementi trasparenti posti tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato. Il coefficiente di scambio termico per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato è definito come segue: H V, i ρa ca Vs-i ρ a c a è la capacità termica volumica dell aria, pari a 0,34 Wh/m 3 K; H V,i Vɺ S-i con: è il coefficiente di scambio termico per ventilazione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, [W/K]; è la portata d aria tra lo spazio soleggiato e la zona climatizzata o a temperatura controllata [m 3 /h], data dalla (60); Vs-i Vs n Vs-i 0 V s è il volume netto dello spazio soleggiato, [m 3 ]; n H e A L,pe,i U pe,i è il numero di ricambi d aria impiegato nell equazione (29) per la sola aerazione o ventilazione naturale, comprese le infiltrazioni; n0 in presenza di ventilazione meccanica, [h - ]. Il coefficiente di scambio termico tra lo spazio soleggiato e l ambiente esterno viene definito come segue: H e pe we ( AL,pe Upe ) + ( AL,we Uwe ) + H i j V, S i è il coefficiente di scambio termico tra lo spazio soleggiato e l ambiente esterno, [W/K]; j è l area lorda della superficie i-esima di parete opaca o pavimento o soffitto divisori tra lo spazio soleggiato e l ambiente esterno, [m 2 ]; è la trasmittanza della superficie i-esima di parete opaca o pavimento o soffitto divisori tra lo spazio soleggiato e l ambiente esterno, [W/m 2 K]; A L,we,j è l area lorda dell elemento trasparente j-esimo posto tra lo spazio soleggiato e l ambiente esterno, [m 2 ]; U we,j H V,S pe wi per il calcolo del fabbisogno invernale per il calcolo del fabbisogno estivo è la trasmittanza dell elemento trasparente j-esimo posto tra lo spazio soleggiato e l ambiente esterno, [W/m 2 K]; è il coefficiente di scambio termico per ventilazione tra spazio soleggiato e l ambiente esterno, [W/K]; è il numero totale di superfici opache divisorie tra lo spazio soleggiato e l ambiente esterno; è il numero totale di elementi trasparenti posti tra lo spazio soleggiato e l ambiente esterno. Il coefficiente di scambio termico per ventilazione dello spazio soleggiato è definito come segue: (59) (60) (6) H V,S H V, S ρa ca Vs è il coefficiente di scambio termico per ventilazione tra spazio soleggiato e l ambiente esterno, [W/K]; (62)

34 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 ρ a c a è la capacità termica volumica dell aria, pari a 0,34 Wh/m 3 K; Vɺ S è la portata d aria esterna di ventilazione nello spazio soleggiato, [m 3 /h]. Vɺ S La portata d aria esterna di ricambio nello spazio soleggiato viene definita mediante la seguente relazione: Vs Vs n è la portata d aria esterna di ventilazione nello spazio soleggiato, [m 3 /h]; V s è il volume netto dello spazio soleggiato, [m 3 ]; n è il numero di ricambi d aria, da assumere pari a quello impiegato nella (60) per il calcolo del fabbisogno energetico di riscaldamento; mentre per il calcolo del fabbisogno energetico di raffrescamento si usa il valore convenzionale di 0,5. Il contributo solare indiretto, S,S, dovuto sia al surriscaldamento dell ambiente non climatizzato soleggiato per effetto della radiazione solare assorbita dalle varie superfici sia alla radiazione solare direttamente assorbita dalle parti opache della parete divisoria tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, viene calcolato come segue: con: S,S g,we,i S,S pa pi ( g,we ( F) F we Fw F(sh,gl) ) ( bs ) ( AL,pa αpa FS Hs ) + bs j ( g ( F ) F F ),we F we w (sh,gl) j k H s,pi F A we ( AL,we g,we ( FF) we Fw F(sh,gl) ) i i we ( AL,we ) i è la quantità di energia solare trasferita all ambiente climatizzato o a temperatura controllata dovuta a spazi soleggiati a temperatura non controllata addossati all involucro, [kwh]; è il numero dei giorni del mese considerato; è la trasmittanza dell energia solare totale della superficie trasparente del serramento i-esimo posto tra lo spazio soleggiato e l esterno (alcuni valori indicativi del coefficiente di trasmissione solare, g, di alcuni tipi di vetri sono riportati nel Prospetto XV: tali valori devono essere utilizzati solo quando non sono disponibili dati più precisi forniti dal costruttore); -F F è il coefficiente di riduzione dovuto al telaio del serramento i-esimo, pari al rapporto tra l'area trasparente e l'area totale dell unità vetrata (si assume un valore convenzionale pari a 0,80); i S L,pi α pi U h pi i k (63) (64) (65) F w è il fattore di correzione che tiene conto dell inclinazione dei raggi solari rispetto alla superficie verticale interessata, assunto pari a 0,9; F( sh,gl ) è il fattore di riduzione degli apporti solari relativo all utilizzo di schermature mobili o fisse complanari elemento trasparente della serra considerato, calcolato secondo l equazione (37); b s coefficiente di ponderazione, calcolato tramite la (57); A L,j j k è la superficie lorda di ogni elemento opaco assorbente j-esimo (pedice, pi, per indicare le sole superfici delle pareti opache assorbenti poste tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato e pedice, pa, per ogni generica superficie dello spazio soleggiato, comprese le prime), [m 2 ]; è l indice della sommatoria per esposizione che si riferisce a tutte le superfici opache dello spazio soleggiato, comprese le superfici delle pareti opache poste tra l ambiente climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato; è l indice della sommatoria per esposizione che si riferisce a tutte le pareti opache divisorie tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato;

35 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 H s è l irradiazione globale giornaliera media mensile incidente sulla superficie trasparente con esposizione j o k (Prospetto XIV), [kwh/m 2 ]; F S è il fattore di riduzione dovuto all ombreggiatura, così come definito dall equazione (36); α U pi,k è il fattore di assorbimento solare medio della superficie assorbente della parete assorbente della serra (pedice, pa, per la generica superficie opaca assorbente dello spazio soleggiato e pedice, pi, per le sole superfici delle pareti opache assorbenti poste tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato), (Prospetto XXIII); è la trasmittanza termica della k-esima parete opaca posta tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato, [W/m 2 k]; h i è il coefficiente di scambio termico superficiale interno, pari a 7,7 W/m 2 K; A L,we,i è la superficie lorda del serramento i-esimo posto tra lo spazio soleggiato e l esterno, [m 2 ]. Il contributo solare diretto, SI,S, si calcola come doppia trasmissione dell energia solare, attraverso il vetro dello spazio soleggiato e attraverso il vetro delle finestre tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e lo spazio soleggiato: SI,S g SI, S wi ( g,we ( FF) we Fw F(sh,gl) ) ( g,wi ( FF) wi Fw AL,wi FS Hs,pi ) k è l apporto solare diretto (interno) dovuto alla radiazione solare che passa prima attraverso il vetro dello spazio soleggiato e poi attraverso il vetro della finestra tra la zona climatizzata e lo spazio soleggiato, [kwh]; è il numero dei giorni del mese considerato; è la trasmittanza dell energia solare totale della generica superficie trasparente di un serramento (pedice, we, per il vetro posto tra lo spazio non climatizzato soleggiato e l esterno, pedice, wi, per il vetro posto sulla parete divisoria tra lo spazio a temperatura controllata e quello soleggiato; alcuni valori indicativi del coefficiente di trasmissione solare, g, di alcuni tipi di vetri sono riportati nel Prospetto XV: tali valori devono essere utilizzati solo quando non sono disponibili dati più precisi forniti dal costruttore); -F F è il coefficiente di riduzione dovuto al telaio, pari al rapporto tra l'area trasparente e l'area totale del generico serramento (si assume un valore convenzionale pari a 0,80); F w A L,wi è il fattore di correzione che tiene conto dell inclinazione dei raggi solari rispetto alla superficie verticale interessata, assunto pari a 0,9 (pedice, we, per il vetro posto tra lo spazio non climatizzato soleggiato e l esterno, pedice, wi, per il vetro posto sulla parete divisoria tra lo spazio a temperatura controllata e quello soleggiato); è l area lorda della superficie del serramento trasparente k-esimo posto tra lo spazio a temperatura controllata e quello soleggiato, [m 2 ]; F S è il fattore di riduzione dovuto all ombreggiatura, così come definito dalla equazione (36); H s,pi è l irradiazione globale giornaliera media mensile incidente sul serramento k-esimo posto tra lo spazio a temperatura controllata e quello soleggiato (Prospetto XIV), [kwh/m 2 ]. ( g, we ( F ) we Fw F(sh,gl) ) e il termine è calcolato con l equazione (65) Fattore di utilizzazione degli apporti gratuiti per il riscaldamento o la climatizzazione invernale Il fattore di utilizzazione degli apporti gratuiti per il riscaldamento di riferimento, η H, e corretto, η H,adj, è funzione del rapporto apporti/perdite di riferimento, γ H, o corretto, γ H,adj, e di un parametro numerico, a H o a H,adj, che dipende dalla costante di tempo della zona, in accordo con le equazioni sotto riportate: se: se: γ γ H > 0 H,adj e > 0 γ e H γ H,adj η η G,H G,H,adj γ γ ah H ah + H γ γ ah,adj H,adj ah,adj + H,adj k (66) (67)

36 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 con: γ H γ H,adj G,H L,H,net L,H,net,adj e con: a H a H,adj τ H τ H,adj τ 0,H se: se: γ H γ γ H H,adj G,H L,H,net è il rapporto apporti/perdite di riferimento nel mese; è il rapporto apporti/perdite corretto nel mese; ; γ η η H,adj G,H G,H,adj ah a + H a a G,H H,adj H,adj L,H,net,adj è la quantità di energia gratuita dovuta alle sorgenti interne ed alla radiazione solare entrante attraverso le superfici trasparenti nel periodo di riscaldamento, calcolata secondo la (4), [kwh]; è la quantità di energia di riferimento scambiata per trasmissione e per ventilazione, tra la zona a temperatura controllata o climatizzata e l ambiente circostante al netto dei contributi solari sulle superfici opache, e da eventuali spazi soleggiati a temperatura non controllata addossati all involucro nel periodo di riscaldamento, calcolata secondo la (7), [kwh]; è la quantità di energia corretta scambiata per trasmissione e per ventilazione, tra la zona a temperatura controllata o climatizzata e l ambiente circostante al netto dei contributi solari sulle superfici opache, e da eventuali spazi soleggiati a temperatura non controllata addossati all involucro nel periodo di riscaldamento, calcolata secondo la (7), [kwh]; è il parametro numerico di riferimento; è il parametro numerico corretto; è la costante di tempo di riferimento, [h]; è la costante di tempo corretta, [h]; τ H a H a0,h + ; ah,adj a0,h + τ0,h è il valore di riferimento per la costante di tempo, [h]. τ H,adj τ 0,H + (68) (69) (70) I valori di a 0,H e τ 0,H sono definiti dalla norma UI TS 300- e ai fini della presente procedura di calcolo (funzionamento continuo dell impianto sulle 24 ore, calcolo mensile) valgono rispettivamente e 5 ore. Pertanto l equazione (70) può essere scritta come segue: τ τ H ah + ; ah,adj I valori delle costanti di tempo, τ H e τ H,adj, si calcolano come: con: τ H H L,H τ H Cm A 3,6 H T,H + Δθ Δt tot L,H V,H è la costante di tempo di riferimento, [h]; ; ; τ H H,adj L,H,adj H,adj Cm A 3,6 H T,H tot L,H,adj + Δθ Δt V,H,adj (7) (72) (73) τ H,adj è la costante di tempo corretta, [h];

37 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 C m A tot T,H V,H V,H,adj θ t è la capacità termica per unità di superficie interna; per gli edifici esistenti si veda il Prospetto XXIV mentre per gli edifici di nuova costruzione si faccia riferimento all Appendice D, [kj/m 2 K]; è l area totale interna, cioè la somma delle superfici nette dei componenti opachi che delimitano una zona climatizzata o a temperatura controllata, per ulteriori dettagli si rimanda all Appendice D, [m 2 ]; è la quantità totale di energia trasferita mensilmente per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante durante il periodo di riscaldamento, calcolata secondo la (5), [kwh]; è la quantità di energia di riferimento trasferita per ventilazione, aerazione e/o infiltrazione, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante durante il periodo di riscaldamento, calcolata secondo la (25), [kwh]; è la quantità di energia corretta trasferita per ventilazione, aerazione e/o infiltrazione, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante durante il periodo di riscaldamento, calcolata secondo la (26), [kwh]; è la differenza tra la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, θ i, e il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna, θ e, si veda.6.3.7, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh] Fattore di utilizzazione delle perdite per il raffrescamento o la climatizzazione estiva Il fattore di utilizzazione delle perdite per il calcolo del fabbisogno di raffrescamento, η C, è funzione degli apporti/perdite, γ C, e di un parametro numerico, a C, che dipende dalla costante di tempo della zona, in accordo con le equazioni qui sotto riportate: ac γc se: γc > 0 e γc ηl,c ( ac + ) γ con: γ C γ C,adj G,C L,C,net L,C,net,adj e con: se: se: se: γ γ C,adj C γ γ C > 0 C,adj e se: se: L,C,net γ γ γ C,adj C < 0 C,adj < 0 è il rapporto apporti/perdite di riferimento nel mese; G,H è il rapporto apporti/perdite corretto nel mese; ; η η γ η L,C,adj η η L,C L,C L,C,adj C,adj L,C,adj C a C,adj γc,adj ( ac,adj + ) γ ac a + C a a C,adj C,adj C,adj G,H L,C,net,adj è la quantità di energia gratuita dovuta alle sorgenti interne ed alla radiazione solare entrante attraverso le superfici trasparenti nel periodo di raffrescamento, calcolata secondo la (4), [kwh]; è la quantità di energia di riferimento scambiata per trasmissione e per ventilazione, tra la zona a temperatura controllata o climatizzata e l ambiente circostante al netto dei contributi solari sulle superfici opache, e da eventuali spazi soleggiati addossati all involucro nel periodo di riscaldamento, calcolata secondo la (7), [kwh]; è la quantità di energia corretta scambiata per trasmissione e per ventilazione, tra la zona a temperatura controllata o climatizzata e l ambiente circostante al netto dei contributi solari sulle superfici opache, e da eventuali spazi soleggiati addossati all involucro nel periodo di riscaldamento, calcolata secondo la (7), [kwh]; τ C a C a0,c + ; ac,adj a0,c + τ0,c τ τ C,adj 0,C + (74) (75) (76) (77) (78)

38 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 a C a C,adj τ C τ C,adj è il parametro numerico di riferimento; è il parametro numerico corretto; è la costante di tempo di riferimento, [h]; è la costante di tempo corretta, [h]; τ 0,C è il valore di riferimento per la costante di tempo, [h]. I valori di a 0,C,τ 0,C sono definiti dalla norma UI ISO 3790:2008 e ai fini della presente procedura di calcolo (funzionamento continuo dell impianto sulle 24 ore, calcolo mensile) valgono rispettivamente e 5. Pertanto l equazione (78) può essere scritta come segue: τ τ C ac + ; ac,adj I valori delle costanti di tempo, τ C e τ C,adj, si calcolano come: con: τ C H L,C τ C Cm A 3,6 H T,C + tot L,C Δθ Δt V,C è la costante di tempo di riferimento, [h]; ; ; τ C,adj H C,adj Cm A 3,6 H L,C,adj tot L,C,adj T,C + Δθ Δt V,C,adj (79) (80) (8) τ C,adj C m A tot T,C V,C V,C,adj θ t è la costante di tempo corretta, [h]; è la capacità termica per unità di superficie interna; per gli edifici esistenti si veda il Prospetto XXIV mentre per gli edifici di nuova costruzione si faccia riferimento all Appendice D, [kj/m 2 K]; è l area totale interna, cioè la somma delle superfici nette dei componenti opachi che delimitano una zona climatizzata o a temperatura controllata, per ulteriori dettagli si rimanda all Appendice D, [m 2 ]; è la quantità di energia trasferita per trasmissione tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante durante il periodo di raffrescamento, calcolata secondo la (5), [kwh]; è la quantità di energia di riferimento trasferita per ventilazione, aerazione e/o infiltrazione, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante durante il periodo di raffrescamento, calcolata secondo la (25), [kwh]; è la quantità di energia corretta trasferita per ventilazione, aerazione e/o infiltrazione, tra la zona climatizzata o a temperatura controllata e l ambiente circostante durante il periodo di raffrescamento, calcolata secondo la (26), [kwh]; è la differenza tra la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, θ i, e il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna, θ e, si veda.6.3.7, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. Caratteristiche costruttive dei componenti edilizi umero di piani Intonaci Isolamento Pareti esterne Pavimenti 2 3 gesso Capacità termica areica [kj/(m 2 K)] interno qualsiasi tessile interno qualsiasi legno interno qualsiasi piastrelle assente/esterno leggere/blocchi tessile assente/esterno medie/blocchi tessile assente/esterno leggere/blocchi legno assente/esterno medie/blocchi legno assente/esterno leggere/blocchi piastrelle assente/esterno medie/blocchi piastrelle

39 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Caratteristiche costruttive dei componenti edilizi umero di piani Intonaci Isolamento Pareti esterne Pavimenti 2 3 malta Capacità termica areica [kj/(m 2 K)] interno qualsiasi tessile interno qualsiasi legno interno qualsiasi piastrelle assente/esterno leggere/blocchi tessile assente/esterno medie tessile assente/esterno pesanti tessile assente/esterno leggere/blocchi legno assente/esterno medie legno assente/esterno pesanti legno assente/esterno leggere/blocchi piastrelle assente/esterno medie piastrelle assente/esterno pesanti piastrelle Prospetto XXIV Capacità termica per unità di superficie dell involucro, C m (Fonte: UI TS 300-:2008) ntalpia del vapore d acqua prodotto e immesso nella zona Per ciascuna zona, se servita da un impianto di climatizzazione che controlla l umidità dell aria, è necessario calcolare il fabbisogno convenzionale di energia termica latente. L entalpia del vapore d acqua prodotto all interno della zona termica dagli occupanti, da processi e sorgenti varie (cotture, lavaggi, ecc.) si calcola, sia per il periodo di riscaldamento sia per quello di raffrescamento, come: Wv,S G v,per G v,p h v t G v,per g v,per Wv, S ( G + G ) h Δt v,per v,p è l entalpia del vapore di acqua prodotto all interno della zona da persone e processi e sorgenti varie (cottura, lavaggi, ecc.), [kwh]; è la portata massica media giornaliera di vapore d acqua dovuta alla presenza di persone, [g/h]; è la portata massica media giornaliera di vapore d acqua dovuta alla presenza di apparecchiature, [g/h]; è l entalpia specifica del vapore di acqua convenzionalmente posta pari a 0,965, [Wh/g]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. Il valore della portata massica media giornaliera dovuta alla presenza di persone si ricava con la seguente relazione: G v, per gv,per is A fg,per è la portata massica media giornaliera di vapore d acqua dovuta alla presenza di persone, [g/h]; è la portata massica specifica di progetto ricavabile dal Prospetto XXVI, [g/h persona]; i s è l indice di affollamento (Prospetto XI), [persone/m 2 ]; A è la superficie utile di pavimento, [m 2 ]; f G,per è il fattore di presenza medio giornaliero (valore compreso tra 0 e ), (Prospetto XXXV). v (82) (83) Categoria di edificio Destinazione d uso f G,per. ();. (2) difici residenziali 24/24. (3) difici adibiti ad albergo, pensioni ed attività similari 8/24.2 difici adibiti ad uffici ed assimilabili 8/24.3 difici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura ed assimilabili 24/24.4 difici adibiti ad attività ricreative, associative e di culto 8/24.5 difici adibiti ad attività commerciali ed assimilabili 8/24.6 difici adibiti ad attività sportive 8/24.7 difici adibiti ad attività scolastiche di tutti i livelli e assimilabili 8/24.8 difici adibiti ad attività industriali ed artigianali ed assimilabili 8/24 Prospetto XXV Fattore di presenza medio giornaliero nei locali climatizzati, f G,per

40 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Attività Applicazioni g v [g/h pers.] Seduto a riposo teatro 45 Seduto in attività leggera ufficio, appartamento 65 Seduto in attività media ufficio, appartamento 80 Seduto al ristorante ristorante 5 In piedi, lavoro leggero negozio 80 In piedi, lavoro medio officina 200 In piedi, lavoro pesante officina, cantiere 40 In movimento banca 00 Danza moderata sala da ballo 230 In cammino a,3 m/s corridoi 265 Attività atletica palestra, discoteca 450 Prospetto XXVI Valori medi della portata di vapore gv [g/h pers.], dovuti alla presenza di persone (Fonte: AICARR - Miniguida) Il valore della portata massica media giornaliera dovuta alle altre sorgenti si ricava dal Prospetto XXVIII con la seguente relazione: G G f G v,p,i i v i v,p,i è la portata massica specifica di progetto per singola sorgente i-esima (Prospetto XXVIII ), [g/h]; è il numero di sorgenti di tipo i-esimo presenti; f G,i è il fattore di utilizzo medio giornaliero della sorgente i-esima, assunto pari a. L entalpia della quantità netta di vapore di acqua introdotta nella zona dagli scambi d aria con l ambiente circostante, per infiltrazione, aerazione e/o ventilazione naturale o meccanica, si calcola come: Wv,V R ρavɺ k v,k i G,i ( x x ) h Δt Wv,V è l entalpia della quantità netta di vapore di acqua introdotta nella zona dagli scambi d aria con l ambiente circostante per infiltrazione, aerazione e/o ventilazione, [kwh]; ρ a è la massa volumica dell aria, pari a,2 kg/m 3 ; V v,k è la portata volumetrica d aria media giornaliera k-esima della zona dovuta a ventilazione naturale o aerazione o infiltrazione e dalla ventilazione meccanica, solo se distinta dalla portata d aria di processo per il controllo dell umidità dell aria, [m 3 /h]; x k è l umidità massica media giornaliera dell aria umida entrante con il ricambio d aria k-esimo, [g/kg] x i è l umidità massica media giornaliera dell aria umida uscente con il ricambio d aria k-esimo, che si assume pari al valore dell umidità prefissata per l aria della zona, [g/kg]; h v è l entalpia specifica del vapore di acqua convenzionalmente posta pari a 0,695, [Wh/g]; t è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. con: e θ i pv pvs xi p 0325 p p vs vs ( θ ) i 7,269 θ i 60,5 exp θi + 237,3 k 2,875 θ θi + 265,5 i v ( θi ) ii p ( θ ) i per θ 0 C i ( θ ) 60,5 exp per θ < 0 C i x k v pv,k p è la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, (si veda.3), [ C]; v,k vs i i i i (84) (85) (86) (87)

41 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 p vs,i p v,i i i p vs,k p v,k i k è la pressione parziale del vapore di acqua, in condizioni di saturazione, presente nella zona termica considerata, [Pa]; è la pressione parziale del vapore di acqua presente nella zona termica considerata, [Pa]; è l umidità relativa dell aria umida della zona termica considerata; è la pressione parziale del vapore di acqua, in condizioni di saturazione, presente nell aria umida in ingresso alla zona termica considerata, [Pa]; è la pressione parziale del vapore di acqua presente nell aria umida in ingresso alla zona termica considerata, (Prospetto XXXVII), [Pa]; è l umidità relativa dell aria umida in ingresso alla zona termica considerata. Pressione parziale di vapore p v [Pa] mese ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza e Brianza Pavia Sondrio Varese Prospetto XXVII Valori medi mensili della pressione parziale di vapor d acqua nell aria esterna (Fonte: UI 0349:994) Portata di vapore per apparecchiature P max [W] G v,p [g/h] Apparecchiature per ufficio Macchine del caffè Apparecchiature ospedaliere Bagni Apparecchiature per ristorante Apparecchiature elettriche senza cappa Caffettiera (per litro) 300 Lavastoviglie (per 00 piatti/h) 50 Riscaldatore a immersione (per litro) 50 0 Griglia (per metro quadro) Piatto riscaldatore Carrello servizio cibi caldi (per litro) 50 5 Tostatrice Apparecchiature a gas, senza cappa Griglia (per metro quadro) Lavastoviglie (per 00 piatti all'ora) Forno per pizza (per metro quadro) Apparecchiature a gas, con cappa Friggitrice (per chilogrammo olio) Apparecchiature a vapore, senza cappa Riscaldatore (per chilogrammo all'ora di cibo) Lavastoviglie (per 00 piatti all'ora) Lavastoviglie (per 00 piatti all'ora) egozi e supermercati Banchi frigoriferi aperti Surgelati, ad un piano (per metro di banco) Surgelati, a due piani (per metro di banco) Surgelati, a tre piani (per metro di banco) Surgelati, a 4 o 5 piani (per metro di banco) Gelati (per metro di banco) Carni, ad un piano (per metro di banco) Carni, a più piani (per metro di banco)

42 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Portata di vapore per apparecchiature P max [W] G v,p [g/h] Latticini, a più piani (per metro di banco) Altri prodotti, ad un piano Altri prodotti, a più piani Prospetto XXVIII Valori medi della portata di vapore G v,p, [g/h], dovuti alla presenza di apparecchiature caratterizzate dalla potenza massima assorbita P max [W] (Fonte: AICARR - Miniguida).7 FABBISOGO AUAL DI RGIA PRIMARIA DLL DIFICIO.7. Fabbisogno annuale di energia primaria Il fabbisogno annuale di energia primaria dell edificio è dato dalla somma dei fabbisogni annuali di energia primaria calcolati per i diversi servizi presenti nell edificio: il riscaldamento ovvero la climatizzazione invernale (se presente la ventilazione con umidificazione controllata), il raffrescamento ovvero la climatizzazione estiva (se presente la deumidificazione controllata), la produzione di acqua calda sanitaria, l eventuale autoproduzione di energia elettrica (con o senza esportazione), l eventuale esportazione dell energia termica generata in eccesso alla domanda interna e l illuminazione artificiale degli ambienti. Per un impianto termico ed elettrico finalizzato al soddisfacimento dei servizi indicati, che utilizzi come vettori energetici energia elettrica, combustibili fossili (indicati con fuel), e combustibili rinnovabili (indicati con fuel,ren), il fabbisogno di energia primaria è dato dalla seguente relazione: P el,del el,exp fuel,del,i T,H,exp T,C,exp P el,sol th,sol wind fuel,ren,j f p,el,del f p,el,exp f p,fuel,del,i f p,th,exp f p,tc,exp f p,el,sol f p,th,sol f p,el,wind f p,fuel,ren,j m 2 f p,el,del + f el,del f p,el,exp + f el,exp + i f + f p,fuel,del,i fuel,del,i p,th,exp T,H,exp p,tc,exp m p,el,sol el,sol p,th,sol th,sol p,el,wind wind p,fuel,ren,j fuel,ren,j j m è il fabbisogno annuale di energia primaria dell edificio, [kwh]; è l energia elettrica complessivamente fornita all edificio per i servizi richiesti, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente ceduta alla rete elettrica nazionale, qualora vi sia autoproduzione eccedente il fabbisogno, [kwh]; è l energia complessivamente fornita all edificio dall i-esimo vettore energetico non elettrico (gas, olio combustibile, ecc.), [kwh]; è l energia termica eventualmente ceduta ad una rete di teleriscaldamento esterna all edificio, qualora vi sia autoproduzione eccedente il fabbisogno, [kwh]; è l energia termica eventualmente ceduta ad una rete di teleraffreddamento esterna all edificio, qualora vi sia autoproduzione eccedente il fabbisogno, [kwh]; è l energia solare complessivamente utilizzata per l autoproduzione elettrica tramite pannelli fotovoltaici, [kwh]; è l energia solare complessivamente utilizzata per l autoproduzione termica tramite collettori solari, [kwh]; è l energia eolica complessivamente utilizzata per l autoproduzione elettrica tramite generatori eolici, [kwh]; è l energia complessivamente fornita all edificio dal j-esimo vettore energetico non elettrico rinnovabile (biomasse, RSU, biogas, ecc.), [kwh]; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia elettrica fornita all edificio; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia elettrica esportata dall edificio; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia da combustibile fossile fornita all edificio dall iesimo vettore energetico non elettrico; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia termica esportata alla rete di teleriscaldamento dall edificio; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia termica esportata alla rete di teleraffreddamento dall edificio; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia solare impiegata per l autoproduzione tramite panelli fotovoltaici; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia solare impiegata per l autoproduzione tramite collettori solari termici; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia eolica impiegata per l autoproduzione tramite generatori eolici; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia da combustibile rinnovabile fornita all edificio dal j-esimo vettore energetico non elettrico; è l indice del mese. + f f f T,C,exp + (88)

43 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 el Prospetto XXIX sono riportati i fattori di conversione in energia primaria dei principali vettori energetici da applicare ai fini del calcolo del fabbisogno di energia primaria secondo l equazione (88). Fattori di conversione in energia primaria Combustibili fossili (metano, gasolio, carbone,gpl) nergia elettrica 2,8 Fonti rinnovabili: - legna, biomasse, RSU - eolico, solare termico e fotovoltaico Teleriscaldamento: - con caldaie - altri sistemi di generazione Teleraffreddamento: - con refrigeratori industriali - combinato con teleriscaldamento (trigenerazione) - refrigeratori + free-cooling - free-cooling (impiego di acqua di lago/fiume) - calore di scarto di processo + frigoriferi assorbimento * da utilizzarsi in assenza di dato dichiarato dal fornitore ** utilizzare il dato dichiarato dal fornitore f p 0,5 0.2* ** 0,5 0,4 0,3 0, 0,05 Prospetto XXIX Fattori di conversione in energia primaria dei vettori energetici Ai fini della determinazione del fabbisogno energetico, l impianto termico viene suddiviso in sottosistemi impiantistici, indipendentemente dalla funzione del sistema a cui appartengono, secondo la seguente classificazione generale: - sottosistema di recupero termico/entalpico nella ventilazione meccanica con o senza preriscaldamento, R; - sottosistema di emissione in ambiente e relativo controllo, ; - sottosistema Unità Trattamento Aria con sottosistema distribuzione aria e sottosistema emissione, C&D ; - sottosistema di distribuzione, D o A; - sottosistema di accumulo, S; - sottosistema di generazione, G. In Figura è riportato, per un edificio con un unica zona termica, uno schema d impianto termico monocombustibile (da fonte fossile) che soddisfa contemporaneamente i requisisti di climatizzazione invernale ed estiva, compresa la produzione di acqua calda, che possa avere a livello della generazione di energia termica qualsiasi combinazione di generatori (dalla semplice caldaia e al gruppo frigorifero a compressione, all impiego sia di teleriscaldamento che di teleraffrescamento, alla cogenerazione e alla trigenerazione con gruppi frigoriferi ad assorbimento, con cessione all esterno, se del caso, sia di energia elettrica sia di energia termica). I termini riportati in Figura rappresentano rispettivamente: el,del el,exp fuel,del el,sol th,sol wind T,H,exp T,C,exp H,el,g,in el,g,out el,ges,out el,gew,out C,el,g,in è l energia elettrica complessivamente fornita all edificio per i servizi richiesti, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente ceduta alla rete elettrica nazionale, qualora vi sia autoproduzione eccedente il fabbisogno, [kwh]; è l energia complessivamente fornita all edificio dal generico vettore energetico non elettrico non rinnovabile (gas, olio combustibile, teleriscaldamento, ecc.), [kwh]; è l energia solare complessivamente utilizzata per l autoproduzione elettrica tramite pannelli fotovoltaici, [kwh]; è l energia solare complessivamente utilizzata per l autoproduzione termica tramite collettori solari termici, [kwh]; è l energia eolica complessivamente utilizzata per l autoproduzione elettrica tramite generatori eolici, [kwh]; è l energia termica eventualmente ceduta ad una rete di teleriscaldamento esterna all edificio, qualora vi sia autoproduzione eccedente il fabbisogno, [kwh]; è l energia termica eventualmente ceduta ad una rete di teleraffreddamento esterna all edificio, qualora vi sia autoproduzione eccedente il fabbisogno, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente fornita al sottosistema di generazione Centrale Termica - per azionare pompe di calore a compressione o altro apparato che converta energia elettrica in energia termica per il riscaldamento di un fluido termovettore, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente prodotta dal sottosistema di generazione Centrale Termica- per il riscaldamento di un fluido termovettore qualora impieghi un cogeneratore termo-elettrico, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente prodotta dal sottosistema di generazione solare fotovoltaico, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente prodotta dal sottosistema di generazione eolico, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente fornita al sottosistema di generazione Centrale Frigorifera - per azionare gruppi frigoriferi a compressione o altro apparato che converta energia elettrica in energia termica per il raffreddamento di un fluido termovettore, [kwh];

44 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009

45 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 H,f,g,in H,rf,g,in C,f,g,in C,rf,g,in H,g,out HS,g,out C,g,out H,s,in W,s,in V,d,in C,g,in RH,g,out W H,in W V,in W C,in W GS,in W x,y x,y,ls è l energia eventualmente fornita al sottosistema di generazione Centrale Termica - dal generico vettore energetico non rinnovabile non elettrico (gas, olio combustibile, teleriscaldamento, ecc.) per alimentare caldaie o altri apparati che convertano tale vettore in energia termica per il riscaldamento di un fluido termovettore, [kwh]; è l energia eventualmente fornita al sottosistema di generazione Centrale Termica - dal generico vettore energetico rinnovabile non elettrico (biomasse, RSU, biogas, ecc.) per alimentare caldaie o altri apparati che convertano tale vettore in energia termica per il riscaldamento di un fluido termovettore, [kwh]; è l energia eventualmente fornita al sottosistema di generazione Centrale Frigorifera - dal generico vettore energetico non rinnovabile non elettrico (gas, olio combustibile, teleriscaldamento, ecc.) per alimentare frigoriferi ad assorbimento o altri apparati che convertano tale vettore in energia termica per il raffreddamento di un fluido termovettore, [kwh]; è l energia eventualmente fornita al sottosistema di generazione Centrale Frigorifera - dal generico vettore energetico rinnovabile non elettrico (biomasse, RSU, biogas, ecc.) per alimentare frigoriferi ad assorbimento o altri apparati che convertano tale vettore in energia termica per il raffreddamento di un fluido termovettore, [kwh]; è l energia termica complessivamente prodotta tramite il riscaldamento di un fluido termovettore dal sottosistema di generazione Centrale Termica - normalmente asservita al riscaldamento ambientale, [kwh]; è l energia termica complessivamente prodotta tramite il riscaldamento di un fluido termovettore dal sottosistema di generazione solare, [kwh]; è l energia termica complessivamente prodotta tramite il raffreddamento di un fluido termovettore dal sottosistema di generazione Centrale Frigorifera - normalmente asservita al raffrescamento ambientale, [kwh]; è l energia termica fornita dal sottosistema di generazione al resto dell impianto asservito al riscaldamento ambientale (H), [kwh]; è l energia termica fornita dal sottosistema di generazione al resto dell impianto asservito alla produzione acqua calda sanitaria (W), [kwh]; è l energia termica eventualmente fornita dal generatore Centrale Termica - al resto dell impianto asservito alla ventilazione centralizzata con umidificazione e/o preriscaldamento (V), [kwh]; è l energia termica eventualmente fornita dal sottosistema di generazione Centrale Termica - al sottosistema di generazione Centrale Frigorifera - per alimentare frigoriferi ad assorbimento o altri apparati che impieghino tale energia termica per il raffreddamento di un fluido termovettore, [kwh]; è l energia termica eventualmente fornita dal sottosistema di generazione Centrale Termica - al sottosistema di deumidificazione (RH) per il controllo dell umidità tramite post-riscaldamento, [kwh]; è l energia elettrica complessivamente assorbita dagli ausiliari dell impianto di riscaldamento ambientale, [kwh]; è l energia elettrica complessivamente assorbita dagli ausiliari dell impianto di ventilazione con umidificazione e/o preriscaldamento, [kwh]; è l energia elettrica complessivamente assorbita dagli ausiliari dell impianto di raffrescamento e deumidificazione ambientale, [kwh]; è l energia elettrica complessivamente assorbita dagli ausiliari del sottosistema di generazione dell energia termica da fonte solare, [kwh]; è l energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema y-esimo dell impianto x-esimo, [kwh]; è la perdita termica di processo, cioè l energia termica dispersa dal sottosistema y-esimo al netto della quota relativa alla dispersione termica degli ausiliari, legata alla modalità di trasferimento dell energia termica dall ingresso all uscita del sottosistema considerato, [kwh]; x,y,aux,nrvd è la quota dispersa dell energia elettrica degli ausiliari verso l ambiente esterno al sottosistema y-esimo, [kwh]; x,y,out * H,s,adj V,s H,l è l energia termica in uscita dal generico sottosistema y-esimo dell impianto x-esimo, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica per il solo riscaldamento sensibile, al netto delle eventuali perdite recuperate dai sottosistemi impiantistici, corretto, cioè calcolato considerando l effettivo carico dovuto alla ventilazione e infiltrazione sulla zona, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica per il riscaldamento sensibile dell aria di ventilazione meccanica alle condizioni di immissione desiderate, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica per il solo riscaldamento latente, cioè la spesa di energia termica per l umidificazione controllata dell aria, [kwh];

46 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 * C,s,adj C,l DHW Z,L,T Z,L,V Z,G Z,RL L,el,in G G HS G S G W S D C&D R A Z è il fabbisogno di energia termica per il solo reffrescamento sensibile, al netto delle eventuali perdite recuperate dai sottosistemi impiantistici, corretto, cioè calcolato considerando l effettivo carico dovuto alla ventilazione e infiltrazione sulla zona, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica per il solo raffrescamento latente, cioè la spesa di energia termica per la deumidificazione controllata dell aria, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; è l energia termica scambiata per trasmissione dalla zona termica attraverso il suo involucro con l ambiente circostante, [kwh]; è l energia termica scambiata per ventilazione controllata meccanicamente dalla zona termica con l ambiente circostante o, in assenza di impianto di ventilazione, dispersa, [kwh]; è l energia termica guadagnata dalla zona termica per apporti solari e interni dovuti a persone e cose, [kwh]; è l energia termica guadagnata dalla zona termica per eventuale recupero parziale delle dispersioni termiche dei sottosistemi impiantistici, [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia elettrica per la sola illuminazione fissa, definito dall equazione (357) e applicabile solo a destinazioni d uso non residenziali, [kwh]; è il sottosistema di generazione dell energia termica; è il sottosistema di generazione dell energia termica da fonte solare; è il sottosistema di generazione dell energia elettrica da fotovoltaico; è il sottosistema di generazione dell energia elettrica da fonte eolica; è il sottosistema di accumulo termico; è il sottosistema di distribuzione tramite fluido termovettore; è il sottosistema di emissione/erogazione; è il sottosistema Unità Trattamento Aria con sottosistema distribuzione aria e sottosistema emissione; è il sottosistema recuperatore termico/entalpico con o senza preriscaldamento dell aria di ventilazione; è il sottosistema distribuzione aria di ventilazione; è il sistema involucro della zona termica..7.2 Ripartizione del fabbisogno di energia primaria tra le diverse funzioni Dal momento che può risultare necessario identificare la quota del fabbisogno di energia primaria dell edificio relativa ai diversi servizi, cioè riscaldamento o climatizzazione invernale, raffrescamento o climatizzazione estiva, produzione di acqua calda sanitaria e illuminazione artificiale, tali quote vengono determinate come di seguito: PH PC PW PL m ( rh,el,del el,del) fp,el,exp ( rh,el,exp el,exp ) + fp,fuel,del ( rh,fuel,del fuel,del) ( rh,el,sol el,sol) + fp,th,sol ( rh,th,sol th,sol) + fp,el,wind ( rh,el,wind wind) + ( r ) fp,el,del fp,t,h,exp T,H,exp + + fp,el,sol + fp,fuel,ren H,fuel,ren fuel,ren 2 m ( rc,el,del el,del ) fp,el,exp ( rc,el,exp el,exp ) + fp,fuel,del ( rc,fuel,del fuel,del ) ( rc,el,sol el,sol ) + fp,th,sol ( rc,th,sol th,sol ) + fp,el,wind ( rc,el,wind wind ) + ( r ) fp,el,del fp,t,c,del T,C,exp + + fp,el,sol + fp,fuel,ren C,fuel,ren fuel,ren 2 m ( rw,el,del el,del ) fp,el,exp ( rw,el,exp el,exp ) + fp,fuel,del ( rw,fuel,del fuel,del ) ( rw,el,sol el,sol ) + fp,th,sol ( rw,th,sol th,sol ) + fp,el,wind ( rw,el,wind wind ) + ( r ) fp,el,del + + fp,el,sol + fp,fuel,ren W,fuel,ren fuel,ren 2 2 m f + f p,el,del p,el,sol ( rl,el,del el,del ) fp,el,exp ( rl,el,exp el,exp ) + fp,fuel,del ( rl,fuel,del fuel,del ) ( r ) + f ( r ) + f ( r ) L,el,sol el,sol p,el,wind L,el,wind wind p,fuel,ren L,fuel,ren fuel,ren m m m m (89) (90) (9) (92) dove, per quanto non definito in precedenza, si ha:

