PROGETTO CUSTODIA SOCIALE. Costruttori di domiciliarità

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1 PROGETTO CUSTODIA SOCIALE Costruttori di domiciliarità PARTENARIATO Altana Soc. Coop. Sociale Auser Volontariato Comprensorio di Cremona Pronto Cura Soc. Coop. Sociale Anteas Cremona Azienda Sanitaria Locale Cremona Azienda Sociale Cremonese a.s.c. Azienda Comunità Sociale Cremasca a.s.c. Associazione Ricerca Sociale di Milano (A.R.S.)

2 SOMMARIO 1. Premessa Analisi del contesto Il contesto territoriale della provincia di Cremona Il profilo demografico della provincia di Cremona Anziani over 65 anni nei territori della provincia di Cremona Anziani non autosufficienti (NA) in provincia di Cremona Sistema di offerta territoriale per gli anziani NA Tipologia di unità di offerta rivolte ad anziani NA Distribuzione territoriale delle unità di offerta per anziani NA La spesa di welfare locale per gli anziani NA Livelli di protezione sociale delle unità di offerta per anziani NA Spesa per utente pro-capite e spesa per anziani NA pro-capite Gli Ambiti di Cremona e di Crema: le ragioni della scelta di Progetto Territori individuati per la sperimentazione Territori oggetto di sperimentazione: nell Ambito distrettuale di Cremona Territori oggetto di sperimentazione: nell Ambito distrettuale di Crema Obiettivi Obiettivi generali Obiettivi specifici Approccio progettuale La rete come ambito privilegiato di lavoro Supporto al progetto sociale della famiglia Raccordo tra i servizi territoriali e la famiglia Destinatari del progetto Azioni di Progetto A. Reti territoriali per la domiciliarità A01 - Gruppo di Regia del progetto A02 - Tavoli per i servizi territoriali per le cure domiciliari A03 - Disegno della valutazione A04 - Costruzione di un sistema informativo B. Azioni di prossimità, prevenzione e orientamento ai servizi B01 - Custodi sociali: costruttori di domiciliarità B02 - Spazi territoriali per la promozione della socialità ed il mantenimento relazionale B03 - Guida per le cure domiciliari per persone anziane C. Supporto a persone anziane e care-giver, monitoraggio progetti di cura, accompagnamento ai servizi C01 - Centro specialistico di supporto alla famiglia che cura C02 - Spazio per l ascolto, il supporto professionale ed emotivo ai portatori di cura C03 - Gruppi di mutuo aiuto per caregiver CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 2 di 65

3 7. Indicatori di monitoraggio e valutazione Indicatori andamento Indicatori di risultato Nota metodologica Dimensioni preliminari di raccolta delle informazioni Procedimento di stima delle persone anziane non autosufficienti (NA) nella scala di osservazione Anziani NA: (Stima 1) bassa Anziani NA: (Stima 2) alta Indicatori raccolta dati anziani NA Indicatori raccolta dati di spesa e tassi di copertura potenziale fabbisogno di cura NA Focus di analisi sui contesti territoriali di Progetto Note di chiusura CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 3 di 65

4 1. Premessa L idea di Progetto si colloca all interno dei processi attuativi della terza triennalità dei Piani di Zona ( ) nei territori della provincia di Cremona e, in particolare, da stimoli e riflessioni condotte nei Tavoli distrettuali del Terzo Settore, organismi di consultazione e di co-progettazione nati con l applicazione nel contesto locale delle direttive regionali succedutesi alla L.R. 3/2008 I. A seguito dei lavori del Tavolo, la Cooperativa ALTANA e l Azienda Sociale del Cremonese hanno avviato un processo di coinvolgimento dei principali attori pubblici e privati che sul territorio operano nell ambito dei servizi domiciliari rivolti a persone anziane non autosufficienti (abbreviato NA). Si è definito il Gruppo di Progetto, composto da numerosi soggetti del privato sociale e del pubblico. I soggetti del privato sociale e del volontariato locale: Altana Società Cooperativa Sociale; Pronto Cura Società Cooperativa Sociale; Auser Volontariato Comprensorio di Cremona; Associazione ANTEAS Cremona. I soggetti istituzionali: Ufficio di Piano Ambito di Cremona e Azienda Sociale Cremonese a.s.c. (Azienda Speciale Consortile per la gestione del Piano di Zona dell Ambito Distrettuale di Cremona); Ufficio di Piano Ambito di Crema e Azienda Comunità Sociale Cremasca a.s.c. (Azienda Speciale Consortile per la gestione del Piano di Zona dell Ambito Distrettuale di Crema); Azienda Sanitaria Locale di Cremona. L Associazione per la Ricerca Sociale (A.R.S.) di Milano (partner del progetto) assumerà il compito di accompagnare il Gruppo di Progetto nella definizione di un complessivo disegno della valutazione, che permetterà di valutare l efficacia della sperimentazione per consolidare una rete di interventi integrati sempre più vicini ai bisogni della popolazione anziana fragile del territorio. Il Gruppo di Progetto ha individuato nella Cooperativa Altana l organizzazione del Terzo Settore adeguata per fungere da capofila della costituenda partnership. La presenza nel Gruppo di Progetto dei soggetti istituzionali ha consentito di promuovere un approccio inter-distrettuale al tema della domiciliarità delle persone anziane non autosufficienti, con forme e modalità differenti all interno di una sperimentazione comune. Fin dall inizio della fase di condivisione di un idea progettuale, il Gruppo di Progetto si è posto la necessità di rispondere a due domande tra loro correlate: quali strategie per sviluppare interventi integrati su scala locale efficaci per aumentare le possibilità di permanenza a domicilio delle persone anziane non autosufficienti? in quali contesti sperimentare interventi innovativi efficaci? CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 4 di 65

5 Il Gruppo di Progetto si è reso conto fin da subito che, per trovare una bussola capace di orientare efficacemente la direzione di senso del Progetto, fosse necessario: provare a scattare una fotografia della popolazione anziana non autosufficiente negli Ambiti distrettuali di Cremona e Crema, in forme e modalità il più possibile rispondenti alla realtà; provare a leggere con lenti adeguate la capacità dei servizi in campo di rispondere ai bisogni di cura della popolazione anziana non autosufficiente del territorio ; provare a immaginare con quali strumenti mobilitare le risorse relazionali, organizzative, funzionali utili a favorire la permanenza a domicilio delle persone anziane non autosufficienti; provare a disegnare la mappa dei territori in cui sperimentare le azioni innovative immaginate. La condivisione di questo percorso ha permesso di giungere alla stesura partecipata di strategie, obiettivi, azioni e strumenti a partire dall idea progettuale iniziale. L esito finale di questo processo di lavoro è il presente Progetto CUSTODIA SOCIALE - Costruttori di domiciliarità. CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 5 di 65

