VERBALE PRIMA SEDUTA DELLA CONFERENZA DEI COMUNI E DEGLI ENTI GESTORI DELLE AREE REGIONALI PROTETTE 26 MAGGIO 2006 (C. 4 ART. 16 L.R.
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1 CONFERENZA DEI COMUNI E DEGLI ENTI GESTORI DELLE AREE PROTETTE REGIONALI ART. 16 l.r. 12/05 VERBALE PRIMA SEDUTA DELLA CONFERENZA DEI COMUNI E DEGLI ENTI GESTORI DELLE AREE REGIONALI PROTETTE 26 MAGGIO 2006 (C. 4 ART. 16 L.R. 12/05 Il giorno 26 maggio 2006, alle ore 15,00 presso il Teatro Monteverdi sito in Via Dante a Cremona è stata convocata da Presidente della Provincia la prima seduta della Conferenza dei Comuni e degli enti gestori delle Aree Regionali Protette, prevista dall art. 16 della L.R. 12/2005 avente funzioni consultive e propositive nell ambito delle materie trasferite alle province attinenti al territorio e all urbanistica. A tal fine ha trasmesso ai sindaci dei Comuni e ai presidenti degli enti gestori delle Aree Regionali Protette, con nota inviata il 15 maggio 2006 prot. n la copie della Delibera Consiliare n. 38/06 di avvio del procedimento di adeguamento del PTCP alla legge Moneta e la bozza di nuovo Regolamento per il funzionamento della Conferenza approvata in Giunta Provinciale (delibera n. 256/06). Alla riunione risultano presenti i seguenti rappresentanti della Conferenza dei Comuni, composti dai sindaci o dai loro delegati ove specificato: il sindaco di Acquanegra Cremonese Luciano Lanfredi, il vice sindaco di Azzanello Carlo Dusi in funzione del sindaco deceduto, l assessore Arch. Giacomo Premoli del comune di Bagnolo Cremasco, l assessore Arch. Marco Cerri del comune di Bonemerse, il sindaco di Bordolano Luigi Amore, il sindaco di Calvatone Bruno Tosatto, il sindaco di Camisano Adelio Valerani (anche delegato nelle veci del sindaco di Casale Cremasco-Vidolasco), il sindaco di Cappella dè Picenardi Raffaele Leni, il sindaco di Casalbuttano ed Uniti Guido Montagnini, il sindaco di Casaletto Vaprio Leonardo Zaniboni, il vice sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla, il sindaco di Castelleone Chiara Tomasetti, il responsabile dell uff. tecnico di Castelverde Marco Turati, il sindaco di Chieve Elio Bozzetti, il sindaco di Cicognolo Otello Fontana, il sindaco di Cingia de' Botti Massimo Ponzoni, l assessore Rosa Galli del comune di Corte de' Cortesi con Cignone, l assessore Rossetti Giuseppe per il comune di Corte de Frati, il sindaco di Credera Rubbiano Aldo Fortini, l assessore Agostino Guerci del comune di Crema, l assessore Daniele Soregaroli del comune di Cremona, sindaco di Crotta d'adda Libero Biacca, il sindaco di Cumignano sul Naviglio Battista Bosio, il sindaco di Derovere Terenzio Neva, il sindaco di Dovera Giuseppe Rioldi, l assessore Manuel Sergio Parma del comune di Drizzona, il sindaco di Fiesco Giancarlo Ubertini, il sindaco di Formigara Flavio Fontana, il sindaco di Gabbioneta-Binanuova Italo Pedrini, il sindaco di Gadesco Pieve Delmona Davide Viola, l assessore Maurizio Ghiggi del comune di Gerre de Caprioli, il vice sindaco di Gombito Carlo Pedrazzini, il sindaco di Grontardo Ivan Scaratti, il vice sindaco di Grumello Cremonese Luigi Tantardini, il sindaco di Gussola Giovanni Leoni, il sindaco di Madignano Ferruccio Bellani, il sindaco di Malagnino Giancarlo Poli, il sindaco di Martignana di Po Domenico Fazzi, il sindaco di Montodine Omar Bragonzi, l assessore Aldo Bellandi del comune di Moscazzano, il sindaco di Motta Baluffi Giovanni Vacchelli, il sindaco di Offanengo Fabio Forner, il sindaco di Ostiano Alessandro Lanfranchi, il sindaco di Pandino Donato Dolini, il sindaco di Persico Dosimo Fabrizio Superti, il sindaco di Pescarolo ed Uniti Gianpietro Masseroni, il sindaco di Pessina Cremonese Dalido Malaggi, il sindaco di Piadena Gabriella Malanca, il sindaco di Pieranica Antonio Benzoni, il sindaco di Pieve d Olmi Bruno Canevari, il vice sindaco di Pozzaglio ed Uniti Gian Domenico Ferrari, il sindaco di Quintano Luigi Vailati, il vice sindaco di Ripalta Cremasca Corrado Bonoldi, l assessore Maria Grazia Antonioli del il comune di Robecco d Oglio, il sindaco di Romanengo Marco Cavalli, il sindaco di Salvirola Roberto Pini, l assessore Monia Feraboli del comune di S. Bassano, il sindaco di S. Daniele Po Giampaolo Dusi, il sindaco di S. Giovanni in Croce Vittorio Ceresini, il sindaco di S. Martino del Lago Gianfranco Peschiera, l assessore Giovanni Baroni del comune di Scandolara Ravara, il sindaco di Scandolara Ripa d Oglio Valter Grandi, il sindaco di Sergnano Domenico Franceschini, il vice sindaco di Sesto ed
2 Uniti Mario Rossetti, il vice sindaco di Soncino Gabriele Gallina, l assessore Osvaldo Brigati del comune di Sospiro, il sindaco di Spinadesco Ferruccio Peccati, il sindaco di Stagno Lombardo Donatella Mazzeo, il sindaco di Ticengo Domenico Olivieri, il sindaco di Tornata Francesco Compagnoni, l assessore Pietro Ventura del comune di Trescore Cremasco. Sono inoltre presenti il consigliere Piergiorgio Elidoro in rappresentanza dell ente gestore Parco Oglio Nord e il consigliere Giovanni Luigi Scandelli per il Parco del Serio. Alla riunione sono presenti il Presidente della Provincia di Cremona On. Giuseppe Torchio; il Vicepresidente della Provincia di Cremona e Assessore al Territorio Agostino Alloni; il dirigente del Settore Territorio, Trasporti e Programmazione della Provincia di Cremona Arch. Maurizio Rossi; il capo servizio del Settore Territorio, Trasporti e Programmazione della Provincia di Cremona Arch. Merlini Paolo. Sono presenti in rappresentanza dei Comuni della Provincia di Cremona 73 fra sindaci e loro delegati su un totale di 115 Comuni, pari a una quota del 63%, più 2 rappresentanti dei 4 Parchi Regionali presenti sul territorio cremonese. La Conferenza può quindi procedere con i lavori all ordine del giorno. 1. elezione del Presidente 2. discussione ed eventuale approvazione delle integrazioni al Regolamento 3. presentazione della metodologia e dei contenuti dell adeguamento del PTCP vigente alla Legge Moneta 4. calendario successivo degli incontri Ai presenti viene distribuita una cartella contenente copie dei seguenti documenti: - Comparazione tra il regolamento per il funzionamento della Conferenza dei Comuni prevista dal comma 7 dell art. 3 della LR 1/2000 e il regolamento per il funzionamento della Conferenza dei Comuni prevista dall art. 16 della LR 12/2005; - Elenco degli enti gestori delle aree naturali protette in Provincia di Cremona; - Aggregazioni di Comuni al fine di procedere alla individuazione del rappresentante d area da eleggersi nell Ufficio di Presidenza della Conferenza dei Comuni; - Tabella del peso ponderale assegnato per la votazione ai comuni e agli enti gestori delle aree naturali protette; - Sintesi delle attività per l adeguamento dei contenuti del PTCP alla LR 12/05 (d.c.p. 38/04); - D.G.P. n. 255 del 23/05/2006 sulla definizione dei livelli di prevalenza delle previsioni del PTCP; - Stato dell arte all 11/05/2006 in relazione al PGT dei comuni della Provincia di Cremona; - Stato di attuazione