47 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 PH PC PW PL r x,el,del r x,el,exp r x,fuel,del r x,el,sol r x,th,sol r x,el,wind r x,fuel,ren m è il fabbisogno annuale di energia primaria per il riscaldamento o la climatizzazione invernale dell edificio, [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria per il raffrescamento o la climatizzazione estiva dell edificio, [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria dell edificio, [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria per l illuminazione artificiale dell edificio, [kwh]; è il fattore di ripartizione dell energia elettrica fornita all edificio dalla rete in energia elettrica richiesta per il servizio x-esimo; è il fattore di ripartizione dell energia elettrica esportata dall edificio in energia elettrica esportata dal servizio x-esimo; è il fattore di ripartizione dell energia del generico vettore energetico non elettrico (fuel) fornita all edificio in energia richiesta per il servizio x-esimo; è il fattore di ripartizione dell energia elettrica fornita all edificio da fonte solare in energia elettrica richiesta per il servizio x-esimo; è il fattore di ripartizione dell energia termica fornita all edificio da fonte solare in energia termica richiesta per il servizio x-esimo; è il fattore di ripartizione dell energia elettrica fornita all edificio da fonte eolica in energia elettrica esportata dal servizio x-esimo; è il fattore di ripartizione dell energia del generico vettore energetico rinnovabile non elettrico (fuel) fornita all edificio in energia richiesta per il servizio x-esimo; è l indice del generico mese dell anno. Si assume che l energia termica prodotta in eccesso e ceduta ad una rete di teleriscaldamento esterna al sistema edificio sia ad esclusivo carico del sottosistema di generazione asservito al servizio riscaldamento ambientale. L eventuale energia termica prodotta in eccesso e ceduta ad una rete di teleraffreddamento esterna al sistema edificio si considera a carico del sottosistema di generazione asservito al servizio di raffrescamento ambientale. I fattori di ripartizione dei vari vettori energetici rispetto ai diversi servizi resi (cioè riscaldamento ambientale o climatizzazione invernale, raffrescamento ambientale o climatizzazione estiva, produzione acqua calda sanitaria, illuminazione artificiale), nell ipotesi di generazione di calore comune ai diversi servizi, si calcolano come segue: - per l energia elettrica richiesta alla rete, el,del,: r r r r H,el,del C,el,del W,el,del L,el,del f f f f H,el,req C,el,req W,el,req L,el,req con: r H,el,del + r C,el,del dove, essendo la quota complessivamente richiesta dai vari servizi, el,req, pari a: el, req + r W,el,del + r L,el,del ( + W + W + W ) + ( + W ) + ( W ) ( ) + H,el,g,in H,in V,in GS,in C,el,g,in si hanno i seguenti fattori di ripartizione dell energia elettrica richiesta, el,r eq, rispetto ai vari servizi resi: f f f f H,el,req C,el,req W,el,req L,el,req W H,el,g,in C,el,g,in W,in L,el,in el,req + W + W + f H,in C,in H&HS,W + W + f (W el,req V,in H&HS,C el,req H,g con: W el,req (W + W H,g H,g GS,in f + f + W ) H,el,req H&HS,H GS,in + f (W ) C,el,req H,g C,in + f + W GS,in W,el,req W,in ) + f L,el,req L,el,in (93) (94) (95) con:

48 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 f f f H&HS,H H&HS,C H&HS,W T,H,exp C,g,in H,g,out + H,g,out + H,g,out + W,s,in + H,s,in + RH,g,out HS,g,out HS,g,out + HS,g,out V,d,in con: dove, per quanto non definito in precedenza, si ha: f H&HS,H è il fattore di ripartizione dell energia termica fornita dal generatore di calore più il sistema solare termico al servizio riscaldamento o climatizzazione invernale; f H&HS,C f H&HS,W con: f H&HS,H + f H&HS,C + f H&HS,W è il fattore di ripartizione dell energia termica fornita dal generatore di calore più il sistema solare termico al servizio raffrescamento o climatizzazione estiva; è il fattore di ripartizione dell energia termica fornita dal generatore di calore più il sistema solare termico al servizio della produzione di acqua calda sanitaria. - per l energia elettrica ceduta alla rete, el,exp,: nell ipotesi di ripartire l eventuale eccesso di autoproduzione proporzionalmente al fabbisogno elettrico di ogni servizio, si ha: r r r r H,el,exp C,el,exp W,el,exp L,el,exp f f f f H,el,req C,el,req W,el,req L,el,req con: r H,el,exp,i + r C,el,exp,i + r W,el,exp,i + r L,el,exp,i - per l energia del vettore energetico non rinnovabile non elettrico in ingresso al sistema, fuel,del : r r r r H,fuel,del C,fuel,del W,fuel,del L,fuel,del f f f H,H H,C H,W H,f,g,in fuel,del C,f,g,in fuel,del H,f,g,in fuel,del H,f,g,in fuel,del f + T,H,exp C,g,in W,s,in f H,H H,W ( f + f f ) H,f,g,in fuel,del f ( f + f f ) ( f + f f ) ( f f ) con: r + r + r + r GH,el + + GH, H,s,in GH, RH,g,out H,C L,el,req HS,g,out H,g,out + f GH,el H,g,out GH, GH,el V,d,in H,g,out H&HS,W H,el,req HS,g,out GH,el W,el,req f HS,g,out H&HS,C C,el,req f H,fuel,del H&HS,H con: C,fuel,del f H,H W,fuel,del + f H,C + f H,W L,fuel,del dove, per quanto non definito in precedenza, si ha: f H,H è il fattore di ripartizione dell energia termica fornita dal generatore di calore al servizio di riscaldamento o climatizzazione invernale; f H,C f H,W è il fattore di ripartizione dell energia termica fornita dal generatore di calore al servizio di raffrescamento o climatizzazione estiva; è il fattore di ripartizione dell energia termica fornita dal generatore di calore al servizio della produzione di acqua calda sanitaria; (96) (97) (98) (99)

49 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 e con: f GH, f GH,el f f GH, GH,el H,g,out H,g,out H,g,out + el,g,out + el,g,out el,g,out con: è il fattore di utilizzazione del sistema di cogenerazione come generatore termico; f GH, + f GH,el è il fattore di utilizzazione del sistema di cogenerazione come generatore elettrico. I fattori di ripartizione per i vettori energetici rinnovabili rispetto ai servizi resi sono calcolabili come: - per l energia elettrica fornita da fonte solare, el,sol,: r f r r r H,el,sol C,el,sol W,el,sol L,el,sol f f f H,el,req C,el,req W,el,req L,el,req con: - per l energia elettrica fornita da fonte eolica, el, wind,: r r r r H,el,wind C,el,wind W,el,wind L,el,wind f f f f H,el,req C,el,req W,el,req L,el,req con: - per l energia termica fornita da fonte solare, th, so l,: r r r H,th,sol C,th,sol W,th,sol f f f H&HS,H H&HS,C H&HS,W con: r r H,el,sol H,el,wind r + r + r H,th,sol C,el,sol C,el,wind + r + r W,el,sol + r C,th,sol + r W,el,wind + r L,el,sol + r W,th,sol L,el,wind - per l energia del vettore energetico rinnovabile non elettrico in ingresso al sistema, fuel,ren : r r r r H,fuel,ren C,fuel,ren W,fuel,ren L,fuel,ren H,rf,g,in fuel,ren C,rf,g,in fuel,ren H,rf,g,in fuel,ren H,rf,g,in fuel,ren f + f H,H H,W ( f + f f ) H,rf,g,in fuel,ren f ( f + f f ) ( f + f f ) ( f f ) con: r + r + r + r GH,el GH, GH, H,C L,el,req GH,el GH, GH,el H,el,req GH,el W,el,req C,el,req H,fuel,ren C,fuel,ren W,fuel,ren L,fuel,ren (00) (0) (02) (03) (04).7.2. Generazione termica separata per i diversi servizi Per un sistema impiantistico che preveda la generazione separata di energia termica calda tra i diversi servizi di riscaldamento o climatizzazione invernale, raffrescamento o climatizzazione estiva, produzione di acqua calda sanitaria, i fattori di ripartizione dei vari vettori energetici rispetto ai diversi servizi resi, definiti nel paragrafo precedente, si modificano, con riferimento allo schema di Figura 2, come segue: - per l energia elettrica richiesta alla rete, el,del,: r r r r H,el,del C,el,del W,el,del L,el,del f f f f H,el,req C,el,req W,el,req L,el,req con: r H,el,del + r C,el,del + r W,el,del + r L,el,del (05)

50 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 dove, essendo la quota complessivamente richiesta dai vari servizi, el,req, pari a: el, req ( + W + W ) + ( + W + ) + ( + W ) + ( ) ( W ) + H,el,g,in H,in V,in C,el,g,in C,in HC,el,g,in HW,el,g,in W,in L,el,in GS,in (06) si hanno i seguenti fattori di ripartizione dell energia elettrica richiesta, el,req, rispetto ai vari servizi resi: f f f f H,el,req C,el,req W,el,req L,el,req H,el,g,in C,el,g,in HW,el,g,in L,el,in el,req + W + W H,in C,in + W + W + W,in el,req el,req con: V,in el,req + f GS,W + f HC,el,g,in GS,H + f W f W GS,C GS,in H,el,req GS,in W + f GS,in C,el,req + f W,el,req + f L,el,req (07) e con: f f f GS,H GS,C GS,W HS,g,out,H HS,g,out HS,g,out,C HS,g,out HS,g,out,W HS,g,out con: f GS,H + f GS,C + f GS,W (08) f GS,H f GS,C f GS,W è il fattore di ripartizione dell energia termica fornita dal generatore solare al servizio di riscaldamento o climatizzazione invernale; è il fattore di ripartizione dell energia termica fornita dal generatore solare al servizio di raffrescamento o climatizzazione estiva; è il fattore di ripartizione dell energia termica fornita dal generatore solare al servizio della produzione di acqua calda sanitaria. - per l energia elettrica ceduta alla rete, el,exp,: nell ipotesi di ripartire l eventuale eccesso di autoproduzione proporzionalmente al fabbisogno elettrico di ogni servizio, si ha: r r r r H,el,exp C,el,exp W,el,exp L,el,exp f f f f H,el,req C,el,req W,el,req L,el,req con: r H,el,exp,i + r C,el,exp,i + r W,el,exp,i + r L,el,exp,i (09)

51 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009

52 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno per l energia del vettore energetico non rinnovabile non elettrico in ingresso al sistema, fuel,del : r r r r H,fuel,del C,fuel,del W,fuel,del L,fuel,del H,f,g,in fuel,del HC,f,g,in fuel,del HW,f,g,in fuel,del H,f,g,in fuel,del ( f + f f ) GH, ( f f ) ( f f ) ( f f ) con: r + r + r + r GH,el C,f,g,in fuel,del H,f,g,in fuel,del GH,el L,el,req H,el,req H,f,g,in fuel,del GH,el GH,el W,el,req - per l energia elettrica fornita da fonte solare, el,sol,: C,el,req H,fuel,del C,fuel,del W,fuel,del L,fuel,del (0) r r r r H,el,sol C,el,sol W,el,sol L,el,sol f f f f H,el,req C,el,req W,el,req L,el,req con: - per l energia elettrica fornita da fonte eolica, el,wind,: r H,el,sol + r C,el,sol + r W,el,sol + r L,el,sol () r r r r H,el,wind C,el,wind W,el,wind L,el,wind f f f f H,el,req C,el,req W,el,req L,el,req con: - per l energia termica fornita da fonte solare, th,sol,: r H,el,wind + r C,el,wind + r W,el,wind + r L,el,wind (2) r r r H,th,sol C,th,sol W,th,sol f f f GS,H GS,C GS,W con: r H,th,sol + r C,th,sol + r W,th,sol - per l energia del vettore energetico rinnovabile non elettrico in ingresso al sistema, fuel,ren : r r r r H,fuel,ren C,fuel,ren W,fuel,ren L,fuel,ren H,rf,g,in fuel,ren HC,rf,g,in fuel,ren HW,rf,g,in fuel,ren H,rf,g,in fuel,ren ( f + f f ) GH, ( f f ) ( f f ) ( f f ) con: r + r + r + r GH,el C,rf,g,in fuel,ren H,rf,g,in fuel,ren GH,el L,el,req H,el,req H,rf,g,in fuel,ren GH,el GH,el W,el,req C,el,req H,fuel,ren C,fuel,ren W,fuel,ren L,fuel,ren (3) (4) Le quantità riportate in Figura 2, aggiuntive rispetto a quelle già identificate in Figura, rappresentano rispettivamente: HW,el,g,in è l energia eventualmente fornita al sottosistema di generazione HW - dal vettore energia elettrica per alimentare apparati che convertano tale vettore in energia termica per la produzione dedicata di acqua calda sanitaria, [kwh]; HW,rf,g,in è l energia eventualmente fornita al sottosistema di generazione HW - dal generico vettore energetico rinnovabile non elettrico (biomasse, RSU, biogas, ecc.) per alimentare caldaie o altri apparati che convertano tale vettore in energia termica per la produzione dedicata di acqua calda sanitaria, [kwh];

53 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 HC,el,g,in HC,rf,g,in HW,g,out HC,g,out HS,g,out,W HS,g,out,H HS,g,out,C è l energia eventualmente fornita al sottosistema di generazione HC - dal vettore energia elettrica per alimentare apparati che convertano tale vettore in energia termica dedicata all alimentazione di macchine frigorifere e/o del post-riscaldamento nella climatizzazione estiva, [kwh]; è l energia eventualmente fornita al sottosistema di generazione HC - dal generico vettore energetico rinnovabile non elettrico (biomasse, RSU, biogas, ecc.) per alimentare caldaie o altri apparati che convertano tale vettore in energia termica per il riscaldamento di un fluido termovettore dedicato all alimentazione di macchine frigorifere e/o del post-riscaldamento nella climatizzazione estiva, [kwh]; è l energia termica complessivamente prodotta dal sottosistema di generazione HW - dedicato alla produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; è l energia termica complessivamente prodotta dal sottosistema di generazione HC - per il riscaldamento di un fluido termovettore dedicato all alimentazione di macchine frigorifere e/o del post-riscaldamento nella climatizzazione estiva, [kwh]; è la quota dedicata alla produzione dell acqua calda sanitaria dell energia termica prodotta tramite il riscaldamento di un fluido termovettore dal sottosistema di generazione solare, [kwh]; è la quota dedicata al riscaldamento ambientale o climatizzazione invernale dell energia termica prodotta tramite il riscaldamento di un fluido termovettore dal sottosistema di generazione solare, [kwh]; è la quota dedicata al raffrescamento ambientale o climatizzazione estiva dell energia termica prodotta tramite il riscaldamento di un fluido termovettore dal sottosistema di generazione solare, [kwh] nergia elettrica autoprodotta ed esportata L energia elettrica autoprodotta dal sistema impiantistico, el,self, è in generale pari a: el,self el,g,out el,ges,out el,gew,out + + el,self el,g,out el,ges,out el,gew,out è l energia elettrica autoprodotta dal sistema impiantistico, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente prodotta dal sottosistema di generazione Centrale Termica - per il riscaldamento di un fluido termovettore qualora impieghi un cogeneratore termo-elettrico, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente prodotta tramite pannelli fotovoltaici, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente prodotta tramite generatori eolici, [kwh]. (5) el,del el,exp el,req el,self m Per la (94) e la (5) il bilancio elettrico mensile diventa: el,del, m el,exp,m el,req,m el,self,m è l energia elettrica complessivamente fornita all edificio per i servizi richiesti, [kwh]; è l energia elettrica eventualmente ceduta alla rete elettrica nazionale, qualora vi sia autoproduzione eccedente il fabbisogno, [kwh]; è l energia elettrica complessivamente richiesta dai vari servizi, [kwh]; è l energia elettrica autoprodotta dal sistema impiantistico, [kwh]; è l indice del generico mese dell anno. el generico mese m si possono presentare due casi: el,del, m el,exp, m 0 - non si ha energia esportata; - el,del, m el,exp, m < 0 si ha energia esportata. In assenza di un calcolo dettagliato dei profili temporali di autoproduzione e di domanda elettrica, la separazione tra produzione e richiesta viene fatta su base mensile nel seguente modo:. si suppone che la domanda sia soddisfatta solo dall autoproduzione e si calcola l eventuale eccesso o debito come: el, self,m el,self,m el,req,m (6) (7)

54 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 el,exp el,del m se si ha un eccesso di energia elettrica autoprodotta ( el, self, m ) si assume che nel mese m si abbia solo 0 esportazione; se invece si ha un debito ( el, self, m < ), si assume che nel mese m si abbia solo importazione; in tale ipotesi l energia elettrica importata e quella esportata sono calcolabili come: el,exp,m el,del,m max [ 0; Δ ] min0;δ el,self,m [ ] el,self,m è l energia elettrica eventualmente ceduta alla rete elettrica nazionale, qualora vi sia autoproduzione eccedente il fabbisogno, [kwh]; è l energia elettrica complessivamente fornita all edificio per i servizi richiesti, [kwh]; è l indice del generico mese dell anno. Schematizzazione del generico sottosistema impiantistico Per ogni sottosistema, identificato con il pedice y, appartenente al sistema impiantistico x-esimo, vale, in generale, il seguente bilancio energetico: x, y,in W x, y x, y,out x,y,l + x, y,in + Wx,y x,y,out x,y,l è l energia termica in ingresso al generico sottosistema y-esimo, [kwh]; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del generico sottosistema y-esimo, [kwh]; è l energia termica richiesta al generico sottosistema y-esimo [kwh]; è l energia termica dispersa complessivamente dal generico sottosistema y-esimo, [kwh]. (8) (9) Figura 3- Descrizione funzionale del sottosistema y del sistema impiantistico x L energia elettrica degli ausiliari viene totalmente convertita in energia termica, parzialmente recuperata in termini di incremento dell energia termica in uscita al sottosistema, cioè: W x, y x,y,aux,rvd W ( kx,y ) x, y x, y x,y,aux x,y,aux,rvd + x,y,aux,nrvd kx,y Wx,y + W è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del generico sottosistema y-esimo, [kwh]; è la quota recuperata dell energia elettrica degli ausiliari in termini di incremento dell energia termica in uscita al sottosistema y-esimo, [kwh]; x,y,aux,nrvd è la quota dispersa dell energia elettrica degli ausiliari verso l ambiente esterno al sottosistema y-esimo, [kwh]; k x,y è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del generico sottosistema y-esimo. (20)

55 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 x,y,l x,y,ls L energia termica complessivamente dispersa dal sottosistema y-esimo è a sua volta data da: ( kx,y ) x, y x, y,l x,y,ls + x,y,aux,nrvd x,y,ls + W è l energia termica complessivamente dispersa dal sottosistema y-esimo, [kwh]; è la perdita termica di processo, cioè l energia termica dispersa dal sottosistema y-esimo al netto della quota relativa alla dispersione termica degli ausiliari, legata alla modalità di trasferimento dell energia termica dall ingresso all uscita del sottosistema considerato, [kwh]; x,y,aux,nrcvd è la quota dispersa dell energia elettrica degli ausiliari verso l ambiente esterno al sottosistema y-esimo, [kwh]. Tale energia termica dispersa può in parte essere eventualmente recuperata da un altro sottosistema o sistema, cioè in generale si ha: + x, y,l x,y,l,rbl x,y,l,nrbl (22) x,y,l,rbl è la quota eventualmente recuperabile dal sistema involucro dell energia termica dispersa dal sottosistema y- esimo, [kwh]; x,y,l,nrbl è la quota eventualmente non recuperabile dal sistema involucro dell energia termica dispersa dal sottosistema y-esimo, [kwh]. Introdotte tali ripartizioni nel bilancio energetico espresso dalla (9) si ottiene il seguente bilancio termico: x, y,in x,y,out + x,y,ls kx,y Wx,y da cui si può calcolare l energia termica richiesta in ingresso, per ogni sottosistema, note l energia termica richiesta in uscita, le perdite termiche di processo e la quota recuperata dell energia elettrica degli ausiliari. Le perdite termiche di processo dei sottosistemi, ove possibile, vengono determinate attraverso l impiego del rendimento del sottosistema, η x,y secondo la seguente relazione: x,y,ls η x,y x, y,out x, y,ls x,y,out η x,y è la perdita termica di processo, cioè l energia termica dispersa dal sottosistema y-esimo al netto della quota relativa alla dispersione termica degli ausiliari, legata solo al modo in cui il sottosistema trasferisce l energia termica dall ingresso all uscita del sottosistema considerato, [kwh]; è il rendimento del sottosistema y-esimo; è l energia termica richiesta al generico sottosistema y-esimo [kwh]. Ai fini della presente procedura di calcolo la determinazione del rendimento del sottosistema y-esimo, η x,y, si effettua utilizzando i prospetti contenenti dati precalcolati in funzione della tipologia di sottosistema e di uno o più parametri caratteristici. (2) (23) (24).7.4 Perdite recuperabili e fabbisogno termico netto La procedura di calcolo del fabbisogno di energia primaria dell edificio segue, nella sua applicazione, un percorso inverso a quello delineato dai flussi di energia tra i vari sottosistemi, come riportato in Figura. Il calcolo parte quindi dai fabbisogni termici della zona termica (o edificio se mono-zona), nelle sue varie componenti, e procede a ritroso con la determinazione delle perdite termiche di ogni sottosistema e degli assorbimenti elettrici degli ausiliari. ote tali perdite è possibile calcolare la quota eventualmente recuperata dal sistema involucro della zona termica, Z,RL, definita come: Z,l.r x,y,l imp sub Z, LR x y ( fr,x,y x,y,l ) è la quota parte delle perdite termiche dei sottosistemi recuperata dal sistema involucro della zona termica considerata, [kwh]; è l energia termica dispersa complessivamente dal generico sottosistema y-esimo appartenente al sistema impiantistico x-esimo, tale grandezza può essere sia positiva (perdita) sia negativa (guadagno), [kwh]; (25)

56 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 f R,x,y imp sub è il fattore di recupero dell energia termica dispersa complessivamente dal generico sottosistema y-esimo appartenente al sistema impiantistico x-esimo; è il numero di sistemi impiantistici che servono la zona termica considerata; è il numero di sottosistemi impiantistici che servono la zona termica considerata. In presenza di perdite recuperate occorre ripetere il calcolo partendo dal fabbisogno termico netto della zona termica, definito come: * H,s * C,s H,s + C,s Z,LR (27) * H,s è il fabbisogno di energia termica per il solo riscaldamento sensibile della zona termica al netto delle perdite recuperate, [kwh]; * C,s è il fabbisogno di energia termica per il solo raffrescamento sensibile della zona termica al netto delle perdite recuperate, [kwh]; Z,l.r è la quota parte delle perdite termiche dei sottosistemi recuperata dal sistema involucro della zona termica considerata, [kwh]. Z,LR (26) Il calcolo così impostato richiederebbe di procedere per iterazioni successive, giacché cambiando il fabbisogno termico netto della zona variano anche le perdite dei vari sottosistemi impiantistici, la loro quota recuperata e quindi ancora il fabbisogno termico netto definito sopra. Per evitare tali iterazioni, si considerano nulli tutti i fattori di recupero dell energia termica dispersa complessivamente da ogni sottosistema impiantistico relativo ad ogni servizio, ad esclusione di quelli relativi alla produzione, all accumulo, alla distribuzione e all erogazione dell acqua calda sanitaria; cioè: Z,l.r f R,W,y W,y,L sub sub Z, LR y ( fr,w,y W,y,L ) è la quota parte delle perdite termiche complessive dei sottosistemi recuperata dal sistema involucro della zona termica considerata, [kwh]; è il fattore di recupero dell energia termica dispersa complessivamente dal generico sottosistema y-esimo appartenente al sistema impiantistico asservito alla produzione di acqua calda sanitaria; è l energia termica dispersa complessivamente dal generico sottosistema y-esimo appartenente al sistema impiantistico asservito alla produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; è il numero di sottosistemi impiantistici che servono la zona termica considerata. I termini W,y,L sono sempre positivi (solo perdite) e quindi Z,l.r è sempre definito positivo, sia nella stagione di riscaldamento sia nella stagione di raffrescamento. Di conseguenza prima di procedere al calcolo del fabbisogno di energia primaria per gli altri servizi erogati, occorre calcolare la richiesta di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria e le relative perdite..7.5 Ripartizione delle potenze termiche/elettriche ed assorbimenti elettrici da considerare nel calcolo el caso in cui l edificio, o la porzione di edificio oggetto di certificazione energetica, sia servito da uno o più sistemi di generazione e ausiliari elettrici condivisi con altri edifici o porzioni di edificio non coinvolti nella certificazione, le potenze termiche/elettriche devono essere corrette o in funzione del fabbisogno di energia termica dell involucro delle zone termiche oggetto di certificazione o in funzione dell effettivo volume lordo considerato. Gli assorbimenti elettrici da considerare nel calcolo sono quelli di progetto, in assenza di tali dati si assumono le potenze elettriche di targa..7.6 fficienza energetica dell edificio e dell impianto termico La caratterizzazione della prestazione energetica dell edificio e dell impianto termico è realizzata attraverso l introduzione del concetto di efficienza energetica, che è definita in generale come il rapporto tra l effetto richiesto e la spesa effettuata per ottenerlo. Tale definizione di efficienza fa sempre riferimento alla spesa energetica in termini di energia primaria, indipendentemente dalla effettiva sorgente o vettore energetico impiegato, per consentire la comparabilità delle diverse soluzioni impiantistiche ai fini della riduzione dell impiego dei combustibili fossili e della CO 2. (28)

57 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Si definiscono quindi più efficienze per mettere in evidenza i vari processi di conversione dell energia legati ai diversi servizi, riscaldamento o climatizzazione invernale, raffrescamento o climatizzazione estiva, produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione, produzione di energia elettrica e/o termica; si definiscono inoltre delle efficienze globali, sia per i diversi servizi, sia per l edificio, per caratterizzarne complessivamente la prestazione fficienza globale media annuale dell edificio L efficienza globale media annuale dell edificio corrisponde all efficienza dell impianto termico e dell impianto di illuminazione (quest ultimo considerato nel calcolo solo per destinazioni d uso diverse da quella residenziale) nel suo complesso, ε g,yr, ed è il rapporto tra il fabbisogno di energia termica ed elettrica per l insieme dei servizi forniti (riscaldamento o climatizzazione invernale, raffrescamento o climatizzazione estiva, produzione di acqua calda per usi sanitari, illuminazione ove richiesto) e l energia primaria delle fonti energetiche, ivi compresa l energia elettrica dei dispositivi ausiliari. Tale valore viene determinato secondo la: ε g,yr BH,yr BC,yr DHW,yr L,el,in P ε g,yr BH, yr + BC, yr è l efficienza globale media annuale dell edificio; + P DHW, yr è il fabbisogno annuale di energia termica di riferimento per il riscaldamento o la climatizzazione invernale, definito dall equazione (), [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia termica di riferimento per il raffrescamento o climatizzazione estiva, definito dall equazione (2), [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia termica per la produzione di acqua calda ad uso sanitario, definito dall equazione (40) [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia elettrica per la sola illuminazione fissa, definito dall equazione (357) e considerato solo per destinazioni d uso non residenziali, [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria dell edificio per il riscaldamento o la climatizzazione invernale, il raffrescamento o la climatizzazione estiva, la produzione di acqua calda per usi sanitari, l illuminazione ove richiesto, definito dall equazione (88), [kwh] fficienza globale media annuale per il riscaldamento o la climatizzazione invernale L efficienza globale media annuale dell impianto termico per il servizio di riscaldamento o climatizzazione invernale, ε gh,yr, è il rapporto tra il fabbisogno di energia termica per il servizio di riscaldamento o climatizzazione invernale e l energia primaria delle fonti energetiche, ivi compresa l energia elettrica dei dispositivi ausiliari utilizzata per tale servizio. Tale valore viene determinato secondo la: BH, yr ε gh, yr ε gh,yr BH,yr PH PH è l efficienza globale media annuale dell impianto termico per il riscaldamento o la climatizzazione invernale; è il fabbisogno annuale di energia termica di riferimento per il riscaldamento o la climatizzazione invernale, definito dall equazione (), [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria dell edificio per il riscaldamento o la climatizzazione invernale dell edificio definito dall equazione (89), [kwh] fficienza globale media annuale per il raffrescamento o climatizzazione estiva L efficienza globale media annuale dell impianto termico per il servizio di raffrescamento ambientale o climatizzazione estiva, ε gc,yr, è il rapporto tra il fabbisogno di energia termica per il servizio di raffrescamento ambientale o climatizzazione estiva e l energia primaria delle fonti energetiche, ivi compresa l energia elettrica dei dispositivi ausiliari utilizzata per tale servizio. Tale valore viene determinato secondo la: ε gc,yr BC,yr PC ε gc, yr BC, yr PC è l efficienza globale media annuale dell impianto termico per il raffrescamento o la climatizzazione estiva; è il fabbisogno annuale di energia termica di riferimento per il raffrescamento o la climatizzazione estiva, definito dall equazione (2), [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria dell edificio per il raffrescamento o la climatizzazione estiva dell edificio definito dall equazione (90), [kwh]. + L,el, in (29) (30) (3)

58 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno fficienza globale media annuale per la produzione di acqua calda ad uso sanitario L efficienza globale media annuale dell impianto termico per il servizio acqua calda sanitaria, ε gw,yr, è il rapporto tra il fabbisogno di energia termica per il servizio produzione acqua calda sanitaria e l energia primaria delle fonti energetiche, ivi compresa l energia elettrica dei dispositivi ausiliari utilizzata per tale servizio. Tale valore viene determinato secondo la: ε gw,yr DHW,yr PW ε gw, yr DHW, yr PW (32) è l efficienza globale media annuale dell impianto termico per la produzione di acqua calda ad uso sanitario; è il fabbisogno annuale di energia termica per la produzione di acqua calda ad uso sanitario, definito dall equazione (40), [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria dell edificio per la produzione di acqua calda ad uso sanitario definito dall equazione (9), [kwh] fficienza globale media annuale per il riscaldamento o la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda ad uso sanitario L efficienza globale media annuale dell impianto termico per il servizio di riscaldamento o climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria, ε ghw,yr, è il rapporto tra il fabbisogno di energia termica per il servizio di riscaldamento o climatizzazione invernale, il fabbisogno di energia termica per il servizio di produzione acqua calda sanitaria e l energia primaria delle fonti energetiche, ivi compresa l energia elettrica dei dispositivi ausiliari utilizzata per tali servizi. Tale valore viene determinato secondo la: ε ghw,yr BH,yr DHW,yr PH PW ε ghw, yr BH, yr PH + + DHW, yr è l efficienza globale media annuale dell impianto termico per il riscaldamento o la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria; è il fabbisogno annuale di energia termica di riferimento per il riscaldamento o la climatizzazione invernale, definito dall equazione (), [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia termica per la produzione di acqua calda ad uso sanitario, definito dall equazione (40), [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria dell edificio per il riscaldamento o la climatizzazione invernale dell edificio definito dall equazione (89), [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria dell edificio per la produzione di acqua calda ad uso sanitario definito dall equazione (9), [kwh]. fficienza globale media annuale per l illuminazione L efficienza globale media annuale del servizio illuminazione, ε gl,yr, è il rapporto tra il fabbisogno di energia elettrica per il servizio di illuminazione fissa e l energia primaria delle fonti energetiche, ivi compresa l energia elettrica dei dispositivi ausiliari utilizzata per tale servizio. Tale valore viene determinato secondo la: ε gl,yr L,,el,in ε gl, yr L,el, in è l efficienza globale media annuale del servizio di illuminazione; PL è il fabbisogno annuale di energia elettrica per la sola illuminazione fissa, definito dall equazione (357) e applicabile solo a destinazioni d uso non residenziali, [kwh]; PL è il fabbisogno annuale di energia primaria dell edificio per l illuminazione fissa definito dall equazione (92), [kwh] fficienza di produzione media annuale per il riscaldamento o la climatizzazione invernale L efficienza di produzione media stagionale per il servizio riscaldamento o climatizzazione invernale, ε ph,yr, è il rapporto tra l energia termica utile generata ed immessa nell eventuale accumulatore termico, o direttamente nella rete di distribuzione, del servizio riscaldamento o climatizzazione invernale (compresa la ventilazione meccanica) e l energia primaria delle fonti energetiche, compresa l energia elettrica, impiegate per tale generazione, cioè: PW (33) (34)

59 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 ε ph,yr H,s,in V,d,in PH ε ph, yr H,s,in + è l efficienza di produzione media stagionale per il riscaldamento o la climatizzazione invernale; PH è l energia termica fornita durante l anno dal sistema di produzione al servizio di riscaldamento (sensibile), [kwh]; è l energia termica fornita durante l anno dal sistema di produzione al servizio di ventilazione meccanica e eventuale umidificazione (latente), [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria per il riscaldamento ambientale o la climatizzazione invernale, in [kwh] fficienza di produzione media annuale per il servizio raffrescamento o climatizzazione estiva L efficienza di produzione media stagionale per il servizio raffrescamento o climatizzazione estiva, ε pc,yr, è il rapporto tra l energia termica utile generata ed immessa nell eventuale accumulatore termico, o direttamente nella rete di distribuzione, del servizio di raffrescamento o climatizzazione estiva (compresa la deumidificazione con o senza postriscaldamento) e l energia primaria delle fonti energetiche, compresa l energia elettrica, impiegate per tale generazione, cioè: ε pc,yr C,g,out RH,g,out PC ε pc,yr C,g,out + PC V,d,in RH, g,out è l efficienza di produzione media stagionale per il raffrescamento o climatizzazione estiva; è l energia termica fornita durante l anno dal sistema di produzione al servizio di raffrescamento o climatizzazione estiva (sensibile + latente), [kwh]; è l energia termica fornita durante l anno dal sistema di produzione al sottosistema di post-riscaldamento, [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria per il raffrescamento o climatizzazione estiva, [kwh] fficienza di produzione media annuale per il servizio acqua calda sanitaria L efficienza di produzione media stagionale per il servizio di acqua calda sanitaria, ε pw,yr, è il rapporto tra l energia termica utile generata ed immessa nell eventuale accumulatore termico, o direttamente nella rete di distribuzione del sevizio acqua calda sanitaria e l energia primaria delle fonti energetiche, compresa l energia elettrica, impiegate per tale generazione, cioè: W,s,in ε pc,yr ε pw,yr W,s,in PW è l efficienza di produzione media annuale per la produzione di acqua calda sanitaria; PW (35) (36) (37) è l energia termica fornita durante l anno dal sistema di produzione al servizio acqua calda sanitaria, [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria, [kwh] fficienza di produzione media annuale per l autoproduzione di energia elettrica L efficienza di produzione media stagionale per autoproduzione di energia elettrica, ε p,yr, è il rapporto tra l energia elettrica generata in autoproduzione, sia da fonti non rinnovabili che rinnovabili, e l energia primaria delle fonti energetiche impiegate per tale generazione, cioè: ε p,yr el,self,m P P ε p,yr 2 m el,self,m è l efficienza di produzione media annuale per l energia elettrica autoprodotta; è l energia elettrica autoprodotta mensilmente, calcolabile secondo la (5), [kwh]; è il fabbisogno annuale di energia primaria per l energia elettrica autoprodotta, [kwh], calcolato come: 2 ( fgh, f del del + GH, p,fuel,ren fuel,ren + p,el,sol el,sol + p,el,wind wind ) p,fuel, fuel, f f f f m P m (38) (39)

60 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 f GH, f p,fuel,del fuel,del f p,fuel,ren fuel,ren f p,el,sol el,sol f p,el,wind wind m è il fattore di utilizzazione del sistema di cogenerazione come generatore termico; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia da combustibile fossile fornita all edificio dal generico vettore energetico non elettrico; è l energia complessivamente fornita all edificio dal generico vettore energetico non elettrico (gas, olio combustibile, biomasse, teleriscaldamento, ecc.), [kwh]; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia da combustibile rinnovabile fornita all edificio dal generico vettore energetico non elettrico; è l energia complessivamente fornita all edificio dal generico vettore energetico non elettrico rinnovabile (biomasse, RSU, biogas, ecc.), [kwh]; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia solare impiegata per l autoproduzione tramite panelli fotovoltaici; è l energia energia solare complessivamente utilizzata per l autoproduzione elettrica tramite pannelli fotovoltaici, [kwh]; è il fattore di conversione in energia primaria dell energia eolica impiegata per l autoproduzione tramite generatori eolici; è l energia eolica complessivamente utilizzata per l autoproduzione elettrica tramite generatori eolici, [kwh]; è l indice del mese..8 PRODUZIO ACS: RGIA TRMICA RICHISTA AL SISTMA DI GRAZIO D RGIA LTTRICA ASSORBITA DAGLI AUSILIARI, RGIA COMPLSSIVAMT RICHISTA I GRAZIO SPARATA.8. Fabbisogno termico annuale per la produzione di acqua calda sanitaria La quantificazione del fabbisogno termico per la produzione di acqua calda ad usi igienico-sanitari, DHW, si determina effettuando un calcolo mensile e considerando un periodo di utilizzo giornaliero di 24 ore esteso a tutto l anno. DHW,yr DHW,i 2 DHW, yr i è il fabbisogno termico annuale per la produzione dell acqua calda sanitaria, [kwh]; è il fabbisogno energetico per la produzione dell acqua calda sanitaria nel mese i-esimo, [kwh]. DHW,i (40).8.2 ρ Fabbisogno termico mensile per la produzione di acqua calda sanitaria Il fabbisogno termico mensile per la produzione dell acqua calda sanitaria è dato da: 3 ( θ θ ) DHW ρ c Vw er 0 0 è la massa volumica dell acqua, assunta pari a kg/l; c è la capacità termica specifica dell acqua, assunta pari a,62 Wh/kg K; V w è il volume dell acqua richiesta durante il periodo di calcolo, [l/giorno]; (4) θ er θ 0 è la temperatura di erogazione dell acqua calda sanitaria assunta pari a 40 C ; è la temperatura di ingresso dell acqua calda sanitaria, (Prospetto XXX); è il numero di giorni del mese considerato. Temperature Da ottobre a febbraio Da marzo a settembre Temperatura di utilizzo 40 C 40 C Temperatura dell acqua fredda all ingresso dell accumulo 8 C 2 C Prospetto XXX - Temperatura media di utilizzo dell acqua calda sanitaria e dell acqua fredda all ingresso dell accumulo I volumi giornalieri di acqua calda sanitaria sono dati da: V W a u (42)