6 2. Analisi del contesto 2.1. Il contesto territoriale della provincia di Cremona Il territorio della provincia di Cremona è composto da numerosi comuni (115 Comuni), alcuni di dimensioni medie, ma nella maggior parte dei casi di dimensioni assai ridotte (Tab. 1): nell Ambito distrettuale di Cremona si concentra il 44% della popolazione provinciale residente ( abitanti distribuiti in 47 Comuni); nell Ambito distrettuale di Crema il 45% della popolazione provinciale residente ( abitanti, 48 Comuni); il restante 11% della popolazione provinciale residente è distribuita nell Ambito distrettuale di Casalmaggiore ( abitanti, 20 Comuni). Tabella 1 - Indicatori demografici confronto tra gli Ambiti distrettuali della Provincia di Cremona Unità di misura Ambito di Cremona Ambito di Crema Ambito di Casalmaggiore Provincia di Cremona N Comuni Unità Superficie territoriale Popolazione residente Kmq In % 47% 32% 21% 100% Unità In % 44,0% 45,0% 11,0% 100% Densità Ab./ Kmq 192,0 277,6 106,7 205,4 Fonte: elaborazioni proprie su dati Ufficio Statistica Provincia di Cremona Si tratta di un contesto provinciale frammentato in piccole e piccolissime realtà comunali: il 70% dei comuni non supera i abitanti ed il restante 30% dei comuni raggiunge al massimo i abitanti. Rappresentano un eccezione soltanto due comuni: l ente capo-fila della Provincia, vale a dire Cremona, che da sola conta abitanti, e il Comune di Crema con abitanti. Questa alta frammentarietà che caratterizza il contesto è ancora più evidente se si prende in considerazione la classificazione ISTAT dei comuni relativamente alle loro classi di ampiezza II. A parte i due comuni di Cremona e Crema, risulta che la maggior parte del comuni della provincia (per esattezza 70 comuni CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 6 di 65

7 su 115, pari ad una quota percentuale del 61%) hanno meno di abitanti e i restanti 43 comuni, ossia il 37% non raggiungono i abitanti. Di questi ultimi, inoltre, 10 comuni non arrivano ai abitanti. Il territorio della Provincia di Cremona si divide in tre ambiti di zona, coincidenti con i Distretti socio-sanitari dell ASL di Cremona: l Ambito di Cremona, l Ambito di Crema e l Ambito di Casalmaggiore. Ambito di Cremona La quasi totalità dei comuni (43 su 47, ossia il 91%) non raggiunge i abitanti. La distribuzione della popolazione all interno del territorio cremonese risente della storica polarizzazione attorno al Comune di Cremona, capoluogo di Provincia, nel quale risiedono il 46% del totale degli abitanti del distretto e una sostanziale polverizzazione della restante parte della popolazione in 46 Comuni di ridotte dimensioni. Solo infatti i Comuni di Soresina (9.236 abitanti), Pizzighettone (6.743 abitanti) e Castelverde (5.380 abitanti) riescono a superare la soglia dei abitanti, restando tuttavia molto al disotto della quota di abitanti medi. I 47 comuni del Piano di Zona dell Ambito distrettuale di Cremona si sono dotati di un articolazione organizzativa che suddivisa in quattro sub-ambiti: ciascuno di essi prevede l individuazione di un comune Capofila (Castelverde, Pizzighettone, Soresina e Vescovato), una figura di assistente sociale e una figura amministrativa, con funzioni di raccordo tecnico-politico con gli organismi distrettuali. Il Comune di Cremona viene individuato come quinto sub-ambito. La suddivisione organizzativa degli Enti Locali del Ambito distrettuale di Cremona: SUB-AMBITO 1 (n. 18 comuni): Vescovato (con ruolo di ente referente di sub-ambito), Cappella de' Picenardi, Cella Dati, Cicognolo, Derovere, Gabbioneta Binanuova, Gadesco Pieve Delmona, Grontardo, Isola Dovarese, Ostiano, Pescarolo ed uniti, Pessina Cremonese, Pieve d'olmi, Pieve S. Giacomo, San Daniele Po, Scandolara Ripa d'oglio, Sospiro, Volongo. SUB-AMBITO 2 (n. 6 comuni): Pizzighettone (con ruolo di ente referente di sub-ambito), Acquanegra Cremonese, Cappella Cantone, Crotta d'adda, Formigara, Grumello Cremonese ed uniti; SUB-AMBITO 3 (n. 12 comuni): Castelverde (con ruolo di ente referente di sub-ambito), Bonemerse, Gerre de' Caprioli, Malagnino, Persico Dosimo, Pozzaglio ed uniti, Robecco d'oglio, Sesto Cremonese ed uniti, Spinadesco, Stagno Lombardo, Unione Corte de' Frati e Olmeneta; SUB-AMBITO 4 (n. 9 comuni): Soresina (con ruolo di ente referente di sub-ambito), Annicco, Azzanello, Bordolano, Casalbuttano ed uniti, Casalmorano, Castelvisconti, Corte de' Cortesi con Cignone, Paderno Ponchielli, San Bassano. SUB-AMBITO 5 (n. 1 comune): Cremona. Ambito di Crema Gli Enti Locali di questo ambito si raccolgono, ad eccezione del comune capo-fila, in una forma di aggregazione intermedia quale quella del sub-ambito. La suddivisione organizzativa degli Enti Locali del Ambito distrettuale di Crema: SUB-AMBITO 1 (n. 7 comuni): Pandino (con ruolo di ente referente di sub-ambito), Agnadello, Dovera, Palazzo Pignano, Rivolta d Adda, Spino d Adda, Torlino Vimercati. SUB-AMBITO 2 (n. 10 comuni): Sergnano (con ruolo di ente referente di sub-ambito), Camisano, Capralba, Casaletto Vaprio, Casale Vidolasco, Castel Gabbiano, Pieranica, Trescore Cremasco, Quintano, Vailate. SUB-AMBITO 3 (n. 11 comuni): Bagnolo Cremasco (con ruolo di ente referente di sub-ambito), Campagnola Cremasca, Capergnanica, Casaletto Ceredano, Chieve, Cremosano, Monte Cremasco, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Pianengo, Vaiano Cremasco. CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 7 di 65