della legge per il governo del territorio LR 12/05 (criteri già approvati); - Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia D.G.R. n. 8/1681 del 29/12/2005 modalità per la pianificazione comunale; - Contributi agli Enti Locali: misure di sostegno finanziario per l attuazione della LR 12/2005. La conferenza è aperta dal Presidente della Provincia di Cremona, che dà inizio alla seduta impostando un discorso introduttivo in relazione all adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Il termine dato per legge all avvio dell adeguamento del PTCP ai contenuti della Legge per il Governo del Territorio non è perentorio ma è comunque nell interesse della provincia avviare al più presto un ragionamento sugli effetti della Legge Moneta nei confronti del dispositivo normativo del proprio piano, che va a raccordare a sé oltre a quelli provinciali di settore anche i piani comunali. Se infatti nella legge per il governo al territorio il PTCP, anche arricchito nei contenuti, conserva nella sostanza la struttura disegnata già nella LR 1/2000, al livello comunale le novità sono di assoluto rilievo. Un aggiornamento e adeguamento del PTCP è dunque necessario, in quanto - con l'innovazione del PGT comunale - è cambiato l oggetto stesso della verifica di compatibilità, che per la Provincia rappresenta il cuore delle attività di gestione e talvolta anche il principale
3 strumento di attuazione del Piano Territoriale. Preso atto dell obiettivo di fondo, che è quello di confermare e rafforzare il ruolo di coordinamento della Provincia nel panorama del governo del territorio, si è valutata in questi ultimi mesi la strategia migliore da adottare. Il Piano Territoriale della Provincia di Cremona risulta nei contenuti sostanzialmente allineato con le direttive date dalla recente LR 12/2005, fatta eccezione per la parte relativa all agricoltura. È possibile dunque che i contenuti del PTCP approvato dal Consiglio Provinciale il 9 luglio 2003 possano essere confermati e ricondotti a quelli previsti dalla legge Moneta, aggiornandoli con una variante e meglio specificandone il livello di cogenza, adattandoli nel merito alle esigenze della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e negli strumenti a quelli del Sistema Informativo Integrato (SIT). I contenuti del piano vigente, che - occorre ricordarlo, restano per legge efficaci - costituiscono ancora oggi una valida base di riferimento nell accordo di pianificazione che oggi si comincia a costruire con la Conferenza dei Comuni e dei gestori delle aree protette. Essi possono continuare ad essere utilizzati in vista della variante di adeguamento al piano senza necessità di procedere repentinamente ad un adeguamento improvvisato del piano in assenza ancora di parte dei previsti decreti attuativi della legge - ma bensì gradualmente, per fasi. Questo permetterà di concentrare le risorse sulla fase attuativa, che quest'anno è concentrata nella sperimentazione delle opportunità che la nuova legge offre attraverso i Piani Territoriali d area (a Crema, Soresina - Castelleone e presto a Cremona e nel nord cremasco) e i piani di settore, come quello sperimentale costituito dal Piano dei Servizi Intercomunale dell ACI 13 di San Giovanni in Croce. Una variante al PTCP fatta subito, a tavolino, su un piano approvato da soli due anni non consentirebbe peraltro lo costruzione di una casistica ed esperienza applicativa, che sarebbe invece molto utile prima di procedere ad una variante. Il Vicepresidente della Provincia di Cremona prende la parola, sottolineando l importanza della presenza della maggioranza degli enti locali rappresentati, il cui voto è necessario per assumere le decisioni, come espresso dal comma 4 dell art. 16 della LR 12/05. Ricorda che, dall entrata in vigore della Legge 12/05, per l adeguamento del Piano Territoriale serviranno circa due anni, e che i Comuni dovranno approvare il proprio Piano di Governo del Territorio entro 4 anni, cioè entro marzo Un aspetto evidenziato dal Vice Presidente riguarda l individuazione delle zone agricole, di competenza della Provincia, localizzate non più secondo il vecchio concetto di zone di risulta, cioè dall esclusione di zone A,B,C,D, ed F dell azzonamento del Piano Regolatore Generale. Introduce brevemente anche il concetto di monitoraggio della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), indispensabile per uno sviluppo sostenibile. Illustra infine la documentazione distribuita, che permette di ricostruire lo stato dell arte dell attuazione della legge Moneta a livello regionale, provinciale e comunale. In particolare pone l accento su una modifica legislativa in atto della L.R. 12/05. che andrebbe a rimuovere l articolo il 7 che subordina l approvazione dei Piani di Governo del Territorio dei Comuni inferiori ai quindicimila abitanti all approvazione di appositi criteri da parte della Regione. I piccoli Comuni dovranno fare i PGT come quelli grandi. Successivamente si passa al primo punto dell ordine del giorno: l elezione del Presidente della Conferenza. Il Presidente della Provincia propone ai votanti come candidato il dott. Alessandro Lanfranchi, sindaco del Comune di Ostiano. A seguito della proposta, la votazione per alzata di mano vede tutti i presenti favorevoli, tranne due astenuti. Il Presidente della Conferenza, dott. Alessandro Lanfranchi, si insedia al posto del Presidente della Provincia ed espone un breve discorso di ringraziamento e invita alla discussione ed eventuale approvazione del Regolamento, come secondo punto all ordine del giorno della Conferenza. Il Vice presidente della Provincia illustra le novità introdotte dalla legge contenute nella bozza di regolamento, rispetto al precedente regolamento della Conferenza dei Comuni approvato ai sensi della l.r. 1/2000 il 27 giugno del La novità principale è costituita dalla partecipazione alla Conferenza degli enti gestori delle Aree Regionali Protette, che nel caso di Cremona sono i
4 Parchi regionali di Adda Sud, Serio, Oglio Nord e Oglio Sud. Infatti gli altri enti gestori delle aree naturali protette in Provincia di Cremona ai sensi della l.r. 86/83 riserve naturali e monumenti isolati sono già rappresentati dai Comuni in cui insistono o dalla stessa Provincia. Segue il commento della comparazione tra il regolamento per il funzionamento della Conferenza dei Comuni prevista dal comma 7 dell art. 3 della LR 1/2000 e il regolamento per il funzionamento della Conferenza dei Comuni prevista dall art. 16 della LR 12/2005. Il sig. Alloni spiega che il metodo di votazione (art. 8) è confermato rispetto a quello precedente mantenendo il criterio di attribuzione del peso ponderale di voto stabilito in relazione alla superficie (50%) e alla popolazione (50%). I valori della tabella riferita al calcolo del peso ponderale sono stati aggiornati con i dati riferiti alla popolazione residente al e l inserimento dei quattro Parchi Regionali. Ai parchi è assegnato valore nullo per la popolazione. Con questo criterio i parchi regionali dove