61 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 V w a u è il volume dell acqua richiesta durante il periodo di calcolo, [l/giorno]; è il fabbisogno giornaliero specifico; è un parametro che dipende dalla destinazione d uso dell edificio. el caso di destinazione d uso residenziale il valore u si assume pari alla superficie utile dell unità immobiliare. Il valore di a si ricava dal Prospetto XXXI nel quale sono indicati anche i fabbisogni di energia termica utile in Wh/m 2 giorno e in kwh/m 2 anno. Fabbisogni Calcolo in base al valore di superficie utile per unità immobiliare* [m 2 ] A < A 200 > 200 Valore medio riferito ad A80 m 2 a,8 4,54 A -0,2356,3,6 * I valori di superficie sono riferiti ad unità immobiliare. el caso di valutazione di intero edificio si assume il valore medio di,6 l/m 2 giorno corrispondente al valore del prospetto per una superficie per alloggio di 80 m 2 Prospetto XXXI Valori di fabbisogno giornaliero specifico per il calcolo del fabbisogno di acqua calda sanitaria per destinazione d uso residenziale (Fonte: UI TS 300-2:2008) Per destinazioni d uso diverse dal residenziale si fa riferimento al prospetto seguente: Hotel senza lavanderia stella 2 stelle 3 stelle 4 stelle Hotel con lavanderia stella 2 stelle 3 stelle 4 stelle Tipo di attività a u 40 l/g letto 50 l/g letto 60 l/g letto 70 l/g letto 50 l/g letto 60 l/g letto 70 l/g letto 80 l/g letto umero di letti umero di letti Altre attività ricettive diverse dalle precedenti 28 l/g letto umero di letti Attività ospedaliera - day hospital 0 l/g letto umero di letti Attività ospedaliera con pernottamento 90 l/g letto umero di letti Scuole di tutti i livelli e assimilabili 5 l/g persona umero di persone difici adibiti ad attività sportive 00 l/g doccia umero di docce difici per uffici e assimilabili, per attività commerciali e industriali 20 l/g persona umero di persone. B. G giorno Prospetto XXXII Coefficienti per il calcolo del fabbisogno di ACS per destinazioni d uso diverse dal residenziale (Fonte: UI TS 300-2:2208).8.3 Fabbisogno termico di energia primaria per la produzione di acqua calda ad usi sanitari Ai fini del calcolo del fabbisogno di energia primaria per la produzione di acqua calda ad usi sanitari si considerano i seguenti casi: a) produzione di acqua calda sanitaria con sistema dedicato (scaldacqua autonomo o sistema centralizzato); b) produzione con sistema combinato (generatore autonomo combinato o sistema centralizzato combinato). In entrambi i casi il calcolo viene condotto mensilmente. el caso b), nel periodo di attivazione del riscaldamento, l energia termica richiesta al generatore di calore per la produzione di acqua calda sanitaria si somma a quella per il riscaldamento per lo stesso periodo e il calcolo delle perdite per il sottosistema di generazione viene condotto in maniera analoga a quanto previsto per il riscaldamento. el periodo di non attivazione del riscaldamento si effettua il calcolo per la sola produzione di acqua calda sanitaria Bilancio energetico del sottosistema di erogazione Le perdite termiche di processo del sistema di erogazione dell acqua calda sanitaria si calcolano tramite la: W, e,ls DHW η ew (43)

62 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 W,e,ls DHW è la perdita termica di processo del sistema di erogazione, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; η ew è il rendimento del sistema di erogazione, assunto pari a 0,95. Il fabbisogno di energia elettrica del sistema di erogazione, W W,e, è legato ad erogatori e/o riscaldatori istantanei di acqua calda alimentati elettricamente ed è dato dal prodotto tra la potenza complessiva degli ausiliari e il tempo di funzionamento dell impianto di produzione, secondo la relazione: W W,e WW,e W W,e,i 24 i (44) è il fabbisogno di energia elettrica del sistema di erogazione, [kwh]; W W,e,i è la potenza dell ausiliario i-esimo al servizio del sistema di erogazione, [kw]; W,e,L W,e,ls k W,e W W,e è il numero dei giorni del mese considerato. L energia termica complessivamente dispersa dal sottosistema di erogazione è data da: ( kw,e ) W, e W, e,l W,e,ls + W è l energia termica dispersa complessivamente dal sottosistema di erogazione, [kwh]; è la perdita termica di processo del sistema di erogazione, [kwh]; è la frazione recuperata dell'energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di erogazione; si assume normalmente pari a 0, salvo il caso in cui tali ausiliari siano erogatori e/o riscaldatori istantanei di acqua calda alimentati elettricamente, per i quali si assume pari a ; è il fabbisogno di energia elettrica del sistema di erogazione, [kwh]. Le perdite complessive, così calcolate, si considerano tutte non recuperabili ai fini del calcolo del fabbisogno termico netto dell edificio, cioè: Z, RL,e fr,w,e W,e,L (46) Z,l.r.,e è la quota parte delle perdite termiche del sottosistema di erogazione recuperata dal sistema involucro della zona termica considerata, [kwh]; f R,W,e è il fattore di recupero del sottosistema di erogazione,assunto pari a 0; W,e,L è l energia termica dispersa complessivamente dal sottosistema di erogazione, [kwh] Bilancio energetico del sottosistema di distribuzione L energia termica richiesta al sottosistema di distribuzione è data da: W,d,out DHW W,e,ls k W,e W W,e W,d,out DHW + W,e,ls k è l energia termica richiesta al sistema di distribuzione, [kwh]; W,e W è il fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; è la perdita termica di processo del sistema di erogazione, [kwh]; è la frazione recuperata dell'energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di erogazione; si assume normalmente pari a 0, salvo il caso in cui tali ausiliari siano erogatori e/o riscaldatori istantanei di acqua calda alimentati elettricamente, per i quali si assume pari a ; è il fabbisogno di energia elettrica del sistema di erogazione, [kwh]. Per edifici esistenti, il calcolo delle perdite del sottosistema di distribuzione può essere fatto forfetariamente, distinguendo il caso con e senza anello di ricircolo. el caso in cui il circuito di distribuzione non presenti un anello di ricircolo le perdite del sottosistema di distribuzione dell acqua calda sanitaria si calcolano tramite la: W,d,ls W,d, ls W,d,out è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione, [kwh]; f l,w,d W,e (45) (47) (48)

63 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 W,d,out f l,w,d è l energia termica richiesta al sistema di distribuzione, definita dall equazione (47), [kwh]; è il coefficiente di perdita, (Prospetto XXXIII). Tipologia del sistema Coefficiente di perdita f l,w,d Coefficiente di recupero f R,DHW,d Sistemi installati prima della L. 373/76 Senza ricircolo 0,2 0,50 Sistemi installati dopo la L. 373/76 Senza ricircolo 0,08 0,50 Prospetto XXXIII Perdite e recuperi del sottosistema di distribuzione f l,w,d, f R,DHW,d (Fonte: UI TS 300-2:2008) ualora sia presente una rete di ricircolo, la perdita termica del sottosistema di distribuzione viene calcolata come somma delle perdite dei tratti di rete di lunghezza L V e L S, che appartengono all anello di ricircolo, e dei tratti di rete L SL, che non appartengono alla rete di ricircolo (si veda Figura 4 ), attribuendo alle varie lunghezze dei valori convenzionali in funzione delle dimensioni dell edificio, oltre che valori convenzionali delle dispersioni specifiche e delle trasmittanze lineari delle tubazioni. Le perdite termiche del sottosistema di distribuzione sono quindi calcolate come: [( L + L ) φ + U L ( θ θ )] t W, d,ls V S r SL SL w,avg a (49) W,d,ls L v L S L SL φ r U SL θ w,avg θ a t Figura 4 Schema rete di distribuzione (Fonte: UI :2008) è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione, [kwh]; è la lunghezza dei tratti della rete che possono essere situati in ambienti non riscaldati, in solai interpiano o nelle pareti dell edificio e che collegano il generatore con le colonne montanti del sottosistema di distribuzione, [m]; è la lunghezza dei tratti orizzontali e/o verticali della rete situati nelle pareti dell edificio e che costituiscono le colonne montanti del sottosistema di distribuzione, [m]; è la lunghezza dei tratti della rete che collegano le colonne montanti con i terminali di erogazione, [m]; è il flusso termico specifico disperso dai tratti del sottosistema di distribuzione che appartengono alla rete di ricircolo, assunto pari a 40 W/m; è la trasmittanza lineica dei tratti del sottosistema di distribuzione che non appartengono alla rete di ricircolo, assunta pari a 0,35 W/m K; è la temperatura media dell acqua nei tratti della rete di distribuzione, assunta pari a 60 C; è la temperatura media dell ambiente in cui sono installate le tubazioni, si veda il , [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. Lunghezza dei tratti della rete di distribuzione con anello di ricircolo L v L S L SL 2 L B + 0,025 L B B B 0,075 L B n h B B f f 0,075 L B n Prospetto XXXIV Valori convenzionali della lunghezza dei tratti della rete di distribuzione con anello di ricircolo, L V, L S, L SL (Fonte: UI :2008) B B f

64 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 L B B B n f h f è la larghezza maggiore dell edificio, [m]; è la profondità maggiore dell edificio, [m]; è il numero di piani serviti dalla rete di distribuzione, [m]; è l altezza interpiano, [m]. OTA: qualora siano note le trasmittanze lineiche dei tratti di rete, L V, L S, L SL, si procede al calcolo delle perdite come riportato nella (50). Per edifici nuovi, il calcolo delle perdite del sistema di distribuzione deve essere fatto in maniera dettagliata. Le perdite totali del sottosistema di distribuzione sono date dalla sommatoria delle perdite dei singoli tratti: W,d,ls L i U i θ w,avg W,d, ls Li Ui i ( θ θ ) t w,avg, i è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione, [kwh]; è la lunghezza del tratto i-esimo della rete di distribuzione considerato, [m]; è la trasmittanza lineica del tratto i-esimo della rete di distribuzione considerato, [W/m K]; è la temperatura media dell acqua nei tratti della rete di distribuzione, assunta pari a 60 C; a, i (50) θ a t è la temperatura media dell ambiente in cui sono installate le tubazioni, [ C]; si veda ; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. Per tubazioni correnti in aria e con uno spessore di isolante conforme a quello indicato nell Allegato B del d.p.r. 42/93 la trasmittanza lineica U i, espressa in W/mK, in funzione del diametro esterno della tubazione (senza isolante) d, espresso in mm, è calcolabile come: - U i 0,43 + 0,008 d Per montanti verticali posti verso l interno del fabbricato in intercapedini che, procedendo dall interno verso l esterno, precedono lo strato di isolamento termico avente uno spessore conforme a quello indicato nell Allegato B del d.p.r. 42/93 moltiplicato per 0,5, la trasmittanza lineica U i, espressa in W/mK, è calcolabile in funzione del diametro esterno della tubazione (senza isolante) d, espresso in mm, come: - U i 0,9 + 0,0034 d Per tubazioni correnti entro strutture non affacciate né all'esterno né su locali non riscaldati e con uno spessore di isolante conforme a quello indicato nell Allegato B del d.p.r. 42/93 moltiplicato per 0,3, la trasmittanza lineica U i, espressa in W/mK, in funzione del diametro esterno della tubazione (senza isolante) d, espresso in mm, è calcolabile come: - U i 0, ,00532 d Il fabbisogno di energia elettrica del sistema di distribuzione, W d,w, è dato dal prodotto tra la potenza complessiva degli ausiliari e il tempo di funzionamento dell impianto di produzione, secondo la relazione: W W W,d,i 24 i (5) W, d W W,d,i indica la potenza dell ausiliario i-esimo al servizio del sistema di distribuzione, [kw] è il numero dei giorni del mese considerato. Sia per gli edifici esistenti sia per quelli di nuova costruzione, l energia termica complessivamente dispersa dal sottosistema di distribuzione viene calcolata secondo la: W,d,L ( kw,d ) W, d W, d,l W,d,ls + W è l energia termica dispersa complessivamente dal sottosistema di distribuzione, [kwh]; (52)

65 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 W,d,ls k W,d W W,d è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di distribuzione, assunta pari a 0,85. el caso in cui siano installate delle pompe di ricircolo si considerano solo i fabbisogni elettrici e non il relativo recupero termico, per cui k W,d 0; è il fabbisogno di energia elettrica dagli ausiliari del sottosistema di distribuzione, [kwh]. Z,l.r.,d Le perdite recuperate, ai fini del calcolo del fabbisogno termico netto dell edificio, sono date da: Z, RL,d fr,w,d W,d,ls è la quota parte delle perdite termiche del sottosistema di distribuzione recuperata dal sistema involucro della zona termica considerata, [kwh]; (53) f R,W,d W,d,ls è il fattore di recupero del sottosistema di distribuzione, rilevabile dal Prospetto XXXIII in caso di assenza di anello di ricircolo, ovvero, assunto pari a 0,2 se dotato di ricircolo; è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione, [kwh]. Determinazione della temperatura media dell ambiente in cui sono installate le tubazioni θ i θ e θ I valori della temperatura ambiente, a, i, sono assunti pari a: - per tubazioni all interno degli ambienti a temperatura controllata o poste in murature affacciate all interno: θ temperatura interna prefissata i ; - per tubazioni affacciate all esterno: θ temperatura media mensile e ; - per tubazioni affacciate su locali non riscaldati: temperatura interna media mensile del locale; nell impossibilità di determinare tali valori si fa riferimento all equazione (270); per cui si ha: θ a,i θi, 7 ( θ ) 0 θ è la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, (si veda.3), [ C]; è il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna (si veda ), [ C] Bilancio energetico del sottosistema di accumulo, non integrato con il generatore L energia termica richiesta al sottosistema di accumulo, non integrato con il generatore, è data da: i e (54) W,s,out W,d,out W,d,ls k W,d,i W W,d,i W, s,out W,d,out + W,d,ls kw,d,i W i è l energia termica richiesta al sottosistema di accumulo, [kwh]; è l energia termica richiesta al sottosistema di distribuzione, [kwh]; W,d,i è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dall i-esimo ausiliario del sottosistema di distribuzione, assunta pari a 0,85. el caso in cui siano installate delle pompe di ricircolo si considerano solo i fabbisogni elettrici e non il relativo recupero termico, per cui k W,d,i 0; è il fabbisogno di energia elettrica dell i-esimo ausiliario del sottosistema di distribuzione, [kwh]. (55) Per sistemi di accumulo installati successivamente all entrata in vigore della d.g.r. 8/508 (20 luglio 2007), le perdite del sottosistema vengono calcolate secondo la: W,s,ls K boll ( θ θ ) Δt W, s,ls kboll s a è la perdita termica di processo del sottosistema di accumulo, [kwh]; è il valore di dispersione termica dell apparecchio fornita dal costruttore, [W/K]; (56)

66 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 θ s è la temperatura media nell accumulo, [ C]; θ a t è la temperatura ambiente del locale in cui è installato il serbatoio di accumulo, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. Per sistemi di accumulo installati antecedentemente all entrata in vigore della d.g.r. 8/508 (20 luglio 2007), le perdite del sottosistema possono essere calcolate secondo la procedura descritta sopra, oppure, se non si dispone del dato di dispersione termica dell apparecchio, K boll, fornito dal costruttore, si esegue il calcolo secondo la: λs W, s,ls Ss s a d s ( θ θ ) Δt W,s,ls è la perdita termica di processo del sottosistema di accumulo, [kwh]; S s è la superficie esterna dell accumulo, [m 2 ]; λ s è la conduttività dello strato isolante [W/mK]; d s è lo spessore dello strato isolante, [m]; (57) θ s è la temperatura media nell accumulo, [ C]; θ a t è la temperatura ambiente del locale in cui è installato il serbatoio di accumulo, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. ell impossibilità di reperire i dati richiesti dalla (57) le perdite del sottosistema di accumulo possono essere stimate con la seguente equazione: f ' W, s,ls s Δt (58) W,s,ls è la perdita termica di processo del sottosistema di accumulo, [kwh]; ' f s t è il coefficiente di perdita in funzione della classe di volume dell accumulo, (Prospetto XXXV), [W]; è la durata del mese considerato dell impianto (si veda la (7)), [kh]. Volume di accumulo f s [W] da 0 fino a 50 litri 30 da 50 a 200 litri a500 litri 20 da.500 a litri 500 oltre i Prospetto XXXV Fattore da applicare per il calcolo delle perdite di accumulo f s (Fonte: Comitato Termotecnico Italiano, Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari, 2003) Occorre inoltre considerare le perdite del circuito di collegamento tra il serbatoio di accumulo e il generatore di calore. Si considerano i seguenti casi: - distanza tra serbatoio e generatore 5 m e tubazioni di collegamento isolate: le perdite per la distribuzione si considerano trascurabili; - distanza tra serbatoio e generatore 5 m e tubazioni di collegamento non isolate, ovvero distanza tra serbatoio e generatore >5 m: le perdite per la distribuzione devono essere calcolate secondo il metodo riportato nel paragrafo 0, utilizzando appropriate temperature dell'acqua nel circuito primario. Le perdite termiche di processo, W,pd,ls, si determinano in base all equazione (50), mentre quelle recuperate Z,RL,pd, in base all'equazione (53). Il fabbisogno di energia elettrica del sistema di accumulo, W s,w, è dato dal prodotto tra la potenza complessiva degli ausiliari (resistenze elettriche di back up o post-riscaldamento o mantenimento del livello termico anche in caso di generatore disattivato) e il tempo di funzionamento dell impianto di produzione, secondo la relazione: W W,s W W,s,i 24 i (59)

67 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 W W,s,i indica la potenza dell ausiliario i-esimo al servizio del sistema di accumulo, [kw]; W,s,L è il numero dei giorni del mese considerato. L energia termica complessivamente dispersa dal sottosistema di accumulo viene calcolata secondo la: ( kw,s ) W, s W, s,l W,s,ls + W è l energia termica dispersa complessivamente dal sottosistema di accumulo, [kwh]; (60) W,s,ls k W,s W W,s è la perdita termica di processo del sottosistema di accumulo, [kwh]; è la frazione recuperata dell'energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di accumulo, assunta pari a ; è il fabbisogno di energia elettrica dagli ausiliari del sottosistema di accumulo, [kwh]. f R,W,s W,s,L Le perdite recuperate sono date da: Z, RL,s fr,w,s W,s,L è il fattore di recupero del sottosistema di accumulo, pari a se posto in ambiente a temperatura controllata o pari a 0 se posto fuori dall ambiente a temperatura controllata; è l energia termica dispersa complessivamente dal sottosistema di accumulo, [kwh] Bilancio energetico del sottosistema di generazione La produzione di acqua calda sanitaria può essere realizzata: - con uno o più generatori di calore a tale scopo dedicati (impianto centralizzato ovvero impianto autonomo di produzione per singola unità immobiliare); - con un generatore in comune con l impianto per il riscaldamento e/o la climatizzazione invernale. el caso di produzione di acqua calda sanitaria separata dal riscaldamento, sia per scaldacqua autonomi al servizio di singola unità immobiliare sia per quelli centralizzati al servizio di più unità immobiliari le perdite al sottosistema di generazione si calcolano tramite la: W, g,ls ( W,g,out HS,g,out,W ) ε gw (62) con: + k W + k W + + k W W,g,ls ε gw W,g,out HS,g,out,W DHW W,e,ls k W,e W W,e W,d,ls k W,d W W,d W,g, out ( ) DHW W,e,ls W,e W,e W,d,ls è la perdita termica di processo del sottosistema di generazione, [kwh]; W,d è l efficienza del sistema di generazione, che per gli scaldaacqua autonomi, in mancanza del dato fornito dal costruttore, è deducibile dal Prospetto XXXVI, mentre per i generatori degli impianti centralizzati deve essere calcolata secondo la procedura riportata al.9.8 per i generatori asserviti al riscaldamento ambientale; è l energia termica richiesta al sottosistema di generazione, [kwh]; è il contributo all energia termica richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria di un eventuale sistema solare termico non integrato, [kwh]; W,d W,s,ls W,pd,ls è il fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di erogazione, [kwh]; è la frazione recuperata dell'energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di erogazione, assunta pari a 0; è il fabbisogno di energia elettrica del sottosistema di erogazione, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di distribuzione, assunta pari a 0,85. el caso in cui siano installate delle pompe di ricircolo si considerano solo i fabbisogni elettrici e non il relativo recupero termico, per cui k W,d 0; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione, [kwh]; W,s W,s (6) (63)

68 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 W,s,ls W,pd,ls k W,s W W,s è la perdita termica di processo del sottosistema di accumulo, assunta pari a 0 per apparecchi ad accumulo, [kwh]; è la perdita termica di processo della distribuzione primaria tra il sottosistema di accumulo e generatore termico, [kwh]; è la frazione recuperata dell'energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di accumulo, assunta pari a ; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di accumulo, [kwh]. Tipo di apparecchio Versione ε gw Generatore a gas di tipo istantaneo per sola produzione di acqua calda sanitaria Generatore a gas ad accumulo per sola produzione di acqua calda sanitaria Tipo B con pilota permanente 0,45 Tipo B senza pilota 0,77 Tipo C senza pilota 0,80 Tipo B con pilota permanente 0,40 Tipo B senza pilota 0,72 Tipo C senza pilota 0,75 Bollitore elettrico ad accumulo ) 0,75 Bollitori ad accumulo a fuoco diretto A camera aperta 0,70 A condensazione 0,90 ) Ai fini del calcolo dell energia primaria, il fabbisogno di energia deve essere considerato tra i fabbisogni elettrici, applicando il relativo fattore di conversione Prospetto XXXVI Rendimenti convenzionali degli scaldaacqua autonomi con sorgente interna di calore (Fonte: UI TS 300-2:2008) I rendimenti forniti dal Prospetto XXXVI tengono già conto, per gli apparecchi ad accumulo, della perdita di accumulo, W,s, ls, (valutata pari a circa il 0%) che in tal caso non va considerata nell equazione (63). Il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sistema di generazione, W g,w, è dato dal prodotto tra la potenza complessiva degli ausiliari e il tempo di funzionamento dell impianto di produzione, secondo la relazione: W W,g W W W,g,i 24 i (64) W, g è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di generazione, [kwh]; W W,g,i indica la potenza dell ausiliario i-esimo al servizio del sistema di generazione, [kw]; è il numero dei giorni del mese considerato. W,g,L W,g,ls k W,g W W,g L energia termica complessivamente dispersa dal sottosistema di generazione viene calcolata secondo la: ( kw,g ) W, g W, g,l W,g,ls + W è l energia termica dispersa complessivamente dal sottosistema di generazione, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di generazione, [kwh]; è la frazione recuperata dell' energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di generazione; assunta pari a 0,8; è il fabbisogno di energia elettrica dagli ausiliari del sottosistema di generazione, [kwh]. (65) f R,W,g W,g,L Le perdite recuperate sono date da: ( ) Z, RL,g fr,w,g W,g,L fpr è il fattore di recupero del sottosistema di generazione (Prospetto XXXVII); è l energia termica dispersa complessivamente dal sottosistema di generazione, [kwh]; (66)

69 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 f pr è la frazione delle perdite di processo totali del generatore attribuibili al mantello e quindi recuperabili; per scaldacqua autonomi al servizio di singola unità immobiliare è desumibile dal Prospetto XXXVIII. Per i sistemi centralizzati la procedura riportata al.9.8 consente di calcolare direttamente le perdite al mantello e quindi il prodotto ( W,g,L f pr ). OTA: Per sistemi, centralizzati e non, in cui il generatore è posto in un locale tecnico a temperatura non controllata le perdite non sono recuperabili. Ubicazione generatore f R,W,g All'aperto 0 In locale non riscaldato 0,3 ntro lo spazio riscaldato Prospetto XXXVII Fattore di recupero per generatori termici (Fonte: UI TS 300-2:2008) Tipo di fonte Tipo di bruciatore f pr Combustibile Bruciatore atmosferico 0,50 Bruciatore ad aria soffiata 0,75 nergia elettrica - Prospetto XXXVIII Frazione delle perdite attribuite al mantello in funzione del tipo fonte energetica e di bruciatore fpr (Fonte: UI TS 300-2:2008) nergia richiesta dal servizio acqua calda sanitaria el caso di produzione di acqua calda sanitaria separata dal riscaldamento, sia per scaldacqua autonomi al servizio di singola unità immobiliare sia per quelli centralizzati al servizio di più unità immobiliari, l energia richiesta ai vari vettori energetici utilizzati si calcola in funzione delle diverse tipologie di generatore utilizzato: - generatore alimentato da vettore elettrico (scaldacqua elettrico, a pompa di calore azionata elettricamente): W HW,f,g,in HW,rf,g,in HW,el,g,in W,in 0 0 W W,e W,g,out + W ε W,d gw HS,g,out,W + W W,s + W - generatore alimentato da vettore non rinnovabile non elettrico (scaldacqua a gas, ecc.): W HW,f,g,in HW,rf,g,in HW,el,g,in W,in 0 0 W W,e W,g,out + W ε W,d gw HS,g,out,W + W W,s + W - generatore alimentato da vettore rinnovabile non elettrico (scaldacqua a biomassa, ecc.): HW,f,g,in HW,rf,g,in HW,el,g,in 0 0 W,g,out gw HS,g,out,W WW,in WW,e + WW,d + WW,s + WW,g (69) el caso di produzione di acqua calda sanitaria integrata con il riscaldamento, l energia richiesta ai vari vettori energetici utilizzati viene calcolata insieme a quella richiesta per il servizio riscaldamento o climatizzazione invernale. ε W,g W,g (67) (68)

70 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Perdite termiche recuperate dal sistema di produzione acqua calda sanitaria Le perdite del sistema di produzione di acqua calda sanitaria sono considerate recuperabili ai fini del calcolo del fabbisogno di energia termica netta per il riscaldamento o climatizzazione invernale dell edificio. Le perdite recuperate, Z,RL, dalla zona Z sono date da: Z,RL Z,RL,d + Z, RL Z,RL,d + Z,RL,s + Z,RL,pd Z,RL,g è il totale delle perdite termiche del sistema impiantistico asservito alla produzione di acqua calda sanitaria recuperate dalla zona Z, [kwh]; è la quota recuperata nella zona Z della perdita termica del sistema di distribuzione, data dall equazione (53), [kwh]; Z,RL,s è la quota recuperata nella zona Z della perdita termica del sistema di accumulo, data dall equazione (6), [kwh]; Z,RL,pd è la quota recuperata nella zona Z della perdita termica del sistema di distribuzione primaria tra accumulatore e generatore, calcolata con l equazione (53), [kwh]; Z,RL,g è la quota recuperata nella zona Z della perdita termica del sistema di generazione, data dall equazione (66), [kwh]. (70).9 RISCALDAMTO IVRAL: RGIA TRMICA RICHISTA AL SISTMA DI GRAZIO RGIA LTTRICA ASSORBITA DAGLI AUSILIARI.9. nergia termica richiesta al servizio di riscaldamento o climatizzazione invernale Per il calcolo dell energia termica richiesta dal sistema di riscaldamento al sottosistema di generazione, occorre innanzitutto individuare se siano presenti più ramificazioni d impianto che confluiscono in un unica o più centrali termiche. Il sottosistema di ventilazione, di emissione e, in parte, di distribuzione possono essere differenti sia all interno della stessa zona che in funzione delle diverse zone servite; così come l eventuale sistema d accumulo se presente. Si possono individuare i seguenti sottocasi: a) un unico sistema impiantistico, che serve un unica zona termica, alimentato da un unica centrale termica; b) un unico sistema impiantistico, che serve più zone termiche, alimentato da un unica centrale termica; c) un unico sistema impiantistico, che serve più zone termiche, alimentato da più centrali termiche; d) più sistemi impiantistici (diversi tra loro come tipologia), che servono la stessa zona termica, alimentati dalla stessa centrale termica; e) più sistemi impiantistici (diversi tra loro come tipologia), che servono la stessa zona termica, alimentati da diverse centrali termiche; f) più sistemi impiantistici (diversi tra loro come tipologia), che servono più zone termiche, alimentati dalla stessa centrale termica; g) più sistemi impiantistici (diversi tra loro come tipologia), che servono più zone termiche, alimentati da diverse centrali termiche. Il caso più generale, che comprende tutti gli altri casi, è il caso g), che può essere visto come una composizione di più casi d) (uno per ogni centrale termica), il quale a sua volta non è altro che un applicazione multipla del caso b), come l esempio schematizzato in Figura 5, dove abbiamo un sistema impiantistico di tipologia A con due ramificazioni e 2 che servono due zone distinte, e un sistema impiantistico di tipologia B che serve altre due zone con i suoi due ramificazioni e 2.

71 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Al fine di considerare tutte le possibilità elencate, per ogni zona termica i-esima:. si calcola il fabbisogno di acqua calda sanitaria relativo alla zona termica i-esima per definire le perdite termiche recuperabili dalla zona stessa, Z,l.r.,i, secondo la relazione (28) e quanto definito al.8.2 e.8.3.6; 2. si calcola il fabbisogno termico netto sensibile corretto della zona termica i-esima, definito come: con: * H,s,adj,i H,s,adj,i * H,s,adj, i H,s,adj,i Z,LR,i (7) è il fabbisogno di energia termica netto corretto per il solo riscaldamento sensibile della zona termica, si veda la (5), [kwh]; è il fabbisogno di energia termica corretto per il solo riscaldamento sensibile della zona termica, si veda la (5), [kwh];

72 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Z,l.r.,i è la quota recuperata dal sistema involucro della zona termica i-esima delle perdite del sistema di produzione di acqua calda sanitaria, si veda la (28), [kwh]; 3. si calcola la frazione j-esima che viene soddisfatta dal sistema impiantistico j-esimo presente nella zona i-esima: f i,j Φ,i,j,k Φ,i,j,Tot M i t,i,j f i, j M Φ i j,i,j,tot Φ,i,j,Tot con Φ,i,j,Tot t,i, j k Φ,i,j,k (72) è la frazione di fabbisogno termico netto sensibile corretto soddisfatta dal sistema impiantistico j-esimo presente nella zona i-esima; è la potenza di progetto del terminale k-esimo del sistema impiantistico j-esimo della zona i-esima, [kw]; è la potenza di progetto complessiva di tutti i terminali dell impianto j-esimo presenti nella zona i-esima, [kw]; è il numero di sistemi impiantistici diversi che servono la stessa zona i-esima; è il numero di terminali dell impianto j-esimo che serve la zona i-esima. 4. si calcola il fabbisogno di energia termica sensibile corretto della zona al netto delle perdite recuperate richiesto al j-esimo impianto * H,s,adj,i,j, determinato come: * H, s,adj,i,j * H,s,adj,i 5. si calcola la quota del fabbisogno termico sensibile per ventilazione meccanica coperta dall impianto di ventilazione, con il preriscaldamento dell aria di reintegro, V,s,i, determinata con la (95); 6. si calcola per la zona i-esima, se l impianto j-esimo controlla anche l umidità dell aria ambiente (umidificazione), il suo fabbisogno di energia termica latente, H,l, determinato con l equazione (8); 7. si calcolano le perdite termiche dei sottosistemi appartenenti ad ogni j-esima tipologia d impianto che serve la zona i-esima fino al sottosistema di generazione escluso; 8. si sommano le richieste delle diverse tipologie o ramificazioni d impianto che convergono sullo stesso sottosistema di generazione; 9. si determinano le perdite termiche di ogni sottosistema di generazione; 0. si determinano i fabbisogni dei diversi vettori energetici e l eventuale quota esportata;. si determina il fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento o la climatizzazione invernale; 2. si determina l efficienza energetica dell edificio e dell impianto termico. f i,j (73).9.2 Bilancio energetico del generico sottosistema di emissione - impianto di riscaldamento Le perdite termiche di processo del sottosistema di emissione j-esimo, H,e,ls,i,j, che serve la zona i-esima, sono date dalla: * H, e,ls,i,j H,s,adj,i,j η eh,i,j H,e,ls,i,j * H,s,adj,i,j η eh,i,j è la perdita termica di processo del sottosistema di emissione j-esimo che serve la zona i-esima, [kwh]; è il fabbisogno mensile di energia termica sensibile netto corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima coperto dalla tipologia d impianto j-esima nel mese m-esimo, [kwh]; è il rendimento del sottosistema di emissione j-esimo nella zona i-esima. Il rendimento del generico sottosistema di emissione, η eh, è funzione del rendimento dei terminali di erogazione del calore, η eeh, e del sistema di controllo, η ch, secondo la: (74)

73 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 η eh η eeh η ch η eh η eeh + η è il rendimento del sottosistema di emissione; è il rendimento dei terminali di erogazione del calore; è il rendimento del sistema di controllo. ch (75) el Prospetto XXXIX e nel Prospetto XL sono riportati, in funzione della tipologia di terminale di erogazione e dal carico termico specifico, i valori convenzionali del rendimento di emissione degli emettitori, η eeh, per locali di altezza interna rispettivamente inferiore e superiore a 4 metri. Terminale di erogazione del calore Carico termico specifico [W/m 3 ] φt < > 0 Radiatori su parete esterna isolata 0,95 0,94 0,92 Radiatori su parete interna 0,96 0,95 0,92 Ventilconvettori (valori riferiti a t media acqua45 ) 0,96 0,95 0,94 Termoconvettori 0,94 0,93 0,92 Bocchette in sistemi ad aria calda 0,94 0,92 0,9 Pannelli isolati annegati a pavimento disaccoppiati termicamente 0,99 0,98 0,97 Pannelli isolati annegati a pavimento non disaccoppiati termicamente 0,99 0,98 0,97 Pannelli annegati a pavimento disaccoppiati termicamente 0,98 0,96 0,94 Pannelli annegati a pavimento non disaccoppiati termicamente 0,98 0,96 0,94 Pannelli annegati a soffitto disaccoppiati termicamente 0,97 0,95 0,93 Pannelli annegati a soffitto non disaccoppiati termicamente 0,97 0,95 0,93 Pannelli a parete disaccoppiati termicamente 0,97 0,95 0,93 Pannelli a parete non disaccoppiati termicamente 0,97 0,95 0,93 Prospetto XXXIX Valori convenzionali del rendimento di emissione in locali di altezza inferiore a 4m, η eeh (Fonte: UI TS 300-2:2008) η eeh Terminale di erogazione del calore Carico termico specifico [W/m 3 ] φt < > 0 Altezza del locale [m] Generatore d'aria calda singolo a basamento o pensile 0,97 0,96 0,95 0,95 0,94 0,93 0,93 0,92 0,9 Aerotermi ad acqua 0,96 0,95 0,94 0,94 0,93 0,92 0,92 0,9 0,9 Generatore d'aria calda singolo pensile a condensazione 0,98 0,97 0,96 0,96 0,95 0,94 0,94 0,93 0,92 Strisce radianti ad acqua, a vapore, a fuoco diretto 0,99 0,98 0,97 0,97 0,97 0,96 0,96 0,96 0,95 Riscaldatori ad infrarossi 0,98 0,97 0,96 0,96 0,96 0,95 0,95 0,95 0,94 Pannelli annegati a pavimento disaccoppiati termicamente 0,98 0,97 0,96 0,96 0,96 0,95 0,95 0,95 0,95 Pannelli annegati a pavimento non disaccoppiati termicamente 0,98 0,97 0,96 0,96 0,96 0,95 0,95 0,95 0,95 Pannelli a pavimento (isolati) disaccoppiati termicamente 0,99 0,98 0,97 0,97 0,97 0,96 0,96 0,96 0,95 Pannelli a pavimento (isolati) non disaccoppiati termicamente 0,99 0,98 0,97 0,97 0,97 0,96 0,96 0,96 0,95 Prospetto XL Valori convenzionali del rendimento di emissione in locali di altezza superiore a 4m, η eeh (Fonte: UI TS 300-2:2008) eeh Il carico termico specifico, φ t, in [W/m 3 ], da utilizzare nei precedenti prospetti, si calcola con la seguente relazione: φ * H,s,adj,i,j Φ,i,j,Tot t, i,j 000 VL,i tgn,j FCe,j VL,i 000 (76)

74 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 φ t,i,j * H,s,adj,i,j è il carico termico specifico della zona termica i-esima coperto dalla tipologia d impianto j-esimo, [W/m 3 ]; è il fabbisogno di energia termica sensibile netto corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima coperto dalla tipologia d impianto j-esimo, [kwh]; V L,i è il volume lordo riscaldato della zona i-esima, [m 3 ]; t gn,j FC e,i,j Φ,i,j,Tot è il tempo totale di funzionamento del sistema di generazione (tempo di attivazione), che serve il sottosistema j-esimo, assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato; è il fattore di carico del sottosistema j-esimo di emissione (campo di validità 0-), definito come segue: FC e,i,j Φ * H,s,adj,i,j,i,j,Tot t gn,j è la potenza di progetto complessiva di tutti i terminali dell impianto j-esimo presenti nella zona i-esima, così come espresso dall equazione (72), [kw]. el Prospetto XLI sono riportati, in funzione della configurazione del sistema impiantistico, del fattore di utilizzazione degli apporti interni, η GH,adj, e del rapporto guadagni/dispersioni, γ H,adj, della generica zona termica, i valori convenzionali del rendimento del sistema di controllo, η ch. Tipo di regolazione Caratteristiche Sistemi a bassa inerzia termica Radiatori, convettori, ventilconvettori, strisce radianti ad aria calda Sistemi ad elevata inerzia termica Pannelli integrati nelle strutture edilizie e disaccoppiati termicamente (77) Pannelli annegati nelle strutture edilizie e non disaccoppiati termicamente Sola climatica (compensazione con sonda esterna) -(0,6 η GH,adj γ H,adj) 0,98-(0,6 η GH,adj γ H,adj) 0,94-(0,6 η GH,adj γ H,adj) Solo ambiente con regolatore Climatica + ambiente con regolatore Solo zona con regolatore Climatica + zona con regolatore OTA γ H,adj On off 0,940 0,920 0,880 PI o PID 0,990 0,970 0,930 P banda prop. 0,5 C 0,980 0,960 0,920 P banda prop. C 0,970 0,950 0,90 P banda prop. 2 C 0,950 0,930 0,890 On off 0,970 0,950 0,930 PI o PID 0,995 0,990 0,970 P banda prop. 0,5 C 0,990 0,980 0,960 P banda prop. C 0,980 0,970 0,950 P banda prop. 2 C 0,970 0,960 0,940 On off 0,930 0,90 0,870 PI o PID 0,995 0,990 0,970 P banda prop. 0,5 C 0,990 0,980 0,960 P banda prop. C 0,980 0,970 0,950 P banda prop. 2 C 0,940 0,920 0,880 On off 0,960 0,940 0,920 PI o PID 0,995 0,980 0,960 P banda prop. 0,5 C 0,980 0,970 0,950 P banda prop. C 0,970 0,960 0,940 P banda prop. 2 C 0,960 0,950 0,930 rapporto apporti/perdite η GH,adj fattore di utilizzo degli apporti interni Prospetto XLI Rendimenti di controllo, η ch, per alcune configurazioni impiantistiche (Fonte: UI TS 300-2:2008) Il fabbisogno di energia elettrica del sottosistema di emissione j-esimo della zona i-esima, W H,e,i,j, è dovuto alla presenza di ventilatori, valvole e sistemi di regolazione. Il fabbisogno di energia elettrica di terminali dotati di ventilatore si calcola come segue: - unità con ventilatore sempre in funzione (generatori d aria calda con regolazione modulante);