8 SUB-AMBITO 4 (n. 11 comuni): Soncino (con ruolo di ente referente di sub-ambito), Casaletto di Sopra, Cumignano sul Naviglio, Genivolta, Izano, Offanengo, Ricengo, Romanengo, Salvirola, Ticengo, Trigolo. SUB-AMBITO 5 (n. 8 comuni): Castelleone (con ruolo di ente referente di sub-ambito), Credera-Rubbiano, Fiesco, Gombito, Madignano, Montodine, Moscazzano, Ripalta Arpina. SUB AMBITO 6 (n. 1 comune): Crema. Ambito di Casalmaggiore Tutti i comuni del territorio di questo ambito sociale hanno meno di abitanti e poco meno della loro metà non raggiunge i abitanti. La sola eccezione è rappresentata dal capo-fila, il comune di Casalmaggiore, che conta abitanti. Il Piano di Zona dell Ambito distrettuale di Casalmaggiore vede una organizzazione centrale attorno al comune capo-fila (il Comune di Casalmaggiore), attorno al quale si interfacciano i n. 19 altri comuni dell Ambito distrettuale: Ca d Andrea, Calvatone, Casteldidone, Cingia de Botti, Drizzona, Gussola, Martignana di Po, Motta Baluffi, Piadena, Rivarolo del Re ed Uniti, San Giovanni In Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Spineda, Tornata, Torre de Picenardi, Torricella del Pizzo, Voltido Il profilo demografico della provincia di Cremona Il contesto provinciale cremonese è un territorio caratterizzato da un forte invecchiamento della popolazione residente: gli indici di invecchiamento, di vecchiaia e di dipendenza della popolazione provinciale mostrano un livello di invecchiamento decisamente al di sopra delle medie regionali III (Tab. 2); ad un confronto con tutte le provincie della Lombardia, la provincia di Cremona si colloca ai primi posti per quanto riguarda l indice di vecchiaia (Grafico 1). Tabella 2 - Indicatori relativi alla popolazione ultra sessantacinquenne in Lombardia in provincia di Cremona Livello di analisi Indice di Invecchiamento Indice di vecchiaia Indice dipendenza della popolazione anziana Regione Lombardia 20,1% 141,10 52,2% Provincia di Cremona 21,7% 160,29 53,7% Ambito di Cremona 23,6% 187,07 57,6% Ambito di Crema 19,0% 135,28 49,5% Ambito di Casalmaggiore 22,6% 167,03 56,5% Fonte: elaborazioni proprie su dati Ufficio Statistica e Osservatorio Politiche Sociali Provincia di Cremona, Atlante Statistico Regionale Grafico 1 Indice di vecchiaia. Confronto tra province lombarde ( ) Fonte: elaborazioni proprie su dati Istat 1 Gennaio 2011 CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 8 di 65

9 Guardando più da vicino il territorio cremonese e i tre Ambiti di zona che lo costituiscono, si osserva che l Ambito di Cremona e di seguito l Ambito di Casalmaggiore presentano un indice di invecchiamento superiore a quello provinciale (Tab. 3). Ciò significa che sono i due Ambiti con una maggiore percentuale di popolazione anziana. Non solo, ma prestando attenzione ai valori assoluti della popolazione, si nota che quasi la metà delle persone con più di 65 anni risiede presso l Ambito di Cremona ( anziani over 65 anni nel territorio cremonese) (Tab. 4). L Ambito di Crema, rispetto agli altri due, si contraddistingue per avere la percentuale più alta di popolazione attiva (compresa tra i 15 e i 64 anni) e di popolazione giovane (compresa tra 0 e 14 anni) (Tab. 4). Tabella 3 - Indice di vecchiaia dal 2006 al 2010 Provincia di Cremona per Ambiti V.A. AMBITO Ambito di Cremona 200,73 196,42 192,53 189,60 187,07 Ambito di Crema 139,41 137,36 136,41 135,56 135,28 Ambito di Casalmaggiore 178,14 174,63 171,40 168,24 167,03 Provincia Cremona 169,29 166,03 163,58 161,60 160,29 Fonte: elaborazioni proprie su dati Ufficio Statistica e Osservatorio Politiche Sociali Provincia di Cremona Tabella 4 Fasce popolazione Ambiti V.A. e % AMBITO 0-14 anni anni over 65 anni V.A. % V.A. % V.A. % TOT. POP. Ambito di Cremona ,60% ,80% ,60% Ambito di Crema ,10% ,90% ,00% Ambito di Casalmaggiore ,50% ,90% ,60% Provincia Cremona ,40% ,20% ,40% Fonte: elaborazioni proprie su dati Ufficio Statistica e Osservatorio Politiche Sociali Provincia di Cremona 2.3. Anziani over 65 anni nei territori della provincia di Cremona Dalla lettura della Tab. 5 si evince che la popolazione provinciale, negli ultimi cinque anni, è cresciuta di n unità (pari ad un + 3,8%). La distribuzione territoriale della popolazione residente nei tre ambiti distrettuali della provincia è rimasta sostanzialmente in un trend di continuità: il 44% circa della popolazione provinciale risiede nel territorio cremonese; il 45% nel territorio cremasco; l 11% nel territorio casalasco. È, tuttavia, l Ambito di Crema che registra il processo di crescita demografica più significativa: in valori assoluti (+7.599) e in valori percentuali (+4,9%). L Ambito di Cremona segna, per converso, il rallentamento più significativo tra i tre territori: pur registrando un saldo di unità in valori assoluti (l Ambito di Casalmaggiore segna un unità), in valori percentuali tale incremento si traduce in un +2,7% nel corso dell ultimo quinquennio (l Ambito di Casalmaggiore segna da questo punto di vista un +3,7% di incremento quinquennale in valori assoluti). CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 9 di 65