peraltro sono già rappresentati i Comuni in cui essi sono ricompresi - complessivamente verrebbero a pesare il 5,6% del voto della Conferenza pari circa al valore attribuito al Comune di Crema (5,7%). L aspetto operativo più importante è però costituito dalla istituzione di un gruppo ristretto di sindaci denominato Ufficio di Presidenza (art. 5) al fine di agevolare i lavori della Conferenza. L Ufficio di Presidenza che ha il compito di collaborare nel merito dei contenuti dell adeguamento del PTCP alla L.R. 12/05, raccoglie le proposte provenienti dai Comuni e dalla Provincia ed elabora un documento da sottoporre alla Conferenza per l'approvazione. I Parchi non sono rappresentati in tale organismo operativo, in quanto il loro strumento di pianificazione (Piano Territoriale di Coordinamento) è prevalente rispetto a quello degli altri livelli di governo del territorio fatta eccezione per le previsioni di infrastrutture per la mobilità del PTCP. Inoltre l Ufficio di Presidenza lavorerà prevalentemente intorno alle relazioni che legano il Piano di Governo del Territorio ai contenuti del PTCP e alle sue previsioni prevalenti. I Parchi Regionali saranno comunque sentiti a parte per le tematiche relative al loro strumento di pianificazione e al PTCP. L Arch. Rossi specifica ulteriormente gli scopi della costituzione di un Ufficio di Presidenza. Per la scelta dei componenti si è riproposta la suddivisione per ambiti territoriali e Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore già approvata nel I comuni della provincia di Cremona sono stati raggruppati in 5 diverse aggregazioni: Alto Cremasco, Basso Cremasco, Alto Cremonese, Basso Cremonese e Casalasco. Presenta poi la richiesta avanzata dal comune di Spinadesco di passare dall ambito del Basso Cremonese all Alto Cremonese. Parla dei progetti condivisi fra varie associazioni di comuni, portando l esempio dei poli industriali di Calvatone- Tornata, Pessina Cremonese, Pizzighettone, Soresina, e il Piano Territoriale d Area di Crema. È necessario quindi individuare un referente per ciascuno dei cinque ambiti territoriali, che intervenga nella predisposizione dei documenti per l adeguamento del PTCP. Per questo verranno a breve convocate delle riunioni per ogni zona per la nomina dei suddetti rappresentanti. A seguito dell invito alla platea ad intervenire per avanzare eventuali richieste di modifica alla bozza di regolamento, seguono i seguenti interventi: Il vicesindaco di Corte de Frati chiede la parola e chiede lo spostamento dei comuni di Pozzaglio e Corte de Frati dall ambito del Basso Cremonese all Alto Cremonese, in quanto legati da Unione dei Comuni con altri Comuni presenti nel secondo raggruppamento EMENDAMENTO 1 (vedi tab. 1 per art. 5). Il sindaco del comune di Madignano esprime alcune osservazioni in merito al Regolamento della Conferenza dei Comuni presentato. Principalmente fa notare come esso non preveda le modalità di decisione e funzionamento all interno dei cinque raggruppamenti di Comuni su base territoriale. Lamenta le difficoltà di comunicazione con i rappresentanti degli ambiti e il resto dei sindaci nella passata esperienza della Conferenza EMENDAMENTO 2.A (vedi art. 5).. Propone poi che gli atti deliberati dalla Conferenza vengano depositati anche nelle sedi distaccate di Crema e Casalmaggiore, oltre che a Cremona EMENDAMENTO 2.B (vedi art. 4). Propone una ulteriore specificazione sull art. 7 per la ripartizione della Conferenza su aree tematiche EMENDAMENTO 2.C (vedi art. 7).
5 In ultimo, ritiene che la convocazione della Conferenza, almeno 10 giorni prima della scadenza del termine per l espressione del parere sia un tempo piuttosto breve. EMENDAMENTO 2.D (vedi art. 9). L Assessore al comune di Cremona Daniele Soregaroli chiede una modifica al secondo capoverso dell art. 2 del Regolamento. La delega del rappresentante delegato dal sindaco o dal Presidente di un ente gestore di Aree Regionali Protette dovrebbe valere per sempre, fino a revoca e non per una sola riunione EMENDAMENTO 3 (vedi art. 2). Il sindaco del comune di Formigara chiede lo spostamento del proprio comune dall ambito dell alto Cremonese al Basso Cremasco in quanto legato da Unione con altri Comuni presenti nel secondo raggruppamento EMENDAMENTO 4 (vedi tab. 1 per art. 5). Il sindaco di Chieve chiede una modifica all art. 2. Il Regolamento prevede che di norma la delega venga designata all Assessore all Urbanistica. Propone invece che venga più ragionevolmente prescelta la persona più adatta in ambito tecnico, quale possa essere un ingegnere o un architetto EMENDAMENTO 5 (vedi art. 2).. Chiede inoltre lo spostamento del proprio comune dall Alto Cremasco al Basso Cremasco per maggiore omogeneità territoriale EMENDAMENTO 6 (vedi tab. 1 per art. 5) Il sindaco del Comune di Scandolara Ripa d Oglio chiede una verifica in riferimento al peso ponderale di voto del proprio comune (tabella per art. 8), in quanto ritiene si tratti di un valore piuttosto ridotto se confrontato con dei comuni con caratteristiche simili a Scandolara Ripa d Oglio come Tornata. Il sig. Alloni propone di accogliere le richieste di Corte de Frati, Madignano, Formigara e Chieve. Accetta l osservazione di Scandolara Ripa d Oglio di verificare i dati. L Arch. Rossi concorda l approvazione delle richieste di spostamento di Pozzaglio, Corte de Frati, Spinadesco, Chieve e Formigara. Il sindaco di Tornata pone delle riflessioni sulla zona del Casalasco/Piadenese, e chiede che vengano messi in atto maggiori proposte di sostegno per un area ad elevate potenzialità economiche e produttive. Il sindaco di Romanengo ritiene che all Art. 8 del Regolamento vi sia un errore: il peso cadauno dovrebbe essere sostituito da peso complessivo EMENDAMENTO 7 (vedi art. 8). L Arch. Rossi riconosce valida l osservazione e propone la modifica. Per quanto attiene la verifica dei dati relativa al peso di voto dei Comuni di Scandolara Ripa d Oglio e Tornata richiesta dal Sindaco di Scandolara la differenza a parità di popolazione è da imputarsi alla maggiore superficie del territorio del secondo Comune. Per quanto attiene la richiesta di EMENDAMENTO n. 2.C, riferita alla convocazione della conferenza su ambiti tematici, la ritiene non pertinente in quanto già sostanzialmente prevista nell articolato. Il Presidente della Conferenza prosegue con l approvazione per alzata di mano delle modifiche al Regolamento. Per quanto attiene al funzionamento dell ufficio di Presidenza propone di rimandare a uno specifico regolamento. Tutti sono favorevoli, nessun astenuto. Il secondo punto dell ordine del giorno si conclude con l APPROVAZIONE del REGOLAMENTO EMENDATO. Il sindaco del comune di Bordolano chiede la sospensione dell ordine del giorno a causa della concomitanza con un imminente appuntamento che coinvolge i sindaci in un altra sede. Il sig. Alloni accetta, scusandosi per la coincidenza degli eventi, aggiungendo che sino al momento della distribuzione degli inviti, non erano previsti appuntamenti vicini nel tempo.