75 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 W W H,e,k tgn k (78) H, e,i,j - unità con arresto del ventilatore al raggiungimento della temperatura prefissata (ad esempio ventilconvettori); W W H,e,k FCe,i,j tgn k (79) H, e,i,j W H,e,k è la potenza dell ausiliario k-esimo al servizio del sottosistema j-esimo di emissione nella zona i-esima, [kw]; t gn è il tempo totale di funzionamento del sistema di generazione (tempo di attivazione), assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato; FC e,i,j è il fattore di carico del sottosistema j-esimo di emissione (campo di validità 0-). OTA: La quota dissipata dell energia elettrica richiesta dagli ausiliari e non direttamente recuperata dal fluido termovettore, (-k H,e ) W H,e, non è inclusa nel rendimento di emissione e viene considerata, per evitare iterazioni, non recuperabile ai fini della riduzione del fabbisogno termico. el caso in cui non siano disponibili i dati di progetto dei componenti dell impianto, la potenza dei ventilconvettori è desumibile dal Prospetto XLII. Categorie di terminali Tipologie Fabbisogni elettrici unitari Terminali privi di ventilatore con emissione Radiatori, convettori, strisce radianti,pannelli ulli del calore per convezione naturale ed isolati dalle strutture ed annegati nelle irraggiamento strutture Terminali di erogazione per immissione di aria calda Bocchette e diffusori in genere Terminali di erogazione ad acqua con Ventilconvettori, convettori ventilati, ventilatore a bordo (emissione prevalente apparecchi in genere con ventilatore per convezione forzata) ausiliario Generatori d'aria calda non canalizzati (*) Generatori pensili, generatori a basamento, roof top Si considerano compresi nella distribuzione dell'aria Portata d'aria [m 3 /h] Potenza [W] Fino a 200 m 3 /h 40 Da 200 a 400 m 3 /h 50 Da 400 a 600 m 3 /h (*) el caso di generatori canalizzati il fabbisogno di energia elettrica del ventilatore deve essere compreso nella distribuzione Prospetto XLII Fabbisogni elettrici dei terminali di erogazione del calore (Fonte: UI TS 300-2:2008) elettrica.9.2. mettitori alimentati elettricamente el caso di sistemi elettrici ad infrarossi o altri tipi di emettitori puramente elettrici, giacché sono alimentati ad energia elettrica, si ha: 0 H,e,in H,d,out H, e,in,i,j H,d,out,i, j è l energia termica in ingresso al sottosistema di emissione, [kwh]; è l energia termica richiesta in uscita al sottosistema di distribuzione, [kwh]. L energia elettrica richiesta normalmente solo dagli ausiliari in tal caso copre il fabbisogno termico e diventa pari a: * W H, e,i,j H,s,adj,i,j + H,e,ls,i,j (8) W H,e,i,j è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di emissione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; (80)

76 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 * H,s,adj,i,j H,e,ls,i,j è il fabbisogno di energia termica sensibile netto corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima coperto dalla tipologia d impianto j-esima, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di emissione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]..9.3 Bilancio energetico del generico sottosistema di distribuzione - impianto di riscaldamento Le perdite termiche di processo del sottosistema di distribuzione j-esimo, H,d,ls,i,j, che serve la zona i-esima sono date dalla: H, d,ls.i,j H,d,out,i,j η dh,i,j (82) con: * + k η dh,i,j H,d,out,i,j * H,s,adj,i, j H,e,ls,i,j k H,e,i,j W H,e,i,j H, d,out,i,j H,s,adj,i,j H,e,ls,i,j H,e,i,j WH,e,i,j è il rendimento del sottosistema di distribuzione j-esimo della zona i-esima; è l energia termica richiesta al sottosistema di distribuzione j-esimo della zona i-esima, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica sensibile netto corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima soddisfatto dalla tipologia d impianto j-esima, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di emissione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; è la frazione recuperata direttamente dal fluido termovettore dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di emissione j-esimo nella zona i-esima; nel caso specifico si può considerare sempre il valore giacché gli ausiliari degli emettitori sono quasi sempre all interno degli ambienti riscaldati; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di emissione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]. el Prospetto XLIII sono riportati i rendimenti di distribuzione in funzione della configurazione del sistema impiantistico; nel caso in cui i terminali scaldanti siano costituiti da radiatori allacciati ad impianti a temperatura variabile, da ventilconvettori o da pannelli radianti, il rendimento di distribuzione deve essere corretto secondo la formula riportata nel Prospetto XLIV. (83) Tipo di impianto Tipo di distribuzione umero di piani IMPIATO CTRALIZZATO IMPIATO CTRALIZZATO IMPIATO CTRALIZZATO IMPIATO CTRALIZZATO Insufficiente Prima del 96 Isolamento distribuzione nel cantinato Medio Tra η d Discreto Tra Legge 0/9 Dopo il 993 VRTICAL. Montanti in 0,936 traccia nei paramenti 2 0,947 interni. Isolamento secondo legge 0/9. 3 0,958 Tubazioni posteriori al 4 0, e più 0,98 VRTICAL. Montanti in 0,856 0,868 0,880 0,908 traccia nei paramenti 2 0,889 0,90 0,93 0,925 interni o nell'intercapedine. Isolamento leggero. 3 0,904 0,97 0,927 0,939 Tubazioni realizzate tra il 4 0,95 0,927 0,938 0, e il e più 0,922 0,934 0,943 0,955 VRTICAL. Montanti correnti nell'intercapedine. Senza isolamento. Tubazioni precedenti al 977 ORIZZOTAL 0,824 0,85 0,876 0,90 2 0,876 0,90 0,925 0,93 3 0,889 0,93 0,936 0, ,90 0,93 0,936 0,936 5 e più 0,93 0,925 0,947 0,947 Fino a 3 0,947 0,958 0,969 0,980 Oltre a 3 0,958 0,969 0,980 0,990 IMPIATO AUTOOMO 0,958 0,969 0,980 0,990 Prospetto XLIII Rendimenti di distribuzione, η dh (Fonte: UI TS 300-2:2008)

77 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Tipologia dell'impianto Temperature di mandata e ritorno di progetto Rendimenti corretti η dh Impianti a radiatori a temperatura variabile 70/55 -(-η dh)*0,85 Impianti a ventilconvettori 55/45 -(-η dh)*0,60 Impianti a pannelli 30/35 -(-η dh)*0,25 Prospetto XLIV Rendimenti di distribuzione, η dh, corretti in funzione della tipologia di terminale di erogazione (Fonte: UI TS 300-2:2008) Il fabbisogno di energia elettrica mensile del sottosistema di distribuzione j-esimo della zona i-esima, W H,d,i,j, è dovuto alla presenza di pompe di circolazione, elettroventilatori e valvole. In impianti con fluido termovettore acqua il fabbisogno di energia elettrica per la presenza di elettropompe si calcola come segue: - sistemi con arresto della pompa alla fermata del generatore durante il tempo di attivazione dello stesso: W W H,d,k Fv FCe,i,j tgn k (84) H, d,i,j - sistemi in cui la pompa è sempre in funzione durante il tempo di attivazione del generatore: W W H,d,k Fv tgn k (85) H, d,i,j W H,d,i,j è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; W H,d,k è la potenza della pompa k-esima al servizio del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, [kw]; F v è un fattore che tiene conto della variazione di velocità della pompa, (Prospetto XLV); t gn è il tempo totale di funzionamento del sistema di generazione (tempo di attivazione), assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato; FC e,i,j è il fattore di carico del sottosistema j-esimo di emissione (campo di validità 0-). Tipo di funzionamento Fattore Fv Pompa a velocità costante Pompa a velocità variabile 0,6 Prospetto XLV Fattore che tiene conto della variazione di velocità dell elettropompa (Fonte: UI TS 300-2:2008) In impianti con fluido termovettore aria, il fabbisogno di energia elettrica per la presenza di elettroventilatori si calcola come segue: - sistemi con arresto del ventilatore alla fermata del generatore durante il tempo di attivazione dello stesso: W W H,d,k FCe,i,j tgn k (86) H, d,i,j - sistemi in cui il ventilatore è sempre in funzione durante il tempo di attivazione del generatore: W W H,d,k tgn k (87) H, d,i,j W H,d,k è la potenza del ventilatore k-esimo al servizio del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, [kw]; t gn è il tempo totale di funzionamento del sistema di generazione (tempo di attivazione), assunto pari a 24 h/giorno;

78 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 è il numero dei giorni del mese considerato; FC e,i,j è il fattore di carico del sottosistema j-esimo di emissione della zona i-esima, dato dalla (77). La quota recuperata dell energia elettrica degli ausiliari, in termini di incremento dell energia termica in uscita al sottosistema di distribuzione, è calcolata mediante la relazione seguente: H, d,aux,rvd,i,j kh,d,i,j WH,d,i,j (88) H,d,Aux,rvd,i,j è la quota recuperata dell energia elettrica degli ausiliari in termini di incremento dell energia termica in uscita al sottosistema distribuzione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; k H,d,i,j W H,d,i,j è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, si assume pari a 0,85 se il fluido termovettore è acqua e pari a se il fluido termovettore è aria; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]..9.4 Bilancio energetico generico del sottosistema di accumulo - impianto di riscaldamento L energia termica richiesta al sottosistema di accumulo j-esimo, H,s,out,i,j, che serve la zona i-esima è data da: H,s,out,i,j H,d,out,i,j H,d,ls,i,j k H,d,i,j W H,d,i,j H, s,out,i,j H,d,out,i,j + H,d,ls,i,j kh,d,i,j WH,d,i,j è l energia termica richiesta al sottosistema di accumulo j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; è l energia termica richiesta al sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]. (89) Per sistemi di accumulo installati successivamente all entrata in vigore della d.g.r. 8/508 (20 luglio 2007), le perdite del generico sottosistema vengono calcolate secondo la: H,s,ls K boll ( θ θ ) Δt H, s,ls kboll s a è la perdita termica di processo del sottosistema di accumulo j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; è il valore di dispersione termica dell apparecchio fornita dal costruttore, [W/K]; (90) θ s θ a t è la temperatura media nell accumulo, [ C]; è la temperatura ambiente del locale in cui è installato il serbatoio di accumulo, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. Per sistemi di accumulo installati antecedentemente all entrata in vigore della d.g.r. 508 (20 luglio 2007), le perdite del sottosistema possono essere calcolate secondo la procedura descritta sopra, oppure, se non si dispone del dato di dispersione termica dell apparecchio, K boll, fornito dal costruttore, secondo la: H,s,ls λs H, s,ls Ss s a d s ( θ θ ) Δt è la perdita termica di processo del sottosistema di accumulo j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; S s è la superficie esterna dell accumulo, [m 2 ]; (9) λ s è la conduttività dello strato isolante, [W/mK];

79 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 d s θ s θ a t è lo spessore dello strato isolante, [m]; è la temperatura media nell accumulo, [ C]; è la temperatura ambiente del locale in cui è installato il serbatoio di accumulo, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. ell impossibilità di reperire i dati richiesti dalla (9) le perdite del generico sottosistema di accumulo possono essere stimate con la seguente equazione: H,s,ls ' f s t H,s, ls f ' s Δt è la perdita termica di processo del sottosistema di accumulo j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; è il coefficiente di perdita in funzione della classe di volume dell accumulo, (Prospetto XLVI), [W]; è la durata del mese considerato dell impianto (si veda la (7)), [kh]. Volume di accumulo f s [W] da 0 fino a 50 litri 30 da 50 a 200 litri a500 litri 20 da.500 a litri 500 oltre i Prospetto XLVI Fattore da applicare per il calcolo delle perdite di accumulo (Fonte: Comitato Termotecnico Italiano, Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari, 2003) (92) Il fabbisogno di energia elettrica del sottosistema di accumulo j-esimo della zona i-esima, W H,s.i,j, trascurabile nel calcolo solo qualora l ausiliario non sia una resistenza di back-up o post-riscaldamento per il mantenimento del livello termico, è dato dal prodotto tra la potenza complessiva degli ausiliari e il tempo di funzionamento dell ausiliario, secondo la relazione: W H,s,i,j W W H,s,k ts,i, j k (93) H, s,i,j è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di accumulo j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; W H,s,k è la potenza dell ausiliario k-esimo al servizio del sottosistema di accumulo j-esimo della zona i-esima, [kw]; t s,i,j è il tempo totale di funzionamento degli ausiliari del sottosistema di accumulo j-esimo della zona i-esima, assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato. La quota recuperata dell energia elettrica degli ausiliari in termini di incremento dell energia termica in uscita al sottosistema di accumulo j-esimo della zona i-esima si calcola mediante la relazione seguente: H, s,aux,rvd,i,j kh,s,i,j WH,s,i,j H,s,Aux,rvd,i,j è la quota recuperata dell energia elettrica degli ausiliari in termini di incremento dell energia termica in uscita al sottosistema accumulo j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; k H,s,i,j W H,s,i,j è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di accumulo j-esimo della zona i-esima, assunta pari a ; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di accumulo j-esimo nella zona i-esima, [kwh]. (94)

80 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Sistema impiantistico dedicato alla ventilazione meccanica.9.5. nergia termica richiesta al sottosistema di ventilazione I paragrafi a seguire sono dedicati ai sistemi di ventilazione che non rappresentano sistemi di riscaldamento ad aria, ma sistemi dedicati esclusivamente all immissione di aria esterna, con o senza recupero termico/entalpico, che eventualmente provvedono alla sua umidificazione con/o senza post-riscaldamento affinchè la temperatura di immissione in ambiente sia pari alla temperatura dell ambiente. Sotto tali ipotesi, l energia termica richiesta al sottosistema di emissione dell impianto di ventilazione è composto da due parti: - l energia termica sensibile legata al riscaldamento sensibile dell aria esterna alle condizioni di immissione previste, θ im (vedi.6.3.8), tramite batteria di pre-riscaldamento, cioè: V,s V, s HV,adj Δθim Δt (95) è l energia termica sensibile richiesta per riscaldamento sensibile dell aria esterna alle condizioni di immissione previste, θ im, tramite batteria di pre-riscaldamento della zona i-esima, [kwh]; H V,adj è il coefficiente di scambio termico per ventilazione meccanica, [W/K], calcolato secondo la (28), avendo cura di porre sempre b v,k ; θ im t è la differenza tra la temperatura di immissione prefissata nella zona termica considerata, θ im, e la temperatura media giornaliera esterna, θ e, [ C]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. - l energia termica latente legata al controllo dell umidità dell aria della zona i-esima, H,l, così come calcolata al Le perdite termiche di processo del sottosistema di emissione dell impianto di ventilazione, V,e,ls,i, che serve la zona i-esima, sono da considerarsi nulle, cioè: V, e,ls, i così come il fabbisogno di energia elettrica mensile, W V,e,i, cioè: W V, e, i nergia termica richiesta al sottosistema di distribuzione aria L energia termica sensibile richiesta al sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione della zona i-esima, V,a,out,i, è data da: V, a,out,i V,s,i + V,e,ls,i kv,e,i WV,e,i (98) V,a,out,i è l energia termica sensibile richiesta al sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione della zona i- esima, [kwh]; V,s,i V,e,ls,i k V,e,i W V,e,i 0 0 è l energia termica sensibile richiesta per il riscaldamento sensibile dell aria esterna alle condizioni di immissione previste, θ im, tramite batteria di pre-riscaldamento della zona i-esima, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di emissione dell impianto di ventilazione che serve la zona i-esima, da considerare nulla, [kwh]; è la frazione recuperata direttamente dal fluido termovettore dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di emissione; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di emissione nella zona i-esima, da considerarsi nullo, [kwh]. L energia termica latente richiesta al sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione è pari a quella richiesta al sottosistema di emissione, cioè sempre H,l, così come calcolata al Le perdite termiche di processo del sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione, V,a,ls,i, che serve la zona i- esima sono date dalla: V,a, ls,i V,a,out,i η av,i V,a,ls,i sono le perdite termiche di processo del sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione che serve la zona i-esima, [kwh]; (96) (97) (99)

81 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 V,a,out,i è l energia termica sensibile richiesta al sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione della zona i- esima, [kwh]; η av,i è il rendimento del sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione della zona i-esima, che viene di norma assunto unitario, essendo l aria di ventilazione ad una temperatura sempre compresa tra la temperatura esterna e la temperatura interna. Il fabbisogno di energia elettrica mensile del sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione della zona i-esima, W V,a,i,, è dovuto alla presenza di elettroventilatori, e si calcola come segue: W V,a,i W W V,a,k tv, i k (200) V, a,i è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione nella zona i-esima, [kwh]; W V,a,k è la potenza del ventilatore k-esimo al servizio del sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione nella zona i-esima, [kw]; t v,i è il tempo totale di funzionamento degli ausiliari del sottosistema di distribuzione della ventilazione, assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato nergia termica richiesta al sottosistema di trattamento aria L energia termica sensibile richiesta al sottosistema di trattamento dell aria di ventilazione della zona i-esima, V,r,out,i, è data da: V, r,out,i V,a,out,i + V,a,ls,i kv,a,i WV,a,i (20) V,r,out,i è l energia termica sensibile richiesta al sottosistema di trattamento dell aria di ventilazione della zona i- esima, [kwh]; V,a,out,i è l energia termica sensibile richiesta al sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione della zona i- esima, [kwh]; V,a,ls,i è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione che serve la zona i- esima, [kwh]; k V,a,i W V,a,i è la frazione recuperata direttamente dal fluido termovettore dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione, assunta pari a ; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione nella zona i-esima, [kwh]. L energia termica latente richiesta al sottosistema di trattamento dell aria di ventilazione è pari a quella richiesta al sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione, cioè sempre H,l, così come calcolata al Il sistema di trattamento aria dell impianto di ventilazione può assolvere le seguenti diverse funzioni: - preriscaldamento dell aria esterna ad un valore prefissato, θ im, sempre inferiore o uguale alla temperatura di progetto interna, θ i, tramite batteria di scambio termico alimentata da un fluido termovettore; - preriscaldamento dell aria esterna tramite un recuperatore termico o entalpico a spese dell aria di espulsione (solo sistemi a doppio flusso/canale); - umidificazione dell aria esterna per compensare il carico termico latente richiesto. Vengono presi in considerazione solo i seguenti casi: a) solo preriscaldamento termico attraverso un recuperatore termico o entalpico (solo sistemi a doppio flusso/canale): V, r,in, i 0 l energia termica richiesta per tale processo è nulla essendo recuperata dal flusso d aria espulso; e anche l energia elettrica richiesta dagli ausiliari è nulla: (202) W V, r, i 0 (203)

82 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 b) solo preriscaldamento termico attraverso una batteria di scambio termico alla temperatura prefissata θ im, sempre inferiore al massimo uguale alla temperatura di progetto interna, θ i ; in tal caso, se: a. la batteria è alimentata da un fluido termovettore (acqua) l energia termica richiesta è: V, r,in,i V,r,out,i l energia elettrica richiesta dagli ausiliari è nulla: (204) W V, r, i b. la batteria è alimentata elettricamente, l energia termica richiesta è nulla: V, r,in, i l energia elettrica richiesta dagli ausiliari è invece pari a: 0 0 (205) (206) W V, r,i V,r,out,i c) umidificazione dell aria esterna, tramite un umidificatore adiabatico ad atomizzazione a portata variabile, a valle di un recupero termico attraverso un recuperatore termico o entalpico (solo sistemi a doppio flusso/canale): si determina l umidità massica che deve essere mediamente ottenuta e mantenuta dal processo di umidificazione, x u,i, nell aria di ventilazione e umidificazione, che è data, da: H,l,i x + H,l,i u, i xi ρavɺ u,ihv Δt (207) (208) è il fabbisogno mensile di energia termica latente per la climatizzazione invernale della zona i-esima considerata, [kwh]; ρ a è la massa volumica dell aria considerata secca, pari a,2 kg/m 3 ; Vɺ u,i h v t x i è la portata volumetrica media giornaliera dell aria di processo per il controllo dell umidità (che può anche coincidere con l aria di ventilazione), [m 3 /h]; è l entalpia specifica del vapore di acqua convenzionalmente posta pari a 0,695, [Wh/g]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]; è l umidità massica media giornaliera prefissata per l aria della zona i-esima, [g/kg]. La temperatura dell aria di rinnovo a valle del recuperatore termico è data da: θ R θ i θ e η R e per: θ R θ e + η R ( θ θ ) è la temperatura dell aria a valle del recuperatore, [ C]; è la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, [ C]; è la temperatura media giornaliera dell aria esterna, [ C]; è l efficienza termica del recuperatore termico; h (AU) h (AU) è l entalpia dell aria umida, [Wh/kg (AS) ]; θ è la temperatura dell aria umida, [ C]; -4 ( θ,x) 0,2794 θ + ( 0,695+ 5,67 0 θ) x i e (209) (20) (H O) x è l umidità massica dell aria umida, [ g v 2 kg ]; si ha: (AS) h (AU) R 0,2794 θ R + -4 ( 0,695+ 5,67 0 θr ) xe (2)

83 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 (H O) x e è l umidità massica media giornaliera dell aria umida esterna, [ g v 2 kg ]; oppure, se il recuperatore è entalpico, l entalpia a valle del recuperatore è data direttamente da: (AU) h R (AU) h i (AU) h e η R con θ h (AU) R h (AU) e + η R (AU) (AU) ( h h ) è l entalpia dell aria umida a valle del recuperatore, [Wh/kg]; i e (AS) (22) è l entalpia dell aria umida interna prefissata della zona termica considerata (calcolata con l equazione (20)), [Wh/kg]; è l entalpia dell aria umida media giornaliera dell aria esterna (calcolata con l equazione (20)), [Wh/kg]; è l efficienza termica del recuperatore entalpico; h (AU) è la temperatura dell aria umida, [ C]; x è l umidità massica dell aria umida, [ -4 ( θ,x) 0,2794 θ + ( 0,695+ 5,67 0 θ) x (H 2O) g v si calcola, quindi, l entalpia a valle del processo di umidificazione, come: θ w h (AU) u h (AU) R + kg (AS) ]; ( xu xe ) 0,0063 θw è la temperatura dell acqua liquida inviata all atomizzatore, [ C]; si determinano la temperatura a bulbo secco e a bulbo umido (di saturazione adiabatica) a valle del processo di umidificazione, come: θ WB con θ R θ + a θ + a a u DP (AU) u h 0,695 x 0, , ( 237,3 + θ ) DP 2 u -4 x pv,e pv,e a per θdp < 0 2 ( 265,5 + θ ) 0325 DP (26) θ R è la temperatura a bulbo secco dell aria umida prima del processo di umidificazione, data dalla (209) θ DP P v,e u per θ DP 0 ovvero dalla (25) introducendovi l entalpia specifica a valle del recuperatore, media giornaliera dell aria esterna, x e, [ C]; (AU) h R (23) (24) (25), e l umidità massica è la temperatura di rugiada dell aria umida prima del processo di umidificazione, [ C], che si calcola come: θ θ DP DP ln 237,3 7,269 ln 265,5 2,875 [ p v,e 60,5 ] ln[ p v,e 60,5 ] [ p v,e 60,5 ] ln[ p 60,5 ] v,e p p v,e v,e 60,5 < 60,5 Pa Pa (27) è la pressione parziale dell aria umida prima del processo di umidificazione, [Pa], che, se non direttamente nota (valore dell aria esterna), si calcola come:

84 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 si confrontano tali temperature e: p v,e xe x θ a. se u θwb si ha un umidificazione adiabatica con il controllo della umidità, come richiesto e, ovviamente, la potenza termica richiesta è nulla: V, r,in, i inoltre, poiché l efficienza effettiva del recuperatore termico/entalpico è inferiore a quella nominale, occorre ricalcolare le perdite nominali per ventilazione (si veda.6.3.8) utilizzando il valore corretto dell efficienza del recuperatore dato da: θ θ 0 u e η R,eff < θi θe η θ b. se u < θwb si ha una saturazione adiabatica che comunque è insufficiente per controllare l umidità, come richiesto; è sempre nulla la potenza termica richiesta ma si ha: x θ η u,eff u R,eff < x θ V, r,in, i WB u,i i 0 θwb θ θ θ e e l energia elettrica richiesta dagli ausiliari è pari all energia elettrica assorbita dalla pompa dell atomizzatore, cioè: WV, r,i Wɺ p, i Δt R e < η R (28) (29) (220) (22) (222) (223) Wɺ p,i t la potenza elettrica media giornaliera assorbita dalla pompa dell atomizzatore, [W]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]; d) umidificazione dell aria esterna, tramite un umidificatore adiabatico ad atomizzazione a portata variabile, a valle di un preriscaldamento termico attraverso una batteria di scambio termico, alla temperatura prefissata θ im, sempre inferiore al massimo uguale alla temperatura di progetto interna, θ i : si determina l umidità massica, che deve essere mediamente ottenuta e mantenuta dal processo di umidificazione, x u,i, nell aria di ventilazione e umidificazione, sempre come: x + H,l,i u, i xi ρavɺ u,ihv Δt dove tutti i termini hanno il significato definito al precedente punto c); la temperatura dell aria umida prevista alla fine del processo di umidificazione sarà per definizione: (224) θ u, i θim,i da cui l entalpia specifica dell aria umida alla fine del processo di umidificazione è data da: h (AU) u 0,2794 θ im + -4 ( 0,695+ 5,67 0 θim ) xu (225) (226) e quindi l entalpia specifica dell aria umida all uscita della batteria di pre-riscaldamento, (AU) h B, è data da:

85 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 h (AU) B h (AU) u ( xu xe ) 0,0063 θw (227) (H O) g x e è l umidità massica media giornaliera dell aria umida esterna, [ v 2 kg ]; θ w è la temperatura dell acqua liquida inviata all atomizzatore, [ C]; la potenza termica richiesta dalla batteria di pre-riscaldamento risulta essere pari a: ɺ (AU) (AU) ( h ) B, H ρavu,i B he ɺ ρ a è la massa volumica dell aria considerata secca, pari a,2 kg/m 3 ; (AS) (228) Vɺ u,i (AU) h e se poi: è la portata volumetrica media giornaliera dell aria di processo per il controllo dell umidità (che può anche coincidere con l aria di ventilazione), [m 3 /h]; è l entalpia dell aria umida media giornaliera dell aria esterna (calcolata con l equazione (20)), [Wh/kg]; a. la batteria è alimentata da un fluido termovettore (acqua) l energia termica richiesta dal sottosistema trattamento aria è: t V, r,in,i ɺ B,H, i Δt è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]; (229) mentre l energia elettrica richiesta dagli ausiliari è pari all energia elettrica assorbita dalla pompa dell atomizzatore, cioè: WV, r,i Wɺ p, i Δt (230) Wɺ p,i t la potenza elettrica media giornaliera assorbita dalla pompa dell atomizzatore,[w]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]; b. la batteria è alimentata elettricamente, l energia termica richiesta è nulla: V, r,in, i l energia elettrica richiesta dagli ausiliari è invece pari a: 0 (23) WV, r,i ɺ B,H,i Δt + Wɺ p, i Δt (232) nergia termica richiesta al sottosistema di distribuzione del fluido termovettore L energia termica richiesta al sottosistema di distribuzione del fluido termovettore dall unità trattamento aria dell impianto di ventilazione, presente solo se vi è nel sottosistema trattamento aria una batteria alimentata da fluido termovettore, è data da: V,r,in,i V,d,out, i V,r,in,i è l energia termica richiesta dalla batteria di scambio termico del sottosistema trattamento aria di ventilazione della zona i-esima, [kwh]. Le perdite termiche del sottosistema di distribuzione sono date dalla sommatoria delle perdite dei singoli tratti di tubazione dal sistema di generazione al sottosistema trattamento aria, cioè: (233)

86 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 L i U i θ f,avg,i V,d,ls Li Ui i tv ( θ θ ) 000 è la lunghezza del tratto i-esimo della rete di distribuzione considerato, [m]; è la trasmittanza lineica del tratto i-esimo della rete di distribuzione considerato, [W/m K]; è la temperatura media del fluido termovettore nei tratti della rete di distribuzione, [ C]; f,avg,i a,i (234) θ a,i t v è la temperatura media dell ambiente in cui sono installate le tubazioni, si veda il , [ C]; è il tempo totale di funzionamento degli ausiliari del sottosistema di distribuzione della ventilazione, assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato. Per tubazioni correnti in aria e con uno spessore di isolante conforme a quello indicato nell Allegato B del d.p.r. 42/93 la trasmittanza lineica U i, espressa in W/mK, in funzione del diametro esterno della tubazione (senza isolante) d, espresso in mm, è calcolabile come: - U i 0,43 + 0,008 d Per montanti verticali posti verso l interno del fabbricato in intercapedini che, procedendo dall interno verso l esterno, precedono lo strato di isolamento termico avente uno spessore conforme a quello indicato nell Allegato B del d.p.r. 42/93 moltiplicato per 0,5, la trasmittanza lineica U i, espressa in W/mK, è calcolabile in funzione del diametro esterno della tubazione (senza isolante) d, espresso in mm, come: - U i 0,9 + 0,0034 d Per tubazioni correnti entro strutture non affacciate né all'esterno né su locali non riscaldati e con uno spessore di isolante conforme a quello indicato nell Allegato B del d.p.r. 42/93 moltiplicato per 0,3, la trasmittanza lineica U i, espressa in W/mK, in funzione del diametro esterno della tubazione (senza isolante) d, espresso in mm, è calcolabile come: - U i 0, ,00532 d Le perdite si considerano tutte non recuperabili. Il fabbisogno di energia elettrica del sistema di distribuzione del fluido termovettore per la zona i-esima, W d,w,i, è dato dal prodotto tra la potenza complessiva degli ausiliari e il tempo di funzionamento dell impianto di produzione, secondo la relazione: W V,d, i W V,d,k tv k (235) W V,d,k è la potenza dell ausiliario k-esimo al servizio del sistema di distribuzione, [kw] t v è il tempo totale di funzionamento degli ausiliari del sottosistema di distribuzione della ventilazione, assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato. L energia termica fornita dal generatore Centrale Termica - al sistema impiantistico asservito alla ventilazione centralizzata con umidificazione e/o preriscaldamento è dato dalla: V,d,in V,d,out V,d,ls V, d,in V,d,out V,d,ls è l energia termica fornita dal generatore Centrale Termica - al sistema impiantistico asservito alla ventilazione centralizzata con umidificazione e/o preriscaldamento (V), [kwh]; è l energia termica richiesta dalla batteria di scambio termico del sottosistema trattamento aria di ventilazione della zona i-esima, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione del fluido termovettore, [kwh]. nergia termica richiesta al sottosistema di generazione Il generico sottosistema di generazione di energia termica converte altre forme di energia (chimica del combustibile, elettrica, ecc.) in energia termica nella quota richiesta dal o dai diversi sistemi impiantistici ad esso connesso. Tale (236)

87 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 conversione viene realizzata dai generatori termici, che possono essere sia di diversa tipologia, sia utilizzare vettori energetici diversi. In generale un sottosistema di generazione può essere costituito da più generatori termici, anche di diversa tipologia e impieganti vettori energetici diversi, operanti in modo differenziato a seconda delle logiche di gestione adottate. L energia termica richiesta al generico sottosistema x da un insieme di servizi y (riscaldamento, acqua calda sanitaria, ventilazione, raffrescamento, ecc.), x,g,out, è determinata sommando tutte le richieste dei singoli servizi e sottraendo l eventuale contributo delle fonti energetiche rinnovabili, se applicabile: k,in,i,j HS,g,out,k [ k,in] i,j x, g,out i j k HS,g,out,k è l energia termica richiesta al sottosistema di generazione x-esimo dal sottosistema di accumulo o distribuzione j-esimo della zona i-esima, [kwh]; è il contributo del k-esimo sistema solare termico a riduzione dell energia termica richiesta, [kwh]. Si possono individuare due casi particolari per cui sviluppare in dettaglio quanto descritto in generale dalla (237), quelli relativi alla generazione termica integrata o separata per i servizi riscaldamento o climatizzazione invernale, acqua calda sanitaria, raffrescamento o climatizzazione estiva, così come definiti e descritti ai paragrafi.7.2 e Generazione termica integrata L energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento dall insieme dei servizi (riscaldamento, acqua calda sanitaria, ventilazione, raffrescamento) che chiedono caldo, H,g,out, è data da: [ H,s,in] + [ W,s,in] + [ V,d,in] + [ RH,s,in] + [ C,g,in] i,j i,j i,j i,j i,j H, g,out HS,g,out,k i j j j j j k (238) H,s,in,i,j è l energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento dal sottosistema di accumulo j- esimo della zona i-esima servizio riscaldamento, [kwh]; W,s,in,i,j è l energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento dal sottosistema di accumulo j- esimo della zona i-esima servizio acqua calda sanitaria, [kwh]; V,d,in,i,j è l energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento dal sottosistema di distribuzione j- esimo della zona i-esima servizio ventilazione, [kwh]; RH,s,in,i,j è l energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento dal sottosistema di accumulo del post-riscaldamento j-esimo della zona i-esima servizio climatizzazione estiva, [kwh]; C,g,in,i,j HS,g,out,k è l energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento dal sottosistema di generazione del freddo j-esimo della zona i-esima servizio raffrescamento o climatizzazione estiva, [kwh]; è il contributo all energia termica richiesta dell eventuale k-esimo sistema solare termico, [kwh] Generazione termica separata L energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento dall insieme dei servizi riscaldamento e ventilazione, H,g,out, è data da: H, g,out [ H,s,in] + [ V,d,in] i,j i,j HS,g,out,H,k i j j k (239) HS,g,out,H,k è il contributo all energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento dell eventuale k- esimo sistema solare termico, [kwh]. L energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento dal servizio acqua calda sanitaria, W,g,out, è calcolata in questo caso al L energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento dal servizio raffrescamento o climatizzazione estiva, HC,g,out, è data da: HC, g,out [ RH,s,in] + [ C,g,in] i,j i,j HS,g,out,C,k i j j k (240) dove i simboli aggiuntivi indicano: HS,g,out,C,k è il contributo all energia termica richiesta al sottosistema di generazione riscaldamento finalizzato alla produzione del freddo dell eventuale k-esimo sistema solare termico, [kwh]. (237)

88 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Suddivisione della richiesta termica tra più generatori Calcolata per il generico sottosistema di generazione x la sua richiesta termica x,g,out, se si hanno più generatori in parallelo occorre ripartire in modo adeguato la richiesta totale sui singoli generatori, con la condizione che: g x,g,out gn,out,k + kaf,k k k dove i simboli aggiuntivi indicano: gn,out,k è l energia termica richiesta al generatore k-esimo del sottosistema di generazione x-esimo, [kwh]. W af,k x (24) Se si hanno più generatori posti in parallelo, questi possono essere azionati con due diverse modalità, che modificano il modo di attribuire le frazioni di richiesta termica: A. in parallelo puro (assenza di priorità di accensione); B. con priorità di accensione predefinita (funzionamento in cascata). Per calcolare le quote rischieste ad ogni singolo generatore, gn,out,k, si opera come segue:. si calcola il fattore di carico termico utile del sottosistema di generazione x-esimo definito come segue: t gn Φ tu,,k k af,k W af,k g FC tu,x x,g,out g k Φ g k tu,,k è la potenza termica utile nominale del generatore k-esimo, [kw]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari a valle del k-esimo generatore; è l energia elettrica assorbita dagli ausiliari a valle del k-esimo generatore, [kwh]; è il tempo totale di funzionamento del generatore (tempo di attivazione), assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato; è il numero dei generatori presenti nel sottosistema di generazione x-esimo. k t af,k gn W af,k x x (242) CASO (assenza di priorità di accensione) 2. tutti i generatori hanno lo stesso fattore di carico termico utile, cioè FC tu,x ( FC ) da cui l energia richiesta ad ogni singolo generatore è: tu,k x Φ tu,,k gn,out,k t gn ( gn, out,k ) FCtu,x ( Φtu,,k tgn ) x x che rappresenta il dato d ingresso per il calcolo delle perdite di ogni singolo generatore e quindi del sistema di generazione nel suo complesso. CASO 2 (funzionamento in cascata) 2. i generatori sono regolati in modo da attivarsi in cascata, cioè il carico viene soddisfatto dal generatore n. e, solo quando questo non è più in grado di soddisfare la richiesta, parte il generatore n. 2 e così via in sequenza ordinata crescente. Se il carico si riduce, l ultimo generatore attivato va prima in regolazione e infine si spegne, e così via in sequenza ordinata decrescente. In questo caso i generatori hanno, mese per mese, un fattore di carico termico utile differenziato in base all ordine di attivazione. Per il calcolo di tali fattori occorre definire la potenza termica utile media: x (243) (244) Φ tu,ave,x x,g,out t g k gn k af,k W af,,k x FC tu,x g k Φ tu,,k x (245)

89 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 t gn Φ tu,ave,x Φ tu,,k k af,k W af,,k g potenza termica utile media per il sottosistema di generazione x-esimo, [kw]; potenza termica utile nominale del generatore k-esimo, [kw]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari a valle del k-esimo generatore; è l energia elettrica nominale assorbita dagli ausiliari a valle del k-esimo generatore, [kwh]; è il tempo totale di funzionamento del generatore (tempo di attivazione), assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato; è il numero dei generatori presenti nel sottosistema di generazione x-esimo. Il fattore di carico termico utile per ogni singolo generatore k è quindi dato da: con le seguenti condizioni: ( ) FC tu,k x Φ tu,ave,x k j Φ ( Φtu,,k ) x tu,,j x (246) a. FC se tu, k > FCtu, k b. FC se tu, k < 0 FCtu, k 0 da cui l energia richiesta ad ogni singolo generatore è: ( gn, out,k ) ( FCtu,k Φtu,,k tgn ) x x che rappresenta il dato d ingresso per il calcolo delle perdite di ogni singolo generatore e quindi del sistema di generazione nel suo complesso. OTA: Il calcolo dei fattori di carico FC tu,k per ogni generatore va eseguito in modo ordinato seguendo l ordine di priorità di accensione. In generale l energia termica richiesta al sottosistema di generazione, H,g,out,H, che alimenta le j tipologie impiantistiche nelle i zone ai fini del riscaldamento o della climatizzazione invernale, è data da: H,g,out,H * H,s,adj H,e,ls,i,j k H,e,i,j W H,e,i,j H,d,ls,i,j k H,d,i,j W H,d,i,j H,g,out,H + * [ H,s,adj + ( H,e,ls kh,e WH,e ) + ( H,d,ls kh,d WH,d ) + ( H,s,ls kh,s WH,s )] [ V,d,out + V,d,ls kv,d WV,d ] i i i j è l energia termica richiesta al sottosistema di generazione per il riscaldamento o la climatizzazione invernale, [kwh]; è il fabbisogno netto di energia termica sensibile corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima soddisfatto dalla tipologia d impianto j-esima, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di emissione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; è la frazione recuperata direttamente dal fluido termovettore dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di emissione j-esimo nella zona i-esima; nel caso specifico si può considerare sempre il valore giacché gli ausiliari degli emettitori sono quasi sempre all interno degli ambienti riscaldati; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di emissione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, assunta pari a 0,85; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione j-esimo nella zona i-esima, [kwh]; i,j + (247) (248)