10 Anno V.A. Tabella 5 Andamento popolazione provinciale per territori Cremonese Cremasco Casalasco % Incid. tot. pop. V.A. % Incid. tot. pop. V.A. % Incid. tot. pop ,5% ,6% ,0% ,4% ,7% ,9% ,2% ,8% ,0% ,1% ,9% ,0% ,0% ,0% ,0% (2010, 2006) ,7% ,9% ,7% Fonte: elaborazioni proprie su dati Ufficio Statistica e Osservatorio Politiche Sociali Provincia di Cremona Totale Nel territorio provinciale 1 persona su 5 residente ha più di sessantacinque anni ( anziani over 65 anni, pari al 21,4% del totale della popolazione Tab. 4): nell Ambito di Cremona, nell Ambito di Crema e, da ultimo, l Ambito di Casalmaggiore nel quale risiedono anziani over 65enni. È interessante, ai fini del presente Progetto, evidenziare il livello di crescita della popolazione over 65 anni nei tre territori, sia in valori assoluti che in relazione alla crescita della popolazione distrettuale (Tab. 6): l Ambito di Crema evidenzia l aumento della popolazione anziana over 65 anni più significativo in termini assoluti unità, contro soli 216 del territorio cremonese e addirittura una diminuzione nel quinquennio nel territorio casalasco (- 32 anziani over 65 anni, nonostante un processo di crescita complessivo della popolazione distrettuale di unità in valori assoluti); l Ambito di Crema evidenzia una più significativa incidenza di crescita della popolazione anziana over 65 anni rispetto all intensità di crescita della popolazione territoriale: 1 persona su 5 tra i nuovi abitanti del territorio (negli ultimi cinque anni) ha più di sessantacinque anni (il 22,1%). Nell Ambito di Cremona, la crescita della popolazione anziana over 65 anni è di sole 216 unità ed incide per il 5,1% sui nuovi abitanti (negli ultimi cinque anni); il territorio casalasco evidenzia, invece, una progressiva diminuzione nel corso del quinquennio della popolazione anziana over 65 anni (- 32 anziani over 65 anni). Un dato in controtendenza rispetto ai due territori limitrofi. Anno Tabella 6 Incidenza popolazione anziana over 65 anni su totale popolazione residente periodo Cremonese Cremasco Casalasco Abit. Over 65 % Incid. Abit. Over 65 % Incid. Abit. Over 65 % Incid ,1% ,9% ,5% ,9% ,9% ,1% ,8% ,0% ,0% ,7% ,0% ,8% ,6% ,0% ,6% (2010, 2006) ,1% ,1% ,3% Fonte: elaborazioni proprie su dati Ufficio Statistica e Osservatorio Politiche Sociali Provincia di Cremona Dalla lettura dei dati contenuti nella Tab. 7 è possibile trarre alcune considerazioni in merito alla distribuzione della popolazione anziana over 65 anni nelle fasce decennali di età (65-74 anni; anni; over 85 anni): i anziani over 65 anni residenti in provincia di Cremona sono per il 49,5% distribuiti nella fascia più giovane (38.551, fascia anni); il 36,6% anziani over 65 anni nella fascia anni (28.477), mentre gli over 85 anni rappresentano il 14,0% della popolazione anziana over 65 anni (pari al 14,0%). La rappresentazione della distribuzione della popolazione anziana over 65 anni per fasce decennali di età nei tre Ambiti CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 10 di 65

11 Sociali di Cremona, Crema e Casalmaggiore conferma la situazione precedentemente descritta: la piramide dell anzianità anagrafica della popolazione evidenzia una concentrazione in percentuale più ampia nei territori del cremonese e del casalasco. In questi due territori, infatti, la popolazione dei degli anziani nelle fasce anni e over 85 anni evidenzia rispettivamente un +1,0% e +0,8% nell Ambito di Cremona, +1,1% e +2,9% nell Ambito di Casalmaggiore rispetto ai dati medi provinciali di fascia; il territorio cremasco, per contro, evidenzia una piramide più grande nella parte più bassa, cioè nella popolazione anziana collocata nella fascia anni (+3,5% rispetto alla media di fascia provinciale), mentre i grandi anziani complessivamente considerati mostrano in percentuale un -1,9% rispetto alle medie di fascia provinciale. Tabella 7 Fasce decennali distribuzione popolazione over 65 anni: distribuzione provinciale e per Ambiti V.A. e % AMBITO anni anni over 85 anni TOT. POP. V.A. % V.A. % V.A. % Ambito di Cremona ,6% ,6% ,8% Ambito di Crema ,0% ,9% ,1% Ambito di Casalmaggiore ,4% ,7% ,9% Provincia Cremona ,5% ,6% ,0% Fonte: elaborazioni proprie su dati Ufficio Statistica e Osservatorio Politiche Sociali Provincia di Cremona 2.4. Anziani non autosufficienti (NA) in provincia di Cremona In Italia, non esistono ad oggi definizioni codificate della non autosufficienza e in generale della disabilità e del bisogno di cura IV. Non è dunque possibile ottenere dati di natura amministrativa che permettano la determinazione precisa di quante siano le persone non autonome su scala sia nazionale e tantomeno su scala locale. Si è cercato di utilizzare una metodologia di stima della popolazione anziana non autosufficiente nel territorio provinciale di Cremona che consentisse di fotografare la situazione degli Ambiti distrettuali della provincia di Cremona con sufficiente livello di approssimazione di realtà. La fonte dati utilizzata per stimare la popolazione anziana non autosufficiente (d ora in vanti NA) è stata l Anagrafe Anziani Fragili per l Emergenza Caldo dell ASL di Cremona V. Si tratta di una fonte dati che contiene l anagrafica di tutte le persone anziane over 65 anni residenti nei 115 Comuni della Provincia di Cremona considerati a rischio fragilità (Medio-Alto, Alto e Molto Alto). Il rischio di fragilità viene misurato in relazione a indicatori preliminarmente individuati, secondo quanto previsto dalla codifica della Circolare di Regione Lombardia n per il monitoraggio della popolazione anziana fragile. Tale banca dati contiene tutte le informazioni anagrafiche di persone anziane over 65 anni che: risiedono al proprio domicilio; non risultano in carico continuativamente presso servizi di tipo residenziale. Tali informazioni sono organizzate per comune, ambito distrettuale, età anagrafica, tipologia di fragilità. L Anagrafe Anziani Fragili per l Emergenza Caldo seleziona tutti i soggetti presenti in Anagrafe Assistiti con età superiore a 65 anni, assegnando a ciascuno i fattori di rischio ed è aggiornata annualmente (per i dati relativi al Progetto si sono presi in considerazione gli aggiornamenti al ). Gli anziani NA (Stima 1 bassa ) presentano il seguente profilo sul livello provinciale, Tabb. 8, 9, 10: in termini di valori assoluti, sono complessivamente ; CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 11 di 65