6 Il Presidente della Conferenza chiude il suo intervento impegnandosi a definire un calendario di convocazione nei prossimi giorni delle assemblee per la nomina dei rappresentanti dei cinque ambiti territoriali. Come ultimo intervento, prende la parola l Arch. Merlini, il quale procede rapidamente a sviluppare il terzo punto dell o.d.g. con una descrizione dello stato attuale del PTCP e della situazione urbanistica attuale dei comuni. Statisticamente, nella Provincia di Cremona il 45% dei comuni ha completamente recepito i disposti del Piano Territoriale, il 35% in maniera parziale e il 20% non li ha recepiti. I Piani Regolatori Generali sono attualmente in scadenza. Secondo la LR 12/2005 a tutt oggi qualsiasi comune può avviare il procedimento per la stesura del Piano di Governo del Territorio, lo strumento che sostituirà il PRG, mentre fino a qualche mese fa esisteva una distinzione fra comuni con popolazione maggiore di abitanti (che potevano procedere da subito) e comuni con popolazione inferiore a abitanti (che dovevano attendere dei criteri applicativi emanati dalla Regione Lombardia). Il PTCP è prevalente sui comuni per quanto riguarda la perimetrazione dei cosiddetti ambiti agricoli, altra novità introdotta dalla Legge Regionale 12/2005. L iter da seguire per l individuazione di detti ambiti prevede la proposta alla Conferenza dei Comuni (che ha 90 giorni per esprimersi), l adozione, la presentazione delle osservazioni, le controdeduzioni e l approvazione definitiva. L elaborazione di un PGT è di indubbio pesante onere economico. Per questo motivo la Regione ha stanziato dei finanziamenti, per l assegnazione dei quali le domande dovranno essere presentate entro il 16 giugno. Sono inoltre auspicabili degli aiuti per quanto riguarda l aspetto formativo per i professionisti e i tecnici comunali che verranno incaricati della redazione di questi nuovi strumenti urbanistici. Sarà di grande utilità adottare il sistema dell associazionismo fra comuni, anche per quanto riguarda il Sistema Informativo Integrato (SIT), una banca dati collegata alla rappresentazione grafica digitale. La distribuzione dei tematismi informatici ai comuni da parte della Provincia si tradurrà in una ulteriore riduzione dei costi. I comuni dovranno provvedere alla compilazione di una Valutazione Ambientale Strategica (VAS), che viene prevista prima, durante e dopo la stesura del Piano. Il Presidente della Conferenza sospende l assemblea per dare modo ai partecipanti interessati di recarsi alla riunione prevista per le ore 17,00. Rinnova l appuntamento che consentirà di eleggere i rappresentanti delle cinque zone del territorio che verrà comunicato per mezzo posta elettronica a tutti i comuni, con in allegato il file contenente la presentazione esposta in giornata. La seduta si chiude alle ore 17,00. IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE (Arch. Maurizio Rossi) IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA (Dott. Alessandro Lanfranchi) Verbale_conf_26mag06.doc
7 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI COMUNI E DEGLI ENTI GESTORI DELLE AREE REGIONALI PROTETTE PREVISTA DALL'ART. 16 DELLA L.R. 12/2005 APPROVATO IL 26 MAGGIO 2006 Comparazione tra il testo presentato con emendamenti proposti in Conferenza e il testo emendato e approvato INDICE Art. 1 Costituzione e funzioni Art. 2 Rappresentanza degli Enti Locali Art. 3 Interventi sostitutivi Art. 4 Convocazioni e funzionamento Art. 5 Ufficio di Presidenza Art. 6 Compiti dell'ufficio di Presidenza Art. 7 Organizzazione della Conferenza Art. 8 Metodi di votazione Art. 9 Espressione dei pareri e delle proposte Art. 10 Parere obbligatorio Art. 11 Supporti funzionali e informativi Art. 12 Sedi Art Rinvio
8 TESTO EMENDATO E APPROVATO TESTO PROPOSTO (CON RIMANDO A EMENDAMENTI DESCRITTI IN VERBALE) Art. 1 Costituzione e funzioni E istituita la Conferenza degli Enti Locali della provincia di Cremona, composta dai comuni, e dagli enti gestori delle aree regionali protette, ai sensi dell art. 16 della L.R. Lombardia 11 marzo 2005 n.12 nell'ambito delle materie trasferite alle Province attinenti il territorio e l'urbanistica. La Conferenza rappresenta, a livello partecipativo, gli Enti Locali della provincia di Cremona ed ha la funzione di esprimere pareri e proposte obbligatori non vincolanti nei confronti del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, così come previsto dal comma 3 dell art. 17 della L.R.12/05. La Conferenza esprime pure, a richiesta della Provincia, pareri facoltativi su altre tematiche di interesse del territorio ai sensi del comma 1 dell art.16 della L.R.12/05. La Conferenza adotta il presente Regolamento, indica eventuali altre modalità operative per la predisposizione, la successiva discussione e la definizione delle proposte; fissa inoltre, di massima, il calendario per la convocazione e lo svolgimento degli incontri. Art. 1 Costituzione e funzioni E istituita la Conferenza degli Enti Locali della provincia di Cremona, composta dai comuni, e dagli enti gestori delle aree regionali protette, ai sensi dell art. 16 della L.R. Lombardia 11 marzo 2005 n.12 nell'ambito delle materie trasferite alle Province attinenti il territorio e l'urbanistica. La Conferenza rappresenta, a livello partecipativo, gli Enti Locali della provincia di Cremona ed ha la funzione di esprimere pareri e proposte obbligatori non vincolanti nei confronti del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, così come previsto dal comma 3 dell art. 17 della L.R.12/05. La Conferenza esprime pure, a richiesta della Provincia, pareri facoltativi su altre tematiche di interesse del territorio ai sensi del comma 1 dell art.16 della L.R.12/05. La Conferenza adotta il presente Regolamento, indica eventuali altre modalità operative per la predisposizione, la successiva discussione e la definizione delle proposte; fissa inoltre, di massima, il calendario per la convocazione e lo svolgimento degli incontri. Art. 2 Rappresentanza degli Enti Locali La Conferenza è composta istituzionalmente dai Sindaci dei Comuni della provincia di Cremona e dai Presidenti degli Enti gestori delle Aree Regionali protette che rappresentano in tale contesto le rispettive comunità. Nel caso in cui un Sindaco od un Presidente di un Ente gestore di Aree Regionali protette intenda delegare un suo rappresentante, lo stesso designa il suo delegato, che deve essere, per i Comuni, un Assessore. La delega, resa per iscritto, è valida fino a revoca e deve essere trasmessa all ufficio di segreteria della Conferenza prima della riunione. Ai lavori della Conferenza partecipano, senza diritto di voto ma con diritto di parola, il Presidente della Provincia, il Vice Presidente e l Assessore competente per materia, se delegato, assistiti, se del caso, da dirigenti o consulenti di loro fiducia. Art. 2 Rappresentanza degli Enti Locali La Conferenza è composta istituzionalmente dai Sindaci dei Comuni della provincia di Cremona e dai Presidenti degli Enti gestori delle Aree Regionali protette che rappresentano in tale contesto le rispettive comunità. Nel caso in cui un Sindaco od un Presidente di un Ente gestore di Aree Regionali protette intenda delegare un suo rappresentante, lo stesso designa il suo delegato, che deve essere, per i Comuni, di norma l Assessore all urbanistica. La delega, resa per iscritto, è valida per una sola riunione e deve essere trasmessa all ufficio di segreteria della Conferenza prima della riunione. Ai lavori della Conferenza partecipano, senza diritto di voto ma con diritto di parola, il Presidente della Provincia, il Vice Presidente e l Assessore competente per materia, se delegato, assistiti, se del caso, da dirigenti o consulenti di loro fiducia. Art. 3 Interventi sostitutivi Nel caso in cui il Presidente della Conferenza per impedimento non convochi la Conferenza stessa per rendere pareri obbligatori, il Presidente della Provincia può convocare la Conferenza medesima. Art. 3 Interventi sostitutivi Nel caso in cui il Presidente della Conferenza per impedimento non convochi la Conferenza stessa per rendere pareri obbligatori, il Presidente della Provincia può convocare la Conferenza medesima.