90 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 H,s,ls,i,j k H,s,i,j W H,s,i,j V,d,out,i V,d,ls,i k V,d,i W V,d,i è la perdita termica di processo del sistema di accumulo j-esimo della zona i-esima, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di accumulo j-esimo della zona i-esima, assunta pari a ; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di accumulo j-esimo della zona i-esima, [kwh]; è l energia termica richiesta al sottosistema di distribuzione del fluido termovettore dall unità trattamento aria dell impianto di ventilazione, [kwh]; è la perdita termica di processo del sottosistema di distribuzione del fluido termovettore per la ventilazione nella zona i-esima, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sottosistema di distribuzione del fluido termovettore per la ventilazione nella zona i-esima, assunta pari a 0,85; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione del fluido termovettore per la ventilazione nella zona i-esima, [kwh]..9.7 nergia elettrica richiesta dagli ausiliari L energia elettrica complessivamente assorbita dagli ausiliari delle j tipologie impiantistiche che servono le i zone, ai fini del riscaldamento o della climatizzazione invernale,w H,req, è data da: [ WH,e + WH,d + WH,s ] + [ WV,e + WV,a + WV,r + WV,d ] i,j i GS, in W + H, req W i j i dove i simboli aggiuntivi indicano: W V,e,i è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di emissione dell aria di ventilazione nella zona i-esima, [kwh]; W V,a,i W V,r,i W V,d,i W GS,in è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione dell aria di ventilazione nella zona i-esima, [kwh]; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di trattamento dell aria di ventilazione nella zona i-esima, [kwh]; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di distribuzione del fluido termovettore dell aria di ventilazione nella zona i-esima, [kwh]; è il fabbisogno di energia elettrica complessivamente assorbita dagli ausiliari del sottosistema di generazione dell energia termica da fonte solare, [kwh]. (249).9.8 Bilancio energetico per generatori di calore.9.8. Generatori tradizionali Figura 6 - Bilancio energetico di un generatore tradizionale Con riferimento allo schema riportato in Figura 6, la perdita energetica totale del sottosistema di generazione, gn,l, è data da:

91 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 gn,l gn,env gn,ch k br W br k af W af gn, L gn,env + gn,ch + ( k br ) W br + ( k è la perdita termica totale del sottosistema di generazione, [kwh]; è la perdita termica del generatore al mantello, [kwh]; è la perdita termica del generatore al camino, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dal bruciatore; è l energia elettrica complessivamente assorbita dai bruciatori, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dalla pompa; è l energia elettrica complessivamente assorbita dalle pompe, [kwh]. af ) W af (250) Il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sottosistema di generazione è dato dalla somma dell energia elettrica assorbita dal bruciatore e dell energia elettrica assorbita dalla pompa, secondo la relazione: W gn W br W af W W + W è l energia elettrica complessivamente assorbita dal generatore di calore, [kwh]; è l energia elettrica assorbita dal/dai bruciatori, [kwh]; è l energia elettrica assorbita dalla/e pompe, [kwh]. gn br af (25) W br L energia elettrica assorbita dal/dai bruciatori del sottosistema di generazione, W br, si calcola come: W br FC t gn è l energia elettrica complessivamente assorbita dai bruciatori, [kwh]; FC è il fattore di carico al focolare del generatore (campo di validità 0-); t gn Wɺ br,i è il tempo totale di funzionamento del generatore (tempo di attivazione), assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato; è la potenza nominale del bruciatore i-esimo del sottosistema di generazione, [kw]. i Wɺ br,i (252) L energia elettrica assorbita dalla/e pompe del sottosistema di generazione, W af, si calcola, per le pompe anticondensa e le pompe interne alla macchina il cui funzionamento è asservito al generatore, come: W af W af FC t gn è l energia elettrica complessivamente assorbita dalle pompe, [kwh]; FC è il fattore di carico al focolare del generatore (campo di validità 0-); t gn Wɺ af,i è il tempo totale di funzionamento del generatore (tempo di attivazione), assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato; è la potenza nominale della pompa i-esima del sottosistema di generazione, [kw]. n i Wɺ af,i (253) L energia elettrica recuperata dagli ausiliari del sottosistema di generazione, gn,aux,rvd k gn gn, Aux,rvd gn gn br br af af gn,aux, rvd k W k W + k W + br af, è complessivamente data da: è la quota recuperata dell energia elettrica degli ausiliari in termini di incremento dell energia termica in uscita al sottosistema di generazione, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dal generatore; (254)

92 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 W gn k br W br k af W af br af è l energia elettrica complessivamente assorbita dal generatore di calore, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dal bruciatore; è l energia elettrica complessivamente assorbita dai bruciatori, [kwh]; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dalla pompa; è l energia elettrica complessivamente assorbita dalle pompe, [kwh]; è l energia termica recuperata a valle del bruciatore (a monte del focolare) nell aria comburente e/o nel combustibile, [kwh]; è l energia termica recuperata a valle del focolare nel fluido termovettore, [kwh]. La frazione recuperata dell energia elettrica del/dei bruciatori del sottosistema di generazione, k br, si calcola come: Wɺ br, i η br,i k br ( ηbr Wɺ br ) i è la potenza nominale del bruciatore i-esimo del sottosistema di generazione, [kw]; è il rendimento meccanico nominale del bruciatore i-esimo. i i Wɺ br,i (255) Per il rendimento meccanico del bruciatore i-esimo, e dunque per la frazione recuperata dell energia elettrica, k br, si assume il valore di 0,8. La frazione recuperata dell energia elettrica della/e pompe del sottosistema di generazione, k af, si calcola come: Wɺ η af,i af,i k af ( ηaf Wɺ af ) i è la potenza nominale della pompa i-esima del sottosistema di generazione, [kw]; è il rendimento meccanico nominale della pompa i-esima. i i Wɺ af,i (256) Per il rendimento meccanico della pompa i-esima, e dunque per la frazione recuperata dell energia elettrica k af, si assume il valore di 0,80. L energia termica richiesta al generatore si calcola come: con: gn, out af k H,g,out af W af af (257) (258) Le perdite termiche del generatore si calcolano come: con: gn, ch Pch,on t 00 gn, env on Φ P 00 gn,env cn Pch,off + t 00 t t t + t gn t on FC gn off on t gn Φ off cn Φ cn (259) (260) (26) (262)

93 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 gn,ch gn,env è la perdita termica totale al camino del generatore, [kwh]; è la perdita termica al mantello del generatore, [kwh]; P ch,on è la perdita termica percentuale al camino a bruciatore acceso, [%]; P ch,off è la perdita termica percentuale al camino a bruciatore spento, [%]; P gn,env è la perdita termica percentuale al mantello del generatore, [%]; t gn t on t off Φ cn è il tempo totale di funzionamento del generatore (tempo di attivazione), assunto pari a 24 h/giorno; è il tempo di funzionamento giornaliero con fiamma del bruciatore accesa, [h/giorno]; è il tempo di funzionamento giornaliero con fiamma del bruciatore spenta, [h/giorno]; è la potenza termica nominale al focolare del generatore, [kw]; FC è il fattore di carico al focolare del generatore (campo di validità 0-); è il numero dei giorni del mese considerato. gn,in Il fattore di carico al focolare del generatore è definito come: FC t on ton + t off Φ t cn è l energia del combustibile in ingresso al generatore, [kwh], che è quindi calcolabile in funzione di FC come: gn,in Il fattore di carico al focolare si calcola poi secondo la: FC Φ ref cn t 00 gn,out + P Φref tgn FC Φcn + kbr Wɺ br Φ 00 Φ Φ dove la potenza di riferimento, Φ ref, si assume pari alla potenza termica nominale al focolare, diventa: 00 gn,out + Pch,off + Pgn,env Φcn tgn FC Φcn + kbr Wɺ br 00 Pch,on + Pch,off Φ cn ch,off gn,in gn cn ref gn + P P gn,env ch,on + P ch,off (263) (264) (265) Φ cn, per cui la (265) Le perdite percentuali del generatore, che devono assumere valori sempre positivi, si determinano in funzione delle perdite percentuali nominali e del fattore di carico FC, secondo le seguenti relazioni: P ch,on P P gn,env ch,off n [ P' + 0,045 ( θ θ )] FC P' ch,on P' gn,env ch,off k gn,av gn,test ( θgn,av θa,gn ) ( θ θ ) gn,env gn,test θ θ gn,av gn,test a,test θ θ FC a,gn a,test p FC P ch,on è la perdita termica percentuale nominale al camino a bruciatore acceso, [%]; P ch,off è la perdita termica percentuale nominale al camino a bruciatore spento, [%]; P gn,env è la perdita termica percentuale nominale al mantello del generatore, [%]; θ gn,av è la temperatura media dell acqua nel generatore (media aritmetica di mandata e ritorno) in condizioni di funzionamento reali, [ C]; m (266) (267) (268) (269)

94 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 θ a,gn θ gn,test θ a,test k gn,env è la temperatura media mensile dell ambiente ospitante il generatore dato dalla (270), [ C]; è la temperatura media dell acqua nel generatore in condizioni di test, pari a 70 C; è la temperatura dell ambiente nelle condizioni di test, pari a 20 C; è il fattore di riduzione delle perdite al mantello del generatore (Prospetto L); FC è il fattore di carico al focolare del generatore (campo di validità 0-); n p m è l esponente definito al Prospetto LI; è l esponente definito al Prospetto LI; è l esponente definito al Prospetto LI. Il valore del fattore di carico FC si determina tramite iterazioni successive seguendo la procedura descritta di seguito:. porre al primo passo il valore del fattore di carico pari a ; 2. determinare il valore: P ch,on, P ch,off, P gn,env e gn,out ; 3. calcolare nuovamente FC tramite la (265); 4. ripetere il calcolo finché FC converge (variazione di FC inferiore a 0,0). Tipo di perdita Impianto nuovo Impianto esistente P ch,on P gn,env P ch,off Perdite termiche percentuali nominali al camino con bruciatore funzionante. Perdite percentuali verso l ambiente attraverso il mantello. Perdite percentuali al camino con bruciatore spento. Valore registrato in fase di collaudo dell impianto mediante prova fumi ; qualora tale dato non sia disponibile si fa riferimento ai valori forniti dal costruttore o in assenza di questi a quelli riportati nel Prospetto LIII. Dati dichiarati dal costruttore. In mancanza di tali dati, valori riportati nel Prospetto XLVIII. Dati dichiarati dal costruttore. In mancanza di tali dati, valori riportati nel Prospetto XLIX. Valore registrato mediante prova fumi. Se tale valore, riportato sul libretto di centrale, risale a più di ventiquattro mesi prima dalla richiesta di certificazione energetica dell edificio, è previsto l obbligo di una nuova prova fumi. Solo in caso di mancanza di allacciamento alla rete del gas naturale è possibile fare riferimento al Prospetto LIII. Dati dichiarati dal costruttore. In mancanza di tali dati, valori riportati nel Prospetto XLVIII. Dati dichiarati dal costruttore. In mancanza di tali dati, valori riportati nel Prospetto XLIX. Prospetto XLVII Metodologia da seguire per la quantificazione delle perdite termiche Le perdite nominali verso l ambiente attraverso il mantello del generatore, P gn,env, in mancanza di dati dichiarati dal costruttore, vengono quantificate attraverso i dati riportati nel Prospetto XLVIII dove Φ cn è la potenza nominale del focolare espressa in kw e log è il logaritmo in base 0. Tipo di isolamento del mantello del generatore tà del generatore P' gn,env [%] Generatore nuovo ad alto rendimento, ben isolato uova installazione,72-0,44 logφ cn Generatore ben isolato e manutenuto Fino a 5 anni ben isolato 3,45-0,88 logφ cn Generatore obsoleto e mediamente isolato Da 6 a anni mediamente isolato 6,90-,76 logφ cn Generatore obsoleto e privo di isolamento Da 6 a anni privo di isolamento 8,36-2,20 logφ cn Generatore non isolato Superiore ai 2 anni 0,35-2,64 logφ cn Prospetto XLVIII Valori delle perdite di calore attraverso il mantello, P' gn,env (Fonte UI TS 300-2:2008) Le perdite percentuali nominali al camino a bruciatore spento, P ch,off, in mancanza di dati dichiarati dal costruttore, vengono quantificate attraverso i valori riportati nel Prospetto XLIX. Tipo di generatore P ch,off [%] Bruciatori ad aria soffiata a combustibile liquido e gassoso con chiusura dell aria comburente all arresto 0,2 Bruciatori soffiati a combustibile liquido e gassoso a premiscelazione totale 0,2 Generatori con scarico a parete 0,2 Bruciatori ad aria soffiata senza chiusura dell aria comburente all arresto con camino di altezza fino a 0 m,0 con camino di altezza maggiore di 0 m,2 Bruciatori atmosferici a gas con camino di altezza fino a 0 m,2 con camino di altezza maggiore di 0 m,6 Prospetto XLIX Valori delle perdite al camino a bruciatore spento, P ch,off (Fonte: UI TS 300-2:2008)

95 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Il fattore di riduzione delle perdite al mantello del generatore, k gn,env, è ricavabile dal Prospetto L in relazione all ubicazione del generatore. Tipo ed ubicazione del generatore Generatore installato entro lo spazio riscaldato 0, Generatore di tipo B installato entro lo spazio riscaldato 0,2 Generatore installato in centrale termica 0,7 Generatore installato all esterno,0 k gn,env Prospetto L Valori del fattore di riduzione delle perdite al mantello del generatore, k gn,env (Fonte: UI TS 300-2:2008) Il valore dell esponente da utilizzare nel calcolo delle perdite percentuali del generatore è ricavabile dal Prospetto LI in relazione alla tipologia di generatore. Tipo di generatore n m p Circolazione permanente di acqua in caldaia: Generatore a parete, generatore in alluminio 0, Generatore di acciaio 0,0 0 0 Generatore in ghisa 0,5 0 0 Interruzione della circolazione in caldaia a temperatura ambiente raggiunta. La pompa primaria si ferma alcuni minuti dopo il bruciatore ed entrambi vengono fermati dal termostato ambiente: Generatore a parete, generatore in alluminio 0,05 0,5 0,5 Generatore di acciaio 0,0 0,0 0,0 Generatore in ghisa 0,5 0,05 0,05 Prospetto LI Valori di riferimento degli esponenti n, m, p (Fonte: UI TS 300-2:2008) Se il generatore è installato in un locale climatizzato la temperatura θ a,gn è pari a 20 C. Se il generatore è posto in un locale non riscaldato θ a,gn deve essere determinato secondo la: θ a,gn F T θ i θ e θa, gn θi FT ( θi θ è la temperatura media mensile dell ambiente ospitante il generatore, si veda la (270), [ C]; è il fattore correttivo da applicare così da tener conto delle diverse condizioni di temperatura degli ambienti non climatizzati (Prospetto LII); è la temperatura interna prefissata della zona termica considerata, (si veda.3), [ C]; è il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna, (si veda il ), [ C]. e ) (270) Tipo ed ubicazione del generatore F T Centrale termica sotto il piano campagna 0,6 Centrale termica adiacente ad ambiente a temperatura controllata 0,5 Centrale termica isolata o adiacente a locale non riscaldato 0,7 Caldaia all esterno,0 Caldaia all interno 0 Prospetto LII Valori del fattore di correzione F T da applicare (Fonte: UI TS 300-2:2008) Tipologia del generatore P ch,on [%] Generatore atmosferico tipo B 2 Generatore di tipo C (tiraggio forzato) 0 Caldaia a gas con bruciatore ad aria soffiata 0 Caldaia a gasolio/biodiesel con bruciatore ad aria soffiata 0 Prospetto LIII Valori delle perdite termiche percentuali nominali al camino con bruciatore funzionante, P ch,on, cui fare riferimento in assenza della prova fumi o in assenza di allacciamento alla rete del gas (Fonte: UI TS 300-2:2008)

96 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Generatori multistadio o modulanti Un generatore multistadio o modulante è caratterizzato da tre stati tipici di funzionamento: - bruciatore spento; - bruciatore acceso alla minima potenza; - bruciatore acceso alla massima potenza. Il metodo di calcolo ipotizza due sole possibili condizioni di utilizzo: - funzionamento del generatore ad intermittenza alla minima potenza; - funzionamento del generatore con continuità ad una potenza compresa fra il minimo e il massimo. Rispetto ad un generatore tradizionale, per caratterizzare un generatore multistadio o modulante devono essere considerati i seguenti dati aggiuntivi: Φ cn,min P ch,on,min Wɺ br, min è la potenza minima al focolare di funzionamento continuo a fiamma accesa; è un dato fornito dal costruttore e solo in assenza di tale valore è possibile ricorrere a quelli riportati al Prospetto LIV, [kw]; è il fattore di perdita P ch,on alla potenza minima al focolare Φ cn,min ; in assenza di valori dichiarati dal costruttore si possono utilizzare i dati riportati nel Prospetto LV, [kw]; è la potenza degli ausiliari elettrici alla potenza minima al focolare Φ cn,min ; in mancanza di dati forniti dal costruttore è possibile riferirsi a quelli riportati al Prospetto LVI, [kw]. Descrizione Bruciatore di gas Bruciatore di combustibile liquido Φ cn,min [kw] 0,3 Φ cn,max 0,5 Φ cn,max Prospetto LIV Dati di riferimento per Φ cn,min (Fonte: UI TS 300-2:2008) Descrizione θ gn,test P ch,on,min [%] Generatore atmosferico tipo B 70 5 Generatore di tipo C (tiraggio forzato) 70 2 Caldaia a gas con bruciatore ad aria soffiata 70 8 Caldaia a condensazione 50 5 Caldaia a gasolio/biodiesel con bruciatore ad aria soffiata 70 0 Prospetto LV Valori di default di θ gn,test e P ch,on,min per generatori multistadio o modulanti (Fonte: UI TS 300-2:2008) Descrizione br,min W ɺ [kw] Ventilatore aria comburente ed ausiliari bruciatore (gas) Wɺ br,min Φcn, min 0, 002 Ventilatore aria comburente ed ausiliari bruciatore (gasolio) Wɺ br,min Φcn, min 0, 003 Ventilatore aria comburente ed ausiliari bruciatore (olio combustibile) - senza riscaldatore - con riscaldatore Wɺ br,min Φcn, min 0,004 Wɺ br,min Φcn, min 0,02 Prospetto LVI Valori di default delle potenze degli ausiliari alla potenza minima del focolare per generatori mutistadio o modulanti (Fonte: UI TS 300-2:2008) I valori nominali considerati nel calcolo sono quelli alla potenza massima indicati come: Φ cn,max Φ cn è la potenza massima al focolare, [kw]; P ch,om,max P ch,on è il fattore di perdita al camino con bruciatore acceso alla potenza massima al focolare, [%]. Il calcolo viene effettuato in maniera analoga ai generatori monostadio utilizzando: - Φ cn,min al posto di Φ cn ; - P ch,on,min al posto di P ch,on ; Wɺ - br, min al posto di Wɺ br.

97 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Il fattore di carico viene determinato quindi, analogamente a quanto fatto per i generatori monostadio, con la seguente espressione, dove la potenza di riferimento, Φ ref, per la determinazione delle perdite nominali al mantello P gn,ev, e al camino a bruciatore spento, P ch,off, è presa pari a quella nominale e quindi a Φ cn,max : FC Φ 00 P ch,on,min P P gn,env cn,min 00 Φ cn,max + K Φ br cn,max t Wɺ gn,out gn + P br,min Φ Φ ch,off cn,min cn,max + P gn,env P ch,on,min + P n [ P + 0,045 ( θ θ )] FC ch,off P' ch,on,min P' gn,env ch,off k gn,av ( θgn,av θa,gn) ( θ θ ) gn,env gn,test θ θ Se FC converge ad un valore minore a, si procede fino al termine della procedura prevista per i generatori monostadio. Il fabbisogno di combustibile, gn,in, si calcola con: gn,in Φ L energia elettrica assorbita dagli ausiliari è data da: W gn cn,min t gn,av gn,test gn W + W ɺ L energia elettrica complessivamente recuperata è data da: Le perdite totali sono date da: gn, Aux,rvd gn, L br gn,in br af + a,test θ θ FC gn,test p FC a,gn a,test FC ( Wɺ + W ) FC t af H,g,out af k + k Φavg Se FC converge ad un valore maggiore o uguale a, si calcola la potenza media al focolare con la seguente procedura:. Determinare la quantità di calore che il generatore deve fornire gn,out (in assenza di accumulo esso è uguale alla somma dei fabbisogni di calore dei sottosistemi di distribuzione alimentati). 2. Calcolare P gn,env con la formula (269) assumendo FC. 3. Calcolare P ch,on,min e P ch,on,max con la formula (267) assumendo FC. 4. Calcolare af con la formula (258). Wɺ Φ Φ,avg cn, min 5. Porre cn. 6. Calcolare P ch,on,avg con: Wɺ br, avg 7. Calcolare br,max Wɺ br,min P con: br br br W W ch,on,avg Pch,on,min + (Pch,on,max Pch,on,min) Wɺ ɺ ɺ ɺ br,avg Wbr,min + (Wbr,max Wbr,min) br br + k + k af af gn Φ Φ Φ Φ è la potenza elettrica assorbita dal bruciatore in condizioni nominali, alla potenza massima del focolare, [kw]; è la potenza elettrica assorbita dal bruciatore alla potenza minima al focolare, in assenza di dati è possibile fare riferimento al Prospetto LVI, [kw]. cn,avg cn W af W cn,avg cn af Φ m Φ Φ Φ cn,min ch,off cn,min cn,min cn,min (27) (272) (273) (274) (275) (276) (277) (278) (279) (280)

98 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Calcolare una nuova Φ cn,avg : Φ cn,avg t gn,out gn Pgn,env + Φcn k 00 Pch,on,avg 00 br Wɺ br,avg (28) Φ cn,avg 9. Ripetere i passi 6 e 7 e 8 fino a quando 0. Calcolare il fabbisogno di combustibile con: converge.. Calcolare l energia ausiliaria totale con: W gn gn,in Φ cn,avg t gn ( Wɺ + W ) t W + W ɺ br,avg 2. Calcolare l energia ausiliaria recuperata con: af br,avg af gn (282) (283) gn, Aux,rvd br,avg + af k br W br,avg + k af W af (284) 3. Calcolare le perdite totali con: gn, L gn,in H,g,out + k br W br,avg + k af W af (285) Generatori a condensazione Se il generatore opera a condensazione (è cioè un generatore a condensazione e le temperature di esercizio dell impianto sono tali da consentire la condensazione del vapore d acqua contenuto nei fumi), le perdite di tale generatore devono essere calcolate considerando una perdita termica percentuale al camino a bruciatore acceso modificata, cioè: * n Pch,on Pch, on R [ Pch,on + 0,045 ( θgn,av θgn,test )] FC R (286) P * ch,on è la perdita termica percentuale al camino a bruciatore acceso in condizioni di funzionamento a condensazione, [%]; P ch,on è la perdita termica percentuale al camino a bruciatore acceso, [%]; R è il fattore di recupero di condensazione, espresso come percentuale di Φ cn e dato dalla (29), [%]; P ch,on è la perdita termica percentuale nominale al camino a bruciatore acceso, [%]; θ gn,av θ gn,test è la temperatura media dell acqua nel generatore (media aritmetica di mandata e ritorno) in condizioni di funzionamento reali, [ C]; è la temperatura media dell acqua nel generatore in condizioni di test, pari a 70 C. Determinazione semplificata di R Il fattore di recupero di condensazione, in condizioni nominali, può essere determinato dalla conoscenza del rendimento termico utile del generatore nelle condizioni di funzionamento a condensazione, indicate dall apice (C), e dalle perdite percentuali nominali, come: (C) (D) (C) R ηtu + Pch,on + Pgn,env 00 (287) R è il fattore di recupero di condensazione nominale, [%]; (C) η tu è il rendimento termico utile del generatore nelle condizioni nominali di funzionamento a condensazione (C) con potenza al focolare Φ cn, [%];

99 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 (D) P ch,on (C) P gn,env indica le perdite percentuali al camino a bruciatore acceso nell ipotesi di fumi secchi ma nelle condizioni nominali di funzionamento a condensazione (C), [%]; indica la perdita termica percentuale al mantello, ricalcolata alla temperatura di test in condizioni di condensazione a partire dal valore nominale riferito alla temperatura θ gn,test 70 C, [%]. Le perdite percentuali alla temperatura di condensazione, se non dichiarate dal costruttore, si possono ricavare dalle seguenti correlazioni: (D) (C) Pch, on P' ch,on+ 0, 045 ( θgn,test θgn,test ) (288) (D) P ch,on (C) P gn,env P (C) gn,env P' gn,env θ (C) gn,test ( θ θ ) gn,test indica le perdite percentuali al camino a bruciatore acceso nell ipotesi di fumi secchi ma nelle condizioni nominali di funzionamento a condensazione (C), [%]; indica la perdita termica percentuale al mantello, ricalcolata alla temperatura di test in condizioni di condensazione a partire dal valore nominale riferito alla temperatura θ gn,test 70 C, [%]; P ch,on è la perdita termica percentuale nominale al camino a bruciatore acceso, [%]; P gn,env è la perdita termica percentuale nominale al mantello del generatore, [%]; (C) θ gn,test θ gn,test θ a,gn θ a,test è la temperatura media dell acqua nel generatore in condizioni di test, per cui è stato ricavato è la temperatura media dell acqua nel generatore in condizioni di test, pari a 70 C; θ a,gn a,test è la temperatura dell ambiente in cui è installato il generatore, [ C]; è la temperatura dell ambiente nelle condizioni di test, pari a 20 C. (289) (C) η tu, [ C]; Il valore della temperatura media dell acqua nel generatore in condizioni di test dipende dalle temperature di (C) η riferimento per il rendimento termico utile del generatore nelle condizioni di funzionamento a condensazione, tu : se (C) η tu allora θ (C) gn, test 35 C se (C) η tu allora θ (C) gn, test 40 C Il fattore di recupero di condensazione nominale è vincolato alla condizione seguente: PCS PCI se R PCS PCI > 00 PCI allora R PCS PCI 00 PCI è il potere calorifico superiore del combustibile (Prospetto LVII), [kcal/m 3 ] o [kcal/kg]; è il potere calorifico inferiore del combustibile (Prospetto LVII), [kcal/m 3 ] o [kcal/kg]. (290) I valori di riferimento per il potere calorifico superiore e inferiore dei combustibili sono riportati nel Prospetto LVII. Tipologia di combustibile PCI PCS Gas naturale 8250 kcal/mc 958 kcal/mc GPL 000 kcal/kg 987 kcal/kg Gasolio 0200 kcal/kg 082 kcal/kg Olio combustibile 9800 kcal/kg 0427 kcal/kg Biomasse 4200 kcal/kg 4600 kcal/kg Prospetto LVII Valori del potere calorifico superiore ed inferiore dei combustibili (Fonte: Bilancio nergetico azionale e altre fonti)

100 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Il fattore di recupero di condensazione, in condizioni di funzionamento reali, è determinato come: θgn,av θ R( θ gn,av) R min ; (C) 50 θ R è il fattore di recupero di condensazione nominale, [%]; θ gn,av (C) θ gn,test (C) gn,test è la temperatura media dell acqua nel generatore (media aritmetica di mandata e ritorno) in condizioni di funzionamento reali, [ C]; gn,test è la temperatura media dell acqua nel generatore in condizioni di test, per cui è stato ricavato (29) (C) η tu, [ C] Generatori a condensazione multistadio o modulanti el caso di caldaie a condensazione multistadio o modulanti, si utilizza la procedura di calcolo descritta al sostituendo rispettivamente P ch,on, P ch,on,avg e P ch,on,min con: P* ch,on P ch,on -R P* ch,on,avg P ch,on,avg -R avg P* ch,on,min P ch,on,min -R min R è il fattore di recupero di condensazione, espresso come percentuale di Φ cn e calcolato come illustrato nel (assumendo come valore nominale quello alla potenza massima), in funzione dell effettiva temperatura media di esercizio del generatore; R avg R min è il fattore di recupero di condensazione alla potenza media, espresso come percentuale di Φ cn,avg e calcolato come illustrato nel.9.8.2, del rendimento termico utile alla potenza Φ cn,avg, della perdita percentuale ai fumi a bruciatore acceso, P ch,on,avg, e della perdita al mantello, P gn,env, in funzione sia dell effettiva temperatura Φcn,avg FC avg media di esercizio del generatore, sia del fattore di carico espresso dal rapporto Φcn, [%]; è il fattore di recupero di condensazione alla potenza minima, espresso come percentuale di Φ cn,min e calcolato come illustrato nel utilizzando nella (287) il rendimento termico utile alla potenza Φ cn,min, la perdita percentuale ai fumi a bruciatore acceso, P ch,on,min, e la perdita al mantello, P gn,env, in funzione sia dell effettiva temperatura media di esercizio del generatore, sia del fattore di carico espresso dal rapporto Φcn,min FC min Φcn, [%]. Il rendimento alla potenza intermedia, per la determinazione di R avg, si calcola per interpolazione lineare tra il rendimento alla potenza minima e il rendimento alla potenza massima Generatori a combustione di biomassa Per i generatori che utilizzano la combustione di biomasse, la determinazione dell energia richiesta e delle perdite di generazione viene effettuata come ai paragrafi precedenti, tenendo conto che il vettore energetico utilizzato è una fonte rinnovabile Generatori ad aria calda el caso di sistemi di generazione ad aria calda, le perdite di processo del generatore sono quantificate dalla: gn,ls η gh gn,out gn, ls η gh gn,out è la perdita termica di processo del sottosistema di generazione, [kwh]; è il rendimento termico utile del generatore ad aria calda, in assenza di dati forniti dal costruttore si fa riferimento al Prospetto LVIII; è l energia termica prodotta dal generatore ad aria calda, [kwh]. (292)

101 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Analogamente, l energia richiesta in ingresso al generatore (energia del combustibile) è data da: gn,in η gn,out gh (293) Tipo di generatore Generatori di aria calda a gas o gasolio con bruciatori ad aria soffiata o premiscelato, funzionamento on-off Generatori di aria calda a gas a camera stagna con ventilatore nel circuito di combustione di tipo B o C, funzionamento on-off Generatori di aria calda a gas o gasolio con bruciatori ad aria soffiata o premiscelato, funzionamento bistadio o modulante Generatori di aria calda a gas a camera stagna con ventilatore nel circuito di combustione di tipo B o C, bistadio o modulazione aria-gas Valore di base η gh Riduzione per installazione all esterno Generatori di aria calda a gas a condensazione regolazione modulante aria-gas 00 Prospetto LVIII Rendimenti convenzionali per generatori ad aria calda, η gh (Fonte: UI TS 300-2:2008) L energia elettrica assorbita dalla/e pompe e/o ventilatori del generatore di calore ad aria calda, W gn, si calcola come: W gn Wɺ aux,i FC tu t gn W gn FC tu t gn è l energia elettrica assorbita dalla/e pompe e/o ventilatori del generatore di calore ad aria calda, [kwh]; è la potenza nominale dell ausiliario i-esimo della pompa di calore, [kw]; è il fattore di carico termico utile del generatore (campo di validità 0-) così come definito al.9.6.3; è il tempo totale di funzionamento del generatore (tempo di attivazione), assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato. n i Wɺ aux,i (294).9.9 W aux gn,out gn,l W gen Bilancio energetico per sistemi di cogenerazione Il bilancio energetico del sistema di cogenerazione è dato da: + W + + W gn, in aux gn,out è l energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sistema di cogenerazione, [kwh]; è l energia termica richiesta al cogeneratore, [kwh]; è la perdita termica complessiva del cogeneratore, [kwh]; è l energia elettrica prodotta dal cogeneratore, [kwh]. L energia elettrica netta che viene prodotta dal generatore è: da cui il bilancio energetico diventa: gn, in W gn, out W gn,out gen W gn,l gn,l aux + + W Introducendo il rendimento termico e il rendimento elettrico medio mensile, η t gn,out gn,in dal bilancio termico si ricavano le perdite complessive come: gn, L η t e η η W η e e t gn,out gn,out gn,out gn, in gen ηt e η e, definiti come: (295) (296) (297) (298) (299)

102 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 L energia in ingresso al sistema di cogenerazione si calcola direttamente con: mentre l energia elettrica netta prodotta si calcola come: gn,in η gn,out t (300) W η gn, out In assenza di informazioni dettagliate, in sostituzione dei rendimenti medi mensili, mese per mese, si assumono i rendimenti nominali. e gn,in (30).9.0 Bilancio energetico per sistemi di teleriscaldamento gn,in gn,out gn,l Il fabbisogno di energia richiesto nel periodo di riscaldamento alla rete di teleriscaldamento è dato da: + gn, in gn,out è la quantità di energia termica in entrata alla sottostazione di scambio, [kwh]; è la quantità di energia termica in uscita dalla sottostazione di scambio e fornita al sottosistema di distribuzione dell impianto, [kwh]; è la quantità di energia termica dispersa in ambiente dalla sottostazione di scambio, [kwh]. La quantità di energia termica in entrata alla sottostazione di scambio, gn,in, viene calcolata secondo la procedura definita al.9.6. o al Il calcolo delle perdite della sottostazione di scambio viene determinato con la seguente espressione: gn,l gn, L Φ ss Pss,env FC 00 è la quantità di energia termica dispersa in ambiente dalla sottostazione di scambio, [kwh]; tu gn,l t ss (302) (303) Φ ss P ss,env t ss FC tu è la potenza termica nominale della sottostazione, [kw]; è la percentuale di potenza termica persa dalla sottostazione di scambio nelle condizioni di esercizio calcolata secondo la (304), [%]; è il tempo di attivazione dell impianto, assunto pari a 24 h/giorno; è il fattore di carico termico utile della sottostazione, così come definito al.9.6.3; è il numero dei giorni del mese. La percentuale di potenza termica persa dalla sottostazione è fornita dalla seguente espressione: θ ss,w,avg P ss,env P' ss,env ( θss,w,avg θa,ss ) ( θ θ ) ss,w,rif è la temperatura media del fluido nella sottostazione, [ C]; a,test (304) θ a,ss θ ss,w,rif θ a,test è la temperatura dell ambiente ove è installata la sottostazione (Prospetto LX), [ C]; è la temperatura media di riferimento del fluido termovettore nella sottostazione (Prospetto LIX), [ C]; è la temperatura dell ambiente nelle condizioni di test, pari a 20 C; e con: P' ss,env C 2 C 3 log Φ ss (305)

103 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 C 2 è un coefficiente assunto pari a 2,24; C 3 è un coefficiente assunto pari a 0,57; Φ ss è la potenza termica nominale della sottostazione, [kw]. el caso in cui il fornitore della sottostazione dichiari il fattore di perdita della sottostazione, k ss, la quantità di energia termica dispersa in ambiente dalla sottostazione si calcola come segue: gn,l gn, L k ss ( θ θ ) ss,w,avg 000 a,ss t ss FC è la quantità di energia termica dispersa in ambiente dalla sottostazione di scambio, [kwh]; tu (306) k ss θ ss,w,avg θ a,ss t ss FC tu è il fattore di perdita della sottostazione, [W/K]; è la temperatura media del fluido nella sottostazione, [ C]; è la temperatura dell ambiente ove è installata la sottostazione, (Prospetto LX), [ C]; è il tempo di attivazione dell impianto, assunto pari a 24 h/giorno; è il fattore di carico termico utile della sottostazione, così come definito al.9.6.3; è il numero dei giorni del mese considerato. Temperature di riferimento [ C] Temperatura media di riferimento del fluido termovettore nella sottostazione θ ss,w,rif [ C] Prospetto LIX Valori di riferimento per la temperatura del fluido termovettore (Fonte: pr UI TS 300-4) 85 Ubicazione della sottostazione θ a,test [ C] θ a,ss [ C] In centrale termica 20 5 All'esterno 20 θ e Prospetto LX Temperature del locale ospitante la sottostazione (Fonte: pr UI TS 300-4) L energia elettrica assorbita dagli ausiliari viene considerata nulla: W gn 0 (307).9. Bilancio energetico per pompe di calore elettriche e ad assorbimento Il bilancio energetico per una pompa di calore, indipendentemente dal vettore energetico impiegato per il suo funzionamento e dalla tipologia di sorgente fredda utilizzata, è dato da: gn,in gn,amb gn,out gn,ls gn, in gn,out + gn,ls ( + k W ) gn,amb è la quantità di energia chimica del combustibile, termica o elettrica in ingresso alla specifica pompa di calore impiegata, [kwh]; è la quantità di energia termica estratta dalla sorgente fredda, [kwh]; è la quantità di energia termica in uscita dalla pompa di calore, [kwh]; è la perdita termica di processo della pompa di calore, [kwh]; k g è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari della pompa di calore, assunta pari a 0,8; W gn è l energia elettrica assorbita dagli ausiliari della pompa di calore, [kwh]. g gn (308)

104 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 ell ipotesi che la quota recuperabile dell energia elettrica degli ausiliari (pompe o ventilatori) concorra solo a ridurre la quantità di energia termica estratta della sorgente fredda, qualsiasi essa sia, si ha che l energia richiesta in ingresso alla pompa di calore sia calcolabile come: - se è alimentata termicamente (cioè da un fluido termovettore caldo) o direttamente con combustibile: COP - se è alimentata elettricamente: W gn, in W gn, in gn, in gn, in gn,out COP 0 0 gn,out COP è il coefficiente di prestazione medio mensile della pompa di calore. Il valore del coefficiente di prestazione medio mensile viene calcolato come: - nel caso di pompe di calore del tipo salamoia-acqua (scambiatori nel terreno-acqua) e acqua-acqua o acqua-aria viene assunto pari a quello dichiarato dal costruttore con riferimento alle temperature di esercizio dell impianto termico a cui la pompa di calore è asservita; cioè per temperature di ingresso e/o uscita del fluido termovettore sia dal condensatore che dall evaporatore correttamente specificate e consistenti con quelle di funzionamento dell impianto: COP COP θ,θ,θ, θ COP θ C,in θ C,out θ,in θ,out ( ) C,in C,out è il valore nominale (potenza massima) della pompa di calore alle assegnate temperature; è la temperatura del fluido termovettore in ingresso al condensatore, [ C]; è la temperatura del fluido termovettore in uscita dal condensatore, [ C]; è la temperatura del fluido termovettore in ingresso all evaporatore, [ C]; è la temperatura del fluido termovettore in uscita dall evaporatore, [ C]; - nel caso di sistemi del tipo aria-acqua o aria-aria, il coefficiente di prestazione viene calcolato, a partire da un valore di riferimento, selezionato in funzione delle temperature di ingresso e/o uscita dal condensatore consistenti con quelle previste per il funzionamento dell impianto termico, COP, come descritto al punto precedente con la (33), mediante l equazione: θe + 20 θr + 80 COP COP ( θc,in,θc,out,θr,θ,out ) θ + 20 θ + 80 COP θ e,in R,out e (309) (30) (3) (32) (33) (34) è il valore nominale (potenza massima) della pompa di calore alle assegnate temperature di ingresso e/o uscita del condensatore e dell evaporatore; è la temperatura media mensile dell ambiente esterno, [ C]; θ R è la temperatura del fluido termovettore in ingresso all evaporatore per la quale è stato valutato il COP, [ C]. L energia elettrica assorbita dalla/e pompe e/o ventilatori della pompa di calore, supposti agenti solo sul lato dell evaporatore (sorgente fredda), W gn, si calcola come: Wɺ FC tu t gn aux,i W gn FC tu t gn è la potenza nominale dell ausiliario i-esimo della pompa di calore, [kw]; è il fattore di carico termico utile del generatore (campo di validità 0-), così come definito al.9.6.3; è il tempo totale di funzionamento del generatore (tempo di attivazione), assunto pari a 24 h/giorno; è il numero dei giorni del mese considerato. n i Wɺ aux,i (35)