12 rappresentano il 20,2% della popolazione anziana over 65 anni del territorio provinciale; sono nella fascia anni (pari al 42,5% del totale), sono nella fascia più giovane anagraficamente parlando (65-74 anni), pari al 36,9%. Nella fascia anagrafica dei cosiddetti grandi anziani (over 85 anni) sono (il 20,5% del totale residenti nel territorio provinciale). Tabella 8 Anziani NA (Stima 1) bassa V.A. e % AMBITO Anziani NA (Stima 1) bassa N. % Ambito di Cremona ,4% Ambito di Crema ,3% Ambito di Casalmaggiore ,3% Provincia Cremona ,0% Fonte: elaborazioni proprie su dati Anagrafe Fragilità Emergenza Caldo ASL Cremona AMBITO Tabella 9 Incidenza A.F. su anziani over 65 anni: provinciale e per Ambiti V.A. e % Ab Anziani over 65 anni Anziani NA V.A. V.A. Incid. su tot. pop. distret. V.A. Incid. su pop. >65 anni Ambito di Cremona ,6% ,9% Ambito di Crema ,0% ,1% Ambito di Casalmaggiore ,6% ,9% Provincia Cremona ,7% ,2% Fonte: elaborazioni proprie su dati Anagrafe Fragilità Emergenza Caldo ASL Cremona Tabella 10 Anziani NA. distribuzione per fasce di età V.A. e % - Provincia e distrettuale AMBITO NA anni NA75-84 anni NA over 85 anni V.A. % V.A. % V.A. % TOT. NA Ambito di Cremona ,7% ,0% ,3% Ambito di Crema ,4% ,9% ,7% Ambito di Casalmaggiore ,0% ,6% ,5% Provincia Cremona ,9% ,5% ,5% Fonte: elaborazioni proprie su dati Anagrafe Fragilità Emergenza Caldo ASL Cremona La distribuzione delle persone anziane NA nei tre ambiti distrettuali della provincia, Tabb. 8, 9, 10: sono concentrati nell Ambito distrettuale di Cremona (il 43,4% del totale provinciale); risiedono nell Ambito distrettuale di Crema (il 41,3% del totale provinciale) sono concentrati nell Ambito distrettuale di Casalmaggiore (il 15,3% del totale provinciale). Il tre ambiti distrettuali evidenziano le seguenti caratterizzazioni rispetto al dato medio provinciale sopra riportato: in valori assoluti, l 84,8% degli anziani NA risiede nell Ambito di Cremona e di Crema ( anziani NA). Il restante 15,2% risiede nell Ambito di Casalmaggiore (2.423 anziani NA.); in termini di incidenza rispetto alla popolazione anziana over 65 anni anagrafica, l Ambito di Casalmaggiore si posiziona al primo posto (26,9% di incidenza), seguito dall Ambito di Crema (21,1% di incidenza). L Ambito di Cremona, pur vedendo la più alta concentrazione in valori assoluti di popolazione anziana NA della provincia, registra la più bassa percentuale di incidenza tra i tre territori distrettuali (17,9% di incidenza); CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 12 di 65

13 Per quanto riguarda la distribuzione della popolazione anziana NA per fasce d età decennali (65-74 anni, anni, over 85 anni) rispetto al dato medio provinciale di fascia d età, i tre territori distrettuali mostrano: nell Ambito di Cremona, una incidenza superiore alla media nella fascia più giovane (65-74 anni) con un + 0,8% del dato medio provinciale e una sostanziale situazione in linea per quanto riguarda le altre due fasce (- 0,5% per la fascia anni e 0,2% per la fascia over 85 anni); nell Ambito di Crema, una incidenza superiore alla media nella fascia più giovane (65-74 anni) con un + 1,5% del dato medio provinciale e una incidenza significativamente inferiore per quanto riguarda le altre due fasce (- 0,6% per la fascia anni e 0,8% per la fascia over 85 anni); nell Ambito di Casalmaggiore, una incidenza notevolmente superiore al dato medio provinciale sia per quanto riguarda i grandi anziani (fascia over 85 anni) con un + 3,0% che per quanto riguarda la fascia anni (+ 3,1%). La fascia più giovane degli anziani NA registra, al contrario, un dato di incidenza decisamente più basso del dato medio provinciale (- 6,9%) Sistema di offerta territoriale per gli anziani NA Per comprendere le ragioni delle scelte di Progetto, si ritiene importante focalizzare l attenzione su alcuni elementi di fondo che caratterizzano il sistema di welfare locale (socio-assistenziale e socio-sanitario). Consapevoli che si tratta di elementi parziali e incompleti (tuttavia sufficienti a delineare un quadro dei livelli di protezione sociale nei territori oggetto di intervento del Progetto), è importante sottolineare la scelta di circoscrivere il campo di analisi al solo sistema di welfare pubblico locale. Per una fondamentale ragione: è risultato impossibile ricostruire un quadro sufficientemente esaustivo a partire dalle risposte che il volontariato, il privato sociale, le famiglie stesse sono in grado di mettere in campo. Non esistono, a tutt oggi, sia a livello locale che a livello nazionale, sistemi informativi capaci di restituire dati sufficientemente capaci di fotografare la realtà. Ci limitiamo, pertanto, a tratteggiare alcuni elementi assolutamente parziali che possano, tuttavia, sottolineare la diffusione capillare delle realtà del volontariato e del Terzo Settore in generale nel territorio cremonese. Secondo la Banca Dati del Centro Interprovinciale per il Volontariato di Cremona (C.I.S.Vol.), come riepilogato nella Tab. 11, sono complessivamente n. 688 le realtà di volontariato presenti nel territorio provinciale, delle quali n. 575 operanti nei settori di intervento che potremmo classificare servizi alla persona di carattere socio-assistenziale: sanità, assistenza sociale, sviluppo economico e coesione sociale, filantropia e promozione volontariato, tutela diritti. Di queste, n. 302 (il 52,5% del totale) operanti nei territori dell Ambito di Cremona, n. 222 nel territorio cremasco (il 38,6%) e n. 51 (pari all 8,9%) nel territorio casalasco. Tabella 11 Realtà del volontariato attive nei servizi alla persona tipologie di intervento e distribuzione territoriale V.A. e % TIPOLOGIA INTERVENTO Cremona Crema Casalmaggiore V.A. % V.A. % V.A. % SANITA' 60 19,9% 43 19,4% 13 25,5% ASSISTENZA SOCIALE ,4% 79 35,6% 21 41,2% SVILUPPO ECONOMICO E COESIONE SOCIALE 23 7,6% 17 7,7% 1 2,0% FILANTROPIA E PROMOZIONE VOLONTARATO 57 18,9% 59 26,6% 11 21,6% TUTELA DIRITTI 34 11,3% 24 10,8% 5 9,8% Tot ,0% ,0% ,0% Fonte: elaborazioni proprie su Banca Dati del Centro Servizi per il Volontariato di Cremona (C.I.S.Vol.) CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 13 di 65