9 Art. 4 Convocazioni e funzionamento Il Presidente della Provincia convoca e presiede la prima seduta della Conferenza, senza diritto di voto e resta in carica fino alla nomina del Presidente della Conferenza stessa. La conferenza elegge fra i suoi componenti un Presidente ed approva il presente regolamento per il suo funzionamento Sino all'approvazione del regolamento le decisioni sono assunte con il voto favorevole della maggioranza degli Enti Locali presenti. Una volta approvato il regolamento la Conferenza è convocata dal suo Presidente, o su proposta della Provincia, mediante strumenti che diano la certezza della ricezione all indirizzo dei Comuni, con preavviso di almeno 5 giorni sulla data della riunione. Ai sensi del comma 3 art. 16 l.r. Lombardia 12/2005 è data inoltre la possibilità di articolare la conferenza per ambiti territoriali delimitati in relazione a specifiche tematiche. La documentazione relativa agli oggetti da deliberarsi deve essere depositata presso la segreteria della Conferenza e presso gli Uffici Relazione con il Pubblico della Provincia, nelle sedi distaccate di Crema e Casalmaggiore, a disposizione dei componenti la stessa, almeno 5 giorni prima della riunione. I componenti la Conferenza hanno diritto di esaminare la documentazione, di estrarne copia e di farsi assistere, se del caso, da tecnici di loro fiducia. La Conferenza è regolarmente costituita in prima convocazione con la presenza di almeno il 50% più 1 dei suoi componenti, i quali rappresentino almeno il 60% delle quote di voto di cui all'allegata tabella. In seconda convocazione le sedute sono valide con la presenza di 1/4 dei componenti assegnati i quali rappresentino almeno il 30% delle quote di voto di cui all'allegata tabella. E' seduta di seconda convocazione quella che segue di mezz'ora la prima seduta andata deserta. Le sedute della Conferenza sono pubbliche. Art. 5 Ufficio di Presidenza Al fine di agevolare i lavori della Conferenza, oltre al Presidente eletto ai sensi del comma 9 dell'art. 3, viene istituito un ufficio di presidenza composto da: - Presidente della Conferenza; - Sindaci, o loro rappresentanti, dei Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore; - un Sindaco, o suo rappresentante, per le seguenti aggregazioni di Comuni: Alto Cremasco; Basso Cremasco; Alto Cremonese; Basso Cremonese; Casalasco (vedi tabella 1 allegata). I rappresentanti vengono indicati dai Sindaci delle rispettive aggregazioni, così come da tabella 1. Il funzionamento dell Ufficio di Presidenza sarà definito con specifico regolamento da approvarsi in Conferenza. Art. 4 Convocazioni e funzionamento Il Presidente della Provincia convoca e presiede la prima seduta della Conferenza, senza diritto di voto e resta in carica fino alla nomina del Presidente della Conferenza stessa. La conferenza elegge fra i suoi componenti un Presidente ed approva il presente regolamento per il suo funzionamento Sino all'approvazione del regolamento le decisioni sono assunte con il voto favorevole della maggioranza degli Enti Locali presenti. Una volta approvato il regolamento la Conferenza è convocata dal suo Presidente, o su proposta della Provincia, mediante strumenti che diano la certezza della ricezione all indirizzo dei Comuni, con preavviso di almeno 5 giorni sulla data della riunione. Ai sensi del comma 3 art. 16 l.r. Lombardia 12/2005 è data inoltre la possibilità di articolare la conferenza per ambiti territoriali delimitati in relazione a specifiche tematiche. La documentazione relativa agli oggetti da deliberarsi deve essere depositata presso la segreteria della Conferenza, a disposizione dei componenti la stessa, almeno 5 giorni prima della riunione. I componenti la Conferenza hanno diritto di esaminare la documentazione, di estrarne copia e di farsi assistere, se del caso, da tecnici di loro fiducia. La Conferenza è regolarmente costituita in prima convocazione con la presenza di almeno il 50% più 1 dei suoi componenti, i quali rappresentino almeno il 60% delle quote di voto di cui all'allegata tabella. In seconda convocazione le sedute sono valide con la presenza di 1/4 dei componenti assegnati i quali rappresentino almeno il 30% delle quote di voto di cui all'allegata tabella. E' seduta di seconda convocazione quella che segue di mezz'ora la prima seduta andata deserta. Le sedute della Conferenza sono pubbliche. Art. 5 Ufficio di Presidenza Al fine di agevolare i lavori della Conferenza, oltre al Presidente eletto ai sensi del comma 9 dell'art. 3, viene istituito un ufficio di presidenza composto da: - Presidente della Conferenza; - Sindaci, o loro rappresentanti, dei Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore; - un Sindaco, o suo rappresentante, per le seguenti aggregazioni di Comuni: Alto Cremasco; Basso Cremasco; Alto Cremonese; Basso Cremonese; Casalasco (vedi tabella 1 allegata). I rappresentanti vengono indicati dai Sindaci delle rispettive aggregazioni, così come da tabella 1. B A Art. 6 Compiti dell'ufficio di Presidenza L'Ufficio di Presidenza raccoglie le proposte provenienti dai Comuni e dalla Provincia ed elabora un documento da sottoporre alla Conferenza per l'approvazione Art. 6 Compiti dell'ufficio di Presidenza L'Ufficio di Presidenza raccoglie le proposte provenienti dai Comuni e dalla Provincia ed elabora un documento da sottoporre alla Conferenza per l'approvazione