105 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno nergia richiesta dai sottosistemi di generazione di energia termica L energia richiesta dai sottosistemi di generazione di energia termica, distinta per singolo vettore energetico, si calcola per ogni generico servizio x (riscaldamento e raffrescamento, sia con generazione integrata che separata), in funzione delle diverse tipologie di generatore utilizzato, come segue: gn,in,k W gn,in,k W gn,k g,f g,rf g,el W x,f,g,in x,rf,g,in x,el,g,in x,g g,f k g,rf k g,el k g,f + W g,fl k gn,in,k gn,in,k gn,in,k + g,el è l energia non elettrica richiesta in ingresso dal generico k-esimo generatore termico, [kwh]; è l energia elettrica richiesta in ingresso dal generico k-esimo generatore termico, [kwh]; è l energia elettrica richiesta dagli ausiliari del k-esimo generatore termico, [kwh]; è il numero di generatori utilizzanti combustibili fossili (gas, olio combustibile, ecc.); è il numero di generatori utilizzanti combustibili da fonti rinnovabili (biogas, biomasse, ecc.); è il numero di generatori utilizzanti energia elettrica. W gn,k (36).0 COTRIBUTI DOVUTI ALL FOTI RGTICH RIOVABILI.0. Solare termico ad integrazione del riscaldamento ambienti e/o produzione di ACS.0.. nergia prodotta dall impianto solare termico Il fabbisogno applicato all impianto solare termico dipende dalla tipologia dell impianto: impianto di preriscaldamento solare o a sola energia solare ovvero impianto di riscaldamento ad energia solare con riscaldatore ausiliario. Per poter apportare alcune semplificazioni nella procedura di calcolo si fanno le seguenti ipotesi: - il fabbisogno da applicare all impianto solare termico è dato dalla somma del fabbisogno necessario alla produzione di acqua calda sanitaria e delle perdite di distribuzione; - in un impianto di preriscaldamento solare, le perdite di calore tra l impianto di riscaldamento ad energia solare e il riscaldatore ausiliario non devono essere sommate al fabbisogno applicato; - le perdite di calore dell impianto solare termico (perdite tra l accumulo solare ed i collettori) non devono essere sommate al fabbisogno applicato; - il riscaldatore ausiliario, ove presente, non compensa le perdite di distribuzione dell acqua calda sanitaria. Ai fini del calcolo dell energia prodotta, la superficie di apertura del campo solare dei collettori viene suddivisa in due parti: una relativa al solo riscaldamento, proporzionale alla quantità riportata in (37), e una relativa alla sola produzione di ACS e proporzionale alla quantità riportata in (38). * H,s,adj PH * H,s,adj + DHW (37) * H,s,adj DHW P W DHW * H,s,adj + è il fabbisogno di energia termica sensibile netto corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima coperto dalla tipologia d impianto j-esima, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]. L energia termica complessivamente prodotta tramite il riscaldamento di un fluido termovettore dal sottosistema di generazione solare è data da: DHW (38)

106 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 HS,g,out,yr HS,g,out,yr ( ) + m HS,g,out,H,m HS,g,out,W,m è l energia termica complessivamente prodotta tramite il riscaldamento di un fluido termovettore dal sottosistema di generazione solare, [kwh]; (39) HS,g,out,H,m è il contributo energetico mensile dovuto agli impianti solari termici a riduzione dell energia termica prodotta dal sistema di generazione asservito al riscaldamento ambientale, [kwh]; HS,g,out,W,m è il contributo energetico mensile dovuto agli impianti solari termici a riduzione dell energia termica prodotta dal sistema di generazione asservito alla produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]. HS,g,out,H * HS,g,out,H HS,g,ls,H + k HS,d W GS,in,H (320) H,s,g,out,H * HS,g,out,H HS,g,ls,H W GS,in,H HS,g,out,W * HS,g,out,W HS,g,ls,W W GS,in,W k HS,d HS,g,out,W * HS,g,out,W HS,g,ls,W + k HS,d W GS,in,W (32) è il contributo energetico dovuto agli impianti solari termici a riduzione dell energia termica prodotta dal sistema di generazione asservito al riscaldamento ambientale, [kwh]; è il contributo energetico dovuto agli impianti solari termici, al netto delle perdite e dei recuperi, a riduzione dell energia termica prodotta dal sistema di generazione asservito al riscaldamento ambientale, [kwh]; è la perdita del sottosistema di generazione solare asservito al riscaldamento ambientale, definito dalla (352), [kwh]; è il fabbisogno di energia elettrica assorbita dai circolatori dell impianto solare termico asservito al riscaldamento ambientale, [kwh]; è il contributo energetico dovuto agli impianti solari termici a riduzione dell energia termica prodotta dal sistema di generazione asservito alla produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; è il contributo energetico dovuto agli impianti solari termici, al netto delle perdite e dei recuperi, a riduzione dell energia termica prodotta dal sistema di generazione asservito alla produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; è la perdita del sottosistema di generazione solare asservito alla produzione di acqua calda sanitaria, definito dalla (353), [kwh]; è il fabbisogno di energia elettrica assorbita dai circolatori dell impianto solare termico asservito alla produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; è la frazione recuperata direttamente dal fluido termovettore dell energia elettrica assorbita dai circolatori, ove presenti, assunta pari a 0, Contributo energetico dovuto agli impianti solari termici L energia prodotta da un impianto di riscaldamento ad energia solare, al netto delle perdite e dei recuperi, è calcolata con la seguente relazione: * HS,g,out,H (ay H + bx H + cy 2 H + dx 2 H + ey 3 H + fx 3 H ) * H,s,adj (322) * H,s,adj * HS,g,out,W (ay W + bx + cy 2 W + dx 2 W + ey è il fabbisogno netto di energia termica sensibile corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima coperto dalla tipologia d impianto j-esima, [kwh]; 3 W + fx 3 W ) DHW (323)

107 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 DHW a,b,c,d,e f X,Y è il fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; sono coefficienti di correlazione (Prospetto LXI); è il coefficiente di correlazione che tiene conto del caso in cui l impianto solare termico riscaldi direttamente un sistema a pannelli radianti a pavimento (Prospetto LXI); sono fattori adimensionali definiti rispettivamente al.0..3 e al Coefficienti di correlazione Accumulo ad acqua: il campo solare è collegato ad un accumulo Tipologia impianto di riscaldamento ad energia solare Accumulo ad acqua: il campo solare è direttamente collegato all impianto a pavimento che si comporta sia come accumulo che come scambiatore di calore a,029 0,863 b -0,065-0,47 c -0,245-0,263 d 0,008 0,008 e 0,025 0,029 f 0 0,025 Prospetto LXI Coefficienti di correlazione da applicare per il calcolo del contributo energetico mensile dovuto all impianto solare termico. (Fonte: pr UI TS 300-4).0..3 Determinazione del coefficiente X Il valore del fattore adimensionale X è determinato dalla seguente relazione: X X H W A A ST ST P P H W U U loop,h loop,h η loop * H,s,adj loop DHW ( θ θ ) ST,r e ( θ θ ) A ST è la superficie di apertura del campo solare in accordo con la norma , [m 2 ]; P H P W U loop,h U loop,w η loop θ ST,r θ e F ST,H F ST,W t * H,s,adj DHW η è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di riscaldamento, definito dalla (37); è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di produzione di acqua calda sanitaria, definito dalla (38); è il coefficiente di perdita energetica del circuito del collettore in riferimento al servizio di riscaldamento, si veda la (326), [W/m 2 K]; è il coefficiente di perdita energetica del circuito del collettore in riferimento al servizio di produzione di acqua calda sanitaria, si veda la (327), [W/m 2 K]; è l efficienza del circuito comprendente collettori, circolatore, tubazioni e scambiatore di calore, assunto, in assenza di dati di progetto, pari a 0,8; è la temperatura di riferimento che varia a seconda dell uso e del tipo di accumulo utilizzato dal sistema, si veda , [ C]; ST,r e F F ST,H ST,W t è il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna, si veda , [ C]; è il coefficiente di correzione della capacità dell accumulo, in riferimento al servizio di riscaldamento, si veda ; è il coefficiente di correzione della capacità dell accumulo, in riferimento al servizio di produzione acqua calda sanitaria, si veda ; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]; è il fabbisogno di energia termica sensibile netto corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima coperto dalla tipologia d impianto j-esima, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria applicato all impianto solare termico, [kwh]. t (324) (325)

108 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Calcolo del coefficiente di perdita di energia del circuito del collettore Il coefficiente di perdita di energia del circuito del collettore (collettori e tubazioni) dipende dalle caratteristiche del collettore e dall entità dell isolamento delle tubazioni ed è data da: U U loop,h loop,w a a + 40 a + 40 a 2 2 U + A U + A loop,p,h ST ST P H loop,p,w a è il coefficiente di perdita globale del collettore solare del primo ordine, (Prospetto LXII), [W/m 2 K]; a 2 è il coefficiente di perdita globale del collettore solare del secondo ordine, (Prospetto LXII), [W/m 2 K 2 ]; U loop,p,h U loop,p,w è il coefficiente globale di perdita di calore delle tubazioni nel circuito comprendente collettori, tubazioni tra collettori e le tubazioni tra i collettori ed il sistema di accumulo, in riferimento al servizio di riscaldamento, [W/K]; è il coefficiente globale di perdita di calore delle tubazioni nel circuito comprendente collettori, tubazioni tra collettori e le tubazioni tra i collettori ed il sistema di accumulo, in riferimento al servizio di produzione di acqua calda sanitaria, [W/K]; A ST è la superficie di apertura del campo solare in accordo con , [m 2 ]; P H è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di riscaldamento, definito dalla (37); P W è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di produzione di acqua calda sanitaria, definito dalla (38). Tipologia del collettore η 0 a [W/m 2 K] a 2 [W/m 2 K 2 ] IAM Collettori a tubi sottovuoto con assorbitore piano 0,90,8 0,008 0,97 Collettori a tubi sottovuoto con assorbitore circolare 0,90,8 0,008,00 Collettori piani vetrati 0,78 3,5 0,05 0,94 Collettori non vetrati 0,76 5 0,00 P Prospetto LXII Caratteristiche di collettori solari tipici (Fonte: pr UI TS ed STIF) I coefficienti globali di perdita di energia in riferimento al servizio di riscaldamento, U loop,p,h, e in riferimento al servizio di produzione acqua calda sanitaria, U loop,p,w, sono dati rispettivamente da: U loop,p,h U loop,p,w U U loop,p,h loop,p,w A A è il coefficiente globale di perdita di calore delle tubazioni nel circuito comprendente collettori, tubazioni tra collettori e le tubazioni tra i collettori ed il sistema di accumulo, in riferimento al servizio di riscaldamento, [W/K]; ST ST è il coefficiente globale di perdita di calore delle tubazioni nel circuito comprendente collettori, tubazioni tra collettori e le tubazioni tra i collettori ed il sistema di accumulo, in riferimento al servizio di produzione acqua calda sanitaria, [W/K]; A ST è la superficie di apertura del campo solare in accordo con , [m 2 ]; P H P W è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di riscaldamento, definito dalla (37); è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di produzione acqua calda sanitaria, definito dalla (38) Calcolo del coefficiente di correzione della capacità di accumulo Il coefficiente di correzione della capacità dell accumulo è dato da: F ST,H Vr A V ST ST,H P H P H P 0.25 W W (326) (327) (328) (329) (330) F ST,W Vr A V ST ST,W P W 0.25 (33)

109 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 F ST,H è il coefficiente di correzione della capacità dell accumulo, in riferimento al servizio di riscaldamento; F ST,W è il coefficiente di correzione della capacità dell accumulo, in riferimento al servizio di produzione acqua calda sanitaria; V r è la capacità di riferimento pari a 75 l/m 2 di superficie di apertura del collettore solare, [l/m 2 ]; A ST è la superficie di apertura del campo solare in accordo con , [m 2 ]; P H V ST,H P W V ST,W è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di riscaldamento, definito dalla (37); è la capacità dell accumulo solare, in riferimento al servizio di riscaldamento, [l]; è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di produzione acqua calda sanitaria, definito dalla (38); è la capacità dell accumulo solare, in riferimento al servizio di produzione di acqua calda sanitaria, [l]. el caso di impianti a preriscaldamento solare la capacità dell accumulo solare coincide con il valore nominale, nel caso invece in cui sia presente un riscaldatore ausiliario la capacità dell accumulo è data da: V ST,H V ST,W V nom F aux P H P W V V ST,H ST,W V V nom nom P H P W ( F ) aux ( F ) è la capacità dell accumulo solare, in riferimento al servizio di riscaldamento, [l]; è la capacità dell accumulo solare, in riferimento al servizio di produzione acqua calda sanitaria, [l]; è la capacità nominale di accumulo, [l]; è la frazione del volume di accumulo usata per l integrazione assunta pari a 0,50 nel caso di accumulo ad asse verticale oppure a 0,66 nel caso di accumulo ad asse orizzontale; è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di riscaldamento, definito dalla (37); è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di produzione acqua calda sanitaria, definito dalla (38) Determinazione della temperatura di riferimento θ ST,r : La temperatura di riferimento è data da: θ f θ cw θ e θ aux ST,r θf θcw θ è la temperatura di utilizzo dell acqua calda sanitaria (Prospetto XXX), [ C]; è la temperatura dell acqua fredda all ingresso nell accumulo, (Prospetto XXX), [ C]; è il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna, si veda , [ C] Determinazione del coefficiente Y Il valore del fattore adimensionale Y è dato dalla: Y Y W H A A ST ST P IAM η η H W 0 * H,s,adj IAM η A ST è la superficie di apertura del campo solare, in accordo con la norma , [m 2 ]; P H P W IAM η 0 P 0 DHW η è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di riscaldamento, definito dalla (37); è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di produzione acqua calda sanitaria, definito dalla (38); è il coefficiente di modifica dell angolo di incidenza; in assenza di dati noti si utilizzano i valori definiti nel Prospetto LXII; è l efficienza del collettore a perdite nulle, in assenza di dati forniti dal costruttore si utilizzano i valori definiti al Prospetto LXII; loop loop H ST H ST e (332) (333) (334) (335) (336)

110 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 η loop H ST * H,s,adj DHW è l efficienza del circuito comprendente collettori, circolatore, tubazioni e scambiatore di calore, assunto in assenza di dati di progetto pari a 0,8; è la radiazione solare incidente sul collettore solare in base all inclinazione e all azimut del pannello stesso (Prospetto LXIII), [kwh/m 2 ]; è il fabbisogno di energia termica sensibile netto corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima coperto dalla tipologia d impianto j-esima, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria applicato all impianto solare termico, [kwh]. Inclinazione 0 sposizione Orizzontale IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 36,7 39,6 39,6 33,58 40,47 3,86 32,72 32,72 3,86 47,36 43,06 FBBRAIO 53,67 60,67 52,89 52,89 54,44 5,33 5,33 52, 50,56 69,22 56,78 MARZO 97,3 06,78 95,58 99,03 98,7 97,3 95,58 99,89 95,58 22,28 98,7 APRIL 30,00 34,7 30,00 40,00 3,67 36,67 35,00 37,50 35,83 48,33 28,33 MAGGIO 64,47 75,67 55,86 76,53 58,44 72,22 72,22 72,22 73,08 84,28 64,47 GIUGO 7,67 87,50 70,83 98,33 72,50 9,67 95,83 85,00 97,50 88,33 70,83 LUGLIO 92,89 20, 90,3 25,28 90,3 20,97 22,69 206,67 23,56 92,89 89,44 AGOSTO 6,89 73,94 55,00 73,94 56,72 68,78 70,50 67,06 7,36 73,08 56,72 STTMBR 6,67 22,50 09,7 9,7,67 5,00 5,00 6,67 4,7 32,50 4,7 OTTOBR 78,36 79,22 77,50 72,33 78,36 70,6 69,75 72,33 68,89 86,97 77,50 OVMBR 39,7 44,7 40,83 37,50 42,50 36,67 36,67 36,67 35,83 55,83 46,67 DICMBR 33,58 39,6 39,6 28,42 35,3 27,56 28,42 28,42 27,56 40,47 40,47 AUAL 37,37 275,85 252,02 347,00 270,56 30,65 35,7 307,26 35,78 44,54 286,6 Inclinazione 0 sposizione SUD IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 44,32 49,00 49,3 40,24 50,45 37,72 38,96 39,06 37,68 6,54 54,34 FBBRAIO 62,45 7,42 6,46 60,96 63,55 58,96 58,9 60,04 57,89 83,95 66,64 MARZO 07,2 8,40 05,2 08,87 08,30 06,90 04,80 0,02 04,8 37,84 08,29 APRIL 35,88 40,35 35,9 46,55 37,73 42,99 4,4 43,94 42,05 56,6 34, MAGGIO 66,8 77,6 57,40 78,39 60,05 74,03 74,00 74,05 74,88 86,65 66,2 GIUGO 70,92 86,69 70, 97,39 7,79 90,79 94,9 84,7 96,57 87,66 70,2 LUGLIO 93,48 20,85 90,89 25,95 90,9 2,65 23,35 207,34 24,22 93,6 90,0 AGOSTO 67,25 80,04 59,95 79,90 6,79 74,45 76,22 72,63 77,4 79,36 6,78 STTMBR 26,46 33,8 7,80 29,09 20,68 24,28 24,23 26,24 23,29 45,29 23,65 OTTOBR 90,5 9,54 89,47 82,35 90,60 80,23 79,07 82,72 77,99 02,29 89,48 OVMBR 46,94 54,3 49,4 44,33 5,86 43,8 43,4 43,6 4,94 7,9 57,9 DICMBR 42,37 47,7 43,79 34,54 45,7 33,25 34,55 34,65 33,22 54,08 53,3 AUAL 353,97 460,9 330,53 48,57 352,87 378,43 383,26 378,47 38,7 560,34 375,84 Inclinazione 30 sposizione SUD IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 57,44 64,7 64,55 50,76 66,68 46,89 48,77 49,05 46,78 85,03 72,79 FBBRAIO 75,55 87,67 74,22 72,83 77,8 70,2 69,98 7,70 68,58 06,82 8,50 MARZO 9,43 33,02 7,05 20,87 20,87 8,57 5,92 22,48 5,95 58,38 20,83 APRIL 38,66 43,37 38,76 49,77 40,74 46,06 44,00 47,6 45,00 6,03 36,83 MAGGIO 59,96 7,04 5,47 7,56 54,08 67,43 67,3 67,50 68,9 80,27 60,06 GIUGO 60,40 75,00 59,70 84,7 6,28 78,68 82,4 72,62 83,98 76,27 59,7 LUGLIO 83,67 200,09 8,27 204,65 8,3 200,68 202,8 96,70 203,04 84,09 80,44 AGOSTO 67,07 80,25 59,57 79,82 6,49 74,28 75,99 72,45 76,96 80,00 6,46 STTMBR 36,94 44,8 26,80 39,62 30,7 34,00 33,84 36,36 32,78 59,90 33,77 OTTOBR 08,5 09,4 06,84 96,52 08,39 93,79 92,7 97,56 90,75 25,07 06,87 OVMBR 59,6 70,04 63,00 54,93 66,78 53,26 53,3 54,46 5,34 98,27 76,0 DICMBR 56,82 65,4 59,2 44,40 6,5 42,38 44,42 44,7 42,27 76,98 74,80 AUAL 423,26 544,28 402,43 470,45 430,47 426,4 430, 432,74 425,6 692,0 465,06

111 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Inclinazione 60 sposizione SUD IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 66,47 74,84 75,50 57,44 78,33 52,43 54,83 55,32 52,25 03,2 86,36 FBBRAIO 8,45 95,63 79,92 77,6 83,5 74,45 74,2 76,43 72,55 20,05 88,69 MARZO 6,62 30,82 4,9 7,54 8,27 5,24 2,35 9,47 2,4 58,99 8,20 APRIL 20,5 24,24 20,32 29,6 22,2 26,45 24,5 27,55 25,42 40,7 8,6 MAGGIO 27,25 35,67 20,74 35,73 22,80 32,68 32,46 32,90 33,7 43,35 27,43 GIUGO 22,84 33,4 22,43 39,6 23,62 35,50 37,97 3,43 39,4 34,63 22,45 LUGLIO 42,6 54,02 40,55 56,82 40,63 54,9 55,08 5,46 55,75 42,95 40,00 AGOSTO 39,60 50,55 33,38 49,78 35,03 45,3 46,59 43,90 47,43 50,99 34,98 STTMBR 28,28 36,04 8,2 30,45 2,58 24,93 24,66 27,38 23,64 5,99 25,25 OTTOBR 4,5 5,84 3,09 00,44 4,92 97,4 95,44 02, 93,82 35,08 3,3 OVMBR 66,74 80,64 7,74 6,05 76,63 58,98 58,75 60,94 56,47 7,9 88,5 DICMBR 67,7 79,9 70,99 5,8 74,3 48,53 5,20 5,72 48,34 95,70 92,04 AUAL 293,77 40,63 28,05 307,26 3,57 266, 268,05 280,59 260,39 595,58 355,66 Inclinazione 90 sposizione SUD IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 60,82 68,75 69,5 5,83 72,30 47,00 49,30 49,86 46,80 97,02 80,4 FBBRAIO 69,78 82,44 68,45 65,95 7,74 63,7 62,89 65,02 6,40 05,38 76,42 MARZO 89,64 00,76 87,79 89,93 9,06 88,23 85,85 9,67 85,92 23,95 90,99 APRIL 79,40 8,87 79,60 84,93 80,78 83,08 8,73 83,90 82,33 92,75 78,53 MAGGIO 75,0 78,98 7,82 78,6 72,90 77,25 77,00 77,65 77,39 83,24 75,22 GIUGO 68,94 73,02 68,86 75,09 69,43 73,64 74,39 72,35 74,93 74,33 68,88 LUGLIO 79,37 84,2 78,89 84,58 78,98 83,90 83,96 82,98 84,3 80,27 78,8 AGOSTO 86,79 92,78 83,38 9,88 84,39 89,59 90,6 89,03 90,68 93,74 84,32 STTMBR 92,99 98,54 85,70 94, 88,2 90,23 89,9 92,3 89,9 0,88 90,88 OTTOBR 95,74 96,79 94,58 83,02 96,2 80,48 78,69 84,77 77,30 4,34 94,63 OVMBR 59,85 73,3 64,70 54,22 69,42 52,29 52,02 54,37 49,85 09,50 80,82 DICMBR 63,32 74,67 66,64 46,93 69,78 44,35 46,96 47,55 44,3 9,64 87,59 AUAL 92,65 005,85 99,93 90,07 945,2 873,22 872,86 89,27 864,25 77,03 987,23 Inclinazione Lat. sposizione SUD IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 5,48 70,00 6,26 7,8 52,66 73,82 48,87 50,57 48,53 95,63 80,98 FBBRAIO 75,00 93,26 78,85 77,55 75,76 80,98 73,02 72,65 7,6 4,73 85,82 MARZO 23,29 34,27 9,76 7,33 2,30 2,45 8,99 6,07 6,2 6,30 2,37 APRIL 44,68 40,83 36,07 36,8 47,3 38,9 43,55 4,46 42,46 58,37 34,23 MAGGIO 6,23 64,55 53,90 45,7 65,24 48,9 6,9 6,4 6,97 73,04 53,94 GIUGO 64,4 66,58 52,87 52,5 75,89 53,60 70,6 73,74 75,8 67,36 52,5 LUGLIO 87,84 90,98 75,45 73,4 95,5 73,5 9,68 93,9 93,97 75,57 72,36 AGOSTO 67,9 75,46 62,50 55,4 75,0 57,04 69,65 7,39 72,35 75, 57,0 STTMBR 36,29 44,68 36,69 26,37 39,23 29,94 33,70 33,45 32,34 60,50 33,39 OTTOBR 0,33 4,90 3,72 2,43 00,42 4,30 97,64 95,62 94,09 32,8 2,46 OVMBR 56,22 75,3 63,04 67,65 57,28 72,0 55,79 55,37 53,49 09,99 82,85 DICMBR 47, 72,60 62,89 66,06 46,06 68,95 44,28 46,3 43,92 87,26 85,03 AUAL 46,79 543,24 47,00 400,89 45,76 43,7 408,52 40,78 405,58 7,67 47,59

112 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Inclinazione 0 sposizione S/SO IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 6,5 46,7 46,26 38,22 47,45 35,94 37,07 37,3 35,9 57,29 50,95 FBBRAIO 59,83 68,22 58,90 58,54 60,83 56,67 56,64 57,67 55,69 79,59 63,70 MARZO 04,35 5,05 02,42 06,02 05,37 04,2 02,3 07,09 02,4 33,40 05,36 APRIL 34,29 38,68 34,3 44,78 36,09 4,28 39,48 42,20 40,37 54,08 32,54 MAGGIO 65,78 77,7 57,03 77,97 59,67 73,62 73,59 73,62 74,47 86, 65,80 GIUGO 7,7 86,98 70,35 97,75 72,02 9, 95,25 84,46 96,92 87,92 70,35 LUGLIO 93,43 20,80 90,83 25,93 90,84 2,6 23,32 207,30 24,20 93,52 89,95 AGOSTO 65,87 78,49 58,67 78,38 60,48 73,00 74,75 7,20 75,66 77,76 60,47 STTMBR 23,7 30,9 5,37 26,30 8,4 2,67 2,63 23,55 20,72 4,73 20,99 OTTOBR 86,93 87,90 85,94 79,38 86,99 77,37 76,30 79,64 75,28 97,79 85,94 OVMBR 44,59 5,3 46,82 42,26 49,04 4,2 4,8 4,5 40,09 67, 54,53 DICMBR 39,72 44,49 40,97 32,68 42,20 3,52 32,69 32,76 3,50 50,00 49,46 AUAL 33,50 435,27 307,87 398,22 329,2 359,2 364,02 358,4 362,95 526,3 350,05 Inclinazione 30 sposizione S/SO IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 6,5 56,9 56,45 45,07 58,9 4,86 43,43 43,62 4,79 73,02 63,20 FBBRAIO 68,48 79,04 67,33 66,32 69,86 63,97 63,86 65,3 62,65 95,07 73,59 MARZO 2,7 25,7 0,5 4,9 4,00 2,05 09,65 5,6 09,68 47,95 3,97 APRIL 36,49 4, 36,57 47,40 38,49 43,77 4,78 44,82 42,74 58,6 34,69 MAGGIO 6,45 72,74 52,8 73,34 55,45 69, 69,0 69,4 69,90 82,0 6,53 GIUGO 63,47 78,62 62,72 88,80 64,35 82,50 86,4 76,6 88,03 79,80 62,73 LUGLIO 86,69 203,64 84,9 208,46 84,22 204,30 205,90 200,6 206,77 87,02 83,32 AGOSTO 66,29 79,39 58,83 79,04 60,73 73,52 75,24 7,67 76,9 79,03 60,70 STTMBR 3,27 38,65 2,77 33,89 24,93 28,62 28,49 30,82 27,49 52,56 28,28 OTTOBR 98,78 99,92 97,6 88,77 98,96 86,35 84,94 89,52 83,68 3,30 97,63 OVMBR 52,60 6,66 55,77 49,5 58,90 47,74 47,65 48,59 46,5 84,82 66,57 DICMBR 49,27 56,26 5,9 39, 53,04 37,45 39,2 39,33 37,38 65,34 63,8 AUAL 378,00 492,40 355,75 433,55 38,2 39,23 395,49 394,74 392,46 68,09 40,0 Inclinazione 60 sposizione S/SO IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 54,69 6,3 6,76 47,8 63,93 43,92 45,80 46,4 43,80 82,83 70,2 FBBRAIO 70,9 8,90 68,92 67,26 7,84 64,66 64,48 66,25 63,2 0,29 76,07 MARZO 08,7 20,97 05,97 09,2 09,6 07,0 04,53 0,86 04,58 45,79 09,56 APRIL 2,64 25,85 2,78 3,46 23,6 28,8 26,24 29,26 27,6 42,47 20,04 MAGGIO 35,87 45,4 28,56 45,67 30,84 42,8 42,00 42,28 42,78 53,8 36,0 GIUGO 33,78 46,0 33,24 53,99 34,59 49,00 52,07 43,97 53,4 47,37 33,26 LUGLIO 54,79 68,79 52,79 72,45 52,85 69,4 70,35 65,82 7,0 55,40 52,06 AGOSTO 45,29 57,06 38,6 56,42 40,34 5,55 52,98 49,95 53,86 57,24 40,30 STTMBR 23,22 30,57 3,7 25,43 6,88 20,9 9,97 22,47 9,00 45,33 20,32 OTTOBR 00,23 0,39 99,0 88,66 00,54 86,08 84,46 89,88 83,09 7, 99,04 OVMBR 55,74 66,6 59,62 5,38 63,42 49,74 49,58 5,0 47,79 95,35 72,68 DICMBR 54,80 63,55 57,27 42,4 59,65 40, 42,6 42,52 39,98 75,79 73,25 AUAL 258,40 369,43 24,23 29,89 268,0 25,86 254,63 260,49 249,67 59,78 302,7

113 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Inclinazione 90 sposizione S/SO IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 47,56 53,53 54,05 4,0 56,09 37,44 39,5 39,53 37,30 74,04 6,85 FBBRAIO 58,08 68,8 57,0 55,24 59,59 53,02 52,83 54,46 5,65 85,8 63,28 MARZO 84,2 94,49 82,48 84,72 85,46 83,0 80,96 86,2 8,02 5,27 85,40 APRIL 88,2 9,23 88,37 95,4 89,73 92,83 9,34 93,69 92,02 03,82 87,09 MAGGIO 92,79 99,04 87,96 99,02 89,50 96,78 96,59 96,95 97,2 04,90 92,94 GIUGO 88,58 96, 88,28 00,82 89,5 97,83 99,62 94,84 00,48 97,25 88,30 LUGLIO 03,34 2,2 02,4 4,6 02,2 2,2 2,86 0,2 3,36 03,99 0,73 AGOSTO 02,74 0,95 98,08 0,26 99,34 06,93 07,85 05,90 08,49,47 99,29 STTMBR 93,63 99,33 86,22 95,06 88,72 9,03 90,79 92,88 90,05,40 9,44 OTTOBR 8,87 82,78 80,88 7,66 82,2 69,53 68,09 72,93 66,94 96,78 80,92 OVMBR 47,64 57,56 5,24 43,50 54,75 42,05 4,86 43,46 40,23 84,40 63,24 DICMBR 48,63 56,88 5,02 36,66 53,29 34,78 36,68 37,09 34,63 68,95 66,20 AUAL 937,28 022,9 927,74 947,25 950,04 97,53 98,62 928,3 93,29 58,06 98,68 Inclinazione Lat. sposizione S/SO IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 44,48 59,2 52,20 60,02 45,55 62,08 42,44 43,86 42,20 79,09 67,76 FBBRAIO 66,0 8,22 69,2 68,08 66,86 70,90 64,5 64,26 63,00 98,57 74,93 MARZO 3,20 22,92 09,96 07,75,56,40 09,44 06,89 06,93 46,49,34 APRIL 39,59 35,86 3,24 3,32 42,20 33,24 38,54 36,55 37,5 52,6 29,44 MAGGIO 6,34 64,74 53,80 45,4 65,48 47,94 6,3 6,27 62,2 73,39 53,83 GIUGO 67,28 69,57 55, 54,34 79,45 55,87 73,37 77,7 78,69 70,37 54,34 LUGLIO 90,53 93,8 77,53 75, 98,60 75,2 94,57 96,6 96,98 77,62 74,30 AGOSTO 64,82 72,30 59,4 52,0 72,02 53,97 66,57 68,33 69,27 7,82 53,95 STTMBR 27,47 35,4 27,76 8,25 30,29 2,52 25,5 24,97 23,94 49,35 24,69 OTTOBR 90,05 0,48 00,4 99,26 89,43 00,8 86,99 85,34 84,03 6,9 99,28 OVMBR 48,82 64,0 54,23 57,89 49,80 6,44 48,53 48,24 46,7 9,4 70,04 DICMBR 40,3 60,33 52,65 55,08 39,60 57,32 38,2 39,64 37,87 7,4 69,88 AUAL 353,99 460,59 343,5 324,6 390,84 35,6 349,54 352,68 349,25 598,32 383,78 Inclinazione 0 sposizione /O IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 36,26 39,73 39,74 33,63 40,62 3,89 32,76 32,77 3,89 47,64 43,24 FBBRAIO 53,69 60,73 52,9 52,88 54,48 5,32 5,3 52, 50,53 69,4 56,83 MARZO 97,2 06,60 95,40 98,82 97,99 97,0 95,37 99,69 95,37 22,20 97,99 APRIL 29,45 33,6 29,46 39,42 3,2 36,0 34,43 36,93 35,26 47,77 27,79 MAGGIO 63,54 74,68 54,97 75,53 57,54 7,24 7,24 7,25 72,0 83,26 63,54 GIUGO 70,58 86,32 69,75 97,08 7,4 90,46 94,60 83,83 96,25 87,5 69,75 LUGLIO 9,74 208,87 89,7 24,00 89,7 209,72 2,43 205,44 22,29 9,75 88,3 AGOSTO 6,3 73,5 54,27 73,4 55,99 67,99 69,70 66,28 70,56 72,3 55,99 STTMBR 6,37 22,20 08,86 8,85,36 4,68 4,68 6,35 3,84 32,25 3,87 OTTOBR 78,38 79,24 77,5 72,29 78,38 70,56 69,69 72,3 68,83 87,08 77,52 OVMBR 39,23 44,29 40,92 37,53 42,6 36,69 36,69 36,7 35,85 56,4 46,83 DICMBR 33,72 37,22 34,60 28,47 35,48 27,60 28,47 28,48 27,60 40,77 40,73 AUAL 27,2 366,62 247,57 34,63 266,5 305,35 30,37 302,4 30,37 437,73 282,38

114 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Inclinazione 30 sposizione /O IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 36,35 39,93 39,98 33,47 40,93 3,63 32,54 32,58 3,62 48,63 43,73 FBBRAIO 53,25 60,43 52,46 52,26 54,09 50,67 50,64 5,50 49,84 69,79 56,52 MARZO 95,4 04,64 93,43 96,68 96,05 94,99 93,22 97,62 93,23 20,72 96,04 APRIL 25,4 29,9 25,7 34,8 26,8 3,59 29,92 32,44 30,75 43,34 23,54 MAGGIO 56,67 67,42 48,4 68,7 50,90 64,07 64,04 64,08 64,87 75,88 56,70 GIUGO 62,75 77,85 6,97 88,3 63,57 8,79 85,75 75,44 87,34 78,76 6,98 LUGLIO 83,47 99,98 8,00 204,85 8,0 200,74 202,37 96,65 203,20 83,57 80,7 AGOSTO 55,4 67,4 48,72 67,03 50,40 62,03 63,67 60,37 64,5 66,48 50,39 STTMBR 3,62 9,43 06,3 5,96 08,63,8,77 3,5 0,95 29,74,6 OTTOBR 77,69 78,54 76,84 7,28 77,74 69,55 68,63 7,43 67,75 86,88 76,84 OVMBR 39,2 44,45 40,93 37,25 42,73 36,39 36,37 36,52 35,48 57,26 47,9 DICMBR 34,03 37,78 35,00 28,42 35,96 27,50 28,42 28,46 27,48 4,88 4,64 AUAL 232,63 326,78 20,03 298,3 228,8 262,76 267,35 260,59 267,03 402,92 245,88 Inclinazione 60 sposizione /O IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 33,83 37,35 37,46 30,74 38,46 28,86 29,78 29,87 28,83 46,79 4,37 FBBRAIO 48,77 55,75 48,0 47,53 49,65 45,99 45,93 46,85 45,5 65,69 52,07 MARZO 85,35 94,32 83,77 86,5 86,28 84,97 83,24 87,53 83,26 0,36 86,26 APRIL 09,47 3,0 09,53 8,04,05 5,8 3,6 6,02 4,37 26,48 08,06 MAGGIO 34,60 44,08 27,35 44,56 29,57 4,02 40,93 4,04 4,68 5,94 34,68 GIUGO 38,65 5,80 38,02 60,63 39,43 55,6 58,57 49,64 59,97 52,87 38,03 LUGLIO 57,47 72,0 55,32 76,3 55,35 72,56 73,93 69,0 74,68 57,79 54,56 AGOSTO 35,53 46, 29,50 45,80 3,04 4,34 42,73 39,87 43,5 45,85 3,02 STTMBR 0,43 06,87 94,39 03,37 96,75 99,50 99,40 0,4 98,65 7,0 99,9 OTTOBR 7,23 72,0 70,44 64,65 7,34 63,0 62,07 65,02 6,23 80,72 70,45 OVMBR 36,09 4,53 37,97 34,07 39,84 33,2 33,7 33,53 32,27 55,0 44,43 DICMBR 32,02 35,95 33,07 26,9 34,0 25,25 26,20 26,28 25,22 40,66 40,0 AUAL 084,44 70,87 064,84 38,23 082,87 06,06 09,57 05,80 08,80 25,35 00,20 Inclinazione 90 sposizione /O IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 27, 30,06 30,2 24,34 3,09 22,7 23,5 23,6 22,68 38,59 33,64 FBBRAIO 38,55 44,36 37,92 37,33 39,32 36,05 35,98 36,80 35,32 53,2 4,37 MARZO 66,2 73,50 64,94 66,94 67,0 65,73 64,28 67,85 64,3 87,5 66,98 APRIL 82,88 85,70 82,97 89,47 84,8 87,27 85,99 87,97 86,60 96,62 8,80 MAGGIO 00,09 07,34 94,57 07,58 96,29 04,92 04,8 04,95 05,39 3,65 00,9 GIUGO 02,22 2,6 0,77 8,73 02,85 4,64 7,8 0,47 8,25 3,7 0,78 LUGLIO 7,02 28,4 5,40 3,6 5,44 28,45 29,47 25,79 30,05 7,44 4,79 AGOSTO 02,33 0,60 97,63 0,20 98,85 06,76 07,78 05,62 08,40 0,65 98,82 STTMBR 78,33 82,73 72,62 79,73 74,54 76,60 76,48 77,97 75,89 9,40 76,56 OTTOBR 56,37 56,98 55,73 50,66 56,50 49,32 48,50 5, 47,80 64,64 55,75 OVMBR 28,70 33,4 30,36 26,88 3,99 26,6 26,0 26,55 25,33 45,46 35,98 DICMBR 25,9 29,37 26,86 20,8 27,78 9,99 20,82 20,92 9,96 33,78 33,0 AUAL 825,72 894,35 80,99 863,83 825,84 838,6 840,9 839,63 839,96 965,76 840,77

115 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Inclinazione Lat. sposizione /O IRRADIAZIO SOLAR kwh/m 2 MS Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese GAIO 30,5 37,50 33,87 37,62 30,96 38,58 29,2 30,07 29,8 46,34 4,37 FBBRAIO 47,56 56,25 49,8 48,42 48,27 50,0 46,74 46,72 45,94 65,33 52,37 MARZO 89,6 96,23 87,4 85,50 88,78 87,98 87,3 85,49 85,49,4 87,97 APRIL 2,86 8,76 4,88 4,86 24,24 6,39 2,2 9,6 20,37 3,79 3,32 MAGGIO 5,8 54,90 44,72 36,90 55,83 39,2 5,87 5,93 52,70 62,47 44,67 GIUGO 62,94 65,4 50,88 50,08 75,06 5,55 68,99 72,80 74,29 65,6 50,08 LUGLIO 82,62 85,70 70,07 67,69 90,55 67,67 86,58 88,20 88,97 69,88 66,9 AGOSTO 48,07 54,38 43,26 36,9 54,49 38,48 49,69 5,3 52,0 53,45 38,49 STTMBR 04,35 09,88 04,34 97,25 06,72 99,6 02,78 02,79 02,00 9,47 0,97 OTTOBR 65,98 72,87 72,06 7,23 65,9 72, 64,24 63,36 62,5 80,94 7,23 OVMBR 33,67 4,55 36,34 38,4 34,45 39,92 33,63 33,60 32,75 54,5 44,34 DICMBR 26,44 35,85 32,3 33,4 26,33 34,2 25,47 26,34 25,44 40,4 39,88 AUAL 65,06 229,0 38,87 7,74 20,59 35,63 67,45 72,22 7,74 30,34 52,6 Prospetto LXIII - Irradiazione solare; per la Provincia di Monza Brianza si assumono i valori di irradiazione solare della Provincia di Milano (Fonte: Dati eleborati a partire dalla UI 0349:994 e dalla UI 8477-:983).0..5 Consumo di energia elettrica dei componenti ausiliari di un impianto solare termico el caso in cui l impianto solare termico sia dotato di impianto di circolazione forzata, è necessario calcolare il consumo di energia elettrica utilizzata dagli ausiliari (circolatori, centraline di regolazione...). L energia elettrica necessaria al funzionamento dei circolatori in un impianto di riscaldamento ad energia solare è data da: WGS,in,H ɺ WGS,in,H PH ths,aux (337) WGS,in,W ɺ WGS,in,W PW ths,aux (338) con: Wɺ P H Wɺ P W GS,in,H GS,in,W t HS,Aux Wɺ Wɺ GS,in,H GS,in,W ɺ W ɺ W GS,in GS,in P H P è la potenza dei circolatori dell impianto solare termico in riferimento al servizio di riscaldamento, [kwh]; è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di riscaldamento, definito dalla (37); è la potenza dei circolatori dell impianto solare termico in riferimento al servizio di produzione acqua calda sanitaria, [kwh]; è il coefficiente di ripartizione della superficie di apertura del campo solare in riferimento al servizio di produzione di acqua calda sanitaria, definito dalla (38); indica le ore di funzionamento mensili del circolatore, [h]. Wɺ In assenza dei dati sulla potenza dei circolatori, le grandezze forfettaria come segue: 50 5 A P Wɺ + ST H GS,in,H 000 Wɺ GS,in,W AST 000 W P W GS,in, H e (339) (340) Wɺ GS,in, W vengono calcolate in maniera Per determinare le ore di funzionamento mensili del circolatore, si assume il periodo di funzionamento annuale della durata di 2000 ore, in accordo alla 2976, di conseguenza t HS,Aux si calcola mediante la seguente relazione: t HS,Aux H H ST,m ST,yr 2000 (34) (342) (343)