14 Il Comprensorio Auser di Cremona (presente in n. 25 Comuni dell Ambito distrettuale di Cremona e in n. 19 comuni dell Ambito distrettuale di Crema, con iscritti) segnala i dati anno 2010 del progetto Filo d Argento. Pronto Servizio Anziani : anziani a cui è stata data risposta nel corso dell anno, di cui il 72% di genere femminile, l 84% ha più di 64 anni, l 86% è pensionato, il 33% vive solo, il 65% telefona personalmente. In particolare, il Comprensorio Auser di Cremona segnala un aumento del 23% rispetto al precedente anno di interventi di compagnia telefonica (2.403 interventi) e telefonia a contrasto della solitudine (2.251 interventi). Nel corso del 2009 nella provincia di Cremona quasi persone sono state assistite dagli Enti di Terzo Settore che offrono servizi di contrasto alla povertà materiale (censiti 91 enti) VI. A Cremona prevalgono assistiti stranieri e donne, ma a differenza della media regionale è maggiore il peso degli assistiti giovani e anziani (il 23,6% contro la media regionale del 12,6%). Gli enti cremonesi mostrano, rispetto alla media regionale, minor difficoltà ad affrontare un ulteriore aumento degli assistiti. Si osserva inoltre una difficoltà nel sostenere le spese abitative maggiore rispetto alla media regionale: vi è una quota maggiore di famiglie che hanno ricevuto uno sfratto per morosità, nonché di famiglie che ricorrono al Fondo Sostegno Affitti (di questi, il 32% sono anziani soli e/o con ridotte reti parentali) Tipologia di unità di offerta rivolte ad anziani NA Di seguito, vengono riportate le codifiche adottate per l identificazione dei servizi e prestazioni socio-assistenziali rivolte esclusivamente a persone anziane NA, suddivise per modalità di risposta (domiciliari, semi-residenziali e residenziali) VII : Tabella 12 Classificazione servizi socio-assistenziali non-autosufficienza TIPOLOGIA SERVIZI/PRESTAZIONI SOCIO-ASSISTENZIALI RESIDENZIALI SEMI-RESIDENZIALI DOMICILIARI Integrazione rette socio-assistenziali ricoveri in RSA Integrazione rette socio-assistenziali Alloggi Protetti Inserimenti in Ricovero di Sollievo in RSA Integrazione rette socio-assistenziali CDI Fonte: elaborazione propria SAD Telesoccorso Consegna pasti a domicilio Trasporto protetto Buono Sociale Mirato Anziani e Assist. Familiari I servizi e prestazioni socio-sanitarie rivolte esclusivamente a persone anziane NA, suddivise per modalità di risposta (domiciliari, semi-residenziali e residenziali): Tabella 13 Classificazione servizi socio-assistenziali non-autosufficienza TIPOLOGIA SERVIZI SOCIO-SANITARI RESIDENZIALI SEMI-RESIDENZIALI DOMICILIARI Inserimento in RSA Inserimento in CDI ADI Riabilitazione extra-ospedaliera Fonte: elaborazione propria CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 14 di 65

15 ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) tramite voucher L ADI in forma di voucher è una provvidenza economica destinata all acquisto di un servizio per assistenza socio-sanitaria integrata pianificata a medio-lungo periodo. Essa si rivolge a pazienti non autosufficienti, con necessità globale sociosanitaria integrata in condizioni di fragilità individuale e familiare. L ASL garantisce il servizio tramite personale fornito da enti erogatori accreditati definiti pattanti. CDI (Centri Diurni Integrati) I CDI sono strutture semi-residenziali dove si fornisce assistenza diurna e cure sanitarie per anziani non autosufficienti che non richiedono ancora un ricovero in struttura residenziale. Le prestazioni previste, in un regime esclusivamente diurno, sono sanitarie/mediche, infermieristiche, riabilitative e assistenziali. Sono inoltre previste attività educative e di socializzazione al fine di contenere il rallentamento psicomotorio e la propensione all isolamento sociale e culturale che caratterizza la non autosufficienza. RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) Presso le RSA sono previste l assistenza e le cure sanitarie residenziali per le persone no autosufficienti over 65 anni non assistibili al domicilio ed affette da malattie croniche fisiche o cognitive. Sono fornite prestazioni sanitarie integrate mediche, infermieristiche, riabilitative, di assistenza alla persona, servizio alberghiero e attività di animazione. Vi sono due tipologie di ricovero: un ricovero definitivo e un ricovero temporaneo, detto anche di sollievo. I ricoveri di sollievo sono riconosciuti in base ad una valutazione da parte dell Assistente Sociale del Comune di Residenza. L ASL assume l onere dei costi sanitari della retta di ricovero (per le RSA). Rimangono invece a carico dell utente i costi assistenziali (per le RSA). Per i ricoveri di sollievo, invece, l ASL non interviene economicamente, ma i singoli Ambiti distrettuali tramite i comuni e/o direttamente con risorse economiche derivanti dal Piano di Zona, intervengono a sostenere una parte dei costi a carico dell utente. Istituti di Riabilitazione Residenziale (extra-ospedaliera) La riabilitazione residenziale è rivolta a persone anziane non autosufficienti, ovvero a disabili adulti con patologie attive, ma suscettibili di miglioramento o stabilizzazione nel breve periodo. La riabilitazione di tipo intensivo ed estensivo consente il rapido recupero, per quanto possibile, delle autonomie fisiche, psichiatriche e sociali perdute a seguito di malattie acute gravi e prolungate. L ASL per queste cure, se extra-ospedaliere, si avvale di istituti di riabilitazione geriatrica (DRG) accreditate. SAD (Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani) È costituito dal complesso di prestazioni di natura socio-assistenziale prestate al domicilio di anziani e persone con disabilità ed in genere presso nuclei familiari comprendenti soggetti a rischio di emarginazione, al fine di consentire il mantenimento della loro autonomia di vita e la permanenza nella loro abitazione e nel loro ambiente familiare e sociale, riducendo le esigenze di ricorso a strutture residenziali. Il servizio si avvale di personale di tipo assistenziale, quale operatori con qualifica A.S.A., operatore sociale, personale formato per le attività connesse alle prestazioni di cura dell ambiente vita. Negli Ambiti distrettuali di Cremona e di Crema il SAD viene erogato attraverso Agenzie accreditate mediante bandi di accreditamento gestiti a livello distrettuale dall Azienda Sociale del Cremonese a.s.c. (per il territorio cremonese) e dall Azienda Azienda Comunità Sociale Cremasca a.s.c. (per il territorio cremasco), in forme e modalità differenti nei due territori. CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 15 di 65