10 Art. 7 Organizzazione della Conferenza La Conferenza delibera i propri pareri e proposte in seduta plenaria. Essa può organizzare i propri lavori per ambiti territoriali ovvero per tematiche d interesse del P.T.C.P. Nel caso in cui siano istituite conferenze di ambito territoriale ovvero conferenze tematiche, vengono nominati dalla Conferenza i coordinatori delle stesse, i quali provvedono a convocare i componenti, ivi compresi i rappresentanti della Provincia, nei modi e con le forme di cui al precedente art. 4. Le determinazioni delle conferenze di ambito e di quelle tematiche sono sottoposte, per la formulazione dei pareri e delle proposte formali, alla Conferenza in seduta plenaria. Art. 7 Organizzazione della Conferenza La Conferenza delibera i propri pareri e proposte in seduta plenaria. Essa può organizzare i propri lavori per ambiti territoriali ovvero per tematiche d interesse del P.T.C.P. Nel caso in cui siano istituite conferenze di ambito territoriale ovvero conferenze tematiche, vengono nominati dalla Conferenza i coordinatori delle stesse, i quali provvedono a convocare i componenti, ivi compresi i rappresentanti della Provincia, nei modi e con le forme di cui al precedente art. 4. Le determinazioni delle conferenze di ambito e di quelle tematiche sono sottoposte, per la formulazione dei pareri e delle proposte formali, alla Conferenza in seduta plenaria. C Art. 8 Metodi di votazione La Conferenza esprime i propri pareri e proposte mediante atti motivati congruamente, a seguito di regolari votazioni. Le votazioni sono assunte con la maggioranza dei voti, calcolati ai sensi del successivo comma. Il voto di ciascun Comune è ponderato in ragione della estensione del rispettivo territorio e della rispettiva consistenza demografica, secondo l allegata tabella, facente parte integrante del presente regolamento. I dati di riferimento sono quelli relativi alla rilevazione effettuata dalla Provincia in data Nuovi censimenti, comportano modifiche della tabella e sono approvate dalla Conferenza. Alle Aree regionali protette è assegnato il peso del 5,6 % complessivo, mentre il peso dei Comuni è rapportato al rimanente 94,4 %, così come da Tabella 2. Nelle conferenze di ambito ed in quelle tematiche si applicano, ai fini delle votazioni, le disposizioni di cui ai commi precedenti. Art. 9 Espressione dei pareri e delle proposte La Conferenza esprime, nei termini prescritti dalla l.r. Lombardia 12/2005, i propri pareri e proposte nei confronti del P.T.C.P. ai sensi del comma 3 dell'art. 17. I pareri e le proposte devono essere motivati e attinenti alle richieste di parere e, se del caso, accompagnati da idonei allegati, anche cartografici. La Conferenza è convocata, di norma, almeno 20 giorni prima della scadenza del termine ultimo previsto per l'espressione di parere così come eventualmente le conferenze di ambito. Art. 8 Metodi di votazione La Conferenza esprime i propri pareri e proposte mediante atti motivati congruamente, a seguito di regolari votazioni. Le votazioni sono assunte con la maggioranza dei voti, calcolati ai sensi del successivo comma. Il voto di ciascun Comune è ponderato in ragione della estensione del rispettivo territorio e della rispettiva consistenza demografica, secondo l allegata tabella, facente parte integrante del presente regolamento. I dati di riferimento sono quelli relativi alla rilevazione effettuata dalla Provincia in data Nuovi censimenti, comportano modifiche della tabella e sono approvate dalla Conferenza. Alle Aree regionali protette è assegnato il peso dello cadauno, mentre il peso dei Comuni è rapportata al rimanente. Nelle conferenze di ambito ed in quelle tematiche si applicano, ai fini delle votazioni, le disposizioni di cui ai commi precedenti. Art. 9 Espressione dei pareri e delle proposte La Conferenza esprime, nei termini prescritti dalla l.r. Lombardia 12/2005, i propri pareri e proposte nei confronti del P.T.C.P. ai sensi del comma 3 dell'art. 17. I pareri e le proposte devono essere motivati e attinenti alle richieste di parere e, se del caso, accompagnati da idonei allegati, anche cartografici. La Conferenza è convocata, di norma, almeno 10 giorni prima della scadenza del termine ultimo previsto per l'espressione di parere così come eventualmente le conferenze di ambito. D Art. 10 Parere obbligatorio Nei casi di espressione di parere obbligatorio non vincolante di cui al comma 3 dell'art. 17. della l.r. 12/2005 se la Conferenza non esprime parere, entro i tempi dalla legge definiti, lo stesso si intende favorevole. Art. 10 Parere obbligatorio Nei casi di espressione di parere obbligatorio non vincolante di cui al comma 3 dell'art. 17. della l.r. 12/2005 se la Conferenza non esprime parere, entro i tempi dalla legge definiti, lo stesso si intende favorevole.
11 Art. 11 Supporti funzionali e informativi L'ufficio di Presidenza si avvale di un ufficio di segreteria tecnico-amministrativo messo a disposizione dalla Provincia che ha recapito presso il Settore Territorio della stessa. La Provincia mette a disposizione della Conferenza una Segreteria per l adempimento delle funzioni istruttorie e di verbalizzazione dei lavori della Conferenza stessa. I verbali e gli atti della Conferenza sono firmati dal Presidente. Nel caso in cui vengano istituite conferenze di ambito o tematiche, la Segreteria della Conferenza opera anche per le stesse. La Provincia rende disponibile il proprio supporto informativo in modo che i pareri e le proposte della Conferenza siano rimessi agli interessati in tempi utili. Art. 11 Supporti funzionali e informativi L'ufficio di Presidenza si avvale di un ufficio di segreteria tecnico-amministrativo messo a disposizione dalla Provincia che ha recapito presso il Settore Territorio della stessa. La Provincia mette a disposizione della Conferenza una Segreteria per l adempimento delle funzioni istruttorie e di verbalizzazione dei lavori della Conferenza stessa. I verbali e gli atti della Conferenza sono firmati dal Presidente. Nel caso in cui vengano istituite conferenze di ambito o tematiche, la Segreteria della Conferenza opera anche per le stesse. La Provincia rende disponibile il proprio supporto informativo in modo che i pareri e le proposte della Conferenza siano rimessi agli interessati in tempi utili. Art. 12 Sedi La sede della Conferenza viene messa a disposizione dalla Provincia di Cremona. Le sedi delle conferenze di ambito e di quelle tematiche possono essere anche fissate presso un Comune. Art. 12 Sedi La sede della Conferenza viene messa a disposizione dalla Provincia di Cremona. Le sedi delle conferenze di ambito e di quelle tematiche possono essere anche fissate presso un Comune. Art. 13 Rinvio Per quanto non previsto dal presente regolamento si applicano le disposizioni della l.r. Lombardia 12/2005, nonché le disposizioni procedurali di cui al D.Lgs.267/2000 e successive integrazioni e modifiche. Art. 13 Rinvio Per quanto non previsto dal presente regolamento si applicano le disposizioni della l.r. Lombardia 12/2005, nonché le disposizioni procedurali di cui al D.Lgs.267/2000 e successive integrazioni e modifiche.