116 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 H ST,m H ST,yr è la radiazione solare mensile incidente sul collettore solare in base all inclinazione e all azimut del pannello stesso, (Prospetto LXIII), [kwh/m 2 ]; è la radiazione solare annuale incidente sul collettore solare in base all inclinazione e all azimut del pannello stesso, (Prospetto LXIII), [kwh/m 2 ]. La frazione recuperata dell energia elettrica dei circolatori, ove presenti, k sw,st, si assume pari a 0, Perdite dell accumulo solare Le perdite dell accumulo dipendono dal coefficiente di perdita globale di energia dell accumulo e possono essere calcolate con la seguente relazione: U ST,H U ST,W θ set-point θ a * HS,g,out,H * H,s,adj * HS,g,out,W DHW t V ST,H V ST,W HS,s,ls,H UST,H ( θset U ( θ point HS,s,ls,W ST,W set point * θa) * θa) HS,g,out,H * H,s,adj HS,g,out,W DHW t t è il coefficiente di perdita globale di energia dell accumulo in riferimento al servizio di riscaldamento; in assenza di dati forniti dal costruttore si ricava mediante la (346), [W/K]; è il coefficiente di perdita globale di energia dell accumulo in riferimento al servizio di produzione di acqua calda sanitaria; in assenza di dati forniti dal costruttore si ricava mediante la (347), [W/K]; è la temperatura di produzione dell acqua calda sanitaria assunta pari a 60 C; (344) (345) è la temperatura media dell aria dell ambiente in cui l accumulo è installato, definita nel Prospetto LXIV, [ C]; è il contributo energetico dovuto agli impianti solari termici, al netto delle perdite e dei recuperi, a riduzione dell energia termica prodotta dal sistema di generazione asservito al riscaldamento ambientale, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica sensibile netto corretto per il riscaldamento o la climatizzazione invernale della zona termica i-esima coperto dalla tipologia d impianto j-esima, [kwh]; è il contributo energetico dovuto agli impianti solari termici, al netto delle perdite e dei recuperi, a riduzione dell energia termica prodotta dal sistema di generazione asservito alla produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; è il fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria applicato all impianto solare termico, [kwh]; è la durata del mese considerato (si veda la (7)), [kh]. Se il coefficiente globale di perdita di energia dell accumulo, U ST, non è noto può essere ricavato mediante la: U U ST,H ST,W 0.6 V 0.6 V 0,5 ST,H 0,5 ST,W è la capacità dell accumulo solare, in riferimento al servizio di riscaldamento, [l]; è la capacità dell accumulo solare, in riferimento al servizio di produzione di acqua calda sanitaria, [l]. La temperatura media dell aria dell ambiente in cui l accumulo è installato si può ricavare dal Prospetto LXIV, θ a θ e è la temperatura media dell aria dell ambiente in cui l accumulo è installato, [ C]; è il valore medio mensile della temperatura media giornaliera esterna, [ C]. Tipo di ambiente θ a (C ) Ambiente riscaldato 20 Ambiente non riscaldato sterno 20 θe θe + 2 Prospetto LXIV - Valori della temperatura media dell ambiente in cui è installato l accumulatore (Fonte: pr UI TS 300-4) θ e (346) (347)

117 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Perdite di distribuzione tra l impianto di riscaldamento ad energia solare ed il riscaldatore ausiliario Le perdite di distribuzione tra l impianto di riscaldamento ad energia solare ed il riscaldatore ausiliario sono calcolate nei seguenti modi: Se le tubazioni sono isolate: Se le tubazioni non sono isolate: * HS,g,out,H * HS,g,out;W HS,d,ls,H HS,d,ls,W HS,d,ls,H HS,d,ls,W * H,s,g,out,H * H,s,g,out,W * H,s,g,out,H * H,s,g,out,W è il contributo energetico dovuto agli impianti solari termici, al netto delle perdite e dei recuperi, a riduzione dell energia termica prodotta dal sistema di generazione asservito al riscaldamento, [kwh]; è il contributo energetico dovuto agli impianti solari termici, al netto delle perdite e dei recuperi, a riduzione dell energia termica prodotta dal sistema di generazione asservito alla produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]. (348) (349) (350) (35) Le perdite totali che si hanno al sottosistema di generazione solare sono quindi date dalla: + HS,s,ls,H HS,g,ls,H HS,g,ls,W HS,s,ls,H + HS,s,ls,W HS,d,ls,H HS,d,ls,W è la perdita del sottosistema di accumulo in riferimento al servizio di riscaldamento, [kwh]; (352) (353) HS,d,ls,H HS,s,ls,H HS,d,ls,H è la perdita del sottosistema di distribuzione tra l impianto di riscaldamento ad energia solare ed il riscaldatore ausiliario in riferimento al servizio di riscaldamento, [kwh]; è la perdita del sottosistema di accumulo in riferimento al servizio di produzione di acqua calda sanitaria, [kwh]; è la perdita del sottosistema di distribuzione tra l impianto di riscaldamento ad energia solare ed il riscaldatore ausiliario in riferimento al servizio di produzione di acqua calda sanitaria, [kwh] Solare fotovoltaico L energia elettrica prodotta dal sottosistema di generazione solare fotovoltaico è data dalla: * el,ges,out Wɺ FV,Aux t FV el,ges,out * el,ges,out ɺ ( W t ) FV,Aux è l energia elettrica prodotta dal sottosistema di generazione solare fotovoltaico al netto dei consumi elettrici dovuti ad eventuali ausiliari dell impianto solare fotovoltaico, [kwh]; è la potenza elettrica degli ausiliari dell impianto solare fotovoltaico, quali ad esempio i rotatori, ove presenti, [kw]; è il numero medio mensile di ore giornaliere di soleggiamento teorico, i cui valori sono indicati nel Prospetto LXV, [h]; è il numero dei giorni del mese. G FB MAR APR MAG GIU LUG AGO ST OTT OV DIC 9 0,2,7 3,3 4,7 5,4 5, 3,9 2,3 0,7 9,3 8,6 Prospetto LXV - umero medio mensile di ore giornaliere di soleggiamento teorico FV (354)

118 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 * Il contributo energetico mensile lordo dovuto agli impianti solari fotovoltaici è dato da: el,ges,out * el,ges,out H FV Wɺ H FV r è l energia elettrica prodotta dal sottosistema di generazione solare fotovoltaico al netto dei consumi elettrici dovuti ad eventuali ausiliari dell impianto solare fotovoltaico, [kwh]; H FV è la radiazione solare sull impianto fotovoltaico, i cui valori sono indicati nel Prospetto LXIII, [kwh/m 2 ]; Wɺ FV F FV è la potenza di picco, che rappresenta la potenza elettrica di un impianto fotovoltaico di una determinata superficie, con radiazione solare di kw/m 2 su questa superficie (a 25 C), [kw]; è il fattore di efficienza dell impianto (Prospetto LXVI); H r è la radiazione solare di riferimento pari a kw/m 2. La potenza di picco si ottiene in condizioni di prova standard, se tale valore non è disponibile può essere calcolato nel seguente modo: Wɺ FV FP AFV (356) F P è il fattore di potenza di picco, che dipende dal tipo di integrazione nell edificio del modulo fotovoltaico, (Prospetto LXVII); A FV è la superficie di captazione dell impianto fotovoltaico, [m 2 ]. F FV (355) Tipo di modulo fotovoltaico Moduli non ventilati 0,70 Moduli moderatamente ventilati 0,75 Moduli molto ventilati o con ventilazione forzata 0,80 Prospetto LXVI - Valori indicativi del fattore di efficienza dell impianto (Fonte: pr UI TS 300-4) F FV Tipo di modulo fotovoltaico Fp (kw/m2) Silicio monocristallino 0,50 Silicio multicristallino 0,30 Film sottile di silicio amorfo 0,060 Altri strati di film sottile 0,035 Film sottile Copper-Indium-Galium-Diselenide 0,05 Film sottile Cadmium-Telloride 0,095 Prospetto LXVII - Valori indicativi del fattore di potenza di picco (Fonte: pr UI TS 300-4) Il fattore di efficienza dell impianto, F FV, tiene conto dell efficienza dell impianto fotovoltaico integrato nell edificio e dipende dall impianto di conversione da corrente continua a corrente alternata, dalla temperatura operativa reale dei moduli fotovoltaici e dall integrazione nell edificio dei moduli stessi.. FABBISOGO DI RGIA LTTRICA PR ILLUMIAZIO.. Introduzione Secondo quanto specificato all interno della Direttiva uropea 2002/9/C, la determinazione della prestazione energetica di un edificio deve comprendere anche la valutazione del fabbisogno di energia elettrica per l illuminazione. La metodologia di calcolo presentata di seguito viene applicata ad edifici con destinazione d uso non residenziale e tiene conto della potenza elettrica installata e, in maniera semplificata, della disponibilità di luce naturale, delle modalità di occupazione e della presenza di eventuali sistemi di controllo sull accensione del sistema di illuminazione. Il fabbisogno di energia elettrica per illuminazione viene valutato, su base mensile, suddividendo ciascuna zona termica in ambienti con caratteristiche illuminotecniche omogenee.

119 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Fabbisogno annuale di energia elettrica per illuminazione artificiale di una zona termica Il fabbisogno annuale di energia elettrica per la sola illuminazione artificiale fissa della zona termica considerata è dato da: 2 L,el,in,yr WP,yr + WL,m i m i (357) L,el,in,yr è il fabbisogno annuale di energia elettrica per la sola illuminazione fissa della zona termica considerata applicabile solo a destinazioni d uso non residenziali, [kwh]; i è l indice dell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee; W L,m W P,yr è l energia elettrica mensile necessaria per l illuminazione artificiale dell ambiente i-esimo con caratteristiche illuminotecniche omogenee, [kwh]; è l energia elettrica parassita annuale assorbita dai dispositivi di controllo e dalle batterie di ricarica dei sistemi di illuminazione di emergenza presenti nell ambiente i-esimo con caratteristiche illuminotecniche omogenee, [kwh]. L energia elettrica mensile necessaria per l illuminazione artificiale dell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee, W L,m, è data da: Wɺ n Fc [ ( td Fo FD ) + ( t Fo )] W L,m i 000 i (358) W L,m è l energia elettrica mensile necessaria per l illuminazione artificiale dell ambiente i-esimo con caratteristiche illuminotecniche omogenee, [kwh]; Wɺ n,i F c,i t D,i F o,i F D,i t,i è la potenza totale installata per l illuminazione artificiale nell ambiente i-esimo con caratteristiche illuminotecniche omogenee, [W]; è il fattore che tiene conto della presenza di sistemi di controllo per il mantenimento di valori costanti di illuminamento nell ambiente i-esimo con caratteristiche illuminotecniche omogenee; in presenza di tali sistemi di controllo si assume F c 0,9, altrimenti F c ; è il tempo in cui vi è disponibilità di luce naturale, tabulato in funzione della destinazione d uso (Prospetto LXXIV), [h]; è il fattore di occupazione che lega l utilizzo della potenza di illuminazione totale al periodo di permanenza nell ambiente i-esimo con caratteristiche illuminotecniche omogenee, calcolato in funzione della destinazione d uso e del sistema di controllo della luce artificiale, si veda...3; è il fattore che lega l utilizzo della potenza di illuminazione totale alla disponibilità di luce diurna nell ambiente i-esimo con caratteristiche illuminotecniche omogenee, calcolato in funzione della destinazione d uso e del sistema di controllo della luce artificiale, si veda...2; è il tempo in cui non vi è disponibilità di luce naturale, tabulato in funzione della destinazione d uso, (Prospetto LXXIV), [h]. L energia elettrica parassita assorbita annualmente dai dispositivi di controllo e dalle batterie di ricarica dei sistemi di illuminazione di emergenza presenti nell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, W p,yr, è calcolata forfettariamente secondo la: W P,yr W P, yr 6 A è l energia elettrica parassita annuale assorbita dai dispositivi di controllo e dalle batterie di ricarica dei sistemi di illuminazione di emergenza presenti nell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, [kwh]; A è la superficie utile di pavimento dell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, [m 2 ]. Per edifici esistenti, la potenza totale installata per l illuminazione artificiale, Wɺ n, viene determinata secondo la: (359) Wɺ n ɺ w n A (360)

120 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Wɺ n wɺ n è la potenza totale installata per l illuminazione artificiale nell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, [W]; è la potenza installata per unità di superficie utile, assunta pari a 25 W/m 2 per edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura ed assimilabili e a 20 W/m 2 per tutte le altre destinazioni d uso; A è la superficie utile di pavimento dell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, [m 2 ]. Per edifici di nuova costruzione, nell equazione (358) deve essere utilizzata la potenza totale, installata o di progetto. Wɺ n, effettivamente...2 Calcolo del fattore F D Il fattore che lega l utilizzo della potenza di illuminazione totale alla disponibilità di luce diurna, calcolato su base mensile, è dato da: F F F c F D F D,S F D,C c D,S D ( ) D,S D,C è il fattore che lega l utilizzo della potenza di illuminazione totale alla disponibilità di luce diurna nell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, calcolato in funzione della destinazione d uso e del sistema di controllo della luce artificiale; è il fattore di disponibilità di luce naturale nell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, si veda...2.; è il fattore che tiene conto del sistema di controllo della luce artificiale per ottimizzare l uso di quella naturale nell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, si veda...2.2; è il fattore di ridistribuzione mensile, si veda D,S (36)...2. Calcolo del fattore di disponibilità di luce naturale, F D,S Il fattore di disponibilità di luce naturale nell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee è calcolato secondo la: F, S D a + b φ (362) F D,S a,b φ è il fattore di disponibilità di luce naturale nell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, si veda...2.; coefficienti adimensionali (Prospetto LXVIII); latitudine del sito, assunta pari a 45. Destinazioni d'uso Collegi, luoghi di ricovero, case di pena, caserme,conventi Alberghi, pensioni difici adibiti ad attività ricreative, associative e di culto Attività industriali, attività commerciali e assimilabili (esclusi lavori di precisione) difici adibiti ad attività sportive difici adibiti ad attività scolastiche Ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili: corsie, sale d attesa, corridoi difici per uffici e assimilabili Attività industriali, attività commerciali e assimilabili: lavori di precisione Ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili: locali per visite, sale operatorie Fattore di luce diurna a b D < % 0 0 % D < 2%,2425-0,07 2% D < 3%,3097-0,006 D 3 %,2904-0,0088 D < % 0 0 % D < 2% 0,9432-0,0094 2% D < 3%,2425-0,07 D 3 %,322-0,0 D < % 0 0 % D < 2% 0,6692-0,0067 2% D < 3%,0054-0,0098 D 3 %,282-0,02 Prospetto LXVIII Coefficienti per la determinazione del fattore di disponibilità di luce naturale, F D,S (Fonte: UI 593:2008; UI 2464-:2004)

121 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Il fattore di luce diurna, D, utilizzato nel Prospetto LXVIII, che tiene conto del sistema finestrato ma non della presenza di sistemi schermanti, è calcolato: per facciate vetrate a doppia pelle: per tutti gli altri casi: D D D D k k k C C τ D65 D è il fattore di luce diurna per l ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, [%]; D C τ D65 k k 2 k è il fattore di luce diurna per i generici vani finestra (aperture nell involucro opaco, senza considerare la presenza di serramento e sistemi schermanti), [%]; è il fattore di trasmissione luminosa della superficie vetrata, in assenza di dati forniti dal costruttore si veda Prospetto LXIX; è un fattore che tiene conto del telaio della facciata vetrata, dato dal rapporto tra la superficie vetrata e la superficie del serramento, assunto pari a 0,8; k 2 è un fattore che tiene conto dei depositi sulla superficie vetrata, assunto pari a 0,8; k 3 è un fattore che tiene conto dell incidenza della luce con direzione non normale alla superficie vetrata, assunto pari a 0, k 3 (363) (364) Pertanto, per facciate vetrate a doppia pelle si ha: per tutti gli altri casi: D 0,576 D 0,576 D C D C τ D65 (365) (366) Il fattore di luce diurna per i generici vani finestra (aperture nell involucro opaco, senza considerare la presenza di serramenti e sistemi schermanti), caratterizzati dal medesimo indice di ostruzione, si calcola secondo la: D C I T I D I o D C ( 4,3+ 20 I T,36 I D ) I O è il fattore di luce diurna per i generici vani finestra (aperture nell involucro opaco, senza considerare la presenza di serramento e sistemi schermanti), [%]; è l indice di trasparenza dell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato; è l indice di profondità dell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato; è l indice di ostruzione. In riferimento alle definizioni riportate nella UI 593, l indice di profondità dell ambiente che beneficia della luce naturale, I D, è assunto pari a 2,5, per cui la (367) diventa: D C I T I o D C ( 0, I T ) I O è il fattore di luce diurna per i generici vani finestra (apertura nell involucro opaco, senza considerare la presenza di serramento e sistemi schermanti), [%]; è l indice di trasparenza dell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato; è l indice di ostruzione. Per facciate vetrate a doppia pelle, sostituendo la (368) nella (365), si ha: D 0,576 Per tutti gli altri casi, sostituendo la (368) nella (366), si ha: D 0,576 ( 0, I T ) IO ( 0, I T ) I O τd65 D è il fattore di luce diurna per l ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, [%]; I T I o è l indice di trasparenza della zona considerata; è l indice di ostruzione; (367) (368) (369) (370)

122 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 τ D65 è il fattore di trasmissione luminosa della superficie vetrata, in assenza di dati forniti dal costruttore si veda Prospetto LXIX. I T A w,tot Tipo di vetro Vetro singolo 0,90 Vetro singolo selettivo 0,85 Doppio vetro normale 0,82 Doppio vetro con rivestimento selettivo 0,78 Triplo vetro normale 0,75 Triplo vetro con rivestimento selettivo 0,69 Prospetto LXIX Valori convenzionali del fattore di trasmissine luminosa, τ D65 (Fonte: UI 593:2008) L indice di trasparenza dell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, I T, è dato da: Aw,tot IT A (37) è l indice di trasparenza dell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato; è la superficie totale dei serramenti (vetro+telaio) con medesimo indice di ostruzione presenti nell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, [m 2 ]; A è la superficie utile di pavimento dell ambiente con caratteristiche illuminotecniche omogenee considerato, [m 2 ]. L indice di ostruzione viene calcolato secondo la seguente espressione: F h F o F f I O F F F F è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad ostruzioni esterne (Prospetto XVI); h è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad aggetti orizzontali, (Prospetto XVII); è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad aggetti verticali, (Prospetto XVIII); F CA è il fattore correttivo che tiene conto di affacci prospicienti corti e atri, assunto pari a ; F GDF o f CA F è il fattore correttivo per facciate vetrate a doppia pelle, calcolato secondo la (373); in assenza di facciate vetrate a doppia pelle F GDF è assunto pari a. OTA: in assenza di ostruzioni, l indice di ostruzione, I o, viene assunto pari a. Il fattore correttivo per facciate vetrate a doppia pelle è dato da: F GDF F GDF τ GDF k GDF, k GDF,2 è il fattore correttivo per facciate vetrate a doppia pelle, in assenza di facciate vetrate a doppia pelle F GDF è assunto pari a ; GDF k GDF,3 τ D65 (372) (373) τ GDF k GDF, k GDF,2 è il fattore di trasmissione luminosa del vetro ad incidenza normale fornito dal costruttore; è un fattore che tiene conto del telaio della facciata vetrata a doppia pelle, dato dal rapporto tra la superficie vetrata e la superficie del serramento, assunto pari a 0,8; è un fattore che tiene conto dei depositi sulla superfici vetrata, assunto pari a 0,8; k GDF,3 è un fattore che tiene conto dell incidenza della luce con direzione non normale alla facciata vetrata, assunto pari a 0,9. Per facciate vetrate a doppia pelle l indice di ostruzione, I o, di conseguenza, assume la seguente forma: I o F h è l indice di ostruzione; I o F F F τ h o f GDF 0,8 0,8 0,9 0,576 F F F τ è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad ostruzioni esterne, (Prospetto XVI); h o f GDF (374)

123 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 F o F f è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad aggetti orizzontali, (Prospetto XVII); è il fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad aggetti verticali, (Prospetto XVIII); τ GDF è il fattore di trasmissione luminosa del vetro ad incidenza normale fornito dal costruttore. Per tutti gli altri casi, invece, I o assume la seguente forma: I O F F F h o f (375) Calcolo del fattore F D,C Il fattore F D,C, utilizzato nell equazione (36), tiene conto del sistema di controllo della luce artificiale per ottimizzare l uso di quella naturale. Tale fattore viene determinato in funzione dell ingresso di luce naturale nella zona considerata, cioè del fattore di luce diurna D. Tipo di sistema di controllo % D < 2% 2% D < 3% D 3% Manuale 0,20 0,30 0,40 Automatico, con sensore 0,75 0,77 0,85 Prospetto LXX Valori del fattore F D,C in funzione del tipo di regolazione e dell ingresso di luce naturale (Fonte: UI 593:2008) F D,C Calcolo del fattore di ridistribuzione mensile c D,S La quantità (F D,S F D,C ) è determinata su base annuale, di conseguenza per effettuare il calcolo su base mensile è necessario introdurre il fattore di ridistribuzione c D,S definito al Prospetto LXXI, in funzione del fattore di luce diurna D. Si definisce un valore mensile, F *, dato dalla: Per ogni mese in cui si ha: F F * * F i è il pedice identificativo dei mesi in cui risulta D,S F D,C c D,S i si pone i F * F * i. (376) (377) Si procede poi alla definizione della quantità Fˆ come: * Fˆ ( F ) i i (378) Tale quantità viene ridistribuita in maniera pesata proporzionalmente al numero di giorni dei mesi in cui risulta se necessario, si procede per iterazioni successive fino a completa ridistribuzione delle quantità Fˆ. F Per i mesi in cui risulta * < si ha quindi: * * j Fj F + Fˆ j j è il numero di giorni del mese j-esimo in cui risulta è il pedice identificativo dei mesi in cui risulta F * <. j j F * < ; F * j < ; (379) Ingresso di luce naturale Fattore di ridistribuzione mensile c D,S Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. ov. Dic. % D < 2% 0,49 0,74,09,26,35,4,38,3,09 0,87 0,56 0,42 2% D < 3% 0,59 0,84,,2,25,27,26,25, 0,94 0,66 0,5 D 3 % 0,70 0,92,0,4,7,6,7,7,0 0,98 0,76 0,63 Prospetto LXXI Valori del fattore di ridistribuzione mensile c D,S (Fonte: UI 593:2008)

124 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno Calcolo del fattore di occupazione F o Il fattore di occupazione, F o, lega l utilizzo della potenza di illuminazione totale al periodo di permanenza nella zona considerata. Per i casi riportati di seguito, ad esclusione delle sale riunioni, si assume F o : il sistema di accensione dell impianto di illuminazione è centralizzato, cioè l accensione dell impianto avviene contemporaneamente in più di una zona, indipendentemente dalla tipologia di sistema di accensione (automatico, manuale ); la superficie utile illuminata da un gruppo di apparecchi che vengono manualmente o automaticamente accesi contemporaneamente è superiore a 30 m 2. In tutti gli altri casi e per le sale riunioni si assumono valori di F o <, calcolati in funzione del fattore di assenza F A, come segue: ( FOC ) FA se 0 FA < Fo 0,2 allora 2 (380) F OC F A se 0,2 FA < 0,9 allora Fo FOC + 0,2 FA allora F [ 7 ( 0 F )] ( F ) se 0,9 FA,0 o è il fattore che dipende dalla tipologia di sistema di controllo dell illuminazione in funzione dell occupazione degli ambienti con caratteristiche illuminotecniche omogenee, (Prospetto LXXII); è il fattore che fornisce la percentuale di tempo in cui la zona non è occupata e dipende dalla destinazione d uso della zona considerata, (Prospetto LXXIII). OC A (38) (382) Sistemi senza sensori di presenza Manuale O/OFF,00 Manuale O/OFF + sistema automatico di spegnimento notturno 0,95 Sistemi con sensori di presenza Auto O/Variatore di luce 0,95 Auto O/Auto OFF 0,90 Manuale O/Variatore di luce 0,90 Manuale O/Auto OFF 0,80 Prospetto LXXII Valori del fattore F OC (Fonte: UI 593:2008) F OC F OC Categoria di edificio Destinazione d uso F A. (3) difici adibiti ad albergo, pensioni ed attività similari 0,0.2 difici adibiti ad uffici ed assimilabili 0,2.3 difici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura ed assimilabili 0,0.4 () Cinema e teatri, sale di riunione per congressi 0,5.4 (2) Luoghi di culto, mostre, musei e biblioteche 0,0.4 (3) Bar, ristoranti, sale da ballo 0,0.5 difici adibiti ad attività commerciali ed assimilabili 0,0.6 () Piscine, saune ed assimilabili 0,0.6 (2) Palestre ed assimilabili 0,0.6 (3) Servizi di supporto alle attività sportive 0,3.7 difici adibiti ad attività scolastiche di tutti i livelli e assimilabili 0,2.8 difici adibiti ad attività industriali ed artigianali ed assimilabili 0,0 Prospetto LXXIII Valori del fattore F A (Fonte: UI 593:2008)

125 Categoria di edificio. (3) ().4 (2).4 (3).5.6 ().6 (2).6 (3).7.8 Destinazione Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott ov Dic d uso t D t t D t t D t t D t t D t t D t t D t t D t t D t t D t t D t t D t difici adibiti ad albergo, pensioni ed attività similari difici adibiti ad uffici ed assimilabili difici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura ed assimilabili Cinema e teatri, sale di riunione per congressi Luoghi di culto, mostre, musei e biblioteche Bar, ristoranti, sale da ballo difici adibiti ad attività commerciali ed assimilabili Piscine, saune ed assimilabili Palestre ed assimilabili Servizi di supporto alle attività sportive difici adibiti ad attività scolastiche di tutti i livelli e assimilabili difici adibiti ad attività industriali ed artigianali ed assimilabili , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,6 95,9 9, ,6 03 0,3 06 0,6 03 0,3 06 0,6 06 0,6 03 0,3 06 0,6 03 0,3 06 0, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,7 92,5 22 2, ,3 22 2, ,3 22 2,7 22 2, ,3 22 2, ,3 22 2,7 Prospetto LXXIV umero di ore al mese in cui vi è disponibilità di luce naturale, t D, e in cui non vi è disponibilità di luce naturale, t (Fonte: Ricavato in riferimento alla UI 593:2008)

126 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno MISSIOI DI GAS AD FFTTO SRRA La quantità di emissioni gas climalteranti, M CO2, viene calcolata in funzione del/i combustibile/i utilizzati secondo la: fuel,del,i M CO2 fuel,del,i fem,fuel,i + i j fuel,ren,j f em,fuel,ren,j è l energia fornita all edificio dall i-esimo vettore energetico non elettrico e non rinnovabile (gas, olio combustibile, ecc.), [kwh]; + el,del f em,el (383) f em,fuel,i è il fattore di emissione dell i-esimo vettore energetico non elettrico e non rinnovabile (gas, olio combustibile, ecc.), (Prospetto LXXV), [kg CO 2eq /kwh]; fuel,ren,j f em,fuel,ren,j el,del f em,el è l energia fornita all edificio dal j-esimo vettore energetico non elettrico rinnovabile (biomasse, RSU, biogas, ecc.), [kwh]; è il fattore di emissione del j-esimo vettore energetico non elettrico rinnovabile (biomasse, RSU, biogas, ecc.), (Prospetto LXXV), [kg CO 2eq /kwh]; è l energia elettrica complessivamente fornita all edificio, [kwh]; è il fattore di emissione del vettore energetico energia elettrica, (Prospetto LXXV), [kg CO 2eq /kwh]. Tipo di combustibile Fattore di emissione Valore [kg CO 2eq/kWh] Gas naturale 0,998 GPL 0,2254 Gasolio 0,2642 Olio combustibile f em,fuel 0,2704 Biomasse 0 RSU f em,fuel,ren 0,703 nergia elettrica f em,el 0,4332 Prospetto LXXV Fattori di emissione per il calcolo della quantità di CO 2eq (Fonte: Piano d Azione per l nergia della Regione Lombardia d.g.r. 8/496 e s.m.i.; Terna) Categoria catastale degli edifici ALLGATO Corrispondenza tra categoria catastale e destinazione d uso Classificazione generale degli edifici per categoria secondo il d.p.r. 42/93 A/ Abitazione di tipo signorile. () o. (2) A/2 Abitazione di tipo civile. () o. (2) A/3 Abitazione di tipo economico. () o. (2) A/4 Abitazione di tipo popolare. () o. (2) A/5 Abitazione di tipo ultrapopolare. () o. (2) A/6 Abitazione di tipo rurale. () o. (2) A/7 Abitazione in villini. () o. (2) A/8 Abitazione in ville. () o. (2) A/9 Castelli, palazzi di pregio artistico o storico. () o. (2) A/0 Uffici e/o studi privati.2 A/ Abitazioni o alloggi tipici dei luoghi (es. rifugi, baite, trulli, ecc.). () o. (2) B/ Collegi, convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, seminari, caserme, conventi. () B/2 Case di cura e ospedali.3 B/3 Riformatori e prigioni. ()

127 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Categoria catastale degli edifici Classificazione generale degli edifici per categoria secondo il d.p.r. 42/93 B/4 Uffici pubblici.2 B/5 Scuole e/o laboratori scientifici.7 B/6 Pinacoteche, biblioteche, musei, gallerie d'arte, accademie che non hanno sede nella categoria A/9.4 (2) B/7 Cappelle ed oratori non destinati all'esercizio pubblico del culto.4 (2) B/8 Magazzini sotterranei per depositi di derrate.8 C/ egozi e botteghe.5 o.4 (3) C/2 Magazzini e locali di deposito.8 C/3 Laboratori e locali di deposito.8 C/4 Fabbricati per arti e mestieri.8 C/6 Stalle, scuderie, rimesse ed autorimesse.8 D/ Opifici.8 D/2 Alberghi e pensioni. (3) D/3 Teatri, cinema, sale per concerti / spettacoli e simili.4 () D/4 Case di cura ed ospedali.3 D/5 Istituti di credito, cambio ed assicurazione.2 D/6 Fabbricati e locali per attività sportive.6 () -.6 (2) -.6 (3) D/7 Fabbricati costruiti o comunque adattati per le speciali esigenze legate ad una attività industriale e non suscettibili di diversa utilizzazione se non con radicali trasformazioni D/8 Fabbricati costruiti o comunque adattati per speciali esigenze di una attività commerciale e non suscettibili di diversa utilizzazione se non con radicali trasformazioni D/0 Residence. (3) D/ Scuole e/o laboratori scientifici privati.7 Tabella A. Corrispondenza tra categorie catastali degli edifici e classificazione generale degli stessi per categorie..8.5 APPDIC A Calcolo della temperatura degli ambienti non serviti da impianto termico La temperatura di una zona o ambiente non servito da un impianto termico, θ u, e confinate con altri ambienti e zone a temperatura controllata e l ambiente esterno è determinata attraverso la seguente espressione: SI SI t H T,ju H V,ju θ j T V θ u SI + Δt I + ( HT,juθj + HV,juθj ) ( HT,ju + HV,ju ) j j SI + Δt I + T V ( HT,juθj ) + ( HV,juθj ) T V ( HT,ju ) + ( HV,ju ) j j j j con è l energia solare mensile entrante nell ambiente non servito dall impianto termico attraverso i suoi serramenti, [kwh]; è l energia mensile entrante nell ambiente non servito dall impianto termico dovuta a persone e cose, [kwh]; è la durata del mese considerato, [kh]; è il coefficiente di scambio termico per trasmissione tra la zona j-esima (compreso l ambiente esterno) e la zona o ambiente non servito da impianto termico (u), [W/K]; è il coefficiente di scambio termico per ventilazione/infiltrazione tra la zona j-esima limitrofa (compreso l ambiente esterno) e la zona o ambiente non servito da impianto termico (u), [W/K]; è la temperatura della zona j-esima a temperatura controllata o dell ambiente esterno, [ C]; è il numero totale di zone con le quali si ha interazione termica (compreso l ambiente esterno); è il numero totale di zone con le quali si ha trasmissione termica (compreso l ambiente esterno); è il numero totale di flussi di ventilazione/infiltrazione. T V (A.)

128 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 APPDIC B (informativa) Abaco dei ponti termici

129 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009

130 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009

131 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009

132 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009

133 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 APPDIC C (informativa) Calcolo della trasmittanza termica lineica C. TRASMITTAZA TRMICA LIICA DI GIUTI La presente appendice intende fornire una metodologia per la determinazione della trasmittanza termica lineica al fine del calcolo dello scambio termico per trasmissione attraverso i ponti termici. Il coefficiente di scambio termico per trasmissione, H T, verrà calcolato attraverso l equazione: θi θa HT AL,k Uk k θi θe (C.) con: A L,j U j U k j A L,j U + j j A L,j i U è l area lorda di ciascun componente, j, della struttura k-esima che separa la zona climatizzata o a temperatura controllata dall ambiente circostante, [m 2 ]; è la trasmittanza termica di ciascun componente, j, uniforme della struttura k-esima che separa la zona climatizzata o a temperatura controllata dall ambiente circostante, [W/m 2 K]; ψ j e,i I e,i (C.2) ψ e,i I e,i è la trasmittanza termica lineica dell i-esimo ponte termico lineare attribuito alla struttura k-esima, basata sulle dimensioni esterne, [W/mK]; è la lunghezza applica caratteristica del ponte termico i-esimo, [m]. C.. Giunto tra parete e serramento Di seguito si fornisce la trasmittanza termica lineica per grado Kelvin e per metro di perimetro del vano di finestre, porte-finestre e porte esterne. C... Pareti senza isolamento o con isolamento interno s R ps In funzione della posizione del telaio la trasmittanza termica lineica viene calcolata con le seguenti relazioni: - telaio a filo interno o in mezzeria (Figura C. e Figura C.2): - telaio a filo esterno (Figura C.3): è lo spessore della parete, [m]; 0,9 s Ψi,25 + R 4 s Ψi,25+ R ps ps è la resistenza termica della parete in corrispondenza del vano della finestra, escluse le resistenze termiche superficiali, [m 2 K/W]. OTA: qualora il davanzale o l architrave siano costituiti da elementi in calcestruzzo, nelle (C.3) e (C.4) deve essere utilizzata la resistenza termica dell elemento in calcestruzzo. el caso di serramento doppio, se lo spessore dell infisso è piccolo rispetto allo spessore della parete, il calcolo deve essere effettuato come se si trattasse di una finestra semplice. el caso in cui lo spessore totale dell infisso sia circa uguale a quello della parete e nel caso in cui un serramento sia a filo interno e l altro a filo esterno, la trasmittanza termica lineica deve essere assunta pari a zero. (C.3) (C.4)

134 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 Figura C. Figura C.2 Figura C.3 C...2 Pareti con isolamento termico esterno In funzione di come è posizionato l isolamento in corrispondenza dello stipite, la trasmittanza termica lineica viene calcolata con le seguenti relazioni: - isolamento interrotto in corrispondenza dello stipite (Figura C.4 e Figura C.5): 0,6 s Ψ 0,06 + R ie (C.5) - isolamento che ricopre lo stipite Ψ 0,6 U (C.6) s R ie U è lo spessore della parete, [m]; è la resistenza termica della parte di parete interna all isolamento termico, [m 2 K/W]; è la trasmittanza unitaria della parete [W/m 2 K]. ei casi in cui l infisso sia posto a filo esterno, la trasmittanza termica unitaria della parete si assume nulla (Figura C.6 e Figura C.7). Figura C.4 Figura C.5 Figura C.6 Figura C.7 C...2 Pareti con isolamento termico interno Se l infisso è posto a filo esterno, l espressione della trasmittanza termica lineica varia a secondo che l isolamento sia interrotto in corrispondenza dello stipite (Figura C.8) o lo ricopra (Figura C.9). La trasmittanza termica lineica si calcola mediante la relazione (C.4) nel primo caso e (C.5) nel secondo caso. ei casi in cui l infisso venga posto a filo interno, la trasmittanza termica lineare è nulla (Figura C.0 e Figura C.). Figura C.8 Figura C.9 Figura C.0 Figura C. C..2 Spigolo costituito da due pareti esterne Di seguito si fornisce la trasmittanza termica lineica per grado Kelvin e per metro di giunto sia che si tratti di spigolo sporgente sia di spigolo rientrante. C..2. Pareti senza isolamento o con isolamento interno Se le due pareti sono identiche (Figura C.2 e Figura C.5) la trasmittanza termica lineica è data da: Ψ 0,2 U s (C.7)

135 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 s U è lo spessore comune alle due pareti, [m]; è la trasmittanza unitaria della parete [W/m 2 K]. Se le due pareti, pur essendo diverse si compenetrano, la trasmittanza termica lineica è fornita dalla: s m U m è lo spessore medio delle due pareti, [m]; Ψ 0,2 U s m m è la trasmittanza unitaria media delle due pareti [W/m 2 K]. (C.8) Se le due pareti sono diverse e una di esse forma lo spigolo (Figura C.3, Figura C.6, Figura C.7) la trasmittanza termica lineica è data da: 0,2 sm Ψ s 0,2 + R2 s2 (C.9) s m è lo spessore medio delle due pareti, [m]; s, s 2 R 2 sono gli spessori rispettivamente delle pareti e 2, [m]; è la resistenza termica della parete che forma lo spigolo (riferimento 2 sulle figure), [m 2 KW]. s m Se lo spigolo è formato da un pilastro in calcestruzzo si ha: è lo spessore medio delle due pareti, [m]. Ψ 0,45 s m (C.0) C..2.2 Due pareti con isolamento termico esterno se si tratta di uno spigolo sporgente o con isolamento termico interno se si tratta di uno spigolo rientrante Se le due pareti sono identiche la trasmittanza termica lineica è fornita dalla relazione: s U Ψ 0,6 U s (C.) è lo spessore comune alle due pareti, [m]; è la trasmittanza unitaria delle pareti [W/m 2 K].