16 Telesoccorso È un servizio socio-assistenziale che favorisce la domiciliarità e consente alle persone che si trovano in uno stato di disagio, ed ai loro familiari, di continuare a vivere serenamente ed in sicurezza presso la propria abitazione. È un servizio rivolto principalmente alle persone anziane, ai portatori di handicap, a chi vive solo o in stato di isolamento. Il servizio prevede il lancio di un allarme in caso di bisogno tramite la pressione di un comodo telecomando. L'allarme può essere indirizzato a strutture specializzate (centrali di telesoccorso) o direttamente ai familiari. Il servizio collegato a strutture professionali garantisce una migliore qualità del servizio e una gestione delle problematiche legate agli allarmi con procedure standardizzate e quindi minimizzando il rischio di errore di classificazione degli allarmi. Nell Ambito distrettuale di Cremona il servizio di Telesoccorso è gestito dall Azienda Sociale del Cremonese a.s.c. attraverso una convezione distrettuale con Croce Rossa Italiana. Nell Ambito distrettuale di Crema tale servizio è attivato dai singoli comuni del territorio. Alloggi Protetti Sono residenze comunitarie composta da unità abitative autonome, destinate ad anziani in età superiore ai 65 anni, del tutto o in parte auto sufficienti e a persone esposte al rischio di emarginazione, finalizzate ad offrire possibilità di vita autonoma. Gli Alloggi Protetti sono finalizzati ad offrire possibilità di vita autonoma in ambiente controllato e protetto. Gli appartamenti hanno l esplicita finalità di prevenire ricoveri impropri in RSA o altra struttura a carattere residenziale assistenziale, nonché di prevenire o rimediare a situazioni di abbandono che possano essere compromissorie della condizione di benessere psico-fisico. Nell Ambito distrettuale di Cremona tale servizio è gestito dall Azienda Sociale del Cremonese a.s.c. attraverso una convenzione con Agenzie Accreditate mediante bando di accreditamento. Nell Ambito distrettuale di Crema tale servizio è attivato dai singoli comuni del territorio. Consegna pasti a domicilio Il servizio di pasti a domicilio è volto a dare risposte assistenziali di tipo sociale alle persone anziane con età superiore ai 65 anni. Consiste generalmente nella consegna di pasti a persone anziane con età superiore a 65 anni dal lunedì al venerdì, sia a pranzo che a cena. Si tratta, generalmente, di un servizio cosiddetto accessorio al SAD: in entrambi i due Ambiti distrettuali di Cremona e di Crema tale servizio è attivato dai singoli comuni del territorio, con modalità di erogazione disomogenee. Trasporto Protetto Si tratta di un servizio di trasporto rivolto a persone anziane in età superiore a 65 anni con particolare situazione di fragilità e/o assenza di reti parentali o di vicinato, in particolare per quanto riguarda l accesso a servizi socio-sanitari e sanitari, per disbrigo pratiche urgenti: in entrambi i due Ambiti distrettuali di Cremona e di Crema tale servizio è attivato dai singoli comuni del territorio, con modalità di erogazione disomogenee Distribuzione territoriale delle unità di offerta per anziani NA La distribuzione territoriale delle unità d offerta socio-sanitarie rivolte a persone anziane NA negli Ambiti distrettuali di Cremona e di Cremona evidenzia: il 65,3% delle unità d offerta sono concentrate nel territorio cremonese. Solo il 34,7% nel territorio dell Ambito di Crema; CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 16 di 65

17 il 59,6% dei servizi e prestazioni socio-sanitarie nel territorio cremonese è di tipo domiciliare, mentre nel territorio cremasco le prestazioni domiciliari rappresentano il 48,0%. Presso la provincia di Cremona vi sono in totale n. 29 RSA per complessivi posti letto. Di queste, il 55,2% sono concentrate nei comuni dell Ambito di Cremona (n. 16): il territorio cremasco vede una ridotta presenza di RSA (n. 9, pari al 31,0% del totale provinciale). Sul territorio provinciale vi sono complessivamente n. 9 strutture di Riabilitazione geriatrica per un totale di n. 590 posti letto: nei due Ambiti distrettuali di Cremona e di Crema la distribuzione di questa tipologia residenziale di unità d offerta appare sostanzialmente omogenea (n. 3 nel territorio cremonese e n. 4 nel territorio cremasco). U.O Tabella 14 Servizi socio-sanitari per anziani NA tipologia, distribuzione territoriale VA e % AMBITO CREMONA AMBITO CREMA V.A. % V.A. % ADI 14* 29,8% 9* 36,0% CDI 14 29,8% 3 12,0% RSA 16 34,0% 9 36,0% Riab. 3 6,4% 4 16,0% Tot ,0% ,0% * Alcuni pattanti intervengono in più ambiti distrettuali Fonte: dati ASL Cremona anno 2010 Tabella 15 Servizi socio-sanitari per anziani NA domiciliare / residenziale, distribuzione territoriale VA e % U.O AMBITO CREMONA AMBITO CREMA V.A. % V.A. % DOMICILIARE (ADI+CDI) 28 59,6% 12 48,0% RESIDENZIALE (RSA+Riab.) 19 40,4% 13 52,0% Tot ,0% ,0% Fonte: dati ASL Cremona anno 2010 Tra i servizi socio-assistenziali, il SAD è l unico ad essere previsto in tutti comuni dei due distretti (n. 96 comuni). Sebbene alcuni comuni non abbiano avuto utenti nell anno 2010, tutti predispongono un impianto regolativo, pur con caratteristiche e criteri di accesso molto differenziati. A questo zoccolo duro si aggiungono eventualmente altri servizi domiciliari: i più diffusi negli Ambiti Distrettuali di Crema e di Cremona sono, in ordine di prevalenza numerica: il servizio di Trasporto Protetto (diffuso in 22 comuni per il cremasco e in n. 26 comuni per il cremonese), il Telesoccorso (diffuso in n. 38 comuni per il territorio cremonese e in n. 30 comuni per il territorio cremasco), la consegna pasti a domicilio (diffuso in n. 25 comuni del territorio cremonese e in n. 21 comuni del territorio cremasco). I dati forniti dai Piani di Zona evidenziano che, nonostante il SAD sia il servizio socio-assistenziale più diffuso nei comuni dei due Ambiti, esso debba essere considerato un servizio leggero. Questa unità di offerta assicura, infatti, in media un ora (presso il Distretto di Crema) o al massimo due ore di sostegno (presso il Distretto di Cremona) al giorno, sovente per un totale di tre ore alla settimana. La presa in carico è però per la maggior parte dei casi di lungo periodo, trattandosi di molti mesi o anche di anni: in tutti e due gli Ambiti, nonostante questi dati siano lacunosi, si nota che soltanto una quota minima di utenti over 65 anni, nel 2010, è rimasta in carico per un periodo inferiore o uguale a 3 mesi. CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 17 di 65