12 TABELLA 1 Regolamento per il funzionamento Conferenza dei Comuni. art. 5 Ufficio di Presidenza Aggregazioni di Comuni al fine di procedere alla individuazione del rappresentante d'area da eleggersi nell'ufficio di Presidenza della Conferenza dei Comuni: Alto Cremasco Basso Cremasco Alto Cremonese Basso Cremonese Casalasco Rappresentante eletto il Rappresentante eletto il Rappresentante eletto il Rappresentante eletto il Rappresentante eletto il Sindaco Comune di Sindaco Comune di Sindaco Comune di Sindaco Comune di Sindaco Comune di Agnadello Bagnolo Cremasco Camisano Campagnola Cremasca Capralba Casale Cremasco Vidolasco Casaletto Vaprio Castelgabbiano Crema Cremosano Dovera Monte Cremasco Palazzo Pignano Pandino Pianengo Pieranica Quintano Ricengo Rivolta d'adda Sergnano Spino d'adda Torlino Vimercati Trescore Cremasco Vaiano Vailate Capergnanica Casaletto Ceredano Casaletto di Sopra Castelleone Chieve (ex Alto Cremasco) Credera Rubbiano Cumignano sul Naviglio Fiesco Formigara (ex alto cremonese) Genivolta Gombito Izano Madignano Montodine Moscazzano Offanengo Ripalta Arpina Ripalta Cremasca Ripalta Guerina Romanengo Salvirola Soncino Ticengo ❻ ❹ Acquanegra Cremonese Annicco Azzanello Bordolano Cappella Cantone Casalbuttano Casalmorano Castelverde (ex basso cremonese richiesto post-assemblea) Castelvisconti Corte de' Cortesi Corte de' Frati (ex basso cremonese) ❶ Crotta d'adda Grumello Cremonese Olmeneta Paderno Ponchielli Pozzaglio (ex basso cremonese) ❶ Pizzighettone Robecco d'oglio S. Bassano Sesto Cremonese Soresina Spinadesco (ex basso cremonese richiesto pre-assemblea) Trigolo Bonemerse Cappella de' Picenardi Cella Dati Cicognolo Cremona Derovere Gabbioneta Binanuova Gadesco Pieve Delmona Gerre de' Caprioli Grontardo Malagnino Ostiano Persico Dosimo Pescarolo Pieve d'olmi Pieve S. Giacomo S. Daniele Po Scandolara Ripa d'oglio Sospiro Stagno Lombardo Vescovato Ca' d'andrea Calvatone Casalmaggiore Casteldidone Cingia de' Botti Drizzona Gussola Isola Dovarese Martignana Po Motta Baluffi Pessina Cremonese Piadena Rivarolo del Re S. Giovanni in Croce S. Martino del Lago Scandolara Ravara Solarolo Rainerio Spineda Tornata Torre de' Picenardi Torricella del Pizzo Volongo Voltido
13 Regolamento per il funzionamento della conferenza dei comuni prevista dall'art. 16 della L.R. 12/ Art. 8 Metodi di votazione calcolo del peso ponderale COMUNE Popolaz. 31/12/2005 Percentuale popolaz. sul totale SUPERFI CIE Kmq Percentuale sup. sul totale DENSITA' ab/kmq PESO per voto 2000 (50% pop + 50% sup)% PESO per voto 2006 (50% pop + 50% sup)% Acquanegra Cremonese ,36% 9,21 0,46% 137 0,4% 0,4% Agnadello ,96% 12,14 0,61% 275 0,8% 0,8% Annicco ,57% 19,25 0,97% 102 0,8% 0,8% Azzanello 692 0,20% 11,15 0,56% 62 0,4% 0,4% Bagnolo Cremasco ,32% 10,37 0,52% 444 1,0% 0,9% Bonemerse ,35% 5,85 0,29% 207 0,3% 0,3% Bordolano 602 0,17% 8,13 0,41% 74 0,3% 0,3% Ca' d'andrea 542 0,16% 17,14 0,86% 32 0,5% 0,5% Calvatone ,37% 13,47 0,68% 95 0,5% 0,5% Camisano ,37% 10,84 0,54% 120 0,5% 0,5% Campagnola Cremasca 686 0,20% 4,63 0,23% 148 0,2% 0,2% Capergnanica ,53% 6,79 0,34% 272 0,4% 0,4% Cappella Cantone 563 0,16% 13,17 0,66% 43 0,4% 0,4% Cappella de' Picenardi 461 0,13% 14,15 0,71% 33 0,4% 0,4% Capralba ,67% 13,38 0,67% 173 0,7% 0,7% Casalbuttano ed Uniti ,17% 23,16 1,16% 175 1,3% 1,2% Casale Cremasco-Vid ,49% 8,95 0,45% 193 0,5% 0,5% Casaletto Ceredano ,33% 6,47 0,32% 175 0,3% 0,3% Casaletto di Sopra 545 0,16% 8,59 0,43% 63 0,3% 0,3% Casaletto Vaprio ,46% 5,39 0,27% 296 0,3% 0,4% Casalmaggiore ,09% 63,69 3,20% 224 3,9% 3,6% Casalmorano ,49% 12,15 0,61% 141 0,6% 0,6% Castel Gabbiano 585 0,17% 5,81 0,29% 101 0,2% 0,2% Casteldidone 444 0,13% 10,8 0,54% 41 0,3% 0,3% Castelleone ,61% 45,03 2,26% 202 2,6% 2,4% Castelverde ,49% 30,94 1,55% 167 1,6% 1,5% Castelvisconti 346 0,10% 9,7 0,49% 36 0,3% 0,3% Cella Dati 579 0,17% 19,13 0,96% 30 0,5% 0,6% Chieve ,54% 6,34 0,32% 296 0,4% 0,4% Cicognolo 880 0,25% 6,96 0,35% 126 0,3% 0,3% Cingia de' Botti ,35% 14,41 0,72% 84 0,5% 0,5% Corte de' Cortesi ,30% 12,79 0,64% 83 0,5% 0,5% Corte de' Frati ,41% 20,33 1,02% 70 0,7% 0,7% Credera Rubbiano ,47% 14,43 0,72% 114 0,6% 0,6% Crema ,61% 34,63 1,74% 967 6,7% 5,7% Cremona ,47% 70,39 3,53% ,4% 12,0% Cremosano ,36% 5,81 0,29% 218 0,3% 0,3% Crotta d'adda 653 0,19% 13,02 0,65% 50 0,4% 0,4% Cumignano sul Naviglio 419 0,12% 6,63 0,33% 63 0,2% 0,2% Derovere 350 0,10% 9,9 0,50% 35 0,3% 0,3% Dovera ,05% 20,54 1,03% 178 1,1% 1,0% Drizzona 528 0,15% 11,74 0,59% 45 0,4% 0,4% Fiesco 964 0,28% 8,09 0,41% 119 0,3% 0,3% Formigara ,32% 12,68 0,64% 88 0,5% 0,5% Gabbioneta Binanuova 994 0,29% 15,75 0,79% 63 0,5% 0,5% Gadesco Pieve Delmona ,53% 17,13 0,86% 108 0,7% 0,7% Genivolta ,31% 18,67 0,94% 59 0,6% 0,6% Gerre de' Caprioli ,32% 8,13 0,41% 136 0,4% 0,4%