136 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Suppl. Straordinario al n giugno 2009 s m U 2 Se le due pareti sono diverse si ha: Ψ 0,6 U 2 s m è la media aritmetica degli spessori delle due pareti non comprensivi dell isolamento termico, [m]; è la trasmittanza unitaria della parete che forma lo spigolo (riferimento 2 sulle figure), [W/m 2 K]. (C.2) Se le due pareti si compenetrano, si fa riferimento ancora alle relazioni (C.), (C.2) utilizzando la trasmittanza termica unitaria media delle due pareti. Figura C.8 Figura C.9 Figura C.20 Figura C.2 el caso di due pareti con isolamento termico interno se si tratta di uno spigolo sporgente o con isolamento termico esterno se si tratta di uno spigolo rientrante (Figura C.22 e Figura C.23), la tramittanza termica lineica si assume pari a zero. Figura C.22 Figura C.23 C..2.3 s R R 2 Una parete con isolamento termico esterno se si tratta di uno spigolo sporgente o a isolamento termico interno se si tratta di uno spigolo rientrante, l altra con isolamento interno o assente ei casi riportati in Figura C.24 e Figura C.27 la trasmittanza termica lineica è fornita dall espressione: 0,3 s Ψ 0,06 + R + R spessore della parete non comprensivo di isolamento termico, [m]; è la resistenza termica della porzione di parete di spessore s, [m 2 K/W]; è la resistenza termica della porzione della parete 2, [m 2 KW]. ualora lo spigolo si presentasse come indicato in Figura C.25 e Figura C.28 la (C.) assume la seguente forma: 2 (C.3) 0,3 s Ψ 0,06 + R + R' 2 (C.4) R 2 è la resistenza termica compresa tra il filo interno ed esterno della parete 2, in corrispondenza della parete, [m 2 K/W]. In presenza di spigoli come in Figura C.26 e Figura C.29 la trasmittanza termica lineica è data da: Ψ 0,6 U s m (C.5)

E.1 FINALITA... 4 E.2 COMPITI DEL SOGGETTO CERTIFICATORE... 4 E.3 GENERALITA... 5 E.4 DEFINIZIONI... 6 E.5 RIFERIMENTI NORMATIVI...

E.1 FINALITA... 4 E.2 COMPITI DEL SOGGETTO CERTIFICATORE... 4 E.3 GENERALITA... 5 E.4 DEFINIZIONI... 6 E.5 RIFERIMENTI NORMATIVI... SOMMARIO.1 FINALITA... 4.2 COMPITI DL SOGGTTO CRTIFICATOR... 4.3 GNRALITA... 5.4 DFINIZIONI... 6.5 RIFRIMNTI NORMATIVI... 8.6 FABBISOGNO DI NRGIA TRMICA DLL INVOLUCRO... 10.6.1 Le zone termiche... 10.6.2

Dettagli

Efficienza energetica degli edifici: strategie operative

Efficienza energetica degli edifici: strategie operative Attività di di FORMAZIONE tecnici comunali Efficienza energetica degli edifici: strategie operative Arch. Arianna Palano Dipartimento BEST, Politecnico di Milano 1. TECNICHE PER LA VAUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI

Dettagli

Tipologie di intervento

Tipologie di intervento CORSO DI LAUREA INGEGNERIA EDILE- ARCHITETTURA La certificazione energetica degli edifici IL DECRETO LEGISLATIVO 192/2005 Tipologie di intervento TIPOLOGIA 1 Edifici di nuova costruzione; Ristrutturazione

Dettagli

Nuova versione TERMO_CE 9.05

Nuova versione TERMO_CE 9.05 Nuova versione TERMO_CE 9.05 Principali migliorie rispetto alla versione precedente Fabbisogno di energia termica per climatizzazione invernale ed estiva Queste in sintesi le principali variazioni rispetto

Dettagli

2. L applicazione delle disposizioni di cui alla D.G.R. VIII/5018 e s.m.i. è esclusa:

2. L applicazione delle disposizioni di cui alla D.G.R. VIII/5018 e s.m.i. è esclusa: Simulazione tema d esame S_002 1. Indicare l affermazione errata: a. la superficie utile è la superficie netta calpestabile degli ambienti a temperatura controllata o climatizzati dell edificio; b. la

Dettagli

La Finestra sul PVC PUBBLICATE LE NUOVE VERSIONI DELLA UNI/TS 11300-1 E -2 E UNI/TR 11552

La Finestra sul PVC PUBBLICATE LE NUOVE VERSIONI DELLA UNI/TS 11300-1 E -2 E UNI/TR 11552 La Finestra sul PVC La Finestra sul PVC n. 80 del 08/10/2014 PUBBLICATE LE NUOVE VERSIONI DELLA UNI/TS 11300-1 E -2 E UNI/TR 11552 Il 2 ottobre sono state pubblicate da UNI le nuove versioni della UNI/TS

Dettagli

NOVITA' IMPOSTE DAL DECRETO LGS. n. 311/2006 SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

NOVITA' IMPOSTE DAL DECRETO LGS. n. 311/2006 SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI NOVITA' IMPOSTE DAL DECRETO LGS. n. 311/2006 SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Il decreto legislativo n. 311 del 29.12.2006 (che modifica il precedente decreto n. 192/2005), pubblicato sulla

Dettagli

Gli elementi tipologici forniti, al solo scopo di supportare la presente relazione tecnica, sono i seguenti:

Gli elementi tipologici forniti, al solo scopo di supportare la presente relazione tecnica, sono i seguenti: all articolo 3 del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 (per edifici costituiti da parti appartenenti a categorie differenti, specificare le diverse categorie) Numero delle unità immobiliari Committente(i) Progettista(i)

Dettagli

Certificazione Energetica Regione Lombardia Gli indicatori di prestazione energetica degli edifici e l efficienza energetica degli impianti

Certificazione Energetica Regione Lombardia Gli indicatori di prestazione energetica degli edifici e l efficienza energetica degli impianti Certificazione Energetica Regione Lombardia Gli indicatori di prestazione energetica degli edifici e l efficienza energetica degli impianti DISPOSIZIONI REGIONE LOMBARDIA 2 2. DEFINIZIONI 1/3 DISPOSIZIONI

Dettagli

Pratica di Certificazione energetica e Acustica in edilizia

Pratica di Certificazione energetica e Acustica in edilizia Pratica di Certificazione energetica e Acustica in edilizia Concetti e spunti applicativi Andrea Alessi Fasi operative nella redazione dell A.C.E. Che cosa è l A.C.E. 2 CHE COS'E' L'A.C.E.: E una procedura

Dettagli

ALLEGATO 1 ALLEGATO TECNICO al regolamento per la certificazione dei consumi di energia negli edifici

ALLEGATO 1 ALLEGATO TECNICO al regolamento per la certificazione dei consumi di energia negli edifici ALLEGATO 1 ALLEGATO TECNICO al regolamento per la certificazione dei consumi di energia negli edifici COMUNE DI PERANO (CH) CERTIFICAZIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA NEGLI EDIFICI RELAZIONE TECNICO INDICE

Dettagli

ESEMPI DI CALCOLO MANUALE DEL FABBISOGNO DI INVOLUCRO SECONDO D.G.R. VIII/5018 DEL 26/06/2007 E DECRETO 15833 DEL

ESEMPI DI CALCOLO MANUALE DEL FABBISOGNO DI INVOLUCRO SECONDO D.G.R. VIII/5018 DEL 26/06/2007 E DECRETO 15833 DEL CORSO PER CERTIFICATORE ENERGETICO IN REGIONE LOMBARDIA ESEMPI DI CALCOLO MANUALE DEL FABBISOGNO DI INVOLUCRO SECONDO D.G.R. VIII/5018 DEL 26/06/2007 E DECRETO 15833 DEL 13/12/2007 Gabriele Masera Nota:

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA la certificazione energetica: stato attuale e prospettive

IL RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA la certificazione energetica: stato attuale e prospettive Regione Lombardia IL RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA la certificazione energetica: stato attuale e prospettive REGIONE LOMBARDIA Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile I CONSUMI DEL

Dettagli

Appendice A DESCRIZIONE DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO E PARAMETRI DI VERIFICA. (Allegato 1, Capitolo 3)

Appendice A DESCRIZIONE DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO E PARAMETRI DI VERIFICA. (Allegato 1, Capitolo 3) Appendice A (Allegato 1, Capitolo 3) DESCRIZIONE DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO E PARAMETRI DI VERIFICA SOMMARIO 1 PARAMETRI DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO... 2 1.1 Parametri relativi al fabbricato... 2 1.2

Dettagli

MANUALE D USO SOFTWARE CENED Versione 1.2

MANUALE D USO SOFTWARE CENED Versione 1.2 + MANUALE D USO SOFTWARE CENED Versione 1.2 Il presente manuale d uso è uno strumento di supporto all utilizzo del software CENED+ curato e realizzato da CESTEC SpA. Autori: Giacomo Di Nora Clara Pistoni

Dettagli

ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA. Delibera Regione Emilia Romagna 26 settembre 2011, n. 1366 ALLEGATO 5

ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA. Delibera Regione Emilia Romagna 26 settembre 2011, n. 1366 ALLEGATO 5 ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA Delibera Regione Emilia Romagna 26 settembre 2011, n. 1366 ALLEGATO 5 COMMITTENTE : EDIFICIO : Casa a schiera BOLOGNA INDIRIZZO : COMUNE : BOLOGNA Rif.: C:\Users\manuel.canella\Desktop\BOLOGNA

Dettagli

RegioneLombardia GENERALE RETI E SERVIZI DI PUBBLICA UTILIT A' E SVILUPPO

RegioneLombardia GENERALE RETI E SERVIZI DI PUBBLICA UTILIT A' E SVILUPPO DECRETO N 14006 Identificativo Atto n. 474 DIREZIONE GENERALE RETI E SERVIZI DI PUBBLICA UTILIT A' E SVILUPPO Oggetto PRECISAZIONI IN MERITO ALL'APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI VIGENTI IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE

Dettagli

POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1

POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1 POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1 AVVISO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE DI MODELLI PER LA DIMINUIZIONE DEI CONSUMI NEGLI USI

Dettagli

POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1

POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1 POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1 AVVISO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE DI MODELLI PER LA DIMINUIZIONE DEI CONSUMI NEGLI USI

Dettagli

Impianti tecnici nell edilizia storica

Impianti tecnici nell edilizia storica Impianti tecnici nell edilizia storica Docente: Prof. Francesca Cappelletti Collaboratore: Arch. Chiara Tambani 1 Programma 1) INVOLUCRO EDILIZIO: caratterizzazione termica e verifiche Resistenza termica

Dettagli

Presentazione Software CELESTE Aggiornato alla versione del 28.07.09 n 373

Presentazione Software CELESTE Aggiornato alla versione del 28.07.09 n 373 CORSO DI FORMAZIONE PER CERTIFICATORE ENERGETICO DELLA REGIONE LIGURIA Presentazione Software CELESTE Aggiornato alla versione del 28.07.09 n 373 Docente: Prof. Ing Paolo CAVALLETTI 1/41 Software di Diagnosi

Dettagli

GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEI DATI AGGIUNTIVI Sistema di certificazione energetica degli edifici - S.A.C.E.

GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEI DATI AGGIUNTIVI Sistema di certificazione energetica degli edifici - S.A.C.E. Manuale d uso SACE Modulo Controlli Certificatori Energetici Rev. 01 Rev. 01 del 03-12-2014 Rif. Progetto Sistema per l esecuzione di verifiche e controlli sulle attività di certificazione energetica degli

Dettagli

Prestazione energetica degli edifici

Prestazione energetica degli edifici Prestazione energetica degli edifici Perugia 31/03/11 Park Hotel, Ponte San Giovanni Ing. Alessandro Canalicchio Valutazione energetica Sono previsti due modi per la valutazione energetica secondo la EN

Dettagli

DIRETTIVA 2002/91/CE Dlgs 311/06 e NUOVI IMPIANTI

DIRETTIVA 2002/91/CE Dlgs 311/06 e NUOVI IMPIANTI DIRETTIVA 2002/91/CE Dlgs 311/06 e NUOVI IMPIANTI Ing. Laurent SOCAL 19/06/2007 Ing. SOCAL - Certificazione energetica 1 Allegato I Nuovi edifici Nuovo edificio applicazione integrale Ristrutturazione

Dettagli

Appendice B - Format di Attestato di Prestazione Energetica (APE)

Appendice B - Format di Attestato di Prestazione Energetica (APE) Appendice B - Format di Attestato di Prestazione Energetica (APE) Logo DATI GENERALI Destinazione d uso Residenziale Non residenziale Classificazione D.P.R. 412/93: Oggetto dell attestato Intero edificio

Dettagli

POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1

POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1 POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1 AVVISO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE DI MODELLI PER LA DIMINUIZIONE DEI CONSUMI NEGLI USI

Dettagli

PRIME INDICAZIONI SULL UTILIZZO DELL APPLICATIVO SACE

PRIME INDICAZIONI SULL UTILIZZO DELL APPLICATIVO SACE PRIME INDICAZIONI SULL UTILIZZO DELL APPLICATIVO SACE La nuova release dell applicativo SACE presenta diverse novità. Nei primi giorni di utilizzo, sono stati rilevati numerosi errori di compilazione,

Dettagli

La disciplina regionale per l efficienza energetica degli edifici

La disciplina regionale per l efficienza energetica degli edifici La disciplina regionale per l efficienza energetica degli edifici Deliberazione di Giunta Regionale N. VIII/8745 del 22 dicembre 20082 Alice Tura REGIONE LOMBARDIA DG Reti, Servizi di Pubblica Utilità

Dettagli

INTEGRAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA DISCIPLINA PER L EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI APPROVATE CON DECRETO 6480 DEL 30.7.

INTEGRAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA DISCIPLINA PER L EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI APPROVATE CON DECRETO 6480 DEL 30.7. INTEGRAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA DISCIPLINA PER L EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI APPROVATE CON DECRETO 6480 DEL 30.7.2015 1. Obbligo di dotazione e allegazione dell Attestato di Prestazione

Dettagli

POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1

POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1 POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE II - ENERGIA OBIETTIVO SPECIFICO 2.1 - LINEA DI INTERVENTO 2.1.2.1 AVVISO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE DI MODELLI PER LA DIMINUIZIONE DEI CONSUMI NEGLI USI

Dettagli

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO:

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO: PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO: M1 - NORMATIVA EUROPEA E NAZIONALE Introduzione Problema economico/problema politico/problema ambientale NORMATIVA COMUNITARIA - DIRETTIVA 2002/91/CE Punti cardine/attestato

Dettagli

Certificazione energetica degli edifici Gli indicatori di prestazione energetica e i metodi di valutazione e di calcolo

Certificazione energetica degli edifici Gli indicatori di prestazione energetica e i metodi di valutazione e di calcolo Certificazione energetica degli edifici Gli indicatori di prestazione energetica e i metodi di valutazione e di calcolo Arch. Valerio Marino 1 Leggi e norme Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22

Dettagli

Risparmio energetico degli edifici:

Risparmio energetico degli edifici: Risparmio energetico degli edifici: FOCUS SULLA NORMATIVA REGIONALE Relatore: Arch. SIMONA ALAURIA Certificatore Energetico per la Regione Liguria Studio Tecnico Amatori Sanremo (IM) 1. Concetto di risparmio

Dettagli

Sommario. Manuale CENED + - Vers. 1.2 Aggiornato al 21/11/2011. 16.1 Energia termica... 614. 16.2 Energia primaria... 616

Sommario. Manuale CENED + - Vers. 1.2 Aggiornato al 21/11/2011. 16.1 Energia termica... 614. 16.2 Energia primaria... 616 16 - Indicatori 611 Sommario 16.1 Energia termica... 614 16.2 Energia primaria... 616 16.3 Le note del certificatore... 620 612 Il modulo relativo agli Indicatori (1) contiene al suo interno le seguenti

Dettagli

Art. 1 "A partire dal 1 giugno 2014, gli impianti termici sono muniti di un libretto di impianto per la climatizzazione"

Art. 1 A partire dal 1 giugno 2014, gli impianti termici sono muniti di un libretto di impianto per la climatizzazione Art. 1 "A partire dal 1 giugno 2014, gli impianti termici sono muniti di un libretto di impianto per la climatizzazione" QUESITO N. 2 Quali impianti devono essere muniti del libretto? Ad esempio se ho

Dettagli

Procedimento di dimensionamento energetico

Procedimento di dimensionamento energetico Procedimento di dimensionamento energetico Dal fabbisogno energetico agli indici di prestazione energetica Gli indici di prestazione energetica parziale Il fattore n Indice teorico di prestazione energetica

Dettagli

Studio Tecnico S T A V I n g e g n e r i a E n e r g e t i c a

Studio Tecnico S T A V I n g e g n e r i a E n e r g e t i c a Scheda LETTERA INFORMATIVA ai sensi dell ALLEGATO 6 della PARTE SECONDA della D.A.L. 156/08 - Modello A N : Data: IMMOBILE O UNITA IMMOBILIARE OGGETTO DEL SERVIZIO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico ERETO 11 marzo 2008 coordinato con ecreto 26 gennaio 2010 (modifiche in rosso, in vigore dal 14 marzo 2010; attenzione: le modifiche sono riportate al solo scopo di facilitare la lettura del decreto; in

Dettagli

Modifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia. 3 luglio 2015

Modifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia. 3 luglio 2015 Modifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia 3 luglio 2015 1 Disposizioni normative in fase di aggiornamento DM REQUISITI MINIMI (sostituisce il DPR 59/2009) LINEE GUIDA (sostituisce

Dettagli

Progettista(i) degli impianti termici e dell isolamento termico dell'edificio

Progettista(i) degli impianti termici e dell isolamento termico dell'edificio ALLEGATO E (Allegato I, comma 15) RELAZIONE TECNICA DI CUI ALL'ARTICOLO 28 DELLA LEGGE 9 GENNAIO 1991, N. 10, ATTESTANTE LA RISPONDENZA ALLE PRESCRIZIONI IN MATERIA DI CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO

Dettagli

Modifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia. Giacomo Di Nora Divisione Energia ILSPA

Modifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia. Giacomo Di Nora Divisione Energia ILSPA Modifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia Giacomo Di Nora Divisione Energia ILSPA 30 settembre 2015 Normativa regionale per l efficienza energetica in edilizia Nuove disposizioni

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico DECRETO 11 marzo 2008. Attuazione dell articolo 1, comma 24, lettera a) della legge 24 dicembre 2007, n. 244, per la definizione dei valori limite di fabbisogno di energia primaria annuo e di trasmittanza

Dettagli

EFFICIENZA ENERGETICA

EFFICIENZA ENERGETICA EFFICIENZA ENERGETICA La strategia italiana per l'efficienza energetica arch. Mario NOCERA GREEN JOBS E NUOVE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO NELL AMBITODELL EFFICIENZA ENERGETICA: STRUMENTI, INNOVAZIONI E BUONE

Dettagli

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del

Dettagli

Nuovo DPR 59/09 Nuovo DM 26/06/09. COSA PREVEDE LA LEGGE IN MATERIA ENERGETICA (nuove costruzioni di edifici industriali_artigianali_commerciali)

Nuovo DPR 59/09 Nuovo DM 26/06/09. COSA PREVEDE LA LEGGE IN MATERIA ENERGETICA (nuove costruzioni di edifici industriali_artigianali_commerciali) Nuovo DPR 59/09 Nuovo DM 26/06/09 COSA PREVEDE LA LEGGE IN MATERIA ENERGETICA (nuove costruzioni di edifici industriali_artigianali_commerciali) DPR 59/09 1. Nella documentazione da allegare al momento

Dettagli

RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA nuove disposizioni legislative nazionali. Milano, 09 ottobre 2015

RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA nuove disposizioni legislative nazionali. Milano, 09 ottobre 2015 RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA nuove disposizioni legislative nazionali Milano, 09 ottobre 2015 Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15/07/201 le nuove disposizioni legislative nazionali primo decreto contiene

Dettagli

I nuovi requisiti di prestazione energetica

I nuovi requisiti di prestazione energetica Milano, 30 giugno 2015 LA DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI: EDIFICIO DI NUOVA COSTRUZIONE: è un edificio il cui titolo abilitativo sia stato richiesto dopo l entrata in vigore del presente provvedimento. Sono

Dettagli

CENED + : ANALISI DI UN CASO STUDIO

CENED + : ANALISI DI UN CASO STUDIO SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO CENED CENED + : ANALISI DI UN CASO STUDIO Clara PISTONI - Giovanna CARIA IMPIANTO DATI GENERLI CENED + : ANALISI DI UN CASO STUDIO INFORMAZIONI INTRODUTTIVE 2 COMUNE CERMENATE

Dettagli

Comune di Brembilla. Provincia di Bergamo ALLEGATO ENERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNE DI BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

Comune di Brembilla. Provincia di Bergamo ALLEGATO ENERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNE DI BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE COMUNE DI BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE ALLEGATO ENERGETICO 1 0. Premessa... 3 1. Campo di applicazione... 5 2. Categoria A... 6 3. Categoria B... 8 4. Categoria C... 10 5. Categoria D... 10

Dettagli

La certificazione energetica

La certificazione energetica La certificazione energetica A cura di Dott. Ing. Neri Manuela Software CENED per la regione Lombardia http://www.cened.it/software Indice della presentazione Certificazione energetica: cos è e perché?

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico Ricerca, Innovazione ed Energia - Settore

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico Ricerca, Innovazione ed Energia - Settore Valutazione dei singoli dati rilevati durante il sopralluogo e definizione dei risultati sulla verifica degli aspetti tecnici Per ogni grandezza oggetto di controllo viene effettuata una valutazione che

Dettagli

SINTESI DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE riguardanti gli INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE DETRAZIONI 55%:

SINTESI DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE riguardanti gli INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE DETRAZIONI 55%: aggiornamento del 13/5/2008 SINTESI DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE riguardanti gli INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE DETRAZIONI 55%: NORME PRINCIPALI DI RIFERIMENTO: - Legge n. 296/2006 (legge Finanziaria

Dettagli

INDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE

INDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE INDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE La relazione deve contenere gli elementi descrittivi idonei

Dettagli

IL DDG N. 14006 DEL 15 DICEMBRE 2009 PRECISAZIONI IN MERITO ALL APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO CENED

IL DDG N. 14006 DEL 15 DICEMBRE 2009 PRECISAZIONI IN MERITO ALL APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO CENED SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO CENED IL DDG N. 14006 DEL 15 DICEMBRE 2009 PRECISAZIONI IN MERITO ALL APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI VIGENTI IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI E MODIFICHE

Dettagli

Risparmio e Certificazione Energetica per la Regione Lombardia

Risparmio e Certificazione Energetica per la Regione Lombardia Risparmio e Certificazione Energetica per la Regione Lombardia Legge Regionale della Lombardia D.G.R. 5018 "Disposizioni inerenti all'efficienza energetica in edilizia Metodo di calcolo e Normative Finalità

Dettagli

Recupero di edifici tradizionali ed efficienza energetica. Un difficile compromesso.

Recupero di edifici tradizionali ed efficienza energetica. Un difficile compromesso. Corso di formazione per progettisti Recupero di edifici tradizionali ed efficienza energetica. Un difficile compromesso. Analisi e modellizzazione di alcune tipologie di sistemi edificio-impianto all interno

Dettagli

Download. Informazioni F.A.Q. Link. 1 di 5 27/12/2014 21.13. Lo strumento DOCET

Download. Informazioni F.A.Q. Link. 1 di 5 27/12/2014 21.13. Lo strumento DOCET 1 di 5 27/12/2014 21.13 Sito aggiornato il 30/10/2014 IVA: 02118311006 Download Lo strumento DOCET DOCET è uno strumento di simulazione a bilanci mensili per la certificazione energetica degli edifici

Dettagli

Allegato energetico al Regolamento edilizio 1

Allegato energetico al Regolamento edilizio 1 Allegato energetico al Regolamento edilizio 1 Adottato con deliberazione di Consiglio comunale n. 47 del 2 aprile 2012 Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 53 del 8 maggio 2012 1 Regolamento

Dettagli

Modifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia

Modifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia Modifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia Giacomo Di Nora Divisione Energia ILSPA 02.12.15 Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto, 2 - Milano Normativa regionale per l efficienza

Dettagli

Decreto 192 e 311: nuova concezione dell'involucro edilizio e obbligatorietà del solare termico

Decreto 192 e 311: nuova concezione dell'involucro edilizio e obbligatorietà del solare termico FIERA NUOVA BERGAMO Alta efficienza e basso consumo: analisi economiche e soluzioni intelligenti Decreto 192 e 311: nuova concezione dell'involucro edilizio e obbligatorietà del solare termico D.Lgs n.

Dettagli

CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale

CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale CRITERI EDILIZI 1. Involucro Componenti dell involucro dotati di caratteristiche atte alla limitazione degli apporti solari estivi

Dettagli

STRUTTURE TRASPARENTI. Arch. Luca Berra LEZIONE DEL 15.04.2015

STRUTTURE TRASPARENTI. Arch. Luca Berra LEZIONE DEL 15.04.2015 STRUTTURE TRASPARENTI Arch. Luca Berra LEZIONE DEL 15.04.2015 1 NORMATIVA TECNICA NAZIONALE UNI EN 410:2000. Vetro per edilizia - Determinazione delle caratteristiche luminose e solari delle vetrate. UNI

Dettagli

Mini corso in fiera BESTClass 2.1 (software per la certificazione energetica)

Mini corso in fiera BESTClass 2.1 (software per la certificazione energetica) Mini corso in fiera BESTClass 2.1 (software per la certificazione energetica) Per i partecipanti in omaggio 1 SACERT SISTEMA DI ACCREDITAMENTO PER CERTIFICATORI COSA È SACERT R SACERT (Sistema per l'accreditamento

Dettagli

CONTO TERMICO E POMPE DI CALORE

CONTO TERMICO E POMPE DI CALORE CONTO TERMICO E POMPE DI CALORE IN COSA CONSISTE? Consiste in un meccanismo di incentivazione di un elenco di interventi che, intervenendo sul parco edilizio ed impiantistico esistente, mirano all efficientamento

Dettagli

LEGGE FINANZIARIA 2007 AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO

LEGGE FINANZIARIA 2007 AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO LEGGE FINANZIARIA 2007 AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO Soggetti beneficiari Per gli interventi di cui all art. 1, commi da 2 a 5 del Decreto 19 febbraio 2007, la detrazione dall imposta

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO ENERGETICO DI UNA SERRA SOLARE

RELAZIONE DI CALCOLO ENERGETICO DI UNA SERRA SOLARE RELAZIONE DI CALCOLO ENERGETICO DI UNA SERRA SOLARE secondo la norma internazionale UNI EN ISO 1379 PREMESSA Scopo della presente relazione tecnica è la determinazione della riduzione del fabbisogno di

Dettagli

Sezione 1: Norme relative al calcolo del fabbisogno globale di energia negli edifici (basate sui risultati ottenuti con le norme della sezione 2)

Sezione 1: Norme relative al calcolo del fabbisogno globale di energia negli edifici (basate sui risultati ottenuti con le norme della sezione 2) Sezione 1: Norme relative al calcolo del fabbisogno globale di energia negli edifici (basate sui risultati ottenuti con le norme della sezione 2) 15217:2007 15603:2008 pren 15429 15459:2008 TR 15615 Prestazione

Dettagli

RELAZIONE TECNICA 1. INFORMAZIONI GENERALI

RELAZIONE TECNICA 1. INFORMAZIONI GENERALI RELAZIONE TECNICA OPERE RELATIVE A RISTRUTTURAZIONE TOTALE/PARZIALE O MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'INVOLUCRO EDILIZIO DI EDIFICIO ESISTENTE CON SUPERFICIE UTILE FINO A 1000 m 2 (art.3 comma 2, lett.c,

Dettagli

(schema) (per edifici costituiti da parti appartenenti a categorie differenti, specificare le diverse categorie) Numero delle unità abitative

(schema) (per edifici costituiti da parti appartenenti a categorie differenti, specificare le diverse categorie) Numero delle unità abitative RELAZIONE TECNICA DI CUI ALL'ART. 28 DELLA LEGGE 9 GENNAIO 1991, N. 10 Come prevista dall allegato 4 della delibera di Assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna n.156/2008, atto di indirizzo e

Dettagli

Aggiornamento delle procedure per la certificazione energetica degli edifici in attuazione della l.r. n. 23/2012

Aggiornamento delle procedure per la certificazione energetica degli edifici in attuazione della l.r. n. 23/2012 Aggiornamento delle procedure per la certificazione energetica degli edifici in attuazione della l.r. n. 23/2012 Regione Liguria Via Fieschi 15, sala A Genova 5 ottobre 2012 Normativa regionale GIA PUBBLICATE:

Dettagli

ALLEGATO I. (Articolo 11)

ALLEGATO I. (Articolo 11) ALLEGATO I. (Articolo 11) REGIME TRANSITORIO PER LA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI 1. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all articolo 3 del

Dettagli

COMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA

COMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA COMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA GUIDA PER L APPLICAZIONE DELLE NORME TRANSITORIE DI CUI AL D.LGS. N.192 DEL 19 AGOSTO 2005 E AL D.LGS. N.311 DEL 29 DICEMBRE 2006 INTRODUZIONE Allegato al Regolamento

Dettagli

CONCORSO BEST PRACTICE S.A.E.E. SOSTENIBILITA AMBIENTALE ED EFFICIENZA ENERGETICA

CONCORSO BEST PRACTICE S.A.E.E. SOSTENIBILITA AMBIENTALE ED EFFICIENZA ENERGETICA CONCORSO BEST PRACTICE S.A.E.E. SOSTENIBILITA AMBIENTALE ED EFFICIENZA ENERGETICA Modulo di partecipazione Il sottoscritto presenta la candidatura al Concorso Best Practice Sostenibilità Ambientale e Efficienza

Dettagli

basso consumo energetico

basso consumo energetico Impianti radianti a pavimento negli edifici a basso consumo energetico Verona, 4 ottobre 2012 Prof. Michele De Carli Dipartimento di 2 Dipartimento di Edifici a basso consumo, definizione: Edifici a basso

Dettagli

Costituiscono una discontinuità geometrica o di materiale dell involucro edilizio Rappresentano una «via preferenziale» di trasmissione del calore

Costituiscono una discontinuità geometrica o di materiale dell involucro edilizio Rappresentano una «via preferenziale» di trasmissione del calore I PONTI TERMICI Costituiscono una discontinuità geometrica o di materiale dell involucro edilizio Rappresentano una «via preferenziale» di trasmissione del calore Il loro contributo sulla quota di energia

Dettagli

TRASMITTANZA TERMICA DEI SERRAMENTI

TRASMITTANZA TERMICA DEI SERRAMENTI TRASMITTANZA TERMICA DEI SERRAMENTI In Italia, il 19 agosto 2005 è sstato disposto il Decreto Legislativo n. 192 in attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia,

Dettagli

Tecnologie impiantistiche per l edilizia l certificata

Tecnologie impiantistiche per l edilizia l certificata Tecnologie impiantistiche per l edilizia l certificata Brasimone 27 maggio 2008 Quadro normativo sul solare termico Ing. Massimiliano Rossi Norme di prodotto UNI EN 12975 Parte 1 e 2 (Collettori solari)

Dettagli

Circolare N.73 del 2 Maggio 2013

Circolare N.73 del 2 Maggio 2013 Circolare N.73 del 2 Maggio 2013 Conto termico, via agli incentivi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che sono state pubblicate sul sito della GSE le regole tecniche per beneficiare

Dettagli

D.Lgs. n.192/05. Lineamenti essenziali e novità

D.Lgs. n.192/05. Lineamenti essenziali e novità D.Lgs. n.192/05 Lineamenti essenziali e novità Parleremo di Sintesi dei contenuti Adempimenti sanzionati Norme transitorie Non entreremo nel merito degli aspetti inerenti l esercizio e manutenzione degli

Dettagli

Capitolo 1. Regole di prima approssimazione... 1

Capitolo 1. Regole di prima approssimazione... 1 INDICE PREFAZIONE... Pag. V Capitolo 1. Regole di prima approssimazione... 1 1.1 Superfici e dimensioni caratteristiche... 1 1.2 Carichi termici... 10 1.3 Carichi elettrici... 11 1.4 Costi... 12 1.5 Caratteristiche

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE LA CERTIFICAZIONE DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

CORSO DI FORMAZIONE LA CERTIFICAZIONE DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI CORSO DI FORMAZIONE LA CERTIFICAZIONE DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Durata 80 ore + 2 ore di ulteriore esercitazione (project work) Conforme al D.P.R. 16 aprile 2013 n. 75 MODULO I 6 ore LA

Dettagli

Relazione DGR VIII-8745. ing. L. Castagnola 14/10/2010 pag. 1 di10 DGR 8745-22/12/2008

Relazione DGR VIII-8745. ing. L. Castagnola 14/10/2010 pag. 1 di10 DGR 8745-22/12/2008 ing. L. Castagnola 14/10/2010 pag. 1 di10 DGR 8745-22/12/2008 Determinazioni in merito alle disposizioni per l'efficienza energetica in edilizia e per la certificazione energetica degli edifici in vigore

Dettagli

Il fabbisogno di energia primaria degli edifici nelle nuove procedure della Regione Lombardia

Il fabbisogno di energia primaria degli edifici nelle nuove procedure della Regione Lombardia EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI ED ENERGIE DA FONTI RINNOVABILI NEL NUOVO QUADROLEGISLATIVO politiche, procedure, buone pratiche Il fabbisogno di energia primaria degli edifici nelle nuove procedure

Dettagli

LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI

LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI a) Premessa L incentivo fiscale per il risparmio energetico introdotto con la Finanziaria 2007 è paragonabile per grandi linee

Dettagli

SCHEMA DEI REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DELLA FIGURA DI ESPERTO IN CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

SCHEMA DEI REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DELLA FIGURA DI ESPERTO IN CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI SCHEMA DEI REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DELLA FIGURA DI ESPERTO IN CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Il presente Schema è stato redatto in conformità alle Norme : UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2004

Dettagli

DIVISIONE ENERGIA. Disposizioni e criteri per l esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione degli impianti termici

DIVISIONE ENERGIA. Disposizioni e criteri per l esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione degli impianti termici DIVISIONE ENERGIA Disposizioni e criteri per l esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione degli impianti termici Disposizioni e criteri per l esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione

Dettagli

La sostenibilità energetica ed ambientale del Palazzo Italia di EXPO 2015: analisi di un edificio nzeb

La sostenibilità energetica ed ambientale del Palazzo Italia di EXPO 2015: analisi di un edificio nzeb La sostenibilità energetica ed ambientale del Palazzo Italia di EXPO 2015: analisi di un edificio nzeb prof. Ing. Livio de Santoli livio.desantoli@uniroma1.it La normativa ed il ruolo dell efficienza energetica

Dettagli

COMUNE DI BRISIGHELLA

COMUNE DI BRISIGHELLA S e r e n a L i v e r a n i S i l v i a M a g g i A r c h i t e t t i COMUNE DI BRISIGHELLA REDAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO DEI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA STRUTTURA SCOLASTICA A MARZENO

Dettagli

ALLEGATO I - Criteri di ammissibilità e calcolo degli incentivi per gli interventi di incremento dell efficienza energetica

ALLEGATO I - Criteri di ammissibilità e calcolo degli incentivi per gli interventi di incremento dell efficienza energetica ALLEGATO I - Criteri di ammissibilità e calcolo degli incentivi per gli interventi di incremento dell efficienza energetica 1. Criteri di ammissibilità Nelle tabelle sottostanti si riportano i requisiti

Dettagli

La Legge finanziaria 2007

La Legge finanziaria 2007 La Legge finanziaria 2007 Prevede detrazioni dall imposta lorda per una quota pari al 55% delle spese effettivamente rimaste a carico del contribuente, da ripartire in 3 quote annuali di pari importo.

Dettagli

1.3. La situazione attuale e le prospettive per il 2011 e 2012... 28

1.3. La situazione attuale e le prospettive per il 2011 e 2012... 28 Indice PREMESSA... 11 1. IL QUADRO LEGISLATIVO... 17 1.1. Provvedimenti legislativi... 21 1.2. Il dibattito sul 55% a seguito delle modifiche del decreto anticrisi del gennaio2009... 23 1.3. La situazione

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti IL MINISTRO DELLA SALUTE (per

Dettagli

Le nuove disposizioni di legge per l efficienza energetica degli impianti ed esempi di calcolo per la progettazione di edifici a energia quasi zero

Le nuove disposizioni di legge per l efficienza energetica degli impianti ed esempi di calcolo per la progettazione di edifici a energia quasi zero 1 Le nuove disposizioni di legge per l efficienza energetica degli impianti ed esempi di calcolo per la progettazione di edifici a energia quasi zero Dott. Stefano Silvera Technical support Edilclima 2

Dettagli

RELAZIONE TECNICA Valutazione dei consumi condominio via Ausonia 12A

RELAZIONE TECNICA Valutazione dei consumi condominio via Ausonia 12A RELAZIONE TECNICA Valutazione dei consumi condominio via Ausonia 12A Premessa La sottoscritta Elena Ameri, nata a Genova il 12/10/1984, residente in Genova via Sestri 25 int 3, iscritta all ordine degli

Dettagli

Il decreto è scaricabile in formato PDF. Nell articolo 1 è stato aggiunto:

Il decreto è scaricabile in formato PDF. Nell articolo 1 è stato aggiunto: E uscito il nuovo decreto attuativo per la legge sul risparmio energetico con le modifiche legate alla finanziaria 2008.Cerchiamo di focalizzare sui punti chiave, oggetto del nuovo decreto. Ho evidenziato

Dettagli

DISCIPLINA IMPIANTI A.S. 2012/2013

DISCIPLINA IMPIANTI A.S. 2012/2013 DISCIPLINA IMPIANTI A.S. 2012/2013 X di dipartimento individuale del docente Cavallaro Giuseppe per la classe 5^ Geo 1) PREREQUISITI Saper eseguire dei semplici calcoli matematici. Saper invertire una

Dettagli

Corso di Aggiornamento - 16 ore in Aula

Corso di Aggiornamento - 16 ore in Aula NUOVA PRESTAZIONE ENERGETICA IN EDILIZIA Requisiti e modalità di calcolo, relazione di progetto e linee guida per la redazione dell APE in vigore dal 1 ottobre 2015 Corso di Aggiornamento - 16 ore in Aula

Dettagli

CASACLIMA ruoli e procedura di certificazione

CASACLIMA ruoli e procedura di certificazione Comune di Udine CASACLIMA ruoli e procedura di certificazione 26 giugno 2009 www.ape.ud.it 1 CLASSI ENERGETICHE E FABBISOGNO TERMICO + + = perdite di calore per trasmissione (attraverso l involucro) perdite

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA SCOPI PROCEDURE SVILUPPI

LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA SCOPI PROCEDURE SVILUPPI LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA SCOPI PROCEDURE SVILUPPI PREMESSE A breve tempo, le indicazioni emerse dagli studi statistici compiuti, hanno evidenziato che la dipendenza energetica dell UE dalle fonti energetiche

Dettagli

AGEVOLAZIONI FISCALI ED INCENTIVI ECONOMICI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI GEOTERMICI CON POMPA DI CALORE. dott. ing.

AGEVOLAZIONI FISCALI ED INCENTIVI ECONOMICI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI GEOTERMICI CON POMPA DI CALORE. dott. ing. Giornata formativa: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO CLIMATICO CON SONDE GEOTERMICHE A CIRCUITO CHIUSO Auditorium Villa Albertini di Arbizzano Negrar (VR) 14 marzo 2014 AGEVOLAZIONI FISCALI

Dettagli