18 2.6. La spesa di welfare locale per gli anziani NA Dai dati riportati nella Tab. 16 emerge che la spesa sostenuta nel 2010 per non autosufficienza in età anziana ammontava a ,17 (dati al ): il 9,9% di essa per servizi e prestazioni socio-assistenziali (in carico agli Enti Locali come attribuzione di spesa) e il 90,1% di essa per servizi e interventi socio-sanitari (in carico all ASL come attribuzione di spesa) VIII. La distribuzione territoriale della spesa vede, tuttavia, una forte diversificazione tra gli Ambiti (Tab. 17): il 62,3% della spesa è concentrata nel territorio cremonese, mentre solo il 37,7% si distribuisce nel territorio cremasco. Tabella 16 - Spesa socio-assistenziale e socio-sanitaria anno 2010 (V.A. e %) Livello interdistrettuale Spesa Totale TIPOLOGIA V.A. % Socio-Assistenziale ,15 9,9% Socio-Sanitaria ,02 90,1% Tot ,17 100,0% Fonte: rielaborazioni proprie su dati ASL Cremona e Uffici di Piano di Cremona e Crema Tabella 17 - Spesa socio-assistenziale e socio-sanitaria anno 2010 (V.A. e %, incidenza per tipologia) Livello interdistrettuale AMBITO Socio-Assistenziale Socio-Sanitaria Tot. V.A. % V.A. % V.A. % Ambito di Cremona ,39 57,9% ,86 62,8% ,83 62,3% Ambito di Crema ,76 42,1% ,16 37,2% ,34 37,7% Tot ,15 100,0% ,02 100,0% ,17 100,0% Fonte: rielaborazioni Gruppo di Progetto su dati ASL Cremona e Uffici di Piano di Cremona e Crema Analizzando le voci di spesa Socio-Assistenziale riportate nelle Tabb. 18 e 19 si evince che nei due Ambiti distrettuali le voci più consistenti riguardano: per il 42,6% interventi monetari per sostenere l accesso a servizi residenziali di natura socio-sanitaria (Integrazione rette R.S.A.); per il 38,2% servizi domiciliari (SAD). Tutti gli altri servizi insieme non raggiungono il 20,0% della spesa socio-assistenziali per anziani non autosufficienti. Analizzando le voci di spesa Socio-Sanitaria riportate nella Tabb. 20 e 21 si evince che: il 90,5% delle risorse economiche socio-sanitarie sono utilizzate per sostenere l accesso di persone anziane NA in strutture residenziali: principalmente in RSA (60,3% con ,79), seguite da strutture riabilitative extraospedaliere (30,2% con ,00); solo il 9,5% delle risorse economiche socio-sanitarie sono investite in servizi domiciliari ( ,83 per servizi di ADI e ,40 per i CDI). CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 18 di 65

19 Tabella 18 - Spesa socio-assistenziale anno 2010 per servizi (V.A. e %) Livello interdistrettuale Spesa Socio-Assistenziale U.O. AMBITO DI CREMONA AMBITO DI CREMA Tot. Spesa % SAD , , ,73 38,2% Trasporto , , ,00 2,2% Telesoccorso , , ,00 0,7% Serv. Pasti , , ,00 8,0% Ricoveri Sollievo , , ,00 0,4% Buoni sociali , , ,00 2,2% Int. RSA , , ,00 42,6% Int. CDI ,00 0, ,00 5,1% Int. Alloggi Protetti ,42 0, ,42 0,6% Totale Spesa , , ,15 100,0% Fonte: rielaborazioni proprie su dati Uffici di Piano di Cremona e Crema AMBITO Tabella 19 - Spesa socio-assistenziale anno 2010 per servizi (%) Livello interdistrettuale SAD Trasporto Telesoc. Serv. Pasti Spesa Socio-Assistenziale Ricoveri Sollievo Buoni sociali Int. RSA Int. CDI Int. Alloggi Protetti Ambito di Cremona 36,4% 1,0% 0,6% 4,2% 0,5% 3,2% 44,3% 8,7% 1,0% Ambito di Crema 40,6% 3,9% 0,9% 13,3% 0,2% 0,9% 40,2% 0,0% 0,0% Fonte: rielaborazioni proprie su dati Uffici di Piano di Cremona e Crema Tabella 20 - Spesa socio-sanitaria anno 2010 per servizi (V.A. e %) Livello interdistrettuale Spesa Socio-Sanitaria U.O. AMBITO DI CREMONA AMBITO DI CREMA Tot. Spesa % ADI , , ,83 5,8% RSA , , ,79 60,3% CDI , , ,40 3,7% RIAB Residenziale , , ,00 30,2% Totale Spesa , , ,02 100,0% Fonte: rielaborazioni proprie su dati ASL Cremona Tabella 21 - Spesa socio-sanitaria anno 2010 per servizi (%) Livello interdistrettuale AMBITO Spesa Socio-Sanitaria ADI RSA CDI RIAB Residenziale Ambito di Cremona 4,2% 66,2% 4,9% 24,7% Ambito di Crema 8,5% 50,4% 1,7% 39,5% Fonte: rielaborazioni proprie su dati ASL Cremona A partire dai dati contenuti nelle Tabb. 22 e 23, leggiamo la spesa di welfare pubblico nei due Ambiti Distrettuali aggregando i servizi e le prestazioni per tipologia di destinatari (progetti di cura domiciliare e residenziale): l 85,8% della spesa di welfare è concentrata sul sostegno alla residenzialità ( ,21), mentre il 14,2% sulla domiciliarità ( ,96); la spesa residenziale si concentra per il 63,0% nel territorio di Cremona ( ,71) e per il 37,0% nel territorio cremasco ( ,50); la spesa domiciliare si concentra per il 58,3% nel territorio cremonese ( ,54) e per il 41,7% nel territorio cremasco ( ,42). CUSTODIA SOCIALE Costruttori di prossimità per la domiciliarità Pagina 19 di 65

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