14 COMUNE Popolaz. 31/12/2005 Percentuale popolaz. sul totale SUPERFI CIE Kmq Percentuale sup. sul totale DENSITA' ab/kmq PESO per voto 2000 (50% pop + 50% sup)% PESO per voto 2006 (50% pop + 50% sup)% Gombito 628 0,18% 9,13 0,46% 69 0,3% 0,3% Grontardo ,38% 12,17 0,61% 109 0,5% 0,5% Grumello Cremonese ,55% 22,24 1,12% 86 0,8% 0,8% Gussola ,82% 25,35 1,27% 113 1,1% 1,0% Isola Dovarese ,36% 9,44 0,47% 134 0,4% 0,4% Izano ,55% 6,25 0,31% 305 0,4% 0,4% Madignano ,85% 10,77 0,54% 276 0,7% 0,7% Malagnino ,37% 10,84 0,54% 118 0,4% 0,5% Martignana Po ,42% 14,73 0,74% 100 0,5% 0,6% Monte Cremasco ,60% 2,35 0,12% 893 0,4% 0,4% Montodine ,67% 11,82 0,59% 197 0,7% 0,6% Moscazzano 832 0,24% 7,94 0,40% 105 0,3% 0,3% Motta Baluffi 981 0,28% 16,66 0,84% 59 0,5% 0,6% Offanengo ,66% 12,52 0,63% 462 1,3% 1,1% Olmeneta 943 0,27% 9,17 0,46% 103 0,4% 0,4% Ostiano ,87% 19,41 0,97% 157 1,0% 0,9% Paderno Ponchielli ,42% 23,94 1,20% 61 0,8% 0,8% Palazzo Pignano ,08% 8,89 0,45% 422 0,9% 0,8% Pandino ,42% 22,24 1,12% 380 1,9% 1,8% Persico Dosimo ,87% 20,47 1,03% 149 0,9% 1,0% Pescarolo ed Uniti ,44% 16,62 0,83% 91 0,6% 0,6% Pessina Cremonese 729 0,21% 22,1 1,11% 33 0,6% 0,7% Piadena ,02% 19,83 1,00% 179 1,1% 1,0% Pianengo ,72% 5,87 0,29% 426 0,6% 0,5% Pieranica ,30% 2,75 0,14% 383 0,2% 0,2% Pieve d'olmi ,36% 19,4 0,97% 65 0,6% 0,7% Pieve S. Giacomo ,44% 14,92 0,75% 102 0,6% 0,6% Pizzighettone ,94% 32,06 1,61% 211 1,9% 1,8% Pozzaglio ed Uniti ,39% 20,38 1,02% 67 0,7% 0,7% Quintano 854 0,25% 2,84 0,14% 301 0,2% 0,2% Ricengo ,42% 12,56 0,63% 116 0,5% 0,5% Ripalta Arpina ,29% 6,91 0,35% 146 0,3% 0,3% Ripalta Cremasca ,93% 11,8 0,59% 276 0,8% 0,8% Ripalta Guerina 462 0,13% 3,03 0,15% 152 0,1% 0,1% Rivarolo del Re ed Uniti ,57% 27,29 1,37% 72 1,0% 1,0% Rivolta d'adda ,12% 29,92 1,50% 247 1,9% 1,8% Robecco d'oglio ,65% 18,07 0,91% 125 0,8% 0,8% Romanengo ,81% 14,88 0,75% 189 0,8% 0,8% Salvirola ,31% 7,37 0,37% 148 0,3% 0,3% San Bassano ,60% 13,88 0,70% 152 0,7% 0,7% San Daniele Po ,42% 22,68 1,14% 65 0,8% 0,8% San Giovanni in Croce ,48% 16,14 0,81% 103 0,6% 0,6% San Martino del Lago 517 0,15% 10,36 0,52% 50 0,3% 0,3% Scandolara Ravara ,45% 17,08 0,86% 92 0,7% 0,7% Scandolara Ripa d'oglio 640 0,18% 5,72 0,29% 112 0,2% 0,2% Sergnano ,95% 12,49 0,63% 264 0,8% 0,8% Sesto ed Uniti ,83% 26,46 1,33% 109 1,1% 1,1% Solarolo Rainerio ,29% 11,45 0,57% 89 0,4% 0,4% Soncino ,15% 45,32 2,27% 165 2,3% 2,2% Soresina ,59% 28,51 1,43% 317 2,2% 2,0% Sospiro ,90% 19,07 0,96% 164 1,0% 0,9% Spinadesco ,44% 17,22 0,86% 90 0,7% 0,7%
15 COMUNE Popolaz. 31/12/2005 Percentuale popolaz. sul totale SUPERFI CIE Kmq Percentuale sup. sul totale DENSITA' ab/kmq PESO per voto 2000 (50% pop + 50% sup)% PESO per voto 2006 (50% pop + 50% sup)% Spineda 652 0,19% 10,33 0,52% 63 0,3% 0,4% Spino d'adda ,90% 19,87 1,00% 333 1,5% 1,4% Stagno Lombardo ,42% 39,96 2,01% 36 1,2% 1,2% Ticengo 447 0,13% 8,06 0,40% 55 0,3% 0,3% Torlino Vimercati 373 0,11% 5,69 0,29% 66 0,2% 0,2% Tornata 518 0,15% 10,27 0,52% 50 0,3% 0,3% Torre de' Picenardi ,52% 17,08 0,86% 106 0,7% 0,7% Torricella del Pizzo 726 0,21% 24,32 1,22% 30 0,7% 0,7% Trescore Cremasco ,74% 5,93 0,30% 435 0,6% 0,5% Trigolo ,49% 16,2 0,81% 105 0,7% 0,7% Vaiano Cremasco ,10% 6,25 0,31% 614 0,8% 0,7% Vailate ,25% 9,77 0,49% 447 0,9% 0,9% Vescovato ,10% 17,42 0,87% 219 1,0% 1,0% Volongo 580 0,17% 7,95 0,40% 73 0,3% 0,3% Voltido 452 0,13% 12,31 0,62% 37 0,4% 0,4% Parco del Serio - 0,00% 34,8 1,75% - - 0,9% Parco Oglio Nord - 0,00% 58,03 2,91% - - 1,5% Parco Adda Sud - 0,00% 87,46 4,39% - - 2,2% Parco Oglio Sud - 0,00% 41,5 2,08% - - 1,0% TOTALE ,00% 1992,36 100,00% ,0% 100,0% 221,79 5,6% somma sup. parchi somma peso parchi
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